NUOVISSIMO LIBRO: LE 24 ORE DELLA PASSIONE DI MARIA ------- I LIBRI : LA REGINA DEL CIELO E LE ORE DELLA PASS.



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  IL LIBRI LE 24 ORE DELLA PASSIONE DI MARIA
 ISPIRAZIONE SU MARIA SS.  E SU LUISA SS. (PICCARRETA)DI GIUSEPPE MESSINA


 LA MADRE DI GESU’  E MADRE  DELL’UNIVERSO: E’ PER NOI  UN BALUARDO  INACCESSIBILE DI DIFESA, PERCHE’ CONCEPITA  SENZA PECCATO  E SENZA MAI  FARE LA SUA  VOLONTA’, PROPRIO  COME GESU’ ; DIVIENE LEI STESSA PER NOI  SUOI FIGLI : AIUTO INDISPENSABILE, PER DIVENTARE COME LEI : SENZA MACCHIA E SENZA   L’USO DEL NOSTRO UMANO VOLERE;  VI SONO SANTI  CHE SI  SONO RIEMPITI DI MISERICORDIA, SANTI  CHE SI  SONO RIEMPITI D’AMORE, COME SUOR CONSOLATA, ALTRI SI SONO DISTINTI  PER LA CARITA’, PER L’OBBEDIENZA,MA NESSUNO  E’  NATO SENZA  MACCHIA DI PECCATO  E SENZA  FAR USO  DELL’UMANO  PROPRIO VOLERE , TRANNE  GESU’  CHE E’ DIO  E MARIA SS. , NE CONSEGUE  CHE SOLO  LEI  , LA PIU’ AMATA E PRIVILEGIATA CREATURA DI DIO,  PUO’ NUTRIRCI DEL FRUTTO  DELL’ALBERO  DELLA VITA,  PER RITORNARE AL PRIMIERO  STATO  DELL’UOMO  PRIMA DEL PECCATO  ORIGINALE, CIOE’  IL FRUTTO  BENEDETTO DEL SUO  SENO , GESU’,  MA UN  ALTRA DONNA SIMILE  A MARIA IN SANTITA’ DI NOME LUISA PICCARRETA( CHE E’ GIA’ STATA FATTA VENERABILE DALLA CHIESA) , E’ STATA SCELTA DA GESU’ PER  FARCI RICEVERE DA LEI  UN ALTRO FRUTTO BENEDETTO  DELLA VITA , CHE E’ : IL GRANDE  DONO DEL DIVINO VOLERE PERSO  PER SEMPRE  DA ADAMO ED EVA  DOPO IL PECCATO ORIGINALE; ESSO LO SI PUO’ RICEVERE ATTRAVERSO  LA PAROLA  CHE GESU’  HA DONATO A  LUISA NEI SUOI SCRITTI  SUL DIVINO VOLERE DETTATEGLI  DA GESU’  E MARIA  IN CIRCA 40 LIBRI ( 36 VOLUMI  + ALTRI). QUINDI LA PRIMA  CREATURA  HA RICEVERE IL FRUTTO  DI MARIA E’ STATA LUISA ,CHE HA  SANTIFICATO  LA SUA VOLONTA’  PER MEZZO DI QUESTI SCRITTI DIVINI , RICCHI  DEL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE, E LUISA A SUA VOLTA  SI E’  ARRICCHITA DEL DONO  DELLA MATERNITA’  UNIVERSALE  DI MARIA,  DIVENENDO  ANCHE LEI  MADRE  DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE CHE PRENDERANNO DEL SUO SPIRITO , ATTRAVERSO APPUNTO  I SUOI PREZIOSISSIMI SCRITTI SUL DIVINO VOLERE. ADESSO  NOI ABBIAMO  UN DOPPIO AIUTO  E UN DOPPIO FRUTTO  PER GUARIRE  ANCHE  NOI  DAL PECCATO  E DALLA SCHIAVITU’  DAL NOSTRO UMANO VOLERE : MARIA  CON GESU’  E LUISA  CON LA DIVINA VOLONTA’.
IL CUORE DI MARIA PER IL SANTO ROSARIO E PER I SUOI DEVOTI
LA MADRE DI GESU’ E MADRE NOSTRA, NELLE SUE APPARIZIONI NEL MONDO  HA SEMPRE  INSISTITO  SULLA DEVOZIONE  CHE DOBBIAMO AVERE PER LEI E PER IL SANTO ROSARIO CHE SONO L’ANTIDOTO CONTRO IL VELENO DEL PECCATO CHE L’ANTICO SERPENTE, SUO E NOSTRO NEMICO ETERNO  DA QUANDO ADAMO ED EVA  HANNO PECCATO SEGUENDO  IL SUO  VOLERE  HA SPUTATO SOPRA  LE ANIME DI TUTTE LE GENERAZIONI; E DIO PROMISE  A QUESTO  NOSTRO NEMICO  ETERNO, CHE LA DONNA LE AVREBBE SCHIACCIATO LA TESTA  E CHE  AVREBBE ANCHE  CREATO UNA INIMICIZIA TRA LA DISCENDENZA DELLA DONNA  E LA DISCENDENZA DEL DIAVOLO. QUESTA  DONNA BENEDETTA FRA TUTTE LE DONNE  E’ , LA BEATA VERGINE MARIA CHE E’ STATA RIEMPITA DI  OGNI GRAZIA CHE CREATURA POTESSE POSSEDERE ; MARIA COME DICONO I SANTI CHE GLI SONO  STATI FEDELI SERVITORI  E AMOREVOLI  FIGLI, E’  L’UNICA CREATURA CHE E’ STATA CONCEPITA  SENZA PECCATO ORIGINALE; QUINDI SI PUO’  BENISSIMO DIRE,  CHE  IL VELENO  DEL SERPENTE ANTICO( DEL DIAVOLO) NON L’HA TOCCATA  MAI , PERCHE’ LEI  E’ STATA PREPARATA E CREATA DA DIO PER ESSERE LA  NOVELLA EVA  CHE  DOVEVA SCHIACCIARE LA TESTA  VELENOSA  DEL SERPENTE. QUAL’E’  DUNQUE IL VELENO  DEL SERPENTE? IL VELENO  E’  LA  MENZOGNA, L’INGANNO, LA PAROLA DEL DEMONIO CHE PROVOCA  TURBAMENTO , PAURA, INDECISIONE NELLE ANIME CHE L’ASCOLTANO COL LORO CUORE  O CON LA LORO MENTE. QUINDI L’ARMA CHE MARIA SS.  HA USATO CONTRO  IL SUO VELENO NON POTREBBE  CHE ESSERE STATA , LA TOTALE  INDIFFERENZA , DISPREZZO E OPPOSIZIONE CONTRO TUTTO  QUELLO  CHE IL DEMONIO TENTATORE LE PROPONEVA NEL SUO CUORE O NELLA SUA MENTE; MARIA SS.  FU’ ED E’  , COME UNA MURAGLIA DI BRONZO , UN ESERCITO SCHIERATO  IN BATTAGLIA SENZA NESSUNA PAURA DI FERIRSI  O DI MORIRE PER NON CADERE IN MANO DEL SUO NEMICO; MARIA  E’ TALMENTE FORTE E POTENTE DA SUPERARE  TUTTE LE POTENZE E LE FORTEZZE DI TUTTI GLI ANGELI , DI TUTTI  I SANTI  E DI TUTTI  I DEMONI  MESSI INSIEME; E CIO’ E’ SENZA   ALCUN DUBBIO VERO, PERCHE’ SOLO LEI  CON LA SUA ONNIPOTENTE  INTERCESSIONE  CI HA  PROCURATO LA TANTO  DESIDERATA REDENZIONE, FACENDO SCENDERE DAL CIELO , COLUI CHE NE IL CIELO  E NE LA TERRA POTEVANO  CONTENERE, COME DISSE  DIO  STESSO A RE DAVIDE QUANDO  QUESTI  GLI  VOLEVA COSTRUIRE  UN SANTUARIO GLORIOSO A GERUSALEMME. CHI INCONTRA MARIA NEL SUO CUORE , NELLA SUA VITA , NON PUO’  CHE DIRE COME SANTA ELISABETTA E SAN GABRIELE ARC. :” AVE MARIA PIENA DI GRAZIA, IL SIGNORE  E’ CON TE” – “  TU SEI  BENEDETTA  FRA TUTTE  LE DONNE E BENEDETTO E’ IL FRUTTO DEL TUO SENO GESU’’”-“ A CHE DEBBO  CHE LA MADRE DEL MIO SIGNORE VENGA  A ME , GIACCHE’ APPENA  MI HAI SALUTATO IL  BIMBO  CHE STA NEL MIO GREMBO  E’ SOBBALZATO DI GIOIA  E BEATA  TE  CHE  HAI CREDUTO NELLE PAROLE DEL SIGNORE”- E TUTTO  QUESTO  E’ RACCHIUSO PROPRIO NELL’ “AVE MARIA”; LA DOLCE VERGINE  RISPONDERA’ ALLA SUA CARA DEVOTA CHE LE PORGE QUESTO SALUTO CON IL SUO MAGNIFICAT  ISPIRATOGLI DALLO SPIRITO SANTO:” L’ANIMA  MIA  MAGNIFICA  IL SIGNORE  E IL MIO  SPIRITO  ESULTA IN DIO MIO SALVATORE, PERCHE’  HA GUARDATO L’UMILTA’ DELLA  SUA SERVA, D’ORA IN POI TUTTE LE GENERAZIONI  MI  CHIAMERANNO BEATA, GRANDI COSE HA FATTO IN ME L’ONNIPOTENTE E SANTO E’ IL SUO NOME , DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE E’ LA SUA MISERICORDIA E SI STENDE SU QUELLI  CHE LO TEMONO , HA SPIEGATO LA POTENZA DEL SUO BRACCIO, HA DISPERSO I SUPERBI NEI PENSIERI DEL LORO CUORE , HA INNALZATO GLI UMILI , HA RICOLMATO DI BENI  GLI AFFAMATI, HA RIMANDATO  I RICCHI  A MANI VUOTE , HA SOCCORSO  ISRAELE  RICORDANDOSI DELLA  SUA MISERICORDIA  COME AVEVA  PROMESSO AD ABRAMO  ED ALLA SUA DISCENDENZA PER SEMPRE.” –QUESTO BELLISSIMO CANTO RACCHIUDE  TUTTE LE PROMESSE DI DIO  AI SUOI  VERI FIGLI  E AI SUOI  NEMICI, AL DIAVOLO PER PRIMO  CHE  CON L’AVVENTO DI MARIA E DI GESU’  SI VEDE DETRONIZZATO E SPOGLIATO DI TUTTE  LE SUE RICCHEZZE CHE  VERRANNO  DISTRIBUITE DA MARIA IN GESU’ AI  VERI DEVOTI SUOI E DEL SUO ROSARIO, CHE  E’ L’ARMA CHE DIO  HA DONATO  A MARIA  E AI SUOI  SUDDITI PER SCONFIGGERE , DETRONIZZARE E SPOGLIARE L’ANTICO SERPENTE E I SUOI CATTIVI  FIGLI  CHE VEDRANNO  IN QUEST’ARMA SEGRETA LA LORO TOTALE DISFATTA E ROVINA; PER QUESTO VI DICO CHE  COLORO  CHE DISPREZZANO MARIA , I SUOI FIGLI DEVOTI, E IL SANTO  ROSARIO CHE E’ L’ARMA VITTORIOSA CONTRO OGNI MALE, QUASI  SICURAMENTE PUO’ ESSERE UN  FUTURO DANNATO FIGLIO DEL DEMONIO  COME GIUDA L’ISCARIOTA E CAINO,  SENTE  LA SUA  ROVINA PROSSIMA, E DISPREZZA  PERCIO’  COLORO  CHE NE CAUSANO  QUESTA  SUA ROVINA. TUTTO IL BENE  SUGLI  UOMINI  E’ VENUTO  CON L’INCARNAZIONE DI GESU’  NOSTRO SIGNORE PER MEZZO DI MARIA, E TUTTA LA ROVINA  DI SATANA E DEI SUOI FIGLI  ANCHE ; E QUANDO  NOI DICIAMO “L’AVE MARIA” SI RINNOVANO QUESTI  DUE EVENTI CONTRAPPOSTI , CIOE’  L’INCARNAZIONE DI GESU’ CON TUTTI I BENI   CHE NE CONSEGUONO PER I FIGLI SUOI E LA ROVINA  DEI MALVAGI;  ECCO  PERCHE’ MOLTI  ERETICI  DISPREZZANO  QUESTO  SOAVE  SALUTO , AVVERTONO  E PERCEPISCONO  LA LORO  TOTALE ROVINA E DISFATTA, CHE INVECE SARA’  PER I FIGLI DI MARIA  SOAVE  ODORE  DI GRANDISSIME GRAZIE E VITTORIE  SUI LORO NEMICI, CHE TENTERANNO SEMPRE DI INSIDIARLI ( COME  DICE  IL PADRE  ETERNO  AL SERPENTE: E TU LE INSIEDERAI IL CALCAGNO , MA IL CALCAGNO  TI SCHIACCERA’ LA TESTA ), IL CALCAGNO DI MARIA SONO  I SUOI ULTIMI FIGLI  ( ULTIMI SI INTENDE  SIA NELLO SPIRITO  CIOE’ I PIU’ UMILI  E SIA NEL TEMPO) , CHE IN LEI , PER MEZZO DI LEI, CON LEI  E PER LEI,  AGIRANNO  CONTRO SATANA E I SUOI FIGLI ,E LO FARANNO INSEGNANDO A TUTTI  LA VERA DEVOZIONE A MARIA E AL SUO SANTO  ROSARIO, CHE INCATENERA’  LE MENZOGNE, LE ERESIE, LE CALUNNIE E LE PAROLE  DEL DEMONIO CHE AGIRA’  PER BOCCA DEI SUOI FIGLI : I FALSI DEVOTI E I FALSI  PROFETI.QUANDO UNO RIVOLGE  CON TUTTO IL SUO CUORE , IL SUO SPIRITO , LA SUA MENTE : IL SALUTO  DELL’  ”AVE MARIA” , VIENE SPIRITUALIZZATO DA DIO , PERCHE’  QUESTO SALUTO E’ DELLO SPIRITO SANTO  VERSO  MARIA, DETTO PER BOCCA DI SANTA ELISABETTA E DI SAN GABRIELE ARCANGELO, PURO SPIRITO, A UNA DONNA  CHE DI TERRENO  NON AVEVA  NIENTE, PERCHE’  ERA  LA TUTTA BELLA , LA TUTTA PURA  SENZA MACCHIA DI PECCATO, E SE NON FOSSE STATO  PROPRIO COSI’ , IL SIGNORE GESU’, MAI SAREBBE VENUTO A PRENDERE LA CARNE DI UNA DONNA E DIMORARE PER 9 MESI DENTRO  IL SUO SENO , PERCHE’ DIO E IL PECCATO  NON POSSONO  MAI COESISTERE INSIEME; DIO  E’ PURISSIMO SPIRITO  E IN LUI NON C’E’ ALCUN PECCATO E CATTIVERIA, MA SOLO AMORE, MISERICORDIA, GENEROSITA’ E BONTA’, DI GRADO INFINITI ; SE DIO  E’ INFINITAMENTE  SANTO, NE CONSEGUE CHE MARIA IN QUANTO  CREATURA FINITA, DOVEVA RAGGIUNGERE VETTE  IMMENSE  E SATURE DI SANTITA’ CHE A CREATURA E’ POSSIBILE, PERCHE’ DOVEVA DARE A DIO COME CREATURA, ALMENO IL MASSIMO AMBIENTE SANTO  E PURO CHE CREATURA  POTESSE  CONTENERE IN SE,IN VIRTU’ DELLO SPIRITO SANTO, CHE L’HA RESA SUA DEGNA SPOSA D’AMORE, DEGNA FIGLIA DEL PADRE ETERNO  E DEGNA  MADRE DI GESU’  RE DEL CIELO  E DELLA TERRA; MARIA, FU’ FATTA DA GESU’, PER  VIRTU’ DELLO SPIRITO SANTO  E CON L’ADESIONE DEL PADRE SUO : MADRE E REGINA  DEL CIELO  E DELLA TERRA, ED IL SUO DOMINIO, E’ INFINITO ED ETERNO SU TUTTE LE CREATURE VOLENTI O NOLENTI , E LEI  SCEGLIE INSIEME ALLA SS. TRINITA’, CHIUNQUE VUOLE LEI , E LI FARA’  DIVENTARE:  RE, PRINCIPI, REGINE, PRINCIPESSE, SACERDOTI , FIGLI E SERVI DELL’ALTISSIMO, CONSEGNANDO A LORO  TUTTE  LE ARMI PER CRESCERE IN VIRTU’ IN BREVISSIMO TEMPO, E RAGGIUNGERE LA MAGGIORE  VICINANZA ALLA SUA IMMENSURABILE ALTEZZA , PER AVERLI  PIU’  VICINI  AL SUO AMABILISSIMO  CUORE  DI TENERESSIMA MADRE.MARIA SS.  NON SA DIRE   DI NO:  A CHI CONFIDA  IN LEI COME UN VERO  FIGLIO AMOROSO ;  LEI  LO CRESCERA’  NEL SUO GREMBO: CHE E’ IL LUOGO  DOVE  DIMORO’  E DOVE CREBBE  GESU’ , E LO FARA’  CRESCERE PER MEZZO DI GESU’ , IN GESU’, CON GESU’, E PER  GESU’, DANDOGLI TUTTI I SEGRETI DEL SUO CUORE DI MADRE, PER ISTRUIRLO SULLA  VERA  SCIENZA  DEL DIVINO VOLERE ; SCIENZA  TUTTA DI CIELO , DOVE UOMO DOPO LA CADUTA NEL PECCATO  ORIGINALE: MAI VIDE E NE SENTI’ , MA CHE  LA DOLCE  MADRE  NOSTRA , HA PREPARATO  PER NOI  SUOI VERI FIGLI, FIN DALL’ETERNITA’; ORA  E’ VENUTO IL TEMPO DI CONOSCERE IL GRAN SEGRETO  DEL NOSTRO PADRE , CIOE’: COME ARRIVARE  NELLE ALTISSIME VETTE  DI SANTITA’  DI MARIA SS. . LA PRIMA DONNA  AD AVERE  AVUTO  QUESTE RIVELAZIONI  DI MASSIMA IMPORTANZA, E’ STATA  LA VENERABILE LUISA PICCARRETA, CHE  HA RICEVUTO  36 VOLUMI DI SCRITTI  PIU’ ALTRI   4 LIBRI : CHE  CI PARLANO DEL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE E COME RIOTTENERE  QUESTO DONO PERDUTO DA  ADAMO ED EVA. QUESTE  RIVELAZIONI SONO L’ANTIDOTO CONTRO IL MORSO  DEL SERPENTE ANTICO, CHE  CI HA RESI NELLA VOLONTA’,   DEBOLI E FRAGILI CON IL SUO INGANNO ;L’INGANNO CHE FECE AD EVA E POI AD ADAMO: CI FECERO PERDERE IL GRAN DONO DELLA DIVINA VOLONTA’  IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI, E NESSUNO PIU’  HA OTTENUTO  QUESTO DONO,  TRANNE  MARIA SS , GESU’  IN QUANTO VERO DIO E VERO UOMO , E LUISA PICCARRETA CHE L’HA RICEVUTO:  ATTRAVERSO LA VERA SCIENZA  DEL DIVINO VOLERE, RACCHIUSA  NEI SUOI SCRITTI  DI CIELO.
ABRAMO  EBBE  DUE DONNE , UNA  FU’ SUA MOGLIE SARA  CHE NON POTETTE AVERE  FIGLI PERCHE’  STERILE, E L’ALTRA FU’  LA SUA  SCHIAVA AGAR CHE DIVENNE  PER VOLONTA’ DI SARA, LA CONCUBINA  DI ABRAMO, DANDOGLI UN FIGLIO , ISMAELE; POI  DIO APRI’ IL SENO  DI SARA  E ANCHE  LEI CONCEPI’ UN FIGLIO CHE  CHIAMO’: ISACCO. QUESTI  2 FIGLI   RAPPRESENTANO I PRIMOGENITI  DI MARIA E I PRIMOGENITI DI LUISA; LUISA COME AGAR ERA  ANCORA SCHIAVA  (DELL’UMANO VOLERE) ED E’ LA SECONDA  DONNA SCELTA DA DIO, MENTRE MARIA  RAPPRESENTA LA PRIMA  DONNA SCELTA DA DIO, PURA  COME EVA  PRIMA DEL PECCATO ORIGINALE ,E QUINDI, NON SCHIAVA  MA REGINA , DI SANGUE NOBILE, VERA EREDE  DI TUTTI GLI AVERI  DI DIO, PROPRIO COME  LO FU’ SARA NEI CONFRONTI  DI ABRAMO , MA  ANCHE AGAR EBBE LA SUA PARTE DI EREDITA’ DA ABRAMO ; LUISA RICEVETTE DA DIO MENO DI MARIA COME AGAR ; PERO’ COME AGAR  CHE DIEDE  AD ABRAMO  UN FIGLIO  PRIMA DI SARA  ANCHE SE VENNE  DOPO SARA AD ESSERE MOGLIE (CONCUBINA) DI ABRAMO; LUISA  ANCHE  SE PIU’ PICCOLA  IN DIGNITA’ DI MARIA ED E’ VENUTA DOPO DI LEI NEI SECOLI:  HA PARTORITO A DIO  I SUOI  PRIMI  VERI FIGLI DEL DIVINO VOLERE,  CHE NASCERANNO GRAZIE  ALL’ASCOLTO DELLA SCIENZA  SUL DIVINO VOLERE CHE GESU’ E MARIA  GLI HANNO DONATO; GESU’ STESSO  DISSE A LUISA, CHE  NEL CIELO: LUI AVRA’  2 MAMME; LA PRIMA E’ SUA MADRE  MARIA SS, CHE E’  LA MADRE  DI TUTTI I REDENTI,E LA SECONDA  E PROPRIO LUISA SS.,  CHE SARA’  ED E’,  LA MADRE  DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, CHE SARANNO FORTI  E TEMERARI PROPRIO  COME ISMAELE  CHE VISSE  NEL DESERTO  E  LOTTO’  CONTRO TUTTI,  E TUTTI  CONTRO  DI LUI , PIANTANDO  LA SUA TENDA  DI FRONTE AI SUOI FRATELLI ; DISSE  DIO AD AGAR : “ TUO FIGLIO  SI CHIAMERA’  ISMAELE, PERCHE’ DIO HA VISTO LA TUA MISERIA”; QUINDI  DIO , VEDENDO  ANCHE LA MISERIA DI LUISA, LE DA  IN DONO QUESTI FIGLI PREDILETTI,  CHE SARANNO  FORTI E IN GRADO DI COMBATTERE E VINCERE TUTTI  I LORO  NEMICI,ANCHE  SE TUTTI  I LORO NEMICI  SI UNIRANNO PER DISTRUGGERLI ; PIANTERANNO  ANCHE  LORO  LA LORO DIMORA DI FRONTE AI LORO FRATELLI , CIOE’: LA LORO DIMORA SARA’  ANCHE MARIA , COME  LO E’  DEI LORO FRATELLI  SANTI,  DIMORANTI IN MARIA : I REDENTI;  QUESTI FIGLI PREDILETTI DI LUISA COME ISMAELE: VIVRANNO  NEL DESERTO DEI SENSI, OVE  LA LORO UMANA VOLONTA’: SARA’ MORTIFICATA AL MASSIMO, AFFINCHE’  FACCIA POSTO, ALLA DIVINA VOLONTA’, CHE COMBATTERA’ IN LORO , CON LORO  E PER LORO CONTRO TUTTI  I LORO NEMICI VISIBILI E INVISIBILI, CHE SI UNIRANNO INSIEME, PER CONCENTRARE TUTTE LE  LORO  FORZE CONTRO  QUESTI NUOVI SANTI  DEL DIVINO VOLERE CHE POTRANNO TUTTO , E PER LE IMMENSE GRAZIE E DONI  CHE RICEVERANNO , CONQUISTERANNO E VINCERANNO:  ANCHE IL REGNO PERDUTO DA ADAMO ED EVA , RESTAURANDO OGNI COSA, E SARANNO PROPRIO LORO AD ESSERE  CONSIDERATI DA DIO : I SUOI FIGLI PRIMOGENITI , PERCHE’ POSSEDERANNO IN TUTTI  I LORO ATTI,  LA DIVINA VOLONTA’,CHE LI HA PARTORITI COME FIGLI PRIMOGENITI, IN QUANTO, TUTTI GLI ALTRI SANTI PRIMA DI LORO NON HANNO  POSSEDUTO  LA DIVINA VOLONTA’, MA L’HANNO  SOLO SEGUITA, E SONO CONSIDERATI DA DIO :   FIGLI ADOTTIVI IN GESU’,  LORO REDENTORE; I FIGLI DI LUISA, NON SONO FIGLI ADOTTIVI , MA FIGLI DELLO STESSO  SANGUE  DEL PADRE,  CHE E’ LA DIVINA  VOLONTA’ E CHE SCORRE  COME SANGUE  DIVINO IN TUTTE LE LORO  AZIONI, MENTRE  GLI ALTRI SANTI,  NON HANNO  RICEVUTO QUESTO SANGUE DIVINO , MA LO HANNO SOLO SEGUITO DA LONTANO E NEMMENO  IN TUTTE LE LORO AZIONI. COS’ E’  PIU’  GRANDE  DI UN ATTO FATTO DA DIO STESSO  DENTRO L’ANIMA? :NIENTE ; TUTTI  GLI ATTI  FATTI FUORI  DALLA DIVINA VOLONTA’ : VALGONO  POCO O NIENTE A CONFRONTO DELL’ATTO DIVINO,  CHE ESSENDO STATO FATTO DA DIO  DENTRO  LA CREATURA, HA UN VALORE INFINITO ED ETERNO  , E PUO’  FARE  E OTTENERE TUTTO , COPRENDO  E RIPARANDO  DA SOLO:  TUTTE  LE AZIONI  DI TUTTE  LE CREATURE PASSATE , PRESENTI E FUTURE CHE  NON SONO  STATE FATTE NELLA DIVINA VOLONTA’. DICE GESU’ A LUISA:”  I TUOI FIGLI  RISPLENDERANNO COME SOLI  DAVANTI A TUTTI GLI ALTRI SANTI CHE  IN PARAGONE, SARANNO  LUMINOSI  COME LE STELLE, E LA LORO LUCE IMMENSA, FARA’ ECLISSARE LA PICCOLA LUCE DELLE  STELLE(CIOE’ DEGLI ALTRI SANTI CHE NON HANNO  CONOSCIUTO  GLI SCRITTI DI LUISA)”; E DICE ANCORA:” UN SOLO  FIGLIO DEL DIVINO VOLERE,  SARA’  PIU’ SANTO  DI TUTTI  I SANTI  MESSI INSIEME CHE NON  HANNO  CONOSCIUTO I TUOI  SCRITTI “, E ANCORA : “ I FIGLI  DEL DIVINO VOLERE, IN QUANTO  MI SONO FIGLI,  NON DEVONO  CHIEDERE LE GRAZIE,  MA SE LI  DEVONO PRENDERE,PERCHE’  CIO’ CHE E’ DI DIO APPARTIENE PER DIRITTO DI SANGUE DIVINO , ANCHE A LORO ; CHI INVECE NON POSSIEDE QUESTO SANGUE DIVINO  DEL DIVINO VOLERE , PER RICEVERE DEVE CHIEDERE, PERCHE’  SONO COME I SERVI  DEL PADRONE  CHE NON AVENDO  IL SUO NOBILE  SANGUE, NON HANNO DIRITTO A PRENDERSI  CIO’  CHE VOGLIONO, MA DEVONO  RICHIEDERLO CON INSISTENZA PER OTTENERLO ; DI TUTTE  QUESTE  GRANDI RIVELAZIONI SUL DIVINO VOLERE, NE TROVERETE  TUTTO  IL MATERIALE NEL BLOG:
”ACQUAMIRACOLOSA33.BLOGSPOT.IT” O CERCANDO  SU INTERNET:
“TUTTI I LIBRI DI LUISA PICCARRETA”  O I LIBRI :” SUI PASSI DI LUISA PICCARRETA” DI GIUSEPPE MESSINA.
  QUINDI ABBIAMO DETTO,  CHE DIO  CONSIDERA SUOI PRIMI FIGLI: I FIGLI DI LUISA, COME LO FU  ISMAELE,  PERCHE’ NACQUE PRIMA  DI ISACCO, E COME  ISMAELE VISSE SCONOSCIUTO  A TUTTI,  PERCHE’  NEL DESERTO  IN CUI VIVEVA ERA INEVITABILE,  QUESTO, COSI’  ANCHE I FIGLI  DI LUISA,  RIMARRANNO  NASCOSTI A GLI OCCHI  DI TUTTI ; E SOLO DIO E POCHE  ALTRE ANIME SULLA TERRA,  SI ACCORGERANNO DELLA ELEVATA  SANTITA’  CHE SARA’ IN LORO, POI  VERSO  LA FINE  DEI LORO GIORNI,  COME FU’ PER  IL LORO MAESTRO , DIO , LI FARA’  USCIRE     PER COMBATTERE IL VELENO DELL’ANTICRISTO , DEL SUO PSEUDOPROFETA E DEI  FALSI PROFETI. ALLORA  SE VOGLIAMO  ESSERE VERI  FIGLI DI MARIA E DI LUISA: FACCIAMO  TUTTE LE NOSTRE  AZIONI PER MEZZO  DI LORO , IN LORO , CON LORO  E PER LORO E METTIAMOCI  DENTRO IL LORO GREMBO PURISSIMO,  E NASCEREMO NUOVI , DIVINI E AD IMMAGINE  E SOMIGLIANZA DI GESU’ ,RIPIENI  DI DIVINA VOLONTA’ IN TUTTE  LE NOSTRE  AZIONI; RIVOLGIAMO IL  SALUTO DELL’ARCANGELO GABRIELE  A MARIA  E A LUISA,  CHIAMANDOLE COME ELISABETTA:” BENEDETTE  FRA TUTTE LE DONNE” , COME  MADRI  E REGINE DEL DIVINO VOLERE , PURE E SENZA  MACCHIA E SEMPRE  UNITE  AL DIVINO VOLERE CHE LE HA RESE  UNICHE  E IRRIPETIBILI, E FACCIAMO SPESSO  LA PREGHIERA :”  GESU’ , MARIA  E LUISA  VI AMO  SALVATE  TUTTE  LE ANIME, TRASFORMATECI E RIVESTITECI COMPLETAMENTE DI VOI E DEL DIVINO  VOLERE  IN TUTTI I NOSTRI ATTI , NELLA DIVINA VOLONTA’”. –“ GESU’ , GIUSEPPE, MARIA E LUISA  VI AMO  SANTIFICATE LA VOLONTA’ DI TUTTI  E SALVATELI , NELLA DIVINA VOLONTA’”.- GESU’ , GIUSEPPE, MARIA E LUISA VI AMO E MI CONSACRO AI VOSTRI  CUORI  E ALLA DIVINA VOLONTA’ PER SEMPRE , TUTTO CIO’  CHE HO E CHE SONO, SPECIALMENTE LA MIA VOLONTA’, LE MIE MISERIE E TUTTE LE MIE AZIONI, TRASFORMATEMI TUTTO  IN  VOLONTA’ DIVINA , IN DIVINO AMORE”.-  “ GESU, MARIA E LUISA VI AMO,  VI DO SEMPRE LA MIA VOLONTA’, VOI DATEMI SEMPRE LA VOSTRA”.  -  “ ETERNO PADRE  IO TI OFFRO  PER MEZZO  DI GESU’, GIUSEPPE , MARIA E LUISA :
IL CORPO , IL SANGUE, L’ANIMA , LA DIVINITA’ GLI ATTI DIVINI, LA PASSIONE ATTO PER ATTO  E DELLE 24 ORE , IL CUORE TRAFITTO SGORGANTE  SANGUE ED ACQUA  COME SORGENTE DI INFINITA MISERICORDIA PER TUTTI , LE SS PIAGHE, LE LACRIME, IL VOLTO SANTO, I MERITI E L’INTERCESSIONE DI GESU’ TUO DILETTISSIMO FIGLIO E NOSTRO SIGNORE , CON TUTTO IL SUO AMORE, IN UNIONE A TUTTE LE MESSE DI TUTTI I TEMPI , PER CONVERTIRE LA VOLONTA’ NOSTRA E DI TUTTI  IN DIVINA VOLONTA’, PER  LIBERARE  TUTTE LE ANIME DEL PURGATORIO, PER SALVARE  TUTI I PECCATORI DI OGNI  TEMPO , DI OGNI LUOGO, DELLA CHIESA UNIVERSALE, DEI MIEI FAMILIARI , PARENTI E STIRPE, PER ESPIARE TUTTI  I LORO  PECCATI  E PER PURIFICARE TUTTO IL BENE  CHE DOBBIAMO FARE  E CHE  ABBIAMO TRASCURATO DI FARE E PER COLMARE TUTTO IL VUOTO  CHE ABBIAMO LASCIATO CON I NOSTRI ATTI NON UNITI ALLA VOLONTA’ DI DIO, ORA , IN TUTTA LA NOSTRA  VITA E NELL’ETERNITA’, PER CREARE  UN NUMERO INFINITO  DI SANTUARI , EDEN , OLI , ACQUE MIRACOLOSE , CONGREGAZIONI , CONGREGATI, CHIESE , CONVENTI  ,  LIBRI SUL DIVINO VOLERE  , ECC.  INFINITAMENTE  MIRACOLOSI DEL DIVINO VOLERE, NELLA DIVINA  VOLONTA’.”

 LA VIA CRUCIS DELLA MADRE DOLOROSA


QUESTA VIA CRUCIS ALLA SS MADRE  NOSTRA , E’ UN VOLERE CONSOLARE , AMARE  E RIPARARE LA NOSTRA  IMPAREGIABILE E TRE  VOLTE  AMMIRABILE MADRE SS , DI PIU’ DI QUELLO  CHE IN PRECEDENZA  A QUESTO LIBRO SI E’ FATTO  FINORA ; TUTTI  CONOSCIAMO  LA PRATICA  DELLA RIPARAZIONE AL  CUORE IMMACOLATO DI  MARIA,  SPECIALMENTE  QUELLA  DEI PRIMI  5 SABATI  DI OGNI MESE, CHE MARIA  SS   CHIESE A SUOR LUCIA DI FATIMA E LA PREGHIERA  DI RIPARAZIONE DELLE  7  SPADE, CHE TRAFISSERO  IL CUORE  DI MARIA; MA  GESU’  DISSE  ALLA VENERABILE  LUISA  PICCARRETA, CHE NON  FURONO  7 I DOLORI DI MARIA, MA UN NUMERO  INCALCOLABILE; OGNI  PECCATO MORTALE CHE LA CREATURA  COMMETTE E’ UNA SPADA IN PIU’  NEL SUO CUORE,  PERCHE’ MARIA, ESSENDO UN CUOR SOLO CON GESU’: SENTE  TUTTO  IL DOLORE DEL SUO CUORE  AD OGNI  NOSTRO PECCATO ; PERCIO’  IO RITENGO, CHE  NON FAREMO  MAI ABBASTANZA PER CONSOLARE  LA NOSTRA DOLCISSIMA MADRE  TUTTA SANTA E TUTTA PURA, PIENA  SEMPRE  DEL DIVINO VOLERE IN TUTTE  LE SUE AZIONI; VI E’ UN MODO  SOLO  PER POTER CONSOLARE IL CUORE  IMMACOLATO  DI MARIA,  E QUESTO  E’:   ABBORRIRE IL NOSTRO UMANO VOLERE DONANDOLO A LEI  PER SEMPRE ED OPERARE SEMPRE  CON LA DIVINA VOLONTA’ IN TUTTE  LE NOSTRE  AZIONI INTERNE ED ESTERNE; QUESTO GRANDISSIMO  DONO , MARIA SS  CE LO DARA’,  SE FAREMO TUTTO QUELLO  CHE LEI E GESU’  HANNO  INSEGNATO A LUISA PICCARRETA NEI SUOI  40 LIBRI CIRCA ( 36 VOLUMI +   ALTRI ) SUL DONO  DELLA DIVINA VOLONTA’ CHE NESSUNO  HA MAI  POSSEDUTO DOPO IL PECCATO DI ADAMO ED EVA , TRANNE  MARIA SS, GESU’ , IN QUANTO VERO DIO E VERO  UOMO E  LUISA  PICCARRETA , CHE  SARA’ LA MADRE  DI TUTTI  I FIGLI DEL DIVINO VOLERE , LEI  HA  IL COMPITO DI PORTARE A GESU’: LA NOSTRA VOLONTA’ E DI FARCI DONARE  DA GESU’ E MARIA: QUESTO  GRANDISSIMO DONO DEL DIVINO VOLERE IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI; CHI OTTERRA’ QUESTO DONO, DIVERRA’ COME UN DIO  SULLA TERRA, POTRA’ OTTENERE TUTTO DA DIO  E SARA’  COME UN PICCOLO SOLE PER TUTTE LE GENERAZIONI, IN GRADO DI ILLUMINARE TUTTE LE ANIME  DI TUTTI I TEMPI; GESU’ DISSE  A LUISA, CHE UNO SOLO DI QUESTI  FIGLI DEL DIVINO VOLERE, SARA’ PIU’ SANTO DI TUTTI I SANTI  MESSI INSIEME, ECCETTO DI MARIA SS  E DI LUISA,   OVVIAMENTE. DEVO TESTIMONIARE CHE QUANDO HO INIZIATO A SCRIVERE LE PRIME PAGINE DI QUESTO LIBRO DELLA VIA CRUCIS DI MARIA SS , NELLO  STESSO  GIORNO  CHE ERA IL GIORNO  DI FESTA DI SANTA ELISABETTA D’UNGHERIA:( META’ NOVEMBRE  2014) CHIEDENDO AL PADRE DI OGNI BENE E DI OGNI MISERICORDIA SE ERA PROPRIO  IL SUO VOLERE,  SCRIVERE QUESTO LIBRO, AVEVO IN QUEL MOMENTO  IN MANO  ALCUNI  LIBRICINI E UN  DEPLIANT, PROPRIO  IN QUEL  MOMENTO LI AVEVO PRESI DENTRO LA CHIESA DEL CARMELO DELLA MIA PARROCCHIA, QUALCUNO LI AVEVA  LASCIATI  LI’, DISFACENDOSENE, GUARDAI  UN DEPLIANT E C’ERA  SCRITTO :” VIE MATER DOLOROSAE”,  CIOE’  VIA CRUCIS DELLA MADRE DOLOROSA, ERA LA RISPOSTA  AFFERMATIVA DEL PADRE SEMPRE ACCONDISCENDENTE; POI  CHIESI DI NUOVO AL PADRE SE ERA PROPRIO  SUA ISPIRAZIONE A RIGUARDO  DELLE GRAZIE IMMENSE  CHE SI POSSONO ACQUISIRE CON QUESTA VIA CRUCIS ALLA  MADONNA CHE STO SCRIVENDO E GLI CHIESI  COME SEGNO  : CHE APPENA AVREI INCONTRATO MIO FRATELLO( MIO FRATELLO  E’  ATEO  E MOLTO LONTANO DALLA VOLONTA’ DI DIO), LUI LA PRIMA  FRASE  CHE MI DOVEVA  DIRE , ERA : “ AVE MARIA “; QUANDO  L’HO INCONTRATO LA PRIMA FRASE  CHE  MI DISSE FU’: “ PADRE NOSTRO” , COMPRESI  CHE ERA  UNO SCHERZO DEL PADRE NOSTRO E CHE VOLEVA DIRMI DI SI , CHE  ERA TUTTO  ISPIRATO  DAL PADRE  NOSTRO , DIFATTI UNO  DI QUESTI  LIBRICINI  CHE AVEVO IN MANO: ERA QUELLO CHE PARLAVA DEL PADRE  E DI COME  SI DOVEVA  ONORARE , AMARE  E CONOSCERE  DEGNAMENTE; QUESTO  LIBRO ,  E QUESTO  E’ UN ALTRO SEGNO,  FU’ SCRITTO  DA UN'ALTRA ELISABETTA, ( MADRE EUGENIA , ELISABETTA RAVASIO) QUEL GIORNO COME  AVEVO DETTO POCANZI  ERA  LA FESTA DI SANTA ELISABETTA  D’UNGHERIA, QUESTA  SUORA MADRE CIOE’: EUGENIA RAVASIO, SCOPRI’  CON L’AIUTO DI DIO: LA PIANTA  CHE GUARISCE LA LEBBRA, E LEI FONDO’  MOLTI CENTRI  DI SCUOLA, IMFERMERIE E LAVORI  DI ARTIGIANATO E  CENTRI  CHE  SI OCCUPAVANO  DEI LEBBROSI SPECIALMENTE IN AFRICA .  IL LIBRO  SUL PADRE  CHE  LEI  SCRISSE  , E’ UNA RIVELAZIONE  DEL PADRE  CHE  VUOLE ESSERE CONOSCIUTO  E AMATO E ONORATO:COME PADRE , CREATORE E SALVATORE  DI TUTTI GLI UOMINI E DESIDERA CHE LO SI AMI DI PIU’ E CHIEDE ANCHE  CHE  GLI SI DEDICHI  UN GIORNO  DI FESTA( IL 7 AGOSTO  O LA PRIMA DOMENICA DI AGOSTO). SUOR MADRE  ELISABETTA RAVASIO  E’ UNA  GRANDISSIMA SANTA   DEGNA DI RICEVERE  LE PRIME RIVELAZIONI DEL PADRE  NELLA STORIA  DI TUTTA LA CHIESA CRISTIANA, PER AVERE IL SUO LIBRO SULLE RIVELAZIONI DEL PADRE DI TUTTI GLI UOMINI SCRIVETE O TELEFONATE  A QUESTO INDIRIZZO : VIA  DEL CINEMA, 16 – 00042  ANZIO  , TELEFONO:  06/ 9873405-   OPPURE SCRIVETE  A : ASSOCIAZIONE “ DIO E’ PADRE  CASA PATER”  -  C.P. 135- 67100  - AQUILA – ITALIA ( IL TITOLO DEL LIBRO  E’:( IL PADRE PARLA  AI SUOI FIGLI). LE GRAZIE  CHE IL PADRE  PROMETTE SONO  GRANDISSIME, PER CHI LO FARA’  CONOSCERE  , AMARE  E ONORARE COME PADRE  BUONISSIMO  E TENERISSIMO, CREATORE  E SALVATORE DI TUTTI GLI UOMINI ;  AD OGNI PADRE  NOSTRO  DEL ROSARIO DEL PADRE,  SI LIBERANO  10 ANIME  DEL PURGATORIO  E SI POSSONO  SALVARE  10 ANIME DALLA DANNAZIONE ETERNA E CHI LO FARA’  IN FAMIGLIA O  CON I SUOI ANGELI CUSTODI PER SEMPRE: PROMETTE  MIRACOLI E DONI MAI VISTI   IN NUMERO GRANDISSIMO, E DICE ANCHE,   CHE SE LA CHIESA L’AVESSE  ONORATO COME UN  PADRE  MISERICORDIOSO E ACCONDISCENDENTE  FIN DAGLI INIZI  DELLA SUA NASCITA : A QUEST’ORA  SAREBBERO STATI POCHISSIMI I SETTARI  E COLORO CHE SI DANNANO. QUESTO CI FA  BEN CAPIRE  COME  E’ PREZIOSISSIMO  QUESTO LIBRO  CHE  CI INSEGNA AD AMARE IL PADRE SENZA TIMORE ,MA CON LA GIUSTA DELICATEZZA  PER  NON ABUSARE DELLA  SUA INFINITA MISERICORDIA; I LIBRI  DEL PADRE  CHE  PARLA  AI SUOI FIGLI  DELL’ASSOCIAZIONE” DIO E’ PADRE  CASA PATER” LI DANNO GRATIS,  PERCHE’  VI SONO STATI  MOLTI  MIRACOLI  CON QUESTO LIBRO E QUINDI  LO HANNO VOLUTO REGALARE  PER  FARLO  CONOSCERE  SUBITO A TUTTI  ; IO VI INVITO  A CHIEDERNE  CENTINAIA DI COPIE  PER DISTRUBUIRLE  A QUELLI CHE IL PADRE  VI ISPIRERA’ NEL CUORE, E RICORDATEVI SEMPRE LE PAROLE DI GESU’: NON DATE  LE PERLE  AI PORCI,  PERCHE’ VI SI RIVOLTANO CONTRO - ,MA DATELI A COLORO  CHE VI SEMBRANO NEL CUORE DELLE  BRAVE PERSONE; IL PADRE PROMETTE  A CHI SI DEDICHERA’ CON  TUTTE LE SUE FORZE A FARLO CONOSCERE COME VERAMENTE LUI E’ ,COME  SI DESCRIVE IN QUESTO LIBRO: DI CONVERTIRE MOLTE ANIME , ANCHE  DI ALTRE  RELIGIONI, E  A CHI DICE ANCHE PER UNA SOLA VOLTA  IN TUTTA LA SUA VITA :” PADRE  SALVAMI” , SARA’ PORTATO IN PARADISO  DOPO LA SUA MORTE CON GRANDISSIMA  GIOIA  E FESTA,  PERCHE’ DIO AMA  UNA SOLA ANIMA PIU’ DI TUTTE  LE ANIME  DEI GIUSTI MESSI INSIEME; PROMETTE ANCHE  A CHI ESPONE LA SUA IMMAGINE   CHE  HA RIVELATO A SUOR MADRE EUGENIA  RAVASIO IN OGNI LUOGO (SPECIALMENTE  NEGLI OSPEDALI , IN LUOGO PUBLICO , NEI LUOGHI DOVE  SI RADUNANO I POLITICI  GLI AMMINISTRATORI , NEGLI UFFICI, NEI NEGOZI, NELLE COMUNITA’  RELIGIOSE ECC.) , CHE LUI,  SARA’  LI PRESENTE E GUARDERA’  TUTTI QUELLI CHE  SI TROVANO SOTTO IL SUO SGUARDO COME FIGLI  SUOI , E FARA’  SENTIRE  LA SUA  VIVA PRESENZA, ATTRAVERSO  QUESTA IMMAGINE( CHE TROVERETE  SU INTERNET).
IL NOSTRO TENERO PADRE E’ TROPPO  BUONO, E VUOLE CHE TUTTI  GLI UOMINI OLTRE AD AVERE UN COSI’ TENERO  E ACCONDISCENDENTE PADRE, ABBIANO ANCHE  UNA AMMIRABILE MADRE AL PAR DI LUI , CIOE’ , TUTTA  MISERICORDIOSA E ACCONDISCENDENTE , E VUOLE CHE TUTTI  CI METTIAMO NEL SUO GREMBO MATERNO PER NASCERE IN GESU’ SUO PRIMOGENITO FIGLIO ; PERCIO’ MI STA FACENDO SCRIVERE QUESTO LIBRO , PER POTER CONOSCERE , AMARE  E ONORARE, COME SI MERITA, LA SUA ANCELLA PREDILETTA CHE NON E’  CONOSCIUTA E AMATA ABBASTANZA;  E SARA’ PROPRIO  LEI CHE CI  FARA’ CONOSCERE E AMARE IL PADRE IN GESU’ CRISTO SUO FIGLIO ; PER ESSERE TOTALMENTE NOSTRA, QUESTA AMABILISSIMA MADRE , LA DOBBIAMO TENERE NEL NOSTRO  CUORE, FARLA CONOSCERE A TUTTI  COME MEDIATRICE E DISPENSATRICE DI TUTTE  LE GRAZIE ,E COME  CORRENDENTRICE DELL’UMANITA’, ASSIEME  A GESU’  E IN GESU’ , COME  CI  INSEGNA  IL MAGISTERO  DELLA CHIESA  CATTOLICA; SE MARIA  NON SARA’  CONOSCIUTA E AMATA COME  SI DEVE , NE  CONSEGUE CHE ANCHE  GESU’ E CONSEGUENTEMENTE IL PADRE E LO SPIRITO SANTO NON SARANNO  CONOSCIUTI , ONORATI  E AMATI DEGNAMENTE, PERCHE’ LEI E’  LA VIA  CHE  CONDUCE A GESU’ , E GESU’ SARA’  LA VIA  CHE CI CONDURRA’ AL PADRE  ED IL PADRE ED IL  FIGLIO CI CONDURRANNO ALLA PIENEZZA DELLO SPIRITO SANTO, CHE LAVORA  INCESSANTEMENTE  NELLE NOSTRE ANIME , NEL SILENZIO, PER CONDURCI ALL’UNIONE CON LA SUA VOLONTA’ SANTISSIMA CHE CI FARA’  ARRIVARE DOVE  SONO ARRIVATI , GESU’, MARIA E LUISA, CIOE’  AD ESSERE  TUTTI  INCENTRATI NELLA LUCE INFINITA E NELL’AMORE INFINITO DEL SOLE DEL DIVINO VOLERE, IN UNIONE INDISSOLUBILE CON DIO E CON TUTTO  IL CIELO, UN SOL CORPO E UN ANIMA SOLA, E SI ATTUERA’ COSI’, LA PREGHIERA  DI GESU’ DEL PADRE NOSTRO:” VENGA IL TUO REGNO  , SIA FATTA LA TUA VOLONTA’  COME IN CIELO  ,COSI’ IN TERRA “ , E LE PAROLE  CONCLUSIVE DI GESU’ A GLI APOSTOLI E AL PADRE: “PADRE FA,  CHE ANCHE  QUESTI  CHE  MI HAI DATO , SIANO UNA COSA  SOLA, COME  IO E TE  SIAMO  UNA  COSA SOLA” ; E FILIPPO  DOMANDO’ : “SIGNORE MOSTRACI  IL PADRE  E QUESTO CI BASTA” – GESU’  GLI RISPOSE: “ DA TANTO TEMPO SONO  CON TE E TU FILIPPO  DICI: “ MOSTRACI IL PADRE?” –“ CHI HA VISTO ME  , A VISTO IL PADRE”  -  IN VERITA’  VI DICO : “  CHI ACCOGLIE  VOI, ACCOGLIE ME E COLUI  CHE MI HA MANDATO ( CIOE’ IL PADRE)”  - “ AMATEVI  COME IO VI HO AMATO E ALLORA  PORTERETE MOLTO  FRUTTO”  -  “ RIMANETE IN ME COME  IO RIMANGO NEL PADRE CELESTE” .

PREGHIERA ALLA SS TRINITA’  PER RICEVERE   GRAZIE IMMENSE  CON LA VIA CRUCIS  DI MARIA  E DI GESU’
ETERNO PADRE , SPIRITO D’AMORE, GESU’ CRISTO SALVATORE , SIATE ETERNAMENTE E INFINITAMENTE BENEDETTI E GLORIFICATI PER L’AMORE E LE IMMENSE  GRAZIE CHE AVETE  DONATO A MARIA  VOSTRA FIGLIA, SPOSA  E MADRE , RENDENDOLA IMMENSAMENTE, FECONDA DI TANTISSIMI FIGLI A LEI DEVOTI, CON SINCERITA’  DI CUORE; ANCHE PER NOSTRO  AMORE  L’AVETE RESA ,IMMENSAMENTE  RICCA DI OGNI GRAZIA , COSI’  CHE LEI CI POSSA NUTRIRE DI INFINITE GRAZIE IN GESU’ CRISTO NOSTRO UNICO SALVATORE E MEDIATORE PRESSO  IL PADRE ; SCRIVETE VOI  IN ME QUESTE  VERITA’ ETERNE SUL MODO DI AMARE, ONORARE E FAR CONOSCERE DEGNAMENTE QUESTA  IMPAREGIABILE  MADRE D’AMORE E DEL DIVINO VOLERE; FATECI CONOSCERE  ATTRAVERSO QUESTI SCRITTI, COS’E’ PER VOI MARIA SS. E COSA  DEVE ESSERE PER NOI  SUOI FIGLI; COME  FIGLIO DEL DIVINO VOLERE E DEL DIVINO AMORE, MI PRENDO TUTTE  QUESTE GRAZIE  ANCHE PER COLORO CHE LEGGERANNO QUESTI SCRITTI, CHE IO TI OFFRO PER MEZZO DI MARIA, IN MARIA , CON MARIA E PER MARIA E NEL DIVINO VOLERE E NEL DIVINO AMORE,  CON IL SANGUE , LE PIAGHE, LE LACRIME , I MERITI INFINITI, LA PASSIONE DELLE 24 ORE  E LA PASSIONE ATTO PER ATTO , GLI ATTI DIVINI, IL CORPO , L’ANIMA, LA DIVINITA’, L’INTERCESSIONE,  IL CUORE TRAFITTO  SGORGANTE SANGUE  ED ACQUA  COME SORGENTE DI  INFINITA MISERICORDIA PER TUTTI,  DEL TUO DILETTISSIMO FIGLIO E NOSTRO  SIGNORE GESU’ CRISTO, E QUELLI DI MARIA SS. , DI LUISA PICCARRETA , DEI FIGLI DEL DIVINO  VOLERE, DI PADRE PIO ,  DI SAN GIOVANNI PAOLO II,  DI SANTA RITA,  E DI TUTTI I MIEI SANTI PROTRETTORI E PATRONI E COMPATRONI( SANTA FAUSTINA , SUOR CONSOLATA, BERNADETTE,SANTA  MARTA  CHAMBON , SAN LUIGI DE GRIGNON, SANTA MARGHERITA  ALACOQUE,MADRE EUGENIA RAVASIO , SANTA  BRIGIDA , SAN GERTRUDE ECC.) E DI TUTTI I SANTI. TUTTO QUESTO,  TE L’HO OFFRO IN UNIONE  CON TUTTE LE SANTE MESSE PASSATE , PRESENTI E FUTURE, E CON L’INTERCESSIONE  DI TUTTI GLI ANGELI, DI SAN MICHELE  ARC. ,  SAN GABRIELE ARC., SAN RAFFAELE ARC., DEI NOSTRI ANGELI CUSTODI E DI QUELLI  DI MARIA ,GESU’  E LUISA E DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, PER OTTENERE TUTTE LE GRAZIE  CHE STO  ELENCANDO E PER  QUELLE CHE TU  CI VUOI DONARE A TUTTI  NOI,  CHE  MEDITEREMO QUESTI SCRITTI ISPIRATI DA TE, E CIOE’ : CHE OGNI  PAROLA CHE SCRIVERO’ SIA  SOLO PAROLA DI DIO , DEL TUO VOLERE SS. .
CHE  CI DIANO LA SANTITA’ DEL DIVINO VOLERE SIMILE A QUELLA DI MARIA AL MILLE PER MILLE .
 CHE  TU CI DIA LA GRAZIA DI OPERARE IN TUTTO  IN MARIA, CON MARIA ,PER MARIA  E PER MEZZO DI MARIA E DI LUISA.
 CHE CONOSCIAMO E ASSIMILIAMO TOTALMENTE TUTTE  QUESTE VERITA’ E LE VERITA’ SUL DIVINO VOLERE, CHE HAI  DONATO  ALLA NOSTRA CARA  MAMMA  LUISA  PICCARRETA.
 CHE  AD  OGNI  PAROLA DI QUESTI SCRITTI  SIANO  LIBERATE DAL PURGATORIO 1000 ANIME ,  SIANO LIBERATI 1000 PRIGIONIERI E 1000  CARCERATI ;  1000  AGONIZZANTI  SI SALVINO DALLA MORTE ETERNA ,1000 ANIME CAMBINO VITA PER SEMPRE, E INIZINO A SEGUIRE LA VOLONTA’ DI DIO, 1000  ANIME SI  SANTIFICHINO E 1000 ANIME  ENTRINO  NEL DIVINO VOLERE PERENNEMENTE ,  1000 DISOCCUPATI  TROVINO UN LAVORO  PERFETTO PER LORO,  1000 MALATI GRAVI, GUARISCANO COMPLETAMENTE,   1000 POVERI OTTENGANO, IL NECESSARIO PER VIVERE DIGNITOSAMENTE,  1000 TRIBOLATI, SIANO RESI FORTI E ONNIPOTENTI, E SUPERINO  LA PROVA , 1000  BISOGNOSI DI OGNI GENERE ABBIANO  IL TUO AIUTO  IMMEDIATO E STABILE PER SEMPRE.
CHE SORGANO:
 1000:  SANTUARI, EDEN, ACQUE E OLI , CHIESE , CONVENTI, CONGREGATI, CONGREGAZIONI,OSPEDALI, INTELLETTUALI, SCIENZIATI, ARTISTI DEL SACRO, FABRICHE, SCUOLE, UNIVERSITA’, ECC., INFINITAMENTE MIRACOLOSE DEL DIVINO VOLERE.
 CHE DIVENTIAMO  INFINITAMENTE MISERICORDIOSI, AMORE  E CARITA’  INFINITA E SOCCORSO PER TUTTI I FIGLI  TUOI  BISOGNOSI.
CHE  OTTENIAMO OGNI POTERE IN CIELO , IN TERRA,  NEL PURGATORIO E NEGLI INFERI, E OGNI GRAZIA CHE VOGLIAMO PER NOI  E PER GLI ALTRI.
 CHE VENGA IL REGNO E LA LUCE GLORIOSA DI MARIA E DI LUISA NEL MONDO ADESSO .
 CHE OTTENIAMO  LA GRAZIA DI SCHIACCIARE OGNI SERPENTE , OGNI SCORPIONE, OGNI GENERE DI DEMONE E OGNI FIGLIO DEL DEMONIO CON LA SOLA  NOSTRA  PAROLA E VOLONTA’.
 CHE OTTENIAMO ANCHE  SE SAREMO  IN POCHI LA GRAZIA DI ACCORCIARE  DI PARECCHI ANNI,  I TREMENDI CASTIGHI SUL MONDO ANNUNCIATI DA TE  PER BOCCA DEI TUOI PROFETI, E DI DIMINUIRLE IN GRANDISSIMA  PARTE.
 CHE OTTENIAMO IL DONO  DEL DISCERNIMENTO DEGLI SPIRITI COME LO E’ IN DIO STESSO ALL’INFINITO  PER L’INFINITO, E DI ALLONTANARCI TOTALMENTE DA OGNI PERSONA , DA OGNI LUOGO O OGGETTO CHE APPARTIENE AL MALIGNO E CHE LO APPARTERRA’ ETERNAMENTE.
CHE OTTENIAMO LA GRAZIA CHE IL MONDO DIVENTI ADESSO, UN PARADISO TERRESTRE, INFINITAMENTE PIU’ BELLO  DI QUELLO  CHE DIO SI PREFISSO’ NELLA SUA MENTE , PIENO DI UN INFINITA’ DI UOMINI  SANTI  DEL DIVINO VOLERE , TUTTI  SIMILI A MARIA SS.
CHE OTTENIAMO LA GRAZIA,  CHE IL MONDO DI ADESSO SIA PURIFICATO DA OGNI  MALE , DA OGNI ARMA DISTRUTTIVA PICCOLA O GRANDE, E GOVERNINO SOLO  I SANTI , SIA NELLA CHIESA CHE  NELLA POLITICA, ED IN OGNI SETTORE DELLA SOCIETA’, AMEN , AMEN , AMEN E CON LA FORZA CREATRICE MOLTIPLICO TUTTI QUESTI BENI E QUESTI SCRITTI PER OGNI CREATURA CHE E’ USCITA DA DIO  E CHE USCIRA’ ,IMPRIMENDO QUESTE SANTE PAROLE E QUELLE CHE SEGUIRANNO ,NELLE LORO ANIME , NEI LORO  CUORI, CON TUTTE LE GRAZIE CHE CONTENGONO. GESU’ ENTRO NELLA TUA VOLONTA’, NEL TUO AMORE ,  E MI PRENDO  LA GRAZIA,  CHE SIA SOLO TU  CON IL PADRE , IL SANTO  SPIRITO , MARIA E LUISA PICCARRETA A VERGARE QUESTE PAROLE E CHE SIANO  RIPIENI DI TUTTO  IL TUO SPIRITO E DEL DIVINO VOLERE , AMEN , AMEN , AMEN, NELLA DIVINA VOLONTA’.
           PREGHIERA PREPARATORIA  PRIMA DI INIZIARE  LA VIA CRUCIS  DI MARIA E DI GESU’.
OH MADRE DOLCISSIMA, ACCRESCI IL VERO AMORE PER TE  IN NOI ATTRAVERSO QUESTI SCRITTI , COSI’ CHE POSSIAMO RAGGIUNGERTI  IN CIELO  E SEDERE SEMPRE  AL TUO FIANCO, PER GODERE LE TUE IMMENSE VIRTU’ E BELLEZZE, CON L’AMARTI IMMENSAMENTE COME CI AMI TU, ED  AMARE IN TE , CON TE , PER TE  E PER MEZZO DI TE NEL DIVINO VOLERE, INFINITAMENTE IL NOSTRO  GESU’ , LO SPIRITO D’AMORE E IL BUONISSIMO E TENERISSIMO PADRE NOSTRO SALVATORE , BENEFATTORE,CREATORE E SANTIFICATORE.




“ LE 24 ORE  DELLE SOFFERENZE  DI MARIA SS E DI GESU’ “
(DALLE  17:00 ALLE 18:00)
“GESU’  SI CONCEDA  DALLA MADRE  SUA  CARISSIMA”


OH  MIA  DOLCISSIMA E BELLISSIMA MADRE  CARA , VENGO  NEL TUO CUORE ADDOLORATO RIPIENO  DI OGNI AMAREZZA, PER CONSOLARTI, AMARTI E RIPARARTI ;  IN QUEST’ORA COSI’  TREMENDA PER TE E PER  GESU’,  NON VOGLIO LASCIARTI SOLA, E NEMMENO GESU’ VUOLE CIO’, PERCHE’  E’  PROPRIO LUI  CHE  MI DICE NEL MIO CUORE, DI VENIRTI A CONSOLARE IN LUI , PERCHE’ VIVI NEL TUO IMMENSO CUORE, I PEGGIORI ATTIMI  DI TUTTA LA TUA VITA. LE PROFEZIE DI ANNA , SIMEONE, ISAIA, GEREMIA, RE DAVIDE E DEGLI ALTRI PROFETI SI STANNO  COMPIENDO , E TU  NON VEDI L’ORA DI BERE IL CALICE   DELLE TUE AMAREZZE;  LO FAI  PER AMORE DI GESU’  E NOSTRO , PER SALVARCI IN UNIONE  ALLA PASSIONE  DEL TUO  CARISSIMO E AMABILISSIMO FIGLIO; GIA’ SENTO  NEL MIO CUORE E  NELLA MIA MENTE , UNA TRISTEZZA MORTALE, PERCHE’ LA TUA AGONIA SI RIFLETTE IN ME,  CHE NE SARA’ DEL TUO  POVERO CUORE CHE NE CONTIENE UN  ENORME VASTITA’ DI QUESTA  TRISTEZZA MORTALE?  TI PREGO OH MADRE MIA, DI  PARTECIPARMI TUTTO IL TUO  IMMENSO  DOLORE, ALLARGANDO INFINITAMENTE CON LA FORZA CREATRICE DELLA VOLONTA’ DI DIO,  TUTTO  IL MIO ESSERE, LA MIA VOLONTA’, PER POTERTI AMARE E CONSOLARE  DEGNAMENTE;MADRE, VOGLIO ESSERE IN TUTTO  SIMILE  A GESU’,  E COSI’: MI PRENDO   TUTTA L’UMANITA’ DI GESU’, TUTTO IL SUO SPIRITO, LA SUA ANIMA, LA SUA VOLONTA’ ED IL SUO  STESSO  AMORE , E  IN UNIONE CON GESU’, CONSOLO, AMO E RIPARO, TUTTE LE OFFESE CHE GESU’ SUBI’,  E CHE  SI RIPERCUOTONO PERFETTAMENTE E COMPLETAMENTE NEL TUO  DOLCISSIMO  CUORE, PERCHE’ TI STANNO UCCIDENDO NELL’INTIMO TUO  PIU’ PROFONDO, E SE NON MUORI, E’ PERCHE’ IN TE VIVONO LA DIVINA VOLONTA’ E GESU’, CHE TI CONSOLANO, MANDANDOTI ATTO DOPO ATTO CHE FAI, TANTE NUOVE VITE DI GRAZIA E DI AMORE;OH MIA TENERISSIMA  SPOSA E MADRE , IO TI BENEDICO IN GESU’ A NOME DI TUTTE LE CREATURE, TU MADRE DI IMMENSA CARITA’, BENEDICI INFINITAMENTE  NOI TUTTI CON LA STESSA BENEDIZIONE CHE TI LASCIO’ GESU’ IN QUEST’ULTIMO INCONTRO D’AMORE TANTO TREMENDO E ANGOSCIOSO, E TI PREGO SPECIALMENTE DI BENEDIRE INFINITAMENTE TUTTE LE MAMME CHE STANNO  SOFFRENDO COME TE LA SOFFERENZA O LA PERDITA DEI LORO FIGLI;BACIO INSISTENTEMENTE IL TUO  DOLCISSIMO VISO E VERSO NEL TUO  CUORE  AMABILISSIMO TUTTA LA MIA TENEREZZA DI FIGLIO E TUTTO  IL MIO CUORE IN UNIONE CON GESU’, FACENDOTI TUTTO  CIO’ , CHE TI  FA GESU’ IN QUEST’ORA ANGOSCIOSA, E RIVERSANDO IN TE IL SUO  STESSO AMORE INFINITO E LE SUE TENEREZZE.


SECONDA ORA
“ GESU’  SI SEPARA DALLA SUA MADRE SANTISSIMA, E SI AVVIA AL CENACOLO”

OH MADRE MIA, E’ VENUTA L’ORA  DI LASCIARTI CON IL TUO ADORABILE FIGLIO, CHE DEVE INIZIARE IL SUO  CALVARIO  SEPARATO DA TE, MA I VOSTRI CUORI RIMARRANNO SEMPRE UNITI, PERCHE’ SONO  UN SOL CUORE ; METTETE IL MIO CUORE IN MEZZO  AI VOSTRI CUORI, COSI’  CHE POSSO  CONTEMPLARE SEMPRE IL VOSTRO INFINITO AMORE, E RICAMBIARVI DELLE  FREDEZZE GLACIALI CHE  VI MANDANO I CUORI DEI PECCATORI, DANDOVI ANCOR PIU’ DOLORE IN QUESTA ORA TREMENDA; ABBIATE INFINTA MISERICORDIA PER QUESTI CARNEFICI D’AMORE, CHE TENTANO IN TUTTI  I MODI  CON IL LORO  ODIO ALL’AMORE, DI FARVI SOFFRIRE PENE INFINITE, SE NON PER I  NOSTRI MERITI, FATELO ALMENO PER I VOSTRI , E PER  LE VOSTRE PENE INFINITE, PER IL SANGUE E PER  L’ACQUA  SANTIFICATRICI CHE GIA’ PREMONO IN TUTTE LE FIBRE DEI VOSTRI AMABILISSIMI CUORI CHE VOGLIONO USCIRE FUORI CON TUTTO  IL LORO AMORE, PER INONDARE  TUTTI  QUESTI CUORI DI PIETRA, CHE PER  SPEZZARSI HANNO BISOGNO DEI VOSTRI CUORI CHE IN QUEST’ORA SI STANNO SPEZZANDO PER ACCOGLIERLI NELLA LORO DIMORA CELESTIALE E BEATIFICATRICE; IO VOGLIO ENTRARE PER PRIMO NELLA DIMORA DEI  VOSTRI  DUE CUORI AMABILISSIMI, PERCHE’ HO SETE INSAZIABILE DEL VOSTRO AMORE, E PERCHE’ VOGLIO PARTECIPARE ANCHE IO  ALLA SALVEZZA DI TUTTI I PECCATORI, SIA  PER CONSOLARE I VOSTRI CUORI E SIA  PER CONSOLARE TUTTI I CUORI  DEI PECCATORI CARNEFICI; QUINDI OH MIO GESU’ , MI PRENDO I VOSTRI  DUE CUORI PER DONARLI A TUTTI , E SE NON LO VORRANNO,  MI PRENDO IL LORO CUORE E IL LORO VOLERE UMANO E TUTTE LE LORO MISERIE, IL LORO ODIO, IL LORO NON VOLERE QUESTE GRAZIE  E GLI DO IL VOSTRO SANTO VOLERE, IL VOSTRO AMORE, LE VOSTRE  GRAZIE INFINITE E IL VOLERLE POSSEDERE, E METTO  IL MIO CUORE DAVANTI AL VOSTRO , COSI’ CHE SE  VI  ARRIVERANNO BESTEMMIE , ODI, CALUNNIE, DISPREZZI, FREDDEZZE, INDIFFERENZE, RIFIUTI D’AMORE, LI PRENDERO’  TUTTI IO  NEL MIO CUORE,  IN MODO DA OTTENERE PER LORO, IL VOSTRO PERDONO  E DI ACCORDARMI LA GRANDE  GRAZIA  DI VEDERLI  IN FUTURO, TUTTI SALVI E SANTIFICATI NELLA VOLONTA’  DENTRO I VOSTRI AMABILISSIMI CUORI . OH GESU’ E MARIA, BACIO INFINITAMENTE , E INCESSANTEMENTE A NOME MIO  E DI TUTTI,  I VOSTRI  DOLCISSIMI CUORI.

TERZA E QUARTA  ORA(DALLE 19:00 ALLE  21:00)
“L’ISTITUZIONE  DELLA SANTA  MESSA E DELL’EUCARESTIA”


OH MIO GESU’, QUALE GRANDE  AMORE NOI UOMINI, DOVREMMO  AVERE  PER QUESTI IMMENSI  DUE DONI, CHE  CI DAI  IN QUESTE ORE E SEMPRE . OH COME DOBBIAMO  RINGRAZIARE TE E LA TUA CARISSIMA  MAMMA, PER QUESTI  DONI  IMMENSI, DOVE CI DATE L’OCCASSIONE E LA VIA, PER UNIRE I NOSTRI CUORI AI VOSTRI ; QUESTI  DUE DONI , SONO  IL VOSTRO AMORE INCONDIZIONATO CHE  NON GUARDA AL TORTO  SUBITO E VA AVANTI  COMUNQUE, PER SALVARCI, SANTIFICARCI E UNIRCI A VOI IN UNA SOLA  VOLONTA’, UN SOLO AMORE, UN SOL CUORE; GRAZIE  VI RENDO INFINITAMENTE E INCESSANTEMENTE A NOME MIO E DI TUTTI ; PADRE  ETERNO SENZA LIMITI DI MISERICORDIA, DA TE  PROVIENE  OGNI NOSTRO BENE E OGNI  NOSTRA FELICITA’ , GUARDA BENIGNO E CON INFINITA MISERICORDIA AL SACRIFICIO INCRUENTO DI GESU’  E  MARIA IN QUESTO ALTARE,  COME SONO UNITI SEMPRE ANCHE  NELLO SCENDERE NELLE BOCCHE E NEI CUORI DI NOI  INDEGNI PECCATORI, E COME RICEVONO LE NOSTRE FREDDEZZE, I NOSTRI  DISSAPORI, LE NOSTRE INDIFFERENZE , TUTTE LE  NOSTRE MISERIE E MOLTE  VOLTE CON PECCATI MORTALI, DISSACRANDOLI E OFFENDENDOLI RIPETUTAMENTE AD OGNI  SANTA MESSA E AD OGNI  COMUNIONE EUCARISTICA. OH  DOLCISSIMA MADRE  MIA,  NESSUNO SEMBRA  DOLERSI, DI QUESTE PENE CHE RICEVETE VOI E GESU’, IL TUO  CUORE CHE NON SI SEPARA MAI DAL TUO  FIGLIO ADORABILISSIMO, SOFFRE PENE INAUDITE NEL VEDERE E NEL SENTIRE IN GESU’ CHE TI TRASMETTE TUTTO , QUESTI SACRILEGI ORRIBILI, CHE COMMETTONO SPECIALMENTE  QUELLI  CHE SI DICONO  VOSTRI DEVOTI, MA QUELLO  CHE VI FA SOFFRIRE  DI PIU’ ANCORA, SONO I TERRIBILI SACRILEGI DEI SACERDOTI E DEI RELIGIOSI, PERCHE’ LORO  CONSACRANDOSI A  VOI , AI VOSTRI CUORI,  VI TRAFIGGONO DI PIU’  L’INTIMO  DEL VOSTRO AMORE, DEL VOSTRO CUORE; QUAL GRANDISSIMA  DISGRAZIA,SARA’ PER QUESTI IPOCRITI NEL GIORNO  DEL GIUDIZIO, VI PREGO PER TUTTE LE VOSTRE  PENE,  CHE IO OFFRO AL PADRE ETERNO IN UNIONE  A TUTTE LE MESSE E LE COMUNIONI, DI NON FARE PIU’ ENTRARE, I FIGLI DEL MALE NEL SACERDOZIO E TRA I  RELIGIOSI, E DI CACCIARE VIA  QUELLI  CHE SONO GIA’  ENTRATI;SPECIALMENTE QUELLI DELLA MIA CITTA’ , PERDONATELI PERO’ MADRE E SALVATELI, OFFRENDO AL PADRE TENERO  E BUONO , TUTTE  LE VOSTRE SANTE COMUNIONI, LE SANTE MESSE  CHE AVETE  CELEBRATO  VOI , LUISA E I FIGLI DEL DIVINO VOLERE, IN UNIONE  ETERNA  AL SANTISSIMO  VOLERE  DEL PADRE CHE CI FA AGIRE NEL DIVINO VOLERE, NELL’ETERNITA’ .
OH  GESU’ E MARIA, PRENDO LA VOSTRA BOCCA, IL VOSTRO CUORE, LO STESSO  VOSTRO AMORE E I VOSTRI ATTI CHE FATE AD OGNI SANTA MESSA, AD OGNI  VOSTRA  COMUNIONE, E TUTTO  IL VOSTRO ESSERE,  E LI FACCIO MIEI PER SEMPRE; NEL DIVINO VOLERE, LI DO A TUTTE LE CREATURE, COSI’ CHE,QUANDO SI AVVICINERANNO A QUESTI DUE IMMENSI  DONI , VOI NON VEDRETE MAI PIU’  I LORO  PECCATI ENORMI E LE LORO  MISERIE, MA VEDRETE LE VOSTRE STESSE OPERE E ATTI IN LORO E LI PERDONERETE DI TUTTI  I LORO PECCATI E GLI CONDONERETE TUTTI I DEBITI CHE HANNO  CONTRATTO CON DIO E CON VOI, RIDONANDO ANCHE  IL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE IN TUTTE LE NOSTRE  AZIONI. VI BENEDICO  E VI RINGRAZIO INFINITAMENTE E INCESSANTEMENTE A NOME MIO E DI TUTTI ,PER QUESTI DUE GRANDISSIMI DONI, E VI BACIO E ABBRACCIO AD OGNI  MESSA  E AD OGNI COMUNIONE CHE  SI CELEBRANO IN OGNI LUOGO ED IN OGNI TEMPO.

LE TRE ORE  DI AGONIA NELL’ORTO DEL GETSEMANI  ( DALLE 21:00 ALLE 24:00)
OH DOLCISSIMA MADRE  MIA , PALPITO DEL MIO PALPITO, AMORE  DEL  MIO AMORE, TI VEDO MESTA E TRISTISSIMA CON GESU’ NELL’ORTO  CHE  AGONIZZA, E TI  TRASMETTE TUTTO  QUELLO CHE LA TUA ANIMA PUO’ CONTENERE DEL SUO CALICE AMARISSIMO, LA TUA ANIMA E IL TUO  CORPO, SONO MESSI A DURISSIMA PROVA, IN TE  SI RIVERSANO MARI  DI AMAREZZE, TRISTEZZE, ANGOSCIE, PAURE, DELITTI, MISERIE, BESTEMMIE, ORRORI, E TI  SEMBRA DI ESSERE DIVENUTA LA TUTTA  MALEDETTA; TU  CHE INVECE SEI LA TUTTA  BENEDETTA, PURA, IMMACOLATA E SEI  SEMPRE  VISSUTA UNITA AL DIVINO VOLERE, IL TUO  CORPO  SANGUINA, PER L’ESTREMO DOLORE CHE HAI  NELL’INTIMO,  AD ADDOSSARTI TUTTE LE MISERIE E I DEBITI  INFINITI  CHE ABBIAMO CONTRATTO  CON IL DIVINO VOLERE E CON IL DIVINO AMORE; HAI TOLTO A GESU’  UNA GRANDE PARTE DEL SUO  INFINITO DOLORE, CONSOLANDOLO A NOME TUO E DI TUTTI ; SOLO  UN DIO,  POTEVA PRENDERSI TUTTO  CIO’  CHE  IL DIVINO  AMORE E LA DIVINA VOLONTA’ RICHIEDEVANO, PER FIRMARE  UN NUOVO  CONTRATTO  D’AMORE  CON LA CREATURA ORMAI  LONTANA DALL’UNIONE CON IL DIVINO VOLERE, QUANTO DISTA  IL CIELO  CON LA TERRA, E NON VI ERA PIU’  RIMEDIO PER  RINSALDARE QUESTE  DUE  VOLONTA’, SE NON  CHE,  CON IL SACRIFICIO DELL’UNIGENITO  FIGLIO DI DIO E TUO , E COME  IL PADRE  FU’ SEMPRE  UNITO  AL FIGLIO  IN UN SOLO VOLERE E UNA SOLA VITA , LO FOSTI ANCHE  TU , ED ERI CON L’ANIMA E CON LO SPIRITO NELL’ORTO  CON GESU’ AGONIZZANTE, A  PARTECIPARE CON IL PADRE ETERNO ALLA RENDENZIONE E ALLA SANTIFICAZIONE DELLA  VOLONTA’ UMANA; SI, GESU’  E’ L’UNICO  NOSTRO  E TUO  REDENTORE, MA  ESSENDO  TUTTI  IN GESU’ UN SOL CORPO, NE  CONSEGUE CHE ANCHE TU, E  TUTTI NOI PARTECIPASSIMO AL DOLORE DEL CAPO(CHE E’ GESU’)  DI QUESTO  CORPO MISTICO CHE E’  LA SANTA  CHIESA ,RESA SANTA  DA GESU’ E DA TE , CHE SEI UN SOLO CUORE  CON LUI, E POI  DALLE ALTRE MEMBRA  DI QUESTO  CORPO MISTICO,  CHE SIAMO TUTTI NOI, TUOI VERI FIGLI IN GESU’;COME CONSOLARTI OH MADRE, IN QUESTO MARE INFINITO DI MISERIE E DI ORRORI  CHE TI AVVOLGONO NELLA LORO  PIU’ TOTALE DISPERAZIONE E AMAREZZA?AH SI, OH MADRE MIA  DOLCISSIMA, IO  SONO PRONTO ANCHE A SOFFRIRE TUTTE LE  TUE PENE E QUELLE DI GESU’ NEL MIO INTIMO E NEL MIO CORPO , PRENDENDOMI IO TUTTI QUESTI MALI CHE VI AVVOLGONO E VI FANNO SUDARE  SANGUE. PERCIO’ MADRE MIA , UNENDOCI ALLA CREATIVITA’ E AL VOLERE DEL NOSTRO TENERO PADRE, SEMPRE  ACCONDISCENDENTE E BUONO, ALLARGHIAMO INFINITAMENTE, TUTTO  IL MIO ESSERE,SPECIALMENTE L’ANIMA E LA VOLONTA’ , COSI’ CHE,  IO ABBIA ABBASTANZA SPAZIO IN ME, PER SVUOTARTI COMPLETAMENTE DI  TUTTI QUESTI MALI CHE TI AFFLIGGONO, E CHE TI FANNO MORIRE TUTTE LE MORTI DI TUTTE LE CREATURE, CHE NELL’ETERNITA’ STANNO  AGONIZZANDO. PRENDO  IL TUO SANGUE E IL SANGUE DI GESU’, CHE E’  IL TUO STESSO SANGUE, E LO VERSO PER OGNI  AGONIZZANTE,  COSI’  DA SANTIFICARE TUTTE  LE LORO AZIONI E RENDERLE VOLONTA’  DI DIO , LO VERSO SPECIALMENTE, SU PAPA FRANCESCO, PERCHE’ E’ IL NOSTRO PASTORE, E PERCHE’ CI  GUIDI SEMPRE ALL’UNIONE PERENNE  CON LA DIVINA VOLONTA’, LO VERSO NEI CARDINALI , VESCOVI, SACERDOTI E IN TUTTI I RELIGIOSI, IN PARTICOLARE NELLE CONGREGAZIONI CHE  SI OCCUPERANNO  DI FAR CONOSCERE  GLI SCRITTI  DI LUISA  SULLA DIVINA VOLONTA’ E SULLA  VERA DEVOZIONE A TE E A GESU’ , E LO VERSO IN TUTTI QUELLI  CHE VORRANNO INCENTRARE TUTTA LA LORO  VITA A CONSOLARVI , AMARVI E RIPARARVI, SPECIALMENTE  IN QUESTA  TREMENDA AGONIA DEL GETSEMANI, UNENDOSI AL VOSTRO VOLERE E AI VOSTRI  DUE  CUORI AMABILISSIMI E ADDOLORATISSIMI. LO VERSO  QUESTO NOBILISSIMO  E DIVINO  SANGUE VOSTRO, ANCHE  NEI  FUTURI MIEI CONGREGATI, COLLABORATORI E AMICI, NEI MIEI FAMILIARI, PARENTI E STIRPE, E NEI  FUTURI PELLEGRINI DEI SANTUARI DEL DIVINO VOLERE  DI PORTO EMPEDOCLE , DI ASSISI  E DEGLI ALTRI LUOGHI IN CUI SORGERANNO QUESTI SANTUARI; LO VERSO ANCHE,  NELLA “CASA DEL PADRE ,DELLA MADRE SS E DEL DIVINO VOLERE” ,E NELLE ALTRE  CHIESE CHE SORGERANNO, IN QUESTI SANTUARI DEL DIVINO VOLERE, E LO VERSO ANCHE,  NEI  CONVENTI E OSPEDALI  CHE IVI SORGERANNO , E NEGLI AMMALATI, NEI DOTTORI  E IFERMIERI; LO VERSO NEI POLITICI E NEGLI AMMINISTRATORI ,NEGLI ESERCITI, NEI POVERI INDEMONIATI, NEI DISPERATI, NEGLI ATEI E NEI SETTARI , SPECIALMENTE SOPRA I PIU’ MISERI, CHE NE HANNO DI PIU’  DI BISOGNO DEGLI ALTRI, E NE HANNO  PIU’ DIRITTO, PERCHE’ DIO E’ INFINITAMENTE MISERICORDIOSO; TI RINGRAZIO , TI BENEDICO E TI AMO INCESSANTEMENTE E INFINITAMENTE OH MARIA , A NOME  MIO  E DI TUTTI, IN QUESTA TUA AGONIA, E SPECIALMENTE IL NOSTRO CARO E ADORABILISSIMO GESU’,  CHE CI HA SALVATI  TUTTI , RENDENDOCI CON LE SUE  SOFFERENZE ATROCI , DEGNI  DI PRESENTARCI AL PADRE, COME FIGLI  SUOI ADOTTIVI,  E ANCHE LEGGITIMI, DELLO STESSO  SUO SANGUE CHE E’ IL TUO STESSO SANGUE, E CHE E’  IL SANGUE DIVINO  DEL SUO ETERNO VOLERE, CHE PER MEZZO TUO ABBIAMO RICEVUTO IN GESU’  CON GLI SCRITTI SUL DIVINO VOLERE, DATI  ALLA NOSTRA CARA MADRE  LUISA PICCARRETA , CHE  E’ ANCHE LEI MEZZO E VIA PER POSSEDERE IL NOBILE SANGUE DEL DIVINO VOLERE DEL PADRE , DEL FIGLIO  E DELLO SPIRITO SANTO.

LA CATTURA DI GESU’ ( DALLA MEZZANOTTE  ALL’UNA DI NOTTE )
OH MADRE MIA , E’ GIUNTA L’ORA DEL TRADIMENTO , DELL’ABBANDONO, E POI DEL RINNEGAMENTO  DEI VOSTRI  CARISSIMI APOSTOLI TANTO  DA VOI  BENEFICATI ( da notare  che  furono  offesi in tre modi diversi  ,gesu’ e maria  dagli apostoli,il numero  3 ,  si incontra  spesso nella vita  di gesu’  che  ci vuole  confermare ,  che Dio e’ trino ed unico); SI NON E’ UN CASO CHE LE TENEBRE DEGLI UOMINI ,SCENDONO  PROPRIO  IN QUEST’ORA DI BUIO FITTO , CHE E’ ,ANCHE LA STESSA ORA  CHE NACQUE  GESU’  VERA LUCE, ED E’ ANCHE ,LA STESSA ORA  DELLA SUA RISURREZIONE, PERCHE’  E’ L’ORA , CHE  GESU’  DA’ LA LUCE  A GLI UOMINI  PECCATORI; LE TENEBRE  DEGLI UOMINI ESCONO FUORI, TUTTI I LORO ARTEFICI, PER DISTRUGGERE  GESU’  VERA LUCE , VERO SOLE  DI MEZZODI’; LO VENGONO A PRENDERE,  PER MEZZO DI UN APOSTOLO,  FIGLIO DELLE TENEBRE , GIUDA L’ISCARIOTA, E LEGANO  GESU’,  CREDENDO  DI POTER LEGARE ANCHE  LA SUA LUCE INFINITA,  CHE SI FARA’ BEFFE  DELLE TENEBRE ,PERCHE’  E’ IMPOSSIBILE , POTER NASCONDERE LA LUCE INFINITA, QUANDO   SAPPIAMO,  CHE  NON SI PUO’  NEMMENO  DISTRUGGERE LA LUCE  DELL’ASTRO  SOLARE, PERCHE’ LA LUCE  SGUSCIA  DA TUTTE LE PARTI  PIU’  DELL’ACQUA; LE TENEBRE  SI ILLUDONO DI POTER  SPEGNERE  QUESTO  INFINITO  SOLE RAGGIANTE DIVINO, CON IL DARGLI LA MORTE CON LA   CROCIFISSIONE, PROPRIO , NELL’ORA CHE IL SOLE DEL MEZZODI’,  BATTE  PIU’  FORTE  I SUOI RAGGI  SULLA TERRA, E  PROPRIO QUI ,AVVIENE LA LORO  SCONFITTA, PERCHE’  GESU’,  VERO SOLE DEL MEZZODI’,   NEL MOMENTO DELL’INNALZAMENTO DELLA CROCE,( ALLE 12:00) BATTERA’ ANCOR PIU’  FORTE, I SUOI RAGGI D’AMORE E  LA LUCE DEL SUO VOLERE; QUESTA E’ L’ORA PIU’ BENEDETTA PER TUTTA LA TERRA, PERCHE’  LUI STESSO DISSE:” QUANDO SARO’ INNALZATO DA TERRA,  COME  AVVENNE CON IL SERPENTE DI BRONZO NEL DESERTO,  ATTIRERO’  TUTTI A ME” , E A LUISA PICCARRETA DISSE  NEL 24°  VOLUME DEGLI SCRITTI SUOI SULLA DIVINA VOLONTA’, A PAGINA 23  E 24:  CHE  IL CALVARIO:   E’ IL NUOVO EDEN, PERCHE’  NEL VECCHIO  EDEN, L’UOMO FU’ SCONFITTO  DAL SERPENTE  E PERDETTE  IL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE, E GLI SI CHIUSE  ANCHE  IL PARADISO  CELESTE( DIFATTI  TUTTI I PATRIARCHI   DOPO LA LORO MORTE   NON ENTRARONO  IN PARADISO , MA NEL LIMBO, ASPETTANDO  LA REDENZIONE DI GESU’, PER ESSERE LIBERATI), LI’,NEL VECCHIO EDEN, RICEVETTE LA MALEDIZIONE  DA DIO, LI’ ,DISUBBIDI’ A DIO,  E LI’, DIVENNE FRAGILE  E PERDETTE LA GRAZIA, E IL SUO CORPO PERDETTE L’IMMORTALITA’, RIDIVENNE  POLVERE, E PERDETTE  IL DIRITTO DI PRENDERSI,  TUTTO CIO’ CHE  DIO VOLEVA PER LUI,  E DOVETTE  PERCIO’ ELEMOSINARE  LE GRAZIE  DA DIO ; QUI  NEL NUOVO EDEN  DEL CALVARIO,  GESU’,   CI DA’ DI NUOVO LA GRAZIA,LA BENEDIZIONE  DEL PADRE , LA VITTORIA  SUL SERPENTE; DIFATTI  GESU’,PARAGONANDOSI AL SERPENTE  DI BRONZO, CI VUOLE  DIRE,  CHE  CHI GUARDA  SEMPRE A LUI CROCIFISSO,  VIENE  LIBERATO DAI MORSI  VELENOSI DEL SERPENTE  SATANICO, COME AVVENNE  CON IL SERPENTE DI BRONZO DI MOSE’,  CHE LIBERO’ GLI ISRAELIANI, DAI MORSI DEI SERPENTI;  QUI  NEL NUOVO EDEN, L’UOMO, RICEVE  L’AURORA  DEL SOLE  DEL DIVINO VOLERE,  CHE  FA  I SUOI PASSI DI NUOVO  VERSO DI LUI, INCONTRANDOSI CON LUI, PROPRIO , QUANDO  NACQUE UN ALTRA NUOVA  DONNA: INCARICATA DI SCHIACCIARE LA TESTA A SATANA,  CHE E’ APPUNTO, LUISA PICCARRETA, PERCHE’  CON I SUOI SCRITTI SUL DIVINO VOLERE, CI DA’ L’ANTIDOTO,  PER  DISTRUGGERE IL VELENOSO  NOSTRO UMANO VOLERE, CHE  PER LA DISUBBIDIENZA DI EVA , ACQUISTO’  IL POTERE  TOTALE  SULL’UOMO, FACENDOLO DIVENIRE  SIMILE ALLE BESTIE SELVATICHE;INVECE , SULLA CROCE,  OLTRE  AD ESSERE LEGATO L’ANTICO SERPENTE,  VIENE LEGATO ANCHE  L’ALTRO SERPENTE VELENOSO  ANCOR PIU’ PEGGIORE  DEL SERPENTE SATANICO,  CHE  E’ APPUNTO, IL NOSTRO UMANO VOLERE DISGIUNTO DAL VOLERE DEL PADRE,  QUI’ NEL NUOVO EDEN DEL CALVARIO DI GESU’, L’UOMO  RICEVE  LA VITA  PER LA MORTE  DELL’AGNELLO PASQUALE E L’ANTIDOTO PER RINASCERE ALLA VITA DEL DIVINO VOLERE, PER MEZZO DELLA   NASCITA,VITA ,PASSIONE  , CROCIFISSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI GESU’, E ANCHE  PER RISORGERE I NOSTRI CORPI, NELLA STESSA  GLORIA  DEL CORPO RISORTO DI GESU’ E DI ADAMO  PRIMA CHE QUESTO PECCASSE ; QUI  L’UOMO , RIDIVIENE  DI NUOVO FIGLIO DI DIO (ADOTTIVO),E TRAMITE L’ANTIDOTO  DEGLI SCRITTI DI LUISA, RIDIVIENE  FIGLIO  LEGGITTIMO, E NON HA PIU’  BISOGNO DI ELEMOSINARE  LE GRAZIE DAL PADRE,  MA SI PUO’ PRENDERE  TUTTO QUELLO CHE VUOLE , IN QUANTO FIGLIO LEGGITTIMO : GLI E’ RITORNATO  IL DIRITTO DI EREDITARE  TUTTO CIO’ CHE E’  DI GESU’ E DEL PADRE.
IL 2  GENNAIO  2015 ,CHIESI A SAN GIUSEPPE  MIO PATRONO E PROTETTORE, DI DARMI  LA PREGHIERA PIU’  POTENTE  PER OTTENERE  SUBITO LE GRAZIE  CHE  IO CHIEDO  SEMPRE A DIO, E MI VENNE  SUBITO IN MENTE  DI CHIEDERE  LE GRAZIE  PER LA CROCIFISSIONE DI GESU’  E DI MARIA SS. ; MEDITANDO  UN PO,   PER TROVARE UN  RAGIONAMENTO LOGICO  DEL PERCHE’  FOSSE   LA PREGHIERA  PIU’ POTENTE  PRESSO DIO  PER OTTENERE  LE GRAZIE PIU’ GRANDI IN MODO  VELOCISSIMO, TROVAI  QUESTE  MOTIVAZIONI:
NELLA FRASE DI GESU’  :” PADRE PERDONALI PERCHE’ NON SANNO QUELLO CHE FANNO” COMPRENDIAMO,  CHE  GESU’  CI OTTIENE  IL PERDONO TOTALE DEI NOSTRI PECCATI ANCHE  SE  ABBIAMO PIU’ PECCATI DEL  LADRONE  PENTITO CHE ERA IN CROCE AFFIANCO A GESU’.
1) IL LADRONE PENTITO  CHE  POCO PRIMA  LO INSULTAVA , IN POCHI  MINUTI,   SI TRASFORMO’ INTERAMENTE  DA  PECCATORE A GRANDISSIMO SANTO;  INFATTI DIFESE  GESU’,  DALL’ALTRO  LADRONE,  CON UN RAGIONAMENTO  CHE  VENIVA  DALLO SPIRITO SANTO,  E GESU’ STESSO  GLI PROMISE,  CHE SAREBBE  ANDATO  CON LUI  IN PARADISO,  IN QUELLO  STESSO GIORNO.
2) IN QUEI MOMENTI SULLA CROCE, GESU’  CI OTTENNE  UNA GRANDISSIMA GRAZIA  , QUELLA CIOE’ : DI AFFIDARCI ALLE  CURE DI SUA MADRE,  CHE  COME SAPPIAMO DAGLI SCRITTI  DI SAN LUIGI  MARIA DE MONFORT,( IL TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE  A MARIA E IL SEGRETO MERAVIGLIOSO DEL SANTO ROSARIO DI MARIA) I PIU’ GRANDI SANTI,  SARANNO DEVOTISSIMI  A MARIA SS E AL SUO ROSARIO, PERCHE’  MARIA  CI OTTIENE  GRANDISSIMI DONI,   IN MODO VELOCISSIMO, PERCHE’  LEI , NON FECE  MAI LA SUA VOLONTA’, MA SEMPRE  QUELLA DI DIO.
3)” DIO MIO , DIO MIO , PERCHE’  MI HAI ABBANDONATO?”,                     CON QUESTE  PAROLE,  GESU’  CI LIBERA  DALLA MALEDIZIONE DELL’ABBANDONO DI DIO, E IL PADRE,  CI TERRA’  DI NUOVO  STRETTI A LUI  NEL  SUO GREMBO,   PER NON DARE  MAI  PIU’ LA FUGA  AL NOSTRO UMANO VOLERE,  E QUESTA UNIONE STRETTISSIMA  CON IL VOLERE DEL PADRE,  CI OTTERRA’  TUTTO  QUELLO CHE  VOGLIAMO  DAL PADRE.

5) ANCHE NELLA SUA  PRIMA FRASE  SULLA CROCE:                                                                      (“ PADRE PERDONALI PERCHE’  NON SANNO QUELLO CHE FANNO”)                 GESU’ RACCHIUDE UN GRANDE MISTERO E DONO , CHE  E’ QUELLO DELLA SUA INSONDABILE  ED INFINITA MISERICORDIA  ED  IL DONO  DEL SACRAMENTO  DELLA  RICONCILIAZIONE  O CONFESSIONE DEI PECCATI; QUI GESU’ , CON QUESTA  FRASE  CHE DICE     SULLA CROCE ,  CI  VUOLE FAR COMPRENDERE : CHE IL PERDONO DI TUTTI I NOSTRI PECCATI   , IL DONO DI NON PIU’ PECCARE, ED IL DIRITTO  DI OTTENERE  I PIU’ GRANDI AIUTI IN GRAZIE  E DONI ANCHE SE  GRANDI PECCATORI ,( COME AVVENNE  AL BUON LADRONE ) LO SI OTTIENE   CON LA MEDITAZIONE DELLA SUA CROCIFISSIONE E CON LA FUSIONE   CON LUI NELL’AMORE  E NELLA VOLONTA’ SOPRA QUESTA  BENEDETTISSIMA  CROCE , CHE E’ FONTE  DI TUTTE LE GRAZIE; CHI CONOSCE  BENE  IL DIARIO  DI SANTA FAUSTINA  KOWALSKA SULLA DIVINA  MISERICORDIA , PUO’ BEN  COMPRENDERMI  DI QUELLO CHE DICO; SE NOI PENSIAMO  AD UNA SCENA REALE   CHE PUO’ ACCADERE QUI SULLA TERRA, COME AD ESEMPIO  :  UNO STORPIO  O UN PARALITICO, CHE  PER UN INCIDENTE   SU UNA  NAVE  CHE  VA IN FIAMME  , SI TROVA   PIU’ IN PERICOLO DEGLI ALTRI , CHE SONO SANI DI CORPO E POSSONO CAVARSELA  FORSE  ANCHE AGEVOLMENTE DA SOLI, NON VERRA’  QUESTO TALE AIUTATO   A SALVARSI  PER PRIMA DAI SOCCORRITORI DELLA NAVE?  E NON  GIOIRA’  PER PRIMO RISPETTO A GLI ALTRI PER ESSERSI SALVATO ?  COSI’  SARANNO AIUTATI   I PIU’ GRANDI  PECCATORI  A DIVENIRE  SUBITO   DEI GRADISSIMI  SANTI,  SE  CHIEDERANNO  PERDONO E GRAZIA   A GESU’ CROCIFISSO E SI UNIRANNO  ALLA SUA CROCIFISSIONE,  COME  AVVENNE AL BUON LADRONE   CHE PARTECIPO’ ANCHE LUI ALLA STESSA SORTE  DEL CRISTO CROCIFISSO, LUI PERO’  PARTECIPO’  SU UN ALTRA CROCE; NOI INVECE, SE VOGLIAMO OTTENERE DI PIU’  DA GESU’ , DOBBIAMO  CHIEDERE  A GESU’  DI  CROCIFIGGERCI  SULLA  SUA STESSA CROCE  BENEDETTISSIMA.
6) UN ALTRO MOTIVO PER COMPRENDERE CHE LA CROCE  E INFINITAMENTE PROFICUA,  PER OTTENERE  GRAZIE  IMMENSE  E VELOCISSIME, CE LO DA’, LA FRASE DI GESU’ :” QUANDO SARO’ INNALZATO DA TERRA, ATTIRERO’ TUTTI A ME”  -  “ HO SETE!( DI ANIME)                               E GLI DIEDERO ACETO; QUI GESU’  CHIEDE  AL PADRE  ANIME DA SALVARE  E  ANCHE CI VUOL DIRE, CHE  LE NOSTRE ANIME, SONO COME L’ACETO ,DIFFICILI DA BERE; MA  LUI LI BERRA’ UGUALMENTE COSI’ COME SONO, NON LI DISPREZZERA’, SE VERRANNO PENTITI QUESTI PECCATORI ; IL FATTO,  CHE GESU HA BEVUTO L’ACETO  CHE GLI HANNO DATO,  CI DIMOSTRA  APPUNTO QUESTO:  CHE  SIAMO AMATI DA GESU’,  COSI’ COME  SIAMO,  CON I NOSTRI DIFETTI E VIZI, SE LO AMEREMO ANCHE UN PO; QUINDI ABBIATE SEMPRE  FIDUCIA   NEL SUO PERDONO E CONFIDENZA INFINITA VERSO  LA SUA INFINITA MISERICORDIA, PERCHE’ IL SUO CUORE MISERICORDIOSO    SI  APRE,  PER FARCI ENTRARE TUTTI,  E  PER DARCI    LA VERA BEVANDA DIVINA,  CHE SONO IL SUO SANGUE E LA SUA ACQUA , CHE  SCATURISCONO SENZA  SOSTA DAL SUO CUORE TRAFITTO SULLA CROCE DOPO LA SUA MORTE.
NELL’IMMAGINE DI GESU’ MISERICORDIOSO  DI  SANTA FAUSTINA KOWALSKA,  GESU’  SI MOSTRA   CON IL SUO CUORE TRAFITTO E SGORGANTE  SANGUE ED ACQUA, PER DARE A TUTTI LA REMISSIONE DI  TUTTI I PECCATI E IL CONDONO TOTALE DELLE PENE ; SOTTO L’IMMAGINE VI E’ LA SCRITTA  :   ” GESU’ CONFIDO IN TE”; GESU’ PROMETTE  A CHI  SI  CONFESSA  E COMUNICA NEL GIORNO DELLA DIVINA MISERICORDIA,  CHE E’ UNA DOMENICA DOPO PASQUA: LA REMISSIONE DI TUTTI I PECCATI E IL CONDONO DI TUTTE LE PENE; CIOE’,  SE DOVESSIMO MORIRE  IN QUEL MOMENTO , DOPO  CHE CI SIAMO PRESI QUESTI DONI, PASSEREMO DRITTI IN PARADISO SENZA  PASSARE PRIMA DAL PURGATORIO  A PURGARCI LE MACCHIE CONTRATTE  CON I NOSTRI PECCATI; PROPRIO  COME AVVENNE AL LADRONE PENTITO (“OGGI STESSO SARAI CON ME IN PARADISO”,  GLI DISSE GESU’  ).
7 )  TUTTI I SANTI CONCORDANO CHE LA SANTA MESSA  E’ LA PREGHIERA PIU’ POTENTE E PROFICUA CHE ESISTA; DI FATTI VI E’ UNA PREGHIERA DETTATA DA GESU’  A SANTA GERTRUDE: CHE OFFRE IL SANGUE DI GESU, IN UNIONE  A TUTTE LE SANTE MESSE CHE SI CELEBRANO NEL MONDO:  CHE SALVA  MILLE ANIME E LIBERA MILLE  ANIME DAL PURGATORIO, E DICE COSI’:(“ ETERNO PADRE  IO TI OFFRO  IL SANGUE DI GESU’ TUO FIGLIO  IN UNIONE  A TUTTE LE MESSE , PER LIBERARE TUTTE LE  ANIME DEL PURGATORIO, PER SALVARE  TUTTI I PECCATORI DI OGNI TEMPO , DI OGNI LUOGO , DELLA CHIESA UNIVERSALE E TUTTI  I MIEI FAMILARI  E STIRPE.”) ; LA SANTA COMUNIONE CHE  AVVIENE DURANTE LA MESSA,  E’ IL MOMENTO D’UNIONE PIU’ STRETTO  CHE  PASSA TRA GESU’  E LA CREATURA, CHE SI COMUNICA DELL’EUCARESTIA( CIOE’ TUTTO CIO’  CHE  E’ DI GESU’  DIVIENE PARTECIPE  ANCHE  L’ANIMA  CHE  SI E’ COMUNICATA)- “ RIMANETE IN ME COME IL TRALCIO ALLA VITE E PORTERETE MOLTO  FRUTTO”:  DISSE GESU’ A GLI APOSTOLI;  LA SANTA MESSA,  ALTRO  NON E’: CHE  IL SACRIFICIO  INCRUENTO DI  CRISTO  SULLA CROCE;   NEL MOMENTO  DELL’OFFERTA  EUCARISTICA  AL PADRE  CHE FA IL SACERDOTE,GESU’,  ATTIRA DI NUOVO  TUTTI A SE,  PER CIBARCI E DISSETARCI DELLA SUA CARNE  E DEL SUO SANGUE ,E PER RIVESTIRCI DI LUI  CROCIFISSO.
A SANTA FAUSTINA KOWALSKA  COME  ANCHE  A SUOR MARTA  CHAMBON( CHE RICEVETTE DA GESU’ LE RIVELAZIONE DELLE SUE SANTE PIAGHE), GESU’ RIVELA, CHE LE SUE PIAGHE,  SONO FONTE  DI TUTTI I BENI, E LA SUA MORTE, E’ FONTE DI VITA NUOVA,   PER I PECCATORI  CHE VIVONO NELL’OMBRA DELLA MORTE,  E POSSIAMO  MEDITARE  SU QUESTO PUNTO , ANCHE SUL FATTO CHE  GIOVANNI BATTISTA, CI PRESENTA GESU’  COME L’AGNELLO DI DIO  CHE TOGLIE I PECCATI DEL MONDO, CIOE’ IL NUOVO  AGNELLO,  SACRIFICATO  SULL’ALTARE  DELLA CROCE, CHE ESPIA TUTTI I PECCATI DEGLI UOMINI; MENTRE PRIMA  I GIUDEI E GLI ISRAELITI,  PER ESPIARE LE LORO COLPE,  SACRIFICAVANO  A DIO  DEGLI AGNELLI  SULL’ALTARE; MOSE’,   AVEVA ORDINATO AL POPOLO ISRAELITA PER VOLERE DI DIO,  PRIMA DI PARTIRE DALL’EGITTO: DI PRENDERE  IL SANGUE DEGLI AGNELLI SACRIFICATI,  E DI VERSARLO  SUGLI STIPITI DELLE PORTE DI CASA , PER NON ESSERE TOCCATI DALL’ANGELO DELLA MORTE  CHE  DOVEVA  PASSARE IN QUELLA NOTTE,  PER  UCCIDERE TUTTI I PRIMOGENITI MASCHI IN EGITTO ; ADESSO IL  VERO SANGUE  CHE  CI LIBERA DALLA MORTE ETERNA,  E’  IL SAGUE SANTISSIMO DI GESU’ , CHE CI DA LA VERA VITA DI GRAZIA, E  GLI ANGELI  PRENDONO  QUESTO SANGUE  E LO ASPERGONO SULL’USCIO DI OGNI CUORE, PER LIBERARLI  DALL’ANGELO  DELLA MORTE ETERNA.
OH MADRE  MIA LE TENEBRE SI ILLUDONO DI POTER SPEGNERE QUESTO SOLE RAGGIANTE  CON IL DONARGLI  LA MORTE CON  LA CROCIFISSIONE NELL’ORA  CHE IL SOLE  BATTE  DI PIU’ LA SUA LUCE ED IL SUO CALORE . LE TENEBRE  SCENDONO IN QUELL’ORA, PERCHE’ GESU’  VUOLE  FARCI COMPRENDERE  CHE E’ LUI IL VERO AGNELLO PASQUALE,  CHE  CON IL SUO SANGUE   NELLE  NOSTRE ANIME,ALLONTANERA’ PER SEMPRE LA MORTE ETERNA  ,LE  NOSTRE PASSIONI, IL DIAVOLO E L’UMANO  NOSTRO VOLERE;INFATTI GLI ISRAELIANI , SEGNARONO  LE LORO  PORTE  CON IL SANGUE  DELL’AGNELLO, PER ALLONTANARE L’ANGELO DELLA MORTE  CHE PASSAVA  NELLA NOTTE, PER UCCIDERE I PRIMOGENITI IN EGITTO. MA COME MOSE’   PREVALSE SUL FARAONE, CHE  DOVETTE  NOLENTE LASCIARE ANDARE LIBERI GLI ISRAELIANI NEL DESERTO, COSI’ GESU’ VERO ANGELLO  PASQUALE,  SI LASCIA PRENDERE E FERIRE A SANGUE PER DARSI IN CIBO  DELLE NOSTRE ANIME PER LIBERARCI DALLA SCHIAVITU’ DEL PECCATO , DI SATANA E DEL NOSTRO UMANO VOLERE, PER POI RISPLENDERE ANCOR PIU’ FORTE, NEL GIORNO DELLA SUA RISURREZIONE; QUEL DESERTO, IN CUI VISSERO GLI ISRAELIANI PER BEN 40 ANNI , SIMBOLEGGIA IL NOSTRO  VIVERE IN PENITENZA SULLA TERRA PRIMA DELLA CHIAMATA DIVINA  PER NOI IN  CIELO, E ANCHE I QUASI 2000 ANNI DALLA MORTE DI GESU’ PER POTERE ENTRARE NEL NUOVO PARADISO TERRESTRE CHE  ERA RAPPRESENTATO  DALLA TERRA SANTA. TI VOGLIO CONSOLARE  OH DOLCISSIMA MADRE MIA, PER TUTTI I COLPI CHE RICEVESTI IN GESU’, PER LE CATENE E LE FUNI CHE GLI LEGARONO AL COLLO  E IN TUTTO IL CORPO , TRATTANDOLO PEGGIO DI UNA BESTIA  FEROCE, E TU SENTIVI NEL TUO CORPO E NELLA TUA ANIMA QUESTE TREMENDE LEGATURE E CONSOLAVI IL TUO E NOSTRO GESU’ ; TI BACIO IL COLLO , I POLSI DELLE MANI E I PIEDI E OVUNQUE SENTIVI QUELLE  FUNI STRETTISSIME  CHE VI FECERO USCIRE SANGUE A TE E  A GESU’, E LO FACCIO CON GESU’ E IN GESU’, INCESSANTEMENTE, ED ENTRO IN TE, PER POTERLI PORTARE TUTTE IO  QUESTE CATENE  E QUESTE FUNI; TI PREGO OH MADRE MIA,  DI PARTECIPARMI TUTTI  I TUOI DOLORI  CHE SONO  GLI STESSI  DI GESU’, SE NO  NE MORIRO’ A VEDERTI  COSI’  TRATTATA E COSI’ SOFFERENTE; TU  CHE MERITI DI ESSERE AMATA IMMENSAMENTE DOPO  GESU’,  SEI ODIATA IN QUESTO MODO NEL TUO FIGLIO GESU’ CHE E’ UNA COSA  SOLA CON TE ED E’  LA TUA PERFETTISSIMA  IMMAGINE? AH NO  MADRE MIA!IO NON LO PERMETTERO’ QUESTO, E TI VOGLIO  AIUTARE A SOFFRIRE PERCHE’ TI AMO IMMENSAMENTE.


ORA NONA
GESU’ SBALZATO DA UNA RUPE CADE NEL TORRENTE CEDRON                      ( DALL’UNA  DI NOTTE ALLE  2 DI NOTTE)
OH MIA DOLCISSIMA MADRE , IL TUO  GESU’ CADE NEL DIRUPO  E VA  A FINIRE  NEL FREDDO  TORRENTE  CEDRON , E TU  SENTI AL VIVO LO STRAZIO E IL DOLORE DI QUESTA  CADUTA, E SENTI ANCHE, IL FREDDO  E IL CATTIVO ODORE,  CHE EMANANO QUESTE ACQUE PUTRIDE; GLI SGHERRI IMMERGONO GESU’ QUASI AD AFFOGARLO,  E TU SENTI LE TUE VISCERE CHE SI RIEMPIONO DI QUEST’ACQUA FREDDA E PUTRIDA, ED IO  NON VOGLIO STARE A GUARDARE, PERCIO’ ENTRO IN TE, PER SENTIRE  TUTTO  QUELLO  CHE SENTITE VOI, TUTTO  IL DOLORE, IL FREDDO, LA NAUSEA, IL CATTIVO ODORE DI QUESTE ACQUE INSALUBRI, E VI  CONSOLO  CON TUTTO  L’AMORE CHE  PROVATE L’UNO PER L’ALTRO; SONO QUESTE ACQUE FREDDE E PUTRIDE,  LA RAFFIGURAZIONE DEI NOSTRI PECCATI E DELLE FREDDEZZE DEI NOSTRI CUORI, VERSO UN PADRE ETERNO E UNA MADRE PIETOSISSIMA, CHE  CI AMANO PAZZAMENTE DA SOFFRIRE COSI’ CRUDELMENTE IN GESU’; IO PRENDO QUESTE VOSTRE SOFFERENZE, IL VOSTRO SANGUE, LE VOSTRE CATENE E FUNI, LA VOSTRA  INFINITA MISERICORDIA, E TUTTE QUESTE  VOSTRE AZIONI  CHE FATE IN UNIONE CON IL PADRE E LO SPIRITO SANTO, E LI DO A TUTTI QUEI  PECCATORI, CHE  CON LA LORO UMANA VOLONTA’ CATTIVA, SI FANNO LEGARE DAI DEMONI E DALLE LORO PASSIONI , DAI PECCATI DI GOLA E DAI PECCATI CHE FANNO CON  LE PAROLE; IO VERSO IN LORO  IL SAPORE AMARO E FETIDO  DI QUESTE  ACQUE SPORCHE, COSI’  CHE IMPARINO A DISPREZZARE I GUSTI FINI DEL PALATO , LE PAROLE  E I DISCORSI CATTIVI O PRIVI DELLO SPIRITO  DI DIO , O PRIVI DI ARGOMENTI, ATTI A FAR CONOSCERE , AMARE E ONORARE  IL PADRE  NOSTRO CELESTE, CHE SOFFRE TANTO,  ASPETTANDO  CON TREPIDAZIONE, CHE IL VOLERE UMANO SI UNISCA A QUELLO  SUO NEL FIGLIO  SUO  DIVINO, PER OPERA DEL SANTO SPIRITO; TI BACIO E ABBRACCIO E TI RINGRAZIO INFINITAMENTE OH MADRE  MIA,E IN TE  E IN GESU’ VOGLIO ABBRACCIARE, BACIARE  E RINGRAZIARE INFINITAMENTE IL PADRE  NOSTRO CELESTE , CHE IN VOI  SI PRODIGA SENZA  RISERVE PER SALVARCI TUTTI  E PER  RIDARCI IL GRAN  DONO DEL DIVINO VOLERE PERSO DA ADAMO ED EVA , MA RECUPERATO DA TE E GESU’,  TRAMITE  GLI  SCRITTI SULLA DIVINA VOLONTA’, DATE ALLA  NOSTRA CARISSIMA MAMMA LUISA PICCARRETA; QUESTI SCRITTI FARANNO SCIOGLIERE, LE CATENE TENEBROSE ED INFERNALI DELLE NOSTRE AZIONI UMANE , TRASFORMANDOLI IN DOLCISSIMI CATENE D’AMORE  DIVINE, CHE CI LEGHERANNO PER SEMPRE ALLA VOLONTA’ DEL PADRE NOSTRO, E A TE MADRE DEL DIVINO VOLERE.

ORA DECIMA
GESU’ E’ PRESENTATO AD ANNA ( DALLE  2 DI NOTTE  ALLE  3  DI  NOTTE)



OH  DOLCISSIMA MADRE MIA, TU  IN QUEST’ORA VIENI GIUDICATA IN GESU’, COLPEVOLE DI ESSERE LA MADRE DI  DIO , OH  QUANTI  TI GIUDICANO MALE, SPECIALMENTE I TESTIMONI DI GEOVA E GLI EVANGELISTI, CHE CORRONO IN CERCA DI ANIME  A TE DEVOTE, PER COLPEVOLIZZARTI DEL TUO IMMENSO AMORE CHE HAI VERSO CHI TI  ONORA CON LA PREGHIERA A TE PIU’  CARA DEL SANTISSIMO ROSARIO ; TI VOGLIONO  FAR GETTARE,  NELLE TUE IMMAGINI SACRE ,A TERRA ,E VOGLIONO DISTRUGGERTI COMPLETAMENTE, INSEGNANDO AI TUOI DEVOTI DEBOLI,  CHE  CHI TI ONORA,  FA TORTO A GESU’ E A DIO; COME  MADRE, POSSONO DIRE  TALI  ORRIBILI BUGIE? PROPRIO TU CHE HAI SOFFERTO  TANTO, PER DARE ANCHE  A LORO IL SANGUE E LE SOFFERENZE E I MERITI INFINITI  DI GESU’  TUO DOLCISSIMO FIGLIO, SEI NEMICA DI DIO? AH CARISSIMA MADRE MIA, LA SORTE CHE E’ TOCCATA A GESU’ DI ESSERE IN TUTTO CONTRADDETTO, DAGLI SCRIBI E DAI FARISEI, E’ TOCCATA  ANCHE A TE , MA  IL DOLORE  PIU’ GRANDE CHE TI CAUSANO QUESTE  CONTRADDIZIONI, E’ QUELLO DI VEDERE, I FIGLI TUOI  PIU’ DEBOLI NELL’UNIONE  CON IL TUO AMORE, CADERE NELLE LORO TRAPPOLE MORTALI ED INFERNALI , E NELLE LORO MANI MALEFICHE, CHE PER INVIDIA DELLA TUA IMMENSA GLORIA , TI  VOGLIONO  TOGLIERE I FIGLI PER LASCIARTI DESOLATA , MA GESU’ ED IO  VENIAMO  IN SOCCORSO TUO E DEL PADRE NOSTRO , PRENDENDOCI  CON AMORE  E ABNEGAZIONE DI  NOI STESSI,  TUTTE LE CALUNNIE, LE MALDICENZE, GLI ERRORI , LE ERESIE, I DISSAPORI, I DISAMORI CHE TUTTE LE CREATURE E I DEMONI  TI MANDANO, E INSEGNIAMO A TUTTI NEL DIVINO VOLERE IL TRATTATO DELLA  VERA DEVOZIONE  A TE  ED IL SEGRETO MERAVIGLIOSO DEL SANTO ROSARIO CHE SAN LUIGI  DE MONFORT TUO CARISSIMO FIGLIO  FEDELE HA SCRITTO,  E TUTTE  LE VERITA’  SU DI TE CHE HANNO SCRITTO : SANT’ALFONSO MARIA DE LIQUORI, SAN GIOVANNI  MARIA VIENNEY(L’IMITAZIONE DI MARIA), LA VENERABILE MARIA  D’AGREDA, SANTA BRIGIDA ( LE RIVELAZIONI), SANTA  KATERINA EMMERICK, SANTA CATERINA LABOURE’                ( APPARIZIONE  A PARIGI, DELLA MEDAGLINA  MIRACOLOSA), SAN DOMENICO , SAN BONAVENTURA, SAN BERNARDO E  SAN BERNARDINO E CHE  DIRE  DEL  SANTO  FRA I SANTI , PADRE PIO  DA PIETRALCINA, CHE OPERO’ TANTI MIRACOLI  E CONVERSIONI, PERCHE’ RECITAVA  GIORNATE INTERE IL TUO SANTISSIMO ROSARIO?.  IO  VI BENEDICO , VI ABBRACCIO E BACIO INFINITAMENTE CARO PADRE CELESTE CHE CI HAI  VOLUTO DONARE MARIA SS., QUALE MADRE  AL PAR  DI TE ,DI IMMENSO AMORE , CONSEGNANDO NELLE SUE MANI SICURE E POTENTI TUTTI I FIGLI  TUOI SALVATI DAL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU’. PADRE MIO E MADRE MIE MARIA SS.  E LUISA SS., FATE DI ME UN ALTRO GESU’  CHE VI PORTA TUTTE LE VOSTRE PECORELLE SMARRITE NEL BOSCO DEL MONDO AVIDO  E SENSUALE, TUTTI  SANI E FORTI  COME  VOI ,PIENI DI DIVINA VOLONTA’, ATTRAVERSO  GLI SCRITTI  SULLA DIVINA  VOLONTA’  E LA VERA  DEVOZIONE CHE  VI SI DEVE PER PURISSIMO AMORE , RICONOSCENTI DEI VOSTRI INFINITI BENEFICI DI MISERICORDIA VERSO L’UMANITA’ INTERA.
 UNDICESIMA  ORA
GESU’  DA CAIFA( DALLE 3 ALLE 4 DI NOTTE)
OH MADRE DOLOROSA, IL TUO FIGLIO DIVINO E’ PORTATO IN MEZZO AI LUPI PIU’  FAMELICI, AI CAPI DEI LEVITI E AL LORO CAPO CAIFA, IL SOMMO PONTEFICE; TU  E GESU’ IN QUEST’ORA SOFFRITE TUTTI I PECCATI CHE SI COMMETTONO TRA GLI  ECCLESIASTICI  ; COSTORO SONO DIVENTATI PEGGIO DEI LEVITI  DI UN TEMPO , SPECIALMENTE NEI NOSTRI TEMPI, E SATANA NE STA FACENDO ENTRARE,  UN NUMERO  GRANDISSIMO, MOLTO PIU’ DI QUELLI CHE SONO CHIAMATI ALLA CONSACRAZIONE DA GESU’; NEI VOSTRI CUORI SCORRONO TUTTE  LE FALSE TESTIMONIANZE,LE CALUNNIE, GLI INTRIGHI DELLA CHIESA  CONTRO LA  VERA CHIESA VOSTRA , CONTRO I VERI PROFETI , I VERI SACERDOTI, I VERI SANTI, I VERI MARTIRI D’AMORE, CHE IN GESU’  SONO  PERSEGUITATI, DERISI, CALUNNIATI E CONDANNATI. IL TUO  CUORE DI MADRE, NON REGGE A VEDERE IL TUO FIGLIO GESU’ CONDANNATO DA TUTTE  LE GENERAZIONI DEI PECCATORI E DEGLI ECCLESIASTICI, A MORTE, SOLO  PERCHE’ LUI  E’  IL PERDONO , L’AMORE INFINITO, L’AGNELLO  DI SALVEZZA. E VEDO  CHE LA TUA ANIMA E IL TUO CORPO,INVISIBILMENTE, RICEVONO TUTTE LE PERCOSSE, GLI SPUTI, I PUGNI, GLI SCHIAFFI, LE SPINTE E LE BESTEMMIE CHE RICEVE GESU’, PERCHE’ SIETE UNA COSA  SOLA, E CIO’ CHE SENTI TU, LO SENTE  ANCHE  GESU’ PERFETTAMENTE FIN  NEL SUO INTIMO  E NEL SUO CORPO.OH MADRE  PIETOSISSIMA E DOLOROSA,  IO TI AMO IMMENSAMENTE, E TI AMO  IN UNIONE ALL’AMORE  CHE DIO PROVA  PER  TE, E IN UNIONE AL CUORE SACRATISSIMO DI GESU’ , PER CONSOLARTI A NOME DI TUTTI, E RIPARARTI,DA TUTTI GLI OLTRAGGI CHE  RICEVI  IN GESU’, MA VOGLIO FARE  DI PIU’ ANCORA,PERCHE’ IL MIO AMORE PER TE NON PUO’  SOPPORTARE, CHE TU E GESU’ RICEVIATE QUESTI COLPI BRUTALI E TUTTO QUESTO  ODIO SATANICO INGIUSTAMENTE; PROPRIO  VOI CHE SIETE L’IMMENSO  AMORE E L’IMMENSA MISERICORDIA?; PERCIO’ IO ENTRO IN VOI E VI FACCIO SCUDO  DI  OGNI COLPO, DI OGNI SCHIAFFO, SPINTA, PUGNO E ALTRO  CHE RICEVETE NELLE VOSTRE PURE E TENERISSIME  MEMBRA, CHE SONO  IL VERO VOLTO DELL’INNOCENZA E DELLA TENEREZZA PIU’ PROFONDA;VI ABBRACCIO E VI BACIO  INCESSANTEMENTE E CON INFINITO  AMORE, TUTTO IL VOSTRO ESSERE, SPECIALMENTE OGNI PARTE  CHE  SUBISCE QUESTI OLTRAGGI, SPECIALMENTE IL VOSTRO DOLCISSIMO CUORE CHE SUBISCE  ANCHE I TRADIMENTI, I RINNEGAMENTI E GLI ABBANDONI, SIA  DA PIETRO, GIUDA E GLI APOSTOLI E SIA  DA TUTTE LE GENERAZIONI DEI CONSACRATI A DIO E DEI CRISTIANI. PADRE  BUONO E TENERO, ACCETTATE QUESTI  DOLORI E PENE DELL’ANIMA E DEL  CORPO DI GESU’ , DI MARIA,DI LUISA E DI TUTTI NOI,  CHE CI UNIAMO AL LORO SACRIFICIO, IN UNIONE A TUTTE LE  SANTE MESSE  E SACRAMENTI CHE  SI CELEBRANO  NEL MONDO  E NELL’ETERNITA’, E MANDA IL TUO SANTO  SPIRITO              D’ AMORE, A CHIAMARE I TUOI VERI  APOSTOLI DEL DIVINO VOLERE , DEL DIVINO AMORE E DELLA DIVINA MISERICORDIA, AD UNIRSI  E A CONSACRARSI AL TUO  VOLERE , AI CUORI DI GESU’ , MARIA  E LUISA , COME SACERDOTI E RELIGIOSI,         (GESU’ DISSE  A SANTA  FAUSTINA KOWALSKA NEL SUO DIARIO VERSO PAGINA 300 CHE I SACERDOTI ED I RELIGIOSI  SPLENDERANNO  DI LUCE COME LA LUNA  RISPETTO ALLE STELLE DEI NON CONSACRATI,ANCHE LA VEGGENTE DI MARIENFRIED,  BARBARA  RUESS,VEDEVA  PER MEZZO DI UN DONO SPECIALE DI DIO,  CHE I SACERDOTI   EMANAVANO  UNA LUCE TUTTA  SPECIALE RISPETTO  AI FEDELI  NON RELIGIOSI)   COME POLITICI E AMMINISTRATORI SANTI DEI TUOI BENI INFINITI, E A RADUNARE CON LA LORO PAROLA OGNI CREATURA CHE TI APPARTIENE AL GIUDIZIO UNIVERSALE , PRONTI PERFETTAMENTE NELLA SANTITA’, E DEGNI DI RICEVERE IL  TUO REGNO DEL DIVINO VOLERE E DELL’AMORE IN PIENA LETIZIA E GIOIA.
12 ORA
GESU’ IN MEZZO AI SOLDATI                ( DALLE 4 ALLE 5 DI NOTTE)
OH MADRE DOLCISSIMA E ADDOLORATISSIMA , VEDO CHE  SOFFRI TREMENDAMENTE IN TUTTO  IL TUO ESSERE, GESU’ STA  SOFFRENDO PENE E DOLORI IMMENSI DA PARTE  DEI SOLDATI  E DA OGNI  CREATURA ; CHI GLI  TIRA I CAPELLI, CHI LO CALPESTA , CHI GLI SPUTA  ANCHE DENTRO  LA BOCCA E SUL VISO SUO TENERISSIMO E ADORABILISSIMO, CHI LO COLPISCE FORTE CON PUGNI E SCHIAFFI, CHI LO INSULTA CON SPIETATEZZA  MAI VISTA E SENTITA, E TUTTE LE GENERAZIONI, FANNO UGUALMENTE, NEI FIGLI TUOI PREDILETTI,  CHE SONO L’IMMAGINE E SOMIGLIANZA VOSTRA; TU MADRE RICEVI MISTERIOSAMENTE TUTTI QUESTI  OLTRAGGI  ALLA SANTA PERSONA DEL TUO  FIGLIO  E DEI TUOI FIGLI  MARTIRI D’AMORE, ED IO ENTRO  IN TE PERFETTAMENTE,  PER PRENDERMI TUTTE LE  TUE PENE E CONSOLARTI MIA TENERESSIMA MADRE , E RINGRAZIO  DIO PADRE , GESU’ E LO SPIRITO CONSOLATORE, DI DARMI  QUESTA  GRANDE GRAZIA,  DI POTERTI ALLEGGERIRE E CONSOLARE IN QUESTO MODO  TUTTO DIVINO, IO NON CHIEDO  ALTRO  A DIO  CHE DI FARVI DA SCUDO, DA CONSOLATORE E RIPARATORE.
ETERNO PADRE, IO TI OFFRO IN UNIONE A TUTTE LE SANTE MESSE E SACRAMENTI ETERNI: TUTTI I DOLORI , PENE, MERITI DI GESU’ , MARIA , LUISA, DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, CHE IN QUEST’ORA STANNO SUBENDO, PER SALVARE  E SANTIFICARE NELLA VOLONTA’  E NEL CUORE TUTTE  LE CREATURE, E TI RINGRAZIO E TI BENEDICO INFINITAMENTE, TENERISSIMO  PADRE ;TI  CHIEDO SEMPRE  DI MANDARCI LO SPIRITO  SANTIFICATORE A RINNOVARE LA FACCIA DELLA TERRA E AD OPERARE PRODIGI  DI SANTITA’, COME  QUELLI  CHE HA FATTO  IN MARIA E LUISA TUE DOLCISSIME FIGLIE.
“PAUSA DI RIFLESSIONE”
CONSOLIAMO  QUESTA 3 VOLTE AMMIRABILE  MADRE SANTISSIMA,  FACENDOLE CORTE D’AMORE CON IL SANTO  ROSARIO , E FACCIAMOLA CONOSCERE A TUTTI QUANTO  E’ IMMENSAMENTE  AMABILE E MISERICORDIOSA; LEGGIAMO I BELLISSIMI  LIBRI DI SAN LUIGI  MARIA DE MONFORT( IL MERAVIGLIOSO SEGRETO DEL SANTO ROSARIO  E IL TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE A MARIA SS); SE FARETE QUESTO  E  RECITERETE  TUTTO INTERO IL SANTO ROSARIO DI MARIA  CHE  E’ FORMATO DA  20 MISTERI: GAUDIOSI (CHE SONO 5), DOLOROSI, GLORIOSI E LUMINOSI E DA 200 AVE MARIA IN TOTALE CON 20 GLORIA  AL PADRE  E 20 PADRE NOSTRO :  VI ASSICURO  CHE  SUBIRETE  UNA TOTALE  TRASFORMAZIONE  NELLO SPIRITO,  DA STUPIRE ANCHE VOI STESSI; DICONO I SANTI  MARIANI :  SI OTTENGONO  MOLTISSIME PIU’ GRAZIE E ANIME SALVATE:  INVOCANDO PIU’ MARIA  CHE GESU’, PERCHE’  GESU’, A LEI NON  VUOLE NEGARE  PROPRIO NIENTE , TANTO  INFINITO E’ IL SUO AMORE  PER LEI,  CHE  LA ONORA  PIU’ DI SE STESSO IN CIELO ED IN TERRA. MEDITIAMO BENE  I  5 MISTERI  DI OGNI  CORONCINA  DEL ROSARIO: NEI MISTERI  GAUDIOSI : L’ANNUNCIAZIONE  DELL’ARCANGELO A MARIA SS CHE DIRA’  “SI” AL VOLERE DEL PADRE PER  DIVENIRE MADRE  DI DIO, DI GESU’ REDENTORE;
2) LA VISITAZIONE DELLA                         SS FAMIGLIA DI NAZARET ALLA SANTA FAMIGLIA DI GIOVANNI BATTISTA;  IN QUESTI  2 MISTERI SI FORMA  PER VIRTU’ DELLO SPIRITO SANTO LA PREGHIERA DELL’AVE MARIA, PERCHE’  L’ANGELO L’HA SALUTO’ :” AVE MARIA  PIENA  DI GRAZIA”   ED ELISABETTA  PIENA DI SPIRITO SANTO AL SALUTO  DI MARIA  RISPOSE:” BENEDETTA  TU  FRA TUTTE LE DONNE, E BENEDETTO E’  IL FRUTTO  DEL TUO SENO GESU’”  -  “ A CHE  DEBBO  CHE LA MADRE DEL MIO SIGNORE VENGA  A ME, GIACCHE’   APPENA  MI  HAI SALUTATO  IL  BIMBO   MI E’ SOBBALZATO  DI GIOIA  NEL SENO?  E  BEATA  TE  CHE HAI  CREDUTO NELLE PAROLE DEL SIGNORE”;  ELISABETTA  QUINDI,   COME  FA LA CHIESA,  LA CHIAMA : MADRE  DEL SIGNORE.  QUANDO FACCIAMO L’AVE MARIA, ENTRIAMO NEL NOSTRO CUORE, PERCHE’ E PROPRIO LI’, CHE  VOGLIONO VIVERE  MARIA E GESU’; LORO  VOGLIONO SOLO IL  VOSTRO  AMORE, NIENT’ ALTRO, VOGLIONO  CONSOLARVI E FARSI   CONSOLARE DA VOI, CON L’AMORE PURO E SENZA MACCHIA, PERCHE’  LORO VI AMANO NELLA PUREZZA; SE VOI LI AMARETE SINCERAMENTE , PENSERANNO  LORO  STESSI A RENDERVI PURI E SENZA MACCHIA.  L’AVE MARIA HA UN POTERE IMMENSO DI FAR NASCERE E CRESCERE IN VOI LO SPIRITO SANTO, MARIA E GESU’ ; LO SPIRITO SANTO VERRA’ DENTRO DI VOI,  PERCHE’ QUESTA LODE A MARIA  GLI E L’HA FATTA LUI,  PER BOCCA DELL’ARCANGELO  GABRIELE E DI SANTA ELISABETTA, E LUI ATTENDE SOLO  IL VOSTRO  “SI” INCONDIZIONATO, PER CREARE  NEI VOSTRI CUORI  GESU’  E MARIA, MA PRIMA E’  NECESSARIO, CHE CRESCA  MARIA E POI IN LEI , CON LEI, PER LEI E PER MEZZO DI LEI, FARA’  CONCEPIRE E NASCERE GESU’ BAMBINO, COME AVVENNE APPUNTO A NAZARET  E POI A BETLEMME; MARIA E’  NECESSARIA ALLO SPIRITO SANTO, PER CONCEPIRE E FAR  NASCERE  DI NUOVO IN VOI GESU’ BAMBINO , PERCHE’ DIO PADRE L’HA CREATA PER ESSERE  MADRE  DI TUTTI   AL PAR DI LUI , CIOE’ PIENA DI OGNI GRAZIA UTILE A FORMARE IN VOI GESU’  BAMBINO, SE LA MORTE DELL’UOMO E’  AVVENUTA  PER LA CADUTA DI UNA DONNA ( EVA) , LA VITA DELL’UOMO DEVE AVVENIRE PER MEZZO  DI UN'ALTRA DONNA , E QUESTA E’  MARIA; SE EVA CI HA DATO LA MELA DEL PECCATO, LEI  INVECE CI DARA’ IL FRUTTO  BENEDETTO DELL’ALBERO DELLA VITA DEL PARADISO TERRESTRE, E MARIA STESSA  E’  QUEST’ ALBERO DELLA NUOVA VITA DI GRAZIA DELL’UOMO; AD OGNI AVE MARIA , LO SPIRITO SANTO CI DARA’ IN CIBO QUESTO FRUTTO  BENEDETTO CHE E’ GESU’ , MA SEMPRE E SOLO PER MEZZO DI MARIA  CHE NE E’ L’ALBERO  DI QUESTO FRUTTO DIVINO, E L’EUCARESTIA , LA CROCE E LA SANTA MESSA, SONO I MEZZI CHE MARIA CI HA OTTENUTO DA DIO  PER FAR CRESCERE RAPIDAMENTE L’IMMAGINE E LA SOMIGLIANZA DI GESU’, IN NOI  SUOI FIGLI.
ANCHE ELISABETTA BENEDICE PRIMA LA MADONNA E POI GESU’, PROPRIO PERHE’ OGNI COSA CHE DIAMO A GESU’, DEVE PASSARE DALLE MANI  DI LEI,  CHE LO PURIFICHERA’,E LO PRESENTERA’ A GESU’ PIENO DEL SUO IMMENSO AMORE. ELISABETTA DICE: “  A  CHE  DEBBO  CHE LA MADRE  DEL MIO SIGNORE  VENGA  A ME, GIACCHE’  APPENA  MI HAI SALUTATO,   IL BIMBO   HA GIOITO ED ESULTATO NEL  MIO GREMBO “ , PROPRIO PERCHE’  MARIA  OLTRE AD ESSERE FIGLIA DEL PADRE E  SUA  CREATURA, E’  ANCHE LA MADRE DI DIO , PERCHE’ GESU’  E’ DIO, E LEI  CHE  PORTA GESU’ A GIOVANNI E AD ELISABETTA E  AMBEDUE GIOISCONO ED ESULTANO NEL SIGNORE CHE LI RICOLMA DI IMMENSI DONI IN MARIA E GESU’ , E SE  NON  E’ STATO PARTECIPE DI  QUESTA  GRANDISSIMA GIOIA ZACCARIA,  LO  DIVERRA’ , SUCCESSIVAMENTE,  ALLA NASCITA  DEL  BATTISTA, RECUPERANDO  ANCHE LA  PAROLA PERSA, E  PROFETIZZANDO   CON UN ALTRO  BELLISSIMO CANTO, L’ANNUNCIO  DELLA LIBERAZIONE  DALLA SCHIAVITU’  DEL PECCATO,  E DI SATANA , PER MEZZO  DEL SOLE DI GIUSTIZIA, CHE SARA’  PRECEDUTO  NEL CAMMINO  DALL’AURORA DEL BATTISTA; INFATTI  DOPO MARIA SS, PROPRIO  GIOVANNI, DIVENNE  IL PREPARATORE DELLE ANIME PER L’INCONTRO  CON MARIA  E GESU’,  CHE LI FARANNO  DIVENTARE APOSTOLI E DISCEPOLI DELL’AMORE, COME LO FU’  GIOVANNI EVANGELISTA, L’APOSTOLO PREDILETTO  CHE GESU’  SULLA CROCE GLI RACCOMANDO’ DI PRENDERE  CON SE PER SEMPRE MARIA  SUA  MADRE, COME UNA VERA MAMMA:” DONNA  ECCO TUO FIGLIO , FIGLIO ECCO TUA  MADRE”, E IL DISCEPOLO  LA PRESE CON SE NELLA SUA CASA. PORTIAMO ALLORA COME CI DICE GESU’  STESSO SULLA CROCE, QUESTA  3 VOLTE AMMIRABILE MADRE NELLA CASA DELL’AMORE CHE E’ IL NOSTRO  CUORE, E CRESCEREMO FORTI , INTELLIGENTI E SAPIENTI DELLE COSE DI DIO , PERCHE’ LEI  CI ISTRUIRA’ IN TUTTO E CI ALLATTERA’ DEL SUO MATERNO LATTE, PURO E RICCHISSIMO  DI DONI IMMENSI, PER FARCI CRESCERE IN GESU’;PERCIO’ METTIAMOCI ANCHE NOI NEL SUO GREMBO MATERNO, CHE E’ UN LUOGO PURO DOVE IL DEMONIO NON PUO’ ENTRARE PER SBRANARCI; ESSO E’ SANTIFICATO DA MARIA, DALLO SPIRITO SANTO E POI DA GESU’ , CHE SI FORMERA’  IN NOI, SE INVOCHEREMO MARIA E LO SPIRITO SANTO ATTRAVERSO APPUNTO LA PREGHIERA DELL’AVE MARIA, E SPECIALMENTE SE FAREMO TUTTI I GIORNI CON COSTANZA , TENACIA E SOPRATTUTTO,CON AMORE, L’INTERO ROSARIO DI MARIA, MEDITANDO  I  20  MISTERI GAUDIOSI, DOLOROSI , GLORIOSI E LUMINOSI.
“CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA”
A TE BELLISSIMA MADRE MIA E SPECIALMENTE AL TUO  CUORE IMMACOLATO  E ADDOLORATO:  CI CONSACRIAMO TUTTO CIO’ CHE SIAMO  E CHE ABBIAMO, SPECIALMENTE LA NOSTRA  VOLONTA’ UMANA, CHE TU TERRAI  SEMPRE  SOTTO IL TUO CALCAGNO CON TUTTI I NOSTRI E TUOI  NEMICI VISIBILI E INVISIBILI, E CON TUTTE LE NOSTRE PASSIONI E TENDENZE INSANE  PER L’ANIMA, E PER IL  CORPO;  CI CONSACRIAMO E OFFRIAMO TOTALMENTE A TE : ANIMA , CORPO, SPIRITO, INTELLETTO, MEMORIA, AFFETTI , PENSIERI,AZIONI, ECC., ECC. ANCHE LE  NOSTRE PROPRIETA’ E I NOSTRI  FAMILIARI , PARENTI, STIRPE, AMICI, CONOSCENTI, PAESANI, PADRI SPIRITUALI, ( CONGREGATI, MADRI  SUPERIORI ) LE NOSTRE CASE, AUTO ECC., E VOGLIAMO VIVERE SEMPRE ED ETERNAMENTE IN TE , PER TE , CON TE  E  FARE TUTTE LE  NOSTRE AZIONI PER MEZZO DI TE, PER ARRIVARE A POSSEDERE SUBITO IL TUO  FIGLIO  GESU’ IN NOI ,  CON IL PADRE E IL SANTO SPIRITO D’AMORE ; IN QUESTO STESSO MODO  CI CONSACRIAMO ANCHE  AL CUORE  DI GESU’ , AL PADRE  CELESTE SEMPRE TENERO E BUONO, ALLO SPIRITO  D’AMORE, ALLA DIVINA VOLONTA’, ALLA  MISERICORDIA , AMORE E CARITA’ INFINITA DI DIO , A SAN GIUSEPPE NOSTRO PADRE DOLCISSIMO , A LUISA PICCARRETA NOSTRA DOLCISSIMA  MADRE, AI NOSTRI ANGELI CUSTODI  ,SANTI PROTETTORI E PATRONI E COMPATRONI E ALLA NOSTRA  STIRPE  CHE E’ NEL CIELO, A SAN MICHELE , GABRIELE E RAFFAELE,E A TUTTE LE CREATURE E CREATO DI DIO, E RENDETECI TUTTI SANTI E POTENTI  COME DIO ALL’INFINITO PER L’’INFINITO ,E MOLTIPLICO  QUESTA PREGHIERA E CONSACRAZIONE , PER  TUTTI ,COME SE L’AVESSERO FATTA TUTTI, AMEN, AMEN, AMEN.FIRMA



RITORNANDO AL SANTO ROSARIO DI MARIA  E GESU’ , POSSIAMO BENISSIMO  AFFERMARE, CHE MARIA  ( E ANCHE LUISA , LO DISSE GESU’ STESSO A LEI) E’  QUELLA  NUOVA  EVA PROMESSA DAL PADRE  NOSTRO  AL SERPENTE ANTICO NELL’EDEN :” IO PORRO’ INIMICIZIA TRA TE E LA DONNA, TRA LA TUA STIRPE E LA SUA STIRPE, ELLA  TI SCHIACCERA’  LA TESTA E TU LE INSIEDERAI  IL CALCAGNO. IL ROSARIO E’ LA CATENA D’AMORE CHE CI LEGHERA’ A MARIA E A GESU’, E A GLI OCCHI DI SATANA E’ UNA CATENA ONNIPOTENTE, CHE LO LEGA NEGLI ABISSI INFERNALI ,E CHE NON  GLI LASCIA PIU’  LA LIBERTA’ DI AGIRE CONTRO  CHI RECITA IL ROSARIO CON LA MASSIMA DEVOZIONE, ATTENZIONE E COSTANZA. SAN MICHELE ARCANGELO  INCATENERA’ SATANA NELL’INFERNO PER 1000 ANNI, PROPRIO PERCHE’ VERSO LA FINE DEI TEMPI, VI SARA’ LA MASSIMA DEVOZIONE A MARIA , A LUISA E AL SANTO ROSARIO, E VI SARANNO MOLTI SANTI  CHE SI ACCENTRERANNO IN MARIA E LUISA , SEGUENDO LE LORO ORME  CHE SONO SEMPRE  UNITI AL DIVINO VOLERE E AL DIVINO AMORE, E RECITERANNO SEMPRE  IL SANTO  ROSARIO E LE PREGHIERE SULLA DIVINA VOLONTA’ DI LUISA. LE PREGHIERE DI LUISA SONO BREVI ED EFFICACI, PER OTTENERE IL GRANDISSIMO DONO DEL DIVINO VOLERE PERSO DA ADAMO ED EVA , QUI A SEGUIRE  NE RIPORTO ALCUNI ESEMPI DI COME PREGARE: “ GESU’ , GIUSEPPE , MARIA E LUISA  VI AMO  VI DO LA MIA VOLONTA’ UMANA , TENETELA PER SEMPRE LEGATA AL VOSTRO  TRONO E DONATECI IN TUTTE LE  NOSTRE AZIONI SEMPRE IL  DONO DEL DIVINO VOLERE”  -  “ GESU’ , MARIA VI  AMO VI  DO LA MIA VOLONTA’,  VOI DATEMI  SEMPRE LA VOSTRA”  -  “ GESU’, MARIA VI AMO  VENGA  IL VOSTRO REGNO  ADESSO , NELLA DIVINA VOLONTA’”-  “  GESU’  TRASFORMA LA MIA VOLONTA’  IN DIVINA VOLONTA’ ”  ECC. ECC.  .
QUINDI LE 2 DONNE CHE DEVONO SCHIACCIARE LA TESTA AL SERPENTE ANTICO, SONO GIA’ VENUTE; ADESSO  DEVONO CONCEPIRE E PARTORIRE I LORO  FIGLI, CHE SI INIMICHERANNO  LA DISCENDENZA DEL MALIGNO CHE SONO  I FIGLI DI SATANA, CIOE’ COLORO  CHE  ODIERANNO LA VERA  DEVOZIONE A MARIA , A LUISA, AL SANTO ROSARIO DI  MARIA E A  GLI SCRITTI  E PREGHIERE  DI LUISA  SULLA DIVINA VOLONTA’. PERCIO’ IO PROPONGO DI RECITARE  L’AVE MARIA IN QUESTO  MODO, CHE SARA’  PIU’ VINCENTE E POTENE CONTRO  IL REGNO DEL MALE: “  AVE MARIA E LUISA PIENE  DI GRAZIA, IL SIGNORE E’ CON VOI ;VOI SIETE BENEDETTE FRA TUTTE LE DONNE E BENEDETTO E’ IL FRUTTO  DEL VOSTRO SENO  GESU’; SANTA  MARIA E LUISA, MADRI E REGINE DEL DIVINO VOLERE, PREGATE SEMPRE PER NOI E CON NOI PECCATORI, LEGATE SEMPRE LA NOSTRA  VOLONTA’ ALLA VOSTRA, RIVESTITECI  DI VOI  E GESU’, E DONATECI ADESSO IL VOSTRO REGNO, NELLA DIVINA VOLONTA’.( DICENDO : NELLA DIVINA VOLONTA’, VUOL DIRE CHE METTIAMO  TUTTA  QUESTA PREGHIERA  DENTRO LA DIVINA VOLONTA’, E DIO PADRE LA SENTIRA’  OVUNQUE, PERCHE’ LA DIVINA VOLONTA’  SI TROVA  APPUNTO  OVUNQUE; ESSA SI TROVA  NEGLI ANGELI E NEI SANTI , IN DIO , IN MARIA E LUISA , IN TUTTE LE CREATURE  ED IL CREATO DI DIO; COSI’ ATTIREREMO TUTTE LE CREATURE A DIRE LA NOSTRA STESSA PREGHIERA).
NEL TERZO  MISTERO  GAUDIOSO MEDITIAMO GESU’  BAMBINO CHE NASCE DA MARIA A BETLEMME , SENZA LENIRE LA SUA  VERGINITA’ E SENZA DOLORE, DA ALCUNE RIVELAZIONI CELESTI COME QUELLE DATE A SANTA  KATERINA EMMERICK O A SANTA  BRIGIDA, O ALLA VENERABILE MARIA D’AGREDA, (IL LIBRO : MARIA  CITTA’ MISTICA DI DIO) TROVEREMO MOLTE  COSE BELLE SU MARIA,ANCOR DI PIU’   NEI LIBRI  DELLA VENERABILE LUISA PICCARRETA ,SPECIALMENTE NEL LIBRO :” LA REGINA NEL REGNO DEL DIVINO VOLERE” : TROVEREMO TANTE   BELLISSIME  VERITA’ .
MARIA NON EBBE MAI UNA MALATTIA, COME GESU’, E FU’ ANCHE ASSUNTA IN CIELO IN ANIMA E CORPO, PROPRIO COME IL SUO GESU’; C’E’ UN FORTISSIMO LEGAME FRA MARIA E GESU’ CHE ALL’UOMO NON RESTA CHE CONTEMPLARE QUESTO GRAN MISTERO D’AMORE TRA UN DIO FATTO UOMO E QUESTA  DONNA RESA DIVINA AL PAR DEL PADRE ,( NEL SENSO CHE DIO INFINITO COME E’, ANCHE SE SEMPRE DA I SUOI DONI IMMENSI ALLA CREATURA, LA SUA INFINITA GRANDEZZA NON DIMINUISCE PER NIENTE E NE’, POSSIAMO  NOI ACCRESCERGLI LA SUA GRANDEZZA CON IL DONARGLI TUTTI I NOSTRI AVERI; MARIA INVECE E’ UNA CREATURA FINITA, PERCHE’ LA CREATURA NON PUO’ MAI  RAGGIUNGERE L’INFINITO ,MA PER GRAZIA RICEVUTA DA DIO ,PUO’ DARE A NOI TUTTE  LE GRAZIE IMMENSE CHE  GLI CHIEDEREMO, PERCHE’ LEI, E’  IL CANALE DELL’INFINITO MARE D’AMORE DELLA SS TRINITA’ E DEL DIVINO VOLERE, E A LEI DIO  NON NEGA NIENTE, PERCHE’ LEI NON HA NEGATO MAI NIENTE A DIO ; INFATTI E’ STATA CONCEPITA SENZA PECCATO ORIGINALE E NON HA MAI FATTO  USO DEL SUO VOLERE, MA SOLO E SEMPRE HA FATTO USO DEL DIVINO VOLERE, CHE L’HA DIVINIZZATA IN OGNI  SINGOLA SUA PARTICELLA :TUTTA PURA, BELLA , AMABILE, CASTA, SEMPRE  VERGINE, ONNIPOTENTE PER GRAZIA, TUTTA UMILE, PROPRIO PERCHE’ NON CONOBBE MAI IL SUO VOLERE UMANO, AVENDOLO DONATO  PER SEMPRE A DIO; LUISA HA SEGUITO LE SUE ORME , CIOE’, DA QUANDO DIO LE HA PARLATO DEL SUO VOLERE DIVINO E DEL NOSTRO PEGGIOR NEMICO CHE E’ L’UMANO VOLERE, ANCHE LUISA SI E’ TUTTA DIVINAZZATA E TRASFORMATA IN DIVINA VOLONTA’, LASCIANDO A NOI SUOI FIGLI LE SUE ORME BENEDETTE NEI SECOLI, PER POTERLA SEGUIRE NELL’UNIONE INDISSOLUBILE CON LA DIVINA VOLONTA’. PER NASCERE IN GESU’ E DENTRO  LA DIVINA VOLONTA’, DOBBIAMO AMARE IMMENSAMENTE MARIA E LUISA, DOBBIAMO METTERCI DENTRO IL LORO GREMBO, E FARE TUTTE LE NOSTRE AZIONI IN UNIONE DI VOLONTA’ CON QUESTE  DUE  IMPAREGGIABILI MADRI, PERCHE’ LORO SONO LE MADRI DI GESU’ E DEL DIVINO VOLERE, E SE VOGLIAMO NASCERE AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA PERFETTISSIMA DI GESU’ E DEL DIVINO VOLERE, DOBBIAMO ESSERE CONCEPITI NEL LORO GREMBO, CHE SONO UN LUOGO DI BENEDIZIONE INFINITA,  UN LUOGO TUTTO DIVINO E PURO, E SE FAREMO COSI’, NASCEREMO CON GESU’ E CON LA DIVINA VOLONTA’, IN GESU’ E NELLA DIVINA VOLONTA’, PER GESU’ E PER LA DIVINA VOLONTA’  E VERRANNO I RE E LE REGINE DEL CIELO , DIO CON TUTTI GLI  ANGELI, A VEDERE IL GRAN PRODIGIO DELLE NOSTRE NASCITE IN DIO; I NOSTRI PAESI DI NASCITA SARANNO BENEDETTI E LODATI COME BETLEMME; QUANDO NASCEREMO IN QUESTA  BETLEMME TUTTA CELESTE , CRESCEREMO COME GESU’, PER MORIRE CON LUI SULLA SUA STESSA CROCE, E RISUSCITEREMO CON LUI, COSI’ MARIA E LUISA POTRANNO  NELLE NOSTRE  NASCITE, CANTARE IL LORO  MAGNIFICAT,  PROPRIO  COME QUANDO GIOVANNI INTESE TUTTE QUESTE COSE BELLE IN MARIA,  E SUSSULTO’  PIENO DI GIOIA E DI GRAZIA NEL SENO DI  ELISABETTA SUA MADRE.  NEL MAGNIFICAT CHE LA BELLA  VERGINE MARIA  CANTO’ A DIO, VI E’ DETTO  TUTTO  DI LEI , DEI SUOI FIGLI E DELLA SCONFITTA DEI  LORO NEMICI , MA MARIA E LUISA  NON POTRANNO RIPETERE IL LORO CANTO D’AMORE,  SE NOI  NON  ESULTIAMO  COME GIOVANNI NELLA REICTA  DEL SANTO  ROSARIO CON TUTTO  IL NOSTRO  AMORE  INCONDIZIONATO VERSO MARIA E LUISA; E DICIAMO CON LORO:” L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE E IL MIO  SPIRITO ESULTA IN DIO MIO SALVATORE, PERCHE’ HA GUARDATO L’UMILTA’ DELLA SUA SPOSA ,D’ORA IN POI TUTTE LE GNERAZIONI  MI CHIAMERANNO  BEATA , GRANDI COSE  HA FATTO IN ME L’ONNIPOTENTE , E SANTO E’  IL SUO NOME ; DI GENERAZIONE IN  GENERAZIONE E’ LA SUA MISERICORDIA,   SI STENDE  SU QUELLI CHE LO TEMONO, HA SPIEGATO  LA POTENZA DEL SUO  BRACCIO, HA DISPERSO I SUPERBI NEI PENSIERI DEL LORO  CUORE, HA ROVESCIATO I POTENTI DAI TRONI, HA INNALZATO GLI UMILI , HA RICOLMATO DI BENI  GLI AFFAMATI, HA RIMANDATO I RICCHI A MANI VUOTE, HA SOCCORSO ISRAELE SUO SERVO, RICORDANDOSI DELLA SUA MISERICORDIA, COME AVEVA PROMESSO AI NOSTRI  PADRI AD ABRAMO E ALLA SUA  DISCENDENZA PER SEMPRE . AMEN , AMEN , AMEN.
“ MARIA NEL LIBRO DELL’APOCALISSE DI SAN GIOVANNI AP. .”
IL LIBRO DI SAN GIOVANNI APOSTOLO, INIZIA IL SUO RACCONTO CON LA VERGINE REGINA E MADRE DEL DIVINO VOLERE; ECCO COSA DICE :  “ VIDI APPARIRE UN SEGNO GRANDIOSO : UNA DONNA VESTITA DI SOLE CON LA LUNA  SOTTO  I SUOI PIEDI , UN ALTRO SEGNO VIDI, UN DRAGONE ROSSO . LA DONNA ERA INCINTA E STAVA PER PARTORIRE UN MASCHIO, COLUI CHE DOVEVA GOVERNARE LE NAZIONI  CON SCETTRO E VERGA DI FERRO , APPENA IL BAMBINO FU’ NATO , FU’ RAPITO PRESSO DIO E PRESSO IL TRONO DI LUI PRIMA CHE IL DRAGONE LO DIVORASSE, PERCHE’ SI ERA POSTO AFFIANCO ALLA DONNA PER FAR CIO’. ALLORA IL DRAGONE SI ADIRO’ CONTRO  LA DONNA ,PERCHE’ NON AVEVA POTUTO  DIVORARE IL FIGLIO SUO, E VOMITO’ ALLA DONNA UN FIUME D‘ACQUA , MA LE VENNE IN SOCCORSO LA TERRA, CHE SI APRI’ E INGHIOTTI’ L’ACQUA DEL DRAGONE; ALLA DONNA GLI FURONO DATI LE ALI DELL’AQUILA PER VOLARE, ED ELLA SI RIFUGIO’ NEL DESERTO PER 1260 GIORNI, DOVE E’ NUTRITA PER  QUESTO  SPAZIO DI TEMPO; ALLORA  IL DRAGONE PERSEGUITO’ I FIGLI  SUOI , CIOE’ COLORO CHE PORTANO LA TESTIMONIANZA DI GESU’ E DEL SUO VANGELO D’AMORE.” .
MARIA SS A MEDJUGORJE OGNI ANNIVERSARIO DELLA SUA PRIMA APPARIZIONE: APPARE ALLA VEGGENTE  IVANKA IVANKOVIC, PROPRIO VESTITA  DI SOLE, TUTTA DORATA COME IL SOLE DEL DIVINO VOLERE, IL SOLE  CHE E’  ANCHE  FIGURA DI GESU’, COME DISSE  ZACCARIA PADRE DI  GIOVANNI BATTISTA NEL SUO CANTICO ISPIRATOGLI DALLO SPIRITO SANTO:” ……PER CUI VERRA’ A VISITARCI DALL’ALTO UN SOLE  CHE SORGE PER RISCHIARARE QUELLI CHE STANNO NELLE TENEBRE E NELL’OMBRA DELLA MORTE  E DIRIGERE I NOSTRI PASSI  SULLA VIA DELLA PACE  E TU BAMBINO,  SARAI  CHIAMATO PROFETA  DELL’ALTISSIMO, PERCHE’ ANDRAI  INNANZI AL SIGNORE A PREPARARGLI LE STRADE….. “ .

L’APPARIZIONE A MEDJUGORJE AVVENNE PROPRIO  PER LA FESTIVITA’ DELLA  NASCITA PRODIGIOSA DI GIOVANNI BATTISTA IL 24 GIUGNO 1981 ,E QUINDI OGNI 24 GIUGNO MARIA SS, APPARE  VESTITA DI SOLE NEL GIORNO  DEL BATTISTA; IL CANTICO DI ZACCARIA COINCIDE ANCHE  CON LA NASCITA DEL BATTISTA  O  MEGLIO,COL GIORNO DELLA SUA  CIRCONCISIONE( 8 GIORNI DOPO LA  NASCITA); IL BATTISTA  E’ L’UNICO SANTO  ASSIEME A MARIA SS,  CHE LA CHIESA CATTOLICA CELEBRA LA SUA FESTA  ANCHE NEL GIORNO DI NASCITA ; TUTTI  GLI ALTRI SANTI NON HANNO UNA FESTA  IN QUEL GIORNO,MA NEL GIORNO DELLA LORO MORTE  O UN GIORNO  CHE  LA CHIESA HA PREFISSATO COME PER GIOANNI PAOLO  II  CHE LA SUA FESTIVITA’ RICORRE  IL 22 OTTORE, E NON  NEL GIORNO DELLA  SUA MORTE.
VICINO MEDJUGORJE, NEL PAESE DI THIALJINA, ( DISTA  CIRCA 33 KM DA MEDJUGORJE)LA GENTE DEL LUOGO  VIDE APPARIRE NEL CIELO IL CARRO   CON CAVALLI DI FUOCO  DI SANT’ELIA PROFETA; QUESTO PROFETA E’  PATRONO  DELLA BOSNIA ERZEGOVINA  E FORSE ANCHE DELLA CROAZIA, MEDJUGORJE  FA PARTE DELLA BOSNIA ERZEGOVINA E GESU’ DISSE A GLI APOSTOLI, CHE  GIOVANNI BATTISTA  E L’ELIA CHE TUTTI ATTENDEVANO, PERCHE’ STAVA SCRITTO, CHE DIO  AVREBBE MANDATO QUESTO GRANDE PROFETA DI NUOVO  SULLA TERRA, PRIMA DELLA  VENUTA DEL SIGNORE, MA GESU’ DISSE ANCHE, CHE ELIA  DOVRA’  VENIRE  DI NUOVO  NEGLI ULTIMI TEMPI PRIMA DEL RITORNO  GLORIOSO  DI GESU’ DAL CIELO: CHE RADUNERA’  TUTTI I POPOLI DELLA TERRA PER IL GIUDIZIO UNIVERSALE. UNA BELLISSIMA E MIRACOLOSA STATUA DI MARIA SS (L’IMMACOLATA), CHE TUTTO IL MONDO  VENERA CON IL NOME:”REGINA DELLA PACE”, SI TROVA PROPRIO DENTRO LA CHIESA DI THIALJINA, CHE FU’  COSTRUITA PROPRIO DOPO QUEL MIRACOLO DEL CARRO  CON CAVALLI  DI FUOCO NEL CIELO  DI SANT’ ELIA PROFETA;   QUESTA  CHIESA  FU’ DEDICATA, PROPRIO AL PROFETA ELIA. QUESTI EVENTI SONO STRETTAMENTI LEGATI  FRA DI LORO : DIO E MARIA SS,  CI VOGLIONO FAR  COMPRENDERE, CHE IL PROFETA ELIA CHE FU’ ANCHE GIOVANNI BATTISTA, E’ TORNATO DI NUOVO SULLA TERRA, MANDATO DA MARIA SS, PER RESTAURARE  COME DISSE GESU’ : OGNI COSA, E VERRA’ A GOVERNARE LE  NAZIONI DEL MONDO, CON SCETTRO  E VERGA DI FERRO; QUESTO  RITORNO  DI ELIA  COINCIDE CON IL RITORNO DEL 7° DISCENDENTE DI ADAMO : ENOCH; NON  SONO QUESTE REINCARNAZIONI, PERCHE’ QUESTI 2 PROFETI NON MORIRONO; IL LORO CORPO INSIEME ALL’ANIMA,  FURONO  RAPITI PRESSO  DIO , PERCHE’ CAMMINARONO CON DIO E DIO  LI PRESERVO’ DALLA CORRUZIONE ; DELLA LORO  VENUTA NE PARLA  ANCHE GIOVANNI  APOSTOLO,  NEL LIBRO  DELL’APOCALISSE 11, CIOE’  NEL CAPITOLO 11, DOVE DIO  DICE :” ECCO  IO MANDO I MIEI 2 TESTIMONI , I   2 ULIVI CHE STANNO  DAVANTI ALL’ALTARE DEL SIGNORE; AVRANNO OGNI POTERE DA DIO, ANCHE  DI MANDARE CASTIGHI  CONTRO I NEMICI DI DIO, MA L’ANTICRISTO LI UCCIDERA’ E DOPO  3 GIORNI E MEZZO  QUESTI 2 PROFETI  RISORGERANNO, E ASCENDERANNO  AL CIELO  DAVANTI A GLI OCCHI DEI LORO  NEMICI. SE CERCATE SU INTERNET: LE PROFEZIE SUL GRANDE PAPA E SUL GRAN MONARCA E SU ELIA ED ENOCH, SCOPRIRETE MOLTE RIVELAZIONI INTERESSANTI SU QUESTI 2 PROFETI, CHE SARANNO L’ULTIMO PAPA E L’ULTIMO  VERO IMPERATORE CRISTIANO DEL MONDO; SAN MALACHIA, ELENCA TUTTI  I PAPI, CHE SI DOVEVANO  SUCCEDERE  DURANTE LA SUA VITA FINO ALLA FINE DEI TEMPI, E L’ULTIMO PAPA DELLA SUA LISTA  LO CHIAMA:” PIETRO IL ROMANO CHE CAMMINERA’ PER MOLTE TRIBOLAZIONI” ,IO CREDO  CHE SIA, PROPRIO PAPA FRANCESCO , ; IL SUO PREDECESSORE LO HA  CHIAMATO :” GLORIA DELL’ULIVO” , CIOE’ PAPA BENEDETTO XVI, DOVEVA  VEDERE CON I SUOI OCCHI LA GLORIA  DELL’ULIVO, L’ULIVO,  DI CUI PARLA GIOVANNI EVANGELISTA NEL CAPITOLO 11 DELL’APOCALISSE:” ECCO IO MANDO  I MIEI DUE  ULIVI”; ELIA ED ENOCH , CIOE’: IL GRAN MONARCA ED IL GRANDE PAPA, SONO QUESTI 2 ULIVI CHE PORTANO LA VERA PACE AD UNA GENERAZIONE CHE E’ PIU’  PERVERTITA DI QUELLA DEI TEMPI DI NOE’ QUANDO  DIO MANDO’ IL DILUVIO  DI ACQUA( OGGI  INVECE MANDERA’ IL DILUVIO DI ACQUA E FUOCO) E COME  NOE’,  CHE MANDO’ UNA  COLOMBA CHE GLI RITORNO’ CON UN RAMOSCELLO D’ULIVO NEL BECCO(SIMBOLO DELLA PACE  FRA DIO E L’UOMO) CHE INDICAVA APPUNTO CHE LE ACQUE DILUVIANE  SI STAVANO PROSCIUGANDO SU UNA PARTE DELLA TERRA,  PORTANDO LA GIOIA E LA SPERANZA  SUGLI SCAMPATI DENTRO L’ARCA , COSI’  ANCHE  QUESTI 2 PROFETI CI FARANNO ENTRARE  NELLA  VERA ARCA DI SALVEZZA, CHE E’ MARIA SS CHE PORTA IL SUO  FRUTTO BENEDETTO DI SALVEZZA, CIOE’  GESU’ CRISTO REDENTORRE NEL SUO GREMBO,  E COME  ELIA CHE  NASCERA’ SPIRITUALMENTE DALLA DONNA VESTITA DI SOLE CHE RAFFIGURA  MARIA SS E LA CHIESA E GOVERNERA’ CON SCETTRO  E VERGA DI FERRO, COSI’  ANCHE  GLI ALTRI FIGLI,  QUELLI CHE  IL DRAGONE PERSEGUITERA’ PER UCCIDERLI, NASCERANNO DAL GREMBO DI MARIA , TROVANDO UN LUOGO SICURISSIMO IN MARIA ,PIU’ DELL’ARCA DI NOE’ CHE POTETTE SOLO  CONSERVARLI IN VITA , A GLI SCAMPATI , PER QUEI 400 GIORNI CIRCA DI ACQUE DILUVIANE. MARIA  NON PER  400 GIORNI CI CONSERVA, MA PER TUTTA LA  NOSTRA VITA E PER TUTTA L’ETERNTA’, E OLTRE A CONSERVARCI IN VITA DI GRAZIA , CI FARA’  CRESCERE IMMENSAMENTE IN GRAZIE, COME HA FATTO  CON IL SUO FIGLIO GESU’, CHE CRESCEVA IN GRAZIA E SANTITA’ ( COME UOMO  NON COME DIO, PERCHE’ DIO  NON HA  BISOGNO DI CRESCERE, PERCHE’ E’ INFINITO) DA AMMIRARE  TUTTI , ANCHE  I SUOI  STESSI NEMICI.


CONTINUAZIONE DELLE 24 ORE DELLA PASSIONE DI MARIA SS



 TREDICESIMA ORA
PRIGIONIA DI GESU’
OH DOLCE MADRE  MIA, QUANTO  FU’ DURA ,   QUESTA ORA DI PRIGIONIA DEL TUO CARO GESU’ E CONSEGUENTEMENTE LO FU’ ANCHE PER TE, CHE ERI LA SUA PERFETTA COPIA,  IN CUI GESU’ RIFLETTEVA OGNI SUA AZIONE INTERNA ED ESTERNA DEL SUO CORPO , DELLA SUA ANIMA E DELLA SUA DIVINITA’; IO ENTRO E MI FONDO IN TE, OH MADRE MIA , PER  CONSOLARTI E RIPARARTI DELLE CATENE E FUNI CHE TI SOFFOCANO, E NON TI  FANNO MUOVERE DI UN PALMO; IL TUO VISO NEL VISO DI GESU’ E’ ANCORA SPORCO DI SANGUE E DI SPUTI FETENTI, CHE SE PUR INVISIBILI NEL TUO VISO CANDIDO SONO PIU’ CHE REALI E VERI, E TI  PROVOCANO RIBREZZO E TRISTEZZA PER L’ODIO SATANICO DEGLI UOMINI, CHE SI ACCANIRONO NEI VOSTRI SANTISSIMI  VOLTI CHE UN TEMPO ERANO  LA DELIZIA DEGLI ANGELI,DEGLI APOSTOLI E DEI PECCATORI PENTITI, MA CHE,  IN QUESTE  ORE, SONO IMMERSI NELLA TRISTEZZA  E ANGOSCIA PIU’ PROFONDA, E QUELLO DI GESU’, E’ TUTTO GONFIO PER GLI SCHIAFFI E PUGNI RICEVUTI, ED IL SANGUE   GLI COPRE PARTE DEL VISO;  GIA’ INIZIA A SEMBRARE AL VOLTO DI UN LEBBROSO CHE NON ATTIRA  PIU’ GLI SGUARDI DEGLI UOMINI, CHE INVECE SI MOSTRANO RILUTTANTI E SCHIFATI A GUARDARLO ADESSO.  SONO  MEZZI  CHE IL PADRE  VUOLE DA VOI E DA NOI ; DA  VOI, PER RIPARARE I TANTI SGUARDI  E VOLTI DELLE CREATURE, CHE QUESTI,,  INVECE DI GUARDARE LA BELLEZZA DI DIO E IL SUO AMORE, SI CONTENTANO DI COMUNE COSE CREATE  CHE DI BELLEZZA HANNO SOLO L’APPARENZA MA NON LA CONSISTENZA E LA SOSTANZA; CHI GUARDA UNA DONNA SENZA L’AMORE DI DIO  NEL SUO CUORE E RESTA SFREGIATO NELL’ANIMA DALLE PASSIONI CARNALI PER UNA DONNA; CHI GUARDA IL POTERE CORROTTO PER EGOISMO E AMOR PROPRIO E NON PER  AIUTARE E SERVIRE CON AMORE I FIGLI DI DIO; CHI SI GUARDA ALLO SPECCHIO VANITOSAMENTE RIEMPIENDOSI DI ORGOGLIO COME SATANA, CHE PRECIPITO’ DALL’ALTO, NEGLI INFERI PIU’ PROFONDI; CHI GUARDA LE AUTO COME OGGETTO DESIDERABILE E AMABILE, MENTRE QUESTE COSE  NON POSSONO RICAMBIARLO MAI , PERCHE’  NON SONO DIO E NON HANNO UN ANIMA DIVINA; ED IO MADRE MIA , METTO IL MIO VISO, I MIEI OCCHI, I MIEI SGUARDI, I MIEI ORECCHI, IL MIO UDITO, LA MIA BOCCA, LA MIA LINGUA, LA MIA VOCE, LA MIA PAROLA, TUTTO  IL MIO CORPO , L’ANIMA, LE  MIE AZIONI ECC.,  NEI  VOSTRI; PER IMPREGNARMI INTERAMENTE DEL VOSTRO SPIRITO, DEL VOSTRO VOLERE, DEL VOSTRO SANGUE E DELLE VOSTRE LACRIME, DI TUTTO  IL VOSTRO ESSERE AMABILISSIMO, CHE SONO I SOLI DEGNI  DI ESSERE AMATI, GUARDATI E CONOSCIUTI, E LO FACCIO  A NOME  MIO E DI TUTTI , PULENDOVI ANCHE  IL VOSTRO  VOLTO, CHE PER ME RIMANE  SEMPRE  AMABILE E DESIDERABILE ANCHE  SE E’ SFIGURATO, ANZI EMANA ANCOR PIU’ INTENSAMENTE AMORE, PUREZZA E TENEREZZA DIVINA DA RAPIRMI E CONSOLARMI DI PIU’; COME E’ PROPRIO  VERO CHE IL PECCATO ACCIECA L’UOMO E LO RENDE UN MOSTRO INFERNALE, SEMBRA  CHE LA LORO INVIDIA NEL VEDERE I VOSTRI VOLTI COSI’ BELLI E AMABILI, LI FA ACCANIRE DI PIU’ PER NON SOFFRIRE LA PROPRIA VERGOGNA CHE HANNO DEI LORO INFERNALI VOLTI DI BRUTTEZZA, TRISTEZZA, PAURA E ANGOSCIA, DI CUI NE SONO SATURI DELL’ESSERE  DI SATANA; MA VOGLIO CONSOLARVI E RIPARARVI MADRE MIA, PRENDENDO SU DI ME QUESTO LORO ACCANIMENTO VERSO DI VOI, RIVESTENDOMI COMPLETAMENTE DI VOI DEL VOSTRO  CORPO, DELLA VOSTRA ANIMA, DEL VOSTRO SPIRITO  E VOLONTA’, COSI’ CHE VERRANNO A SCAGLIARSI TUTTI  SOPRA DI ME CON I LORO PECCATI  E PENE E VI LASCERANNO IN PACE FINALMENTE; PERCHE’ NON POSSO PERMETTERE AL MIO CUORE DI GIRARSI DA UN'ALTRA PARTE, PER NON VEDERE QUELLO  CHE STATE SOFFRENDO E QUELLO CHE  SOFFRIRETE, E PER RIMANERE LIBERO DA QUESTO  DOLORE; NO  OH MADRE MIA , CON TUTTE LE MIE  FORZE MI OPPONGO A QUESTE TENTAZIONI DIABOLICHE, CHE  MI VOGLIONO DISTOGLIERE LO SGUARDO  DA VOI  SOFFERENTI  CHE  MI CHIEDONO AIUTO E SOCCORSO D’AMORE; MA IO  NON  VOGLIO  SOLO AMARVI, MA LIBERARVI CON LA MIA PARTECIPAZIONE SENZA LAMENTELE ALL’OPERA GRANDE DELLA SALVEZZA DEGLI UOMINI; IN VOI TROVERO’ TUTTI I RIMEDI PER CONVERTIRE QUESTI CARNEFICI PECCATORI; NELLA DIVINA  VOLONTA’ PERCIO’, MI METTO  SUBITO ALL’OPERA PER SALVARLI E SANTIFICARLI  TUTTI  CON I MEZZI INFINITI  E RICCHISSIMI DI GRAZIE IMMENSE CHE CI AVETE DATO CON LA VOSTRA VITA, PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE; PERCIO’ METTO I VOSTRI  SGUARDI AMABILISSIMI E SEMPRE PURISSIMI NEI LORO SGUARDI CIECHI DI ODIO, METTO LE VOSTRE VOCI DOLCISSIME E MELODIOSE E LE VOSTRE PAROLE DIVINE IN QUELLE LORO, I VOSTRI PASSI E LE VOSTRE OPERE  E LE  VOSTRE CATENE, PIAGHE, SANGUE E LACRIME IN QUELLE LORO E IN TUTTE LE LORO AZIONI, CHE RESTERANNO LEGATI DALLE VOSTRE, PER NON  ANDARE VERSO  L’INFERNO, VERSO L’ERRORE E IL BUIO DELL’ANIMA; CON LE VOSTRE LACRIME LAVIAMO I LORO PECCATI E LE LORO PASSIONI CATTIVE, LA LORO ANIMA ; CON  IL VOSTRO SANGUE RIVIVRANNO COME  NUOVI PER UNA VITA SANA E SANTA SEMPRE  UNITA AL VOSTRO VOLERE; CON LE VOSTRE PIAGHE RISANIAMO LE LORO PIAGHE MALATE DELL’ANIMA E DEL CORPO E RIVESTIAMOLE NEL CORPO E NELL’ANIMA DI VOI  STESSI, E LEGHIAMO LA LORO VOLONTA’ UMANA CON I VOSTRI ATTI DIVINI E CON LE VOSTRE CATENE E FUNI. VI AMO  INFINITAMENTE NEL PADRE  A NOME  MIO E DI TUTTI BENEDICENDOVI E RINGRAZIANDOVI ETERNAMENTE NEL DIVINO VOLERE.

QUATTORDICESIMA ORA
GESU’ DI NUOVO  INNANZI A CAIFA E POI CONDOTTO DA PILATO( DALLE 6 ALLE  7  DI MATTINO)
OH DOLCISSIMA MADRE MIA , SIETE GIUNTI CON GESU’ NEL PALAZZO DEI LUPI FAMELICI,  CHE VOGLIONO  SPIARE TUTTO DI VOI PER POTERVI CONDANNARE PIU’ PRESTO POSSIBILE ALLA MORTE; CAIFA VEDENDO GESU’ COSI’ MAL RIDOTTO E PENANTE  NE E’ CONTENTO, COSI’ ANCHE  GLI ALTRI FIGLI DI SATANA CHE SONO IN QUESTO TRIBUNALE INFERNALE, TU E GESU’ RISPONDETE ALLE DOMANDE DEI VOSTRI E NOSTRI NEMICI CON LA PURA VERITA’; GESU’ DICE A CAIFA :” SI , IO SONO  IL VERO FIGLIO DI DIO, L’UNIGENITO”  E TUTTI  GRIDANO  PER NO SENTIRLO PARLARE DI PIU’: “ E’ REO DI MORTE” , LORO  CHE ERANO  GIA’  CON LO SPIRITO ALL’INFERNO NEL  LUOGO DELLA VERA MORTE DELL’ANIMA, VOGLIONO FAR MORIRE COLUI CHE E’ LA VITA  DI TUTTO . QUANTI OH MADRE MIA, GIOISCONO NEL VEDERE IL TUO  ROSARIO E IL NOME TUO  BENEDETTISSIMO NEI SECOLI, DISPREZZATO, DERISO O EMARGINATO?  TUTTI  I TUOI NEMICI TI VOGLIONO ELIMINARE, SPECIALMENTE QUELLI DENTRO LA CHIESA CATTOLICA, E I SACERDOTI, CHE NON  VOGLIONO FARTI  CONOSCERE PER QUELLO  CHE SEI VERAMENTE PER DIO ;  NON HO MAI SENTITO UN SOLO SACERDOTE CHE DICA DI TE,  CHE SEI  LA CORREDENTRICE, LA MEDIATRICE E DISPENSATRICE DI TUTTE LE GRAZIE DI DIO , COLEI CHE E’ INCARICATA DAL PADRE A CONCEPIRE E PARTORIRE IN GESU’ , TUTTI I FIGLI DI DIO A IMMAGINE  PERFETTISSIMA DEL TUO FIGLIO UNIGENITO E PRIMOGENITO, PERCIO’ IO  NEL DIVINO VOLERE, METTO  TUTTI I TUOI  FIGLI NEL TUO CUORE IMMACOLATO E ADDOLORATO  E DENTRO IL TUO GREMBO, E ANCHE IO  MI CI RINCHIUDO  DENTRO PER SEMPRE , PER L’ETERNITA’; NEL TUO CUORE RIFUGIO DEI PECCATORI I NOSTRI  NEMICI  NON POSSONO  VENIRE A DISTURBARCI E A CONDANNARCI, PERCHE’ E’ IL NOSTRO PARADISO  E NON E’  DATO DI ENTRARE AI FIGLI  DI SATANA , NE A QUEST’ANGELO  PREVARICATORE CHE FUGGE  VIA PIENO  DI CONFUSIONE E RABBIA, A VEDERCI  DENTRO  IL TUO CUORE, DENTRO  IL TUO AMORE IMMENSO.

 QUINDICESIMA  ORA
 GESU’ INNANZI A PILATO E AD ERODE ( DALLE 7 ALLE 8)
OH DOLCISSIMA MADRE MIA TENERISSIMA, SE NELL’ORA PRECEDENTE  TU E IL NOSTRO GESU’, AVETE ATTESTATO  CON CORAGGIO  LA VERITA’, CHE VOI SIETE  IL FIGLIO E LA MADRE DI DIO, QUI  IN QUEST’ORA VOI ATTESTATE ANCORA  CON CORAGGIO, CHE VOI SIETE IL RE E LA REGINA DEL CIELO, DEL DIVINO VOLERE E DEI CUORI, E CHE IL VOSTRO REGNO NON SI  COMFORMA AI REGNI  DI QUESTA TERRA,  CHE  SONO DEL TUTTO  ESTRANEI E DISINTERESSATI A DIO  E AD OPERARE CON AMORE E GIUSTIZIA DIVINA, DIFENDENDO  I  GIUSTI E SOCCORRENDO I MISERIE E I DEBOLI; I REGNI DI QUESTO MONDO DERIDONO I SANTI E LE COSE DI DIO, COME HA FATTO IL RE ERODE CON TE E GESU’ , E ALTRI NON PARLANO MAI DI VOI, E NON SEGUONO MAI  IL VOSTRO VOLERE, AFFIDANDOSI AL LORO  VOLERE  DEBOLE E INCOSTANTE, CHE CEDERA’ SEMPRE DAVANTI ALLE MINACCE DEI DEMONI E DEGLI UOMINI, PROPRIO  COME IL GOVERNATORE PILATO CHE PUR  VEDENDO L’AMORE  E L’INNOCENZA VOSTRA,  ALLA FINE SI LAVO’ LE MANI , CONSEGNANDOVI IN MANO  DEI NEMICI  ; VOI IN  QUEST’ORA VOLETE PROPRIO RIPARARE, TUTTI  QUESTI PECCATI DI  CHI CI GOVERNA SENZA L’AMORE VERO DI DIO , E DATE  AIUTO A TUTTI  I VOSTRI FIGLI CHE SI TROVANO A SUBIRE INGIUSTIZIE, ABBANDONI, CALUNNIE, DERISIONI E MALTRATTAMENTI DI OGNI GENERE DAI LORO  NEMICI. IO PURE VOGLIO  UNIRMI A VOI , E FACCIO  TUTTI  I VOSTRI  SANTI ATTI  DI MANSUETUDINE IN UNIONE CON VOI , CONSOLANDOVI E RIPARANDO TUTTE LE NEGLIGENZE E LE INDIFFERENZE DELL’UMANITA’  CORROTTA. VI BACIO E VI ABBRACCIO  RINGRAZIANDOVI INFINITAMENTE DI TUTTO  IL VOSTRO  AMORE PENANTE, CHE AVETE MANIFESTATO PER NOI VOSTRI FIGLI , CONSEGNANDOVI IN MANO AI POTENTI E AL POPOLO, PER LIBERARCI DA OGNI  DESIDERIO CATTIVO E INSANO DI ASPIRARE ALLE COSE  FASCINOSE, LUNSIGHIERE E COMODE DEL MONDO,  E VI AMO INFINITAMENTE  MIO TUTTO.

SEDICESIMA ORA
GESU’ E RIPORTATO DA PILATO E VIENE FLAGELLATO ( DALLE  8 ALLE 9
OH MADRE MIA , PERDONATECI E CONVERTITE I NOSTRI CUORI A VOI CHE  VI CAUSIAMO  DOLORI E SPASIMI A MAI FINIRE ;GESU’ PUR ESSENDO L’INNOCENTE E SENZA  COLPA ALCUNA, VIENE CONDANNATO DA TUTTI  NOI A MORTE; SI, GLI  DIAMO MORTE OGNI VOLTA CHE CON IL NOSTRO VOLERE UMANO NON FACCIAMO IL DIVINO  VOLERE E NON  CI UNIAMO AD ESSO, CHE  E’ ANCHE IL TUO VOLERE, E COSI’  UCCIDIAMO  ANCHE TE OH MADRE PIETOSISSMA E CARA. TU  CI  SOVVIENI AD OGNI  NOSTRA  NECESSITA’  DELL’ANIMA  E DEL CORPO, MA NOI NON SCEGLIENDO  MAI  IL TUO VOLERE CHE  CI OFFRE OGNI AIUTO NEL NOSTRO  INTIMO, FACCIAMO SEMPRE QUELLO CHE  NON E’ IL TUO VOLERE SANTISSIMO, E COSI’ SCEGLIAMO IL BARABBA DEL NOSTRO VOLERE UMANO  , O PEGGIO ANCORA IL BARABBA  SATANICO, CHE  AMBEDUE SI OPPONGONO SEMPRE AL TUO VOLERE DI LUCE E DI AMORE, E COSI’ TI  CONDANNIAMO  A MORTE ; ANCHE  NEI NOSTRI CUORI TI  DIAMO TANTE MORTI, CHE  COME  SPADE TI TRAFFIGONO L’ANIMA, IL CORPO ED IL TUO  CUORE DOLCISSIMO, OGNI VOLTA CHE NON FACCIAMO IN TUO ONORE, IL  SANTO ROSARIO, O QUALCHE  DEVOZIONE VERSO  DI TE COSI’ SANA  E SALUTARE,  E SCEGLIAMO DI PASSARE  IL NOSTRO  TEMPO CHE DIO  CI HA DONATO PER CONOSCERLO E AMARLO, IN COSE INUTILI E SENZA DIO, O ANCHE IN COSE PERICOLOSE E SATANICHE COME LO SPIRITISMO, LA MAGIA, LA STREGONERIA, L’OROSCOPO O IL SEGUIRE I FALSI  PROFETI E FALSI  DEVOTI , O I FALSI SACERDOTI CHE SI APPOSTANO NEI  NASCONDIGLI DEL NOSTRO CUORE, PER AVVELENARCI E RIEMPIRCI DI FALSITA’ , ERRORI, ERESIE E DI SPIRITO  MALEFICO; OH  QUANTE VOLTE TI UCCIDIAMO E TRAFIGGIAMO AL CUORE, OH MADRE TENERA E ADDOLORATA, ED IO PER CONSOLARTI, VENGO NEL TUO CUORE CON GESU’, A RIEMPIRLO DEL NOSTRO AMORE  FILIARE, E CON TENEREZZA TI  DICIAMO: TI AMO MIA DOLCISSIMA MAMMA! E TI CONSEGNIAMO PER SEMPRE  I NOSTRI CUORI ED IL NOSTRO  VOLERE, CHE E’ QUELLO DEL PADRE E QUELLO TUO , E LO FACCIAMO A NOME  DI TUTTI , FACENDO  ENTRARE TUTTI  DENTRO IL TUO CUORE, CHE E’ LA VERA  ARCA DI SALVEZZA, PERCHE’ E’ UNITO SEMPRE AL CUORE DI GESU’ REDENTORE. VENGO DENTRO  DI TE OH MADRE MIA, PER FAR DA SCUDO A TE E GESU’, DEI COLPI DI FLAGELLI TREMENDI, CHE SUBISTE E CHE SCARNIFICARONO E DISSANGUARONO L’ADORABILE CORPO  DI GESU’, CHE FU’  FLAGELLATO A MORTE IN 3 SEQUENZE DIVERSE CON 3 TIPI DI FLAGELLI UNO PIU’ TERRIFICANTE DELL’ALTRO; SPECIALMENTE L’ULTIMO FLAGELLO, CHE CONTENEVA UNCINI DI FERRO  CHE  GLI STRAPPARONO TANTI PEZZETTI DI CARNE, SIMBOLO QUESTI DELLE ANIME CHE SI SONO SEPARATE DALLA CHIESA, FORMANDO SETTE  RELIGIOSE CHE NON PORTANO A NIENTE , MA SOLO A  DISCORDIE E SEPARAZIONE DALLA VOLONTA’ DI DIO E DALLA TUA SANTISSIMA VOLONTA’ , E TU SENTIVI AL VIVO QUESTI COLPI E STRAPPI,PERCHE’ IL TUO AMORE IMMENSO PER GESU’ TUO FIGLIO , TI FACEVA FONDERE IN LUI IN UNA COSA SOLA. ED IO MADRE MIA, MI PRENDO TUTTO L’AMORE INFINITO DI GESU’ PER TE , PER FONDERMI ANCH’IO IN UNA SOLA COSA CON VOI, E COSI’ POTER SENTIRE TUTTI QUESTI FLAGELLI SOPRA DI ME, E NON SOLO QUESTI FLAGELLI CHE PUR NELLA LORO BRUTALITA’ DISUMANA NON FURONO INFINITI  MA EBBERO UN NUMERO DI COLPI FINITI, MA ANCHE, I FLAGELLI DI FUOCO E DI LUCE DELL’AMORE DIVINO  E DEL DIVINO VOLERE SOPRA L’ANIMA DI GESU’ E TUA, CHE FURONO INFINITI ED ETERNI; L’AMORE INFINITO DI DIO, RICHIEDEVA LA  RIPARAZIONE DI TUTTE LE VOLTE CHE LA CREATURA  L’AVEVA RIFIUTATO, RIGGETTANDOLO  VIA PER SEGUIRE ALTRI AMORI FALSI O ADDIRITTURA PER SEGUIRE L’ODIO, CHE E’ UN SENTIMENTO CONTRAPPOSTO ALL’AMORE E NEMICO DELL’AMORE; GRAZIE  VI RENDO INFINITAMENTE NEL DIVINO VOLERE, E VI BACIO E ABBRACCIO CON AMORE INFINITO, CHE MI DARA’ IL PADRE CON LO SPIRITO SANTO, PER RICAMBIARVI DI TUTTI  I BENEFICI CHE CI AVETE DATO CON IL TUO FIGLIO GESU’ , PER CONSOLARVI , E RIPARARE OGNI  TORTO CHE AVETE SUBITO PER IL NOSTRO DISAMORE  O POCO AMORE CHE ABBIAMO AVUTO VERSO  DI VOI , SPECIALMENTE IN QUESTO  MOMENTO  DI DOLORE  CHE AVETE  SOFFERTO TANTISSIMO..
DICIESETTISIMA ORA
“GESU’ CONDANNATO  DA TUTTO IL POPOLO E CORONATO DI SPINE”(DALLE 9 ALLE  10 DI MATTINO)
OH  DOLCISSIMA MADRE MIA, IL TUO CARO GESU’ VIENE CORONATO DI SPINE, PER  2 VOLTE GLI E LA TOGLIERANNO  QUESTA  CORONA DOLOROSISSIMA, E PER TRE VOLTE  GLI E LA  METTERANNO DI NUOVO SUL CAPO , E COSI’ LE SPINE NEL SUO CAPO ADORABILISSIMO FURONO MOLTEPLICI, E ALCUNE DI QUESTE TOGLIENDOLE LA CORONA RIMASERO DENTRO LA TESTA; ALTRE PENETRARONO NELL’OCCHIO, NELLA BOCCA,NELL’ORECCHIO E NELLA NUCA; MA CIO’ CHE  VI FECERO PIU’  SOFFRIRE A TE E  A GESU’, FURONO GLI INFINITI PECCATI CHE SI COMMETTONO CON IL PENSIERO CATTIVO, CHE NON UNENDOSI ALLA DIVINA VOLONTA’ E AL DIVINO AMORE , QUESTI NE RICHIEDEVANO LA TOTALE SODDISFAZIONE DA VOI , E OLTRE AI PECCATI CHE VI TORMENTAVANO LA VOSTRA POVERA TESTA, SUBIVATE ANCHE LA CORONAZIONE DI FUOCO E DI LUCE DEL DIVINO AMORE  E DEL DIVINO VOLERE DI INFINITO PESO, CHE VI SCHIACCIAVA COME UNA PRESSA LA CARA  MENTE VOSTRA. IO ENTRO IN VOI NEL DIVINO VOLERE, PER PRENDERMI IO TUTTI  I MALI CHE SONO RICADUTI SOPRA DI VOI; CON QUESTA CORONAZIONE DI SPINE E DI SPINE DI FUOCO E DI LUCE CHE ADESSO  HO IO  SUL MIO CAPO, VOGLIO  COMANDARE A TUTTE LE CREATURE , AI DEMONI , DI  NON TORMENTARE PIU’ VOI, SPECIALMENTE CON I PENSIERI CATTIVI E CON GLI AFFETTI CATTIVI DEL CUORE; VOGLIO COMANDARE IN SPECIAL MODO A TUTTI  QUELLI  CHE COMANDANO LA SOCIETA’ E  I POPOLI, DI UNIRE LE LORO  MENTI  ALLE VOSTRE E LA LORO  VOLONTA’ UMANA  ALLA DIVINA VOLONTA’; COSI’  CHE NON  COMMETTERANNO MAI PIU’  CATTIVERIE, ERRORI E DISTRAZIONI, E CONDUCANO I POPOLI ALLA VOSTRA DEVOZIONE, E SPECIALMENTE VI FACCIANO ONORARE LE SOFFERENZE CHE  PATISTE TU  E GESU’ IN QUEST’ORA DI CORONAZIONE DI SPINE, COSI’ CHE  NE RICEVERANNO LUMI INFINITI PER DIRIGERE I POPOLI ALLA VERITA’ TUTTA INTERA E AL VERO AMORE VERSO DIO  ED IL PROSSIMO, CON VERO SPIRITO DI SERVIZIO E CARITA’ VERSO I PIU’  BISOGNOSI  DELLA DIVINA MISERICORDIA; QUESTE  3 CORONE LI METTO NEL  LORO CAPO  E NEL CAPO DI TUTTE LE GENERAZIONI, PERCHE’ ESCA DALLE LORO  MENTI, OGNI PENSIERO CHE NON VIENE DA VOI , DAL DIVINO VOLERE E DAL DIVINO  AMORE, E RESTINO LEGATI PER SEMPRE AI VOSTRI SANTI PENSIERI E AFFETTI DEL CUORE; PUNGO CON QUESTE SPINE  DI LEGNO, DI FUOCO E DI LUCE, I LORO CUORI, PER FAR  USCIRE CIO’  CHE NON VI APPARTIENE,  PER APRIRE  LE VIE  NEL LORO  CUORE, E PER FAR ENTRARE I VOSTRI AFFETTI E DESIDERI  SANTISSIMI DI AMORE E DI PERDONO INFINITO  SENZA RISERVE. VI BACIO  IL CAPO ED IL CUORE, CARA MADRE  NOSTRA , CONSEGNANDOVI TUTTI  I MIEI  PENSIERI , AFFETTI,AZIONI E LA MIA  COMPLETA VOLONTA’, E LO FACCIO A NOME  MIO E DI TUTTI  , CONSACRANDOVELI  PER L’ETERNTA’ CON TUTTO IL NOSTRO ESSERE , E VI  RINGRAZIO E VI AMO INFINITAMENTE, NELLA DIVINA VOLONTA’ .
DICIOTTESIMA ORA
GESU’ PRENDE LA SUA  CROCE E VA VERSO IL GOLGOTA(DALLE 10 ALLE 11)
OH  DOLCISSIMA E PIETOSISSIMA MAMMA , LE SOFFERENZE TUE  E DI GESU’ NON SONO  ANCORA  FINITE , ANZI  AUMENTANO IN INTENSITA’ , DOLORE E AMORE; PERCHE’ E’ PER AMORE, CHE VOI  VI IMMOLATE SEMPRE PIU’ CON NUOVI  ATROCI  TORMENTI, LA CROCE TANTO  DESIDERATA DA VOI E’ ARRIVATA, E VOI LA PORTATE CON IMMENSO AMORE, VEDENDO IN QUESTA CROCE  TUTTE LE ANIME DI TUTTI I TEMPI  CHE VI PROCURANO CON I LORO PECCATI  E PENE, UNA CROCE LUNGA E PESANTE, TANT’E’ CHE VI  CAUSERA’ LA PIAGA SULLA  SPALLA PROFONDA  FINO ALL’OSSO, CHE GESU’  RIVELO’  A SAN BERNARDO ESSERLE   PIU’ DOLOROSA DELLE ALTRE, E CHE  NON NEGHERA’ NIENTE,  A CHI  VENERERA’  QUESTA PIAGA TANTO PROFONDA E DOLOROSA; TU E GESU’ CADETE PARECCHIE VOLTE SOTTO  IL SUO PESO ,E QUESTO VI PROCURA NUOVE APERTURE  DELLE PIAGHE, E NUOVA FUORIUSCITA DI SANGUE;  LA VERONICA  CONSOLA GESU’ ASCIUGANGOGLI IL VOLTO INSANGUINATO, E VOI LA  RICAMBIATE, IMPRIMENDO IN ESSO IL VOSTRO  VOLTO SANTISSIMO; ANCHE IO , VI CHIEDO  DI IMPRIMERE IL VOSTRO  VOLTO SS.  NEI  NOSTRI VOLTI , NEI  NOSTRI RICORDI E NEI NOSTRI CUORI , MA  ANCHE  NEI  NOSTRI FAZZOLETTI , LENZUOLA, TOVAGLIE ECC.  COSI’  CHE CI RICHIAMINO SEMPRE ALLA VOSTRA TERRIBILE AGONIA DELLE 24 ORE E CI LIBERINO DA OGNI  TENTAZIONE DI NON PENSARE A VOI ANCHE PER UN SOLO ISTANTE. ENTRO  NELLA VOSTRA UMANITA’  E MI FONDO NEL DIVINO VOLERE PER PRENDERMI IO LA VOSTRA INFINITA  CROCE , TUTTI  I VOSTRI  TORMENTI  E PENE, CHE I PECCATORI ,, IL DIVINO  VOLERE E IL DIVINO AMORE,  VI CAUSANO, NON LASCIANDOVI MAI ALCUNA TREGUA. QUESTA CROCE LA METTO SULLE SPALLE DI TUTTI ,AFFINCHE’ SE VOGLIONO PERSISTERE NEL CAMMINO VERSO L’INFERNO, ESSA LI FERMI N TEMPO E LI SANTIFICHI IN TUTTO IL LORO ESSERE, TRASFORMANDOLI A VOSTRA PERFETTISSIMA IMMAGINE E  SOMIGLIANZA,  E QUESTA BENEDETTISSIMA CROCE VOSTRA ,LI LIBERI  DALLA CROCE  TENEBROSA CHE IL MALIGNO , IL PECCATO  E L’UMANO VOLERE, GLI HANNO PROCURATO, RENDENDOLI SEMPRE PIU’  TRISTI E PIU’ DISPERATI; LA CROCE VOSTRA LA METTO SULLE SPALLE DEI DROGATI, DEGLI UBRIACONI, DEI VIZIOSI, PER PURIFICARLI DA OGNI DIPENDENZA VANA E CATTIVA; LA METTO SULLE SPALLE DEI SACERDOTI, PER TRASFORMARLI IN VOI ; AFFINCHE’  CON LA LORO CROCE  SANTA  E CON LE LORO  OPERE BUONE,  SALVINO UN NUMERO INFINITO DI ANIME CHE VIVONO NEI PECCATI PIU’ TENEBROSI E PERICOLOSI; LA METTO NEI RELIGIOSI TUTTI, AFFINCHE’ DIANO BUONI E  SANTI ESEMPI DI SOPPORTAZIONE, PACE, GIOIA, MITEZZA E ABNEGAZIONE,  E DIANO LUCE A TUTTI QUELLI CHE INCONTRANO; LA METTO SULLE SPALLE DI PAPA FRANCESCO , DEI CARDINALI, VESCOVI  ,POLITICI, AMMINISTRATORI E GIUDICI, AFFINCHE’ PORTINO SULLE LORO SPALLE  TUTTI I POPOLI DELLA TERRA, TRASFORMANDOLI DA LUPI IN PECORELLE DOCILI E MANSUETI; LA METTO SULLE SPALLE DEGLI AMMALATI , DEI SENZA TETTO, DEI POVERI; AFFINCHE’ RESTINO SANTIFICATE E ADDOLCITE LE LORO SOFFERENZE ; LA METTO SULLE SPALLE DEGLI AGONIZZANTI; AFFINCHE’ SIANO LIBERATI DAL PESO DELLA MORTE E RISORGANO A VITA ETERNA AFFIANCO A TE NEL CIELO; LA METTO SULLE SPALLE DELLE ANIME DEL PURGATORIO CON TUTTI  I VOSTRI MERITI E PENE, PER LIBERARLE  E ARRICCHIRLE DI DONI IMMENSI NEL CIELO.  VI RINGRAZIO E VI AMO INFINITAMENTE A NOME MIO  E DI TUTTI, E BACIO TUTTE LE VOSTRE PIAGHE, PRENDENDOMI PER ME E PER TUTTI , TUTTE LE VOSTRE AZIONI, OPERE, MERITI, PENE, PIAGHE,SANGUE, VOLONTA’ , ANIMA, CORPO, SPIRITO; GRAZIE DI TUTTO  MIEI AMABILISSIMI E DOLCISSIMI BENEFATTORI, AMEN, AMEN , AMEN.

DICIENNOVESIMA ORA
LA CROCIFISSIONE DI GESU’(DALLE 11 ALLE 12)
OH MADRE MIA PIETOSISSIMA E IMMENSAMENTE GENEROSA E ACCONDISCENDENTE, IL CUORE FREME E SI SPEZZA A QUESTA  VISIONE ORRIBILE DEL TUO  E NOSTRO DOLCISSIMO  GESU’ CROCIFISSO  SULLA CROCE BENEDETTISSIMA; LA CROCE  A GLI OCCHI DI GESU’,  DIVENTA AMABILE COME LO SEI TU; IN VOI, VEDE NASCERE I NUOVI FIGLI  SUOI; TUTTI  SOMIGLIANTI A VOI, TUTTI  TENERI, MANSUETI E DOLCI COME TE, E TUTTI TRIBOLATI DALLA CROCE  COME  GESU’,PER FARLI  DIVENIRE  FORTI E ONNIPOTENTI PER GRAZIA; LA CROCE E’ LA VERA CATTEDRA DELL’AMORE, DELL’INFINITA MISERICORDIA  E DELLA SAPIENZA, E’ IL VERO TRONO DI COMANDO E DI AMORE TUO E DI GESU’ E DI QUELLI  CHE SI  CROCIFIGGERANNO INSIEME A VOI SOPRA LA STESSA CROCE DI DOLORE E DI AMORE; LA CROCE E’ IL VERO RIFUGIO DEGLI AGONIZZANTI CHE STANNO ESALANDO L’ULTIMO RESPIRO;  TU E GESU’ LA BACIATE CON IMMENSO AMORE, VEDENDO NELLA CROCE LE ANIME DEI PECCATORI, CHE PER SALVARSI HANNO NECESSARIAMENTE BISOGNO CHE VOI VI CI IMMOLATE CON INFINITO AMORE; PERCHE’ AMARE LA CROCE, E’ AMARE LA SALVEZZA DI MILIARDI E MILIARDI DI ANIME, CHE  SONO PASSATE NEL TEMPO , CHE SONO PRESENTI NEI VOSTRI GIORNI, E  CHE VERRANNO NEL TEMPO FUTURO; TU PATISCI OH MADRE IN TUTTO  IL TUO ESSERE, TUTTO QUELLO CHE PUOI SOPPORTARE, TUTTE LE PIAGHE, IL SANGUE SPARSO E GLI ATROCI DOLORI DI GESU’ SU TUTTO IL SUO ESSERE, CHE OLTRE A SUBIRE LA CROCIFISSIONE DEI GIUDEI , SUBIVA LA CROCIFISSIONE CHE  GLI DAVANO  TUTTI  I PECCATORI, E SUBIVA  ANCHE LA CROCIFISSIONE DI FUOCO E DI LUCE INFINITA  CHE  GLI DAVANO  IL DIVINO AMORE E IL DIVINO VOLERE, CHE ERANO  DI PESO INFINITO QUANTO E’ INFINITO DIO STESSO ; SENTI SUL TUO CAPO BENEDETTO OH MADRE MIA , L’ACERBO DOLORE CHE  GLI CAUSO’ LA TERZA CORONAZIONE DI SPINE, PERCHE’ SPOGLIANDOLO PER CROCIFIGGERLO, LA SUA VESTE RIMASE ATTACCATA ALLA CORONA DI SPINE E GLI E LA TIRARONO INSIEME ALLA VESTE; CON QUESTI VOSTRI DOLORI SUL CAPO E SU TUTTO  IL VOSTRO  VISO  CHE GRONDAVANO  SANGUE A TORRENTI, VI PREGO OH MADRE CARA, DI DIFENDERCI E LIBERARCI DAI NOSTRI PENSIERI LEGATI ALL’UMANO  NOSTRO VOLERE,E DAI PENSIERI CATTIVI E PECCAMINOSI,  DI DARCI I VOSTRI  SANTI PENSIERI D’AMORE E DI MISERICORDIA INFINITA VERSO ANCHE  I NOSTRI NEMICI; VERSO  CHI CI MALTRATTA E NON CI AMA; DI DARCI I VOSTRI STESSI PENSIERI PER OGNI SITUAZIONE IN CUI LA NOSTRA MENTE SI TROVI A PENSARE, SIA  NELLE COSE PICCOLE CHE IN QUELLE  PIU’  IMPORTANTI, E PRENDETEVI I NOSTRI  PENSIERI E LA NOSTRA VOLONTA’ PER SEMPRE, CON TUTTE  LE NOSTRE MISERIE E PECCATI; VI PREGHIAMO DI CORONARE ANCHE NOI E  TUTTI, DI QUESTE SANTE SPINE INSANGUINATE  DEL VOSTRO SANGUE E CON LE SPINE DI FUOCO E DI LUCE  CHE VI MARTIRIZZAVANO INFINITAMENTE,  DI CROCIFIGGERCI INISIEME A VOI, IN QUESTA  STESSA CROCE BENEDETTISSIMA IN CUI  VI SIETE VOI CROCIFISSI PER NOSTRO AMORE, E PASSATE IN NOI, TUTTO IL VOSTRO  SANGUE, LE VOSTRE LACRIME, LE VOSTRE INFINITE PIAGHE, I VOSTRI DOLORI, LE VOSTRE PREGHIERE, LE VOSTRE  GRAZIE E ATTRIBUTI, I VOSTRI MERITI, LE VOSTRE PENE  , LA VOSTRA VOLONTA’, I VOSTRI POTERI DIVINI, IL VOSTRO AMORE INFINITO, LA VOSTRA SAPIENZA E CONOSCENZA DELLA SS TRINITA’ E CONOSCENZA DI TUTTO , IL VOSTRO AMORE INFINITAMENTE MISERICORDIOSO E LA VOSTRA GIUSTIZIA, E TUTTO  CIO’ CHE SIETE E CHE AVETE SENZA  ALCUNA RISERVA,E OFFRITECI INISEME A VOI  E A TUTTE LE SANTE MESSE , AL PADRE  NOSTRO CELESTE IN UNITA’ CON LO SPIRITO  SANTO, PER IMPETRARE GRAZIE INFINITE A TUTTI I SUOI FIGLI  SMARRITI NELLE VIE DEL MALE, PER SVESTIRLO DEL SUO MANTO DI GIUSTIZIA, E RIVESTIRLO  DEL SUO MANTO  DI INFINITA MISERICORDIA, ANCHE  VERSO CHI CI STA  CROCIFIGGENDO  SENZA ALCUNA PIETA’ E CON INFINITO ODIO; SCRIVETE IN TUTTO  IL NOSTRO ESSERE , TUTTE  LE SANTE  VERITA’ DI DIO SULL’AMORE INFINITO, SULLA SAPIENZA DIVINA, SULLA CONOSCENZA TOTALE DELLA SS TRINITA’, DEL PADRE IN PARTICOLARE, SUL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE E SULL’INFINITA MISERICORDIA , CARITA’  UMILTA’ DIVINA,E SU TUTTE LE PREGHIERE PIU’ POTENTI PER OTTENERE LE GRAZIE PIU’ IMMENSE E OGNI GENERE  DI AIUTO  E DONO  PER L’ANIMA E PER IL CORPO, MA SOPRATTUTTO LE PREGHIERE PIU’ POTENTI,PER DIVENIRE VELOCEMENTE SIMILI A DIO IN TUTTO AL MILLE PER MILLE SENZA ALCUNA GRAZIA MANCANTE  IN NOI; LO SO,  CHIEDO  TROPPO , MA DIO  E’ INFINITO AMORE , CARITA’ , INFINITAMENTE  MISERICORDIOSO  E  GENEROSO, E NON SA NEGARE  NULLA A CHI  IN LUI  CONFIDA CIECAMENTE; SOPRATTUTTO A CHI  SI UNISCE SEMPRE AL SUO SANTO VOLERE, ED IO  NE APPROFITTO CON LIETA E GIULIVA GRATITUDINE VERSO  TANTA SUA ACCONDISCENDENZA E GENEROSITA’, TANTO PIU’  POI , SE MI PRESENTO A LUI COSI’ CROCIFISSO IN UNIONE A TE  E A GESU’, MADRE MIA, PERCHE’ A VOI, COME ANCHE A LUISA E AI  VERI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, IL PADRE  SEMPRE  BUONISSIMO E TENERISSIMO, NON SA DIRE  MAI DI NO; PERCHE’ SAREBBE  COME DIRE DI NO A SE STESSO , AL SUO VOLERE SS,CHE ABITA IN TUTTI I FIGLI DEL DIVINO VOLERE ; SE CI VEDE  POI COSI’ TRIBOLATI E SOFFERENTI SULLA CROCE INFINITA DI PENE E DOLORI , SICURAMENTE CI DARA’  TUTTO QUELLO CHE GLI  CHIEDEREMO E CHE CI PRENDEREMO PER NOI, SUOI AMATI FIGLI.
PADRE TENERISSIMO DA TE PER MEZZO DI MARIA E GESU’,  IN LORO E CON LORO , E PER MEZZO  DI LUISA  E DEL DIVINO VOLERE , IN LORO E CON LORO , MI PRENDO DALLE TUE  MANI ACCONDISCENDENTI E  INFINITAMENTE  GENEROSI, TUTTE LE GRAZIE  CHE SONO IN VOI , TUTTO  CIO’ CHE SIETE E CHE AVETE ALL’INFINITO PER L’INFINITO , CHE NON MANCHI NEMMENO LA PIU’ PICCOLA  O LA PIU’  IMMENSA GRAZIA CHE E’ IN TE NELLA TUA INFINITA’; IN GESU’  E NEL TUO SANTO SPIRITO D’AMORE,  MI PRENDO ANCHE TUTTE LE VERITA’ ETERNE SUL DIVINO  VOLERE, SUL DIVINO AMORE, SULLA DIVINA MISERICORDIA, SULLA SS TRINITA’, E SULLA VERA  DEVOZIONE  CHE  DOBBIAMO AVERE VERSO  LA SS TRINITA’ E VERSO  MARIA, LUISA , I FIGLI DEL DIVINO VOLERE  , VERSO TUTTI I SANTI , LE SANTE ANIME DEL PURGATORIO E GLI ANGELI, E LA VERA  CONOSCENZA SULLA  TERRIBILE PASSIONE DI GESU’,   DI MARIA, DI LUISA E DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE;  SCRIVETE IN NOI  TUTTI  QUESTE VERITA’ ETERNE, SPECIALMENTE QUELLA SULLA DIVINA VOLONTA’,  E DONATECI  LA LORO ASSIMILAZIONE E TRASCRIZIONE  NEI LIBRI E SITI D’ORO; RENDETECI TUTTI  SANTI  COME VOI  ALL’INFINITO PER L’INFINITO; DATECI LA GRAZIA  CHE NESSUNO PIU’ VADA ALL’INFERNO, CHE NESSUNO  PIU’ PASSI  PER IL PURGATORIO, MA ENTRINO DRITTI IN CIELO, CHE SIANO LIBERATI TUTTE LE ANIME DEL PURGATORIO ADESSO, CHE  NON CI SIANO PIU’ GUERRE E PIU’ ARMI  DISTRUTTIVE , OMICIDI  E SUICIDI,  CHE SE DOBBIAMO  PER FORZA SUBIRE  CASTIGHI PER PURIFICARCI,  CI SIANO INFLITTI SOLO  DALLA TUA MANO  INFINITAMENTE MISERICORDIOSA  E GENEROSA, E MAI  DALLE CREATURE;CHE  LE DOLOROSE PASSIONI DI GESU’ E MARIA E LA LORO CROCIFISSIONE SIA SEMPRE IMPRESSA  NEI NOSTRI CUORI , NELLA NOSTRA MEMORIA E INTELLIGENZA ED IN OGNI  CHIESA, SANTUARIO,LUOGO, CONVENTO, RELIGIOSO, SACERDOTE , VESCOVO POLITICO, GIUDICE , INSOMMA IN TUTTI, E CHE IL MONDO DIVENTI UN PARADISO PIU’ BELLO DI QUELLO  DEL CIELO ,ADESSO; CHE  SIA COLMATO TUTTO IL VUOTO  CHE  TUTTE LE CREATURE HANNO LASCIATO,  NON UNENDOSI AL DIVINO  VOLERE E NON AMANDO  IL DIVINO  AMORE, E DONATECI  LE PIU’ POTENTI PREGHIERE  PER OTTENERE TUTTO QUESTO IN PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE; IO VI RINGRAZIO INIFINITAMENTE A NOME MIO E DI TUTTI , NELLA DIVINA VOLONTA’.

ETERNO PADRE,  GUARDATE  IL DOLORE ESTREMO DI TUTTE LE MEMBRA E DELL’ANIMA DI GESU’ E MARIA,  CHE SONO TESE E STIRATE FINO ALLO SPASIMO  ANCHE  DALLA CROCE INVISIBILE DI LUCE  E DI AMORE, CHE IL DIVINO VOLERE  GLI DAVA IN CONTINUAZIONE  DI PESO INFINITO; GUARDATE I LORO CUORI COME VENGONO TESI  E STIRATI FINO ALLO SPASIMO, GUARDATE I LORO CUORI COME VENGONO MARTIRIZZATI SENZA TREGUA , COME LE VENE E LE ARTERIE DEL LORO  CUORE  SONO TESE  AL MASSIMO, FACENDO GEMERE DI ESTREMO DOLORE IL LORO DOLCISSIMO  CUORE; GUARDATE PADRE COME L’AMORE INFINITO  E IL DIVINO VOLERE  MARTIRIZZAVANO INFINITAMENTE I LORO CUORI E TUTTO IL LORO ESSERE CON DOLORI DI FUOCO E DI LUCE,  E COME LORO CON TUTTO CIO’, TI CHIEDONO  INFINITA MISERICORDIA VERSO CHI  GLI STA CAUSANDO  QUESTI TREMENDI MARTIRI, ED IO  PER PLACARE  LA TUA GIUSTA IRA CONTRO I MISERI  PECCATORI, TI OFFRO  TUTTO  L’AMORE MISERICORDIOSO  DEI LORO AMABILISSIMI CUORI, TUTTE  LE LORO SOFFERENZE  E MERITI INFINITI DEL LORO CUORE , DELLE LORO MENTI E DI TUTTO IL LORO ESSERE , IL LORO PREZIOSISSIMO SANGUE, LE LORO AMARISSIME LACRIME DI DOLORE, TUTTE LE LORO AZIONI INTERNE ED ESTERNE, TUTTO CIO’ CHE HANNO PATITO E TUTTE LE LORO PIAGHE, IN UNIONE A QUELLI DI TUTTI I SANTI ,A QUELLI DI LUISA E DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, E IN UNIONE A TUTTE LE MESSE E SACRAMENTI ETERNI , PER APPAGARE LA TUA  GIUSTIZIA, E PER FARTI VOLGERE VERSO L’UOMO INGRATO CON INFINITA MISERICORDIA E CON DONI E GRAZIE IFINITE; SPECIALMENTE IL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE , LA TUA STESSA SANTITA’ INFINITA FUSA IN LORO CON IL TUO  INFINITO AMORE, CARITA’ , MISERICORDIA, SAPIENZA ED UMILTA’, PER LIBERARE TUTTE LE ANIME DEL PURGATORIO, PER SALVARE TUTTI GLI AGONIZZANTI  E TUTTI  COLORO CHE DOVRANNO MORIRE  FRA BREVE TEMPO, PER PORTARE IL CIELO  SULLA TERRA E RISTABILIRE IL TUO REGNO DI VERA PACE E VERA GIOIA, PER DONARCI  OGNI CONOSCENZA DI TE , DEL DIVINO VOLERE E DEL DIVINO  AMORE E PER CROCIFFERGI TUTTI  INSIEME A GESU’ ,MARIA E LUISA.


ORA 22:00, 23:00 , 24:00 ( DALLE 12:00 ALLE 15:00)
INNALZAMENTO DI GESU’ SULLA CROCE
OH DOLCISSIMA MADRE  MIA CARISSIMA, E’ GIUNTA L’ORA DELL’INNALZAMNETO DI GESU’ CROCIFISSO E TU SENTI IN TE STESSA IL TUO INNALZAMENTO SULLA   CROCE  CON GESU’, SEI  SEMPRE UNITA A LUI IN TUTTO; QUESTE SONO LE ORE PIU’ PROFICUI PER ATTIRARE LE ANIME A VOI  E PERCIO’ IO INTENDO CHE  MI CHIEDETE DI ESSERE ANCHE IO  COME VOI INNALZATO SULLA VOSTRA STESSA CROCE, IN VOI , PER VOI E PER MEZZO DI VOI ; MAMMA CARA VI VOGLIO RIPARARE IN TUTTO E CONSOLARVI IN TUTTO , PERCIO’ BACIO IL VOSTRO VISO COSI’ DISTRUTTO E OLTRAGGIATO CON PUGNI, SCHIAFFI, SPUTI E SGUARDI DI DISPREZZO E ODIO, VI BACIO GLI OCCHI ARROSSATI DAL SANGUE , DAI PUGNI E DALLE SPINE, RINGRAZIANDOVI A NOME DI TUTTI,  PER LA GRAZIA CHE CON QUESTI MARTIRI CI AVETE PROCURATO, LIBERANDOCI DAI PECCATI CHE SI COMMETTONO CON LA VISTA, E VI CHIEDO PERDONO  A NOME DI TUTTI,  PER TUTTI GLI SGUARDI INDISCRETI O PIENI DI PASSIONE; VI BACIO  CON INFINITO AMORE LE ORECCHIE, E VI CHIEDO PERDONO A NOME DI TUTTI PER TUTTE LE VOLTE CHE ABBIAMO ASCOLTATO COSE  CHE APPARTENEVANO ALL’UMANO VOLERE O AL REGNO  DELLE TENEBRE, COSE  CHE PARLAVANO DI PECCATI O DI FATTI CATTIVI ACCADUTI E CE NE SIAMO  INCURIOSITI INUTILMENTE O INTERESSATI A NOSTRO DANNO, AUMENTANDO LE VOSTRE SOFFERENZE IN TUTTA LA VOSTRA VITA, SPECIALMENTE IN QUESTE 24 ORE DELLA VOSTRA PASSIONE, VI BACIO CON L’AMORE INFINITO DEL PADRE CELESTE E DELLO SPIRITO SANTO LA VOSTRA  BOCCA BENEDETTISSIMA, CHE PRONUNZIAVA SOLO LE PAROLE DEL PADRE E DEL SANTO SPIRITO D’AMORE, E INEBRIAVANO IL CUORE DI PACE E GIOIA COMMOVENTE  A TUTTI I VOSTRI ASCOLTATORI, CHE GODEVANO LE DELIZIE DELLA VOSTRA VOCE SOAVE , MELODIOSA E COSI’ ANGELICA E TENERA, E VI PROMETTO  A NOME MIO E DI TUTTI , DI STARE SEMPRE FISSO  NELLA VOSTRA  VOLONTA’ SANTISSIMA,E DI NON PRONUNCIARE MAI PAROLA SENZA IL VOSTRO VOLERE, E VI PROMETTO ANCHE DI AVERE LO SGUARDO  FISSO SEMPRE A VOI INNALZATI SULLA CROCE E LO SGUARDO FISSO SU TUTTA LA VOSTRA  VITA TERRENA  E CELESTE, SULLE VOSTRE PIAGHE SANTISSIME E PROFONDE FINO ALL’OSSO, SULLE  VOSTRE  CARNI DILANIATE E MACIULLATE DALLA TRIPLICE  FLAGELLAZIONE, DALLA  CORONAZIONE  DI SPINE, DALLA PESANTE  CROCE  CHE PORTASTE SULLE SPALLE E DAI CHIODI , DI GUARDARE SEMPRE E NUTRIRMI DEL VOSTRO SANGUE  SALVIFICO E DELLE VOSTRE LACRIME PURIFICATRICI, DI GUARDARE I VOSTRI CUORI CHE COMMUOVONO ALLE LACRIME PER TANTA  VOSTRA  COMPASSIONE E TENEREZZA VERSO  FIGLI INGRATI , RESI  COME BELVE FEROCI DAL PECCATO E DALL’UMANO VOLERE, VI PROMETTO DI GUARDARE SEMPRE FISSO ALLA VOSTRA TRIPLICE FLAGELLAZIONE E TRIPLICE  CORONAZIONE DI SPINE(CHE FURONO ANCHE DI FUOCO E DI LUCE), ALLA VOSTRA  CARCERAZIONE NELL’IMMOBILITA’ E SPORCIZIA  PIU’ ASSOLUTA, ALLE LEGATURE CON FUNI  E CATENE( CHE FURONO ANCHE DI FUOCO E DI LUCE) CHE  SOPPORTASTE SBALZATI DI QUA E DI LA, A TUTTE LE BESTEMMIE , CALUNNIE , OFFESE, TRADIMENTI, RINNEGAMENTI CHE  SOPPORTASTE  CON PIETA’ MAI VISTA NE IN  CIELO E NE IN TERRA, ALLA VOSTRA TREMENDA PASSIONE  NEL GETSEMANI. VI BACIO CON AMORE INFINITO CHE PRENDO DAL DIVINO VOLERE E DAL DIVINO AMORE, TUTTE LE PIAGHE DEL VOSTRO CORPO, LA PIAGA SULLA SPALLA , LE PIAGHE DELLE MANI , DEI PIEDI E DEL VOSTRO CAPO, E CI RINCHIUDO DENTRO ME STESSO E TUTTE LE ANIME E TUTTO IL CREATO, AFFINCHE’ NE USCIAMO TRASFORMATI IN  VOI PERFETTAMENTE; BACIO CON INFINITO AMORE TUTTE LE VOSTRE LACRIME ED IL VOSTRO COPIOSO SANGUE, CHE USCI’ TUTTO  DA VOI PER FARCI COMPLETAMENTE RICCHI DI VOI, E VERSATELO  CON ME SU TUTTE LE ANIME , SPECIALMENTE SU  I PIU’ MISERI CHE  NE SONO PIU’    BISOGNOSI E NE HANNO  MAGGIOR DIRITTO DI TUTTI GLI ALTRI; VI BACIO TUTTI  I VOSTRI ORGANI INTERNI, TUTTE LE OSSA, I MUSCOLI, I NERVI, LE ARTERIE CHE SI TESERO FINO ALLO SPASIMO PER DISTRUGGERE TUTTE LE NOSTRE SENSUALITA’ DEL CORPO E I MOVIMENTI DI TUTTO  IL CORPO NOSTRO CHE  NON SONO STATI UNITI ALL’AMORE E AL DIVINO VOLERE, E LI BACIO CON AMORE INFINITO CHE LO SPIRITO D’AMORE MI DA; BACIO CON INFINITO AMORE E CON INFINITA GRATITUDINE I VOSTRI  AMABILISSIMI CUORI  CHE FURONO OFFESI, OLTRAGGIATI, INCORRISPOSTI, ABBANDONATI, RINNEGATI, TRADITI, UMILIATI, DISPREZZATI, CALPESTATI SOTTO L’ODIO DISUMANO, E SUBIRONO LE FORTI TENSIONI DELLE VENE E DELLE ARTERIE SULLA CROCE BENEDETTISSIMA. GUARDA PADRE  SS., COME  GESU’ NON SI PREOCCUPAVA DI SE E DEL SUO DOLORE, MA DI COLORO CHE LO MALTRATTAVANO CON PENE INFINITE, CROCIFIGGENDOLO SENZA PIETA’ , E TI PREGAVA COSI’:” PADRE , PERDONALI, PERCHE’ NON SANNO QUELLO CHE  FANNO”, E AL LADRONE PENTITO CHE LO DIFESE DAGLI INSULTI DELL’ALTRO LADRONE GLI PROMISE IL PARADISO AFFIANCO A LUI IN QUEL GIORNO STESSO DI INFINITA MISERICORDIA. PADRE BUONISSIMO RICORDATI DELLE LACRIME DELLA MADRE SS. E DEL DOLORE IMMENSO  CHE PROVAVA NEL SUO CORPO, NELLA SUA ANIMA E NEL SUO CUORE CHE ERA CROCIFISSA  CON GESU’  PER LA SUA STRETTISSIMA UNIONE CON LUI NEL DIVINO VOLERE; IL CUORE DI GESU’ ,ERA IL CUORE  DI SUA MADRE E ANCHE IL CORPO, IL SANGUE , ED IL VISO  ERANO  IDENTICI IN TUTTO , E SOPRATTUTTO CIO’ CHE LI UNIVA IN UNA SOLA COSA , ERA LA DIVINA VOLONTA’ CHE GUIDAVA TUTTE LE AZIONI DI MARIA, QUELLA  STESSA VOLONTA’ CHE ANIMAVA ANCHE GESU’ ; GUARDA  PADRE,  COME  GESU’ SI PREOCCUPO’  DI SUA MADRE LASCIANDOLA IN AFFIDAMENTO AL SUO PREDILETTO DISCEPOLO GIOVANNI, DICENDO :” DONNA, ECCO TUO FIGLIO , FIGLIO , ECCO TUA MADRE”, TI RINGRAZIAMO PADRE D’AMORE INFINITO CHE CI HAI CONSEGNATO PER MANO DI GESU’, MARIA E ADESSO ANCHE LUISA LA NOSTRA  TENERISSIMA MADRE DEL DIVINO VOLERE, COME NOSTRE MADRI TENERISSIME, AFFIDANDO  A LORO IL COMPITO DI FARCI CRESCERE NEL LORO GREMBO MATERNO CON GESU’ ED IL DIVINO VOLERE, PER FORMARCI COMPLETAMENTE IN GESU’ E NEL DIVINO VOLERE CON LO SPIRITO D’AMORE; GRAZIE INFINITAMENTE  TI RENDO PADRE BUONISSIMO, PER AVERLE ARRICCHITE DI TE E DI TUTTE LE GRAZIE E VIRTU’, PER  AVERLE FATTE DEGNE MADRI AL PAR DI TE CHE SEI COLUI CHE E’ , CHE ERA , L’ESSERE IN SE STESSO, L’INCREATO, IL PRINCIPIO  E LA FINE DEI DESIDERI DELL’UOMO  CHE TI HA TROVATO , E CHE  NON TI LASCERA’ MAI PIU’; TI AMO INFINITAMENTE PADRE SS. IN GESU’  E MARIA , NEL DIVINO VOLERE, A NOME MIO E DI TUTTI I TUOI FIGLI, SPECIALMENTE QUELLI CHE TI ODIANO E NON SANNO QUELLO CHE FANNO, CHE  CROCIFIGGONO IL TUO UNIGENITO FIGLIO SULLA TREMENDA CROCE CHE  COME UN TORCHIO SPREMEVA ANCHE TE , LO SPIRITO SANTO , MARIA , LUISA  E TUTTI  NOI CHE  CI UNIREMO ALLA  VOSTRA PASSIONE, DI TUTTO IL  NOSTRO SANGUE, DELLE NOSTRE LACRIME, DELLA NOSTRA  VITA, PER DONARCI CON VOI A TUTTI I NOSTRI FRATELLI INGANNATI  DAL LORO UMANO VOLERE E DA SATANA; DIAMO  A BERE PADRE DI NOI STESSI , A QUESTI POVERI ASSETATI CHE NON HANNO CHI LI AIUTI E SOCCORRA NEL MONDO , DIAMO TUTTO QUEL CHE ABBIAMO A LORO , LA NOSTRA  SOMIGLIANZA, IL NOSTRO VOLERE  DIVINO, IL NOSTRO CUORE E LA NOSTRA MENTE, E RIVIVRANNO E TI AMERANNO COME PADRE BUONO, COME SALVATORE E COME CREATORE INFINITAMENTE  GENEROSO, MANDA IL TUO SPIRITO D’AMORE E RISORGERANNO ALLA VITA D’UNIONE CON  VOI E CON LA DIVINA VOLONTA’, TRASFORMALI INTERAMENTE AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA PERFETTISSIMA DI GESU’ E MARIA, RENDILI VERI FIGLI  TUOI  E DELLA MADRE SS. E DI LUISA , E LORO  LI PORTERANNO A TE RINNOVATI NELL’AMORE DELLO SPIRITO SANTO; PADRE  SS., GUARDA LA SETE  DI GESU’ ,MARIA  E LUISA DI ANIME , DI VERI  FIGLI DEL DIVINO AMORE , DEL DIVINO VOLERE, E DISSETALI  CON IL DONARE UN AMORE IMMENSO E INFINITO UGUALE  A QUELLO TUO A TUTTI GLI UOMINI; PADRE  BUONO  E ACCONDISCENDENTE, NON LASCIARLI MORIRE COSI’ ASSETATI DI ANIME, CONVERTI  TUTTI , ANCHE  I LORO PEGGIORI NEMICI E AGUZZINI, I SACERDOTI , RELIGIOSI E LAICI DEVOTI CHE LI HANNO ABBANDONATI ALLA MORTE DI CROCE E TORTURATI NEL CUORE, NELLA MENTE,  NELL’ANIMA E NEL CORPO CON I LORO SACRILEGI ENORMI E ORRIBILI; CONSOLALI PADRE , SOLO TU  PUOI FARE QUESTO MIRACOLO IMPOSSIBILE; GESU’, MARIA, LUISA, I FIGLI DEL DIVINO VOLERE, CON TUTTI I SANTI E GLI ANGELI ,STANNO ASPETTANDO CON TREPIDAZIONE CHE TU TI COMMUOVI A PIETA’ DEI MISERI, DEI SENZA DIO, E SI STANNO  CONSUMANDO COMPLETAMENTE FINO A ALL’ESTREMO SULLA CROCE DI MISERICORDIA E CARITA’ INFINITA.GUARDACI PADRE TENERESSIMO COME ESALIAMO CON GESU’ E MARIA IL NOSTRO ULTIMO RESPIRO DI VITA, E SOFFIA IL TUO ALITO DI VITA SU COLORO CHE SONO MORTI NELL’ANIMA E RIVIVRANNO; GUARDA I NOSTRI CUORI TESI FINO ALLO SPASIMO E SQUARCIATI DALLA LANCIA COME GRONDANO SANGUE ED ACQUA COME SORGENTE DI VITA NUOVA E SANTA PER TUTTI QUELLI CHE VORRANNO ABBEVERARSI A QUESTA SORGENTE DI GRAZIA CON CONFIDENZA E AMORE E GRATITUDINE, E TRASFORMA LE VOLONTA’ DI TUTTI IN DIVINA VOLONTA’, IN MISERICORDIA INFINITA, IN AMORE INFINITO. PADRE USACI MISERICORDIA INFINITA, USACI CARITA’ E AMORE PER IL SANGUE DI MARIA, DI GESU’, DI LUISA E DI TUTTI I LORO FIGLI; E PER TUTTE LE LORO  SOFFERENZE, IL LORO  INFINITO AMORE E I LORO MERITI  INFINITI , TRASFORMACI IN TE A TUA PERFETTISSIMA IMMAGINE E SOMOGLIANZA, NOI TE NE SGONGIURIAMO . AMEN , AMEN, AMEN, NELLA DIVINA VOLONTA’.

VENTITREESIMA ORA ( DALLE 15:00 ALLE 6:00)
GESU’ DEPOSTO  DALLA CROCE
OH MIA DOLCISSIMA  MADRE, FINALMENTE LA TEMPESTA E’ FINITA, E ARRIVA  UN PO DI QUIETE NEL TUO  AMABILISSIMO CUORE ADDOLORATO; TU TI SEI TUTTA CONSUMATA D’AMORE E DI LACRIME AMARE, MA DOLCI PER NOI E GESU’, CHE IN TE TROVAVA RIPARO E RIPOSO NELLA SUA TREMENDA  PASSIONE; ADESSO CHE E’ POGGIATO NEL TUO GREMBO, VEDI  COME FU’ RIDOTTO IL CORPO  DI GESU’ E IL SUO ADORABILE VOLTO,  NON C’E’ PIU’ VITA IN LUI, E QUESTO SE DA  UNA PARTE TI ADDOLORA, DALL’ALTRA TI CONSOLA, PERCHE’ NON POTRA’  PIU’ SOFFRIRE ADESSO, LE NOSTRE PERSECUZIONI CHE GLI ABBIAMO CAUSATO CON I NOSTRI PECCATI E CON IL NOSTRO UMANO VOLERE, CHE CREA SOLO DANNI A TE , A GESU’, AL PADRE  E A NOI STESSI; ORA OSSERVI LE PIAGHE INFINITE E PROFONDISSIME DI GESU’ E COMPRENDI ANCOR MEGLIO LA CATTIVERIA  NOSTRA QUANTO E’ CINICA E SPIETATA VERSO  IL VERO BENE; NOI SIAMO  BUONI E BRAVI CON CHI CI TIRANNEGGIA, COME FANNO MOLTI SACERDOTI , VESCOVI, CARDINALI E POLITICI DI OGGI , MA SIAMO BELVE  FEROCI CON CHI  CI VUOL VERAMENTE BENE E VUOLE DARCI LA VITA PER SALVARCI; GRAZIE INFINITAMENTE CARA MADRE , PERCHE’ CON LA  VOSTRA PASSIONE ESTREMA, AVETE FATTO SORGERE NELLE NOSTRE ANIME IL GRAN SOLE DEL DIVINO VOLERE, CHE CI FA PARTECIPI DELLA VITA TUA E DI GESU’ , DEL VOSTRO  SANGUE , DELLE VOSTRE PIAGHE , LACRIME, DEI VOSTRI  CUORI, DEI VOSTRI PENSIERI , ATTI E DEL VOSTRO VOLERE SEMPRE UNITO A QUELLO DEL PADRE  E DELLO SPIRITO SANTO; PER  RICAMBIARVI VI DO PER SEMPRE IL MIO VOLERE , TUTTO IL MIO ESSERE, LE MIE  MISERIE, TUTTO CIO’ CHE HO E CHE  SONO, LO SO E’ POCO IN CONFRONTO AI VOSTRI DONI IMMENSI, INFINITI, PERO’ E’ IL MIO TUTTO ,E PER ESSERE AL PAR DI  VOI  VI OFFRO  TUTTO QUELLO CHE SIETE E CHE AVETE TU E GESU’: LE VOSTRE PIAGHE, IL VOSTRO AMORE INFINITO, LE VOSTRE LACRIME ABBONDANTISSIME, IL VOSTRO SANGUE PREZIOSISSIMO, IL VOSTRO VOLERE, TUTTE LE VOSTRE AZIONI DIVINE, LA VOSTRA PASSIONE , I VOSTRI INFINITI MERITI, SOFFERENZE, LE VOSTRE PREGHIERE , L’INFINITA PASSIONE DI FUOCO E DI LUCE  CHE VI DIEDERO LA DIVINA VOLONTA’ E IL DIVINO AMORE, IN UNIONE A TUTTE LE SANTE MESSE ETERNE, PER SALVARE TUTTE LE ANIME,PER RIPARARVI DEL TORTO SUBITO, PER RICAMBIARVI IN AMORE , PER DIVENIRE SANTI  COME VOI, AL PAR DI VOI, PER CONSOLARVI E PER ONORARE, AMARE E CONOSCERE INTERAMENTE  E INFINITAMENTE LA SS. TRINITA’ NOSTRO TUTTO E NOSTRA VITA E LA SUA SS VOLONTA’. INTENDO AMARE E BACIARE IL TUO  SS VOLTO OH MADRE MIA : PER CONSOLARE IL VOLTO SANTISSIMO DI GESU’ TUO FIGLIO CHE NE E’ LA PERFETTA  COPIA DEL TUO VISO; COSI’ FACCIO  CON LA TUA BOCCA SEMPRE PURA E AMABILE, PER RIPARARE E CONSOLARE LA SETE  D’AMORE DI GESU’; INTENDO  BACIARE I TUOI OCCHI : PER CONSOLARE E RIPARARE LE OFFESE  E I TRAUMI  CHE  SUBIRONO GLI OCCHI DI GESU’ E QUELLI  TUOI; BACIO LE TUE ORECCHIE AMABILI  E SEMPRE ATTENDE ALLE PAROLE  DEL PADRE  E ALLA VOCE DI GESU’: PER CONSOLARE E RIPARARE LE SS ORECCHIE  DI GESU’ ASSORDATE DALLE GRIDA  DI UOMINI BELVE CHE SI ACCANIRONO CONTRO  DI LUI SENZA TREGUA; BACIO IL TUO DOLCE  E PURISSIMO NASO CHE ERA INTENDO SEMPRE A SENTIRE IL PROFUMO  DI GESU’  , DEL SUO CANDIDO VISO E IL SUO PROFUMO  CELESTIALE CHE EMANAVA SEMPRE AMORE E PUREZZA INFINITA: PER CONSOLARE E RIPARARE I TANTI  COLPI  CHE RICEVETTE NEL SUO NASO E A QUANTE VOLTE GLI UOMINI USANO QUESTO ORGANO CONTRO DIO  E LA PUREZZA , SCEGLIENDO IL FETORE DELLO SPIRITO DEL MALE  CHE LI RENDE  COME BELVE  DEMONIACHE; BACIO IL TUO  CUORE  OH MADRE  AMABILISSIMA: PER  RIPARARE E CONSOLARE IL  CUORE ADORABILISSIMO  DI GESU’ CHE SI FECE TORCHIARE SULLA CROCE, OFFENDERE DA TUTTI  NOI PECCATORI , DAI  GIUDEI E SOLDATI, E  SPRIZZO’ SANGUE ED ACQUA DOPO LA MORTE PER LA  TRAFITTURA DELLA LANCIA; BACIO CON AMORE IMMENSO I TUOI PIEDI E LE TUE MANI CHE  TANTO HANNO LAVORATO PER SERVIRE IL TUO  DIVIN FIGLIO : PER RIPARARE TUTTE  LE  NOSTRE AZIONI NON UNITE AL DIVINO VOLERE,  PER RIPARARE  E CONSOLARE LE PIAGHE  CHE ABBIAMO  INFLITTO NELLE MANI  E NEI PIEDI AL TUO DIVIN FIGLIOLO; BACIO CON AMORE INFINITO OH MADRE MIA DOLCISSIMA, TUTTO IL TUO CORPO ILLIBATO , E INTENDO CON CIO’ BACIARE TUTTE LE PIAGHE DI GESU’ E CONSOLARLO E RIPARARLO DELLE GRAVI OFFESE CHE GLI  FACCIAMO CON TUTTE LE NOSTRE MEMBRA, CHE GLI CAUSARONO TUTTE  QUESTE ADORABILISSIME PIAGHE IN TUTTO IL SUO CORPO; MA PER MEGLIO ONORARE, , RIPARARE E ADORARE IL PADRE NOSTRO TENERISSIMO E CONSOLARLO PER TUTTE LE OFFESE CHE GLI ABBIAMO RECATO CON I NOSTRI  LURIDI  E SCHIFOSI PECCATI, RIVESTITECI E TRASFORMATECI IN VOI OH TENERISSIMA  MADRE MIA: DI TUTTO IL VOSTRO CORPO PIAGATO, DEL VOSTRO VOLTO SS, DEL VOSTRO CUORE TRAFITTO , DELLA VOSTRA  ANIMA, DEL VOSTRO SGUARDO , DELLA VOSTRA DIVINITA’                          (SI INTENDE DIVINITA’: CREATA), DELLE VOSTRE  AZIONI DIVINE, DEL VOSTRO VOLERE SS, DEI VOSTRI MERITI  E DELLA VOSTRA PASSIONE TREMENDA ED IMMENSA, DELLA VOSTRA  TRIPLICE FLAGGELLAZIONE E CORONAZIONE DI SPINE(CHE FURONO ANCHE  DI LUCE E DI FUOCO) ECC. , ED IL PADRE RIMARRA’ OLTRE MISURA RIPAGATO, VEDENDO: NON PIU’  NOI  CON LE NOSTRE  MISERIE UMANE , MA TE IN NOI  CHE PROFUMASTE SEMPRE DI CIELO, E RINCHIUDETECI PER SEMPRE , PER L’ETERNITA’ NEL VOSTRO  CUORE,NEL VOSTRO SENO  E NEL DIVINO VOLERE, IN MODO CHE NON NE POSSIAMO USCIRE MAI PIU’  NEANCHE SE LO VORREMMO  CON TUTTE LE NOSTRE FORZE. PADRE  INFINITAMENTE  BUONO  E  MISERICORDIOSO, PLACATE DEL TUTTO  LA VOSTRA  GIUSTA IRA, E MOSTRATECI IL VOSTRO  SS VOLTO MISERICORDIOSO, TE NE  SCONGIURIAMO, PERDONATECI E AMMETTETECI TRA I VOSTRI FIGLI PIU’ AMABILI, TRA I FIGLI DEL DIVINO VOLERE, PER TUTTO  CIO’  CHE HANNO  SOFERTO MARIA E GESU’ IN TUTTA LA LORO VITA, SPECIALMENTE NELLE   24 ORE  DELLA LORO  AMARISSIMA  E PREZIOSISSIMA PASSIONE , DOVE DIEDERO TUTTO SENZA  RISERVARSI  NEMMENO UNA SOLA GOCCIA DI SANGUE , DI ACQUA , DI LACRIME  E ANCHE  DI DOLORI TREMENDI; TUTTO  HANNO DATO CON INFINITO AMORE , DIMENDICANDOSI COMPLETAMENTE DI LORO  STESSI, DELL’AMOR PROPRIO E SI SONO IMMOLATI SULLA  BENEDETTISSIMA  CROCE PER CONSOLARTI , RIPARARTI, PER SALVARCI E SANTIFICARCI TUTTI DELLA LORO STESSA SANTITA’;GRAZIE  TI RENDO  INFINITAMENTE ED ETERNAMENTE NEL DIVINO VOLERE  PADRE NOSTRO , NOSTRO SALVATORE E CREATORE, IN GESU’ E MARIA, A NOME  MIO  E DI TUTTI, ED IN TE RINGRAZIO LO SPIRITO D’AMORE E GESU’,  CHE IN UNIONE A TE , A MARIA, A LUISA  E AI FIGLI DEL DIVINO VOLERE HANNO OPERATO CON IMMENSO AMORE PER LIBERARCI DAI NOSTRI  NEMICI ETERNI E PER  PORTARCI IN PARADISO PIENI D’AMORE E SANTITA’ INFINITA; SIATE SEMPRE  LODATI TUTTI  VOI  E AMATI, CONOSCIUTI E ONORATI COME SI DEVE CON INFINITO  AMORE E CON TOTALE ABNEGAZIONE DEL NOSTRO VOLERE UMANO, UNITI  SEMPRE AL DIVINO VOLERE E AL DIVINO AMORE PER CANTARE IN CIELO LE VOSTRE  GLORIE IMMENSE ED INFINITE NELL’AMORE  E NELLA LUCE; TI BACIO  E TI ABBRACCIO  E TI ADORO SS. TRINITA’ CON TUTTO  IL TRASPORTO DEL MIO  CUORE CHE E’ VOSTRO PER L’ETERNITA’ , AMEN, AMEN , AMEN , NELLA DIVINA VOLONTA’.


VENTIQUATTRESIMA ORA ( DALLE 16:00ALLE 17:00)
SEPOLTURA DI GESU’ E DESOLAZIONE DI MARIA SS
QUI , MADRE CARISSIMA  PRIMA DI CONSOLARVI , VOGLIO  CHE CHI LEGGA QUESTO LIBRO: SAPPIA  CHE ONORE E GLORIA  TI PORTERANNO TUTTE LE ANIME CHE FARANNO QUESTE ORE SANTE  IN UNIONE ALLA DIVINA VOLONTA ED IN UNIONE CON TE, IN TE, PER TE, E PER MEZZO DI TE.
 LUISA PICCARRETA  RICEVETTE LA RIVELAZIONE DA GESU’: CHE CHI FA LE 24 ORE DELLA PASSIONE DI GESU’ , SARA’ COME UN ALTRO GESU’, CHE STA SOFFRENDO  E SALVANDO  DI NUOVO  SULLA TERRA CON GLI STESSI  SUOI MERITI , PERCHE’ SARA’  DI NUOVO GESU’ DENTRO L’ANIMA, CHE ETERNERA’ LA SUA PASSIONE TUTTE LE VOLTE CHE SI RECITERANNO LE BENEDETTE 24 ORE DELLA SUA PASSIONE, E UGUALMENTE SUCCEDERA’ CON TUTTI QUELLI CHE FARANNO QUESTE  BENEDETTE 24 ORE  DELLE SOFFERENZE DI MARIA SS; LEI  CONTINUERA’ IN QUEI MOMENTI LA SUA VITA DI SOFFERENZE IN NOI , E AVREMO  GLI STESSI  SUOI MERITI  IMMENSI,  CHE  EBBE  LEI  NELLA SUA PASSIONE DELLE 24 ORE ; OH QUANTE ANIME  SALVEREMO  CON GLI STESSI MERITI  DI GESU’ E MARIA! E QUANTA CONSOLAZIONE PORTEREMO AL PADRE E ALLO SPIRITO  SANTO, CHE HANNO PENATO INSIEME A GESU’ E A MARIA; E  QUANTE GRAZIE  NON CI DARANNO  PER QUESTI  MERITI INFINITI?, PERCIO’ SE VOGLIAMO  RIVESTIRCI E TRASFORMARCI  IN GESU’ E MARIA , NEL PADRE  E NELLO SPIRITO SANTO : FACCIAMO  TUTTI I GIORNI, UNITI AL DIVINO VOLERE:LA MEDITAZIONE DI  12 ORE DELLA LORO PASSIONE O ALMENO  8 ORE,  E CROCIFIGGEREMO IL REGNO DEL MALE E DELL’UMANO VOLERE, AL PATIBOLO DELL’INFAMIA PER L’ETERNITA’.
OH MADRE MIA  DOLCISSIMA VENGO  IN TE , CON TE  ,PER TE E PER MEZZO DI TE  E NEL DIVINO VOLERE, DAL PADRE TENERISSIMO, DALLO SPIRITO  D’AMORE  E DAL TUO GESU’  E NOSTRO,  PER ADORARLI E RINGRAZIARLI DI AVERCI DONATO QUESTE ORE SANTISSIME DELLA VOSTRA PASSIONE, CHE CI FANNO MERITARE  VOI STESSI E TUTTO CIO’  CHE AVETE E CHE SIETE, E LA  SALVEZZA DI TANTISSIME ANIME CHE ACCETTERANNO IL VOSTRO SANGUE , LE VOSTRE PIAGHE E LACRIME, IL VOSTRO  CUORE, LA VOSTRA CROCE, LA VOSTRA CORONAZIONE DI SPINE , LA VOSTRA VOLONTA’,E OGNI BENE VOSTRO; IO MI RIVESTO DI QUESTI SANTISSIMI BENI INFINITI E MEZZI D’AMORE, E LO FACCIO A NOME MIO E DI TUTTI, RIVERSANDOMI E FONDENDOMI TUTTO  IN VOI: I MIEI SGUARDI, IL MIO VISO, LE MIE ORECCHIE, LA  MIA  BOCCA, LA MIA PAROLA, LA MIA VOLONTA’ , TUTTI I MIEI ATTI, TUTTO IL MIO CORPO , LA MIA ANIMA,IL MIO SPIRITO, IL MIO INTELLETO , LA MIA MEMORIA, IL MIO CUORE , LA MIA MENTE  ECC. , E VI CHIEDO E MI PRENDO TUTTE LE GRAZIE , VIRTU’ , DONI E MERITI  CHE  SONO VOSTRI, PER ME  E PER TUTTE LE CREATURE ; RINCHIUDETECI DENTRO  VOI PER L’ETERNITA’, MORTI  COMPLETAMENTE A NOI  NELLA VOSTRA PASSIONE E MORTE, VIVI  COMPLETAMENTE IN VOI  NELLA VOSTRA VITA, RISORTI NELLA VOSTRA RISURREZIONE, ASCESI NELLA VOSTRA  ASCENSIONE, GLORIFICATI NELLA VOSTRA  GLORIFICAZIONE, AMEN, AMEN , AMEN , E MOLTIPLICO QUESTI SCRITTI, SCRIVENDOLI IN OGNI CUORE  DI CREATURA VIVENTE NELL’ETERNITA’,DONANDOLI ANCHE  A TUTTI I SANTI, A GLI ANGELI, ALLE ANIME  DEL PURGATORIO, PER LA LORO MAGGIOR GLORIA E LIBERAZIONE, E SPECIALMENTE, PER LA MAGGIOR  GLORIA DELLA SS TRINITA’, TUA OH MARIA SS E DI LUISA SS, NELLA DIVINA VOLONTA’.
TI BACIO OH MADRE  AMABILISSIMA, PER OGNI COLPO CHE SUBISTI IN GESU’, IN OGNI PUNTO DEL CORPO CHE EBBE A PENARE GESU’, E TI RINGRAZIO  CON INFINITO AMORE FILIARE, PRENDENDOMI  SU DI ME TUTTI I VOSTRI  DOLORI , AGONIE, TRISTEZZE, PENE, COLPI, PIAGHE, INSOMMA  TUTTO QUELLO  CHE PATISTE,  NON SOLO IN QUESTE 24 ORE  DELLA VOSTRA PASSIONE , MA ANCHE CIO’ CHE AVETE PATITO IN TUTTA LA VOSTRA VITA, E CIO’ LO FACCIO A NOME MIO E DI TUTTI, PROMETTENDO CHE RIPETERO’ TUTTI I  GIORNI DELLA MIA VITA QUESTE  ORE DI MEDITAZIONE E OFFERTA  ALMENO 8 ORE  AL GIORNO DELLE 24 ORE DI QUESTA VIA CRUCIS; E ANCHE SE NON AVRO’ CON ME QUESTO LIBRO VI RIPARERO’: UNENDOMI AL DIVINO VOLERE , A TE  E  A GESU’ IN ISPIRITO MENTALMENTE; VOI PERO’,  PROMETTETEMI  DI SCRIVERLE NELLA MIA VOLONTA’, MEMORIA , INTELLETTO E NEL MIO CUORE, E DI UNIRVI  A ME  INSIEME  AL PADRE  E  ALLO SPIRITO SANTO E A TUTTE LE CREATURE DI DIO , NELLA DIVINA VOLONTA’. AMEN , AMEN , AMEN.
FINE  DELLE 24 ORE DELLA PASSIONE DI MARIA E DI GESU’.
 

LA VERA ADORAZIONE E DEVOZIONE AL PADRE
PER ESSERE VERAMENTE DEVOTI  AL PADRE,  DOBBIAMO PER NECESSITA’ ESSERE DEVOTI ALLA MADREMARIA SS ,CHE CONCEPIRA’ E PARTORIRA’ GESU’ SUO FIGLIO UNIGENITO IN NOI; IL FIGLIO DI DIO , E’ UGUALMENTE COME  PER IL PADRE, UNIGENITO E PRIMOGENITO DI MARIA SS;LUI CRESCENDO IN NOI, CI FARA’AMARE DEGNAMENTE LA MADRE SUA E IL PADRE SUO ; CI INSEGNERA’ LE PREGHIERE PIU’ AMABILI PER ONORARE IL PADRE SUO E LA MADRE SUA , CIOE’ LA PREGHIERA DEL PADRE NOSTRO E DELL’AVE MARIA,E LO FARA’  PER MEZZO DEL SUO SANTO SPIRITO, CHE MANDERA’ A  NOI IN UNIONE A MARIA SUA MADRE E AL PADRE SUO CELESTE; LO SPIRITO SANTO SCENDERA’ DENTRO DI NOI PER SANTIFICARE LE NOSTRE VOLONTA’ UMANE, FACENDOCI CONOSCERE LA SECONDA MADRE NOSTRA E MADRE DEL DIVINO VOLERE, LUISA PICCARRETA; SE CON L’AVE MARIA, LO SPIRITO SANTO CONCEPISCE PER MEZZO DI MARIA IN NOI, GESU’ , CON L’AVE MARIA E LUISA       ( AVE MARIA E LUISA PIENE DI GRAZIA IL SIGNORE  E CON VOI, VOI SIETE  BENEDETTE FRA TUTTE LE DONNE ,E BENEDETTO  E’ IL FRUTTO DEL VOSTRO SENO GESU’, SANTA MARIA E LUISA , MADRI E REGINE DEL DIVINO VOLERE, PREGATE SEMPRE PER NOI E CON NOI PECCATORI, LEGATE SEMPRE LA  NOSTRA  VOLONTA’ ALLA VOSTRA E RIVESTITECI COMPLETAMENTE DI VOI E DI GESU’ E DONATECI  IL VOSTRO REGNO ORA, NELLA DIVINA VOLONTA’.): CONCEPIRA’ E FARA’  NASCERE PER MEZZO DI MARIA E LUISA: LA DIVINA VOLONTA’ E GESU’ IN NOI, IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI. SE CON IL ROSARIO  DI MARIA E  DI LUISA VINCEREMO SATANA ED IL NOSTRO UMANO VOLERE, CON IL ROSARIO DEL PADRE CHE  E’  FORMATO DA 5 AVE MARIA SUI  GRANI  SINGOLI E DA 50 PADRE  NOSTRO SUI GRANI  DI DIECI, DIO PADRE SI FARA’ CONOSCERE A NOI  COMPLETAMENTE E INTERAMENTE, E CI DARA’ IL PARADISO PERDUTO  DA ADAMO ED EVA, PERCHE’ LA PREGHIERA DEL PADRE NOSTRO, INSEGNATACI DA GESU’, LO FARA’  COMMUOVERE A PIETA’ VERSO  TUTTI GLI UOMINI DELLA TERRA, E LO ATTIRERA’ DI NUOVO VERSO L’UOMO INGRATO, CHE  PER TIMORE INFONDATO ALIMENTATO DALL’ANTICO SERPENTE: SI ERA NASCOSTO DENTRO IL SUO VOLERE, PER NON VEDERE E SENTIRE LA PRESENZA DEL SUO CREATORE, PROPRIO COME FECERO ADAMO ED EVA, CHE DOPO IL PECCATO SI NASCOSERO PER PAURA DI DIO , MENTRE PRIMA DI QUESTO FATTO, LORO  PASSEGGIAVANO  E CONVERSAVANO CON IL PADRE CELESTE CON IMMENSA CONFIDENZA E SEMPLICITA’ DI VERI FIGLI ; PER ESSERE  DI NUOVO CONFIDENTI , PURI E SEMPLICI COME COLOMBE  VERSO SI TANTO  AMABILISSIMO PADRE , LO DOBBIAMO CONOSCERE , E PER CONOSCERLO LO  DOBBIAMO  AMARE E INVOCARE COSTANTEMENTE SENZA  TIMORE ALCUNO , LO DOBBIAMO  ONORARE  CON  L’IMMAGINE DEL PADRE CELESTE, CHE HA RIVELATO A SUOR  MADRE  ELISABETTA  RAVASIO; NE DOBBIAMO  PARLARE MOLTO, SEGUENDO LE ORME DI GESU’ CHE  ERA SEMPRE UNITO  IN TUTTE LE SUE  AZIONI ALLA DIVINA VOLONTA’ DEL PADRE, E COMPIVA OGNI COSA PER FARLO CONOSCERE ATTRAVERSO LE SUE OPERE MISERICORDIOSE  ,I SUOI MIRACOLI E CON LE SUE PAROLE  SEMPRE INTENDE A PARLARE DEL PADRE CELESTE E DEL SUO VOLERE AMABILE  E MISERICORDIOSO. QUANDO ANCORA ERA 12 ENNE , GESU’, INSEGNO’ AI SUOI GENITORI, CHE PRIMA DI LORO,  VENIVA  IL VOLERE DEL PADRE SUO E L’AMORE  AL PADRE SOPRA  OGNI ALTRA COSA:” NON SAPETE CHE  DEBBO  OCCUPARMI DELLE COSE  DEL PADRE MIO” , MA I LORO GENITORI  NON CAPIRONO SUBITO QUESTE PAROLE; QUESTO AVVENNE  NEL TEMPIO DI GERUSALEMME, QUANDO  MARIA  E SAN GIUSEPPE LO SMARRIRONO, E LO RITROVARONO  DOPO 3 GIORNI ; PER QUESTO MOTIVO GESU’,  PARLAVA SEMPRE  DEL VOLERE DEL PADRE SUO:” TU NON HAI  VOLUTO NE VITTIMA  E NE OLOCAUSTO, UN CORPO INVECE  MI HAI PREPARATO; ALLORA IO HO DETTO: ECCO IO VENGO  OH MIO DIO,  PER FARE LA TUA VOLONTA’ “ – “ BEATI PIUTTOSTO, COLORO  CHE FANNO  LA VOLONTA’ DEL PADRE MIO “-  “ NON CHI DICE  SIGNORE  , SIGNORE SARA’ IN PARADISO , MA  CHI FA’ LA  VOLONTA’  DEL PADRE MIO”-  E NEL SORGERE LAZZARO DISSE: “ TI RINGRAZIO  PADRE  CHE ANCORA UNA VOLTA MI HAI  ASCOLTATO” - “ STA  SCRITTO: CHE DOVE  C’E’ LA TESTIMONIANZA DI 2 PERSONE, ESSA PUO’ ESSERE VERA E LE OPERE CHE IO COMPIO , LI COMPIO INSIEME AL PADRE MIO ED ESSE MI DANNO TESTIMONIANZA  INSIEME AL PADRE MIO” – “ IO HO UN CIBO  MIGLIORE DI QUESTO ( CHE ERA FARE LA VOLONTA’ DEL PADRE SUO)” – “ NESSUNO  HA MAI VISTO  IL PADRE  SE NON COLUI CHE E’ DISCESO DAL CIELO E LO FARO’ CONOSCERE A COLUI  CHE  SCEGLIERO’, ED  EGLI FARA’ ANCHE  OPERE PIU’ GRANDI DI QUELLE CHE HO FATTO IO” – “ TUTTO  CIO’  CHE CHIEDETE AL PADRE MIO NEL MIO  NOME, EGLI VE LO CONCEDERA’  “   -  “ QUANDO SARO’ PORTATO VIA DA VOI  NON RATTRISTATEVI; IO E IL PADRE MIO VI MANDEREMO UN ALTRO CONSOLATORE , LO SPIRITO SANTO, CHE  ABITERA’ IN VOI  CON ME E CON IL PADRE,  VI FARA’ CONOSCERE  TUTTO E VI FARA’ RICORDARE  OGNI MIA  PAROLA; TUTTO CIO’ CHE  E’ DEL PADRE,  E’ ANCHE MIO”- “ TUTTO CIO’ CHE CHIEDETE AL PADRE  MIO NEL MIO NOME,  EGLI VE LO CONCEDERA’” – “ PER QUESTO VI HO DETTO: CHE NESSUNO PUO’ VENIRE A ME  SE NON LO ATTIRA IL PADRE MIO “-“PIETRO , NON LA CARNE TI HA RIVELATO TUTTO  CIO’  , MA IL PADRE MIO; TU SEI PIETRO  E SU QUESTA  PIETRA EDIFICHERO’ LA MIA CHIESA”-“  CHI MI  ONORERA’, DIVENTERA’ IL TEMPIO,  DOVE IO E IL PADRE PRENDEREMO DIMORA IN LUI” –“ IL PADRE  HA TANTO  AMATO  GLI UOMINI  DA DARE IN SACRIFICIO IL FIGLIO SUO UNIGENITO”- “  APPENA  IL PADRE  VIDE IL PECCATORE  PENTITO DA LONTANO  , SUBITO GLI CORSE  INCONTRO E LO ABBRACCIO’ E LO BACIO’ , POI DISSE  AI SUOI SERVI :” PRESTO PORTATE QUI IL VITELLO  PIU’ GRASSO E AMMAZZATELO E FACCIAMO  FESTA  GRANDE ; PORTATE  I CALZARI , IL VESTITO NUOVO  E L’ANELLO    E RIVESTITELO,  PERCHE’  QUESTO MIO FIGLIO ERA MORTO ED E’ TORNATO IN VITA , ERA PERDUTO ED E’ STATO RITROVATO. ( CON QUESTA PARABOLA GESU’  CI STA DICENDO  CHE IL PADRE AMA UN ANIMA  RITROVATA PIU’ DI TUTTE LE ANIME GIUSTE  DEL CIELO, E LUI FARA’ DI TUTTO  PER SALVARE  L’ANIMA; E QUANDO L’ANIMA RIINIZIA  DI NUOVO A PENSARE  DI RITORNARE   DAL PADRE ETERNO CON CUORE CONTRITO,  EGLI  SUBITO  LE VA INCONTRO PER  RIEMPIRLA  DI TUTTI I SUOI  DONI  E LA RICOLMA  DEL SUO AFFETTO PATERNO  SENZA MISURA, ANDANDO   INCONTRO  PER PRIMO  LUI STESSO VERSO L’ANIMA  PENTITA  E UMILIATA, PER RIALZARLA  AL DI SOPRA  DI TUTTI GLI ALTRI ; QUESTO E’ L’AMORE DEL PADRE  CHE  HA  PER OGNI SINGOLA  ANIMA.).”  -  “  TI RINGRAZIO  PADRE CHE HAI NASCOSTE  QUESTE COSE  AI SAPIENTI E LI HAI RIVELATI AI PICCOLI, SI PADRE , PERCHE’ COSI’ E’ PIACIUTO A TE”  -“ PADRE  GLORIFICA IL TUO NOME ,PERCHE’  TUTTI CREDANO CHE TU MI HAI MANDATO”  E IL PADRE  RISPOSE :” LO GLORIFICATO E LO GLORIFICHERO’ ANCORA” -  NEL BATTESIMO DI GESU’ NEL GIORDANO , IL PADRE DISSE: “ TU SEI MIO FIGLIO  NEL QUALE  IO MI SONO COMPIACIUTO” E NEL MONTE TABOR DISSE AI  3 APOSTOLI” QUESTO E’ IL MIO FIGLIO  PREDILETTO  NEL QUALE  MI SONO COMPIACIUTO , ASCOLTATELO” -  GESU’ DISSE ALLE PIE DONNE DOPO LA SUA RISURREZIONE: “ ANDATE A RIFERIRE AI MIEI FRATELLI CHE LI ATTENDO IN GALILEA , LA’ , MI VEDRANNO “ E ALLA MADDALENA DISSE:” NON MI TOCCARE, PERCHE’ NON SONO ANCORA  SALITO AL PADRE MIO ( QUESTO LO DISSE  PERCHE’  DOPO LA SUA RISURREZIONE IL SUO CORPO BEATO  DOVEVA PRIMA ESSERE  ABBRACCIATO  DAL PADRE SUO ,E DOPO  LO POTEVANO  TOCCARE  ANCHE GLI ALTRI –  AL PADRE SUO  SPETTAVA SEMPRE   ESSERE ONORATO  PER PRIMO RISPETTO  A GLI ALTRI ). –   SULLA CROCE GESU’ DISSE :” PADRE PERDONALI,  PERCHE’  NON SANNO  QUELLO CHE FANNO”-  “DIO MIO , DIO MIO  , PERCHE’ MI HAI  ABBANDONATO”-  “PADRE SE VUOI ALLONTANA DA ME QUESTO CALICE TUTTAVIA NON LA MIA  MA LA TUA VOLONTA’ SI FACCIA( QUESTO LO DISSE NEL GETSEMANI)”- E QUANDO GLI APOSTOLI GLI CHIESERO UN INSEGNAMENTO  DI COME PREGARE EFFICACEMENTE , EGLI GLORIFICO’ ANCORA  UNA VOLTA IL PADRE SUO  E NOSTRO, COSI’:
” PADRE NOSTRO,CHE  SEI  NEI CIELI(QUI CI VUOL DIRE GESU’: CHE IL NOSTRO CUORE E LA NOSTRA MENTE DEVONO  AMARE  IL PADRE   E LA SUA  VOLONTA’ DIVINA CON LO STESSO  SPIRITO  DEL CIELO )- SIA SANTIFICATO  IL TUO NOME( DOBBIAMO  SANTIFICARE IL NOME DEL PADRE  NOSTRO, DIVENENDO SIMILI A LUI , AMOREVOLI , CARITATEVOLI, MISERICORDIOSI , E DOBBIAMO OFFRIRGLI E CONSACRARGLI TUTTA LA NOSTRA VOLONTA’ , LE NOSTRE AZIONI, E LUI LI SANTIFICHERA’ , PERCHE’ EGLI  E’ SANTO.) -  VENGA IL TUO REGNO ( IL REGNO DEL DIVINO VOLERE , DELL’AMORE, DELLA PACE , COSI’  COME E’ IN CIELO,  SENZA PIU’ ODIO E GUERRE,SEMPRE UNITI  IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI AL VOLERE DEL PADRE)-  SIA  FATTA LA TUA  VOLONTA’, COME  IN CIELO  COSI’ IN TERRA( DOBBIAMO ESSERE SANTI E PURI COME GLI ANGELI  E I SANTI  DEL CIELO; GESU’ , MARIA  E LUISA CI HANNO  LASCIATO  LE LORO ORME  (I LORO ATTI DIVINI) E GLI SCRITTI  SULLA DIVINA VOLONTA’ , ORA STA  A NOI  UNIRCI SEMPRE AL VOLERE DEL PADRE, COME HANNO FATTO LORO  TRE)- DACCI OGGI  IL NOSTRO PANE  QUOTIDIANO ( DACCI CIOE’ : L’EUCARESTIA , LA DIVINA VOLONTA’, LA PAROLA DI DIO,  CHE SONO  IL VERO  CIBO  DELL’ANIMA, COME DISSE GESU’  STESSO A GLI APOSTOLI NEL POZZO  DI GIACOBBE, DOPO  CHE EBBE  PARLATO  CON LA SAMARITANA, MA SPECIALMENTE  QUESTO CIBO , SONO LE VERITA’ SULLA DIVINA VOLONTA’ CHE HA DATO A LUISA E A ME, PERCHE’   LE ANIME CON QUESTE  VERITA’,  POSSONO OTTENERE IL DONO DELLA DIVINA VOLONTA’)- RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI( SII  CON NOI MISERICORDIOSO, COME ANCHE NOI LO SIAMO  CON I NOSTRI  FRATELLI, E PERDONACI COME  ANCHE  NOI  PERDONIAMO A LORO)- E  NON CI INDURRE IN TENTAZIONE,  MA LIBERACI DAL MALE  , AMEN( NON CI FARE CADERE  NELL’ORA DELLA PROVA E DELLA TENTAZIONE , MA FACCI SEMPRE  CON IL TUO AIUTO ONNIPOTENTE , VINCERE SUI NOSTRI AVVERSARI  INVISIBILI E VISIBILI, SUL NOSTRO  VOLERE UMANO, SULLE NOSTRE PASSIONI, COSI’ SEMPRE SIA,OH  MIO DIO). QUESTA PREGHIERA  VA RECITATA CON GESU’ E MARIA NEI NOSTRI CUORI, PERCHE’ SOLO LORO  E LUISA SANNO  PREGARE IL PADRE NEL DIVINO VOLERE E NEL PURO AMORE DIVINO  . CHI PREGA DA SE , SENZA  UNIONE ALLA DIVINA VOLONTA’, MA  CON IL SUO  VOLERE, SARA’  COME  UN IPOCRITA CHE OSTENTA SANTITA’, MA  CHE IN REALTA’ NON CONOSCE  NE IL PADRE, NE LA MADRE SS MARIA , E NE LUISA LA MADRE  DEL DIVINO  VOLERE. CON IL ROSARIO  DEL PADRE  INVOCHIAMO IL REGNO DI DIO SU DI NOI , IN MEZZO A NOI, GIA’ E’ IN MEZZO A NOI , MA  APPUNTO PERCHE’ NON CONOSCIAMO NE LUISA, NE MARIA, NE GESU’, E NE IL PADRE, LO SPIRITO SANTO NON CE LO MANIFESTA IN MODO VISIBILE ALL’ANIMA ,E MOLTI NON SENTENDOLO NEL CUORE QUESTO REGNO, ENTRANO  NEL REGNO DELLE TENEBRE, DELL’UMANO  VOLERE E DI SATANA, CHE FARANNO SENTIRE E VEDERE ALL’ANIMA IL BUIO  PIU’ FITTO  E PIU’ TRISTE; E QUESTO E’  PROPRIO  QUELLO CHE STA ACCADENDO  OGGI, NESSUNO PIU’  PORTA IN SE LO SPIRITO  SANTO DEL PADRE, E TUTTI  VANNO ALLA DERIVA, NEL BUIO PIU’ TOTALE; IL SANTO ROSARIO DEL PADRE CI DARA’ GRAZIA  SU GRAZIA, LA COMPLETA SOTTOMISSIONE AL SANTO  SUO VOLERE, L’IMITAZIONE DELLE SANTE VIRTU’ DI LUISA,  MARIA E  GESU’,E L’UNIONE CON IL PADRE E CON TUTTE LE SUE CREATURE ED IL SUO CREATO  CHE VIVONO NEL SOLO ATTO DIVINO DEL PADRE  NOSTRO 3 VOLTE AMMIRABILE; CON QUESTO ROSARIO VINCEREMO TUTTO  E TUTTI , SIA IL NOSTRO VOLERE UMANO, SIA  I NOSTRI NEMICI, COME HA DETTO  LA VERGINE MARIA NEL SUO MAGNIFICAT, E SIA  IL PADRE, CHE VEDENDOCI IN LUI, CI DARA’ OGNI COSA CHE GLI  CHIEDEREMO NEL NOME  NOSTRO, DI GESU’ , DI MARIA E DI LUISA; NEL NOME NOSTRO, SOLO SE ABBORRIREMO  IL NOSTRO  VOLERE UMANO E CI UNIREMO SEMPRE AL DIVINO VOLERE COME FECERO GESU’, MARIA E LUISA CHE VISSERO SEMPRE UNITI  AL VOLERE DEL PADRE .SE PER FARE NASCERE IN NOI GESU’ E LA DIVINA VOLONTA’:  CI SIAMO MESSI  NEL SENO  DI MARIA E DI LUISA NOSTRE DOLCISSIME MAMME , PER FAR NASCERE IL PADRE E LA SS TRINITA’: CI DOBBIAMO  METTERE SEMPRE,  DOPO CHE SIAMO NATI IN GESU’ E NEL DIVINO VOLERE PER MEZZO DI MARIA E  DI LUISA , NEL SENO  BENEDETTISSIMO DEL PADRE,  COME LO SONO  GESU,MARIA LUISA E LO SPIRITO SANTO ; ESSO E’ IL LUOGO PIU’ BELLO , PIU’ DESIDERABILE PER GESU’ , PER LO SPIRITO SANTO  E PER OGNI CREATURA  CHE E’ USCITA DA QUESTO SENO PATERNO , NOI SIAMO COME  LA PIOGGIA, CHE SCENDENDO DAL CIELO,  VUOLE RITORNARE  DI NUOVO  NEL SENO DEL CIELO DOVE  ERA  NATA; SIAMO GOCCIE  DIVINE D’AMORE,  CADUTE  SULLA TERRA  PER  FECONDARE LA TERRA  DI DIO: DI AMORE E DI VOLONTA’ DIVINA; PER POI RITORNARE LIETI E FESTOSI DI AVER  ADEMPIUTO IL VOLERE DEL PADRE,  NEL SUO DOLCISSIMO E PURISSIMO  SENO  3 VOLTE SANTO; QUALE GIOIA, C’E’  RISERVATA A NOI  CHE LAVORIAMO DIMANI A SERA PER ADEMPIERE IL SANTO VOLERE DEL PADRE, QUALI GRAZIE, CI RISERVA SOLO PER NOI  CHE ABBIAMO CONOSCIUTO IL SUO SANTO VOLERE COME CE NE HA PARLATO LUISA PICCARRETA. NOI SIAMO I PRIMOGENITI DEL PADRE,  SE ABBIAMO CAPITO IL VOLERE  SUO, CHE E’ QUELLO  DI FAR  CONOSCERE  IL SUO VOLERE TRAMITE GLI SCRITTI MIEI E DI  LUISA,  E ANCHE QUELLI  DI MADRE EUGENIA RAVASIO, DI SANTA FAUSTINA  KOWALSKA, DI SUOR  CONOSOLATA BETRONE  DEL DIVINO AMORE , DI SANTA MARGHERITA ALACOQUE DEL  SACRO CUORE DI GESU’, DI SUOR MARTA  CHAMBON ( SULLE PIAGHE DI GESU’) ,DI SANTA BRIGIDA , SAN GERTRUDE, SAN GASPARE DEL BUFALO, SUOR MARIA PERINI DE MICHELI,, DI SUOR AMALIA, DI SAN LUIGI MARIA DE MONFORT  CHE HANNO  SCRITTO  TANTE  RIVELAZIONI DEL CIELO  SULLA PASSIONE DI GESU’  E SULLA VERA DEVOZIONE A MARIA SS., E SE FAREMO TUTTO CIO’ CHE QUESTI SCRITTI  ISPIRATI  DAL PADRE PER MEZZO DI GESU’ E DEL SUO SANTO SPIRITO DICONO , NOI ENTREREMO NEL SENO DEL PADRE  SENZA  MAI  PIU’ USCIRNE, PERCHE’  CHIUNQUE INCONTRA L’AMORE PATERNO, VI RIMANE  COME UN PICCOLO  BAMBINO CHE E’ SEMPRE ATTACCATO ALLA MAMMA SUA,  E NON SAPRA’ FARE ALTRO, CHE AMARLO  ETERNAMENTE E INFINITAMENTE  NEL DIVINO VOLERE, AVENDO TROVATO IN LUI UN ACQUA VIVA CHE  ZAMPILLA SEMPRE NUOVA E SEMPRE  PIU’ FRESCA E SEMPRE  PIU’ BUONA DI VITA  D’AMORE ,E DI GIOIA SENZA FINE  E SENZA TERMINE  DI TEMPO; ANCHE  SE STAREMO  QUI  SULLA TERRA, POSSIAMO  SENTIRE IL DOLCISSIMO NIDO D’AMORE  DEL SENO DEL PADRE ; SE FAREMO TUTTO PER  MEZZO  DEL PADRE , NEL PADRE , CON IL PADRE E PER MEZZO DEL PADRE CELESTE, NOI VIVREMO SEMPRE IN QUESTO SENO  CELESTE,  CHE CI CONSOLERA’ MOLTO PIU’  DI TUTTE LE MAMME MESSE INSIEME; GESU’ NELLA SUA  VITA  INTERA, NON FECE ALTRO CHE PARLARCI DELLA BONTA’  MISERICORDIOSA DEL PADRE SUO,  E SE SCESE SULLA TERRA,NON VUOL DIRE  CHE LASCIO’  IL SENO DEL PADRE; ANZI DISSE A FILIPPPO:” DA TANTO TEMPO SONO CON TE FILIPPO, E TU DICI : MOSTRACI IL PADRE?- CHI HA VISTO ME  A VISTO IL PADRE , CREDI TU IN QUESTO?” ; ANCHE  NOI  QUINDI SE  VERAMENTE VOGLIAMO  VIVERE COME GESU’ DENTRO  IL SENO DEL PADRE SUO , DOBBIAMO  FARE TUTTO IL SUO VOLERE SANTISSIMO,E  AMIAMOLO, FACCIAMOLO CONOSCERE  COME  VERAMENTE E’ , E NON  PER QUELLO  CHE GLI ALTRI CE LO HANNO DESCRITTO,   CIOE’ COME UN PADRE  NASCOSTO CHE CI GUARDA  DA LONTANO E CON GIUSTIZIA; NO ! IL PADRE  E’ INFINITAMENTE  MISERICORDIOSO, TENERO E ACCONDISCENDENTE, E DIFENDE IL FIGLIO  SUO SULLA TERRA COME LA PUPILLA DEI SUOI OCCHI , COME  LA CHIOCCIA CON I SUOI PULCINI, COME PIU’ DI TUTTE  LE PIU’ TENERE  MAMME SULLA TERRA CON I LORO PARGOLI, NON CI FARA’  PERDERE NEMMENO UN CAPELLO SE LO RITERRA’  UTILE  PER NOI; QUESTO PERO’ E’ UN MODO  DI DIRE  CHE: DIO PADRE  CI CUSTODISCE PERFETTAMENTE,  E NON  CI POTRA’  MAI ACCADERE  NIENTE   DI MALE,  SPECIALMENTE PER L’ANIMA E SE LO  VORRA’  ANCHE  PER IL  CORPO;  BEN VENGA ALLORA IL SUO VOLERE DIVINO  IN TUTTE LE  NOSTRE AZIONI, FACCIAMOLO REGNARE  TOTALMENTE, E SAREMO  SEMPRE NEL SENO PATERNO BEN CUSTODITI E DIFESI; LA COSA  MIGLIORE PER NOI SUOI PARGOLI E’ QUESTA: CHE  NON  DOBBIAMO  MAI PREOCCUPARCI DI NIENTE , PERCHE’ SAREMO AL SICURO DENTRO  IL SENO DEL PADRE NOSTRO; E DICIAMO  AL PADRE  CELESTE SEMPRE  QUESTA PREGHIERA PRIMA DI INIZIARE E DI FINIRE  LA  NOSTRA  GIORNATA  QUOTIDIANA PER RIPOSARCI  NEL SUO GREMBO PATERNO E DIVINO IN PIENO LETIZIA E GIOIA:

“PREGHIERA AL PADRE, SALVATORE E CREATORE   DI TUTTI GLI UOMINI”

PADRE MIO INFINITAMENTE UMILE,TENERO , BUONO  E SEMPRE  ACCONDISCENDENTE , TU MI SEI  SEMPRE STATO PADRE , ANCHE QUANDO IO  MI SONO ALLONTANATO DA TE , DIMENDICANDO CHE SONO  TUO FIGLIO E CHE TU MI HAI CONCEPITO E PARTORITO SU QUESTA TERRA, CHE SENZA  DI TE PER ME E DIVENTATA UNA VALLE DI LACRIME , DI TRISTEZZA E ANGOSCIA, MENTRE LASCIANDOTI E ABBANDONANDOTI,  HO LASCIATO DIETRO DI ME UN CIELO STELLATO E UN SOLE D’AMORE E DI LUCE CHE  NON TRAMONTAVA MAI  DI GIOIA E DI  BEATITUDINI CELESTI, ADESSO HO CAPITO: CHE TU SOLO,  SEI  IL MIO TUTTO , LA MIA VITA, E MI PROPONGO  PERCIO’ CON TUTTE LE  MIE FORZE E CON TUTTA LA MIA VOLONTA’: DI UNIRMI AL TUO VOLERE SANTISSIMO PER L’ETERNITA’,E PER I SENTIERI  CHE TU MI HAI TRACCIATO, CHE SONO:  LA TOTALE DEVOZIONE A GESU’, MARIA , LUISA, AL DIVINO VOLERE , AL CROCIFISSO , ALLA MIA CROCE , ALL’EUCARESTIA, ALLA SANTA MESSA QUOTIDIANA, ALLA  TUA SS PAROLA , SPECIALMENTE  QUELLA CHE  HAI DATO A LUISA SULLA DIVINA VOLONTA’ E QUELLA  CHE HAI RIVELATO  A MOLTI SANTI  SULLA PASSIONE DI GESU’ E MARIA E SULLA  VERA DEVOZIONE A MARIA, CHE POSSONO TUTTO  PRESSO DI TE ; PERCIO’ IO  MI RIVESTO PER MEZZO DI MARIA ,DEL  TUO SANTO SPIRITO  E DI LUISA :DI GESU’ PASSIONEVOLE , DI TUTTI I SUOI ATTI E DEL SUO VOLERE,DELLE SUE PIAGHE, DEL SUO VOLTO SS, DEL SUO SANGUE , DELLA SUA CORONAZIONE DI SPINE E DI SPINE  DI FUOCO E DI LUCE, DELLA SUA CANNA, DEI SUOI VESTITI, DELLE SUE LACRIME E DELLA SUA CROCIFISSIONE, CHE FU’ ANCHE DI FUOCO E DI LUCE, E MI METTO DENTRO IL TUO SENO COME  FIGLIO TUO LEGGITTIMO  PER L’ETERNITA’. PADRE MIO  IO TI AMO IN GESU’ , CON LO SPIRITO SANTO E NEL TUO VOLERE SS; TI AMO  PIU’ DELLA MIA STESSA VITA, PIU’ DI TUTTE LE COSE  CHE  TU  HAI CREATO  PER  AMOR MIO; TI AMO CON IL TUO STESSO CUORE  E AMORE INFINITO  ED ETERNO ; TI AMO INFINITAMENTE  IN UNIONE A GESU’ , MARIA , LUISA E A TUTTE  LE TUE CREATURE E PER MEZZO DI LORO. PADRE MIO, IO  SONO  UNO CON TE, SONO LA TUA  GOCCIA D’AMORE  IMMENSA, CHE VUOL INCENDIARE TUTTI I CUORI DEI FIGLI TUOI SULLA TERRA, NEL CIELO  E NEL PURGATORIO; PADRE  MIO,  AMA TU CON IL MIO PICCOLO CUORE E RENDILO  IL PIU’ GRANDE  DI TUTTI GLI  ALTRI CUORI DEL CIELO  E DELLA TERRA; RENDILO INFINITO COME IL TUO, ED ETERNO  NELL’AMORE; PADRE  TUTTO A TE MI OFFRO E MI CONSACRO SENZA ALCUNA RISERVA , CON TUTTO  IL MIO ESSERE E TUTTI I MIEI AVERI , CON LA MIA VOLONTA’  E TUTTE LE MIE AZIONI; PADRE  MIO , FIDUCIA MIA, IN TE  CONFIDO  E MI AFFIDO  INFINITAMENTE  MIO TUTTO, AMEN,AMEN , AMEN, NELLA DIVINA VOLONTA’.
FINE











Secondo il decreto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede (A.A.S., N.58-18, del 29 dicembre 1966), e approvata da S.S. Paolo VI il 14 ottobre 1966, non è proibito divulgare senza l'Imprimatur, scritti riguardanti nuove apparizioni, rivelazioni, visioni, profezie o miracoli.



























Edizione fuori commercio


 
Il Regno del Fiat in mezzo alle creature





~ Libro di Cielo ~






Il richiamo della creatura nell’ordine,
al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio






La Regina del Cielo
nel Regno della Divina Volontà






Luisa Piccarreta
“La Piccola Figlia della Divina Volontà”


J.M.J.

LA REGINA DEL CIELO
NEL REGNO DELLA DIVINA VOLONTÀ
Regina immacolata, celeste Madre mia, vengo sulle tue ginocchia materne per abbandonarmi, come tua cara figlia nelle tue braccia, per chiederti, coi sospiri più ardenti, in questo mese a te consacrato, la grazia più grande, cioè di ammettermi a vivere nel Regno della Divina Volontà. Mamma Santa, tu che sei la Regina di questo regno, ammettimi come figlia tua a vivere in esso, affinché non sia più deserto, ma popolato dai figli tuoi. Perciò sovrana Regina, a te mi affido, acciocché guidi i miei passi nel regno del Volere Divino; stretta alla tua mano materna, tu guiderai tutto l’essere mio perché io viva perennemente nella Divina Volontà. Tu mi farai da mamma, ed io ti consegno la mia volontà, affinché me la scambi con la Divina Volontà e così [io] possa essere sicura di non uscire dal regno suo. Perciò ti prego di illuminarmi per farmi comprendere cosa significhi Volontà di Dio.
Ave Maria...
Fioretto del mese: Mattina, mezzo giorno e sera, cioè tre volte al giorno, andare sulle ginocchia della nostra Mamma celeste e dirle: “Mamma mia, ti amo; tu amami, dà un sorso di Volontà di Dio all’anima mia e dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.


.
L’anima alla sua immacolata Regina
Eccomi o Mamma dolcissima, prostrata innanzi a te. Oggi è il primo giorno del mese di maggio, sacro a te, in cui tutti i tuoi figli vogliono offrirti i loro fiorellini per attestarti il loro amore, e per impegnare il tuo amore ad amarli; io ti vedo scendere dalla patria celeste, corteggiata da schiere angeliche, per ricevere le belle rose, le umili viole ed i casti gigli dei figli tuoi, che ricambi con i tuoi sorrisi d’amore, con le tue grazie e benedizioni. Stringendoti al seno materno i doni dei figli tuoi, li porti al cielo per serbarli come caparra e corona nel momento della loro morte. Mamma celeste, in mezzo a tanti, io che sono la più piccola, la più bisognosa delle figlie tue, voglio venire fin nel tuo grembo materno, per portarti non fiori e rose, ma un sole ogni giorno. Ma la Mamma deve aiutare questa figlia, dandole le sue lezioni di cielo per insegnarle come formare questi soli divini, affinché ella possa darle l’omaggio più bello e l’amore più puro. Mamma cara, tu hai capito cosa vuole la figlia tua: vuole imparare da te a vivere la Volontà Divina. Io, trasformando i miei atti e tutta me stessa nella Divina Volontà, secondo i tuoi insegnamenti, ogni giorno porterò nel tuo grembo materno tutti i miei atti cambiati in sole.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia benedetta, la tua preghiera ha ferito il mio materno cuore, attirandomi dal cielo; sono già vicina alla figlia mia, per darle le mie lezioni, tutte di cielo. Guardami figlia cara: migliaia di angeli mi circondano e riverenti stanno tutti in attesa di sentirmi parlare del Fiat Divino, di cui posseggo, più di chiunque, la sorgente. Conosco i suoi mirabili segreti, le sue gioie infinite, la sua felicità indescrivibile ed il suo valore incalcolabile. Sentirmi chiamare dalla figlia mia, perché ella vuole le mie lezioni sulla Divina Volontà, è per me la festa più grande e la gioia più pura. Se tu ascolterai le mie lezioni io mi dirò fortunata d’essere la Mamma tua. Oh, come desidero di avere una figlia che vuole vivere tutta di Volontà Divina! Dimmi figlia, mi contenterai? Darai il tuo cuore, la tua volontà, tutta te stessa nelle mie mani materne, affinché ti prepari, ti disponga, ti fortifichi, ti svuoti di tutto, per poterti riempire tutta di luce di Divina Volontà e per poter formare in te la vita divina? Poggia il capo sul cuore della tua Mamma celeste e sii attenta ad ascoltarmi, affinché le mie sublimi lezioni ti facciano decidere di non fare mai la tua volontà, ma sempre quella di Dio.
Figlia mia ascoltami, è il mio cuore materno che ti ama tanto e che vuole versarsi sopra di te. Sappi che ti ho scritta nel mio cuore, e ti amo da vera figlia, ma sen­to un dolore perché non ti vedo simile alla tua Mamma. Sai cosa ci rende dissimili? La tua volontà, che ti toglie la freschezza della grazia, la bellezza che innamora il tuo Creatore, la fortezza che tutto vince e sopporta, l’amore che tutto consuma. Insomma, la tua volontà non è quella che anima la tua Mamma celeste. Tu devi sapere che conobbi la mia volontà umana solo per tenerla sacrificata in omaggio al mio Creatore; la mia vita fu tutta piena di Volontà Divina. Dal primo istante del mio concepimento fui plasmata, riscaldata e messa nella sua luce, la quale purificò con la sua potenza il mio germe umano, in modo che fui concepita senza macchia originale. Il mio concepimento fu senza macchia, e così glorioso da formare l’onore della famiglia divina, solo perché il Fiat onnipotente si riversò sul mio germe, e pura e santa fui concepita. Se il Volere Divino non si fosse riversato sopra il mio germe, come e più di una tenera madre, per impedire gli effetti del peccato originale, avrei avuto la triste sorte delle altre creature che sono state concepite con il peccato originale. Perciò la causa primaria fu solo la Divina Volontà. Ad Essa sia l’onore, la gloria, il ringraziamento per essere [io] stata concepita senza macchia d’origine.
Ora figlia del mio cuore, ascolta la Mamma tua: metti da parte la tua volontà umana, contentati di morire anziché concederle un atto di vita. La tua Mamma celeste avrebbe preferito morire mille e mille volte, anziché fare un solo atto di sua volontà. Non vuoi tu, dunque, imitarmi? Se tu terrai la tua volontà sacrificata in onore del tuo Creatore, il Volere Divino farà il primo passo nell’anima tua e ti sentirai plasmata da un’aura celeste, purificata e riscaldata; ti sentirai annientare i germi delle tue passioni e ti sentirai messa nei primi passi del regno della Divina Volontà. Perciò, sii attenta. Se tu mi sarai fedele nell’ascoltarmi, io ti guiderò, ti porterò con mano nelle vie interminabili del Fiat Divino, ti terrò difesa sotto il mio manto azzurro, e tu sarai il mio onore, la mia gloria, la mia e la tua vittoria.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, fin dal mattino ed in tutte le tue azioni, darai la tua volontà nelle mie mani, dicendomi: “Mamma mia, offri tu stessa il sacrificio della mia volontà al mio Creatore”.
Giaculatoria: Mamma mia, chiudi la Divina Volon­tà nell’anima mia, affinché ivi prenda il suo primo posto e formi il suo trono e la sua dimora.













L’anima
Eccomi di nuovo sulle tue ginocchia materne, per ascoltare le tue lezioni. Mamma celeste, alla tua potenza si affida questa tua povera figlia. Sono troppo povera, lo conosco, ma so che tu mi ami da mamma e ciò mi basta per slanciarmi nelle tue braccia. Avendo tu compassione di me, ed aprendo le orecchie del mio cuore, mi farai sentire la tua voce dolcissima, per darmi le tue sublimi lezioni. Tu, Mamma Santa, purificherai il mio cuore con il tocco delle tue dita materne, affinché il mio cuore possa racchiudere la celeste rugiada dei tuoi celesti insegnamenti.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia ascoltami: se tu sapessi quanto ti amo, ti fideresti di più della Mamma tua e non ti faresti sfuggire neppure una sola mia parola. Tu devi sapere che non so­lo sei scritta nel mio cuore, ma che dentro questo mio cuore vi è una fibra materna, che mi fa amare, più di una madre, la figlia mia. Voglio farti sentire il grande prodigio che operò il Fiat supremo in me, affinché tu, imitandomi, potrai darmi il grande onore di essere mia figlia regina. Come sospira il mio cuore, affogato d’amore, perché io desidero avere intorno a me la schiera nobile delle piccole regine. Dunque ascoltami, figlia mia diletta. Non appena il Volere Divino si riversò sul mio germe umano per impedire i tristi effetti della colpa, la Divinità sorrise, si mise in festa nel vedere nel mio germe: quel germe umano, l’umanità pura e santa, come uscì dalle loro mani creatrici nella creazione dell’uomo. E il Fiat Divino fece il secondo passo in me con il portare questo mio germe umano, da Esso purificato e santificato, innanzi alla Divinità, affinché la Divinità si riversasse a torrenti sopra la mia piccolezza in atto d’essere concepita. La Divinità, scorgendo in me bella e pura la sua opera creatrice, sorrise di compiacimento, e volendomi festeggiare, il Padre celeste versò su di me mari di potenza, il Figlio mari di sapienza, lo Spirito Santo mari d’amore. Sicché io restai concepita nella luce interminabile della Divina Volontà, ed in mezzo a questi mari divini, che la mia piccolezza non poteva contenere, si formavano onde altissime che ritornavano come omaggi di amore e gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo.
La Trinità era tutt’occhio su di me, e per non farsi vincere da me in amore, sorridendomi e vezzeggiandomi, mi mandava altri mari, i quali mi abbellivano tanto che, appena fu formata la mia piccola umanità, acquistai la virtù rapitrice di rapire il mio Creatore, e lui si faceva veramente rapire.
Tra me e Dio fu sempre festa; nulla ci negammo a vicenda: io non gli negai mai nulla e lui neppure a me. Ma sai tu chi mi animava con questa forza rapitrice? La Divina Volontà. Ella, come vita, regnava in me, perciò la forza dell’Ente Supremo era la mia, ed avevamo eguale forza per rapirci a vicenda.
Figlia mia, ascolta la Mamma tua: sappi che io ti amo assai e vorrei vedere l’anima tua riempita dei miei stessi mari. Questi miei mari sono gonfi e vogliono versarsi, ma perché ciò avvenga, devi svuotarti del tuo volere, affinché il Volere Divino possa fare il secondo passo sopra di te. Egli, costituendosi come principio di vita nell’anima tua, chiama l’attenzione del Padre celeste, del Figlio e dello Spirito Santo, a riversarsi su di te con i loro mari rigurgitanti. Ma per fare ciò, vogliono trovare in te la stessa loro Volontà, perché non vogliono affidare alla tua volontà umana i loro mari di potenza, di sapienza, d’amore e di bellezza indicibile. Figlia a me carissima, ascolta la Mamma tua, metti la mano sul tuo cuore, dimmi i tuoi segreti: quante volte sei stata infelice, torturata, amareggiata, perché hai fatto la tua volontà? Sappi, tu hai messo fuori la Volontà Divina e sei caduta nel labirinto dei mali. Essa voleva renderti pura e santa, felice e bella d’una beltà incantevole, e tu col fare la tua volontà l’hai guerreggiata e con dolore l’hai messa fuori dalla sua cara abitazione, che è l’anima tua. Senti figlia del mio cuore, questo è un dolore per la Mamma tua che non vede in te il sole del Fiat Divino, ma le dense tenebre della notte della tua volontà umana. Ma su, coraggio: se tu mi prometti di dare la tua volontà nelle mie mani, io, la tua Mamma celeste, ti prenderò nelle mie braccia, ti metterò sulle mie ginocchia e riordinerò in te la vita della Divina Volontà. Anche tu, dopo tante mie lacrime, formerai il mio sorriso, la mia festa ed il sorriso e la festa della Trinità Sacrosanta.
L’anima
Mamma celeste, se tanto mi ami ti prego di non permettere che io scenda dalle tue ginocchia materne. Appena vedi che sto per fare la mia volontà, vigila la povera anima mia e, chiudendomi nel tuo cuore, con la forza del tuo amore brucia il mio volere, cosicché cambierò le tue lacrime in sorrisi di compiacimento.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, per ben tre volte verrai sulle mie ginocchia, facendo la consegna del tuo volere, dicendomi: “Mamma mia, questa mia volontà voglio che sia tua, affinché me la scambi con la Volontà Divina”.
Giaculatoria: Sovrana Regina, con il tuo impero divino, atterra la mia volontà, affinché spunti in me il ger­me della Divina Volontà.


L’anima alla Vergine
Sovrana Mamma, questa tua piccola figlia, rapita dalle tue celesti lezioni, sente l’estremo bisogno di venire ogni giorno sulle tue ginocchia materne per ascoltarti e deporre nel suo cuore i tuoi materni insegnamenti. Il tuo amore, il tuo dolce accento, lo stringermi al tuo cuore fra le tue braccia, mi infondono coraggio e fiducia che la Mamma mia mi darà la grande grazia di farmi comprendere il gran male della mia volontà, per farmi vivere della Divina Volontà.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia, ascoltami. È un cuore di madre che ti parla; poiché vedo che mi vuoi ascoltare, il mio cuore gioisce e sente la speranza certa che la figlia mia prenderà possesso del regno della Divina Volontà, che io posseggo nel mio materno cuore, per darlo ai figli miei. Perciò sii attenta ad ascoltarmi; scrivi tutte le mie parole nel tuo cuore, affinché vi rimangano sempre, e modella la tua vita secondo i miei insegnamenti. Senti figlia mia, non appena sorrise la Divinità e festeggiò il mio concepimento, il Fiat supremo fece il terzo passo sulla mia piccola umanità piccina piccina, e mi dotò di ragione divina; mosse tutta la creazione a festa e mi fece riconoscere da tutte le cose create per loro regina; riconobbero in me la vita del Volere Divino, e tutto l’universo si prostrò ai miei piedi, sebbene fossi piccina e non ancora nata. Ed inneggiandomi, il sole mi festeggiò e sorrise con la sua luce. Il cielo mi festeggiò con le sue stelle, sorridendomi con il loro mite e dolce scintillio, ed offrendosi come fulgida corona sul mio capo. Il mare con le sue onde, alzandosi ed abbassandosi, pacificamente mi festeggiò. Insomma non ci fu cosa creata che non si unì al sorriso ed alla festa della Trinità Sacrosanta. Tutti accettarono il mio dominio, il mio impero, il mio comando, e si sentirono onorati dopo tanti secoli, da quando Adamo perdette il comando ed il dominio di re, sottraendosi alla Divina Volontà, di trovare in me la loro Regina, e la creazione tutta mi proclamò Regina del cielo e della terra.
Mia cara figlia, tu devi sapere che la Divina Volontà, quando regna nell’anima, non sa fare cose piccole, ma grandi. Vuole accentrare nella fortunata creatura tut­te le Sue prerogative divine; e tutto ciò che è uscito dal suo Fiat onnipotente circonda l’anima e resta ubbidiente ai suoi cenni. Che cosa non mi diede il Fiat Divino? Mi diede tutto: cielo e terra erano in mio potere, mi sentivo dominatrice di tutto, persino dello stesso mio Creatore. Ora figlia mia, ascolta la Mamma tua: oh, come mi duo­le il cuore nel vederti debole, povera e senza il vero dominio di dominare te stessa! Timori, dubbi, apprensioni, ti dominano, tutti miseri cenci della tua volontà umana. Sai il perché? Perché non c’è in te la vita integra del Volere Divino che, mettendo in fuga tutti i mali del­l’umano volere, ti renderebbe felice e ti riempirebbe di tutti i beni che lui possiede. Ah! Se tu, con un proposito fermo, decidi di non dare più vita alla tua volontà, sentirai morire tutti i mali e rivivere in te tutti i beni. Allora tutto ti sorriderà ed il Volere Divino farà anche in te il terzo passo, e tutta la creazione festeggerà la nuova arrivata nel regno della Divina Volontà. Dunque figlia mia, dimmi: mi ascolterai? Mi dai la parola che non farai mai, mai più, la tua volontà? Sappi che se ciò avverrà, io non ti lascerò mai. Mi metterò a guardia dell’anima tua e ti avvolgerò nella mia luce, affinché tu possa comandare su tutti i mali della tua volontà.
L’anima
Mamma celeste, le tue lezioni mi scendono nel cuore e me lo riempiono di balsamo celeste. Ti ringrazio, che tanto ti abbassi verso di me, poverella. Ma senti, o Mamma mia, ho timore di me stessa; ma se tu vuoi, tut­to puoi, ed io con te tutto posso. Mi abbandono come una piccola bimba nelle braccia della Mamma mia. Sono certa che appagherò le sue brame materne.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, guarderai il cielo, il sole, la terra; ed unendoti con tutti, per ben tre volte, reciterai tre Gloria per ringraziare Dio d’avermi costituita Regina di tutti.
Giaculatoria: Regina potente, domina la mia volontà per convertirla in Volontà Divina!


L’anima alla Vergine
Eccomi di nuovo sulle materne ginocchia della mia cara Mamma celeste. Il cuore mi batte forte forte; smanio d’amore per il desiderio di sentire le tue belle lezioni. Perciò dammi la mano e prendimi fra le tue braccia. Nelle tue braccia passo momenti di paradiso, mi sento felice. Oh, come sospiro di sentire la tua voce! Una nuo­va vita mi scende nel cuore. Parlami, ed io prometto di mettere in pratica i tuoi santi insegnamenti.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia, se tu sapessi quanto amo tenerti stretta fra le mie braccia, poggiata sul mio cuore materno, per farti ascoltare i celesti arcani del Fiat Divino! Se tu tan­to sospiri per ascoltarmi, sono i miei sospiri che fanno ciò nel tuo cuore; è la tua Mamma che vuole la figlia sua, che vuole affidarti i suoi segreti e narrarti la storia di ciò che operò in lei la Divina Volontà. Figlia del mio cuore, prestami attenzione. Il mio cuore di madre, che vuole sfogarsi con la figlia sua, vuole dirti i miei segreti che finora non sono stati rivelati a nessuno, perché non era suonata ancora l’ora di Dio. Dio, volendo elargire alle creature grazie sorprendenti che, in tutta la storia del mondo, non ha concesso, vuole fare conoscere i pro­digi del Fiat Divino, e ciò che il Fiat Divino può operare nella creatura, se questa si lascia dominare. Perciò Dio vuole mettere me in vista di tutti, come modello, in quanto ebbi il grande onore di formare la mia vita tutta di Volontà Divina. Ora sappi figlia mia, che appena con­cepita, misi in festa la Divinità. Cielo e terra mi festeggiarono e mi riconobbero per loro Regina. Io ero talmente immedesimata nel mio Creatore, che mi sentivo nei domini divini come padrona. Io non conobbi che cosa fosse la separazione dal mio Creatore; lo stesso Volere Divino che regnava in me, regnava in loro e ci rendeva inseparabili. Mentre tutto era sorriso e festa tra me e loro, io vedevo che non si sarebbero potuti fidare di me, se non avessero avuto una prova. Figlia mia, la prova è la bandiera che dice vittoria. La prova mette al sicuro tutti i beni che Dio ci vuol dare. La prova matura e dispone l’anima per acquisti di grandi conquiste. Anch’io vedevo la necessità di questa prova, perché volevo attestare al mio Creatore, in contraccambio dei tanti mari di grazie che mi aveva dato, un atto di mia fedeltà, che mi costasse il sacrificio di tutta la mia vita. Quanto è bello potere dire: “Mi hai amato e ti ho amato”. Senza la prova non lo si può mai dire.
Or dunque sappi, figlia mia, che il Fiat Divino mi fece conoscere la creazione dell’uomo, innocente e san­to. Anche per lui tutto era felicità; aveva il comando su tutta la creazione e tutti gli elementi erano ubbidienti ai suoi cenni. In Adamo regnava il Volere Divino, ed in virtù di Esso, lui era inseparabile dal suo Creatore. Tra i tanti beni che Iddio gli aveva dato, per avere un atto di fedeltà da parte di Adamo, gli comandò di non toccare un solo frutto tra i tanti che c’erano in quell’Eden terrestre. Era la prova che Dio voleva, per confermare la sua innocenza, la sua santità, la sua felicità, e per dargli il diritto del comando su tutta la creazione. Ma Adamo non fu fedele alla prova, e non essendo stato fedele, Iddio non poté fidarsi di lui; perciò Adamo perdette il comando, l’innocenza, la felicità e, si può dire, capovolse l’opera della creazione. Sappi figlia del mio cuore, nel conoscere i gravi mali della volontà umana in Adamo ed in tutta la sua progenie, io, la tua celeste Madre, sebbene appena concepita, piansi amaramente ed a calde lacrime sull’uomo caduto; ed il Volere Divino, nel vedermi piangere, mi domandò per prova che gli cedessi la mia volontà umana. Il Fiat Divino mi disse: “Non ti chiedo di non toccare un frutto come ad Adamo. No! Ti chiedo la tua volontà. Tu la terrai come se non l’avessi, sotto l’impero del mio Volere Divino, che ti sarà vita, e si sentirà sicuro di fare ciò che vorrà di te. Così il Fiat supremo fece il quarto passo nell’anima mia, domandandomi per prova la mia volontà, aspettando da me il mio Fiat e l’accettazione d’una tale prova.
Domani t’aspetterò di nuovo sulle mie ginocchia per farti sentire l’esito della prova; e siccome voglio che tu imiti la Mamma tua, ti prego, da madre, di non rifiutare mai alcunché al tuo Dio, ancorché fosse un sacrificio che durasse tutta la vita. Il non perderti mai nella prova che Iddio vuole da te, la tua fedeltà, è il richiamo dei disegni divini su di te ed il riflesso delle sue virtù; sono tanti pennelli che fanno dell’anima il capolavoro del­l’Ente Supremo. Si può dire che la prova fornisce la ma­teria nelle mani divine per permettere loro di compiere il lavoro nella creatura. Chi non è fedele alla prova, Dio non sa cosa farne; non solo, costui scompiglia le opere più belle del suo Creatore. Perciò mia cara figlia, sii attenta. Se tu sarai fedele nella prova, renderai più felice la Mamma tua. Non mi far stare in pensiero. Dammi la tua parola ed io ti guiderò, ti sosterrò in tutto, come figlia mia.
L’anima
Mamma Santa, conosco la mia debolezza. La tua bontà materna mi infonde tale fiducia, che tutto spero da te, e con te mi sento sicura. Metto nelle tue mani materne le prove con le quali Dio disporrà di me, affinché tu mi dia tutte quelle grazie che possano evitarmi di vanificare i disegni divini.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai tre volte sulle mie ginocchia materne e mi porterai tutte le tue pene d’animo e di corpo; porterai tutto alla Mamma tua ed io benedirò le tue pene per infondere in esse la forza, la luce e la grazia necessarie.
Giaculatoria: Mamma celeste, prendimi fra le tue braccia e scrivi nel mio cuore, Fiat, Fiat, Fiat.


L’anima alla Vergine
Sovrana celeste, vedo che mi tendi le braccia per prendermi sulle tue ginocchia materne, ed io corro, anzi volo per godermi i casti amplessi, i celesti sorrisi della mia Mamma celeste. Mamma Santa, il tuo aspetto oggi è di trionfatrice, e con aria di trionfo vuoi narrarmi il trionfo della tua prova. Ah! Sì, ben volentieri ti ascolterò, e ti prego di darmi grazia, affinché io sappia trionfare nelle prove che il Signore disporrà per me.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia a me carissima, oh, come sospiro di confidare i miei segreti alla figlia mia, segreti che mi daranno tanta gloria e che glorificheranno quel Fiat Divino che fu causa primaria del mio immacolato concepimento, della mia santità, sovranità e maternità! Tutto al Fiat Divino io debbo; io non conosco altro. Tutte le mie sublimi prerogative, che la Santa Chiesa tanto onora, non sono altro che gli effetti di quella Divina Volontà che mi dominava, regnava e viveva in me. Perciò sospiro tanto che si conosca chi era colei che produceva in me tanti privilegi ed effetti mirabili, da far stupire cielo e terra. Ora ascoltami, figlia cara. L’Ente Supremo mi domandò il mio volere umano, ed io compresi il male grave che può fare la volontà umana nella creatura e come essa metta tutto in pericolo, anche le opere più belle del suo Creatore.
La creatura con il suo volere umano è oscillante, de­bole, incostante, disordinata. Dio, nel crearla, l’aveva creata unita, per natura, con la sua Volontà Divina, che doveva essere la forza, il moto primo, il sostegno, il cibo e la vita dell’umana volontà. Non dando vita alla Vo­lontà Divina nella nostra, respingiamo i beni ricevuti da Dio nella creazione ed i diritti ricevuti in natura, nel­l’atto in cui fummo creati. Oh, allorché compresi bene l’offesa grave che si fa a Dio ed i mali che piovono sulla creatura, ebbi orrore e paura di fare la mia volontà! Giustamente temetti, poiché Adamo, pur essendo stato crea­to da Dio, innocente, avendo fatto la sua volontà, fece cadere lui e tutte le generazioni in tanti mali. Io, presa da terrore, ed ancor più dall’amore verso il mio Creatore, giurai di non fare mai la mia volontà. Per essere più sicura ed attestare maggiormente il mio sacrificio a colui che tanti mari mi aveva dato, di grazie e privilegi, presi questa mia volontà umana e la legai ai piedi del trono divino, in omaggio continuo d’amore e di sacrificio, giurando che non mi sarei servita mai, neanche per un istante solo della mia vita, della mia volontà, ma sempre di quella di Dio. Figlia mia, forse a te non parrà grande il mio sacrificio di vivere senza la mia volontà; [invece] io ti dico che non c’è sacrificio simile al mio. Anzi, si possono chiamare ombre tutti gli altri sacrifici di tutta la storia del mondo, paragonati al mio. Sacrificarsi un giorno, ora sì ed ora no, è facile; [ma] sacrificarsi in ogni istante, in ogni atto, nel bene che si vuole fare, per tutta la vita, senza dare mai vita alla volontà propria, è il sacrificio dei sacrifici. Questo è l’attestato più grande e l’amore più puro, trafilato dalla stessa Volontà Divina, che può offrirsi al nostro Creatore. È tanto grande questo sacrificio, che Dio non può chiedere di più alla crea­tura, né essa può trovare di più, per potersi sacrificare al suo Creatore.
Figlia mia carissima, allorché feci dono della mia volontà al mio Creatore, io mi sentii trionfante nella prova voluta da me, e Dio si sentì trionfante nella mia volontà umana. Dio aspettava la mia prova, cioè un’ani­ma che vivesse senza volontà, per aggiustare le partite del genere umano, per atteggiarsi a clemenza e misericordia. Perciò ti attendo di nuovo per narrarti la storia di ciò che fece la Divina Volontà dopo il trionfo della prova. Ed ora una parolina a te figlia mia. Se tu sapessi come sospiro di vederti vivere senza la tua volontà! Tu sai che ti sono Madre e la Mamma vuole vedere felice la figlia sua. Ma come puoi essere felice se non decidi di vivere senza volontà come visse la Mamma tua? Se ciò farai, tutto ti darò. Mi metterò a tua disposizione, sarò tutta della figlia mia, ed avrò il bene, il contento, la felicità di avere una figlia che viva tutta di Volontà Divina.
L’anima
Sovrana trionfatrice, nelle tue mani di Madre metto la mia volontà, affinché tu stessa, come Mamma, me la purifichi e l’abbellisca, ed insieme con la tua la leghi ai piedi del trono divino, affinché io possa vivere non con la volontà mia, ma sempre, sempre con quella di Dio.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, in ogni atto che farai consegnerai nelle mie mani materne la tua volontà, e mi pregherai di fare vivere, al posto della tua, la Divina Vo­lontà.
Giaculatoria: Regina trionfatrice, rubami la mia vo­lontà e cedimi la Volontà Divina.


L’anima alla Vergine
Mamma Regina, vedo che mi aspetti di nuovo, e stendendomi la mano, mi prendi sulle tue ginocchia, mi stringi al tuo cuore, per farmi sentire la vita di quel Fiat Divino che tu possiedi. Oh, quanto è refrigerante il suo calore e penetrante la sua luce! Deh! Mamma Santa, se tanto mi ami, tuffa il piccolo atomo dell’anima mia nel sole della Divina Volontà che tu nascondi, affinché an­ch’io possa dire: “La mia volontà è finita, non avrà più vita, ma la mia vita sarà la Divina Volontà”.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia carissima, fidati della Mamma tua e presta at­tenzione alle mie lezioni. Esse ti serviranno per farti aborrire la tua volontà e per farti sospirare in te quel Fiat Divino, che tanto ama formare la sua vita in te. Figlia mia, tu devi sapere che la Divinità fu assicurata da me dopo la prova che volle. Tutti credono che io non ebbi alcuna prova e che sia bastato il gran portento che Dio fece di me, di essere concepita senza macchia originale. Oh, come s’ingannano! Dio chiese a me una prova che non ha chiesto a nessuno. Questo lo fece con giustizia e con somma sapienza, perché dovendo scendere in me il Verbo eterno, non solo era decoroso che non trovasse in me la macchia d’origine, ma neppure era decoroso che trovasse in me una volontà umana operante. Sarebbe stato troppo disdicevole per Dio scendere in una creatura in cui regnasse l’umana volontà. Ecco, perché volle da me per prova e per tutta la vita la mia volontà, per assicurare nell’anima mia il regno della Divina Volontà. Assicurato questo in me, Dio poteva fare ciò che voleva di me; tutto poteva darmi, e posso dire che nulla poteva negarmi.
Ritorniamo al punto dove siamo rimasti. Mi riserverò, nel corso delle mie lezioni, di narrarti ciò che fece questa Divina Volontà in me. Ora senti, figlia mia. Dopo il trionfo nella prova, il Fiat Divino fece il sesto passo nell’anima mia, col farmi prendere il possesso di tutte le proprietà divine, per quanto sia ad una creatura possibile ed immaginabile. Tutto era mio, cielo e terra, e lo stesso Dio, di cui possedevo la stessa Volontà.
Io mi sentivo posseditrice della santità divina, del­l’amore, della bellezza, della potenza, della sapienza e della bontà divina. Mi sentivo regina di tutto. Non mi sentivo estranea nella casa del mio Padre celeste; sentivo al vivo la sua paternità e la suprema felicità d’essere la sua figlia fedele. Posso dire che crebbi sulle ginocchia paterne di Dio, né conobbi altro amore, né altra scienza se non quella che mi somministrava il mio Creatore. Chi può dirti ciò che fece questa Divina Volontà in me? Mi elevò tanto in alto, mi abbellì tanto, che gli stessi angeli restarono muti e non sapevano come cominciare a parlare di me. Figlia mia carissima, tu devi sapere che quando il Fiat Divino mi fece prendere possesso di tutto, mi sentii posseditrice di tutto e di tutti. La Divina Volontà, con la sua potenza, immensità ed onniveggenza, racchiudeva nell’anima mia tutte le creature, ed io sentivo un posticino nel mio cuore materno per ciascuna di esse. Da quando fui concepita io ti portai nel mio cuore. Oh, quanto ti amai e ti amo! T’amai tanto che ti feci da Madre presso Dio. Le preghiere, i miei sospiri erano per te; e nel delirio di Madre, dicevo: “Oh, come vorrei vedere la figlia mia posseditrice di tutto, come lo sono io!”. Perciò, ascolta la Mamma tua: non volere riconoscere più la tua volontà umana. Se ciò farai, tutto sarà in comune fra me e te. Avrai una forza divina in tuo potere; tutte le cose si convertiranno in santità, amore e bellezza divina. E io, nella foga del mio amore, come mi decantò l’Altissimo: “Tutta bella, tutta santa, tutta pura sei tu, o Maria”, dirò: “Bella, pura e santa è la figlia mia, perché possiede la Volontà Divina”.
L’anima
Regina del Cielo, anch’io ti saluto: “Tutta bella, pura e santa è la mia Mamma celeste”. Deh! Ti prego, se hai un posto per me nel tuo materno cuore, chiudimi in esso, e così sarò sicura che non farò più la mia volontà, ma sempre quella di Dio. Mamma e figlia, saremo felici tutte e due.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, reciterai tre volte tre Gloria Patri in ringraziamento alla Santissima Trinità, per il regno che ha stabilito in me, della Divina Volontà, che mi ha dato il possesso di tutto. Facendo tue le parole dell’Ente Supremo, in ogni Gloria mi dirai: “Tutta bella, pura e santa è la Mamma mia”.
Giaculatoria: Regina del Cielo, fammi possedere dalla Volontà Divina.


L’anima alla divina segretaria
Regina Mamma, eccomi ai tuoi piedi prostrata; sen­to che, come figlia tua, non so stare senza la mia Mamma celeste. Sebbene oggi vieni a me con la gloria dello scettro del comando e con la corona di Regina, sei sempre la Mamma mia; ed io, tremante, mi getto nelle tue braccia, affinché mi sani le ferite che la mia cattiva volontà ha fatto alla povera anima mia. Senti, mia Mamma Sovrana, se tu non fai un prodigio, se non prendi il tuo scettro del comando, per guidarmi e tenere il tuo impero su tutti gli atti miei, per fare sì che il mio volere non abbia vita, non avrò la bella sorte di venire nel regno della Divina Volontà.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia cara, vieni nelle braccia della Mamma tua. Prestando attenzione nell’ascoltarmi, sentirai gli inauditi prodigi che il Fiat Divino fece alla tua Mamma celeste, soprattutto perché questi sei giorni simboleggiarono i sei giorni della creazione. La Divinità, pronunciando un Fiat ogni giorno, fece come un passo, passando ora dalla creazione di una cosa e ora ad un’altra. Il sesto giorno fece l’ultimo passo, dicendo: “Fiat! Facciamo l’uomo alla nostra immagine e somiglianza”. Il settimo giorno riposò nelle sue opere, volendo come godersi tutto ciò che con tanta magnificenza aveva creato. E Iddio, nel suo riposo, guardando le opere sue, disse: “Quanto sono belle le mie opere! Tutto è ordine e armonia!”. E guardando l’uomo, nell’enfasi del suo amore, aggiunse: “Ma tu sei il più bello; tu sei la corona di tutte le nostre opere”. Ora, la mia creazione superò tutti i prodigi della creazione; e quindi, con il suo Fiat, la Divinità volle fare sei passi in me e iniziare la sua vita piena. Allorché presi possesso del regno della Divina Volontà, finirono i suoi passi in me ed incominciò la sua vita piena, intera e perfetta nell’anima mia.
Oh, in quali altezze divine fui messa dall’Altissimo! I cieli non potevano né raggiungermi né contenermi, la luce del sole era piccola innanzi alla mia luce; nessuna cosa creata poteva raggiungermi. Io valicavo i mari divini come se fossero miei. Il mio Padre celeste, il Figlio e lo Spirito Santo, mi sospiravano nelle loro braccia, per godere la piccola figlia loro. Quanto contento provavano nel sentire [che], come amavo, pregavo ed adoravo la loro altezza suprema, il mio amore, la mia preghiera e la mia adorazione uscivano da dentro l’anima mia, dal centro della Divina Volontà. E la Trinità sentiva uscire da me onde d’amore divino, casti profumi e gioie insolite che partivano da dentro il cielo che il loro stesso Volere Divino aveva formato nella mia piccolezza, tanto che non finivano di ripetere: “Tutta bella, tutta pura, tut­ta santa, è la piccola figlia nostra! Le sue parole sono catene che ci avvincono, i suoi sguardi sono dardi che ci feriscono, i suoi palpiti sono frecce che, colpendoci, ci fanno andare in delirio d’amore”. Sentivano uscire da me la potenza e la fortezza della loro Divina Volontà che ci rendeva inseparabili, e perciò mi chiamavano ‘la figlia invincibile, che porterà vittoria anche sul nostro Essere Divino’.
Ora ascoltami figlia mia. La Divinità, presa da eccesso d’amore verso di me, mi disse: “Figlia nostra diletta, il nostro amore non regge e si sente soffocato se non ti affidiamo i nostri segreti. Perciò ti eleggiamo nostra fedele segretaria. A te vogliamo affidare i nostri do­lori ed i nostri decreti. A qualunque costo vogliamo salvare l’uomo. Guarda come va a precipizio: la sua volontà ribelle lo trascina continuamente al male; senza la vita, la forza ed il sostegno del nostro Volere Divino, l’uomo ha deviato dalla via del suo Creatore e cammina strisciando per terra, debole, malato e pieno di tutti i vizi.
Non ci sono vie di mezzo per salvare l’uomo, né altre vie d’uscita, [se non] che scenda il Verbo eterno, prenda le sue spoglie, le sue miserie, i suoi peccati sopra di sé, si affratelli con lui, lo vinca per via d’amore e di pene inaudite, per dargli tanta fiducia da poterlo portare di nuovo nelle nostre braccia paterne. Oh, come ci duole la sorte dell’uomo! Il nostro dolore è grande, né potevamo affidarlo ad alcuno, poiché non avendo una Volontà Divina che li domina, gli uomini non potevano mai comprendere né il nostro dolore, né i gravi mali dell’uo­mo caduto nel peccato. A te, che possiedi il nostro Fiat, è dato comprendere ciò; e quindi, come a segretaria nostra, vogliamo svelarti i nostri segreti e mettere nelle tue mani lo scettro del comando, affinché tu domini ed imperi su tutto, ed il tuo dominio vinca Dio e l’uomo per portarceli[1] come figli, rigenerati nel tuo materno cuore”. Chi può dirti, figlia cara, cosa sentì il mio cuore dopo questo parlare divino? S’aprì in me una vena d’intenso dolore e mi proposi, anche a costo della mia vita, di vincere Dio e la creatura, per unirli insieme.
Ora figlia mia, ascolta la Mamma tua. Ti ho visto sorpresa nel sentirmi narrare la storia del possesso del regno della Divina Volontà. Sappi che anche a te è data questa sorte, se decidi di non fare mai la tua volontà. Allora il Volere Divino formerà il suo cielo nell’anima tua, sentirai l’inseparabilità divina; ti sarà dato lo scettro del comando su te stessa, sulle tue passioni, e non sarai più schiava di te stessa. Solo la volontà umana mette in schiavitù la povera creatura, le tarpa le ali dell’amore verso colui che l’ha creata, le toglie la forza, il sostegno e la fiducia di slanciarsi nelle braccia del suo Padre celeste. In questo modo, la creatura non può conoscere né i segreti del Padre, né l’amore grande con cui il Padre l’ama, e perciò la creatura vive come estranea nella casa del suo Padre divino.
Che lontananza getta tra Creatore e creatura l’uma­no volere! Perciò ascoltami, fammi contenta: dimmi che non darai più vita alla tua volontà, ed io ti riempirò tutta di Volontà Divina.
L’anima
Mamma Santa, aiutami. Non vedi quanto sono debole? Le tue belle lezioni mi commuovono fino alle lacrime, e piango la mia grande sventura di essere tante volte caduta nel labirinto di fare la mia volontà, essendomi, così, discostata da quella del mio Creatore. Deh, fammi da mamma, non lasciarmi a me stessa! Con la tua potenza, unisci il Volere Divino al mio, chiudimi nel tuo cuore materno, dove sarò sicura di non fare mai la mia volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, starai sotto il mio manto per imparare a vivere sotto i miei sguardi, e recitando tre Ave Maria, mi pregherai affinché io faccia conoscere a tutti la Divina Volontà.
Giaculatoria: Mamma Santa, chiudimi nel tuo cuore, affinché impari da te a vivere di Volontà Divina.


L’anima alla divina mandataria
Eccomi a te, Mamma celeste. Sento che non so stare senza la mia cara Mamma. Il mio povero cuore è irrequieto, e lo sento in pace quando sto nel tuo grembo, come piccola piccina stretta al tuo cuore per ascoltare le tue lezioni. Il tuo dolce accento addolcisce tutte le mie amarezze, dolcemente lega la mia volontà, e mettendola come sgabello sotto la Divina Volontà, mi fa sentire il dolce impero, la vita e la felicità della Divina Volontà.
Lezione della celeste mandataria
Figlia mia carissima, sappi che ti amo assai; fidati della Mamma tua e sii sicura che riporterai vittoria sulla tua volontà. Se tu mi sarai fedele, io prenderò tutto l’im­pegno su di te, ti farò da vera mamma. Perciò ascolta ciò che feci per te presso l’Altissimo. Io non facevo altro che portarmi sulle ginocchia del mio Padre celeste. Io ero piccina, non nata ancora. Il Volere Divino, di cui io possedevo la vita, rendeva possibili le mie visite al mio Creatore; per me le porte e le vie erano tutte aperte, né io avevo paura o timore. Solo la volontà umana mette paura, timore, sfiducia, ed allontana la povera creatura da colui che tanto l’ama e che vuole essere circondato dai suoi figli. Se la creatura ha paura, teme e non sa stare, come figlia al padre, con il suo Creatore, è segno che la Divina Volontà non regna in lei; perciò, è la torturata, la martire della volontà umana. Non fare mai la tua volontà per non volerti torturare e martirizzare; ciò è il più orribile dei martìri, poiché è senza sostegno e senza forza.
Ascoltami: io mi portavo nelle braccia della Divinità; mi aspettavano e facevano festa nel vedermi. Mi amavano tanto, che al mio apparire versavano altri mari d’amore e di santità nell’anima mia; non ricordo mai di essere partita da loro, senza avere ricevuto altri doni sorprendenti. Mentre stavo nelle loro braccia, io pregavo per l’umano genere, e molte volte con lacrime e sospiri piangevo per te, figlia mia, e per tutti. Piangevo per la tua volontà ribelle, per la tua triste sorte di essere schiava di essa, che ti rendeva infelice. Vedere infelice la figlia mia, mi faceva versare lacrime amare fino a bagnare le mani del mio celeste Padre.
E la Divinità, intenerita dal mio pianto, mi diceva: “Figlia nostra diletta, il tuo amore ci lega, le tue lacrime smorzano il fuoco della divina giustizia, le tue preghiere ci tirano tanto verso le creature, che non ti sappiamo resistere. Perciò diamo a te il mandato di mettere in salvo le sorti del genere umano. Tu sarai la nostra mandataria in mezzo a loro; a te affidiamo le loro anime. Tu difenderai i nostri diritti, lesi per le loro colpe; starai in mezzo, tra loro e Noi, per aggiustare le partite d’ambo le parti. Sentiamo in te la forza invincibile della nostra Vo­lontà Divina, che per mezzo tuo prega, piange. Chi ti può resistere? Le tue preghiere sono comandi, le tue lacrime imperano sul nostro Essere Divino. Perciò avanti nella tua impresa!”.
Figlia mia carissima, il mio piccolo cuore si sentiva consumare d’amore, a causa dei modi amorevoli del parlare divino; e con tutto amore accettai il loro mandato, dicendo: “Maestà altissima, sono qui fra le vostre braccia, disponete di me come volete. Io sacrificherò an­che la vita. Se avessi tante vite quante sono le creature, io le metterei a loro e vostra disposizione, per portarle tutte salve nelle vostre braccia paterne”.
Senza sapere allora che sarei stata la Madre del Ver­bo Divino, sentivo in me la doppia maternità: maternità per Dio, per difendere i suoi giusti diritti; maternità per le creature, per metterle in salvo. Mi sentivo madre di tutti. Il Volere Divino che regnava in me, che non sa fare opere isolate, portava in me Dio e tutte le creature di tutti i secoli. Nel mio materno cuore sentivo il mio Dio offeso che voleva essere soddisfatto, e sentivo le creature sotto l’impero della giustizia divina.
Oh, quante lacrime versai! Volevo far scendere le lacrime mie in ogni cuore, per far sentire a tutti la mia maternità, tutta d’amore. Piansi per te e per tutti, figlia mia. Perciò ascoltami: abbi pietà del mio pianto; prendi le mie lacrime per smorzare le tue passioni e per far sì che la tua volontà perda la vita. Deh! Accetta il mio mandato, cioè che tu faccia sempre la Volontà del tuo Creatore.
L’anima
Mamma celeste, il mio povero cuore non regge nel sentire quanto mi ami. Ah, mi ami troppo, fino a piangere per me! Le tue lacrime le sento scendere nel mio cuore, e come tante ferite, mi feriscono e mi fanno comprendere quanto tu mi ami. Io voglio unire le mie lacrime alle tue e pregarti, piangendo, affinché non mi lasci mai sola e mi vigili in tutto. Se occorre, battimi pure, fammi da mamma. Ed io, come piccola figlia tua, tutto mi farò fare da te, affinché il tuo mandato sia il mio benvenuto e tu possa portarmi, fra le tue braccia, al nostro Padre celeste, come atto compiuto del tuo mandato divino.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, darai la tua volontà, le tue pene, le tue lacrime, le tue ansie, i tuoi dubbi ed i tuoi timori, nelle mie mani materne, affinché, come Mamma tua, li tenga in deposito nel mio cuore materno, come pegni della figlia mia; ed io ti darò il prezioso pegno della Divina Volontà.
Giaculatoria: Mamma celeste versa le tue lacrime nell’anima mia, affinché guariscano le ferite che mi ha fatto la mia volontà.


L’anima alla sua celeste Regina
Sovrana Signora e Mamma mia carissima, vedo che mi chiami perché senti la forza dell’amore che brucia nel tuo cuore, e mi vuoi narrare ciò che facesti nel regno della Divina Volontà per la figlia tua. Com’è bello vedere rivolgere i tuoi passi verso il tuo Creatore, che sente il calpestio dei tuoi piedi. Ti guarda, si sente ferire dalla purezza dei tuoi sguardi e ti aspetta per essere spettatore del tuo innocente sorriso, per sorriderti e trastullarsi con te. Deh! Mamma Santa, nelle tue gioie, nei tuoi casti sorrisi con il tuo Creatore, non ti dimenticare della tua figlia che vive nell’esilio e che ha tanto bisogno. Spesso la mia volontà, facendo capolino, vorrebbe travolgermi, per strapparmi dal regno della Divina Volontà!
Lezione della Regina del Cielo
Figlia del mio materno cuore, non temere, non ti dimenticherò mai. Anzi, se tu farai sempre la Divina Volontà e vivrai nel suo regno, saremo inseparabili. Ti porterò sempre stretta per mano, per farti da guida e per insegnarti a vivere nel Fiat supremo. Bandisci il timore, poiché nel Fiat Divino tutto è pace e sicurezza. La volontà umana è la turbatrice delle anime, mette in pericolo le opere più belle e le cose più sante. Tutto è pericolante in essa: in pericolo la santità, le virtù, la stessa salvezza dell’anima; la caratteristica di chi vive di volere umano è la volubilità. Chi mai può fidarsi di chi si fa dominare dalla volontà umana? Nessuno! Né Dio, né gli uomini. Infatti egli somiglia a quelle canne vuote che girano ad ogni soffio di vento. Perciò, figlia mia carissima, se qualche soffio di vento ti vuole rendere incostan­te, tuffati nel mare della Divina Volontà e vieni a nasconderti nel grembo della Mamma tua, affinché ti difenda dal vento dell’umano e, stringendoti fra le sue braccia, ti renda ferma e sicura nel cammino verso il suo regno divino.
Figlia mia, seguimi innanzi alla Maestà suprema, ed ascoltami. Io, con i miei rapidi voli giungevo nelle loro braccia divine. Appena giungevo, sentivo il loro amore rigurgitante, che come onda impetuosa mi copriva. Oh, come è bello essere amata da Dio! In quest’amore si sente felicità, santità, gioie infinite; e ci si sente talmen­te abbellita, che Dio stesso viene rapito dalla particolare bellezza, che egli infonde nella creatura nell’amarla. Io volevo imitarlo, e sebbene piccola, non volevo restare dietro al suo amore. Dalle onde d’amore che mi aveva dato, formavo le onde per coprire il mio Creatore con il mio amore. Nel fare ciò, io sorridevo, perché sapevo che il mio amore mai avrebbe potuto coprire l’immensità del suo amore; nonostante ciò io ci provavo, e sul mio labbro spuntava il mio sorriso innocente. L’Ente Supremo sorrideva al mio sorriso e con la mia piccolezza festeggiava e si trastullava. Durante i nostri stratagemmi amorosi, io ricordavo lo stato doloroso della mia famiglia umana sulla terra, alla quale io pure appartenevo. Oh, come mi doleva! Io pregavo che scendesse il Verbo eterno a porvi rimedio, e lo dicevo con tale tenerezza che giungevo a cambiare il sorriso e la festa in pianto. L’Altissimo si commuoveva tanto alle mie lacrime, anche perché erano lacrime d’una piccina. E stringendomi al seno divino, mi asciugava le lacrime e mi diceva: “Fi­glia, non piangere, fatti coraggio. Nelle tue mani abbiamo messo la sorte del genere umano, ti abbiamo dato questo mandato. E per consolarti ti facciamo paciera tra noi e l’umana famiglia. A te è dato rappacificarci: la po­tenza del nostro Volere, che regna in te, s’impone su di Noi per dare il bacio di pace alla povera umanità decaduta e pericolante”.
Chi può dirti, figlia mia, ciò che provava il mio cuore a causa di questa condiscendenza divina? Era tanto il mio amore che mi sentivo venir meno. Delirando, spasimavo, cercando altro amore per ristoro del mio amore.
Ora una parola a te, figlia mia: se tu mi ascolterai, mettendo al bando il tuo volere e dando il posto regio al Fiat Divino, anche tu sarai amata con amore particolare dal tuo Creatore; sarai il suo sorriso, lo metterai in festa e sarai vincolo di pace tra il mondo e Dio.
L’anima
Mamma bella, aiuta la figlia tua. Mettimi tu stessa nel mare della Divina Volontà, coprimi con le onde del­l’eterno Amore, affinché non veda, né senta altro che Volontà Divina ed Amore.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi chiederai tutti gli atti miei e li chiuderai nel tuo cuore, affinché tu senta la forza della Divina Volontà che regnava in me. Poi, li offrirai all’Altissimo, per ringraziarlo di tutti gli uffici che mi affidò per salvare le creature.
Giaculatoria: Regina di pace, fammi dare il bacio di pace dalla Divina Volontà!


L’anima alla Regina del Cielo
Eccomi o Mamma Santa, vicina alla tua culla, per essere spettatrice della tua nascita portentosa. I cieli si stupiscono, il sole ti fissa con la sua luce, la terra esulta di gioia e si sente onorata dalla sua neonata Regina. Gli angeli fanno a gara nel circondare la tua culla, per onorarti ed essere pronti ai tuoi cenni. Poiché tutti ti onorano e vogliono festeggiare la tua nascita, anch’io mi unisco a loro. E prostrata innanzi alla tua culla, intorno alla quale vedo rapiti la tua madre Anna ed il tuo padre Gioacchino, voglio affidarti il mio primo segreto. Voglio svuotare il mio cuore nel tuo e dirti: “Mammina mia, tu che sei alba foriera del Fiat Divino sulla terra, metti in fuga la tenebrosa notte dell’umano volere nella mia anima e nel mondo intero. Ah sì, la tua nascita sia la nostra speranza, e come nuova alba di grazia, ci rigeneri nel regno della Divina Volontà.
Lezione della neonata Regina
Figlia del mio cuore, la mia nascita fu prodigiosa; nessun’altra nascita può dirsi simile alla mia. Io racchiudevo in me il cielo, il sole della Divina Volontà ed anche la terra della mia umanità, ma terra benedetta e santa che racchiudeva le più belle fioriture. Sebbene neonata, io racchiudevo il prodigio dei più grandi prodigi. Il Volere Divino, regnante in me, racchiudeva in me un cielo più bello ed un sole più fulgido della creazione [di cui io ero regina], ed un mare di grazie senza confini, che mormorava sempre ‘amore, amore’ per il mio Crea­tore.
Perciò la mia nascita fu la vera alba che ha messo in fuga la notte dell’umano volere. Crescendo, formavo l’aurora e chiamavo il giorno splendido nel quale doveva sorgere il sole del Verbo eterno sulla terra.
Figlia mia, vieni presso la mia culla ad ascoltare la tua piccola Mammina. Appena nata, aprii gli occhi per vedere questo basso mondo, per andare in cerca di tutti i miei figli per chiuderli nel mio cuore, per dare loro il mio materno amore, per rigenerarli alla nuova vita d’amore e di grazia, e per farli entrare nel regno del Fiat Divino, di cui ero posseditrice. Volli fare ciò da Regina e da Madre, chiudendo tutti nel mio cuore, per mettere tutti al sicuro e dare a tutti il gran dono del regno divino.
Nel mio cuore c’era posto per tutti, poiché per chi possiede la Divina Volontà non ci sono strettezze, ma larghezze infinite. Quindi guardai anche te, figlia mia; nessuno mi sfuggì. E siccome quel giorno tutti festeggiarono la mia nascita, anche per me fu festa. Però, nell’aprire gli occhi alla luce, ebbi il dolore di vedere le creature nella fitta notte dell’umano volere. Oh, in che abisso di tenebre si trova avvolta la creatura, che si fa dominare dalla sua volontà! Essa è la vera notte, ma notte senza stelle; al più, qualche lampo fuggitivo, che facilmente viene seguito da tuoni, che rumoreggiando addensano più fitte le tenebre e scaricano la tempesta sulla povera creatura: tempeste di paura, di debolezze, di pericoli, di cadute nel male. Il mio piccolo cuore restò trafitto nel vedere i miei figli sotto questa orribile tempesta che, nella notte dell’umano volere, li aveva travol­ti.
Ora, ascolta la Mammina tua. Sono nella culla, sono ancora piccina; guarda le lacrime che verso per te. Ogni qual volta fai la tua volontà è una notte che formi per te. Se tu sapessi quanto male ti fa questa notte, piangeresti con me. Essa ti fa perdere la luce del giorno del Volere Santo, ti capovolge, ti paralizza nel bene, ti spezza il vero amore; e tu resti una povera malata, alla quale mancano le cose necessarie per guarire. Ah! Figlia mia, figlia cara, ascoltami: non fare mai la tua volontà; dammi la parola che contenterai la tua piccola Mammina.
L’anima
Mammina Santa, mi sento tremare nel sentire la brutta notte della mia volontà. Perciò sono qui, presso la tua culla, per chiederti grazia: per la tua nascita prodigiosa, fammi rinascere nella Divina Volontà. Io starò sempre vicina a te, celeste bambinella; unirò le mie preghiere e le mie lacrime alle tue, per impetrare per me e per tutti il regno della Divina Volontà sulla terra.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai tre volte a visitarmi nella mia culla, dicendomi ogni volta: “Celeste bambinella, fammi rinascere insieme con te nella vita della Divina Volontà”.
Giaculatoria: Mammina mia, fai sorgere l’alba della Divina Volontà nell’anima mia.


L’anima alla Reginetta bambina
Eccomi di nuovo vicino alla tua culla, Mammina celeste. Il mio piccolo cuore si sente affascinato dalla tua beltà e non so distaccare lo sguardo da una bellezza sì rara. Il tuo dolce sguardo e il gestire delle tue manine mi chiamano per abbracciarmi e per stringermi al tuo cuore, pieno d’amore. Mammina Santa, dammi le tue fiamme, affinché esse brucino la mia volontà, e così io possa contentarti e vivere insieme con te nella Volontà Divina.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia, se tu sapessi come il materno mio cuoricino gioisce, nel vederti vicina alla mia culla, per ascol­tarmi! Mi sento di fatto Regina e Madre, perché avendoti vicina, non sono una madre sterile, né una regina senza popolo. Ho la cara figlia mia, che mi ama tanto e che vuole da me l’ufficio di mamma e di regina. Perciò tu sei portatrice di gioia alla Mamma tua, tanto più che vieni nel mio grembo affinché io ti insegni come vivere nel regno della Divina Volontà. Avere una figlia che vuole vivere insieme con me in questo regno sì santo, è per la tua Mamma la gloria, l’onore, la festa più grande. Quindi, prestami attenzione mia figlia cara, ed io continuerò a narrarti le meraviglie della mia nascita.
La mia culla era circondata da angeli che facevano a gara per cantarmi le nenie, come a loro sovrana Regina. Poiché io ero dotata di ragione e di scienza infusemi dal mio Creatore, feci il mio primo dovere di adorare, con la mia intelligenza e con la mia vocina di bimba balbettante, la Santissima Trinità adorabile. Fu tanta la foga del mio amore verso una Maestà sì santa, che, sentendomi languire, deliravo e volevo trovarmi fra le braccia della Divinità, per ricevere i suoi amplessi e darle i miei. Gli angeli, poiché i miei desideri erano per loro comandi, mi presero, e portandomi sulle loro ali, mi condussero nelle braccia amorose del mio Padre celeste. Oh, con quanto amore mi aspettava! Io venivo dall’esilio, e le piccole soste di separazione, tra me e lui, erano causa di nuovi incendi d’amore, erano doni che mi sarebbero sta­ti dati. Ed io trovavo nuovi espedienti per chiedere pietà e misericordia per i miei figli, che, vivendo nell’esilio, stavano sotto la sferza della divina giustizia. E stemperandomi tutta in amore, gli dicevo: “Trinità adorabile, io mi sento felice, mi sento Regina, né conosco cosa sia infelicità e schiavitù. Il vostro Volere, che regna in me, mi dona tali e tante gioie e felicità, che, essendo piccina, non posso abbracciarle tutte. Ma, in tante felicità, una vena d’amarezza intensa è dentro al mio piccolo cuore, poiché sento in esso i miei figli infelici, schiavi della loro volontà ribelle. Pietà, Padre santo, pietà. Rendete completa la mia felicità: rendete felici questi figli infelici che porto, essendo più che Madre, nel mio materno cuore. Fate scendere il Verbo eterno sulla terra e tutto sarà accordato. Io non scenderò dalle vostre ginocchia paterne se non mi accordate il rescritto di grazia, per cui potrò portare ai miei figli la lieta novella della loro redenzione”.
La Divinità restava commossa alle mie preghiere, e colmandomi di nuovi doni mi diceva: “Ritorna nell’esi­lio e continua le tue preghiere; stendi il regno della nostra Volontà in tutti gli atti tuoi, e a suo tempo ti contenterò”. Ma non mi diceva né quando, né dove sarebbe sceso.
Perciò io partii dal cielo solo per compiere la Divina Volontà. Questo per me è stato il sacrificio più eroico, ma l’ho fatto volentieri, per ottenere che la Divina Volontà tenesse il pieno dominio sopra di me.
Ascoltami, figlia mia: l’anima tua mi costò tanto da amareggiare l’immenso pelago delle mie gioie e delle mie felicità. Ogni qual volta fai la tua volontà, ti rendi schiava e senti la tua infelicità, ed io, come Mamma tua, sento nel mio cuore l’infelicità della figlia mia. Oh, quanto è doloroso avere figli infelici, e quanto ti deve stare a cuore il fare la Divina Volontà! Io giungevo persino a lasciare il cielo, pur di ottenere che la mia volontà non avesse vita in me.
Figlia mia, continua ad ascoltarmi. Il primo dovere, in tutti gli atti tuoi, sia quello di adorare il tuo Creatore, conoscerlo ed amarlo. Ciò ti mette nell’ordine della creazione, e ti fa conoscere colui che ti ha creata. Questo è il dovere più santo d’ogni creatura: riconoscere la propria origine. Tu devi sapere che il mio portarmi al cielo, poi scendere, pregare, formava l’aurora intorno a me, che, spandendosi in tutto il mondo, circondava i cuori dei figli miei, facendo sì che all’alba seguisse l’au­rora, per fare spuntare il giorno sereno delle attese del Verbo Divino sulla terra.
L’anima
Mamma celeste, nel vederti neonata che mi dai lezioni sì sante, io mi sento rapire e comprendo quanto mi ami, fino a renderti infelice per causa mia. O Mamma Santa, tu che tanto mi ami, fa scendere nel mio cuore la potenza, l’amore, le gioie che ti inondano, affinché, riempita di esse, la mia volontà non trovi spazio per vivere in me, e liberamente ceda il posto al dominio della Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, farai tre atti di adorazione al tuo Creatore, recitando tre Gloria Patri, per ringraziarlo di quante volte ebbi la grazia di essere ammessa alla sua presenza.
Giaculatoria: Mamma celeste, fa sorgere l’aurora divina della Divina Volontà nell’anima mia!


L’anima alla celeste Reginetta
Eccomi di nuovo a te, mia cara bambinella, nella casa di Nazareth. Voglio essere spettatrice della tua infantile età, voglio darti la mano mentre fai i primi passi e parli con la tua santa mamma e col tuo padre Gioacchino.
Piccina qual sei, dopo svezzata, aiuti sant’Anna nei piccoli servizi. Mammina mia, quanto sei cara e tutta speciale! Deh, dammi le tue lezioni, affinché segua la tua infanzia ed impari da te a vivere, anche nelle piccole azioni umane, nel regno della Divina Volontà!
Lezione della piccola Regina del Cielo
Mia figlia cara, l’unico mio desiderio è tenerti vicina. Senza di te, mi sento sola e non ho a chi confidare i miei segreti.
Sono le mie premure materne che cercano di avere vicina la mia figlia, che tengo nel cuore, per darle le mie lezioni, e così farle comprendere come si vive nel regno della Divina Volontà. Ma in Essa non entra l’umano vo­lere. Questo resta schiacciato e subisce continue morti innanzi alla luce, alla santità ed alla potenza della Divina Volontà. Ma credi tu che il volere umano resti afflitto, poiché il Divino Volere lo vuole far morire? Ah, no! Anzi, si sente felice; sulla sua volontà morente, rinasce e sorge la Volontà Divina, vittoriosa e trionfante, che porta gioia e felicità senza termine. Basta comprendere, figlia cara, cosa significhi farsi dominare dalla Volontà Divina, e provarlo, per ottenere che la creatura aborrisca tanto la sua volontà, da farsi fare a pezzi, piuttosto che uscire dalla Divina Volontà.
Ora ascoltami: io partii dal cielo solo per fare la Vo­lontà dell’Eterno; io avevo il cielo in me, che era la Volontà Divina, ed ero inseparabile dal mio Creatore. Mi piaceva stare nella patria celeste, tanto più che, stando la Divina Volontà in me, sentivo il diritto, come figlia, di stare con la Trinità, di farmi cullare, come piccina, fra le loro braccia paterne, e di partecipare a tutte le gioie, felicità, ricchezze, santità, che possedevano, per riempirmene tanto da non poterle più contenere. L’Ente Supremo godeva nel vedere che io, senza timore e con sommo amore, mi riempivo dei loro beni; né io mi meravigliavo che mi facessero prendere ciò che volevo, poiché ero la figlia loro. Una era la Volontà che ci animava: ciò che volevano loro, volevo io. Sentivo che le proprietà del mio Padre celeste erano le mie, con la sola differenza che io ero piccola e non potevo abbracciare, né prendere tutti i loro beni. Per quanti ne prendessi, ne restavano tanti, perché non potevo prenderli tutti, essendo creatura. [Invece,] la Divinità era grande, immensa, ed in un solo atto abbracciava tutto.
Non appena mi facevano capire di dovermi privare delle loro gioie celesti e dei casti amplessi che ci davamo, io partivo dal cielo senza indugio e ritornavo in mezzo ai miei cari genitori. Loro mi amavano molto, io ero tutta amabile, bella, ilare, pacifica e piena di grazia infantile, tanto da rapire il loro affetto. Essi erano tutti attenti su di me. Io ero il loro gioiello; quando mi prendevano nelle loro braccia, sentivano cose insolite ed una vita divina palpitante in me.
Figlia del mio cuore, tu devi sapere che da quando cominciò la mia vita quaggiù, la Divina Volontà stese il suo regno in tutti gli atti miei. Le mie preghiere, le mie parole, i miei passi, il cibo, il sonno che prendevo, i piccoli servizi con cui aiutavo la madre mia, erano animati dalla Divina Volontà.
Poiché ti ho portato sempre nel mio cuore, ti chiamavo, come figlia mia, in tutti gli atti miei. Chiamavo gli atti tuoi insieme ai miei, affinché anche nei tuoi atti si stendesse il regno del Volere Divino.
Senti quanto ti ho amata. Se pregavo, chiamavo la tua preghiera nella mia, affinché la tua e la mia fossero avvalorate da un sol valore e potere, qual’era il valore d’una Volontà Divina. Se parlavo, chiamavo la tua parola; se camminavo, chiamavo i tuoi passi; se facevo le piccole azioni umane indispensabili all’umana natura, qual’erano il prendere acqua, scopare, aiutare, porgere la legna alla madre mia per accendere il fuoco, e tante altre cose simili, io chiamavo in questi stessi atti i tuoi, affinché questi fossero avvalorati dalla Volontà Divina, e affinché nei miei e nei tuoi atti si stendesse il suo regno. Quando chiamavo te in ogni atto mio, [insieme] chiamavo il Verbo Divino a scendere sulla terra.
Oh, quanto ti ho amata, figlia mia! Volevo gli atti tuoi nei miei, per renderti felice e farti regnare insieme con me. Oh, quante volte io chiamavo te e gli atti tuoi, ma con sommo mio dolore, i miei restavano isolati, ed i tuoi li vedevo come smarriti nella tua volontà umana. Orribile a dirsi, essi formavano il regno non divino, ma umano: il regno delle passioni, il regno del peccato, del­le infelicità e delle sventure. La Mamma tua piangeva sulla tua sventura. Ad ogni atto di volontà umana che fai, che ti porta nel regno infelice, le mie lacrime si versano per farti comprendere il gran male che fai.
Perciò ascolta la Mamma tua: se tu farai la Divina Volontà, di diritto ti saranno date le gioie, le felicità, e tutto sarà in comune col tuo Creatore. Le debolezze, le miserie, svaniranno da te, e tu sarai la più cara delle mie figlie. Ti terrò nel mio stesso regno, per farti vivere sempre di Volontà Divina.
L’anima
Mamma Santa, chi può resistere nel vederti piangere? Chi può non ascoltare le tue sante lezioni? Io con tutto il cuore lo prometto, lo giuro di non fare mai, mai più, la mia volontà. Tu, Mamma divina, non mi lasciare mai sola, affinché l’impero della tua presenza schiacci la mia volontà, per farmi regnare sempre nella Volontà di Dio.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi dedicherai tutti gli atti tuoi, per tenere compagnia alla mia età infantile, e dirai tre atti d’amore in memoria dei tre anni che vissi con mia madre, sant’Anna.
Giaculatoria: Potente Regina, rapisci il mio cuore per chiuderlo nella Volontà di Dio.


L’anima alla Regina trionfatrice
Mamma celeste, oggi vengo a prostrarmi innanzi a te, per chiederti la tua forza invincibile; di tutte le mie pene è pieno il mio cuore, fino a sentirsi affogato in esse. Deh! Se tu tanto ami farmi da madre, prendi il mio cuore nelle tue mani e versa in esso l’amore, la grazia, la forza di trionfare nelle mie pene, e di convertirle tutte in Volontà Divina.
Lezione della Regina trionfatrice
Figlia mia coraggio, non temere, la Mamma tua è tutta per te; oggi ti aspettavo. Il mio eroismo ed il mio trionfo nel sacrificio ti infondano fortezza e coraggio, affinché io possa vedere la figlia mia trionfante nelle sue pene, e con l’eroismo di sopportarle con amore, per compiere la Divina Volontà.
Figlia mia ascoltami, io avevo appena compiuto tre anni, quando i miei genitori mi fecero sapere che volevano consacrarmi al Signore, nel tempio.
Il mio cuore gioì nel conoscere che sarei stata consacrata ed avrei passato molti anni nella casa di Dio; insieme alla mia gioia c’era un dolore, una privazione di ciò che è più caro avere sulla terra, cioè i miei cari Genitori. Ero piccina, avevo bisogno delle cure materne e mi privavo della presenza di due grandi santi; vedevo che si avvicinava il giorno in cui si sarebbero privati di me, che rendevo la loro vita piena di gioia e di felicità. Essi sentivano tanta amarezza da sentirsi morire; anche se soffrivano, erano disposti a compiere l’atto eroico, quello di condurmi al Signore.
I miei genitori mi amavano nell’ordine di Dio e mi consideravano un gran dono dato loro dal Signore; ciò diede loro la forza di compiere il doloroso sacrificio. Figlia mia, se vuoi avere forza invincibile nel soffrire le pene più dure, fa che tutte le cose tue siano nell’ordine di Dio, e considerale come doni preziosi datiti dal Signore.
Tu devi sapere che io, con coraggio, preparavo la mia andata al tempio; infatti, allorché consegnai la mia volontà all’Ente Divino, ed il Fiat supremo prese possesso di tutto l’essere mio, io acquistai tutte le virtù in natura; io ero dominatrice di me stessa, tutte le virtù stavano in me come tante nobili principesse, e secondo le circostanze della mia vita, prontamente si esibivano per fare il loro ufficio senza alcuna resistenza. Invano mi avrebbero chiamata Regina, se non avessi avuto la virtù di essere Regina su me stessa; io tenevo in mio dominio la carità perfetta, la pazienza invitta, la dolcezza rapitrice, l’umiltà profonda e tutto il corredo delle altre virtù. La Divina Volontà rese la piccola terra della mia umanità fortunata, sempre fiorita e senza le spine dei vizi. Vedi, dunque, cara figlia, cosa significhi vivere di Volontà Divina! La sua luce, la sua santità e potenza, converte nella natura umana tutte le virtù, e non si abbassa a regnare in un’anima dove ci sia la natura ribelle. Essa è santità e vuole la natura ordinata e santa per regnarvi. Il sacrificio di andare al tempio era una conquista che io facevo; sul sacrificio veniva formato in me il trionfo d’una Volontà Divina, e questo trionfo portava in me nuovi mari di grazia, di santità e di luce, che mi facevano sentire felice nelle pene, per potere conquistare nuovi trionfi.
Figlia mia, metti la mano sul tuo cuore e dì alla Mamma tua se senti la tua natura cambiata in virtù, oppure se senti le spine dell’impazienza, le erbe nocive delle agitazioni, i cattivi umori degli affetti non santi. Senti, lascia fare la Mamma tua, dai la tua volontà nelle mie mani, decidendo di non volerla più, ed io ti farò possedere dalla Volontà Divina, la quale tutto allontanerà da te; ciò che non avrai fatto in tanti anni, lo farai in un giorno, che sarà il principio della vera vita, della felicità e della vera santità.
L’anima
Mamma Santa, aiuta la figlia tua, visita l’anima mia e, tutto ciò che trovi che non è Volontà di Dio, con le tue mani materne, strappalo da me, brucia le spine e le erbe nocive; tu stessa chiama la Divina Volontà a regnare nell’anima mia.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi chiamerai tre volte a visitare l’anima tua, e mi darai tutta la libertà di fare ciò che voglio di te.
Giaculatoria: Sovrana Regina, prendi fra le tue mani l’anima mia e trasformala tutta in Volontà di Dio.





























L’anima alla celeste Regina, modello delle anime
Mamma celeste, la tua povera figlia sente l’irre­sistibile bisogno di stare con te, di seguire i tuoi passi, di vedere le tue azioni, per copiarle e farne il modello che sia guida alla mia vita. Sento tanto il bisogno d’essere guidata, perché da sola non so fare alcunché; con la Mamma, che mi ama tanto, saprò fare tutto e saprò fare anche la Divina Volontà.
Lezione della celeste Regina, modello delle anime
Figlia mia cara, è mio ardente desiderio farti essere spettatrice delle mie azioni, affinché tu ti innamori ed imiti la Mamma tua; metti la tua mano nella mia ed io mi sentirò più felice, per avere la figlia mia con me. Prestami attenzione ed ascoltami. Io lasciai la casa di Nazareth, accompagnata dai miei santi genitori; nel lasciarla volli dare un ultimo sguardo a quella casetta dove ero nata, per ringraziare il mio Creatore d’avermi dato un luogo dove nascere; la lasciai nella Divina Volontà, affinché la mia infanzia e tanti cari ricordi, che io essendo piena di ragione avevo compreso, fossero tutti custoditi nella Divina Volontà e depositati in Essa, come pegni del mio amore verso colui che mi aveva creata.
Figlia mia, ringraziare il Signore e deporre i nostri atti nelle sue mani, come pegni del nostro amore, sono nuovi canali di grazie e comunicazioni che si aprono tra Dio e l’anima. Ciò rappresenta l’omaggio più bello che si può rendere a chi tanto ci ama. Impara da me a ringraziare il Signore per tutto ciò che dispone di te; per tutto ciò che stai per compiere, sia la tua parola: “Gra­zie, o Signore, pongo tutto nelle tue mani”.
Tutto lasciai nel Fiat Divino che regnava in me; Esso mai mi lasciò un istante durante la mia vita, ed io lo portavo come in trionfo nella piccola anima mia.
Quali prodigi fa il Divino Volere! Con la sua virtù conservatrice manteneva l’ordine di tutti gli atti miei, piccoli e grandi; Egli[2], essendo attivo dentro di me per trionfo suo e mio, non mi fece mai perdere la memoria d’un solo mio atto; ciascuno mi dava tanta gloria ed amore che mi faceva sentire Regina, perché ogni mio atto, fatto nella Divina Volontà, era più che sole, ed io ero tempestata di luce, di felicità e di gioie; Essa mi portava il suo paradiso. Figlia mia, il vivere di Volontà Divina dovrebbe essere il desiderio, il sospiro e quasi la passione di tutti, tanta è la bellezza che si acquista ed il bene che si sente. Tutto l’opposto la volontà umana; essa ha la capacità d’amareggiare la povera creatura, di opprimerla e di formare la notte; la creatura cammina a tentoni, va sempre zoppicando nel bene e molte volte perde la memoria del poco bene che ha fatto.
Figlia mia, io partii dalla casa paterna con coraggio e distacco, perché guardai solo il Volere Divino, in cui tenevo fissato il mio cuore, e ciò mi bastò al posto di tutto. Mentre camminavo per andare al tempio, guardai tutta la creazione, e con meraviglia sentii il palpito della Divina Volontà nel sole, nel vento, nelle stelle, nel cielo e sotto ai miei passi; il Fiat Divino, che regnava in me, comandò alla creazione tutta, che come velo lo nascondeva, di inchinarsi e di rendermi l’onore di Regina, e tutti s’inchinarono dandomi segni di sudditanza, persino il piccolo fiorellino del campo non si risparmiò, dandomi il suo piccolo omaggio.
Io mettevo tutto in festa e, quando per necessità uscivo dall’abitato, la creazione si metteva in atto di darmi segni d’amore, ed io ero costretta a comandare che stessero al loro posto, e che seguissero l’ordine del nostro Creatore. Ascolta la Mamma tua e dimmi: nel tuo cuore, senti la gioia, la pace, il distacco da tutto e di tutti, ed il coraggio che tutto puoi fare per compiere la Divina Volontà, in modo da sentire in te festa continua? Figlia mia, la pace, il distacco, il coraggio, formano il vuoto nell’anima dove può prendere posto la Divina Vo­lontà, ed Essa, essendo libera da ogni pena, porta la festa perenne nella creatura. Perciò coraggio figlia mia, dimmi che vuoi vivere di Volontà Divina e la tua Mam­ma penserà a tutto.
Domani ti attendo, per dirti come mi comportai nel tempio.
L’anima
Mamma mia, le tue lezioni mi rapiscono e mi scendono fin nel cuore. Deh! Tu che tanto desideri che la figlia tua viva di Volontà Divina, col tuo impero svuotami di tutto e infondimi il coraggio necessario, per farmi dar morte alla mia volontà; io, fidando in te, ti dirò: “Voglio vivere di Volontà Divina”.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi darai tutti gli atti tuoi, come pegno d’amore per me, ed io li depositerò nella Divina Volontà; mi dirai ogni volta: “Ti amo Mamma mia”.
Giaculatoria: Mamma celeste, svuotami di tutto per nascondermi nella Volontà di Dio.


L’anima alla Regina del Cielo
Mamma Regina, ecco la tua figlia al tuo fianco, per seguire i tuoi passi nell’entrare nel tempio; vorrei che la Mamma mia prendesse la piccola anima mia e la chiudesse nel vivo tempio della Volontà di Dio, che mi isolasse da tutti, all’infuori [che] dal mio Gesù e dalla sua dolce compagnia.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia carissima, come è dolce il tuo sussurro al mio udito, il sentirti dire che vuoi essere chiusa da me nel vivo tempio della Divina Volontà e non vuoi altra compagnia, se non quella del tuo Gesù e della mia. Ah, figlia cara, tu fai sorgere nel mio materno cuore le gioie di vera Madre! Se ciò mi farai fare, io sono certa che tu sarai felice e le mie gioie saranno le tue; avere una figlia felice è la più grande felicità e gloria per un cuore materno.
Ascoltami figlia mia. Io andai al tempio solo per vivere di Volontà Divina. I miei santi genitori mi consegnarono ai superiori del tempio, consacrandomi al Signore; mentre ciò facevano, io ero vestita a festa ed essi cantavano inni e profezie che riguardavano il futuro Messia. Oh, come gioiva il mio cuore! Dopo, diedi con coraggio l’addio ai miei cari e santi genitori, baciai la loro destra, li ringraziai della cura ricevuta nella mia infanzia, e di avermi con tanto amore e sacrificio consacrata al Signore. Il mio comportamento pacifico, senza pianto e coraggioso, infuse loro tale coraggio, che ebbero la forza di lasciarmi. La Volontà Divina imperava su di me e stendeva il suo regno in tutti gli atti miei. Oh, potenza del Fiat! Tu solo potevi darmi l’eroismo, a me così piccina, di distaccarmi da coloro che tanto mi amavano e che io vedevo sentirsi spezzare il cuore nel separarsi da me.
Figlia mia ascoltami: io mi chiusi nel tempio; il Signore volle ciò per fare essere presente nei miei atti il regno della Divina Volontà, per farmi preparare il terreno con i miei atti umani, per dare il cielo, che doveva formarsi sopra questo terreno della Divina Volontà, a tutte le anime consacrate al Signore. Io ero attentissima a tutti i doveri che si usavano fare in quel luogo santo, ero pacifica con chiunque, né diedi mai amarezze e disturbo ad alcuno. Mi sottoponevo ai servizi più umili, non trovavo difficoltà a nulla, né a scopare, né a pulire i piatti, qualunque sacrificio era per me un onore, un trionfo; vuoi sapere il perché? Io non guardavo alcunché, tutto per me era Volontà di Dio, sicché il campanello che mi chiamava era il Fiat; io sentivo il suono misterioso del Volere Divino che mi chiamava nel suono del campanello, ed il mio cuore gioiva e correva per andare dove il Fiat mi chiamava. La mia regola era la Divina Volontà; vedevo i miei superiori come comandanti d’un Volere Santo. Quindi, per me, il campanello, la regola, i superiori, le mie azioni, anche le più umili, erano gioie e feste imbandite dal Fiat Divino, che essendo presente anche fuori di me, mi chiamava ad essere presente nella sua Volontà, per formare il suo regno nei più piccoli atti miei. Io facevo come il mare, che nasconde tutto ciò che possiede e non fa vedere altro che acqua. Così facevo io: nascondevo tutto nel mare immenso del Fiat Divino e non vedevo altro che mare di Volontà Divina; perciò tutte le cose mi davano gioie e festa. Figlia mia, nei miei atti scorrevi tu e tutte le anime. Io non sapevo fare alcunché senza la figlia mia; solo per i figli miei preparavo il regno della Divina Volontà. Se tutte le anime, consacrate al Signore nei luoghi santi, facessero scomparire tutto nella Divina Volontà, esse sarebbero felici, convertirebbero le Comunità in tante famiglie celesti e popolerebbero la terra di tante anime sante. Ahimè, devo dire loro con dolore di Madre: ci sono tante amarezze, disturbi e discordie, mentre la santità non sta nell’ufficio loro assegnato. Compiere la Volontà Divina in qualunque ufficio loro assegnato è pace per le anime, forza e sostegno nei sacrifici più duri.
L’anima
Oh, Mamma Santa, come sono belle le tue lezioni, come scendono dolci nel mio cuore! Ti prego, stendi in me il mare del Fiat Divino, come muro intorno, affinché la figlia tua non veda e non conosca più nulla altro, che la Volontà Divina e, camminando sempre in Essa, possa conoscerne i segreti, le gioie e la felicità.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi dedicherai dodici atti d’amore per onorare i dodici anni che vissi nel tempio; mi pregherai di ammetterti nell’unione con gli atti miei.
Giaculatoria: Regina Mamma, chiudimi nel sacro tempio della Volontà di Dio.


L’anima alla sua Mamma celeste
Mamma mia dolcissima, sento che mi hai rubato il cuore; io corro alla Mamma mia che tiene il mio cuore nel suo come pegno del mio amore, ed al posto del mio cuore vuole mettere, come pegno d’amore di Madre, la Divina Volontà; perciò vengo nelle tue braccia, acciocché come figlia tua mi prepari, mi dia le tue lezioni e faccia ciò che vuoi di me. Ti prego, non lasciare mai sola la figlia tua, ma tienila sempre insieme con te.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia carissima, io sospiro di tenerti sempre insieme con me; vorrei essere il tuo palpito, il tuo respiro, le opere delle tue mani, il passo dei tuoi piedi, per farti sentire, per mezzo mio, come operava la Divina Volontà in me; vorrei riversare in te la sua vita, che è dolce, amabile, incantevole e rapitrice. Mi renderesti doppiamente felice, se avessi te, figlia mia, sotto l’impero totale di quel Fiat Divino che formò tutta la mia fortuna, la mia felicità e la mia gloria.
Prestami attenzione ed ascolta la Mamma tua, che vuole dividere insieme con te la sua fortuna. Io continuavo la mia vita nel tempio, ma il cielo per me non era chiuso, vi potevo andare ogni qual volta lo avessi voluto.
Avevo il passo libero di salire e scendere. Nel cielo avevo la mia Famiglia Divina, alla[3] quale ardevo e con la quale sospiravo trattenermi; la Trinità stessa mi aspet­tava con tanto amore, per conversare insieme con me, per felicitarsi e rendermi più felice, più bella, più cara agli occhi loro; del resto, non mi avevano creata per tenermi lontana, bensì volevano godermi come figlia. Vo­levano sentire come le mie parole, animate dal Fiat, avessero la potenza di mettere pace tra Dio e le creature. Amavano essere vinti dalla loro piccola figlia, e sentirsi ripetere: “Scenda, scenda il Verbo sulla terra”. Posso dire che la stessa Trinità mi chiamava, ed io correvo, volavo in mezzo a loro; la presenza di me, che non avevo fatto mai la volontà umana, li ricambiava dell’amore e della gloria per la grande opera della creazione; perciò, mi affidavano il segreto della storia del genere umano ed io pregavo e ripregavo, affinché avvenisse la pace tra Dio e l’uomo.
Figlia mia, tu devi sapere che la sola volontà umana chiuse il cielo; perciò, non era concesso all’uomo di penetrare in quelle celesti regioni, né di avere commercio famigliare con il suo Creatore; anzi, l’umana volontà aveva gettato l’uomo lontano da colui che lo aveva crea­to. Come l’uomo si sottrasse alla Volontà Divina, divenne pauroso, timido, perdette il dominio di se stesso e di tutta la creazione. Tutti gli elementi, poiché dominati dal Fiat, erano rimasti superiori a lui e gli potevano fare del male. L’uomo aveva paura di tutto; ti pare poco, figlia mia, che colui che era stato creato re, dominatore di tutto, giungesse ad avere paura di colui che lo aveva creato? Strano figlia mia, e direi quasi contro natura, che un figlio abbia paura del padre; è nella natura che, quando si genera, si genera insieme amore e fiducia tra padre e figlio; ciò si può chiamare la prima eredità che toccava al figlio ed il primo diritto che toccava al Padre. Sicché Adamo col fare la sua volontà perdette l’eredità del Padre suo, perdette il suo regno e si rese lo zimbello di tutte le cose create. Figlia mia, ascolta la Madre tua e pondera bene il gran male dell’umana volontà: essa toglie gli occhi all’anima e la fa diventare cieca, in modo che tutto sia tenebre e paura per la povera creatura. Perciò, metti la mano sul tuo cuore e giura alla Mamma tua di volere piuttosto morire, che fare la tua volontà. Io, col non fare mai la mia volontà, non avevo alcuna paura del mio Creatore; come potevo avere paura, se mi amava tanto? Il regno era tanto presente in me, che coi miei atti andavo formando il pieno giorno, per fare sorgere il nuovo sole del Verbo eterno sulla terra; ed io, come vedevo che si andava formando il giorno, così aumentavo le mie suppliche per ottenere il sospirato giorno della pace tra il cielo e la terra.
Domani ti aspetto per narrarti un’altra sorpresa della mia vita quaggiù.
L’anima
Sovrana Mamma mia, come sono dolci le tue lezioni. Oh, come mi fanno comprendere il grande male della mia volontà umana! Oh, quante volte anch’io ho sentito paura, timidezza, e di essere lontana dal mio Creatore! Ahi, era la mia volontà umana che regnava in me, non la Divina! Perciò io sentivo i suoi tristi effetti. Quindi, se mi ami come figlia, prendi il mio cuore fra le tue mani e toglimi la paura e la timidezza che m’impediscono di volare verso il mio Creatore; al posto di esse, metti quel Fiat che tanto ami e che vuoi che regni nell’anima mia.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, metterai nelle mie ma­ni tutto ciò che senti di molestia, di paura e di sfiducia, affinché [io] te lo converta in Volontà di Dio; dirai tre volte: “Mamma mia, fa che regni la Divina Volontà nell’anima mia”.
Giaculatoria: Mamma mia, fiducia mia, forma il giorno della Volontà Divina nell’anima mia.


L’anima alla sua Mamma celeste
Mamma Santa, oggi più che mai sento il bisogno di stare stretta tra le tue braccia, affinché il Divin Volere, che regna in te, formi il dolce incanto alla mia volontà e la tenga sottomessa, per non permetterle di fare altro che la Volontà di Dio. Le tue lezioni di ieri mi hanno fatto comprendere l’ergastolo al quale è condannata la povera creatura a causa dell’umana volontà; io temo tanto che la mia volontà faccia scappatine e prenda il suo posto di nuovo in me. Perciò mi affido alla mia Mamma, affinché mi vigili tanto per farmi stare sicura di vivere sempre di Volontà Divina.
Lezione della Regina del Cielo
Su figlia mia, coraggio, fiducia nella Mamma tua e proposito ferreo di non dare mai vita alla tua volontà. Oh, come amerei sentire sul tuo labbro: “Mamma mia, la mia volontà è finita e tutto l’impero è tenuto in me dal Fiat Divino”. Queste sono le armi che fanno morire la volontà umana e convincono il cuore della Mamma tua ad usare tutte le arti amorose di Madre, per ottenere che la sua figlia viva nel regno della sua Mamma. Per te sarà dolce morte che ti darà la vera vita, e per me sarà la più bella delle vittorie che riporterò nel regno della Divina Volontà. Perciò, fiducia e coraggio in me. La sfiducia è dei vili e di quelli che non sono veramente decisi ad ottenere vittoria; questi sono sempre senza armi, e senza non si vince, sono sempre discontinui e vacillanti nel fare il bene.
Figlia mia, ascoltami. Io continuavo la mia vita nel tempio e le mie scappatine lassù nella mia patria celeste. Avevo il diritto, come figlia, di fare le mie visitine alla mia Famiglia Divina, che più di un padre mi apparteneva. Quale non fu la mia sorpresa, quando, in una di queste mie visite, mi fecero conoscere che era loro Volontà che io uscissi dal tempio, per unirmi prima con vincolo di sposalizio, secondo l’uso esterno di quei tempi, con un uomo santo chiamato Giuseppe, e per ritirarmi poi, insieme con lui, a vivere nella casa di Nazareth. Figlia mia, in questo passo della mia vita, apparve che Dio volesse mettermi alla prova. Io non avevo mai amato alcuno al mondo; poiché la Volontà Divina aveva tenuto la sua presenza in tutto l’essere mio, la mia volontà umana non aveva mai avuto un attimo di vita; in me mancava il germe dell’amore umano; come potevo amare un uomo, per quanto santo fosse, nell’ordine umano? È vero che io amavo tutti; era tanto l’amore verso tutti, che il mio amore di Madre aveva scritto, con caratteri di fuoco incancellabili, uno per uno nel mio materno cuore; però, ciò era tutto nell’ordine divino; l’amore umano, paragonato al divino, è un’ombra, una sfumatura, un atomo d’amore. Eppure, figlia cara, ciò che apparve prova ed estraneo alla santità della mia vita, fu usato da Dio mirabilmente per compiere i suoi disegni e per concedermi la grazia che tanto sospiravo, cioè di ottenere che scendesse il Verbo sulla terra. Dio mi dava la salvaguardia, la difesa, l’aiuto, affinché nessuno potesse spar­lare sul conto mio e sulla mia onestà. San Giuseppe doveva essere il cooperatore, il tutore, che doveva prendere cura di quel poco d’umano che ci bisognava e doveva essere l’ombra della paternità celeste, in cui doveva essere formata la nostra piccola famiglia celeste sulla terra.
Nonostante la mia sorpresa, dissi subito: “Fiat”, sapendo che la Divina Volontà non mi avrebbe fatto del male, né avrebbe pregiudicato la mia santità. Se avessi voluto mettere un atto di mia volontà umana, anche sot­to il solo aspetto di non volere conoscere uomo, avrei mandato in rovina i piani della venuta del Verbo sulla terra. Quindi, non è la diversità dello stato che pregiudica la santità, ma la mancanza della Divina Volontà ed il non compimento del proprio dovere nello stato in cui Dio chiama la creatura. Tutti gli stati sono santi, anche il matrimonio, purché dentro ci sia la Divina Volontà ed il sacrificio esatto dei propri doveri; la maggior parte delle creature è indolente e pigra, non solo non si fa santa, ma forma nel proprio stato un purgatorio o un inferno.
Quando conobbi che dovevo uscire dal tempio, non feci motto ad alcuno, aspettando che Iddio stesso muovesse le circostanze esterne, per farmi compiere la sua adorabile Volontà. Così difatti avvenne. I superiori del tempio mi chiamarono e mi dissero che era loro volontà, secondo anche l’uso di quei tempi, che io dovessi prepararmi allo sposalizio; ed io accettai. Miracolosamente, la scelta, fra tanti, cadde sopra San Giuseppe e così si formò lo sposalizio ed io uscii dal tempio. Ti prego, figlia del cuore mio, che in tutte le cose ti stia a cuore la sola Divina Volontà, se vuoi che i disegni divini si compiano sopra di te.
L’anima
Celeste Regina, la tua figlia a te si affida; con la mia fiducia voglio ferirti il cuore, affinché questa ferita dica sempre al tuo materno cuore: “Fiat! Fiat! Fiat!”. Questo ti chiede sempre la piccola figlia tua.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai sulle mie ginoc­chia e reciterai quindici Gloria Patri, per ringraziare il Signore di tutte le grazie che mi concesse fino al quindicesimo anno della mia vita, specialmente per avermi da­to per compagno un uomo sì santo, quale San Giuseppe.
Giaculatoria: Regina potente, dammi le armi per muovere battaglia e per farmi vivere la Volontà di Dio.


L’anima alla sua Mamma Regina
Mia sovrana Mamma, sono ritornata per seguire i tuoi passi. Il tuo amore mi lega e, come calamita potente, mi tiene fissa e tutta intenta a sentire le belle lezioni della Mamma mia; ma ciò non mi basta, se mi ami come figlia, chiudimi dentro il regno della Divina Volontà, dove vivesti e vivi, e serrami la porta in modo che, se anche lo [io] volessi, non potrei uscirne più. Così, Madre e figlia, faremo vita comune e saremo felici.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia carissima, se tu sapessi quanto sospiro per tenerti chiusa nel regno della Divina Volontà! Ogni lezione che ti do è un cancello che formo per impedirti il passo d’uscita, è una fortezza per murare la tua volontà, affinché tu comprenda ed ami stare sotto il dolce impero del Fiat supremo. Stai attenta ed ascoltami, perché le mie lezioni non sono altro che opere, fatte dalla Mamma tua, per adescare e rapire la tua volontà, affinché la Divina Volontà vinca la tua.
Mia cara figlia, ascoltami. Io partii dal tempio con lo stesso coraggio con cui vi entrai, e ciò per compiere la Divina Volontà; andavo a Nazareth e non avrei trovato più i miei cari e santi genitori, mi accompagnava solo San Giuseppe. Io vedevo in lui il mio buon angelo, che Iddio mi aveva dato per custodia. Sebbene avessi schiere di angeli che mi accompagnavano durante il viaggio, tutte le cose create mi fecero inchini d’onore ed io, ringraziandole, diedi a ciascuna di esse il mio bacio ed il mio saluto di Regina, e così giunsi a Nazareth.
Tu devi sapere che io e San Giuseppe ci guardavamo con ritegno e ci sentivamo il cuore gonfio: l’uno voleva fare conoscere all’altro che era legato a Dio con il voto di verginità perenne. Finalmente, si ruppe il silenzio ed ambedue manifestammo il voto. Oh, come ci sentimmo felici! Ringraziando il Signore, ci impegnammo a vivere insieme come fratello e sorella. Io ero attentissima nel servirlo, ci guardavamo con venerazione e l’aurora della pace regnava in mezzo a noi. Oh, se tutti si specchiassero in me per imitarmi! Io mi adattavo molto alla vita comune, nulla facevo trasparire dei grandi mari di grazia che possedevo.
Senti figlia mia: nella casa di Nazareth io mi sentivo più che mai accesa e pregavo che il Verbo Divino scendesse sulla terra. La Divina Volontà, che regnava in me, non faceva altro che investire tutti i miei atti di luce, di bellezza, di santità e di potenza, e formava in me il regno della luce, che sempre sorge, il regno della bellezza, della santità e della potenza che sempre cresce. Tutte le qualità divine, che il Fiat rendeva presenti in me con il suo regnare, mi portavano la fecondità. La luce che mi invadeva era tanta, che la stessa mia umanità, restando talmente abbellita ed investita da questo sole del Volere Divino, non faceva altro che produrre fiori celesti. Io sentivo il cielo che si abbassava fino a me e la terra del­la mia umanità che saliva; cielo e terra si abbracciavano, si riappacificavano per darsi il bacio di pace e d’amore; la terra si disponeva a produrre il germe, per formare il Giusto, il Santo, ed il cielo si apriva per fare discendere il Verbo in questo germe. Io non facevo altro che scendere e salire da e verso la mia patria celeste, e gettarmi nelle braccia del mio Padre celeste; gli dicevo con il cuore: “Padre Santo, non ne posso più, mi sento bruciare e, mentre brucio, sento una forza potente in me che vuole vincermi; con le catene del mio amore voglio legarvi per disarmarvi, affinché non più indugiate, e sulle ali del mio amore voglio che sia trasportato il Verbo Divino dal cielo sulla terra”. Pregavo e piangevo affinché il Padre Santo mi ascoltasse. La Divinità, vinta dalle mie lacrime e preghiere, mi rassicurò dicendomi: “Figlia, chi ti può resistere? Hai vinto. L’ora divina è vicina. Tu ritorna alla terra e continua i tuoi atti nella potenza del mio Volere e, tramite questi, tutti resteranno scossi, e cielo e terra si daranno il bacio di pace”. Nonostante ciò, io non sapevo ancora che sarei stata la Madre del Verbo eterno.
Figlia cara, ascoltami e comprendi bene cosa significhi vivere di Volontà Divina. Io, vivendo di Essa, formai il cielo ed il regno divino nell’anima mia; se non avessi formato in me questo regno, mai il Verbo sarebbe sceso dal cielo in terra; se scese, fu perché scese nel suo regno, che la Divina Volontà aveva formato in me. Il Verbo trovò in me il suo cielo e le sue gioie divine; mai il Verbo sarebbe sceso dentro un regno estraneo. Oh, no! Il Verbo volle che prima si formasse il suo regno in me, per poi scendere da vincitore in esso. Vivendo sempre di Divina Volontà, io acquistai per grazia ciò che in Dio è per natura; la fecondità divina, per formare senza opera d’uomo il germe, fece germogliare in me l’uma­nità del Verbo eterno. Che cosa può donare la Divina Volontà operante in una creatura? Tutto e tutti i beni possibili ed immaginabili. Perciò, abbi a cuore che tutto sia in te Volontà Divina, se vuoi imitare la Mamma tua e rendermi contenta e felice.
L’anima
Mamma Santa, se tu vuoi, puoi; come hai avuto il potere di vincere Dio, sino a farlo scendere dal cielo in terra, non ti mancherà il potere di vincere la mia volontà, affinché essa non abbia più vita; io in te spero e da te tutto otterrò.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi farai una visitina nella casa di Nazareth; per omaggio a me, mi darai tutti gli atti tuoi, affinché io li unisca ai miei, per convertirli in Volontà Divina.
Giaculatoria: Imperatrice celeste, porta il bacio del­la Volontà di Dio all’anima mia.


L’anima alla sua Mamma celeste
Mamma Santa, eccomi di nuovo sulle tue ginocchia; sono la tua figlia, che vuole essere imboccata dalla tua parola dolcissima, che mi porta il balsamo, per sanare le ferite della mia misera volontà umana. Mamma mia parlami, scendano le tue potenti parole nel mio cuore ed ivi formino una nuova creazione, per formare il germe della Divina Volontà nell’anima mia.
Lezione della Sovrana Regina
Figlia carissima, è proprio questo lo scopo; io amo tanto farti sentire gli arcani celesti del Fiat Divino ed i portenti che Esso può operare dove la Divina Volontà regna completamente, ed il gran male del dominio del­l’umano volere, affinché tu possa amare il Fiat Divino, per permettergli di formare il suo trono in te, e tu possa aborrire l’umano volere, per fare della tua volontà lo sgabello del Volere Divino, tenendola sacrificata ai piedi del Divino Volere.
Figlia mia, ascoltami: io continuavo la mia vita in Nazareth, ed il Fiat Divino continuava ad allargare in me il suo regno, servendosi dei miei più piccoli atti, anche di quelli più umili, quali il mantenere l’ordine nella piccola casetta, accendere il fuoco, scopare e tutti quei servizi che sono utili nelle famiglie, per farmi sentire la sua vita palpitante nel fuoco, nell’acqua, nel cibo, nel­l’aria che respiravo, in tutto; il Fiat Divino formava, sopra i miei piccoli atti, mari di luce, di grazia e di santità. Dove regna il Divino Volere vi è la potenza di formare, a partire dai piccoli ‘nulli’, nuovi cieli di bellezza incan­tevole, perché Esso, essendo immenso, non sa fare cose piccole e, con la sua potenza, dà valore ai ‘nulli’, formando le cose più grandi e facendo strabiliare cieli e terra. Tutto è santo, tutto è sacro per chi vive di Volontà Divina.
Figlia del mio cuore, prestami attenzione ed ascoltami: molti giorni prima della discesa del Verbo sulla terra, io vedevo il cielo aperto ed il sole del Verbo Divino alla sua porta, come se cercasse verso chi dovesse prendere il volo, per rendersi celeste prigioniero di una creatura. Oh, come era bello vederlo alle porte del cielo, in vedetta ed a spiare la fortunata creatura che avrebbe dovuto albergare il suo Creatore! La Trinità Sacrosanta guardavano la terra non più estranea a loro, perché c’era la piccola Maria, che, possedendo la Divina Volontà, aveva formato il regno divino, dove il Verbo poteva scendervi sicuro come se fosse nella sua propria abitazione, nella quale avrebbe trovato il cielo ed i tanti soli formati dai tanti atti di Volontà Divina fatti nell’anima mia. La Divinità rigurgitò l’amore e, togliendosi il man­to della giustizia che da tanti secoli aveva tenuto verso la creatura, si coprì del manto della misericordia infinita; la Trinità decretò la discesa del Verbo, suonando l’ora del compimento. A questo suono, cieli e terra si stupirono e si misero tutti sull’attenti, per essere spettatori d’un eccesso d’amore sì grande e d’un prodigio sì inaudito. La Mamma tua si sentiva incendiata d’amore e, facendo eco all’amore del mio Creatore, voleva formare un sol mare d’amore, affinché scendesse in esso il Verbo sulla terra. Le mie preghiere erano incessanti e, mentre pregavo nella mia stanzetta, un angelo venne spedito dal cielo, come messaggero del gran Re, mi si presentò ed inchinandosi mi salutò: “Ave o Maria, Regina nostra, il Fiat Divino ti ha riempita di grazia. Il Fiat ha già pronunciato che vuole scendere, è già dietro le mie spalle; ma ci vuole il tuo Fiat per formare il compimento del suo Fiat”.
Ad un annuncio sì grande, da me tanto desiderato, pur non avendo mai pensato di essere io la eletta, restai stupita ed esitai un istante; l’angelo del Signore mi disse: “Non temere Regina nostra, tu hai trovato grazia presso Dio. Tu hai vinto il tuo Creatore; per completare la vittoria, pronuncia il tuo Fiat”. Io pronunciai il Fiat; oh, meraviglia! I due Fiat si fusero, ed il Verbo Divino scese in me. Il mio Fiat, che era avvalorato dallo stesso valore del Fiat Divino, formò dal germe della mia umanità, l’umanità piccina che doveva racchiudere il Verbo, e così si compì il grande prodigio dell’Incarnazione. Oh, potenza del Fiat supremo! Tu mi innalzasti tanto, da rendermi potente fino a potere creare in me quell’umani­tà che doveva racchiudere il Verbo eterno, che cieli e terra non potevano contenere. I cieli si scossero e tutta la creazione fece festa, e tripudiarono di gioia intorno alla casetta di Nazareth, per dare omaggio ed ossequio al Creatore fatto uomo; con il loro muto linguaggio dissero: “Oh, prodigio dei prodigi, che solo un Dio poteva fare! L’immensità si è impicciolita, la potenza si è resa impotente, la sua altezza inarrivabile si è abbassata fino nell’abisso del seno d’una Vergine, e Dio è stato immenso e piccolo, potente ed impotente, forte e debole”. Figlia mia cara, tu non puoi comprendere ciò che provò la Mamma tua nell’atto dell’incarnazione del Verbo; tut­ti mi lodavano ed aspettavano il mio Fiat, potrei dire onnipotente.
Figlia cara, ascoltami: quanto ti deve stare a cuore il fare ed il vivere la Volontà Divina! La mia potenza esiste ancora, fammi pronunciare il mio Fiat nell’anima tua; per fare ciò, voglio il tuo Fiat, da sola non posso fare un vero bene; sempre in due si fanno le opere più grandi. Dio stesso volle non fare da solo, ma volle me insieme a lui, per formare il grande prodigio dell’Incar­nazione; nel mio Fiat e nel suo si formò la vita del­l’Uomo-Dio e si aggiustarono le sorti dell’umano genere. Il cielo non fu più chiuso, tutti i beni vennero racchiusi in mezzo a due Fiat. Perciò pronunciamoli insieme: “Fiat! Fiat!”, e il mio amore materno chiuderà in te la vita della Divina Volontà.
Per ora basta, domani ti aspetto di nuovo per narrarti il seguito dell’incarnazione.
L’anima
Mamma bella, io mi sento stupita nel sentire le tue belle lezioni. Deh, ti prego, pronuncia il tuo Fiat sopra di me! Ed io pronuncio il mio, affinché resti concepito in me quel Fiat che tu tanto sospiri che regni come vita in me.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai a dare il primo bacio a Gesù e gli dirai, per ben nove volte, che vuoi fare la sua Volontà, ed io ripeterò il prodigio di fare concepire Gesù nell’anima tua.
Giaculatoria: Regina potente pronuncia il tuo Fiat e crea in me la Volontà di Dio.


L’anima alla sua Madre Regina
Eccomi a te di nuovo mia Mamma celeste, vengo a rallegrarmi con te e, inchinandomi ai tuoi santi piedi, ti saluto ‘piena di grazia e Madre di Gesù’. Oh, non troverò più sola la Mamma mia, ma troverò, insieme con lei, il mio piccolo prigioniero Gesù. Quindi saremo tre, non più due: la Mamma, Gesù ed io. Quale fortuna per me! Se voglio trovare il mio piccolo Re Gesù, basta trovare la Mamma sua e mia. Deh, o Mamma Santa, nell’altez­za di Madre di Dio in cui ti trovi, abbi pietà della misera e piccola figlia tua, e parla per me al piccolo prigioniero Gesù, affinché mi dia la grande grazia di vivere della sua Volontà Divina.
Lezione della Regina del Cielo, Madre di Gesù
Mia cara figlia, oggi ti aspetto più che mai; il mio materno cuore è gonfio, sento il bisogno di sfogare il mio ardente amore con la figlia mia, voglio dirti che sono Madre di Gesù. Le mie gioie sono infinite, mari di felicità mi inondano, io posso dire: ‘sono Madre di Gesù, sono la sua creatura e la sua ancella’; solo al Fiat devo ciò. Esso mi rese piena di grazia e preparò la degna abitazione al mio Creatore. Gloria, onore e ringraziamento sia sempre al Fiat supremo.
Ascoltami figlia del mio cuore, appena fu formata, con la potenza del Fiat supremo, la piccola umanità di Gesù nel mio seno, il sole del Verbo eterno s’incarnò in essa. Io avevo il mio cielo, formato dal Fiat, tutto tempestato di stelle fulgidissime, che scintillavano gioie, beatitudini ed armonie di bellezze divine. Il sole del Verbo eterno, sfolgorante di luce inaccessibile, venne a prendere il suo posto dentro questo cielo, nascosto nella sua piccola umanità, la quale non poteva contenerlo; il centro del sole stava nella sua umanità, ma la luce del sole straripava fuori, ed investendo cielo e terra giungeva ad ogni cuore e, col suo raggio di luce, irradiava ciascuna creatura, dicendo: “Figli miei apritevi, datemi il posto nel vostro cuore, sono sceso dal cielo in terra per formare in ciascuno di voi la mia vita; mia Madre è il centro dove risiedo, e tutti i miei figli sono la circonferenza dove voglio formare tante mie vite, quanti sono i miei figli”. E la luce nuovamente irradiava senza mai cessare, e la piccola umanità di Gesù gemeva, piangeva, spasimava, e dentro quella luce, che giungeva nei cuori, faceva scorrere le sue lacrime, i suoi gemiti ed i suoi spasimi d’amore e di dolore. Tu devi sapere che per la tua Mamma cominciò una nuova vita. Io ero a conoscenza di tutto ciò che faceva il Figlio mio, lo vedevo divorato da mari di fiamme d’amore; ogni suo palpito, respiro e pena, erano mari d’amore con i quali egli coinvolgeva tutte le creature per farle sue, a forza d’amore e di dolore. Tu devi sapere che quando fu concepita la sua piccola umanità, furono concepite anche tutte le pene che avrebbe dovuto soffrire, fino all’ultima della sua vi­ta, comprese quelle derivanti da tutte le anime; come Dio, nessuno gli poteva sfuggire; la sua immensità racchiudeva tutte le creature, la sua onniveggenza li[4] rendeva tutti presenti. Il mio Gesù, il Figlio mio, sentiva il peso ed il fardello di tutti i peccati di ciascuna creatura. Io, la Mamma tua, lo seguivo in tutto e sentii, nel mio materno cuore, la nuova generazione delle pene del mio Gesù e la nuova generazione di tutte le anime, che, come Madre, dovevo generare, insieme con Gesù, alla gra­zia, alla luce, alla vita novella, che il mio caro Figlio ha portato sulla terra.
Figlia mia, tu devi sapere che da quando io fui concepita, ti amai da Madre, ti sentivo nel mio cuore, ardevo d’amore per te, ma non capivo il perché. Il Fiat Divino mi faceva operare, ma mi teneva celato il segreto. Appena Esso s’incarnò, mi svelò il segreto, ed allora compresi la fecondità della mia Maternità; non solo dovevo essere Madre di Gesù, ma Madre di tutti, e questa maternità doveva essere formata sul rogo del dolore e dell’amore. Figlia mia, quanto ti ho amato e ti amo.
Ascoltami figlia cara, si può giungere molto lontano quando il divino Volere prende vita operante nella crea­tura e la volontà umana lo lascia fare senza impedirgli il passo. Questo Fiat, che in natura possiede la virtù generativa, genera tutti i beni nella creatura, la rende feconda dandole la maternità su tutti, sopra tutti i beni e sopra colui che l’ha creata. Maternità significa vero amore, amore eroico, amore che è contento di morire per dare vita a chi l’ha generata; se non c’è questo, la parola ma­ternità è sterile, è vuota, si riduce ad una parola e di fat­to non esiste. Se vuoi, figlia mia, la generazione di tutti i beni, fa che il Fiat prenda in te la vita operante; Esso ti darà la maternità, tu amerai tutto con amore di madre, ed io, Mamma tua, ti insegnerò il modo come fecondare in te questa maternità tutta santa e divina.
L’anima
Mamma Santa, mi abbandono nelle tue braccia. Oh, come vorrei bagnare le tue mani materne con le mie lacrime, per muoverti a compassione dello stato della povera anima mia! Deh, se mi ami come mamma, chiudimi nel tuo cuore ed il tuo amore bruci le mie miserie e le mie debolezze; la potenza del Fiat Divino che tu possiedi da Regina, formi la sua vita operante in me, in modo che io possa dire: “La Mamma è tutta per me, ed io sono tutta per lei”.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, ringrazierai il Signore, tre volte, a nome di tutti, per essersi incarnato e fatto prigioniero nel mio seno, dandomi il grande onore di eleggermi Madre sua.
Giaculatoria: Mamma di Gesù, fammi da mamma e guidami nella via della Volontà di Dio.


L’anima alla sua Mamma Regina
Mamma dolcissima, il mio povero cuore sente il bisogno estremo di venire sulle tue ginocchia materne, per confidarti i miei piccoli segreti ed affidarli al tuo cuore materno. O Mamma mia, nel guardare i grandi prodigi che operò in te il Fiat Divino, sento che non mi è dato d’imitarti, perché sono piccola e debole; le lotte tremende della mia esistenza mi atterrano e non mi lasciano che un filo di vita. Mamma mia, oh come vorrei sfogare il mio cuore nel tuo, per farti sentire le pene che mi amareggiano, ed il timore che mi tortura di non potere compiere la Divina Volontà! Pietà, o Madre celeste, pie­tà! Nascondimi nel tuo cuore ed io perderò la memoria dei miei mali, per ricordarmi solo di vivere di Volontà Divina.
Lezione della Regina del Cielo, Madre di Gesù
Figlia carissima non temere, fidati della Mamma tua, versa tutto nel mio cuore ed io terrò conto di tutto, ti farò da mamma, cambierò le tue pene in luce e me ne servirò per allargare i confini del regno della Volontà Divina nell’anima tua.
Metti tutto da parte per ora ed ascoltami; voglio dirti ciò che operò il piccolo Re Gesù nel mio seno materno e come la Mamma tua non perdette neppure un respiro del piccolo Gesù.
Figlia mia, mentre la piccola umanità di Gesù andava crescendo, unita ipostaticamente con la Divinità, il mio seno materno era strettissimo, oscuro, non c’era spiraglio di luce. Io vedevo Gesù nel mio seno materno im­mobile, avvolto da una notte profonda. Sai tu chi formava questa oscurità sì intensa per l’infante Gesù? La volontà umana, della quale l’uomo volontariamente si era avvolto; l’uomo, commettendo peccati, formava tanti abissi di tenebre intorno e dentro di sé, e ciò lo ha reso immobile a fare il bene; il mio caro Gesù, per mettere in fuga le tenebre di questa notte sì profonda, nella quale l’uomo si era reso prigioniero della sua stessa volontà tenebrosa, fino a perdere il moto di fare il bene, scelse la dolce prigione della Mamma sua, e volontariamente si esibì nell’immobilità di nove mesi.
Figlia mia, se tu sapessi quanto il mio materno cuore sia stato martoriato nel vedere il piccolo Gesù immobile nel mio seno, nel vederlo piangere, sospirare il suo palpito ardente, palpitare forte e smaniare d’amore, facendo sentire il suo palpito in ogni cuore, per chiedere per pietà ad ogni anima di farsi chiudere nella luce della sua Divinità! Lui, per amore, volontariamente aveva scambiato la luce con le tenebre, affinché tutti potessero ottenere la vera luce, per mettersi in salvo.
Figlia mia carissima, chi può dirti ciò che soffrì il mio piccolo Gesù nel mio seno? Pene inaudite ed indescrivibile. Era dotato di piena ragione, era Dio ed uomo, era tanto il suo amore, che metteva da parte i mari infiniti di gioie, di felicità e di luce, da tuffare la sua piccina umanità nei mari di tenebre, di amarezza, di infelicità e di miserie, che le creature avevano preparato; il piccolo Gesù si addossava tutto ciò sopra le sue spalle, come se fosse stato suo. Figlia mia, il vero amore non dice mai basta, non guarda le pene, e tramite le pene cerca colui che ama ed è contento solo quando offre la sua vita, per ridare la vita a colui che ama.
Figlia mia ascolta la Mamma tua, vedi che gran ma­le è il fare la tua volontà! Non solo prepari la notte al tuo Gesù ed a te, ma formi mari di amarezze, di infelicità e di miserie, dai quali resti travolta e non sai come uscirne. Perciò sii attenta, rendimi felice dicendo: “Vo­glio fare sempre la Divina Volontà”.
Senti figlia mia: il piccolo Gesù, spasimante d’amo­re, sta per uscire alla luce del giorno; le sue ansie, i suoi sospiri ardenti e desideri di volere abbracciare la creatura, di farsi vedere mentre la guarda per rapirla a sé, non gli danno più requie; come un giorno si mise in vedetta alle porte del cielo per chiudersi nel mio seno, così sta per mettersi in vedetta alle porte del mio seno, che è più che cielo, affinché il sole del Verbo eterno sorga in mezzo al mondo e vi formi il suo pieno meriggio. Così per le povere creature non ci sarà più notte, né alba, né aurora, ma sempre sole, scintillante più che nella pienezza del mezzogiorno. La Mamma tua sentiva che non lo poteva più contenere dentro di sé, mari di luce e di amore m’inondavano; dentro ad un mare di luce lo concepii e dentro ad un mare di luce egli uscì dal mio seno materno. Figlia cara, per chi vive di Volontà Divina, tut­to è luce e tutto si converte in luce. In questa luce, io ero rapita mentre aspettavo di stringere fra le mie braccia il mio piccolo Gesù; quando uscì dal mio seno, sentii i suoi primi vagiti amorosi, e l’angelo del Signore me lo consegnò fra le braccia; io lo strinsi forte forte al mio cuore e gli diedi il mio primo bacio, ed il piccolo Gesù mi diede il suo.
Per ora basta, domani ti aspetto di nuovo per seguire la narrazione della nascita di Gesù.
L’anima
Mamma Santa, come sei fortunata, sei la vera benedetta fra tutte le donne! Ti prego, per quelle gioie che provasti quando stringesti Gesù al tuo seno e gli desti il primo bacio, di cedermi, per pochi istanti, nelle braccia, il piccolo Gesù, affinché gli dia il contento dicendogli che giuro d’amarlo sempre e che non voglio conoscere altro che la sua Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai a baciare i piedini al bambinello Gesù e metterai la tua volontà nelle sue manine per farlo giocare e sorridere.
Giaculatoria: Mamma mia, chiudi nel mio cuore il piccolo Gesù, affinché lo[5] trasformi tutto in Volontà di Dio.


L’anima alla sua Mamma celeste
Oggi, Mamma Santa, sento con foga d’amore che non posso resistere a non venire presso le tue ginocchia materne, per trovare nelle tue braccia il celeste bambinello. La sua bellezza mi rapisce, i suoi sguardi mi feriscono, le sue labbra, atteggiate per gemere e per dare singhiozzo di pianto, mi strappano il cuore ad amarlo. Mamma mia carissima, io so che tu mi ami e perciò ti prego di darmi un posticino nelle tue braccia, affinché io possa dargli il mio primo bacio, versare il mio cuore nel piccolo Re Gesù, affidargli i miei segreti, che tanto mi opprimono, e dirgli per farlo sorridere: “La mia volontà è tua e la tua è mia; perciò, forma in me il regno del tuo Fiat Divino.
Lezione della Regina del Cielo alla figlia sua
Figlia mia carissima, quanto sospiro di averti nelle mie braccia, per avere il gran contento di potere dire al nostro piccolo Re bambinello: “Non piangere carino mio, vedi, qui con noi c’è la piccola figlia mia, che vuo­le riconoscerti Re e darti il dominio nell’anima sua, per farti distendere il regno della tua Divina Volontà in lei”.
Ora figlia del mio cuore, mentre stai tutta intenta a vagheggiare il pargoletto Gesù, prestami attenzione ed ascoltami. Tu devi sapere che era mezzanotte quando il piccolo Re neonato uscì dal mio seno materno; ma la notte si cambiò in giorno. Colui che era padrone della luce, metteva in fuga la notte dell’umana volontà, la notte del peccato, la notte di tutti i mali, e per segno di ciò, che faceva nell’ordine delle anime con il solito suo Fiat onnipotente, la mezzanotte si cambiò in giorno fulgidissimo, e tutte le cose create corsero per inneggiare, in quella piccola umanità, il loro Creatore. Il sole corse per dare i suoi primi baci di luce al bambinello Gesù e riscaldarlo con il suo calore. Il vento, imperante con le sue ondate, purificò l’aria di quella stalla e con il suo dolce gemito disse: “Ti amo”. I cieli si scuoterono[6] fin dalle fondamenta, la terra esultò e fremette fin nell’abis­so, il mare tumultuò con le sue onde altissime, insomma tutte le cose create riconobbero che il loro Creatore stava in mezzo a loro e fecero a gara per inneggiarlo. Gli stessi angeli, formando luce nell’aria, con voce melodio­sa, che poteva essere sentita da tutti, dissero: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà; è nato il celeste bambino, nella grotta di Betlemme, avvolto in poveri pannicelli”. I pastori, che stavano in veglia, ascoltarono le voci angeliche e corsero a visitare il piccolo Re divino.
Figlia mia cara, continua ad ascoltarmi: appena io lo ricevetti nelle mie braccia, gli diedi il mio primo bacio e sentii il bisogno d’amore di dare del mio al mio Figlio bambino; porgendo il mio seno, gli diedi latte abbondante, latte formato dallo stesso Fiat Divino, nella mia persona, per alimentare il piccolo Re Gesù. Chi può dirti ciò che io provai nel fare ciò? Ed i mari di grazia, di amore, di santità che, per contraccambiarmi, mi dava il Figlio mio? Lo avvolsi in poveri, ma nitidi pannicelli, e lo adagiai nella mangiatoia. Questa era la sua Volontà ed io non potevo fare a meno di eseguirla. Prima di fare ciò, Lo condivisi con il caro San Giuseppe, dandolo nelle sue braccia; oh, come gioì! Lo strinse al suo cuore ed il dolce bambinello versò nell’anima sua torrenti di grazia. Dopo, San Giuseppe aggiustò un po’ di fieno nella mangiatoia ed io lo posi a giacere dentro di essa. La Mamma tua, rapita dalla beltà dell’infante divino, stava per la maggior parte del tempo genuflessa innanzi a lui; mettevo in moto tutti i miei mari di amore, che il Volere Divino aveva formato in me, per amarlo, adorarlo e ringraziarlo. Ed il celeste pargoletto che faceva nella mangiatoia? Agiva secondo la Volontà del nostro Padre celeste, che era anche sua; emettendo gemiti e sospiri, vagiva, piangeva e chiamava tutti, dicendo nei suoi gemiti amorosi: “Venite tutti figli miei, per amore vostro sono nato al dolore, alle lacrime; venite tutti a conoscere l’eccesso del mio amore, datemi un posto nei vostri cuori”. Ci fu un via vai di pastori che vennero a visitarlo; a tutti dava il suo sguardo dolce ed il suo sorriso d’amore, nelle sue stesse lacrime.
Figlia mia, una parolina a te: tu devi sapere che tutta la mia gioia consisteva nel tenere nel mio grembo il mio caro Figlio Gesù; il Volere Divino mi fece intendere di metterlo nella mangiatoia, a disposizione di tutti, affinché chiunque volesse, potesse vezzeggiarlo, baciarlo e prenderlo nelle proprie braccia, come se fosse suo. Era il piccolo Re di tutti, quindi tutti avevano il diritto di farne un loro dolce pegno d’amore; io, per compiere il Volere supremo, mi privai delle mie gioie innocenti e cominciai, con opere e sacrifici, l’ufficio di Madre di dare Gesù a tutti; figlia mia, la Divina Volontà è esigente e vuole tutto, anche il sacrificio delle cose più sante e, a seconda delle circostanze, persino il grande sacrificio di privarsi dello stesso Gesù; ciò, per estendere maggiormente il suo regno e per moltiplicare la vita dello stesso Gesù. Infatti, quando la creatura, per amor suo, si priva di lui, è tale e tanto l’eroismo ed il sacrificio, che questi hanno virtù di produrre una vita novella di Gesù, che forma un’altra abitazione per Gesù. Perciò, figlia cara, sii attenta e non negare mai alcunché alla Divina Volontà, qualunque sia la situazione.
L’anima
Mamma Santa, le tue belle lezioni mi confondono; se vuoi che io le metta in pratica, non mi lasciare sola, affinché, quando mi vedi soccombere sotto il peso enor­me delle privazioni divine, tu mi stringa al tuo materno cuore; allora io sentirò la forza di non negar mai alcunché alla Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai per tre volte a visitare il bambinello Gesù, baciandogli le piccole manine, e gli dirai cinque atti d’amore, per onorare le sue lacrime e per quietare il suo pianto.
Giaculatoria: Mamma Santa, versa le lacrime di Gesù nel cuore mio, affinché egli disponga in me il trionfo della Volontà di Dio.


L’anima alla sua Mamma Regina
Mamma mia dolcissima, eccomi di nuovo presso le tue ginocchia; questa tua figlia non può stare più senza di te, Mamma mia; il dolce incanto del celeste bambino, che stringi fra le tue braccia, e che, genuflessa, adori ed ami nella mangiatoia, mi rapisce; penso che la tua sorte felice e lo stesso piccolo Re Gesù non siano altro che frutti, dolci e preziosi pegni di quel Fiat che ha reso presente in te il regno suo. O Mamma, dammi la parola che farai uso della tua potenza per formare in me il regno della Divina Volontà.
Lezione della mia Mamma celeste
Figlia mia carissima, sono contenta di tenerti vicina, per poterti insegnare come in tutte le cose possa essere presente il regno della Divina Volontà. Tutte le croci, i dolori, le umiliazioni, investiti dalla vita del Fiat Divino, sono come materie prime nelle sue mani, per alimentare il suo regno e renderlo sempre più presente. Prestami attenzione ed ascolta la Mamma tua. Io continuavo la mia dimora nella grotta di Betlemme con Gesù e con il caro San Giuseppe; come eravamo felici! Quella piccola grotta, poiché l’infante divino e la Divina Volontà operavano in noi, ci sembrava un paradiso. È vero che non ci mancavano pene e lacrime, ma queste, confrontate con i mari immensi di gioia, di felicità e di luce, che il Fiat Divino faceva sorgere in ogni atto nostro, erano solo goccioline gettate in questi mari. La dolce ed amabile presenza del mio caro Figlio era una delle più grandi felicità. Figlia cara, tu devi sapere che quando giunse l’ottavo giorno di vita terrena del celeste bambino il Fiat Divino suonò l’ora del dolore, comandandoci di circoncidere il vezzoso bambinello. Era un taglio dolorosissimo quello al quale si doveva sottoporre il piccolo Gesù; era la legge di quei tempi che imponeva che tutti i primogeniti si dovessero sottoporre a questo taglio doloroso. Si può chiamarla la legge del peccato, ma mio Figlio era innocente e la sua legge era la legge dell’amo­re; tuttavia, poiché egli venne a trovare non l’uomo re, ma l’uomo degradato, per affratellarsi a lui ed innalzarlo, si volle degradare e si sottopose alla legge.
Figlia mia, io e San Giuseppe sentimmo un fremito di dolore, ma impavidi e senza esitare chiamammo il ministro ed acconsentimmo a fare circoncidere Gesù con un taglio dolorosissimo; a causa del dolore acerbo, il bimbo Gesù pianse e si slanciò nelle mie braccia, chiedendomi aiuto. San Giuseppe ed io mescolammo le nostre lacrime con le sue; fu raccolto il primo sangue sparso da Gesù per amore delle creature; fu imposto il nome di Gesù, nome potente, che doveva fare tremare cielo e terra, e lo stesso inferno. Nome che doveva essere balsamo, difesa ed aiuto ad ogni cuore.
Figlia mia, questo taglio era l’immagine del taglio crudele che l’uomo aveva fatto all’anima sua, facendo la sua volontà; il mio caro Figlio si faceva fare questo taglio per sanare il duro taglio delle volontà umane e, con il suo sangue, le ferite dei tanti peccati che il veleno del­la volontà umana ha prodotto nelle creature. Ogni atto di volontà umana è un taglio che si fa, è una piaga che si apre; il celeste bambino, con il suo taglio doloroso, preparava il rimedio a tutte le ferite umane.
Figlia mia, un’altra sorpresa: una stella nuova splen­de sotto la volta dei cieli e, con la sua luce, va cercando adoratori, per condurli a riconoscere ed adorare il bambino Gesù. Tre personaggi, l’uno lontano dall’altro, ne restano colpiti e, investiti da luce suprema, seguono la stella, la quale li conduce nella grotta di Betlemme ai piedi del bambino Gesù. Quale fu la meraviglia per questi Re Magi, nel riconoscere in quell’infante divino il Re del cielo e della terra, colui che veniva ad amare ed a salvare tutti! Mentre i Magi lo adoravano, rapiti da quel­la celeste beltà, il bambino fece trasparire, fuori dalla sua piccola umanità, la sua Divinità, e la grotta si cambiò in paradiso; i Magi non seppero distaccarsi dai piedi dell’infante divino fino a quando egli ritirò di nuovo nel­la sua umanità la luce della Divinità. Io, mettendo in esercizio l’ufficio di Madre, parlai a lungo della discesa del Verbo e li fortificai nella fede, speranza e carità, simbolo dei loro doni offerti a Gesù; i Magi, pieni di gioia, si ritirarono nelle loro regioni, per essere i primi propagatori.
Figlia mia cara, non ti allontanare dal mio fianco, seguimi ovunque. Stanno per compiersi quaranta giorni dalla nascita del piccolo Re Gesù; il Fiat Divino ci chia­ma al tempio, per adempiere la legge della presentazione del Figlio mio, e noi andiamo al tempio; era la prima volta che uscivo insieme con il mio dolce bambino. Una vena di dolore si aprì nel mio cuore, andavo ad offrirlo vittima per la salvezza di tutti! Entrati nel tempio, prima adorammo la Divina Maestà, poi chiamai il sacerdote e, messo Gesù nelle sue braccia, feci l’offerta del celeste bambino all’eterno Padre, offrendolo in sacrificio per la salvezza di tutti. Il sacerdote era Simeone; appena deposi Gesù nelle sue braccia, egli riconobbe che era il Verbo Divino, esultò d’immensa gioia e, dopo l’offerta, atteggiandosi a profeta, profetizzò tutti i miei dolori. Oh, come il Fiat supremo suonò a distesa sul mio materno cuore, con suono vibrante, la ferale tragedia di tutte le pene del mio Figlio bambino! Ciò che più mi trafisse furono le parole che mi disse il santo profeta:
“Questo caro bambino sarà la salvezza e la rovina di molti, e sarà il bersaglio delle contraddizioni”.
Se il Volere Divino non mi avesse sostenuta, sarei morta all’istante di puro dolore. Invece, mi diede vita e se ne servì per formare in me il regno dei dolori nel regno della sua stessa Volontà. Al diritto di Madre, che avevo su tutti, aggiunsi il diritto di Madre e Regina di tutti i dolori. Ah, sì! Con i miei dolori acquistai la monetina per pagare i debiti dei figli miei, ed anche quelli dei figli ingrati.
Figlia mia, tu devi sapere che, nella luce della Divina Volontà, io già sapevo tutti i dolori che dovevano toccarmi ed erano anche più numerosi di quelli che mi profetizzò il santo profeta, ma in quell’atto sì solenne di offrire il mio Figlio, il sentirmeli ripetere mi fece sentire talmente trafitta, che mi sanguinò il cuore e si aprirono squarci profondi nell’anima mia. Ascolta la Mamma tua, nelle tue pene, negli incontri dolorosi che non ti mancano, non ti abbattere mai, ma con amore eroico, fa che il Volere Divino prenda il suo regio posto nelle tue pene, affinché te le converta in monetine d’infinito valore, con le quali potrai pagare i debiti dei tuoi fratelli, per riscattarli dalla schiavitù dell’umana volontà e per farli rientrare come figli liberi nel regno del Fiat Divino.
L’anima
Mamma Santa, nel tuo cuore trafitto metti tutte le mie pene, che tu sai quanto mi trafiggono il cuore. Deh! Fammi da mamma e versa nel mio cuore il balsamo dei tuoi dolori, affinché io subisca la tua stessa sorte di servirmi delle mie pene come monetine, per conquistare il regno della Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai nelle mie braccia, affinché io versi in te il primo sangue che sparse il celeste bambino, per sanarti le ferite fatte dalla tua volontà umana; reciterai tre atti d’amore per mitigare lo spasimo della ferita del bambino Gesù.
Giaculatoria: Mamma mia, versa il tuo dolore nel­l’anima mia e converti tutte le mie pene in Volontà di Dio.


L’anima alla sua Regina travolta nel dolore
Mia Mamma Sovrana, la tua piccola figlia sente il bisogno di venire presso le tue ginocchia, per tenerti un po’ di compagnia. Vedo il tuo volto velato di mestizia e qualche lacrima fuggitiva scorrere dai tuoi occhi; il dolce bambinello trema e piange. Mamma Santa, unisco le mie pene alle tue per confortarti e per quietare il pianto del celeste bambino. Mamma mia, non negarmi la rivelazione del segreto; cosa c’è di funesto per il mio caro bambinello?
Lezione della Madre Regina
Figlia mia carissima, il cuore della Mamma tua oggi è tanto gonfio di amore e di dolore, che non posso trattenermi dal piangere. Tu conosci la venuta dei Re Magi, i quali fecero rumore in Gerusalemme facendo domande circa il nuovo Re. L’empio Erode, per timore d’essere rovesciato dal trono, ha dato il mandato di uccidere il mio dolce Gesù, la mia cara vita, e tutti gli altri bambini. Figlia mia che dolore! Colui che è venuto a dare la vita a tutti, a portare nel mondo la nuova era di pace, di felicità, di grazia, lo vogliono uccidere. Quanta ingratitudine, quanta perfidia! Ah, figlia mia, vedi dove giunge la cecità della volontà umana! Essa si rende feroce, lega le mani allo stesso Creatore e si rende padrona di colui che l’aveva creata. Perciò compatiscimi, figlia mia, e cerca di quietare il pianto del dolce bambino. Egli piange per l’ingratitudine umana, che, appena nato, lo vuole morto; per salvarlo, siamo costretti a fuggire. Il caro San Giuseppe è stato avvisato dall’angelo, di partire presto verso terra straniera. Tu accompagnaci, figlia cara, non ci lasciare soli, ed io continuerò a darti le mie lezioni sui gravi mali della volontà umana. Tu devi sapere che l’uo­mo, allorché si sottrasse alla Divina Volontà, ruppe il rapporto con il suo Creatore; tutto era stato fatto da Dio sulla terra, tutto era suo; l’uomo, non facendo il Volere Divino, perdette tutti i diritti e, si può dire, non ebbe più dimora. L’uomo divenne il povero esiliato, il pellegrino che non poteva possedere dimora permanente; ciò fu vero non solo per l’anima, ma anche per il corpo; tutte le cose si fecero mutevoli per il povero uomo, e se qualche cosa fuggevole fu duratura, ciò avvenne in virtù dei previsti meriti di questo celeste bambino. Tutta la magnificenza della creazione fu destinata da Dio a coloro che avrebbero fatto la Divina Volontà e vissuto nel regno della Divina Volontà. Tutti gli altri, anche se prendono stentatamente qualche cosa, sono i veri ladroncelli del loro Creatore e, con la loro ragione, non vogliono fare la Divina Volontà, anche se vogliono i beni che ad Essa appartengono.
Figlia cara, senti quanto io e questo caro bambino ti amiamo: ai primi albori della vita, Gesù va in esilio ed in terra straniera, per liberarti dall’esilio nel quale ti ha messo l’umano volere e per richiamarti a vivere, non in terra straniera, ma nella tua patria, che ti fu data da Dio quando fosti creata, cioè nel regno del Fiat supremo. Figlia del mio cuore, abbi pietà delle lacrime della Madre tua e delle lacrime di questo dolce caro bambino; piangendo, ti preghiamo di non fare mai la tua volontà; ritorna, ti preghiamo e ti scongiuriamo, nel grembo del Volere Divino che tanto sospira di averti.
Figlia cara, tra il dolore dell’ingratitudine[7] umana, tra le immense gioie e felicità, che il Fiat Divino ci dava, e tra la festa che tutta la creazione faceva al dolce bambino, la terra rinverdiva e fioriva sotto i nostri passi, per dare omaggio al suo Creatore. Il sole lo fissava e, inneggiandolo con la sua luce, si sentiva onorato di dargli la sua luce e calore; il vento lo accarezzava, gli uccelli si abbassavano intorno a noi e con i loro trilli e canti facevano le più belle nenie al caro bambino, per quietare il pianto e riconciliargli il sonno.
Figlia mia, stando in noi il Volere Divino, avevamo il potere su tutto. Giungemmo in Egitto e, dopo un lungo periodo di tempo, l’angelo del Signore avvertì San Giuseppe di tornare nella casa di Nazareth, dato che l’empio tiranno era morto. E così rimpatriammo nelle nostre terre natie. L’Egitto simboleggia l’umana volontà, terra piena di idoli; dovunque passava il pargoletto Gesù, egli atterrava questi idoli e li rinviava nell’inferno. Quanti idoli possiede l’umano volere, idoli di vanagloria, di propria stima e di passioni che tiranneggiano la povera creatura! Sii attenta, ascolta la Mamma tua, che, per non farti fare mai la tua volontà, farebbe qualunque sacrificio e darebbe anche la vita per darti il gran bene di vivere sempre nel grembo della Divina Volontà.
L’anima
Mamma dolcissima, ti ringrazio di farmi comprendere il gran male dell’umano volere; ti prego, per il dolore che soffristi nell’esilio dell’Egitto, di fare uscire l’anima mia dall’esilio della mia volontà e di farmi rimpatriare nella cara patria della Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, offrirai le tue azioni unite con le mie, in atto di gratitudine al santo bambino, pregandolo di entrare nell’Egitto del tuo cuore, per cambiarlo tutto in Volontà di Dio.
Giaculatoria: Mamma mia, chiudi il piccolo Gesù nel cuore mio, affinché lo riordini tutto in Volontà Divina.


L’anima alla sua sovrana Regina
Mamma dolcissima, eccomi di nuovo vicina alle tue ginocchia materne, dove ti trovo insieme con il fanciullino Gesù; tu, vezzeggiandolo, gli dici la tua storia d’amore e Gesù ti dice la sua. Come è bello trovare Gesù e la Mamma che si parlano! È tanta la foga del loro amore, che essi restano muti, rapiti, la Madre nel Figlio, ed il Figlio nella Madre. Mamma Santa, non mi mettere da parte; tenetemi con voi, affinché, ascoltando ciò che dite, io impari ad amarvi ed a fare sempre la Santissima Volontà di Dio.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia carissima, ti aspettavo per continuare la mia lezione sul regno che sempre più rendeva presente in me il Fiat supremo.
Tu devi sapere che la piccola casa di Nazareth, per la Mamma tua, per il caro e dolce Gesù e per San Giuseppe, era un paradiso; il mio caro Figlio, essendo Verbo eterno, possedeva in se stesso, per virtù propria, la Divina Volontà, ed in quella piccola umanità risiedevano mari immensi di luce, di santità, di gioie e di bellezze infinite; io possedevo, per grazia, il Volere Divino; io non potevo abbracciare l’immensità, come l’amato Gesù poteva, poiché egli era Dio ed uomo, mentre io ero sempre la sua creatura finita; tuttavia, il Fiat Divino mi riempì tanto, avendo formato in me i suoi mari di luce, di santità, di amore, di bellezze e di felicità; l’intensità di luce, di amore e di tutto ciò che possiede un Volere Divino, usciva talmente da noi, che San Giuseppe restava eclissato, inondato, e viveva dei nostri riflessi.
Figlia cara, in questa casa di Nazareth, era in pieno vigore il regno della Divina Volontà; ogni piccolo nostro atto, cioè il lavoro, l’accendere il fuoco, il preparare il cibo, era animato dal Volere supremo e formato sulla santità del puro amore; dal più piccolo e dal più grande atto nostro scaturivano gioie, felicità, beatitudini immense, e noi restavamo talmente inondati, da sentirci come sotto una pioggia dirotta di nuove gioie e di contenti indescrivibili. Figlia mia, devi sapere che la Divina Volontà possiede in natura la sorgente delle gioie, e si diletta, quando regna nella creatura, di dare, in ogni atto della creatura, l’atto nuovo e continuo delle sue gioie e felicità. Oh, come eravamo felici! Tutto era pace ed unione somma. L’uno si sentiva onorato di ubbidire al­l’altro; anche il mio caro Figlio voleva essere comandato, nei piccoli lavori, da me e dal caro San Giuseppe. Oh, come era bello vederlo nell’atto di aiutare il suo padre putativo nei lavori fabbrili, vederlo quando prendeva il cibo; quanti mari di grazia Gesù faceva scorrere in quegli atti, a pro delle creature!
Ora figlia cara, ascoltami: in questa casa di Nazareth fu formato, nella Mamma tua e nell’umanità di mio Figlio, il regno della Divina Volontà, per farne dono al­l’umana famiglia, allorché questa si fosse disposta a ricevere il bene di questo regno. Sebbene mio Figlio fosse Re ed io Regina, eravamo Re e Regina senza popoli; il nostro regno, sebbene potesse racchiudere tutti e dare vita a tutti, era deserto, perché ci voleva prima la redenzione, per preparare e disporre l’uomo a venire in questo regno sì santo. Essendo la Divina Volontà posseduta da me e da mio Figlio, che appartenevamo, secondo l’ordi­ne umano, all’umana famiglia divina, le creature ricevevano il diritto d’entrare in questo regno e la Divinità cedeva il diritto, lasciando le porte aperte a chi volesse entrare. Perciò, la nostra vita nascosta per così tanti anni servì a preparare il regno della Divina Volontà per le creature. Voglio farti conoscere ciò che operò in me questo Fiat supremo, affinché tu dimentichi la tua volontà e, dando la mano alla Madre tua, ella ti possa condurre nei beni che, con tanto amore, ha preparato per te. Dimmi figlia del mio cuore, contenterai me ed il tuo e mio caro Gesù, che con tanto amore ti aspettiamo in questo regno sì santo, per vivere insieme con noi, per vivere tutta di Volontà Divina?
Ascolta, figlia cara, un altro atto d’amore che, in questa casa di Nazareth, fece per me il mio caro Gesù. Egli mi fece depositaria di tutta la sua vita. Dio quando fa un’opera, non la lascia in sospeso, né nel vuoto, ma cerca sempre una creatura, nella quale potere rinchiudere e poggiare tutta l’opera sua; altrimenti, ci sarebbe il pericolo che Iddio esponesse le sue opere all’inutilità, e ciò non può essere. Quindi, il mio caro Figlio depose in me le sue opere, le sue parole, le sue pene, tutto, persino il respiro depositò nella Mamma sua. Quando eravamo ritirati nella nostra stanzetta, egli prendeva il suo dolce dire e mi narrava tutti i Vangeli, che doveva predicare al pubblico, ed i sacramenti che doveva istituire; tutto mi confidò e, deponendo tutto in me, mi costituì canale e sorgente perenne, poiché da me doveva uscire la sua vita e tutti i suoi beni, a pro di tutte le creature. Oh, come mi sentivo ricca e felice, nel sentire deporre in me tutto ciò che faceva il mio caro Figlio Gesù. Il Volere Divino, che regnava in me, mi dava lo spazio per poter tutto ricevere; Gesù sentiva contraccambiato l’amore, la gloria della grande opera della redenzione, da parte della Mamma sua. Che cosa non ricevetti da Dio, poiché non feci mai la mia volontà, ma sempre la sua! Tutto, anche la stessa vita del mio Figlio era a mia disposizione e, mentre la vita restava sempre in me, potevo bilocarla, per darla a chi con amore me la chiedeva.
Ora figlia mia, una parolina a te: se farai sempre la Divina Volontà e mai la tua, e vivrai in Essa, io, la Mamma tua, farò il deposito di tutti i beni del mio Figlio nell’anima tua. Oh, come ti sentirai fortunata! Avrai una vita divina a tua disposizione, che tutto ti darà; io, facendoti da vera Mamma, mi metterò a guardia, affinché cresca questa vita in te e formi il regno della Divina Vo­lontà.
L’anima
Mamma Santa, nelle tue braccia mi abbandono, sono una piccola figlia che sento il bisogno estremo delle tue cure materne. Deh, ti prego, prendi questa mia volontà, chiudila nel tuo cuore e non darmela più, affinché io possa essere felice di vivere sempre di Volontà Divina, così contentando te ed il mio caro Gesù.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai a fare tre visitine nella casa di Nazareth, per onorare la sacra famiglia; recitando tre Pater, Ave e Gloria, pregherai di essere ammessa a vivere in mezzo a noi.
Giaculatoria: Gesù, Maria e Giuseppe, mettetemi con voi a vivere nel regno della Volontà di Dio.


L’anima alla sua Madre celeste
Eccomi a te di nuovo mia Mamma Regina; oggi, il mio amore di figlia per te mi fa correre, per essere spettatrice quando il mio dolce Gesù, separandosi da te, prende la via per formare la sua vita apostolica in mezzo alle creature. Mamma Santa, so che soffrirai molto; ogni momento di separazione da Gesù ti costerà la vita, ed io, la figlia tua, non voglio lasciarti sola, voglio asciugarti le lacrime e, con la mia compagnia, voglio spezzare la tua solitudine; mentre staremo insieme, tu continuerai a darmi le tue belle lezioni sulla Divina Volontà.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia carissima, la tua compagnia mi sarà mol­to gradita, perché sentirò in te il primo dono che mi fa Gesù, dono formato di puro amore, prodotto dal suo e dal mio sacrificio, dono che mi costò la vita del Figlio mio.
Ora prestami attenzione ed ascoltami. Senti, figlia mia, per la tua Mamma comincia una vita di dolore, di solitudine e di lunghe separazioni dal suo sommo bene, Gesù. La vita nascosta è finita; egli sente l’irresistibile bisogno di amore d’uscire in pubblico, di farsi conoscere e di andare in cerca dell’uomo smarrito nel labirinto della sua volontà e, quindi, preda di tutti i mali. Il caro San Giuseppe era già morto. Gesù partiva ed io restavo sola nella piccola casetta. Quando il mio amato Gesù, che non faceva mai nulla senza prima dirmelo, mi chiese l’ubbidienza di partire, io sentii lo schianto nel cuore; ma, conoscendo che quella era la Volontà suprema, io dissi subito il mio Fiat, senza esitare un istante, e con il mio ed il Fiat di mio Figlio ci separammo nella foga del nostro amore; Gesù mi benedisse e mi lasciò. Io lo accompagnai con il mio sguardo finché potei e poi, ritirandomi, mi abbandonai in quel Volere Divino che era la mia vita. Oh, potenza del Fiat Divino! Questo Volere Santo non mi faceva perdere mai di vista mio Figlio, né egli perdeva me, anzi sentivo il suo palpito nel mio e Gesù sentiva il mio nel suo. Figlia cara, io avevo ricevuto mio Figlio dal Volere Divino e ciò che questo Volere Santo dà, non è soggetto né a termine né a separazione; i doni suoi sono permanenti ed eterni. Mio Figlio era mio, nessuno me lo poteva togliere, né la morte, né il dolore, né la separazione, perché il Volere Divino me lo aveva donato. La nostra separazione era apparente: in realtà eravamo fusi insieme, poiché una era la Volontà che ci animava. Come potevamo separarci?
Tu devi sapere che la luce della Divina Volontà mi faceva vedere, come malamente e con quanta ingratitudine le creature trattassero mio Figlio; il suo passo lo rivolse verso Gerusalemme, la sua prima visita fu nel tempio santo, nel quale cominciò la serie delle sue predicazioni. Ma, ahi, dolore! La sua parola piena di vita, portatrice di pace, di amore e di ordine, veniva malamente interpretata ed ascoltata, specie dai dotti e dai sapienti di quei tempi. Quando mio Figlio diceva di essere il Figlio di Dio, il Verbo del Padre, colui che era venuto per salvarli, essi l’avevano tanto a male, che, con i loro sguardi furibondi, lo volevano divorare. Oh, come soffriva il mio amato bene Gesù! Rigettando la sua parola creatrice, gli facevano sentire la morte, che essi davano alla sua parola divina; io ero tutta attenzione, tutt’occhi nel guardare quel cuore divino che sanguinava, ed offrivo il mio materno cuore per ricevere le stesse ferite, per consolarlo e per dargli un appoggio nel momento che stava per soccombere. Oh, quante volte, dopo avere donato la sua parola, lo vidi dimenticato da tutti! Nessuno gli offriva un ristoro, e lui, solo, solo, fuori dalle mura della città, all’aperto, sotto la volta del cielo stellato, poggiato ad un albero, piangeva e pregava per la salvezza di tutti. La tua Mamma, figlia cara, dalla sua casetta piangeva insieme con lui e, nella luce del Fiat Divino, gli mandava le sue lacrime per ristoro, i suoi casti amplessi ed i suoi baci per conforto.
Il mio amato Figlio, vedendosi rigettato dai grandi e dai dotti, non si arrestò, né poteva arrestarsi, poiché il suo amore correva verso le anime. Allora si circondò di poveri, di afflitti, d’infermi, di zoppi, di ciechi, di muti e di tanti altri mali che avevano oppresso le povere creature; queste creature erano l’immagine dei tanti mali, che l’umana volontà aveva prodotto in esse. Il caro Gesù sanava tutti, consolava ed istruiva tutti e così divenne l’amico, il padre, il medico, il maestro dei poveri.
Figlia mia, furono i poveri pastori che, con le loro visite, lo ricevettero nel nascere, e sono i poveri che lo seguono negli ultimi anni della sua vita quaggiù, fino al suo morire. I poveri e gli ignoranti sono più semplici, meno attaccati al loro giudizio e, quindi, sono i favoriti, i benedetti ed i beniamini del mio caro Figlio; infatti, egli sceglie poveri pescatori per apostoli e come colonne della Chiesa futura.
Figlia carissima, se ti dicessi ciò che operammo e soffrimmo il mio Figlio ed io, in questi tre anni della sua vita pubblica, dovrei troppo dilungarmi. Ti raccomando che [in] tutto ciò che puoi fare e soffrire sia il tuo atto primo e l’ultimo sia il Fiat Divino. Nel Fiat mi separai da mio Figlio ed il Fiat mi diede la forza di offrire il sacrificio. Troverai la forza in tutto, anche nelle pene che ti costano la vita, se il tutto chiuderai nell’eterno Fiat. Perciò, dai la parola alla Mamma tua che ti farai trovare sempre nella Divina Volontà. Così, anche tu sentirai l’inseparabilità da me e dal nostro sommo bene Gesù.
L’anima
Mamma dolcissima, quanto ti compatisco, vedendo­ti tanto soffrire. Deh, ti prego, versa le tue lacrime e quelle di Gesù nell’anima mia, per riordinarla e chiuder­la nel Fiat Divino.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi darai tutte le tue pene per compagnia alla mia solitudine; in ogni pena metterai un ti amo per me e per il tuo Gesù, per riparare per quelli che non vogliono ascoltare gli insegnamenti di Gesù.
Giaculatoria: Mamma divina, la tua parola e quella di Gesù scendano nel mio cuore e formino in me il regno della Divina Volontà.


L’anima alla sua Madre dolente
Mia cara Madre addolorata, oggi più che mai sento l’irresistibile bisogno di stare a te vicina; no, non mi sposterò dal tuo fianco, per essere spettatrice dei tuoi acerbi dolori e per chiederti, come figlia, la grazia che tu deponga in me i tuoi dolori, quelli del tuo Figlio Gesù ed anche la sua stessa morte, affinché la sua morte ed i tuoi dolori mi diano la grazia di fare morire continuamente la mia volontà e di farmi risorgere nella vita della Divina Volontà.
Lezione della Regina dei dolori
Figlia carissima, non mi negare la tua compagnia in tanta mia amarezza. La Divinità ha già decretato l’ul­timo giorno del mio Figlio quaggiù. Già un apostolo lo ha tradito, dandolo nelle mani dei giudei, per farlo morire. Già il mio caro Figlio, in eccesso di amore e non volendo lasciare i suoi figli, che con tanto amore è venu­to a cercare sulla terra, ha istituito il sacramento del­l’Eucaristia, affinché chiunque Lo voglia, Lo possa possedere. La vita del Figlio mio sta per finire e per prendere il volo nella sua patria celeste. Ah, figlia cara! Il Fiat Divino me lo diede, io nel Fiat Divino lo ricevetti ed ora nello stesso Fiat lo consegno. Mi si strazia il cuore; mari immensi di dolore mi inondano, sento che la vita mi viene meno per lo spasimo atroce. Nulla potevo negare al Fiat Divino, anzi mi sentivo disposta a sacrificarlo[8] nel Volere Divino e onnipotente; io sentivo tale forza in virtù di Esso, che avrei preferito morire anziché negare qualche cosa alla Divina Volontà.
Figlia mia ascoltami: il mio materno cuore è affogato nelle pene; il solo pensare che deve morire mio Figlio, mio Dio, la mia vita, è più che morte per la Mamma tua; eppure so che devo vivere. Che strazio! Squarci profondi si formano nel mio cuore, che da spade taglien­ti viene passato da parte a parte. Figlia cara, mi duole dirlo, ma devo dirtelo: in queste pene e squarci profondi e nelle pene del mio amato Figlio, c’era l’anima tua, che, poiché la tua volontà umana non si faceva dominare da quella di Dio, noi coprivamo di pene, imbalsamavamo, fortificavamo con le nostre pene, affinché essa si disponesse a ricevere la vita della Divina Volontà. Ah, se il Fiat Divino non mi avesse sostenuta e non avesse continuato il corso dei mari infiniti di luce, di gioia, di felicità, a fianco dei mari dei miei acerbi dolori, io sarei morta tante volte per quante pene soffrì il mio caro Figlio! Oh, come mi sentii straziare, quando l’ultima volta lo vidi pallido e con una mestizia di morte sul volto!
Con voce tremante, come se volesse dare in singhiozzo, mi disse: “Mamma, addio. Benedici il tuo Figlio e dammi l’ubbidienza di morire. Il mio ed il tuo Fiat Divino mi fecero concepire, il mio ed il tuo Fiat Divino mi devono fare morire. Presto Mamma cara, pro­nuncia il tuo Fiat e dimmi ti benedico e ti do l’ubbi­dienza di morire crocifisso. Così vuole l’eterno Volere, così voglio anche io”.
Figlia mia, che schianto per il mio cuore trafitto! Eppure dovetti dirlo, perché in noi non esistevano pene forzate, ma solo quelle volontarie. Quindi ci benedimmo reciprocamente e ci guardammo con lo sguardo che non sa distaccarsi più dall’oggetto amato; il caro mio Figlio, la dolce mia vita, partì, ed io, la tua Mamma dolente, lo lasciai; ma l’occhio dell’anima mia non lo perdette mai di vista, lo seguì nell’Orto e nella sua tremenda agonia; oh, come mi sanguinò il cuore nel vederlo abbandonato da tutti, persino dai suoi più fidi e cari apostoli! Figlia mia, l’essere abbandonato dalle persone care è uno dei dolori più grandi per un cuore umano, nelle ore tempestose della vita; ciò fu tanto più vero per il mio Figlio, che tanto aveva amato e beneficiato[9] i suoi apostoli e che stava per dare la vita per coloro che lo abbandonarono nell’ora estrema della sua vita, per coloro che erano fuggiti. Che dolore! Io, nel vederlo agonizzare sudando sangue, agonizzavo insieme con lui e lo sostenevo nelle mie braccia materne. Io ero inseparabile dal Figlio mio, le sue pene si riflettevano nel mio cuore liquefatto dal dolore e dall’amore, ed io le sentivo più di quanto non fossero state mie. Così lo seguii tutta la not­te; non ci fu pena né accusa che gli fecero, che non risuonò nel mio cuore. All’alba del mattino, non potendone più, accompagnata dal discepolo Giovanni, dalla Maddalena e da altre pie donne, lo volli seguire passo passo da un tribunale all’altro, anche corporalmente.
Figlia mia carissima, io sentii lo scroscio delle battiture che piovvero sul corpo nudo di mio Figlio, sentii le burla, le risa sataniche ed i colpi che gli dettero sulla testa quando lo coronarono di spine. Lo vidi quando Pilato lo mostrò al popolo, sfigurato ed irriconoscibile; le mie orecchie furono assordate dal crocifiggilo, crocifiggilo. Lo vidi addossarsi la croce sulle spalle, sfinito, affannato; io, non potendo resistere, affrettai il passo per dargli l’ultimo abbraccio ed asciugargli il volto tutto bagnato di sangue. Per noi non ci fu pietà. I soldati crudeli lo strattonano con le funi e lo fanno cadere.
Figlia cara, che pena straziante non potere soccorrere in tante pene il mio caro Figlio! Ogni pena apriva un mare di dolore nel mio trafitto cuore.
Finalmente lo seguii al Calvario, dove, in mezzo a pene inaudite ed a contorcimenti orribili, fu crocifisso ed innalzato in croce; solo allora mi fu concesso di stare ai piedi della croce, per ricevere dalle sue labbra moren­ti il dono di tutti i miei figli ed il diritto e suggello della mia maternità su tutte le creature; dopo poco, fra spasimi inauditi, spirò. Tutta la natura si vestì a lutto e pianse la morte del suo Creatore. Pianse il sole, oscurandosi e ritirandosi inorridito dalla faccia della terra. Pianse la terra con un forte tremito, squarciandosi in vari punti, per il dolore della morte del suo Creatore. Tutti piangono: le sepolture con l’aprirsi, i morti col risorgere, ed anche il velo del tempio piange di dolore, squarciandosi. Tutti perdono il brio e sentono terrore e spavento. Figlia mia, la tua Mamma sta impietrita dal dolore, aspettandolo[10] nelle sue braccia, per chiuderlo nel sepolcro. Ascoltami nel mio intenso dolore; voglio parlarti, con le pene del mio Figlio, dei gravi mali della tua volontà umana; guardalo nelle mie braccia dolenti, vedi come è sfigurato, è il vero ritratto dei mali che il volere umano fa alle povere creature; il mio caro Figlio volle soffrire tante pene, per rialzare questa volontà caduta nel basso di tutte le miserie; ogni pena di Gesù ed ogni mio dolore chiamavano il volere umano a risorgere nella Volontà Divina. Fu tanto il nostro amore, che per mettere al sicuro questa volontà umana, la riempimmo delle nostre pene fino ad affogarla ed a chiuderla dentro i mari immensi dei miei dolori e di quelli del mio amato Figlio. Questo giorno di dolori per la tua Madre dolente è tutto per te; dai, in contraccambio, nelle mie mani, la tua volontà, affinché io la chiuda nelle piaghe sanguinanti di Gesù; ciò sia la più bella vittoria della sua passione e morte ed il trionfo dei miei acerbissimi dolori.
L’anima
Mamma dolente, le tue parole mi feriscono il cuore e mi sento morire, sapendo che è stata la mia volontà ribelle che ti ha fatto tanto soffrire. Perciò ti prego di chiudere la mia volontà nelle piaghe di Gesù, affinché io viva delle sue pene e dei tuoi acerbi dolori.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, bacerai le piaghe di Gesù dicendo cinque atti d’amore; pregherai che i miei dolori suggellino la tua volontà all’apertura del suo sacro costato.
Giaculatoria: Le piaghe di Gesù ed i dolori della Mamma mia mi diano la grazia di fare risorgere la volontà mia nella Volontà di Dio.


L’anima alla sua Madre Regina
Mamma trafitta, la tua piccola figlia, sapendoti sola, senza l’amato bene Gesù, vuole tenersi stretta a te, per farti compagnia nella tua amarissima desolazione. Senza Gesù, tutte le cose si cambiano in dolore per te. Il ricordo delle sue pene strazianti, il dolce suono della sua voce, che ancora risuona al tuo udito, l’affascinante sguardo del caro Gesù, ora dolce, ora mesto, ora gonfio di lacrime, che sempre rapiva il tuo materno cuore, il non averli più con te è come avere spade taglienti che passano da parte a parte il tuo trafitto cuore. Mamma desolata, la tua cara figlia vuole ad ogni pena darti un sollievo ed un compatimento. Vorrei essere Gesù, per poterti dare tutto l’amore, tutti i conforti, sollievi e compatimenti che ti avrebbe dato lui, in questo tuo stato d’amara desolazione. Il dolce Gesù mi ha dato a te come figlia, per­ciò mettimi al suo posto nel tuo materno cuore, ed io sarò tutta della Mamma mia, ti asciugherò le lacrime e ti farò sempre compagnia.
Lezione della Regina e Madre desolata
Figlia carissima, grazie della tua compagnia; se vuoi che la tua compagnia mi sia dolce, cara e portatrice di sollievo al mio trafitto cuore, voglio trovare in te la Volontà Divina operante, dominante, e che non ceda alla tua volontà neppure un respiro di vita. Allora sì, ti scambierò con il mio Figlio Gesù, perché stando la sua Volontà in te, in Essa sentirò Gesù nel tuo cuore; oh, come sarò felice di trovare in te il primo frutto delle sue pene e della sua morte! Trovando nella figlia mia il mio amato Gesù, le mie pene si cambieranno in gioie ed i miei dolori in conquiste.
Ascoltami figlia dei miei dolori: appena il mio caro Figlio spirò, scese nel limbo, come trionfatore ed apportatore di gloria e di felicità; in quel carcere si trovavano tutti i patriarchi e profeti, il primo padre Adamo, il caro San Giuseppe, i miei santi genitori e tutti quelli che, in virtù dei meriti del futuro Redentore, si erano salvati. Io ero inseparabile dal Figlio mio e neppure la morte me lo poteva togliere. Nella foga dei miei dolori, lo seguii nel limbo e fui spettatrice della festa e dei ringraziamenti, che tutta quella grande turba di gente diede a lui, che aveva tanto sofferto e che aveva fatto il primo suo passo verso di loro, per beatificarli e per portarli con sé nella celeste gloria.
Appena morì, cominciarono le conquiste e la gloria per Gesù e per tutti quelli che l’hanno amato. Questo evento, figlia cara, è il simbolo della creatura che, facendo morire la propria volontà unendosi con la Volontà Divina, comincia le conquiste, nell’ordine divino, della gloria e della gioia, anche in mezzo ai più grandi dolori. Nonostante che gli occhi dell’anima mia seguissero mio Figlio e mai lo perdessero di vista, in quei tre giorni che stette sepolto, io sentii tale ansia di vederlo risorto, che andavo ripetendo nella mia foga d’amore: “Sorgi gloria mia, sorgi vita mia!”. I miei desideri erano ardenti, i miei sospiri di fuoco, fino a sentirmi consumare. In queste ansie, vidi che il mio caro Figlio, accompagnato da quella grande turba di gente, uscì dal limbo, in atto di trionfo, e si portò al sepolcro. Era l’alba del terzo giorno; come tutta la natura lo aveva pianto, così ora gioiva, tanto che il sole anticipò il suo corso, per essere presente nel momento in cui mio Figlio risuscitava. O, meraviglia! Prima di risorgere, egli fece vedere a quella turba di gente la sua santissima umanità sanguinante, piagata, sfigurata, così come era stata ridotta per amore loro e di tutti. Tutti furono commossi ed ammirarono gli eccessi di amore ed il grande portento della redenzione.
Figlia mia, ti avrei voluta presente nel momento in cui risuscitò mio Figlio. Egli era tutto maestà; la sua Divinità, unita alla sua anima, emanava mari di luce e di bellezza incantevole, che riempivano cielo e terra; come trionfatore, facendo uso del suo potere, comandò alla sua morta umanità di ricevere di nuovo la sua anima e di risorgere trionfante e gloriosa nella vita immortale. Che atto solenne! Il mio caro Gesù trionfava sulla morte, dicendo: “Morte, tu non sarai più morte, ma vita”.
Con quest’atto di trionfo, mise il suggello che [egli] era uomo e Dio; con la sua risurrezione confermava non solo la sua dottrina, i miracoli, la vita dei sacramenti e tutta la vita della Chiesa, ma trionfava sulle volontà umane affievolite e quasi spente nel vero bene, per fare trionfare sopra di esse la vita di quel Volere Divino, che doveva portare alle creature la pienezza della santità e di tutti i beni. Nel medesimo tempo, gettava, in virtù della sua risurrezione, il germe nei corpi per risorgere alla gloria imperitura. Figlia mia, la risurrezione di mio Figlio racchiude tutto, dice tutto, conferma tutto ed è l’atto più solenne che egli fece per amore delle creature.
Ascoltami figlia mia, ti voglio parlare da Mamma, che ama tanto la figlia sua. Voglio dirti cosa significhi fare la Volontà Divina e vivere di Essa; l’esempio te lo danno mio Figlio ed io. La nostra vita fu cosparsa di pene, di povertà, di umiliazioni, persino della morte di pene del mio amato Figlio, ma in tutto ciò correva la Volontà Divina. Essa era la vita delle nostre pene e noi ci sentivamo trionfanti e conquistatori, tanto da cambiare la stessa morte in vita. Nel vedere il gran bene che produce il patire volontariamente, ci esponevamo al patire, poiché stando in noi la Divina Volontà, nessuno si poteva imporre su di Essa, né su di noi. Il patire stava in nostro potere e lo chiamavamo, come alimento e trionfo della redenzione, per potere portare il bene a tutto il mondo intero.
Figlia cara, se la tua vita e le tue pene avranno per centro di vita la Divina Volontà, sii certa che il dolce Gesù si servirà di te e delle tue pene per dare aiuto, luce e grazia a tutto l’universo. Perciò fatti coraggio, la Divina Volontà sa fare cose grandi dove Essa regna; in tutte le circostanze, specchiati in me e nel tuo dolce Gesù e cammina avanti.
L’anima
Mamma Santa, se tu mi aiuti, mi terrai difesa sotto il tuo manto, facendomi da celeste sentinella, io sono certa che tutte le mie pene le convertirò in Volontà di Dio e ti seguirò passo passo nelle vie interminabili del Fiat supremo. So che il tuo amore affascinante di Madre e la tua potenza vinceranno la mia volontà e la terranno in tuo potere, e tu me la cambierai con la Divina Volontà. Mamma mia, a te mi affido e nelle tue braccia mi abbandono.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, dirai sette volte: “Non la mia volontà, ma la tua sia fatta”; mi offrirai i miei do­lori per chiedermi la grazia che tu faccia sempre la Divina Volontà.
Giaculatoria: Mamma mia, per la risurrezione di tuo Figlio, fammi risorgere nella Volontà di Dio.


L’anima alla sua Madre Regina
Madre ammirabile, eccomi di nuovo a te, sulle tue ginocchia materne, per unirmi con te nella festa e nel trionfo della risurrezione del nostro caro Gesù. Come è bello oggi il tuo aspetto, tutto amabile, tutto dolcezza, tutto gioia; mi sembra di vederti risorta insieme con Gesù. O Mamma Santa, in tanta gioia e trionfo, non ti dimenticare della figlia tua, anzi chiudi nell’anima mia il germe della risurrezione di Gesù, affinché, in virtù di essa, l’anima mia risorga pienamente nella Divina Volontà e viva sempre unita con te e con il mio dolce Gesù.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia benedetta del mio materno cuore, grande fu la mia gioia ed il mio trionfo nella risurrezione del Figlio mio; io mi sentii rinata e risorta in lui. Tutti i miei dolori si cambiarono in gioie ed in mari di grazie, di luce, di amore, di perdono per le creature; tali mari stendevano la mia maternità sopra tutti i figli miei, datimi da Gesù, con il suggello dei miei dolori.
Ascoltami figlia cara: tu devi sapere che, dopo la morte di mio Figlio, mi ritirai nel cenacolo, insieme con l’amato Giovanni e con Maddalena. Ma il mio cuore restava trafitto poiché solo Giovanni mi era vicino; nel mio dolore dicevo: “E gli altri apostoli, dove sono?”. Appena i fuggiti sentirono che Gesù era morto, toccati da grazie speciali, tutti commossi e piangenti, ad uno ad uno tornarono intorno a me, facendomi corona; con lacrime e sospiri mi chiesero perdono, per avere così vilmente abbandonato il loro Maestro. Io li accolsi maternamente nell’arca di rifugio e di salvezza del mio cuore, assicurai a tutti il perdono del Figlio mio, li incoraggiai a non temere, dissi loro che la sorte loro stava nelle mie mani, perché tutti Gesù me li aveva dati per figli, ed io come tali li riconoscevo.
Figlia benedetta, tu sai che io fui presente alla risurrezione del figlio mio. Non ne feci motto ad alcuno, aspettando che Gesù stesso si manifestasse risorto, glorioso e trionfante. La prima che lo vide risorto fu la fortunata Maddalena, poi le pie donne, e tutte vennero a me dicendomi di avere visto Gesù risorto ed il sepolcro vuoto; io ascoltavo tutti e, con aria di trionfo, confermavo tutti nella fede della risurrezione. Entro sera, quasi tutti gli apostoli lo videro, e tutti si sentirono trionfanti d’essere stati apostoli di Gesù. Che cambiamento di sce­na! Figlia cara, il simbolo di chi si è fatto dominare dal­la volontà umana è rappresentato dagli apostoli che fuggono e che abbandonano il loro Maestro; è tanto il loro timore e tanta la loro paura, che si nascondono, e Pietro giunge persino a negarlo. Oh, se fossero stati dominati dalla Divina Volontà, mai sarebbero fuggiti dal loro Maestro! Coraggiosi e trionfanti non si sarebbero mai staccati dal suo fianco, e si sarebbero sentiti onorati di offrire la loro vita per difenderlo.
Figlia cara, il mio amato Figlio Gesù restò risuscitato sulla terra quaranta giorni; spesso compariva agli apostoli ed ai discepoli per confermarli nella fede e nella certezza della sua risurrezione; quando non stava con gli apostoli, stava insieme con la Mamma sua nel cenacolo, circondato dalle anime uscite dal limbo. Al termine dei quaranta giorni, l’amato Gesù ammaestrò gli apostoli e, lasciando la sua Mamma come guida e maestra, promise la discesa dello Spirito Santo; benedicendo tutti, partì, prendendo il volo per la volta dei cieli, insieme con quella grande turba di gente uscita dal limbo. Tutti quel­li che erano presenti, ed erano in gran numero, lo videro salire; quando arrivò in alto, una nube di luce lo tolse dalla loro vista.
Figlia mia, la tua Mamma lo seguì nel cielo ed assistette alla grande festa dell’ascensione. A me non era estranea la patria celeste; senza di me non sarebbe stata completa la festa del Figlio mio asceso al cielo.
Una parolina a te figlia carissima: tutto ciò che hai ascoltato ed ammirato non è stato altro che il potere del Volere Divino, operante in me e nel Figlio mio. Amo tanto chiudere in te la vita della Divina Volontà: è vita operante, che tutti dovrebbero avere, anche se la maggior parte delle creature la tengono soffocata per farsi servire. Tale vita, che potrebbe operare prodigi di santità e di grazia ed opere degne della sua potenza, è costretta dalle creature a stare con le mani piegate, senza potere svolgere il suo potere. Sii attenta; fa che la Divina Volontà si stenda in te ed operi, con il suo potere, ciò che vuole e come lo vuole.
L’anima
Mamma santissima, le tue belle lezioni mi rapiscono; oh, quanto desidero la vita operante della Divina Volontà nell’anima mia! Voglio essere anche io l’inse­parabile dal mio Gesù e da te, Mamma mia. Per essere certa di ciò, tu devi prendere l’impegno di tenere la mia volontà, chiusa nel tuo materno cuore; anche se vedi che ciò mi costa molto, non me la devi restituire mai; così potrò essere sicura, altrimenti saranno parole senza fatti. La tua figlia a te si raccomanda e da te tutto spera.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, farai tre genuflessioni per mio Figlio che ascese al cielo; lo pregherai di farti ascendere nella Divina Volontà.
Giaculatoria: Mamma mia, con il tuo potere trionfa nell’anima mia e fammi rimanere nella Volontà di Dio.


L’anima alla sua Madre celeste
Eccomi a te di nuovo Sovrana del cielo; mi sento verso di te talmente attirata, che conto i minuti, aspettando che la tua altezza suprema mi chiami, per darmi le belle sorprese delle tue lezioni materne. Il tuo amore di Madre mi rapisce e, sapendo che tu mi ami, il mio cuore gioisce; ho tutta la fiducia che la Mamma mia mi darà tanto amore e tanta grazia, da formare il dolce incanto alla mia volontà umana, affinché il Volere Divino stenda i suoi mari di luce nell’anima mia e metta il suggello del suo Fiat in tutti gli atti miei. Deh, o Mamma Santa, non mi lasciare più sola e fa che scenda in me lo Spirito Santo, affinché bruci in me ciò che alla Divina Volontà non appartiene!
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia benedetta, le tue parole fanno eco nel mio cuore e, sentendomi ferire, mi riverso in te con i miei mari di grazie, che corrono verso la figlia mia, per darle la vita della Divina Volontà. Se tu mi sarai fedele, io non ti lascerò più. Starò sempre con te per darti in ogni tuo atto, parola e palpito, il cibo della Divina Volontà. Ascoltami figlia mia, il nostro sommo bene Gesù è partito per il cielo e sta innanzi al suo celeste Padre a perorare per i suoi figli e fratelli, lasciati sulla terra. Egli dal­la patria celeste guarda tutti, non gli sfugge nessuno; è tanto il suo amore, che lascia la sua Mamma ancora sul­la terra, per conforto, aiuto, ammaestramento e compagnia ai suoi e miei figli.
Devi sapere che, dopo che mio Figlio partì al cielo, io continuai a stare insieme con gli apostoli nel cenacolo, aspettando lo Spirito Santo. Tutti erano stretti intorno a me, si pregava insieme, non facevano alcunché senza il mio consiglio. Quando io prendevo la parola per istruirli o per dire qualche aneddoto su mio Figlio, che loro non conoscevano, come per esempio: le particolarità della sua nascita, le sue lacrime infantili, i suoi tratti amorosi, gli incidenti successi in Egitto, le tante meraviglie della vita nascosta in Nazareth, essi erano attenti ad ascoltarmi, restavano rapiti nel sentire tante sorprese, tanti insegnamenti che avevo ricevuto, affinché servissero a loro; mio Figlio, poco o nulla parlò di se stesso agli apostoli, riserbò a me il compito di fare loro conoscere quanto li avesse amati e le particolarità che solo la sua Mamma conosceva. Figlia mia, io ero in mezzo ai miei apostoli più che il sole nel giorno; fui l’ancora, il timone, la barca, dove trovarono rifugio per stare sicuri e difesi da ogni pericolo. Posso dire che partorii la Chiesa nascente sulle mie ginocchia materne; le mie braccia furono la barca che li guidò a porto sicuro, come guido la Chiesa tutt’ora.
Giunse il tempo che scese lo Spirito Santo, promesso dal Figlio mio, nel cenacolo. Che trasformazione, figlia mia! Appena furono investiti, essi acquistarono nuova scienza, fortezza invincibile, amore ardente; una nuova vita scorse in loro, che li rese impavidi e coraggiosi, tanto che si divisero tra loro il mondo per fare conoscere la redenzione ed offrire la loro vita per il Maestro; io restai con l’amato Giovanni e fui costretta ad uscire da Gerusalemme, perché cominciò la tempesta della persecuzione.
Figlia mia carissima, tu devi sapere che io continuai il mio magistero nella Chiesa, e non vi è cosa in essa che da me non discenda; posso dire che dono le mie viscere per amore dei figli miei e li nutrisco con il mio lat­te materno. In questi tempi voglio mostrare un amore speciale, facendo conoscere come tutta la mia vita sia stata formata nel regno della Divina Volontà. Perciò, ti chiamo sulle mie ginocchia, fra le mie braccia materne, che, facendoti da barca, ti permettano di essere sicura di vivere nel mare della Divina Volontà. Grazia più grande non potrei farti. Ti prego, contenta la Mamma tua! Vieni a vivere in questo regno sì santo; quando vedi che la tua volontà vorrebbe avere qualche atto di vita, vieni a rifugiarti nella sicura barca delle mie braccia, dicendomi: “Mamma mia, la mia volontà mi vuole tradire ed io la consegno a te, affinché tu metta al suo posto la Divina Volontà”. Oh, come sarò felice se potrò dire: “La figlia mia è tutta mia, perché vive di Volontà Divina”; io farò scendere lo Spirito Santo nell’anima tua, affinché bruci in te ciò che è umano e, con il suo soffio refrigerante, imperi sopra di te e ti confermi nella Divina Volontà.
L’anima
Maestra divina, oggi la tua piccola figlia si sente il cuore tanto gonfio, da sfogarsi in pianto e bagnare, con le sue lacrime, le tue mani materne; un velo di mestizia mi invade e temo di non trarre profitto dai tanti tuoi insegnamenti e dalle tante tue, più che materne, premure. Mamma mia, aiutami, fortifica la mia debolezza e metti in fuga i miei timori; io, abbandonandomi nelle tue brac­cia, sarò certa di vivere tutta di Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, reciterai sette Gloria in onore dello Spirito Santo, pregandomi che si rinnovino i suoi prodigi in tutta la Santa Chiesa.
Giaculatoria: Mamma celeste, fuoco e fiamme versa nel cuore mio, affinché si consumi e bruci tutto ciò che non è Volontà di Dio.


L’anima alla sua gloriosa Regina
Mia cara Mamma celeste, sono di ritorno tra le tue braccia materne; nel guardarti, vedo che un dolce sorriso sfiora le tue labbra purissime; il tuo atteggiamento, oggi, è tutto a festa; mi sembra che, qualche cosa che debba sorprendermi, tu voglia narrare e confidare alla figlia tua. Mamma Santa, ti prego, con le tue mani materne, di toccare la mia mente e di svuotare il mio cuore, affinché io possa comprendere i tuoi santi insegnamenti e metterli in pratica.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia carissima, oggi la tua Mamma è in festa; voglio parlarti della mia dipartita dalla terra al cielo, del giorno in cui finii di compiere la Divina Volontà sulla terra; non ci fu in me né un respiro, né un palpito, né un passo, in cui il Fiat Divino non avesse il suo atto completo; ciò mi abbelliva, mi arricchiva, mi santificava tanto, che gli stessi angeli ne restavano rapiti. Tu devi sapere che, prima di partire per la patria celeste, io con il mio amato Giovanni ritornai a Gerusalemme; fu l’ultima volta che in carne mortale camminai sulla terra. La creazione tutta, come se l’avesse intuito, si prostrò a me d’intorno; dai pesci che stavano nel mare, che io attraversai, al più piccolo uccellino, vollero essere benedetti dalla loro Regina ed io tutti benedissi e detti loro l’ultimo addio. Giunta a Gerusalemme e ritiratami presso un appartamento, dove mi aveva condotta Giovanni, mi chiusi per non uscirne più.
Figlia benedetta, tu devi sapere che cominciai a sen­tire un tale martirio d’amore, unito ad ansie ardenti di raggiungere mio Figlio nel cielo, da sentirmi consumare; mi sentii inferma d’amore ed ebbi dei forti deliri e deliqui d’amore.
Io non conobbi mai malattia, né alcuna indisposizio­ne leggera; alla mia natura, concepita senza peccato e vissuta tutta di Volontà Divina, mancava il germe dei mali naturali; se le pene mi corteggiarono tanto, esse furono tutte di ordine soprannaturale; queste pene furono per la tua Mamma celeste trionfi ed onori, e mi permisero di ottenere che la mia maternità non fosse sterile, ma conquistatrice di molti figli. Vedi, dunque, figlia cara, cosa significhi vivere di Volontà Divina? Annullare il germe dei mali naturali, che non producono onori e trionfi, ma debolezze, miserie e sconfitte.
Figlia carissima, ascolta l’ultima parola della tua Mamma, che sta per partire per il cielo: non partirei con­tenta, se non lasciassi la figlia mia al sicuro; prima di partire, voglio fare testamento, lasciandoti per dote quel­la stessa Volontà Divina, che possiede la Mamma tua e che tante grazie mi ha dato fino a rendermi Madre del Verbo, Signora e Regina del cuore di Gesù, Madre e Regina di tutti.
Senti figlia cara, è l’ultimo giorno del mese a me consacrato; io ti ho parlato, con tanto amore, di ciò che ha operato la Divina Volontà in me, del gran bene che Essa sa fare e di cosa significhi farsi dominare da Essa; ti ho parlato anche dei gravi mali dell’umano volere. Ma credi tu che tutto ciò sia avvenuto solo per farti una narrazione? No, la tua Mamma, quando parla, vuole dare; io nella foga del mio amore, in ogni parola che ti ho detto, legavo l’anima tua al Fiat Divino, e ti preparavo la dote in cui tu potessi vivere ricca, felice, dotata di forza divina. Ora che sto per partire, accetta il mio testamento; l’anima tua sia la carta in cui io scrivo, con la penna d’oro del Volere Divino e con l’inchiostro del mio ardente amore che mi consuma, la testimonianza della dote che ti faccio. Figlia benedetta, assicurami che non farai mai più la tua volontà; metti la mano sul mio cuore materno e giurami di chiudere la tua volontà nel mio cuore, cosicché, non sentendola, non avrai occasione di farla, ed io porterò la tua volontà in cielo, come trionfo e vincita della figlia mia. Deh, figlia cara! Ascol­ta l’ultima parola della tua Mamma morente di puro amore; ricevi l’ultima mia benedizione, come suggello della vita della Divina Volontà, che lascio in te e che formerà il tuo cielo, il tuo sole, il tuo mare d’amore e di grazia.
In questi ultimi momenti, la tua Mamma celeste vuole affogarti d’amore e soffrire in te, per ottenere di sentire l’ultima tua parola che dica che ti contenti di morire e di fare qualunque sacrificio, pur di non dare un atto di vita alla tua volontà; dimmela, figlia mia, dimmela!
L’anima
Mamma Santa, nella foga del mio dolore, ti dico piangendo: “Se tu vedi che sto per fare un atto solo della mia volontà, fammi morire; vieni tu stessa a prendere l’anima mia nelle tue braccia e portala lassù. Io, di cuore, prometto e giuro di non fare mai la mia volontà”.
La Regina d’amore
Figlia benedetta, come sono contenta; non avrei po­tuto narrarti la mia dipartita al cielo, se non fossi stata rassicurata dalla figlia mia sulla terra di volersi dotare di Volontà Divina. Sappi che dal cielo non ti lascerò, non rimarrai orfana e ti guiderò in tutto. Nel più piccolo tuo bisogno, come nel più grande, chiamami ed io verrò subito a farti da mamma.
Figlia cara ascoltami: io ero inferma di amore; il Fiat Divino, per consolare gli apostoli ed anche me, per­mise, quasi in modo prodigioso, che tutti gli apostoli, eccetto uno, mi facessero corona nel momento che stavo per partire al cielo; tutti sentivano lo schianto nel loro cuore e piangevano amaramente; io consolai tutti, racco­mandai, in modo speciale, la Santa Chiesa nascente ed impartii a tutti la materna benedizione, lasciando nei loro cuori, in virtù di tale benedizione, la paternità di amore verso le anime. Il mio caro Figlio non faceva altro che andare e venire dal cielo, poiché non poteva più stare senza la sua Mamma; Gesù, dopo avere [io] dato l’ul­timo anelito di puro amore nell’infinità del Volere Divino, mi ricevette tra le sue braccia e mi condusse al cielo, in mezzo alle schiere angeliche, che inneggiavano alla loro Regina. Posso dire che il cielo si svuotò per venirmi incontro; tutti mi festeggiarono e, nel mirarmi, restarono rapiti, ed in coro dissero:
“Chi è costei che viene dall’esilio tenuta nelle braccia del suo Signore? Tutta bella, tutta santa, con lo scettro di Regina, ed è tanta la sua grandezza che i cieli si sono abbassati per riceverla; nessun’altra creatura è entrata in queste regioni celesti, così ornata e bella, così potente, da avere la supremazia su tutto”.
Figlia mia, vuoi tu sapere chi è costei alla quale tut­to il cielo inneggia e per la quale tutti restano rapiti? Sono io, colei che non fece mai la sua volontà; il Volere Divino abbondò tanto in me, che distese cieli così belli, soli così fulgidi, mari di tanta bellezza, di tanto amore, di tanta santità, che potevano dare luce a tutti, amore a tutti, santità a tutti, e potevano racchiudere dentro il mio cielo tutto e tutti; l’operato della Divina Volontà, operante in me, aveva operato un così grande prodigio; ero l’unica creatura che entrava in cielo e che aveva fatto la Divina Volontà sulla terra come la si fa in cielo, e nella quale la Divina Volontà aveva formato il suo regno. Tutta la corte celeste guardandomi restava meravigliata, poiché guardandomi mi trovava cielo e, guardandomi di nuovo, mi trovava sole e, non potendo distaccare da me lo sguardo, guardandomi più profondamente, mi vedeva mare e, infine, trovava in me anche la terra tersissima della mia umanità, con le più belle fioriture; la corte celeste, rapita, esclamava:
“Come è bella, tutto è accentrato in lei; nulla le manca di tutte le opere del suo Creatore; lei è la sola opera compiuta di tutta la creazione”.
Figlia benedetta, tu devi sapere che fu la prima festa che si fece in cielo alla Divina Volontà, che tanti prodigi aveva operato nella sua creatura. La mia entrata in cielo fu festeggiata da tutta la corte celeste, poiché io ero testimonianza di ciò che può operare di bello e di grande nella creatura il Fiat Divino. Poiché d’allora in poi non si sono più ripetute queste feste, la Mamma tua ama tanto che la Divina Volontà regni in modo assoluto nelle anime, per permetterle di farle ripetere i suoi grandi pro­digi e le sue feste meravigliose.
L’anima
Mamma di amore, Imperatrice Sovrana, dal cielo, ove gloriosamente regni, volgi lo sguardo pietoso sulla terra ed abbi pietà di me. Oh, come sento bisogno della mia cara Mamma! Sento che mi manca la vita senza di te, tutto vacilla senza la Mamma mia, perciò non lasciarmi a metà del cammino, ma continua a guidarmi fino a tanto che tutte le mie cose non si convertano in Volontà di Dio, affinché Essa formi in me la sua vita ed il suo regno.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, reciterai tre Gloria al­la Santissima Trinità, per ringraziarla a nome mio della grande gloria che mi diede quando fui assunta in cielo; mi pregherai di venirti ad assistere nel momento della tua morte.
Giaculatoria: Mamma celeste, chiudi la mia volontà nel cuore tuo e lascia il sole della Divina Volontà nel­l’anima mia.


Offerta della volontà umana alla Regina celeste
Mamma dolcissima, eccomi prostrata ai piedi del tuo trono. Sono la tua piccola figlia, che vuole darti tutto il suo amore filiale; come figlia tua, voglio intrecciare tutti i fioretti, le giaculatorie e le promesse che tante vol­te ho fatto, in questo mese di grazie, di non fare mai la mia volontà, e formando una corona, voglio metterla nel tuo grembo, come attestato di amore e di ringraziamenti alla Mamma mia.
Ciò non basta; voglio che prendi questa corona fra le tue mani, come segno di accettazione del mio dono, e con il tocco delle tue dita materne la converti in tanti so­li, almeno quante sono state le volte che ho cercato di fare la Volontà Divina nei piccoli miei atti.
Ah sì, Madre Regina, la tua figlia vuole darti omaggi di luce e di soli fulgidissimi; so che tu hai tanti soli, ma non sono i soli della figlia tua, invece io voglio darti i miei, per dirti che ti amo e per impegnarti ad amarmi. Mamma Santa, tu mi sorridi e, con tutta bontà, accetti il mio dono, ed io ti ringrazio di cuore. Voglio dirti tante cose, voglio chiudere nel tuo cuore materno le mie pene, i miei timori, le mie debolezze e tutto l’essere mio, come in un luogo di rifugio; voglio consacrarti la mia volontà. Deh, o Mamma mia, accettala! Fanne un trionfo della grazia ed un luogo dove la Divina Volontà stenda il suo regno. Questa mia volontà, a te consacrata, ci renderà inseparabili e ci terrà in continuo rapporto; le porte del cielo non si chiuderanno per me, perché avendoti consacrato la mia volontà, in cambio mi darai la tua. Perciò, o la Mamma verrà a stare con la sua figlia sulla terra, o la figlia andrà a vivere con la sua Mamma in cielo. Oh, come sarò felice!
Senti Mamma carissima: per rendere più solenne la consacrazione della mia volontà a te, chiama la Trinità Sacrosanta, tutti gli angeli e tutti i santi; innanzi a tutti professerò, con giuramento, di fare solenne consacrazio­ne della mia volontà alla mia Mamma celeste.
Sovrana Regina, in conclusione, chiedo la vostra santissima benedizione per me e per tutti. La vostra benedizione sia la celeste rugiada che scende sui peccatori e li converte, sugli afflitti e li consola, sul mondo intero e lo trasforma nel bene, sulle anime purganti e smorza il fuoco che le brucia. La tua benedizione materna sia pegno di salvezza per tutte le anime.


MEDITAZIONI[11]
L’anima alla sua Madre celeste
Mamma Santa, eccomi con te e con il dolce Gesù ad assistere ad uno sposalizio, per vedere i prodigi, per comprendere il grande mistero e per comprendere dove giunge, per me e per tutti, il tuo amore materno. Deh, Madre mia, prendi la mia mano nella tua, mettimi sulle tue ginocchia, investimi con il tuo amore, purifica la mia intelligenza e dimmi perché volesti assistere a questo sposalizio.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia carissima, il mio cuore è gonfio d’amore e sento il bisogno di dirti il motivo per il quale, insieme con il Figlio mio Gesù, volli assistere alle nozze di Cana. Tu credi che sia stata una cerimonia qualsiasi? No figlia, ci sono stati profondi misteri. Prestami attenzione e ti dirò cose nuove; il mio amore di Madre si manifestò in modo incredibile e l’amore di mio Figlio diede veri segni di paternità e di regalità per le creature.
Ascoltami: mio Figlio era tornato dal deserto e si preparava alla vita pubblica; prima di cominciarla, volle assistere a questo sposalizio e, perciò, permise che fosse invitato. Ci andammo, non per festeggiare, ma per operare cose grandi a favore delle umane generazioni; mio Figlio prendeva il posto di Padre e di Re nelle famiglie, io prendevo il posto di Madre e di Regina. Con la nostra presenza rinnovammo la santità, la bellezza e l’ordine dello sposalizio, formato da Dio nell’Eden, cioè lo sposalizio di Adamo ed Eva, sposati dall’Ente Supremo, per popolare la terra e per moltiplicare le future generazioni; il matrimonio è la sostanza dove sorge la vita delle generazioni; esso si può chiamare il tronco dal quale viene popolata la terra. I sacerdoti ed i religiosi sono rami; se non fosse per il tronco, neppure i rami avrebbero vita. Avvenne il peccato; Adamo ed Eva, sottraendosi alla Divina Volontà, fecero perdere la santità, la bellezza e l’ordine alla famiglia; io, la Mamma tua, la novella Eva innocente, insieme con mio Figlio, andammo per riordinare ciò che Dio fece nell’Eden; Dio mi costituiva Regina delle famiglie ed io impetravo grazie, affinché il Fiat Divino regnasse in esse, per avere le famiglie che mi appartenevano e per tenere il posto di Regina in mez­zo ad esse.
Ma non è tutto figlia mia. Il nostro amore ardeva; volevamo fare conoscere quanto amavamo la famiglia e volevamo darle la più sublime delle lezioni, ed ecco quale: nel più bello del pranzo mancò il vino ed il mio cuore di Madre si sentì consumare d’amore e volle prestare aiuto; sapendo che mio Figlio tutto poteva, con accenti supplichevoli e certa di essere ascoltata, gli dissi: “Figlio mio, gli sposi non hanno più vino”. Lui mi rispo­se: “Non è giunta l’ora mia di fare miracoli”. Io, sapendo con certezza che non mi avrebbe negato ciò che gli chiedevo, dissi a coloro che servivano a tavola: “Fate ciò che vi dice mio Figlio ed avrete ciò che volete, anzi avrete il di più ed il sovrabbondante”. Figlia mia, in queste poche parole io detti la lezione più utile, necessaria e sublime, alle creature. Io parlavo con il cuore di Madre e dicevo: “Figli miei, se volete essere santi, fate la Volontà di mio Figlio; se non vi spostate da ciò che lui dice, avrete la sua somiglianza e la sua santità in vostro potere. Se volete che tutti i mali cessino, fate ciò che dice mio Figlio. Se volete qualunque grazia, anche difficile, fate ciò che dice e vuole. Se volete anche le cose necessarie per la vita naturale, fate ciò che dice mio Figlio”. Perché nelle sue parole, in ciò che dice e vuole, vi è racchiusa tale potenza e tutto ciò che chiede­te, da fare sorgere nelle anime vostre le grazie che vole­te. Si vedono tanti, pieni di passioni, deboli, afflitti, sventurati, miserabili, che pur pregando non fanno ciò che dice mio Figlio; nulla ottengono, il cielo pare chiuso per loro; questo è un dolore per la tua Mamma, perché ella vede che, mentre pregano, queste creature si allontanano dalla fonte dove risiede ogni bene, quale la Volontà di mio Figlio. I servienti fecero esattamente ciò che disse loro mio Figlio, cioè riempirono i vasi d’acqua e li portarono a tavola. Il mio caro Gesù benedisse quell’acqua, che si convertì in vino squisito. Oh, mille volte beati coloro che fanno ciò che lui dice e vuole! Con questo miracolo, mio Figlio mi dette l’onore più grande, mi costituì Regina dei miracoli; per questo motivo, egli volle la mia unione e preghiera nel fare il primo miracolo. Lui mi amava tanto, ma tanto che volle darmi il primo posto di Regina anche nei miracoli; con i fatti diceva, non con le parole: “Se volete grazie, miracoli, venite a mia Madre, io non le negherò mai alcunché di ciò che ella vuole”.
Oltre ciò figlia mia, assistendo a questo sposalizio, io guardavo i secoli futuri, vedevo il regno della Divina Volontà sulla terra, guardavo le famiglie ed impetravo che s’imbellissero dell’amore della Trinità Sacrosanta, per ottenere che il suo regno fosse in pieno vigore. Con i miei diritti di Madre e Regina, prendevo a cura il realizzarsi del regno della Divina Volontà e, possedendone la fonte, mettevo a disposizione delle creature tutte le grazie, gli aiuti, la santità, che sono necessari per vivere in un regno sì santo. Perciò vado ripetendo: “Fate ciò che dice mio Figlio”.
Figlia mia, ascoltami, non cercare altro, se vuoi tut­to in tuo potere e darmi il contento di fare di te la vera figlia mia e della Divina Volontà. Allora io prenderò l’impegno di formare lo sposalizio tra te ed il Fiat e, facendoti da vera Madre, vincolerò lo sposalizio, dandoti, per dote, la stessa vita di mio Figlio e, per dono, la mia maternità e tutte le mie virtù.
L’anima
Mamma celeste, quanto vi devo ringraziare per il grande amore che mi portate! In tutto ciò che fate, avete sempre un pensiero per me, mi preparate e mi date tali grazie che, insieme a me, cieli e terra restano commossi e rapiti, e tutti vi diciamo: “Grazie, grazie”. Deh, Mam­ma Santa scolpite nel mio cuore le vostre sante parole: “Fa ciò che ti dice mio Figlio”, affinché queste generino in me la vita della Divina Volontà, che tanto sospiro e voglio; tu suggella la mia volontà, affinché sia sempre sottoposta alla Volontà Divina.
Fioretto: In tutte le nostre azioni, tendiamo le orecchie per ascoltare la nostra Mamma celeste che ci dice: “Fa ciò che ti dice mio Figlio”, affinché tutto facciamo per compiere la Divina Volontà.
Giaculatoria: Mamma Santa, vieni nell’anima mia e fai il miracolo di farmi possedere la Divina Volontà.


L’anima alla sua Madre celeste
Mamma Divina, il tuo amore mi chiama potentemente presso di te, perché vuoi farmi partecipe delle tue gioie e dei tuoi dolori, per chiuderli nel mio cuore, come pegno del tuo amore e di quello del bambinello Gesù, affinché io comprenda quanto mi avete amato e quanto sono obbligata ad imitarvi, secondo il modello della vostra vita, per farne una copia perfetta. Tu, Mamma Santa, aiutami, affinché io possa imitarvi.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia carissima, come sospiro la tua compagnia, per dirti la nostra storia di amore e di dolore; la compagnia rende più dolci, più soavi e più care le gioie, ed il dolore resta mitigato e contraccambiato dalla dolce compagnia di chi ci ama.
Tu devi sapere che, quando erano trascorsi otto gior­ni dalla nascita dell’infante divino, tutto era festa e felicità; la stessa creazione, atteggiandosi a festa, festeggiava il Creatore bambino. Ma il dovere interruppe le nostre gioie, perché in quei tempi c’era una legge che ordinava che tutti i figli primogeniti dovessero sottoporsi al duro taglio della circoncisione; il mio cuore di Madre sanguinava dal dolore, nel dovere sottoporre il mio caro Figlio, la mia vita, il mio stesso Creatore, ad un dolore sì acerbo; avrei voluto evitarglielo, subendo io analogo dolore; il Volere Supremo s’impose sul mio amore e, dandomi l’eroismo, mi comandò di circoncidere il Dio bambino. Figlia mia, tu non puoi comprendere quanto mi costò, ma vinse il Fiat Divino ed io ubbidii insieme con San Giuseppe; ambedue d’accordo, si circoncise il mio caro Figlio. Al taglio doloroso, io mi sentii strappare il cuore e piansi; San Giuseppe pianse ed il mio caro bambino singhiozzò. Era tanto il dolore, che il caro bambino tremava e, guardandomi, cercava in me aiuto; fu ora di dolore e di spasimo per tutti e tre; il dolore fu tanto che, più di un mare, travolse tutte le creature, per portare loro il primo pegno e la stessa vita di mio Figlio per metterle in salvo.
Figlia mia benedetta, tu devi sapere che questo taglio racchiudeva profondi misteri: primo fra tutti era il suggello che imprimeva nella piccola umanità del celeste bambino la fratellanza con tutta l’umana famiglia; il sangue che versò era il primo esborso verso la divina giustizia, per riscattare tutte le umane generazioni. Il caro bambino era innocente e non era obbligato alla legge, ma volle sottoporvisi, per dare esempio, per dare fiducia e coraggio, e per dire a tutti: “Non temete, sono un vostro fratellino, simile a voi, amiamoci e vi metterò tutti in salvo, vi porterò tutti al mio Padre celeste, come miei cari fratelli”. Figlia mia, quale esempio dà il celeste bambino! Lui, che è autore della legge, ubbidisce alla legge; è nato da appena otto giorni e già sente il dovere di sottoporsi al duro taglio della circoncisione, taglio incancellabile, come incancellabile è l’unione, per la quale è venuto, con l’umanità degradata. Ciò dice che la santità sta nel proprio dovere, nell’osservanza delle leggi e nel compiere la Divina Volontà; santità senza dovere non esiste.
È il dovere che mette l’ordine, l’armonia ed il suggello alla santità. Oltre ciò, figlia mia, tu devi sapere che Adamo, dopo la sua breve vita d’innocenza, sottrasse alla Volontà Divina la sua volontà umana, che restò più ferita di quanto non avrebbe fatto un coltello micidiale; da questa ferita entrarono la colpa e le passioni, e Adamo perdette così il bel giorno della Volontà Divina e si degradò tanto da fare pietà. Il mio caro Figlio, dopo le gioie della nascita, volle essere circonciso, affinché la sua ferita sanasse la ferita che si fece Adamo, facendo la propria volontà, e con il suo sangue gli preparò il bagno per lavarlo da tutte le sue colpe, per fortificarlo e per abbellirlo in modo da renderlo degno di ricevere di nuovo quella Volontà Divina che aveva respinto e che aveva formato la sua santità e la sua felicità.
Figlia, non ci fu opera o pena che lui soffrì, che non cercasse di riordinare la Divina Volontà nelle creature. Perciò ti stia a cuore in tutte le circostanze, anche dolorose ed umilianti, di fare completamente la Divina Volontà, perché esse sono le materie prime, in cui Gesù si nasconde, per operare nella creatura e per farle acquistare la Sua vita praticante.
Figlia carissima, in tanto dolore sorse la più bella gioia che fece arrestare le nostre lacrime; dopo la circoncisione gli imponemmo il nome santissimo di Gesù, voluto dall’angelo; nel pronunciare questo nome santissimo fu tale la gioia ed il contento, che si addolcì il nostro dolore, anche perché in questo nome, colui che vuo­le trova il balsamo per i suoi dolori, la difesa nei pericoli, la vittoria nelle tentazioni, la mano per non cadere in peccato, la medicina per tutti i suoi mali. Questo nome santissimo di Gesù fa tremare l’inferno, è riverito dagli angeli, suona dolce all’orecchio del Padre celeste; dinanzi a questo nome tutti si inchinano ed adorano. Nome potente, nome santo, nome grande; chi lo invoca con fede sentirà le meraviglie ed il segreto miracoloso delle virtù di questo nome santissimo.
Figlia mia, ti raccomando, pronuncialo sempre questo nome, Gesù, quando vedi che la tua volontà umana, debole e vacillante, tentenna nel fare la Divina Volontà; il nome Gesù te la farà risorgere nel Fiat Divino; se sei oppressa chiama Gesù, se lavori chiama Gesù, se dormi chiama Gesù, e se ti svegli, la prima parola sia Gesù, chiamalo sempre; è un nome che contiene mari di grazia, che vengono dati soltanto a chi lo chiama e lo ama.
L’anima
Mamma celeste, quanto debbo ringraziarvi per le tante belle lezioni che mi avete dato! Vi prego di scriverle nel mio cuore, affinché io non le dimentichi mai; vi prego di dare il bagno del sangue del celeste bambino all’anima mia, affinché egli sani le ferite della mia volontà umana, chiuda dentro le ferite la Divina Volontà e, come custodia, scriva sopra ogni ferita il nome santissimo di Gesù.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, farai cinque atti di amore al nome santissimo di Gesù, e mi compatirai per il dolore che soffrii per la circoncisione del mio Figlio Gesù.
Giaculatoria: Mamma mia scrivi nel mio cuore: Ge­sù, affinché egli mi dia la grazia di vivere di Volontà Divina.


L’anima alla sua Madre celeste
Eccomi di nuovo Mamma Santa sulle tue ginocchia materne; il dolce bambino che stringi al seno e la tua beltà rapitrice mi incatenano in modo tale che non posso allontanarmi da te; oggi il tuo aspetto è più bello ancora, mi sembra che il dolore della circoncisione ti abbia resa più bella; il tuo dolce sguardo guarda lontano, per vedere se giungono persone a te care, in quanto senti il desiderio di fare conoscere Gesù; io non mi distaccherò dal­le tue ginocchia, per ascoltare le tue belle lezioni, affinché possa conoscere ed amare di più Gesù.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia carissima, tu hai ragione nel vedermi più bella; tu devi sapere che quando vidi circonciso mio Figlio e vidi sgorgare sangue dalla ferita, io amai quel sangue e quella ferita e restai doppiamente Madre: Madre del Figlio mio e Madre del suo sangue e del suo crudo dolore; così acquistai, innanzi alla Divinità, doppio diritto di Maternità, doppio diritto di grazie per me e per tutto il genere umano. Ecco perché mi vedi più bella. Figlia mia, com’è bello fare il bene, soffrire in pace per amore di colui che ci ha creati; ciò lega la Divinità alla creatura, e Dio dà tanto alla creatura, fino ad affogarla di grazie e di amore; questo amore e queste grazie non sanno stare oziose, ma vogliono correre e darsi a tutti, per fare conoscere colui che tanto ha dato. Ecco perché sentivo il bisogno di fare conoscere mio Figlio.
Figlia mia benedetta, la Divinità, che non sa negare alcunché a chi lo[12] ama, fa sorgere una nuova stella più bella e luminosa sotto l’azzurro cielo, che, con la sua luce, va in cerca di adoratori, per dire, con il suo muto scintillio, a tutto il mondo: “È nato colui che è venuto a salvarvi, venite ad adorarlo ed a conoscerlo come vostro Salvatore”.
Quale ingratitudine umana! Fra tanti, solo tre persone vi fecero attenzione e, senza badare a sacrifici, si misero in via per seguire la stella; come la stella guidava nel cammino le tre persone, così le mie preghiere, il mio amore, i miei sospiri, le mie grazie, che volevano fare conoscere il celeste bambino, l’atteso di tutti i secoli, come tante stelle scendevano nei loro cuori, illuminavano le loro menti, guidavano il loro interno, in modo che sentissero, senza conoscerlo ancora, di amare colui che cercavano; ed affrettavano il passo, per raggiungere e vedere colui che tanto amavano. Figlia mia carissima, il mio cuore di Madre gioiva, per la fedeltà, corrispondenza e sacrificio di questi Re Magi, che venivano a conoscere e ad adorare mio Figlio. Non ti posso nascondere un mio segreto dolore: fra tanti, tre appena, e nella storia dei secoli quante volte si sono ripetuti questo mio dolore e questa ingratitudine umana! Io e mio Figlio non facciamo altro che fare sorgere stelle, una più bella dell’al­tra, per chiamare, chi a conoscere il suo Creatore, chi al­la santità, chi a risorgere dal peccato, chi all’eroismo d’un sacrificio. Vuoi sapere tu quali sono queste stelle? Un incontro doloroso è una stella, una verità che si conosce è una stella, un amore non corrisposto da altre creature è una stella, un rovescio, una pena, un disingan­no, una fortuna inaspettata, sono tante stelle, che fanno luce nelle menti delle creature e, carezzandole, vogliono fare trovare loro il celeste infante, che spasima di amore e, intirizzito dal freddo, vuole un rifugio nei loro cuori, per farsi conoscere ed amare. Ahimè, io, che lo tengo nelle mie braccia, aspetto invano che le stelle mi portino le creature per deporlo nei loro cuori, e la mia Maternità viene ristretta ed inceppata; mentre sono Madre di Gesù, mi viene impedito di fare da Madre a tutti, perché le creature non sono intorno a me e non cercano Gesù e, quando le stelle si nascondono, loro restano nelle Gerusalemme del mondo, senza Gesù. Quale dolore figlia mia, quale dolore! Ci vuole corrispondenza, fedeltà, sacrificio, per seguire le stelle; se sorge il sole della Divina Volontà nell’anima, ci vuole molta attenzione, altrimenti si resta nel buco dell’umano volere.
Figlia mia, i santi Re Magi, allorché entrarono in Gerusalemme, perdettero la stella, ma nonostante ciò non cessarono di cercare Gesù; quando giunsero fuori dalla città, la stella ricomparve e li condusse festosi nel­la grotta di Betlemme. Io li ricevetti con amore di Madre, ed il caro bambino li guardò con tanto amore e maestà, facendo trasparire dalla sua piccola umanità, la sua Divinità; essi si inginocchiarono ai suoi piedi, adorando e contemplando quella celeste beltà, lo riconobbero per vero Dio e rimasero rapiti ed estasiati a goderselo, tanto che il celeste bambino dovette ritirare la sua Divinità dalla sua umanità, altrimenti essi sarebbero restati lì, senza potersi spostare dai suoi piedi divini. Appena si riebbero dal rapimento, essi offrirono l’oro delle loro anime, l’incenso della loro credenza e della loro adorazione, la mirra di tutto il loro essere, per qualunque sacrifizio egli avesse voluto; essi aggiunsero offerte e doni esterni che erano simbolo dei loro atti interni: oro, incenso e mirra. Il mio amore di Madre, che non era ancora contento, volle dare nelle loro braccia il dolce bambino; con quanto amore lo baciarono e lo strinsero al loro petto! Sentirono in loro il paradiso anticipato. Con ciò, mio Figlio legava tutte le nazioni gentili alla conoscenza del vero Dio e metteva a tutti in comune i beni della redenzione ed il ritorno della fede in tutti i popoli; si costituiva Re dei dominanti e, con le armi del suo amore, delle sue pene e delle sue lacrime, imperando su tutto, richiamava il regno della sua Volontà sulla terra. Io, la tua Mamma, volli essere la loro prima apostola; li istruii, dissi loro la storia di mio Figlio, il suo amore ardente, raccomandai loro che lo facessero conoscere a tutti e, preso il primo posto di Madre e Regina di tutti gli apostoli, li benedissi e li feci benedire dal caro bambino; essi, felici e con lacrime, ripartirono per le loro regioni. Io non li lasciai; con affetto materno li accompagnai e, per contraccambiarli, feci sentire Gesù nei loro cuori, che furono molto contenti. Tu devi sapere che mi sento vera Madre, quando vedo che mio Figlio tiene il dominio, il possesso, e forma la sua perenne dimora nei cuori che lo cercano e lo amano.
Ora una parolina a te figlia mia; se vuoi che ti faccia da vera Madre, fammi deporre Gesù nel tuo cuore; lo feliciterai con il tuo amore, lo alimenterai con il cibo della sua Volontà, perché lui non prende altro cibo; lo vestirai con la santità delle tue opere. Io verrò nel tuo cuore ed accudirò di nuovo, insieme con te, il mio caro Figlio; farò a te ed a lui l’ufficio di Madre, così sentirò le pure gioie della mia fecondità materna. Tu devi sapere che ciò che non comincia da Gesù, che sta dentro il cuore, anche fosse[ro] le opere più belle esterne, non può mai piacermi, perché è vuoto della vita del mio caro Figlio.
L’anima
Mamma Santa devo ringraziarti molto, poiché vuoi deporre il celeste bambino nel mio cuore; come sono contenta! Deh! Ti prego, nascondimi sotto il tuo manto, affinché non veda altro che il bambino che sta nel cuore mio; formando di tutto il mio essere un solo atto d’amo­re di Volontà Divina, fa che questo cresca tanto sino a riempirmi tutta di Gesù, sicché resti di me solo il velo che lo nasconde.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai tre volte a baciare il celeste piccino e gli darai l’oro della tua volontà, l’incenso delle tue adorazioni, la mirra delle tue pene, e mi pregherai di chiuderlo nel tuo cuore.
Giaculatoria: Mamma celeste, chiudimi nelle mura della Divina Volontà, per alimentare il mio caro Gesù.


L’anima alla sua Madre celeste
Mamma Santa eccomi vicino a te, per accompagnar­ti al tempio dove vai a compiere il più grande dei sacrifici, cioè dare la vita del celeste infante in balia di tutte le creature, affinché queste se ne servano per mettersi in salvo e per santificarsi; ma molte creature se ne serviranno per offenderlo ed anche per perdersi. Deh! Mamma mia, deponi il piccolo Gesù nel cuore mio ed io ti prometto e ti giuro di amarlo sempre, e di tenerlo come vita del povero mio cuore.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia carissima, come sono contenta di tenerti vicina, il mio materno cuore sente il bisogno di sfogare il mio amore e di confidarti i miei segreti. Stai attenta alle mie lezioni ed ascoltami; tu devi sapere che da quaranta giorni ci troviamo in questa grotta di Betlemme, la prima dimora di mio Figlio quaggiù; ma quante meraviglie in questa grotta! Il celeste infante in una foga d’amore scese dal cielo in terra, concepì, nacque e sentì il bisogno di sfogare quest’amore. Sicché ogni respiro, palpito e moto, era uno sfogo d’amore che faceva; ogni lacrima, vagito e gemito, era uno sfogo d’amore; anche il sentirsi intirizzito dal freddo, le sue labbrucce livide e tremanti, erano tutti sfoghi d’amore che faceva; cercava la sua Mamma dove deporre questo amore, che non poteva contenere, ed io ero preda del suo amore. Io mi sentivo ferire continuamente e sentivo il mio caro piccino palpitare, respirare, muoversi, nel mio materno cuore; lo sentivo piangere, gemere e vagire, e restavo inondata dalle fiamme del suo amore. Già la circoncisione gli aveva aperto squarci profondi, da dove aveva versato in me tanto amore che mi sentii Regina e Madre d’amore. Io mi sentivo rapita nel vedere che, in ogni pena, lacrima e moto del mio dolce Gesù, egli cercava e chiamava la sua Mamma, come caro rifugio degli atti suoi e della sua vita. Chi può dirti, figlia mia, ciò che passò tra me ed il celeste bambino in questi quaranta giorni? Nei suoi atti, nelle sue lacrime, nelle sue pene, nel suo amore, eravamo trasfusi insieme, e ciò che faceva lui facevo io.
Essendo passati quaranta giorni, il caro bambino, più che mai affogato nel suo amore, volle ubbidire alla legge e presentarsi al tempio, per offrirsi per la salvezza di tutti. Era la Divina Volontà che ci chiamava al grande sacrificio, e noi pronti ubbidimmo. Figlia mia, questo Fiat Divino, quando trova nella creatura la prontezza di fare ciò che lui vuole, mette a disposizione della creatura la sua forza divina, la sua santità, la sua potenza crea­trice, per moltiplicare quell’atto, quel sacrificio, per tutti; mette in quel sacrificio la monetina di valore infinito, che può pagare e soddisfare tutti. Era la prima volta che la tua Mamma e San Giuseppe uscivano insieme con il pargoletto Gesù; tutta la creazione riconobbe il suo Creatore, si sentì onorata di averlo presente e, atteggian­dosi a festa, ci accompagnò lungo la via. Giunti al tempio ci prostrammo ed adorammo la Maestà Suprema; poi deponemmo il bambino nelle braccia del sacerdote Simeone, il quale lo offrì all’eterno Padre per la salvezza di tutti; il sacerdote, mentre l’offriva, ispirato da Dio, riconobbe il Verbo Divino e, esultando d’immensa gioia, adorò e ringraziò il caro bambino; dopo l’offerta si atteggiò a profeta e predisse tutti i miei dolori. Oh! Come il Fiat supremo, dolorosamente, fece sentire al mio materno cuore, con suono vibrante, la ferale tragedia di tutte le pene che avrebbe sofferto il mio Figlio Divino; ogni parola fu una spada tagliente che mi trafisse. Ma quel che più mi trafisse il cuore fu il sentire che questo celeste infante sarebbe stato non solo la salvezza, ma anche la rovina di molti ed il bersaglio delle contraddizioni. Che pena, che dolore! Se il Voler Divino non mi avesse sostenuta, sarei morta all’istante di puro dolore; invece mi diede vita, per cominciare a formare in me il regno dei dolori nel regno della sua stessa Divine Volontà.
Così, oltre al diritto di Madre che avevo su tutti, acquistai anche il diritto di Madre e Regina di tutti i dolori. Oh, si! Con i miei dolori acquistai la monetina per pagare i debiti dei figli miei ed anche dei figli ingrati. Figlia mia, tu devi sapere che, per la luce della Divina Volontà che in me regnava, già conoscevo tutti i dolori che mi sarebbero toccati, che erano più di quelli che mi disse il santo profeta; posso dire che il sacerdote mi profetizzò i dolori che sarebbero venuti a me da parte esterna; dei dolori interni, che più mi avrebbero trafitta, delle pene interne tra me e mio Figlio, non fece parola; nonostante ciò, in quel momento sì solenne dell’offerta di mio Figlio, sentendomeli ripetere, mi sentii talmente trafitta, che mi sanguinò il cuore e si aprirono nuove vene di dolori e squarci profondi nell’anima mia.
Ascolta la Mamma tua; nelle tue pene, negli incontri dolorosi che anche a te non mancano, quando conosci che il Volere Divino vuole qualche sacrificio da te, sii pronta, non ti abbattere, anzi ripeti subito il caro e dolce Fiat: “Quello che vuoi tu, voglio io”. Con amore eroico, fa che il Volere Divino prenda il suo regio posto nelle tue pene, affinché le converta in monetina d’infinito va­lore, con la quale potrai pagare i tuoi debiti ed anche quelli dei tuoi fratelli, per riscattarli dalla schiavitù del­l’umana volontà e per farli entrare come figli liberi nel regno del Fiat Divino.
Tu devi sapere che il Volere Divino gradisce tanto il sacrificio della creatura voluto da lui, che le cede i Suoi diritti divini e la costituisce regina del sacrificio e del bene che sorgeranno in mezzo alle creature.
L’anima
Mamma Santa, nel tuo cuore trafitto metti tutte le mie pene, che tu sai quanto mi affliggono. Deh! Fammi da Mamma e versa nel mio cuore il balsamo dei tuoi do­lori, affinché abbia la tua stessa sorte di servirmi delle mie pene, per corteggiare Gesù e per tenerlo difeso e riparato da tutte le offese e, come mezzo sicuro, per conquistare il regno della Divina Volontà e farlo venire a regnare sulla terra.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai nelle mie braccia, affinché ti offra, insieme con mio Figlio, al celeste Padre, per ottenere il regno della Divina Volontà.
Giaculatoria: Mamma Santa, versa il tuo dolore nell’anima mia e converti tutte le mie pene in Volontà di Dio.



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