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IL LIBRI LE 24 ORE DELLA PASSIONE DI MARIA
ISPIRAZIONE SU MARIA SS. E SU LUISA SS. (PICCARRETA)DI GIUSEPPE MESSINA
LA MADRE DI GESU’ E MADRE DELL’UNIVERSO: E’ PER NOI UN BALUARDO INACCESSIBILE DI DIFESA, PERCHE’ CONCEPITA SENZA PECCATO E SENZA MAI FARE LA SUA VOLONTA’, PROPRIO COME GESU’ ; DIVIENE LEI STESSA PER NOI SUOI FIGLI : AIUTO INDISPENSABILE, PER DIVENTARE COME LEI : SENZA MACCHIA E SENZA L’USO DEL NOSTRO UMANO VOLERE; VI SONO SANTI CHE SI SONO RIEMPITI DI MISERICORDIA, SANTI CHE SI SONO RIEMPITI D’AMORE, COME SUOR CONSOLATA, ALTRI SI SONO DISTINTI PER LA CARITA’, PER L’OBBEDIENZA,MA NESSUNO E’ NATO SENZA MACCHIA DI PECCATO E SENZA FAR USO DELL’UMANO PROPRIO VOLERE , TRANNE GESU’ CHE E’ DIO E MARIA SS. , NE CONSEGUE CHE SOLO LEI , LA PIU’ AMATA E PRIVILEGIATA CREATURA DI DIO, PUO’ NUTRIRCI DEL FRUTTO DELL’ALBERO DELLA VITA, PER RITORNARE AL PRIMIERO STATO DELL’UOMO PRIMA DEL PECCATO ORIGINALE, CIOE’ IL FRUTTO BENEDETTO DEL SUO SENO , GESU’, MA UN ALTRA DONNA SIMILE A MARIA IN SANTITA’ DI NOME LUISA PICCARRETA( CHE E’ GIA’ STATA FATTA VENERABILE DALLA CHIESA) , E’ STATA SCELTA DA GESU’ PER FARCI RICEVERE DA LEI UN ALTRO FRUTTO BENEDETTO DELLA VITA , CHE E’ : IL GRANDE DONO DEL DIVINO VOLERE PERSO PER SEMPRE DA ADAMO ED EVA DOPO IL PECCATO ORIGINALE; ESSO LO SI PUO’ RICEVERE ATTRAVERSO LA PAROLA CHE GESU’ HA DONATO A LUISA NEI SUOI SCRITTI SUL DIVINO VOLERE DETTATEGLI DA GESU’ E MARIA IN CIRCA 40 LIBRI ( 36 VOLUMI + ALTRI). QUINDI LA PRIMA CREATURA HA RICEVERE IL FRUTTO DI MARIA E’ STATA LUISA ,CHE HA SANTIFICATO LA SUA VOLONTA’ PER MEZZO DI QUESTI SCRITTI DIVINI , RICCHI DEL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE, E LUISA A SUA VOLTA SI E’ ARRICCHITA DEL DONO DELLA MATERNITA’ UNIVERSALE DI MARIA, DIVENENDO ANCHE LEI MADRE DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE CHE PRENDERANNO DEL SUO SPIRITO , ATTRAVERSO APPUNTO I SUOI PREZIOSISSIMI SCRITTI SUL DIVINO VOLERE. ADESSO NOI ABBIAMO UN DOPPIO AIUTO E UN DOPPIO FRUTTO PER GUARIRE ANCHE NOI DAL PECCATO E DALLA SCHIAVITU’ DAL NOSTRO UMANO VOLERE : MARIA CON GESU’ E LUISA CON LA DIVINA VOLONTA’.
IL CUORE DI MARIA PER IL SANTO ROSARIO E PER I SUOI DEVOTI
LA MADRE DI GESU’ E MADRE NOSTRA, NELLE SUE APPARIZIONI NEL MONDO HA SEMPRE INSISTITO SULLA DEVOZIONE CHE DOBBIAMO AVERE PER LEI E PER IL SANTO ROSARIO CHE SONO L’ANTIDOTO CONTRO IL VELENO DEL PECCATO CHE L’ANTICO SERPENTE, SUO E NOSTRO NEMICO ETERNO DA QUANDO ADAMO ED EVA HANNO PECCATO SEGUENDO IL SUO VOLERE HA SPUTATO SOPRA LE ANIME DI TUTTE LE GENERAZIONI; E DIO PROMISE A QUESTO NOSTRO NEMICO ETERNO, CHE LA DONNA LE AVREBBE SCHIACCIATO LA TESTA E CHE AVREBBE ANCHE CREATO UNA INIMICIZIA TRA LA DISCENDENZA DELLA DONNA E LA DISCENDENZA DEL DIAVOLO. QUESTA DONNA BENEDETTA FRA TUTTE LE DONNE E’ , LA BEATA VERGINE MARIA CHE E’ STATA RIEMPITA DI OGNI GRAZIA CHE CREATURA POTESSE POSSEDERE ; MARIA COME DICONO I SANTI CHE GLI SONO STATI FEDELI SERVITORI E AMOREVOLI FIGLI, E’ L’UNICA CREATURA CHE E’ STATA CONCEPITA SENZA PECCATO ORIGINALE; QUINDI SI PUO’ BENISSIMO DIRE, CHE IL VELENO DEL SERPENTE ANTICO( DEL DIAVOLO) NON L’HA TOCCATA MAI , PERCHE’ LEI E’ STATA PREPARATA E CREATA DA DIO PER ESSERE LA NOVELLA EVA CHE DOVEVA SCHIACCIARE LA TESTA VELENOSA DEL SERPENTE. QUAL’E’ DUNQUE IL VELENO DEL SERPENTE? IL VELENO E’ LA MENZOGNA, L’INGANNO, LA PAROLA DEL DEMONIO CHE PROVOCA TURBAMENTO , PAURA, INDECISIONE NELLE ANIME CHE L’ASCOLTANO COL LORO CUORE O CON LA LORO MENTE. QUINDI L’ARMA CHE MARIA SS. HA USATO CONTRO IL SUO VELENO NON POTREBBE CHE ESSERE STATA , LA TOTALE INDIFFERENZA , DISPREZZO E OPPOSIZIONE CONTRO TUTTO QUELLO CHE IL DEMONIO TENTATORE LE PROPONEVA NEL SUO CUORE O NELLA SUA MENTE; MARIA SS. FU’ ED E’ , COME UNA MURAGLIA DI BRONZO , UN ESERCITO SCHIERATO IN BATTAGLIA SENZA NESSUNA PAURA DI FERIRSI O DI MORIRE PER NON CADERE IN MANO DEL SUO NEMICO; MARIA E’ TALMENTE FORTE E POTENTE DA SUPERARE TUTTE LE POTENZE E LE FORTEZZE DI TUTTI GLI ANGELI , DI TUTTI I SANTI E DI TUTTI I DEMONI MESSI INSIEME; E CIO’ E’ SENZA ALCUN DUBBIO VERO, PERCHE’ SOLO LEI CON LA SUA ONNIPOTENTE INTERCESSIONE CI HA PROCURATO LA TANTO DESIDERATA REDENZIONE, FACENDO SCENDERE DAL CIELO , COLUI CHE NE IL CIELO E NE LA TERRA POTEVANO CONTENERE, COME DISSE DIO STESSO A RE DAVIDE QUANDO QUESTI GLI VOLEVA COSTRUIRE UN SANTUARIO GLORIOSO A GERUSALEMME. CHI INCONTRA MARIA NEL SUO CUORE , NELLA SUA VITA , NON PUO’ CHE DIRE COME SANTA ELISABETTA E SAN GABRIELE ARC. :” AVE MARIA PIENA DI GRAZIA, IL SIGNORE E’ CON TE” – “ TU SEI BENEDETTA FRA TUTTE LE DONNE E BENEDETTO E’ IL FRUTTO DEL TUO SENO GESU’’”-“ A CHE DEBBO CHE LA MADRE DEL MIO SIGNORE VENGA A ME , GIACCHE’ APPENA MI HAI SALUTATO IL BIMBO CHE STA NEL MIO GREMBO E’ SOBBALZATO DI GIOIA E BEATA TE CHE HAI CREDUTO NELLE PAROLE DEL SIGNORE”- E TUTTO QUESTO E’ RACCHIUSO PROPRIO NELL’ “AVE MARIA”; LA DOLCE VERGINE RISPONDERA’ ALLA SUA CARA DEVOTA CHE LE PORGE QUESTO SALUTO CON IL SUO MAGNIFICAT ISPIRATOGLI DALLO SPIRITO SANTO:” L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE E IL MIO SPIRITO ESULTA IN DIO MIO SALVATORE, PERCHE’ HA GUARDATO L’UMILTA’ DELLA SUA SERVA, D’ORA IN POI TUTTE LE GENERAZIONI MI CHIAMERANNO BEATA, GRANDI COSE HA FATTO IN ME L’ONNIPOTENTE E SANTO E’ IL SUO NOME , DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE E’ LA SUA MISERICORDIA E SI STENDE SU QUELLI CHE LO TEMONO , HA SPIEGATO LA POTENZA DEL SUO BRACCIO, HA DISPERSO I SUPERBI NEI PENSIERI DEL LORO CUORE , HA INNALZATO GLI UMILI , HA RICOLMATO DI BENI GLI AFFAMATI, HA RIMANDATO I RICCHI A MANI VUOTE , HA SOCCORSO ISRAELE RICORDANDOSI DELLA SUA MISERICORDIA COME AVEVA PROMESSO AD ABRAMO ED ALLA SUA DISCENDENZA PER SEMPRE.” –QUESTO BELLISSIMO CANTO RACCHIUDE TUTTE LE PROMESSE DI DIO AI SUOI VERI FIGLI E AI SUOI NEMICI, AL DIAVOLO PER PRIMO CHE CON L’AVVENTO DI MARIA E DI GESU’ SI VEDE DETRONIZZATO E SPOGLIATO DI TUTTE LE SUE RICCHEZZE CHE VERRANNO DISTRIBUITE DA MARIA IN GESU’ AI VERI DEVOTI SUOI E DEL SUO ROSARIO, CHE E’ L’ARMA CHE DIO HA DONATO A MARIA E AI SUOI SUDDITI PER SCONFIGGERE , DETRONIZZARE E SPOGLIARE L’ANTICO SERPENTE E I SUOI CATTIVI FIGLI CHE VEDRANNO IN QUEST’ARMA SEGRETA LA LORO TOTALE DISFATTA E ROVINA; PER QUESTO VI DICO CHE COLORO CHE DISPREZZANO MARIA , I SUOI FIGLI DEVOTI, E IL SANTO ROSARIO CHE E’ L’ARMA VITTORIOSA CONTRO OGNI MALE, QUASI SICURAMENTE PUO’ ESSERE UN FUTURO DANNATO FIGLIO DEL DEMONIO COME GIUDA L’ISCARIOTA E CAINO, SENTE LA SUA ROVINA PROSSIMA, E DISPREZZA PERCIO’ COLORO CHE NE CAUSANO QUESTA SUA ROVINA. TUTTO IL BENE SUGLI UOMINI E’ VENUTO CON L’INCARNAZIONE DI GESU’ NOSTRO SIGNORE PER MEZZO DI MARIA, E TUTTA LA ROVINA DI SATANA E DEI SUOI FIGLI ANCHE ; E QUANDO NOI DICIAMO “L’AVE MARIA” SI RINNOVANO QUESTI DUE EVENTI CONTRAPPOSTI , CIOE’ L’INCARNAZIONE DI GESU’ CON TUTTI I BENI CHE NE CONSEGUONO PER I FIGLI SUOI E LA ROVINA DEI MALVAGI; ECCO PERCHE’ MOLTI ERETICI DISPREZZANO QUESTO SOAVE SALUTO , AVVERTONO E PERCEPISCONO LA LORO TOTALE ROVINA E DISFATTA, CHE INVECE SARA’ PER I FIGLI DI MARIA SOAVE ODORE DI GRANDISSIME GRAZIE E VITTORIE SUI LORO NEMICI, CHE TENTERANNO SEMPRE DI INSIDIARLI ( COME DICE IL PADRE ETERNO AL SERPENTE: E TU LE INSIEDERAI IL CALCAGNO , MA IL CALCAGNO TI SCHIACCERA’ LA TESTA ), IL CALCAGNO DI MARIA SONO I SUOI ULTIMI FIGLI ( ULTIMI SI INTENDE SIA NELLO SPIRITO CIOE’ I PIU’ UMILI E SIA NEL TEMPO) , CHE IN LEI , PER MEZZO DI LEI, CON LEI E PER LEI, AGIRANNO CONTRO SATANA E I SUOI FIGLI ,E LO FARANNO INSEGNANDO A TUTTI LA VERA DEVOZIONE A MARIA E AL SUO SANTO ROSARIO, CHE INCATENERA’ LE MENZOGNE, LE ERESIE, LE CALUNNIE E LE PAROLE DEL DEMONIO CHE AGIRA’ PER BOCCA DEI SUOI FIGLI : I FALSI DEVOTI E I FALSI PROFETI.QUANDO UNO RIVOLGE CON TUTTO IL SUO CUORE , IL SUO SPIRITO , LA SUA MENTE : IL SALUTO DELL’ ”AVE MARIA” , VIENE SPIRITUALIZZATO DA DIO , PERCHE’ QUESTO SALUTO E’ DELLO SPIRITO SANTO VERSO MARIA, DETTO PER BOCCA DI SANTA ELISABETTA E DI SAN GABRIELE ARCANGELO, PURO SPIRITO, A UNA DONNA CHE DI TERRENO NON AVEVA NIENTE, PERCHE’ ERA LA TUTTA BELLA , LA TUTTA PURA SENZA MACCHIA DI PECCATO, E SE NON FOSSE STATO PROPRIO COSI’ , IL SIGNORE GESU’, MAI SAREBBE VENUTO A PRENDERE LA CARNE DI UNA DONNA E DIMORARE PER 9 MESI DENTRO IL SUO SENO , PERCHE’ DIO E IL PECCATO NON POSSONO MAI COESISTERE INSIEME; DIO E’ PURISSIMO SPIRITO E IN LUI NON C’E’ ALCUN PECCATO E CATTIVERIA, MA SOLO AMORE, MISERICORDIA, GENEROSITA’ E BONTA’, DI GRADO INFINITI ; SE DIO E’ INFINITAMENTE SANTO, NE CONSEGUE CHE MARIA IN QUANTO CREATURA FINITA, DOVEVA RAGGIUNGERE VETTE IMMENSE E SATURE DI SANTITA’ CHE A CREATURA E’ POSSIBILE, PERCHE’ DOVEVA DARE A DIO COME CREATURA, ALMENO IL MASSIMO AMBIENTE SANTO E PURO CHE CREATURA POTESSE CONTENERE IN SE,IN VIRTU’ DELLO SPIRITO SANTO, CHE L’HA RESA SUA DEGNA SPOSA D’AMORE, DEGNA FIGLIA DEL PADRE ETERNO E DEGNA MADRE DI GESU’ RE DEL CIELO E DELLA TERRA; MARIA, FU’ FATTA DA GESU’, PER VIRTU’ DELLO SPIRITO SANTO E CON L’ADESIONE DEL PADRE SUO : MADRE E REGINA DEL CIELO E DELLA TERRA, ED IL SUO DOMINIO, E’ INFINITO ED ETERNO SU TUTTE LE CREATURE VOLENTI O NOLENTI , E LEI SCEGLIE INSIEME ALLA SS. TRINITA’, CHIUNQUE VUOLE LEI , E LI FARA’ DIVENTARE: RE, PRINCIPI, REGINE, PRINCIPESSE, SACERDOTI , FIGLI E SERVI DELL’ALTISSIMO, CONSEGNANDO A LORO TUTTE LE ARMI PER CRESCERE IN VIRTU’ IN BREVISSIMO TEMPO, E RAGGIUNGERE LA MAGGIORE VICINANZA ALLA SUA IMMENSURABILE ALTEZZA , PER AVERLI PIU’ VICINI AL SUO AMABILISSIMO CUORE DI TENERESSIMA MADRE.MARIA SS. NON SA DIRE DI NO: A CHI CONFIDA IN LEI COME UN VERO FIGLIO AMOROSO ; LEI LO CRESCERA’ NEL SUO GREMBO: CHE E’ IL LUOGO DOVE DIMORO’ E DOVE CREBBE GESU’ , E LO FARA’ CRESCERE PER MEZZO DI GESU’ , IN GESU’, CON GESU’, E PER GESU’, DANDOGLI TUTTI I SEGRETI DEL SUO CUORE DI MADRE, PER ISTRUIRLO SULLA VERA SCIENZA DEL DIVINO VOLERE ; SCIENZA TUTTA DI CIELO , DOVE UOMO DOPO LA CADUTA NEL PECCATO ORIGINALE: MAI VIDE E NE SENTI’ , MA CHE LA DOLCE MADRE NOSTRA , HA PREPARATO PER NOI SUOI VERI FIGLI, FIN DALL’ETERNITA’; ORA E’ VENUTO IL TEMPO DI CONOSCERE IL GRAN SEGRETO DEL NOSTRO PADRE , CIOE’: COME ARRIVARE NELLE ALTISSIME VETTE DI SANTITA’ DI MARIA SS. . LA PRIMA DONNA AD AVERE AVUTO QUESTE RIVELAZIONI DI MASSIMA IMPORTANZA, E’ STATA LA VENERABILE LUISA PICCARRETA, CHE HA RICEVUTO 36 VOLUMI DI SCRITTI PIU’ ALTRI 4 LIBRI : CHE CI PARLANO DEL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE E COME RIOTTENERE QUESTO DONO PERDUTO DA ADAMO ED EVA. QUESTE RIVELAZIONI SONO L’ANTIDOTO CONTRO IL MORSO DEL SERPENTE ANTICO, CHE CI HA RESI NELLA VOLONTA’, DEBOLI E FRAGILI CON IL SUO INGANNO ;L’INGANNO CHE FECE AD EVA E POI AD ADAMO: CI FECERO PERDERE IL GRAN DONO DELLA DIVINA VOLONTA’ IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI, E NESSUNO PIU’ HA OTTENUTO QUESTO DONO, TRANNE MARIA SS , GESU’ IN QUANTO VERO DIO E VERO UOMO , E LUISA PICCARRETA CHE L’HA RICEVUTO: ATTRAVERSO LA VERA SCIENZA DEL DIVINO VOLERE, RACCHIUSA NEI SUOI SCRITTI DI CIELO.
ABRAMO EBBE DUE DONNE , UNA FU’ SUA MOGLIE SARA CHE NON POTETTE AVERE FIGLI PERCHE’ STERILE, E L’ALTRA FU’ LA SUA SCHIAVA AGAR CHE DIVENNE PER VOLONTA’ DI SARA, LA CONCUBINA DI ABRAMO, DANDOGLI UN FIGLIO , ISMAELE; POI DIO APRI’ IL SENO DI SARA E ANCHE LEI CONCEPI’ UN FIGLIO CHE CHIAMO’: ISACCO. QUESTI 2 FIGLI RAPPRESENTANO I PRIMOGENITI DI MARIA E I PRIMOGENITI DI LUISA; LUISA COME AGAR ERA ANCORA SCHIAVA (DELL’UMANO VOLERE) ED E’ LA SECONDA DONNA SCELTA DA DIO, MENTRE MARIA RAPPRESENTA LA PRIMA DONNA SCELTA DA DIO, PURA COME EVA PRIMA DEL PECCATO ORIGINALE ,E QUINDI, NON SCHIAVA MA REGINA , DI SANGUE NOBILE, VERA EREDE DI TUTTI GLI AVERI DI DIO, PROPRIO COME LO FU’ SARA NEI CONFRONTI DI ABRAMO , MA ANCHE AGAR EBBE LA SUA PARTE DI EREDITA’ DA ABRAMO ; LUISA RICEVETTE DA DIO MENO DI MARIA COME AGAR ; PERO’ COME AGAR CHE DIEDE AD ABRAMO UN FIGLIO PRIMA DI SARA ANCHE SE VENNE DOPO SARA AD ESSERE MOGLIE (CONCUBINA) DI ABRAMO; LUISA ANCHE SE PIU’ PICCOLA IN DIGNITA’ DI MARIA ED E’ VENUTA DOPO DI LEI NEI SECOLI: HA PARTORITO A DIO I SUOI PRIMI VERI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, CHE NASCERANNO GRAZIE ALL’ASCOLTO DELLA SCIENZA SUL DIVINO VOLERE CHE GESU’ E MARIA GLI HANNO DONATO; GESU’ STESSO DISSE A LUISA, CHE NEL CIELO: LUI AVRA’ 2 MAMME; LA PRIMA E’ SUA MADRE MARIA SS, CHE E’ LA MADRE DI TUTTI I REDENTI,E LA SECONDA E PROPRIO LUISA SS., CHE SARA’ ED E’, LA MADRE DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, CHE SARANNO FORTI E TEMERARI PROPRIO COME ISMAELE CHE VISSE NEL DESERTO E LOTTO’ CONTRO TUTTI, E TUTTI CONTRO DI LUI , PIANTANDO LA SUA TENDA DI FRONTE AI SUOI FRATELLI ; DISSE DIO AD AGAR : “ TUO FIGLIO SI CHIAMERA’ ISMAELE, PERCHE’ DIO HA VISTO LA TUA MISERIA”; QUINDI DIO , VEDENDO ANCHE LA MISERIA DI LUISA, LE DA IN DONO QUESTI FIGLI PREDILETTI, CHE SARANNO FORTI E IN GRADO DI COMBATTERE E VINCERE TUTTI I LORO NEMICI,ANCHE SE TUTTI I LORO NEMICI SI UNIRANNO PER DISTRUGGERLI ; PIANTERANNO ANCHE LORO LA LORO DIMORA DI FRONTE AI LORO FRATELLI , CIOE’: LA LORO DIMORA SARA’ ANCHE MARIA , COME LO E’ DEI LORO FRATELLI SANTI, DIMORANTI IN MARIA : I REDENTI; QUESTI FIGLI PREDILETTI DI LUISA COME ISMAELE: VIVRANNO NEL DESERTO DEI SENSI, OVE LA LORO UMANA VOLONTA’: SARA’ MORTIFICATA AL MASSIMO, AFFINCHE’ FACCIA POSTO, ALLA DIVINA VOLONTA’, CHE COMBATTERA’ IN LORO , CON LORO E PER LORO CONTRO TUTTI I LORO NEMICI VISIBILI E INVISIBILI, CHE SI UNIRANNO INSIEME, PER CONCENTRARE TUTTE LE LORO FORZE CONTRO QUESTI NUOVI SANTI DEL DIVINO VOLERE CHE POTRANNO TUTTO , E PER LE IMMENSE GRAZIE E DONI CHE RICEVERANNO , CONQUISTERANNO E VINCERANNO: ANCHE IL REGNO PERDUTO DA ADAMO ED EVA , RESTAURANDO OGNI COSA, E SARANNO PROPRIO LORO AD ESSERE CONSIDERATI DA DIO : I SUOI FIGLI PRIMOGENITI , PERCHE’ POSSEDERANNO IN TUTTI I LORO ATTI, LA DIVINA VOLONTA’,CHE LI HA PARTORITI COME FIGLI PRIMOGENITI, IN QUANTO, TUTTI GLI ALTRI SANTI PRIMA DI LORO NON HANNO POSSEDUTO LA DIVINA VOLONTA’, MA L’HANNO SOLO SEGUITA, E SONO CONSIDERATI DA DIO : FIGLI ADOTTIVI IN GESU’, LORO REDENTORE; I FIGLI DI LUISA, NON SONO FIGLI ADOTTIVI , MA FIGLI DELLO STESSO SANGUE DEL PADRE, CHE E’ LA DIVINA VOLONTA’ E CHE SCORRE COME SANGUE DIVINO IN TUTTE LE LORO AZIONI, MENTRE GLI ALTRI SANTI, NON HANNO RICEVUTO QUESTO SANGUE DIVINO , MA LO HANNO SOLO SEGUITO DA LONTANO E NEMMENO IN TUTTE LE LORO AZIONI. COS’ E’ PIU’ GRANDE DI UN ATTO FATTO DA DIO STESSO DENTRO L’ANIMA? :NIENTE ; TUTTI GLI ATTI FATTI FUORI DALLA DIVINA VOLONTA’ : VALGONO POCO O NIENTE A CONFRONTO DELL’ATTO DIVINO, CHE ESSENDO STATO FATTO DA DIO DENTRO LA CREATURA, HA UN VALORE INFINITO ED ETERNO , E PUO’ FARE E OTTENERE TUTTO , COPRENDO E RIPARANDO DA SOLO: TUTTE LE AZIONI DI TUTTE LE CREATURE PASSATE , PRESENTI E FUTURE CHE NON SONO STATE FATTE NELLA DIVINA VOLONTA’. DICE GESU’ A LUISA:” I TUOI FIGLI RISPLENDERANNO COME SOLI DAVANTI A TUTTI GLI ALTRI SANTI CHE IN PARAGONE, SARANNO LUMINOSI COME LE STELLE, E LA LORO LUCE IMMENSA, FARA’ ECLISSARE LA PICCOLA LUCE DELLE STELLE(CIOE’ DEGLI ALTRI SANTI CHE NON HANNO CONOSCIUTO GLI SCRITTI DI LUISA)”; E DICE ANCORA:” UN SOLO FIGLIO DEL DIVINO VOLERE, SARA’ PIU’ SANTO DI TUTTI I SANTI MESSI INSIEME CHE NON HANNO CONOSCIUTO I TUOI SCRITTI “, E ANCORA : “ I FIGLI DEL DIVINO VOLERE, IN QUANTO MI SONO FIGLI, NON DEVONO CHIEDERE LE GRAZIE, MA SE LI DEVONO PRENDERE,PERCHE’ CIO’ CHE E’ DI DIO APPARTIENE PER DIRITTO DI SANGUE DIVINO , ANCHE A LORO ; CHI INVECE NON POSSIEDE QUESTO SANGUE DIVINO DEL DIVINO VOLERE , PER RICEVERE DEVE CHIEDERE, PERCHE’ SONO COME I SERVI DEL PADRONE CHE NON AVENDO IL SUO NOBILE SANGUE, NON HANNO DIRITTO A PRENDERSI CIO’ CHE VOGLIONO, MA DEVONO RICHIEDERLO CON INSISTENZA PER OTTENERLO ; DI TUTTE QUESTE GRANDI RIVELAZIONI SUL DIVINO VOLERE, NE TROVERETE TUTTO IL MATERIALE NEL BLOG:
”ACQUAMIRACOLOSA33.BLOGSPOT.IT” O CERCANDO SU INTERNET:
“TUTTI I LIBRI DI LUISA PICCARRETA” O I LIBRI :” SUI PASSI DI LUISA PICCARRETA” DI GIUSEPPE MESSINA.
QUINDI ABBIAMO DETTO, CHE DIO CONSIDERA SUOI PRIMI FIGLI: I FIGLI DI LUISA, COME LO FU ISMAELE, PERCHE’ NACQUE PRIMA DI ISACCO, E COME ISMAELE VISSE SCONOSCIUTO A TUTTI, PERCHE’ NEL DESERTO IN CUI VIVEVA ERA INEVITABILE, QUESTO, COSI’ ANCHE I FIGLI DI LUISA, RIMARRANNO NASCOSTI A GLI OCCHI DI TUTTI ; E SOLO DIO E POCHE ALTRE ANIME SULLA TERRA, SI ACCORGERANNO DELLA ELEVATA SANTITA’ CHE SARA’ IN LORO, POI VERSO LA FINE DEI LORO GIORNI, COME FU’ PER IL LORO MAESTRO , DIO , LI FARA’ USCIRE PER COMBATTERE IL VELENO DELL’ANTICRISTO , DEL SUO PSEUDOPROFETA E DEI FALSI PROFETI. ALLORA SE VOGLIAMO ESSERE VERI FIGLI DI MARIA E DI LUISA: FACCIAMO TUTTE LE NOSTRE AZIONI PER MEZZO DI LORO , IN LORO , CON LORO E PER LORO E METTIAMOCI DENTRO IL LORO GREMBO PURISSIMO, E NASCEREMO NUOVI , DIVINI E AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI GESU’ ,RIPIENI DI DIVINA VOLONTA’ IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI; RIVOLGIAMO IL SALUTO DELL’ARCANGELO GABRIELE A MARIA E A LUISA, CHIAMANDOLE COME ELISABETTA:” BENEDETTE FRA TUTTE LE DONNE” , COME MADRI E REGINE DEL DIVINO VOLERE , PURE E SENZA MACCHIA E SEMPRE UNITE AL DIVINO VOLERE CHE LE HA RESE UNICHE E IRRIPETIBILI, E FACCIAMO SPESSO LA PREGHIERA :” GESU’ , MARIA E LUISA VI AMO SALVATE TUTTE LE ANIME, TRASFORMATECI E RIVESTITECI COMPLETAMENTE DI VOI E DEL DIVINO VOLERE IN TUTTI I NOSTRI ATTI , NELLA DIVINA VOLONTA’”. –“ GESU’ , GIUSEPPE, MARIA E LUISA VI AMO SANTIFICATE LA VOLONTA’ DI TUTTI E SALVATELI , NELLA DIVINA VOLONTA’”.- GESU’ , GIUSEPPE, MARIA E LUISA VI AMO E MI CONSACRO AI VOSTRI CUORI E ALLA DIVINA VOLONTA’ PER SEMPRE , TUTTO CIO’ CHE HO E CHE SONO, SPECIALMENTE LA MIA VOLONTA’, LE MIE MISERIE E TUTTE LE MIE AZIONI, TRASFORMATEMI TUTTO IN VOLONTA’ DIVINA , IN DIVINO AMORE”.- “ GESU, MARIA E LUISA VI AMO, VI DO SEMPRE LA MIA VOLONTA’, VOI DATEMI SEMPRE LA VOSTRA”. - “ ETERNO PADRE IO TI OFFRO PER MEZZO DI GESU’, GIUSEPPE , MARIA E LUISA :
IL CORPO , IL SANGUE, L’ANIMA , LA DIVINITA’ GLI ATTI DIVINI, LA PASSIONE ATTO PER ATTO E DELLE 24 ORE , IL CUORE TRAFITTO SGORGANTE SANGUE ED ACQUA COME SORGENTE DI INFINITA MISERICORDIA PER TUTTI , LE SS PIAGHE, LE LACRIME, IL VOLTO SANTO, I MERITI E L’INTERCESSIONE DI GESU’ TUO DILETTISSIMO FIGLIO E NOSTRO SIGNORE , CON TUTTO IL SUO AMORE, IN UNIONE A TUTTE LE MESSE DI TUTTI I TEMPI , PER CONVERTIRE LA VOLONTA’ NOSTRA E DI TUTTI IN DIVINA VOLONTA’, PER LIBERARE TUTTE LE ANIME DEL PURGATORIO, PER SALVARE TUTI I PECCATORI DI OGNI TEMPO , DI OGNI LUOGO, DELLA CHIESA UNIVERSALE, DEI MIEI FAMILIARI , PARENTI E STIRPE, PER ESPIARE TUTTI I LORO PECCATI E PER PURIFICARE TUTTO IL BENE CHE DOBBIAMO FARE E CHE ABBIAMO TRASCURATO DI FARE E PER COLMARE TUTTO IL VUOTO CHE ABBIAMO LASCIATO CON I NOSTRI ATTI NON UNITI ALLA VOLONTA’ DI DIO, ORA , IN TUTTA LA NOSTRA VITA E NELL’ETERNITA’, PER CREARE UN NUMERO INFINITO DI SANTUARI , EDEN , OLI , ACQUE MIRACOLOSE , CONGREGAZIONI , CONGREGATI, CHIESE , CONVENTI , LIBRI SUL DIVINO VOLERE , ECC. INFINITAMENTE MIRACOLOSI DEL DIVINO VOLERE, NELLA DIVINA VOLONTA’.”
LA VIA CRUCIS DELLA MADRE DOLOROSA
QUESTA VIA CRUCIS ALLA SS MADRE NOSTRA , E’ UN VOLERE CONSOLARE , AMARE E RIPARARE LA NOSTRA IMPAREGIABILE E TRE VOLTE AMMIRABILE MADRE SS , DI PIU’ DI QUELLO CHE IN PRECEDENZA A QUESTO LIBRO SI E’ FATTO FINORA ; TUTTI CONOSCIAMO LA PRATICA DELLA RIPARAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, SPECIALMENTE QUELLA DEI PRIMI 5 SABATI DI OGNI MESE, CHE MARIA SS CHIESE A SUOR LUCIA DI FATIMA E LA PREGHIERA DI RIPARAZIONE DELLE 7 SPADE, CHE TRAFISSERO IL CUORE DI MARIA; MA GESU’ DISSE ALLA VENERABILE LUISA PICCARRETA, CHE NON FURONO 7 I DOLORI DI MARIA, MA UN NUMERO INCALCOLABILE; OGNI PECCATO MORTALE CHE LA CREATURA COMMETTE E’ UNA SPADA IN PIU’ NEL SUO CUORE, PERCHE’ MARIA, ESSENDO UN CUOR SOLO CON GESU’: SENTE TUTTO IL DOLORE DEL SUO CUORE AD OGNI NOSTRO PECCATO ; PERCIO’ IO RITENGO, CHE NON FAREMO MAI ABBASTANZA PER CONSOLARE LA NOSTRA DOLCISSIMA MADRE TUTTA SANTA E TUTTA PURA, PIENA SEMPRE DEL DIVINO VOLERE IN TUTTE LE SUE AZIONI; VI E’ UN MODO SOLO PER POTER CONSOLARE IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, E QUESTO E’: ABBORRIRE IL NOSTRO UMANO VOLERE DONANDOLO A LEI PER SEMPRE ED OPERARE SEMPRE CON LA DIVINA VOLONTA’ IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI INTERNE ED ESTERNE; QUESTO GRANDISSIMO DONO , MARIA SS CE LO DARA’, SE FAREMO TUTTO QUELLO CHE LEI E GESU’ HANNO INSEGNATO A LUISA PICCARRETA NEI SUOI 40 LIBRI CIRCA ( 36 VOLUMI + ALTRI ) SUL DONO DELLA DIVINA VOLONTA’ CHE NESSUNO HA MAI POSSEDUTO DOPO IL PECCATO DI ADAMO ED EVA , TRANNE MARIA SS, GESU’ , IN QUANTO VERO DIO E VERO UOMO E LUISA PICCARRETA , CHE SARA’ LA MADRE DI TUTTI I FIGLI DEL DIVINO VOLERE , LEI HA IL COMPITO DI PORTARE A GESU’: LA NOSTRA VOLONTA’ E DI FARCI DONARE DA GESU’ E MARIA: QUESTO GRANDISSIMO DONO DEL DIVINO VOLERE IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI; CHI OTTERRA’ QUESTO DONO, DIVERRA’ COME UN DIO SULLA TERRA, POTRA’ OTTENERE TUTTO DA DIO E SARA’ COME UN PICCOLO SOLE PER TUTTE LE GENERAZIONI, IN GRADO DI ILLUMINARE TUTTE LE ANIME DI TUTTI I TEMPI; GESU’ DISSE A LUISA, CHE UNO SOLO DI QUESTI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, SARA’ PIU’ SANTO DI TUTTI I SANTI MESSI INSIEME, ECCETTO DI MARIA SS E DI LUISA, OVVIAMENTE. DEVO TESTIMONIARE CHE QUANDO HO INIZIATO A SCRIVERE LE PRIME PAGINE DI QUESTO LIBRO DELLA VIA CRUCIS DI MARIA SS , NELLO STESSO GIORNO CHE ERA IL GIORNO DI FESTA DI SANTA ELISABETTA D’UNGHERIA:( META’ NOVEMBRE 2014) CHIEDENDO AL PADRE DI OGNI BENE E DI OGNI MISERICORDIA SE ERA PROPRIO IL SUO VOLERE, SCRIVERE QUESTO LIBRO, AVEVO IN QUEL MOMENTO IN MANO ALCUNI LIBRICINI E UN DEPLIANT, PROPRIO IN QUEL MOMENTO LI AVEVO PRESI DENTRO LA CHIESA DEL CARMELO DELLA MIA PARROCCHIA, QUALCUNO LI AVEVA LASCIATI LI’, DISFACENDOSENE, GUARDAI UN DEPLIANT E C’ERA SCRITTO :” VIE MATER DOLOROSAE”, CIOE’ VIA CRUCIS DELLA MADRE DOLOROSA, ERA LA RISPOSTA AFFERMATIVA DEL PADRE SEMPRE ACCONDISCENDENTE; POI CHIESI DI NUOVO AL PADRE SE ERA PROPRIO SUA ISPIRAZIONE A RIGUARDO DELLE GRAZIE IMMENSE CHE SI POSSONO ACQUISIRE CON QUESTA VIA CRUCIS ALLA MADONNA CHE STO SCRIVENDO E GLI CHIESI COME SEGNO : CHE APPENA AVREI INCONTRATO MIO FRATELLO( MIO FRATELLO E’ ATEO E MOLTO LONTANO DALLA VOLONTA’ DI DIO), LUI LA PRIMA FRASE CHE MI DOVEVA DIRE , ERA : “ AVE MARIA “; QUANDO L’HO INCONTRATO LA PRIMA FRASE CHE MI DISSE FU’: “ PADRE NOSTRO” , COMPRESI CHE ERA UNO SCHERZO DEL PADRE NOSTRO E CHE VOLEVA DIRMI DI SI , CHE ERA TUTTO ISPIRATO DAL PADRE NOSTRO , DIFATTI UNO DI QUESTI LIBRICINI CHE AVEVO IN MANO: ERA QUELLO CHE PARLAVA DEL PADRE E DI COME SI DOVEVA ONORARE , AMARE E CONOSCERE DEGNAMENTE; QUESTO LIBRO , E QUESTO E’ UN ALTRO SEGNO, FU’ SCRITTO DA UN'ALTRA ELISABETTA, ( MADRE EUGENIA , ELISABETTA RAVASIO) QUEL GIORNO COME AVEVO DETTO POCANZI ERA LA FESTA DI SANTA ELISABETTA D’UNGHERIA, QUESTA SUORA MADRE CIOE’: EUGENIA RAVASIO, SCOPRI’ CON L’AIUTO DI DIO: LA PIANTA CHE GUARISCE LA LEBBRA, E LEI FONDO’ MOLTI CENTRI DI SCUOLA, IMFERMERIE E LAVORI DI ARTIGIANATO E CENTRI CHE SI OCCUPAVANO DEI LEBBROSI SPECIALMENTE IN AFRICA . IL LIBRO SUL PADRE CHE LEI SCRISSE , E’ UNA RIVELAZIONE DEL PADRE CHE VUOLE ESSERE CONOSCIUTO E AMATO E ONORATO:COME PADRE , CREATORE E SALVATORE DI TUTTI GLI UOMINI E DESIDERA CHE LO SI AMI DI PIU’ E CHIEDE ANCHE CHE GLI SI DEDICHI UN GIORNO DI FESTA( IL 7 AGOSTO O LA PRIMA DOMENICA DI AGOSTO). SUOR MADRE ELISABETTA RAVASIO E’ UNA GRANDISSIMA SANTA DEGNA DI RICEVERE LE PRIME RIVELAZIONI DEL PADRE NELLA STORIA DI TUTTA LA CHIESA CRISTIANA, PER AVERE IL SUO LIBRO SULLE RIVELAZIONI DEL PADRE DI TUTTI GLI UOMINI SCRIVETE O TELEFONATE A QUESTO INDIRIZZO : VIA DEL CINEMA, 16 – 00042 ANZIO , TELEFONO: 06/ 9873405- OPPURE SCRIVETE A : ASSOCIAZIONE “ DIO E’ PADRE CASA PATER” - C.P. 135- 67100 - AQUILA – ITALIA ( IL TITOLO DEL LIBRO E’:( IL PADRE PARLA AI SUOI FIGLI). LE GRAZIE CHE IL PADRE PROMETTE SONO GRANDISSIME, PER CHI LO FARA’ CONOSCERE , AMARE E ONORARE COME PADRE BUONISSIMO E TENERISSIMO, CREATORE E SALVATORE DI TUTTI GLI UOMINI ; AD OGNI PADRE NOSTRO DEL ROSARIO DEL PADRE, SI LIBERANO 10 ANIME DEL PURGATORIO E SI POSSONO SALVARE 10 ANIME DALLA DANNAZIONE ETERNA E CHI LO FARA’ IN FAMIGLIA O CON I SUOI ANGELI CUSTODI PER SEMPRE: PROMETTE MIRACOLI E DONI MAI VISTI IN NUMERO GRANDISSIMO, E DICE ANCHE, CHE SE LA CHIESA L’AVESSE ONORATO COME UN PADRE MISERICORDIOSO E ACCONDISCENDENTE FIN DAGLI INIZI DELLA SUA NASCITA : A QUEST’ORA SAREBBERO STATI POCHISSIMI I SETTARI E COLORO CHE SI DANNANO. QUESTO CI FA BEN CAPIRE COME E’ PREZIOSISSIMO QUESTO LIBRO CHE CI INSEGNA AD AMARE IL PADRE SENZA TIMORE ,MA CON LA GIUSTA DELICATEZZA PER NON ABUSARE DELLA SUA INFINITA MISERICORDIA; I LIBRI DEL PADRE CHE PARLA AI SUOI FIGLI DELL’ASSOCIAZIONE” DIO E’ PADRE CASA PATER” LI DANNO GRATIS, PERCHE’ VI SONO STATI MOLTI MIRACOLI CON QUESTO LIBRO E QUINDI LO HANNO VOLUTO REGALARE PER FARLO CONOSCERE SUBITO A TUTTI ; IO VI INVITO A CHIEDERNE CENTINAIA DI COPIE PER DISTRUBUIRLE A QUELLI CHE IL PADRE VI ISPIRERA’ NEL CUORE, E RICORDATEVI SEMPRE LE PAROLE DI GESU’: NON DATE LE PERLE AI PORCI, PERCHE’ VI SI RIVOLTANO CONTRO - ,MA DATELI A COLORO CHE VI SEMBRANO NEL CUORE DELLE BRAVE PERSONE; IL PADRE PROMETTE A CHI SI DEDICHERA’ CON TUTTE LE SUE FORZE A FARLO CONOSCERE COME VERAMENTE LUI E’ ,COME SI DESCRIVE IN QUESTO LIBRO: DI CONVERTIRE MOLTE ANIME , ANCHE DI ALTRE RELIGIONI, E A CHI DICE ANCHE PER UNA SOLA VOLTA IN TUTTA LA SUA VITA :” PADRE SALVAMI” , SARA’ PORTATO IN PARADISO DOPO LA SUA MORTE CON GRANDISSIMA GIOIA E FESTA, PERCHE’ DIO AMA UNA SOLA ANIMA PIU’ DI TUTTE LE ANIME DEI GIUSTI MESSI INSIEME; PROMETTE ANCHE A CHI ESPONE LA SUA IMMAGINE CHE HA RIVELATO A SUOR MADRE EUGENIA RAVASIO IN OGNI LUOGO (SPECIALMENTE NEGLI OSPEDALI , IN LUOGO PUBLICO , NEI LUOGHI DOVE SI RADUNANO I POLITICI GLI AMMINISTRATORI , NEGLI UFFICI, NEI NEGOZI, NELLE COMUNITA’ RELIGIOSE ECC.) , CHE LUI, SARA’ LI PRESENTE E GUARDERA’ TUTTI QUELLI CHE SI TROVANO SOTTO IL SUO SGUARDO COME FIGLI SUOI , E FARA’ SENTIRE LA SUA VIVA PRESENZA, ATTRAVERSO QUESTA IMMAGINE( CHE TROVERETE SU INTERNET).
IL NOSTRO TENERO PADRE E’ TROPPO BUONO, E VUOLE CHE TUTTI GLI UOMINI OLTRE AD AVERE UN COSI’ TENERO E ACCONDISCENDENTE PADRE, ABBIANO ANCHE UNA AMMIRABILE MADRE AL PAR DI LUI , CIOE’ , TUTTA MISERICORDIOSA E ACCONDISCENDENTE , E VUOLE CHE TUTTI CI METTIAMO NEL SUO GREMBO MATERNO PER NASCERE IN GESU’ SUO PRIMOGENITO FIGLIO ; PERCIO’ MI STA FACENDO SCRIVERE QUESTO LIBRO , PER POTER CONOSCERE , AMARE E ONORARE, COME SI MERITA, LA SUA ANCELLA PREDILETTA CHE NON E’ CONOSCIUTA E AMATA ABBASTANZA; E SARA’ PROPRIO LEI CHE CI FARA’ CONOSCERE E AMARE IL PADRE IN GESU’ CRISTO SUO FIGLIO ; PER ESSERE TOTALMENTE NOSTRA, QUESTA AMABILISSIMA MADRE , LA DOBBIAMO TENERE NEL NOSTRO CUORE, FARLA CONOSCERE A TUTTI COME MEDIATRICE E DISPENSATRICE DI TUTTE LE GRAZIE ,E COME CORRENDENTRICE DELL’UMANITA’, ASSIEME A GESU’ E IN GESU’ , COME CI INSEGNA IL MAGISTERO DELLA CHIESA CATTOLICA; SE MARIA NON SARA’ CONOSCIUTA E AMATA COME SI DEVE , NE CONSEGUE CHE ANCHE GESU’ E CONSEGUENTEMENTE IL PADRE E LO SPIRITO SANTO NON SARANNO CONOSCIUTI , ONORATI E AMATI DEGNAMENTE, PERCHE’ LEI E’ LA VIA CHE CONDUCE A GESU’ , E GESU’ SARA’ LA VIA CHE CI CONDURRA’ AL PADRE ED IL PADRE ED IL FIGLIO CI CONDURRANNO ALLA PIENEZZA DELLO SPIRITO SANTO, CHE LAVORA INCESSANTEMENTE NELLE NOSTRE ANIME , NEL SILENZIO, PER CONDURCI ALL’UNIONE CON LA SUA VOLONTA’ SANTISSIMA CHE CI FARA’ ARRIVARE DOVE SONO ARRIVATI , GESU’, MARIA E LUISA, CIOE’ AD ESSERE TUTTI INCENTRATI NELLA LUCE INFINITA E NELL’AMORE INFINITO DEL SOLE DEL DIVINO VOLERE, IN UNIONE INDISSOLUBILE CON DIO E CON TUTTO IL CIELO, UN SOL CORPO E UN ANIMA SOLA, E SI ATTUERA’ COSI’, LA PREGHIERA DI GESU’ DEL PADRE NOSTRO:” VENGA IL TUO REGNO , SIA FATTA LA TUA VOLONTA’ COME IN CIELO ,COSI’ IN TERRA “ , E LE PAROLE CONCLUSIVE DI GESU’ A GLI APOSTOLI E AL PADRE: “PADRE FA, CHE ANCHE QUESTI CHE MI HAI DATO , SIANO UNA COSA SOLA, COME IO E TE SIAMO UNA COSA SOLA” ; E FILIPPO DOMANDO’ : “SIGNORE MOSTRACI IL PADRE E QUESTO CI BASTA” – GESU’ GLI RISPOSE: “ DA TANTO TEMPO SONO CON TE E TU FILIPPO DICI: “ MOSTRACI IL PADRE?” –“ CHI HA VISTO ME , A VISTO IL PADRE” - IN VERITA’ VI DICO : “ CHI ACCOGLIE VOI, ACCOGLIE ME E COLUI CHE MI HA MANDATO ( CIOE’ IL PADRE)” - “ AMATEVI COME IO VI HO AMATO E ALLORA PORTERETE MOLTO FRUTTO” - “ RIMANETE IN ME COME IO RIMANGO NEL PADRE CELESTE” .
PREGHIERA ALLA SS TRINITA’ PER RICEVERE GRAZIE IMMENSE CON LA VIA CRUCIS DI MARIA E DI GESU’
ETERNO PADRE , SPIRITO D’AMORE, GESU’ CRISTO SALVATORE , SIATE ETERNAMENTE E INFINITAMENTE BENEDETTI E GLORIFICATI PER L’AMORE E LE IMMENSE GRAZIE CHE AVETE DONATO A MARIA VOSTRA FIGLIA, SPOSA E MADRE , RENDENDOLA IMMENSAMENTE, FECONDA DI TANTISSIMI FIGLI A LEI DEVOTI, CON SINCERITA’ DI CUORE; ANCHE PER NOSTRO AMORE L’AVETE RESA ,IMMENSAMENTE RICCA DI OGNI GRAZIA , COSI’ CHE LEI CI POSSA NUTRIRE DI INFINITE GRAZIE IN GESU’ CRISTO NOSTRO UNICO SALVATORE E MEDIATORE PRESSO IL PADRE ; SCRIVETE VOI IN ME QUESTE VERITA’ ETERNE SUL MODO DI AMARE, ONORARE E FAR CONOSCERE DEGNAMENTE QUESTA IMPAREGIABILE MADRE D’AMORE E DEL DIVINO VOLERE; FATECI CONOSCERE ATTRAVERSO QUESTI SCRITTI, COS’E’ PER VOI MARIA SS. E COSA DEVE ESSERE PER NOI SUOI FIGLI; COME FIGLIO DEL DIVINO VOLERE E DEL DIVINO AMORE, MI PRENDO TUTTE QUESTE GRAZIE ANCHE PER COLORO CHE LEGGERANNO QUESTI SCRITTI, CHE IO TI OFFRO PER MEZZO DI MARIA, IN MARIA , CON MARIA E PER MARIA E NEL DIVINO VOLERE E NEL DIVINO AMORE, CON IL SANGUE , LE PIAGHE, LE LACRIME , I MERITI INFINITI, LA PASSIONE DELLE 24 ORE E LA PASSIONE ATTO PER ATTO , GLI ATTI DIVINI, IL CORPO , L’ANIMA, LA DIVINITA’, L’INTERCESSIONE, IL CUORE TRAFITTO SGORGANTE SANGUE ED ACQUA COME SORGENTE DI INFINITA MISERICORDIA PER TUTTI, DEL TUO DILETTISSIMO FIGLIO E NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO, E QUELLI DI MARIA SS. , DI LUISA PICCARRETA , DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, DI PADRE PIO , DI SAN GIOVANNI PAOLO II, DI SANTA RITA, E DI TUTTI I MIEI SANTI PROTRETTORI E PATRONI E COMPATRONI( SANTA FAUSTINA , SUOR CONSOLATA, BERNADETTE,SANTA MARTA CHAMBON , SAN LUIGI DE GRIGNON, SANTA MARGHERITA ALACOQUE,MADRE EUGENIA RAVASIO , SANTA BRIGIDA , SAN GERTRUDE ECC.) E DI TUTTI I SANTI. TUTTO QUESTO, TE L’HO OFFRO IN UNIONE CON TUTTE LE SANTE MESSE PASSATE , PRESENTI E FUTURE, E CON L’INTERCESSIONE DI TUTTI GLI ANGELI, DI SAN MICHELE ARC. , SAN GABRIELE ARC., SAN RAFFAELE ARC., DEI NOSTRI ANGELI CUSTODI E DI QUELLI DI MARIA ,GESU’ E LUISA E DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, PER OTTENERE TUTTE LE GRAZIE CHE STO ELENCANDO E PER QUELLE CHE TU CI VUOI DONARE A TUTTI NOI, CHE MEDITEREMO QUESTI SCRITTI ISPIRATI DA TE, E CIOE’ : CHE OGNI PAROLA CHE SCRIVERO’ SIA SOLO PAROLA DI DIO , DEL TUO VOLERE SS. .
CHE CI DIANO LA SANTITA’ DEL DIVINO VOLERE SIMILE A QUELLA DI MARIA AL MILLE PER MILLE .
CHE TU CI DIA LA GRAZIA DI OPERARE IN TUTTO IN MARIA, CON MARIA ,PER MARIA E PER MEZZO DI MARIA E DI LUISA.
CHE CONOSCIAMO E ASSIMILIAMO TOTALMENTE TUTTE QUESTE VERITA’ E LE VERITA’ SUL DIVINO VOLERE, CHE HAI DONATO ALLA NOSTRA CARA MAMMA LUISA PICCARRETA.
CHE AD OGNI PAROLA DI QUESTI SCRITTI SIANO LIBERATE DAL PURGATORIO 1000 ANIME , SIANO LIBERATI 1000 PRIGIONIERI E 1000 CARCERATI ; 1000 AGONIZZANTI SI SALVINO DALLA MORTE ETERNA ,1000 ANIME CAMBINO VITA PER SEMPRE, E INIZINO A SEGUIRE LA VOLONTA’ DI DIO, 1000 ANIME SI SANTIFICHINO E 1000 ANIME ENTRINO NEL DIVINO VOLERE PERENNEMENTE , 1000 DISOCCUPATI TROVINO UN LAVORO PERFETTO PER LORO, 1000 MALATI GRAVI, GUARISCANO COMPLETAMENTE, 1000 POVERI OTTENGANO, IL NECESSARIO PER VIVERE DIGNITOSAMENTE, 1000 TRIBOLATI, SIANO RESI FORTI E ONNIPOTENTI, E SUPERINO LA PROVA , 1000 BISOGNOSI DI OGNI GENERE ABBIANO IL TUO AIUTO IMMEDIATO E STABILE PER SEMPRE.
CHE SORGANO:
1000: SANTUARI, EDEN, ACQUE E OLI , CHIESE , CONVENTI, CONGREGATI, CONGREGAZIONI,OSPEDALI, INTELLETTUALI, SCIENZIATI, ARTISTI DEL SACRO, FABRICHE, SCUOLE, UNIVERSITA’, ECC., INFINITAMENTE MIRACOLOSE DEL DIVINO VOLERE.
CHE DIVENTIAMO INFINITAMENTE MISERICORDIOSI, AMORE E CARITA’ INFINITA E SOCCORSO PER TUTTI I FIGLI TUOI BISOGNOSI.
CHE OTTENIAMO OGNI POTERE IN CIELO , IN TERRA, NEL PURGATORIO E NEGLI INFERI, E OGNI GRAZIA CHE VOGLIAMO PER NOI E PER GLI ALTRI.
CHE VENGA IL REGNO E LA LUCE GLORIOSA DI MARIA E DI LUISA NEL MONDO ADESSO .
CHE OTTENIAMO LA GRAZIA DI SCHIACCIARE OGNI SERPENTE , OGNI SCORPIONE, OGNI GENERE DI DEMONE E OGNI FIGLIO DEL DEMONIO CON LA SOLA NOSTRA PAROLA E VOLONTA’.
CHE OTTENIAMO ANCHE SE SAREMO IN POCHI LA GRAZIA DI ACCORCIARE DI PARECCHI ANNI, I TREMENDI CASTIGHI SUL MONDO ANNUNCIATI DA TE PER BOCCA DEI TUOI PROFETI, E DI DIMINUIRLE IN GRANDISSIMA PARTE.
CHE OTTENIAMO IL DONO DEL DISCERNIMENTO DEGLI SPIRITI COME LO E’ IN DIO STESSO ALL’INFINITO PER L’INFINITO, E DI ALLONTANARCI TOTALMENTE DA OGNI PERSONA , DA OGNI LUOGO O OGGETTO CHE APPARTIENE AL MALIGNO E CHE LO APPARTERRA’ ETERNAMENTE.
CHE OTTENIAMO LA GRAZIA CHE IL MONDO DIVENTI ADESSO, UN PARADISO TERRESTRE, INFINITAMENTE PIU’ BELLO DI QUELLO CHE DIO SI PREFISSO’ NELLA SUA MENTE , PIENO DI UN INFINITA’ DI UOMINI SANTI DEL DIVINO VOLERE , TUTTI SIMILI A MARIA SS.
CHE OTTENIAMO LA GRAZIA, CHE IL MONDO DI ADESSO SIA PURIFICATO DA OGNI MALE , DA OGNI ARMA DISTRUTTIVA PICCOLA O GRANDE, E GOVERNINO SOLO I SANTI , SIA NELLA CHIESA CHE NELLA POLITICA, ED IN OGNI SETTORE DELLA SOCIETA’, AMEN , AMEN , AMEN E CON LA FORZA CREATRICE MOLTIPLICO TUTTI QUESTI BENI E QUESTI SCRITTI PER OGNI CREATURA CHE E’ USCITA DA DIO E CHE USCIRA’ ,IMPRIMENDO QUESTE SANTE PAROLE E QUELLE CHE SEGUIRANNO ,NELLE LORO ANIME , NEI LORO CUORI, CON TUTTE LE GRAZIE CHE CONTENGONO. GESU’ ENTRO NELLA TUA VOLONTA’, NEL TUO AMORE , E MI PRENDO LA GRAZIA, CHE SIA SOLO TU CON IL PADRE , IL SANTO SPIRITO , MARIA E LUISA PICCARRETA A VERGARE QUESTE PAROLE E CHE SIANO RIPIENI DI TUTTO IL TUO SPIRITO E DEL DIVINO VOLERE , AMEN , AMEN , AMEN, NELLA DIVINA VOLONTA’.
PREGHIERA PREPARATORIA PRIMA DI INIZIARE LA VIA CRUCIS DI MARIA E DI GESU’.
OH MADRE DOLCISSIMA, ACCRESCI IL VERO AMORE PER TE IN NOI ATTRAVERSO QUESTI SCRITTI , COSI’ CHE POSSIAMO RAGGIUNGERTI IN CIELO E SEDERE SEMPRE AL TUO FIANCO, PER GODERE LE TUE IMMENSE VIRTU’ E BELLEZZE, CON L’AMARTI IMMENSAMENTE COME CI AMI TU, ED AMARE IN TE , CON TE , PER TE E PER MEZZO DI TE NEL DIVINO VOLERE, INFINITAMENTE IL NOSTRO GESU’ , LO SPIRITO D’AMORE E IL BUONISSIMO E TENERISSIMO PADRE NOSTRO SALVATORE , BENEFATTORE,CREATORE E SANTIFICATORE.
“ LE 24 ORE DELLE SOFFERENZE DI MARIA SS E DI GESU’ “
(DALLE 17:00 ALLE 18:00)
“GESU’ SI CONCEDA DALLA MADRE SUA CARISSIMA”
OH MIA DOLCISSIMA E BELLISSIMA MADRE CARA , VENGO NEL TUO CUORE ADDOLORATO RIPIENO DI OGNI AMAREZZA, PER CONSOLARTI, AMARTI E RIPARARTI ; IN QUEST’ORA COSI’ TREMENDA PER TE E PER GESU’, NON VOGLIO LASCIARTI SOLA, E NEMMENO GESU’ VUOLE CIO’, PERCHE’ E’ PROPRIO LUI CHE MI DICE NEL MIO CUORE, DI VENIRTI A CONSOLARE IN LUI , PERCHE’ VIVI NEL TUO IMMENSO CUORE, I PEGGIORI ATTIMI DI TUTTA LA TUA VITA. LE PROFEZIE DI ANNA , SIMEONE, ISAIA, GEREMIA, RE DAVIDE E DEGLI ALTRI PROFETI SI STANNO COMPIENDO , E TU NON VEDI L’ORA DI BERE IL CALICE DELLE TUE AMAREZZE; LO FAI PER AMORE DI GESU’ E NOSTRO , PER SALVARCI IN UNIONE ALLA PASSIONE DEL TUO CARISSIMO E AMABILISSIMO FIGLIO; GIA’ SENTO NEL MIO CUORE E NELLA MIA MENTE , UNA TRISTEZZA MORTALE, PERCHE’ LA TUA AGONIA SI RIFLETTE IN ME, CHE NE SARA’ DEL TUO POVERO CUORE CHE NE CONTIENE UN ENORME VASTITA’ DI QUESTA TRISTEZZA MORTALE? TI PREGO OH MADRE MIA, DI PARTECIPARMI TUTTO IL TUO IMMENSO DOLORE, ALLARGANDO INFINITAMENTE CON LA FORZA CREATRICE DELLA VOLONTA’ DI DIO, TUTTO IL MIO ESSERE, LA MIA VOLONTA’, PER POTERTI AMARE E CONSOLARE DEGNAMENTE;MADRE, VOGLIO ESSERE IN TUTTO SIMILE A GESU’, E COSI’: MI PRENDO TUTTA L’UMANITA’ DI GESU’, TUTTO IL SUO SPIRITO, LA SUA ANIMA, LA SUA VOLONTA’ ED IL SUO STESSO AMORE , E IN UNIONE CON GESU’, CONSOLO, AMO E RIPARO, TUTTE LE OFFESE CHE GESU’ SUBI’, E CHE SI RIPERCUOTONO PERFETTAMENTE E COMPLETAMENTE NEL TUO DOLCISSIMO CUORE, PERCHE’ TI STANNO UCCIDENDO NELL’INTIMO TUO PIU’ PROFONDO, E SE NON MUORI, E’ PERCHE’ IN TE VIVONO LA DIVINA VOLONTA’ E GESU’, CHE TI CONSOLANO, MANDANDOTI ATTO DOPO ATTO CHE FAI, TANTE NUOVE VITE DI GRAZIA E DI AMORE;OH MIA TENERISSIMA SPOSA E MADRE , IO TI BENEDICO IN GESU’ A NOME DI TUTTE LE CREATURE, TU MADRE DI IMMENSA CARITA’, BENEDICI INFINITAMENTE NOI TUTTI CON LA STESSA BENEDIZIONE CHE TI LASCIO’ GESU’ IN QUEST’ULTIMO INCONTRO D’AMORE TANTO TREMENDO E ANGOSCIOSO, E TI PREGO SPECIALMENTE DI BENEDIRE INFINITAMENTE TUTTE LE MAMME CHE STANNO SOFFRENDO COME TE LA SOFFERENZA O LA PERDITA DEI LORO FIGLI;BACIO INSISTENTEMENTE IL TUO DOLCISSIMO VISO E VERSO NEL TUO CUORE AMABILISSIMO TUTTA LA MIA TENEREZZA DI FIGLIO E TUTTO IL MIO CUORE IN UNIONE CON GESU’, FACENDOTI TUTTO CIO’ , CHE TI FA GESU’ IN QUEST’ORA ANGOSCIOSA, E RIVERSANDO IN TE IL SUO STESSO AMORE INFINITO E LE SUE TENEREZZE.
SECONDA ORA
“ GESU’ SI SEPARA DALLA SUA MADRE SANTISSIMA, E SI AVVIA AL CENACOLO”
OH MADRE MIA, E’ VENUTA L’ORA DI LASCIARTI CON IL TUO ADORABILE FIGLIO, CHE DEVE INIZIARE IL SUO CALVARIO SEPARATO DA TE, MA I VOSTRI CUORI RIMARRANNO SEMPRE UNITI, PERCHE’ SONO UN SOL CUORE ; METTETE IL MIO CUORE IN MEZZO AI VOSTRI CUORI, COSI’ CHE POSSO CONTEMPLARE SEMPRE IL VOSTRO INFINITO AMORE, E RICAMBIARVI DELLE FREDEZZE GLACIALI CHE VI MANDANO I CUORI DEI PECCATORI, DANDOVI ANCOR PIU’ DOLORE IN QUESTA ORA TREMENDA; ABBIATE INFINTA MISERICORDIA PER QUESTI CARNEFICI D’AMORE, CHE TENTANO IN TUTTI I MODI CON IL LORO ODIO ALL’AMORE, DI FARVI SOFFRIRE PENE INFINITE, SE NON PER I NOSTRI MERITI, FATELO ALMENO PER I VOSTRI , E PER LE VOSTRE PENE INFINITE, PER IL SANGUE E PER L’ACQUA SANTIFICATRICI CHE GIA’ PREMONO IN TUTTE LE FIBRE DEI VOSTRI AMABILISSIMI CUORI CHE VOGLIONO USCIRE FUORI CON TUTTO IL LORO AMORE, PER INONDARE TUTTI QUESTI CUORI DI PIETRA, CHE PER SPEZZARSI HANNO BISOGNO DEI VOSTRI CUORI CHE IN QUEST’ORA SI STANNO SPEZZANDO PER ACCOGLIERLI NELLA LORO DIMORA CELESTIALE E BEATIFICATRICE; IO VOGLIO ENTRARE PER PRIMO NELLA DIMORA DEI VOSTRI DUE CUORI AMABILISSIMI, PERCHE’ HO SETE INSAZIABILE DEL VOSTRO AMORE, E PERCHE’ VOGLIO PARTECIPARE ANCHE IO ALLA SALVEZZA DI TUTTI I PECCATORI, SIA PER CONSOLARE I VOSTRI CUORI E SIA PER CONSOLARE TUTTI I CUORI DEI PECCATORI CARNEFICI; QUINDI OH MIO GESU’ , MI PRENDO I VOSTRI DUE CUORI PER DONARLI A TUTTI , E SE NON LO VORRANNO, MI PRENDO IL LORO CUORE E IL LORO VOLERE UMANO E TUTTE LE LORO MISERIE, IL LORO ODIO, IL LORO NON VOLERE QUESTE GRAZIE E GLI DO IL VOSTRO SANTO VOLERE, IL VOSTRO AMORE, LE VOSTRE GRAZIE INFINITE E IL VOLERLE POSSEDERE, E METTO IL MIO CUORE DAVANTI AL VOSTRO , COSI’ CHE SE VI ARRIVERANNO BESTEMMIE , ODI, CALUNNIE, DISPREZZI, FREDDEZZE, INDIFFERENZE, RIFIUTI D’AMORE, LI PRENDERO’ TUTTI IO NEL MIO CUORE, IN MODO DA OTTENERE PER LORO, IL VOSTRO PERDONO E DI ACCORDARMI LA GRANDE GRAZIA DI VEDERLI IN FUTURO, TUTTI SALVI E SANTIFICATI NELLA VOLONTA’ DENTRO I VOSTRI AMABILISSIMI CUORI . OH GESU’ E MARIA, BACIO INFINITAMENTE , E INCESSANTEMENTE A NOME MIO E DI TUTTI, I VOSTRI DOLCISSIMI CUORI.
TERZA E QUARTA ORA(DALLE 19:00 ALLE 21:00)
“L’ISTITUZIONE DELLA SANTA MESSA E DELL’EUCARESTIA”
OH MIO GESU’, QUALE GRANDE AMORE NOI UOMINI, DOVREMMO AVERE PER QUESTI IMMENSI DUE DONI, CHE CI DAI IN QUESTE ORE E SEMPRE . OH COME DOBBIAMO RINGRAZIARE TE E LA TUA CARISSIMA MAMMA, PER QUESTI DONI IMMENSI, DOVE CI DATE L’OCCASSIONE E LA VIA, PER UNIRE I NOSTRI CUORI AI VOSTRI ; QUESTI DUE DONI , SONO IL VOSTRO AMORE INCONDIZIONATO CHE NON GUARDA AL TORTO SUBITO E VA AVANTI COMUNQUE, PER SALVARCI, SANTIFICARCI E UNIRCI A VOI IN UNA SOLA VOLONTA’, UN SOLO AMORE, UN SOL CUORE; GRAZIE VI RENDO INFINITAMENTE E INCESSANTEMENTE A NOME MIO E DI TUTTI ; PADRE ETERNO SENZA LIMITI DI MISERICORDIA, DA TE PROVIENE OGNI NOSTRO BENE E OGNI NOSTRA FELICITA’ , GUARDA BENIGNO E CON INFINITA MISERICORDIA AL SACRIFICIO INCRUENTO DI GESU’ E MARIA IN QUESTO ALTARE, COME SONO UNITI SEMPRE ANCHE NELLO SCENDERE NELLE BOCCHE E NEI CUORI DI NOI INDEGNI PECCATORI, E COME RICEVONO LE NOSTRE FREDDEZZE, I NOSTRI DISSAPORI, LE NOSTRE INDIFFERENZE , TUTTE LE NOSTRE MISERIE E MOLTE VOLTE CON PECCATI MORTALI, DISSACRANDOLI E OFFENDENDOLI RIPETUTAMENTE AD OGNI SANTA MESSA E AD OGNI COMUNIONE EUCARISTICA. OH DOLCISSIMA MADRE MIA, NESSUNO SEMBRA DOLERSI, DI QUESTE PENE CHE RICEVETE VOI E GESU’, IL TUO CUORE CHE NON SI SEPARA MAI DAL TUO FIGLIO ADORABILISSIMO, SOFFRE PENE INAUDITE NEL VEDERE E NEL SENTIRE IN GESU’ CHE TI TRASMETTE TUTTO , QUESTI SACRILEGI ORRIBILI, CHE COMMETTONO SPECIALMENTE QUELLI CHE SI DICONO VOSTRI DEVOTI, MA QUELLO CHE VI FA SOFFRIRE DI PIU’ ANCORA, SONO I TERRIBILI SACRILEGI DEI SACERDOTI E DEI RELIGIOSI, PERCHE’ LORO CONSACRANDOSI A VOI , AI VOSTRI CUORI, VI TRAFIGGONO DI PIU’ L’INTIMO DEL VOSTRO AMORE, DEL VOSTRO CUORE; QUAL GRANDISSIMA DISGRAZIA,SARA’ PER QUESTI IPOCRITI NEL GIORNO DEL GIUDIZIO, VI PREGO PER TUTTE LE VOSTRE PENE, CHE IO OFFRO AL PADRE ETERNO IN UNIONE A TUTTE LE MESSE E LE COMUNIONI, DI NON FARE PIU’ ENTRARE, I FIGLI DEL MALE NEL SACERDOZIO E TRA I RELIGIOSI, E DI CACCIARE VIA QUELLI CHE SONO GIA’ ENTRATI;SPECIALMENTE QUELLI DELLA MIA CITTA’ , PERDONATELI PERO’ MADRE E SALVATELI, OFFRENDO AL PADRE TENERO E BUONO , TUTTE LE VOSTRE SANTE COMUNIONI, LE SANTE MESSE CHE AVETE CELEBRATO VOI , LUISA E I FIGLI DEL DIVINO VOLERE, IN UNIONE ETERNA AL SANTISSIMO VOLERE DEL PADRE CHE CI FA AGIRE NEL DIVINO VOLERE, NELL’ETERNITA’ .
OH GESU’ E MARIA, PRENDO LA VOSTRA BOCCA, IL VOSTRO CUORE, LO STESSO VOSTRO AMORE E I VOSTRI ATTI CHE FATE AD OGNI SANTA MESSA, AD OGNI VOSTRA COMUNIONE, E TUTTO IL VOSTRO ESSERE, E LI FACCIO MIEI PER SEMPRE; NEL DIVINO VOLERE, LI DO A TUTTE LE CREATURE, COSI’ CHE,QUANDO SI AVVICINERANNO A QUESTI DUE IMMENSI DONI , VOI NON VEDRETE MAI PIU’ I LORO PECCATI ENORMI E LE LORO MISERIE, MA VEDRETE LE VOSTRE STESSE OPERE E ATTI IN LORO E LI PERDONERETE DI TUTTI I LORO PECCATI E GLI CONDONERETE TUTTI I DEBITI CHE HANNO CONTRATTO CON DIO E CON VOI, RIDONANDO ANCHE IL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI. VI BENEDICO E VI RINGRAZIO INFINITAMENTE E INCESSANTEMENTE A NOME MIO E DI TUTTI ,PER QUESTI DUE GRANDISSIMI DONI, E VI BACIO E ABBRACCIO AD OGNI MESSA E AD OGNI COMUNIONE CHE SI CELEBRANO IN OGNI LUOGO ED IN OGNI TEMPO.
LE TRE ORE DI AGONIA NELL’ORTO DEL GETSEMANI ( DALLE 21:00 ALLE 24:00)
OH DOLCISSIMA MADRE MIA , PALPITO DEL MIO PALPITO, AMORE DEL MIO AMORE, TI VEDO MESTA E TRISTISSIMA CON GESU’ NELL’ORTO CHE AGONIZZA, E TI TRASMETTE TUTTO QUELLO CHE LA TUA ANIMA PUO’ CONTENERE DEL SUO CALICE AMARISSIMO, LA TUA ANIMA E IL TUO CORPO, SONO MESSI A DURISSIMA PROVA, IN TE SI RIVERSANO MARI DI AMAREZZE, TRISTEZZE, ANGOSCIE, PAURE, DELITTI, MISERIE, BESTEMMIE, ORRORI, E TI SEMBRA DI ESSERE DIVENUTA LA TUTTA MALEDETTA; TU CHE INVECE SEI LA TUTTA BENEDETTA, PURA, IMMACOLATA E SEI SEMPRE VISSUTA UNITA AL DIVINO VOLERE, IL TUO CORPO SANGUINA, PER L’ESTREMO DOLORE CHE HAI NELL’INTIMO, AD ADDOSSARTI TUTTE LE MISERIE E I DEBITI INFINITI CHE ABBIAMO CONTRATTO CON IL DIVINO VOLERE E CON IL DIVINO AMORE; HAI TOLTO A GESU’ UNA GRANDE PARTE DEL SUO INFINITO DOLORE, CONSOLANDOLO A NOME TUO E DI TUTTI ; SOLO UN DIO, POTEVA PRENDERSI TUTTO CIO’ CHE IL DIVINO AMORE E LA DIVINA VOLONTA’ RICHIEDEVANO, PER FIRMARE UN NUOVO CONTRATTO D’AMORE CON LA CREATURA ORMAI LONTANA DALL’UNIONE CON IL DIVINO VOLERE, QUANTO DISTA IL CIELO CON LA TERRA, E NON VI ERA PIU’ RIMEDIO PER RINSALDARE QUESTE DUE VOLONTA’, SE NON CHE, CON IL SACRIFICIO DELL’UNIGENITO FIGLIO DI DIO E TUO , E COME IL PADRE FU’ SEMPRE UNITO AL FIGLIO IN UN SOLO VOLERE E UNA SOLA VITA , LO FOSTI ANCHE TU , ED ERI CON L’ANIMA E CON LO SPIRITO NELL’ORTO CON GESU’ AGONIZZANTE, A PARTECIPARE CON IL PADRE ETERNO ALLA RENDENZIONE E ALLA SANTIFICAZIONE DELLA VOLONTA’ UMANA; SI, GESU’ E’ L’UNICO NOSTRO E TUO REDENTORE, MA ESSENDO TUTTI IN GESU’ UN SOL CORPO, NE CONSEGUE CHE ANCHE TU, E TUTTI NOI PARTECIPASSIMO AL DOLORE DEL CAPO(CHE E’ GESU’) DI QUESTO CORPO MISTICO CHE E’ LA SANTA CHIESA ,RESA SANTA DA GESU’ E DA TE , CHE SEI UN SOLO CUORE CON LUI, E POI DALLE ALTRE MEMBRA DI QUESTO CORPO MISTICO, CHE SIAMO TUTTI NOI, TUOI VERI FIGLI IN GESU’;COME CONSOLARTI OH MADRE, IN QUESTO MARE INFINITO DI MISERIE E DI ORRORI CHE TI AVVOLGONO NELLA LORO PIU’ TOTALE DISPERAZIONE E AMAREZZA?AH SI, OH MADRE MIA DOLCISSIMA, IO SONO PRONTO ANCHE A SOFFRIRE TUTTE LE TUE PENE E QUELLE DI GESU’ NEL MIO INTIMO E NEL MIO CORPO , PRENDENDOMI IO TUTTI QUESTI MALI CHE VI AVVOLGONO E VI FANNO SUDARE SANGUE. PERCIO’ MADRE MIA , UNENDOCI ALLA CREATIVITA’ E AL VOLERE DEL NOSTRO TENERO PADRE, SEMPRE ACCONDISCENDENTE E BUONO, ALLARGHIAMO INFINITAMENTE, TUTTO IL MIO ESSERE,SPECIALMENTE L’ANIMA E LA VOLONTA’ , COSI’ CHE, IO ABBIA ABBASTANZA SPAZIO IN ME, PER SVUOTARTI COMPLETAMENTE DI TUTTI QUESTI MALI CHE TI AFFLIGGONO, E CHE TI FANNO MORIRE TUTTE LE MORTI DI TUTTE LE CREATURE, CHE NELL’ETERNITA’ STANNO AGONIZZANDO. PRENDO IL TUO SANGUE E IL SANGUE DI GESU’, CHE E’ IL TUO STESSO SANGUE, E LO VERSO PER OGNI AGONIZZANTE, COSI’ DA SANTIFICARE TUTTE LE LORO AZIONI E RENDERLE VOLONTA’ DI DIO , LO VERSO SPECIALMENTE, SU PAPA FRANCESCO, PERCHE’ E’ IL NOSTRO PASTORE, E PERCHE’ CI GUIDI SEMPRE ALL’UNIONE PERENNE CON LA DIVINA VOLONTA’, LO VERSO NEI CARDINALI , VESCOVI, SACERDOTI E IN TUTTI I RELIGIOSI, IN PARTICOLARE NELLE CONGREGAZIONI CHE SI OCCUPERANNO DI FAR CONOSCERE GLI SCRITTI DI LUISA SULLA DIVINA VOLONTA’ E SULLA VERA DEVOZIONE A TE E A GESU’ , E LO VERSO IN TUTTI QUELLI CHE VORRANNO INCENTRARE TUTTA LA LORO VITA A CONSOLARVI , AMARVI E RIPARARVI, SPECIALMENTE IN QUESTA TREMENDA AGONIA DEL GETSEMANI, UNENDOSI AL VOSTRO VOLERE E AI VOSTRI DUE CUORI AMABILISSIMI E ADDOLORATISSIMI. LO VERSO QUESTO NOBILISSIMO E DIVINO SANGUE VOSTRO, ANCHE NEI FUTURI MIEI CONGREGATI, COLLABORATORI E AMICI, NEI MIEI FAMILIARI, PARENTI E STIRPE, E NEI FUTURI PELLEGRINI DEI SANTUARI DEL DIVINO VOLERE DI PORTO EMPEDOCLE , DI ASSISI E DEGLI ALTRI LUOGHI IN CUI SORGERANNO QUESTI SANTUARI; LO VERSO ANCHE, NELLA “CASA DEL PADRE ,DELLA MADRE SS E DEL DIVINO VOLERE” ,E NELLE ALTRE CHIESE CHE SORGERANNO, IN QUESTI SANTUARI DEL DIVINO VOLERE, E LO VERSO ANCHE, NEI CONVENTI E OSPEDALI CHE IVI SORGERANNO , E NEGLI AMMALATI, NEI DOTTORI E IFERMIERI; LO VERSO NEI POLITICI E NEGLI AMMINISTRATORI ,NEGLI ESERCITI, NEI POVERI INDEMONIATI, NEI DISPERATI, NEGLI ATEI E NEI SETTARI , SPECIALMENTE SOPRA I PIU’ MISERI, CHE NE HANNO DI PIU’ DI BISOGNO DEGLI ALTRI, E NE HANNO PIU’ DIRITTO, PERCHE’ DIO E’ INFINITAMENTE MISERICORDIOSO; TI RINGRAZIO , TI BENEDICO E TI AMO INCESSANTEMENTE E INFINITAMENTE OH MARIA , A NOME MIO E DI TUTTI, IN QUESTA TUA AGONIA, E SPECIALMENTE IL NOSTRO CARO E ADORABILISSIMO GESU’, CHE CI HA SALVATI TUTTI , RENDENDOCI CON LE SUE SOFFERENZE ATROCI , DEGNI DI PRESENTARCI AL PADRE, COME FIGLI SUOI ADOTTIVI, E ANCHE LEGGITIMI, DELLO STESSO SUO SANGUE CHE E’ IL TUO STESSO SANGUE, E CHE E’ IL SANGUE DIVINO DEL SUO ETERNO VOLERE, CHE PER MEZZO TUO ABBIAMO RICEVUTO IN GESU’ CON GLI SCRITTI SUL DIVINO VOLERE, DATI ALLA NOSTRA CARA MADRE LUISA PICCARRETA , CHE E’ ANCHE LEI MEZZO E VIA PER POSSEDERE IL NOBILE SANGUE DEL DIVINO VOLERE DEL PADRE , DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO.
LA CATTURA DI GESU’ ( DALLA MEZZANOTTE ALL’UNA DI NOTTE )
OH MADRE MIA , E’ GIUNTA L’ORA DEL TRADIMENTO , DELL’ABBANDONO, E POI DEL RINNEGAMENTO DEI VOSTRI CARISSIMI APOSTOLI TANTO DA VOI BENEFICATI ( da notare che furono offesi in tre modi diversi ,gesu’ e maria dagli apostoli,il numero 3 , si incontra spesso nella vita di gesu’ che ci vuole confermare , che Dio e’ trino ed unico); SI NON E’ UN CASO CHE LE TENEBRE DEGLI UOMINI ,SCENDONO PROPRIO IN QUEST’ORA DI BUIO FITTO , CHE E’ ,ANCHE LA STESSA ORA CHE NACQUE GESU’ VERA LUCE, ED E’ ANCHE ,LA STESSA ORA DELLA SUA RISURREZIONE, PERCHE’ E’ L’ORA , CHE GESU’ DA’ LA LUCE A GLI UOMINI PECCATORI; LE TENEBRE DEGLI UOMINI ESCONO FUORI, TUTTI I LORO ARTEFICI, PER DISTRUGGERE GESU’ VERA LUCE , VERO SOLE DI MEZZODI’; LO VENGONO A PRENDERE, PER MEZZO DI UN APOSTOLO, FIGLIO DELLE TENEBRE , GIUDA L’ISCARIOTA, E LEGANO GESU’, CREDENDO DI POTER LEGARE ANCHE LA SUA LUCE INFINITA, CHE SI FARA’ BEFFE DELLE TENEBRE ,PERCHE’ E’ IMPOSSIBILE , POTER NASCONDERE LA LUCE INFINITA, QUANDO SAPPIAMO, CHE NON SI PUO’ NEMMENO DISTRUGGERE LA LUCE DELL’ASTRO SOLARE, PERCHE’ LA LUCE SGUSCIA DA TUTTE LE PARTI PIU’ DELL’ACQUA; LE TENEBRE SI ILLUDONO DI POTER SPEGNERE QUESTO INFINITO SOLE RAGGIANTE DIVINO, CON IL DARGLI LA MORTE CON LA CROCIFISSIONE, PROPRIO , NELL’ORA CHE IL SOLE DEL MEZZODI’, BATTE PIU’ FORTE I SUOI RAGGI SULLA TERRA, E PROPRIO QUI ,AVVIENE LA LORO SCONFITTA, PERCHE’ GESU’, VERO SOLE DEL MEZZODI’, NEL MOMENTO DELL’INNALZAMENTO DELLA CROCE,( ALLE 12:00) BATTERA’ ANCOR PIU’ FORTE, I SUOI RAGGI D’AMORE E LA LUCE DEL SUO VOLERE; QUESTA E’ L’ORA PIU’ BENEDETTA PER TUTTA LA TERRA, PERCHE’ LUI STESSO DISSE:” QUANDO SARO’ INNALZATO DA TERRA, COME AVVENNE CON IL SERPENTE DI BRONZO NEL DESERTO, ATTIRERO’ TUTTI A ME” , E A LUISA PICCARRETA DISSE NEL 24° VOLUME DEGLI SCRITTI SUOI SULLA DIVINA VOLONTA’, A PAGINA 23 E 24: CHE IL CALVARIO: E’ IL NUOVO EDEN, PERCHE’ NEL VECCHIO EDEN, L’UOMO FU’ SCONFITTO DAL SERPENTE E PERDETTE IL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE, E GLI SI CHIUSE ANCHE IL PARADISO CELESTE( DIFATTI TUTTI I PATRIARCHI DOPO LA LORO MORTE NON ENTRARONO IN PARADISO , MA NEL LIMBO, ASPETTANDO LA REDENZIONE DI GESU’, PER ESSERE LIBERATI), LI’,NEL VECCHIO EDEN, RICEVETTE LA MALEDIZIONE DA DIO, LI’ ,DISUBBIDI’ A DIO, E LI’, DIVENNE FRAGILE E PERDETTE LA GRAZIA, E IL SUO CORPO PERDETTE L’IMMORTALITA’, RIDIVENNE POLVERE, E PERDETTE IL DIRITTO DI PRENDERSI, TUTTO CIO’ CHE DIO VOLEVA PER LUI, E DOVETTE PERCIO’ ELEMOSINARE LE GRAZIE DA DIO ; QUI NEL NUOVO EDEN DEL CALVARIO, GESU’, CI DA’ DI NUOVO LA GRAZIA,LA BENEDIZIONE DEL PADRE , LA VITTORIA SUL SERPENTE; DIFATTI GESU’,PARAGONANDOSI AL SERPENTE DI BRONZO, CI VUOLE DIRE, CHE CHI GUARDA SEMPRE A LUI CROCIFISSO, VIENE LIBERATO DAI MORSI VELENOSI DEL SERPENTE SATANICO, COME AVVENNE CON IL SERPENTE DI BRONZO DI MOSE’, CHE LIBERO’ GLI ISRAELIANI, DAI MORSI DEI SERPENTI; QUI NEL NUOVO EDEN, L’UOMO, RICEVE L’AURORA DEL SOLE DEL DIVINO VOLERE, CHE FA I SUOI PASSI DI NUOVO VERSO DI LUI, INCONTRANDOSI CON LUI, PROPRIO , QUANDO NACQUE UN ALTRA NUOVA DONNA: INCARICATA DI SCHIACCIARE LA TESTA A SATANA, CHE E’ APPUNTO, LUISA PICCARRETA, PERCHE’ CON I SUOI SCRITTI SUL DIVINO VOLERE, CI DA’ L’ANTIDOTO, PER DISTRUGGERE IL VELENOSO NOSTRO UMANO VOLERE, CHE PER LA DISUBBIDIENZA DI EVA , ACQUISTO’ IL POTERE TOTALE SULL’UOMO, FACENDOLO DIVENIRE SIMILE ALLE BESTIE SELVATICHE;INVECE , SULLA CROCE, OLTRE AD ESSERE LEGATO L’ANTICO SERPENTE, VIENE LEGATO ANCHE L’ALTRO SERPENTE VELENOSO ANCOR PIU’ PEGGIORE DEL SERPENTE SATANICO, CHE E’ APPUNTO, IL NOSTRO UMANO VOLERE DISGIUNTO DAL VOLERE DEL PADRE, QUI’ NEL NUOVO EDEN DEL CALVARIO DI GESU’, L’UOMO RICEVE LA VITA PER LA MORTE DELL’AGNELLO PASQUALE E L’ANTIDOTO PER RINASCERE ALLA VITA DEL DIVINO VOLERE, PER MEZZO DELLA NASCITA,VITA ,PASSIONE , CROCIFISSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI GESU’, E ANCHE PER RISORGERE I NOSTRI CORPI, NELLA STESSA GLORIA DEL CORPO RISORTO DI GESU’ E DI ADAMO PRIMA CHE QUESTO PECCASSE ; QUI L’UOMO , RIDIVIENE DI NUOVO FIGLIO DI DIO (ADOTTIVO),E TRAMITE L’ANTIDOTO DEGLI SCRITTI DI LUISA, RIDIVIENE FIGLIO LEGGITTIMO, E NON HA PIU’ BISOGNO DI ELEMOSINARE LE GRAZIE DAL PADRE, MA SI PUO’ PRENDERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE , IN QUANTO FIGLIO LEGGITTIMO : GLI E’ RITORNATO IL DIRITTO DI EREDITARE TUTTO CIO’ CHE E’ DI GESU’ E DEL PADRE.
IL 2 GENNAIO 2015 ,CHIESI A SAN GIUSEPPE MIO PATRONO E PROTETTORE, DI DARMI LA PREGHIERA PIU’ POTENTE PER OTTENERE SUBITO LE GRAZIE CHE IO CHIEDO SEMPRE A DIO, E MI VENNE SUBITO IN MENTE DI CHIEDERE LE GRAZIE PER LA CROCIFISSIONE DI GESU’ E DI MARIA SS. ; MEDITANDO UN PO, PER TROVARE UN RAGIONAMENTO LOGICO DEL PERCHE’ FOSSE LA PREGHIERA PIU’ POTENTE PRESSO DIO PER OTTENERE LE GRAZIE PIU’ GRANDI IN MODO VELOCISSIMO, TROVAI QUESTE MOTIVAZIONI:
NELLA FRASE DI GESU’ :” PADRE PERDONALI PERCHE’ NON SANNO QUELLO CHE FANNO” COMPRENDIAMO, CHE GESU’ CI OTTIENE IL PERDONO TOTALE DEI NOSTRI PECCATI ANCHE SE ABBIAMO PIU’ PECCATI DEL LADRONE PENTITO CHE ERA IN CROCE AFFIANCO A GESU’.
1) IL LADRONE PENTITO CHE POCO PRIMA LO INSULTAVA , IN POCHI MINUTI, SI TRASFORMO’ INTERAMENTE DA PECCATORE A GRANDISSIMO SANTO; INFATTI DIFESE GESU’, DALL’ALTRO LADRONE, CON UN RAGIONAMENTO CHE VENIVA DALLO SPIRITO SANTO, E GESU’ STESSO GLI PROMISE, CHE SAREBBE ANDATO CON LUI IN PARADISO, IN QUELLO STESSO GIORNO.
2) IN QUEI MOMENTI SULLA CROCE, GESU’ CI OTTENNE UNA GRANDISSIMA GRAZIA , QUELLA CIOE’ : DI AFFIDARCI ALLE CURE DI SUA MADRE, CHE COME SAPPIAMO DAGLI SCRITTI DI SAN LUIGI MARIA DE MONFORT,( IL TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE A MARIA E IL SEGRETO MERAVIGLIOSO DEL SANTO ROSARIO DI MARIA) I PIU’ GRANDI SANTI, SARANNO DEVOTISSIMI A MARIA SS E AL SUO ROSARIO, PERCHE’ MARIA CI OTTIENE GRANDISSIMI DONI, IN MODO VELOCISSIMO, PERCHE’ LEI , NON FECE MAI LA SUA VOLONTA’, MA SEMPRE QUELLA DI DIO.
3)” DIO MIO , DIO MIO , PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO?”, CON QUESTE PAROLE, GESU’ CI LIBERA DALLA MALEDIZIONE DELL’ABBANDONO DI DIO, E IL PADRE, CI TERRA’ DI NUOVO STRETTI A LUI NEL SUO GREMBO, PER NON DARE MAI PIU’ LA FUGA AL NOSTRO UMANO VOLERE, E QUESTA UNIONE STRETTISSIMA CON IL VOLERE DEL PADRE, CI OTTERRA’ TUTTO QUELLO CHE VOGLIAMO DAL PADRE.
5) ANCHE NELLA SUA PRIMA FRASE SULLA CROCE: (“ PADRE PERDONALI PERCHE’ NON SANNO QUELLO CHE FANNO”) GESU’ RACCHIUDE UN GRANDE MISTERO E DONO , CHE E’ QUELLO DELLA SUA INSONDABILE ED INFINITA MISERICORDIA ED IL DONO DEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE O CONFESSIONE DEI PECCATI; QUI GESU’ , CON QUESTA FRASE CHE DICE SULLA CROCE , CI VUOLE FAR COMPRENDERE : CHE IL PERDONO DI TUTTI I NOSTRI PECCATI , IL DONO DI NON PIU’ PECCARE, ED IL DIRITTO DI OTTENERE I PIU’ GRANDI AIUTI IN GRAZIE E DONI ANCHE SE GRANDI PECCATORI ,( COME AVVENNE AL BUON LADRONE ) LO SI OTTIENE CON LA MEDITAZIONE DELLA SUA CROCIFISSIONE E CON LA FUSIONE CON LUI NELL’AMORE E NELLA VOLONTA’ SOPRA QUESTA BENEDETTISSIMA CROCE , CHE E’ FONTE DI TUTTE LE GRAZIE; CHI CONOSCE BENE IL DIARIO DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA SULLA DIVINA MISERICORDIA , PUO’ BEN COMPRENDERMI DI QUELLO CHE DICO; SE NOI PENSIAMO AD UNA SCENA REALE CHE PUO’ ACCADERE QUI SULLA TERRA, COME AD ESEMPIO : UNO STORPIO O UN PARALITICO, CHE PER UN INCIDENTE SU UNA NAVE CHE VA IN FIAMME , SI TROVA PIU’ IN PERICOLO DEGLI ALTRI , CHE SONO SANI DI CORPO E POSSONO CAVARSELA FORSE ANCHE AGEVOLMENTE DA SOLI, NON VERRA’ QUESTO TALE AIUTATO A SALVARSI PER PRIMA DAI SOCCORRITORI DELLA NAVE? E NON GIOIRA’ PER PRIMO RISPETTO A GLI ALTRI PER ESSERSI SALVATO ? COSI’ SARANNO AIUTATI I PIU’ GRANDI PECCATORI A DIVENIRE SUBITO DEI GRADISSIMI SANTI, SE CHIEDERANNO PERDONO E GRAZIA A GESU’ CROCIFISSO E SI UNIRANNO ALLA SUA CROCIFISSIONE, COME AVVENNE AL BUON LADRONE CHE PARTECIPO’ ANCHE LUI ALLA STESSA SORTE DEL CRISTO CROCIFISSO, LUI PERO’ PARTECIPO’ SU UN ALTRA CROCE; NOI INVECE, SE VOGLIAMO OTTENERE DI PIU’ DA GESU’ , DOBBIAMO CHIEDERE A GESU’ DI CROCIFIGGERCI SULLA SUA STESSA CROCE BENEDETTISSIMA.
6) UN ALTRO MOTIVO PER COMPRENDERE CHE LA CROCE E INFINITAMENTE PROFICUA, PER OTTENERE GRAZIE IMMENSE E VELOCISSIME, CE LO DA’, LA FRASE DI GESU’ :” QUANDO SARO’ INNALZATO DA TERRA, ATTIRERO’ TUTTI A ME” - “ HO SETE!( DI ANIME) E GLI DIEDERO ACETO; QUI GESU’ CHIEDE AL PADRE ANIME DA SALVARE E ANCHE CI VUOL DIRE, CHE LE NOSTRE ANIME, SONO COME L’ACETO ,DIFFICILI DA BERE; MA LUI LI BERRA’ UGUALMENTE COSI’ COME SONO, NON LI DISPREZZERA’, SE VERRANNO PENTITI QUESTI PECCATORI ; IL FATTO, CHE GESU HA BEVUTO L’ACETO CHE GLI HANNO DATO, CI DIMOSTRA APPUNTO QUESTO: CHE SIAMO AMATI DA GESU’, COSI’ COME SIAMO, CON I NOSTRI DIFETTI E VIZI, SE LO AMEREMO ANCHE UN PO; QUINDI ABBIATE SEMPRE FIDUCIA NEL SUO PERDONO E CONFIDENZA INFINITA VERSO LA SUA INFINITA MISERICORDIA, PERCHE’ IL SUO CUORE MISERICORDIOSO SI APRE, PER FARCI ENTRARE TUTTI, E PER DARCI LA VERA BEVANDA DIVINA, CHE SONO IL SUO SANGUE E LA SUA ACQUA , CHE SCATURISCONO SENZA SOSTA DAL SUO CUORE TRAFITTO SULLA CROCE DOPO LA SUA MORTE.
NELL’IMMAGINE DI GESU’ MISERICORDIOSO DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA, GESU’ SI MOSTRA CON IL SUO CUORE TRAFITTO E SGORGANTE SANGUE ED ACQUA, PER DARE A TUTTI LA REMISSIONE DI TUTTI I PECCATI E IL CONDONO TOTALE DELLE PENE ; SOTTO L’IMMAGINE VI E’ LA SCRITTA : ” GESU’ CONFIDO IN TE”; GESU’ PROMETTE A CHI SI CONFESSA E COMUNICA NEL GIORNO DELLA DIVINA MISERICORDIA, CHE E’ UNA DOMENICA DOPO PASQUA: LA REMISSIONE DI TUTTI I PECCATI E IL CONDONO DI TUTTE LE PENE; CIOE’, SE DOVESSIMO MORIRE IN QUEL MOMENTO , DOPO CHE CI SIAMO PRESI QUESTI DONI, PASSEREMO DRITTI IN PARADISO SENZA PASSARE PRIMA DAL PURGATORIO A PURGARCI LE MACCHIE CONTRATTE CON I NOSTRI PECCATI; PROPRIO COME AVVENNE AL LADRONE PENTITO (“OGGI STESSO SARAI CON ME IN PARADISO”, GLI DISSE GESU’ ).
7 ) TUTTI I SANTI CONCORDANO CHE LA SANTA MESSA E’ LA PREGHIERA PIU’ POTENTE E PROFICUA CHE ESISTA; DI FATTI VI E’ UNA PREGHIERA DETTATA DA GESU’ A SANTA GERTRUDE: CHE OFFRE IL SANGUE DI GESU, IN UNIONE A TUTTE LE SANTE MESSE CHE SI CELEBRANO NEL MONDO: CHE SALVA MILLE ANIME E LIBERA MILLE ANIME DAL PURGATORIO, E DICE COSI’:(“ ETERNO PADRE IO TI OFFRO IL SANGUE DI GESU’ TUO FIGLIO IN UNIONE A TUTTE LE MESSE , PER LIBERARE TUTTE LE ANIME DEL PURGATORIO, PER SALVARE TUTTI I PECCATORI DI OGNI TEMPO , DI OGNI LUOGO , DELLA CHIESA UNIVERSALE E TUTTI I MIEI FAMILARI E STIRPE.”) ; LA SANTA COMUNIONE CHE AVVIENE DURANTE LA MESSA, E’ IL MOMENTO D’UNIONE PIU’ STRETTO CHE PASSA TRA GESU’ E LA CREATURA, CHE SI COMUNICA DELL’EUCARESTIA( CIOE’ TUTTO CIO’ CHE E’ DI GESU’ DIVIENE PARTECIPE ANCHE L’ANIMA CHE SI E’ COMUNICATA)- “ RIMANETE IN ME COME IL TRALCIO ALLA VITE E PORTERETE MOLTO FRUTTO”: DISSE GESU’ A GLI APOSTOLI; LA SANTA MESSA, ALTRO NON E’: CHE IL SACRIFICIO INCRUENTO DI CRISTO SULLA CROCE; NEL MOMENTO DELL’OFFERTA EUCARISTICA AL PADRE CHE FA IL SACERDOTE,GESU’, ATTIRA DI NUOVO TUTTI A SE, PER CIBARCI E DISSETARCI DELLA SUA CARNE E DEL SUO SANGUE ,E PER RIVESTIRCI DI LUI CROCIFISSO.
A SANTA FAUSTINA KOWALSKA COME ANCHE A SUOR MARTA CHAMBON( CHE RICEVETTE DA GESU’ LE RIVELAZIONE DELLE SUE SANTE PIAGHE), GESU’ RIVELA, CHE LE SUE PIAGHE, SONO FONTE DI TUTTI I BENI, E LA SUA MORTE, E’ FONTE DI VITA NUOVA, PER I PECCATORI CHE VIVONO NELL’OMBRA DELLA MORTE, E POSSIAMO MEDITARE SU QUESTO PUNTO , ANCHE SUL FATTO CHE GIOVANNI BATTISTA, CI PRESENTA GESU’ COME L’AGNELLO DI DIO CHE TOGLIE I PECCATI DEL MONDO, CIOE’ IL NUOVO AGNELLO, SACRIFICATO SULL’ALTARE DELLA CROCE, CHE ESPIA TUTTI I PECCATI DEGLI UOMINI; MENTRE PRIMA I GIUDEI E GLI ISRAELITI, PER ESPIARE LE LORO COLPE, SACRIFICAVANO A DIO DEGLI AGNELLI SULL’ALTARE; MOSE’, AVEVA ORDINATO AL POPOLO ISRAELITA PER VOLERE DI DIO, PRIMA DI PARTIRE DALL’EGITTO: DI PRENDERE IL SANGUE DEGLI AGNELLI SACRIFICATI, E DI VERSARLO SUGLI STIPITI DELLE PORTE DI CASA , PER NON ESSERE TOCCATI DALL’ANGELO DELLA MORTE CHE DOVEVA PASSARE IN QUELLA NOTTE, PER UCCIDERE TUTTI I PRIMOGENITI MASCHI IN EGITTO ; ADESSO IL VERO SANGUE CHE CI LIBERA DALLA MORTE ETERNA, E’ IL SAGUE SANTISSIMO DI GESU’ , CHE CI DA LA VERA VITA DI GRAZIA, E GLI ANGELI PRENDONO QUESTO SANGUE E LO ASPERGONO SULL’USCIO DI OGNI CUORE, PER LIBERARLI DALL’ANGELO DELLA MORTE ETERNA.
OH MADRE MIA LE TENEBRE SI ILLUDONO DI POTER SPEGNERE QUESTO SOLE RAGGIANTE CON IL DONARGLI LA MORTE CON LA CROCIFISSIONE NELL’ORA CHE IL SOLE BATTE DI PIU’ LA SUA LUCE ED IL SUO CALORE . LE TENEBRE SCENDONO IN QUELL’ORA, PERCHE’ GESU’ VUOLE FARCI COMPRENDERE CHE E’ LUI IL VERO AGNELLO PASQUALE, CHE CON IL SUO SANGUE NELLE NOSTRE ANIME,ALLONTANERA’ PER SEMPRE LA MORTE ETERNA ,LE NOSTRE PASSIONI, IL DIAVOLO E L’UMANO NOSTRO VOLERE;INFATTI GLI ISRAELIANI , SEGNARONO LE LORO PORTE CON IL SANGUE DELL’AGNELLO, PER ALLONTANARE L’ANGELO DELLA MORTE CHE PASSAVA NELLA NOTTE, PER UCCIDERE I PRIMOGENITI IN EGITTO. MA COME MOSE’ PREVALSE SUL FARAONE, CHE DOVETTE NOLENTE LASCIARE ANDARE LIBERI GLI ISRAELIANI NEL DESERTO, COSI’ GESU’ VERO ANGELLO PASQUALE, SI LASCIA PRENDERE E FERIRE A SANGUE PER DARSI IN CIBO DELLE NOSTRE ANIME PER LIBERARCI DALLA SCHIAVITU’ DEL PECCATO , DI SATANA E DEL NOSTRO UMANO VOLERE, PER POI RISPLENDERE ANCOR PIU’ FORTE, NEL GIORNO DELLA SUA RISURREZIONE; QUEL DESERTO, IN CUI VISSERO GLI ISRAELIANI PER BEN 40 ANNI , SIMBOLEGGIA IL NOSTRO VIVERE IN PENITENZA SULLA TERRA PRIMA DELLA CHIAMATA DIVINA PER NOI IN CIELO, E ANCHE I QUASI 2000 ANNI DALLA MORTE DI GESU’ PER POTERE ENTRARE NEL NUOVO PARADISO TERRESTRE CHE ERA RAPPRESENTATO DALLA TERRA SANTA. TI VOGLIO CONSOLARE OH DOLCISSIMA MADRE MIA, PER TUTTI I COLPI CHE RICEVESTI IN GESU’, PER LE CATENE E LE FUNI CHE GLI LEGARONO AL COLLO E IN TUTTO IL CORPO , TRATTANDOLO PEGGIO DI UNA BESTIA FEROCE, E TU SENTIVI NEL TUO CORPO E NELLA TUA ANIMA QUESTE TREMENDE LEGATURE E CONSOLAVI IL TUO E NOSTRO GESU’ ; TI BACIO IL COLLO , I POLSI DELLE MANI E I PIEDI E OVUNQUE SENTIVI QUELLE FUNI STRETTISSIME CHE VI FECERO USCIRE SANGUE A TE E A GESU’, E LO FACCIO CON GESU’ E IN GESU’, INCESSANTEMENTE, ED ENTRO IN TE, PER POTERLI PORTARE TUTTE IO QUESTE CATENE E QUESTE FUNI; TI PREGO OH MADRE MIA, DI PARTECIPARMI TUTTI I TUOI DOLORI CHE SONO GLI STESSI DI GESU’, SE NO NE MORIRO’ A VEDERTI COSI’ TRATTATA E COSI’ SOFFERENTE; TU CHE MERITI DI ESSERE AMATA IMMENSAMENTE DOPO GESU’, SEI ODIATA IN QUESTO MODO NEL TUO FIGLIO GESU’ CHE E’ UNA COSA SOLA CON TE ED E’ LA TUA PERFETTISSIMA IMMAGINE? AH NO MADRE MIA!IO NON LO PERMETTERO’ QUESTO, E TI VOGLIO AIUTARE A SOFFRIRE PERCHE’ TI AMO IMMENSAMENTE.
ORA NONA
GESU’ SBALZATO DA UNA RUPE CADE NEL TORRENTE CEDRON ( DALL’UNA DI NOTTE ALLE 2 DI NOTTE)
OH MIA DOLCISSIMA MADRE , IL TUO GESU’ CADE NEL DIRUPO E VA A FINIRE NEL FREDDO TORRENTE CEDRON , E TU SENTI AL VIVO LO STRAZIO E IL DOLORE DI QUESTA CADUTA, E SENTI ANCHE, IL FREDDO E IL CATTIVO ODORE, CHE EMANANO QUESTE ACQUE PUTRIDE; GLI SGHERRI IMMERGONO GESU’ QUASI AD AFFOGARLO, E TU SENTI LE TUE VISCERE CHE SI RIEMPIONO DI QUEST’ACQUA FREDDA E PUTRIDA, ED IO NON VOGLIO STARE A GUARDARE, PERCIO’ ENTRO IN TE, PER SENTIRE TUTTO QUELLO CHE SENTITE VOI, TUTTO IL DOLORE, IL FREDDO, LA NAUSEA, IL CATTIVO ODORE DI QUESTE ACQUE INSALUBRI, E VI CONSOLO CON TUTTO L’AMORE CHE PROVATE L’UNO PER L’ALTRO; SONO QUESTE ACQUE FREDDE E PUTRIDE, LA RAFFIGURAZIONE DEI NOSTRI PECCATI E DELLE FREDDEZZE DEI NOSTRI CUORI, VERSO UN PADRE ETERNO E UNA MADRE PIETOSISSIMA, CHE CI AMANO PAZZAMENTE DA SOFFRIRE COSI’ CRUDELMENTE IN GESU’; IO PRENDO QUESTE VOSTRE SOFFERENZE, IL VOSTRO SANGUE, LE VOSTRE CATENE E FUNI, LA VOSTRA INFINITA MISERICORDIA, E TUTTE QUESTE VOSTRE AZIONI CHE FATE IN UNIONE CON IL PADRE E LO SPIRITO SANTO, E LI DO A TUTTI QUEI PECCATORI, CHE CON LA LORO UMANA VOLONTA’ CATTIVA, SI FANNO LEGARE DAI DEMONI E DALLE LORO PASSIONI , DAI PECCATI DI GOLA E DAI PECCATI CHE FANNO CON LE PAROLE; IO VERSO IN LORO IL SAPORE AMARO E FETIDO DI QUESTE ACQUE SPORCHE, COSI’ CHE IMPARINO A DISPREZZARE I GUSTI FINI DEL PALATO , LE PAROLE E I DISCORSI CATTIVI O PRIVI DELLO SPIRITO DI DIO , O PRIVI DI ARGOMENTI, ATTI A FAR CONOSCERE , AMARE E ONORARE IL PADRE NOSTRO CELESTE, CHE SOFFRE TANTO, ASPETTANDO CON TREPIDAZIONE, CHE IL VOLERE UMANO SI UNISCA A QUELLO SUO NEL FIGLIO SUO DIVINO, PER OPERA DEL SANTO SPIRITO; TI BACIO E ABBRACCIO E TI RINGRAZIO INFINITAMENTE OH MADRE MIA,E IN TE E IN GESU’ VOGLIO ABBRACCIARE, BACIARE E RINGRAZIARE INFINITAMENTE IL PADRE NOSTRO CELESTE , CHE IN VOI SI PRODIGA SENZA RISERVE PER SALVARCI TUTTI E PER RIDARCI IL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE PERSO DA ADAMO ED EVA , MA RECUPERATO DA TE E GESU’, TRAMITE GLI SCRITTI SULLA DIVINA VOLONTA’, DATE ALLA NOSTRA CARISSIMA MAMMA LUISA PICCARRETA; QUESTI SCRITTI FARANNO SCIOGLIERE, LE CATENE TENEBROSE ED INFERNALI DELLE NOSTRE AZIONI UMANE , TRASFORMANDOLI IN DOLCISSIMI CATENE D’AMORE DIVINE, CHE CI LEGHERANNO PER SEMPRE ALLA VOLONTA’ DEL PADRE NOSTRO, E A TE MADRE DEL DIVINO VOLERE.
ORA DECIMA
GESU’ E’ PRESENTATO AD ANNA ( DALLE 2 DI NOTTE ALLE 3 DI NOTTE)
OH DOLCISSIMA MADRE MIA, TU IN QUEST’ORA VIENI GIUDICATA IN GESU’, COLPEVOLE DI ESSERE LA MADRE DI DIO , OH QUANTI TI GIUDICANO MALE, SPECIALMENTE I TESTIMONI DI GEOVA E GLI EVANGELISTI, CHE CORRONO IN CERCA DI ANIME A TE DEVOTE, PER COLPEVOLIZZARTI DEL TUO IMMENSO AMORE CHE HAI VERSO CHI TI ONORA CON LA PREGHIERA A TE PIU’ CARA DEL SANTISSIMO ROSARIO ; TI VOGLIONO FAR GETTARE, NELLE TUE IMMAGINI SACRE ,A TERRA ,E VOGLIONO DISTRUGGERTI COMPLETAMENTE, INSEGNANDO AI TUOI DEVOTI DEBOLI, CHE CHI TI ONORA, FA TORTO A GESU’ E A DIO; COME MADRE, POSSONO DIRE TALI ORRIBILI BUGIE? PROPRIO TU CHE HAI SOFFERTO TANTO, PER DARE ANCHE A LORO IL SANGUE E LE SOFFERENZE E I MERITI INFINITI DI GESU’ TUO DOLCISSIMO FIGLIO, SEI NEMICA DI DIO? AH CARISSIMA MADRE MIA, LA SORTE CHE E’ TOCCATA A GESU’ DI ESSERE IN TUTTO CONTRADDETTO, DAGLI SCRIBI E DAI FARISEI, E’ TOCCATA ANCHE A TE , MA IL DOLORE PIU’ GRANDE CHE TI CAUSANO QUESTE CONTRADDIZIONI, E’ QUELLO DI VEDERE, I FIGLI TUOI PIU’ DEBOLI NELL’UNIONE CON IL TUO AMORE, CADERE NELLE LORO TRAPPOLE MORTALI ED INFERNALI , E NELLE LORO MANI MALEFICHE, CHE PER INVIDIA DELLA TUA IMMENSA GLORIA , TI VOGLIONO TOGLIERE I FIGLI PER LASCIARTI DESOLATA , MA GESU’ ED IO VENIAMO IN SOCCORSO TUO E DEL PADRE NOSTRO , PRENDENDOCI CON AMORE E ABNEGAZIONE DI NOI STESSI, TUTTE LE CALUNNIE, LE MALDICENZE, GLI ERRORI , LE ERESIE, I DISSAPORI, I DISAMORI CHE TUTTE LE CREATURE E I DEMONI TI MANDANO, E INSEGNIAMO A TUTTI NEL DIVINO VOLERE IL TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE A TE ED IL SEGRETO MERAVIGLIOSO DEL SANTO ROSARIO CHE SAN LUIGI DE MONFORT TUO CARISSIMO FIGLIO FEDELE HA SCRITTO, E TUTTE LE VERITA’ SU DI TE CHE HANNO SCRITTO : SANT’ALFONSO MARIA DE LIQUORI, SAN GIOVANNI MARIA VIENNEY(L’IMITAZIONE DI MARIA), LA VENERABILE MARIA D’AGREDA, SANTA BRIGIDA ( LE RIVELAZIONI), SANTA KATERINA EMMERICK, SANTA CATERINA LABOURE’ ( APPARIZIONE A PARIGI, DELLA MEDAGLINA MIRACOLOSA), SAN DOMENICO , SAN BONAVENTURA, SAN BERNARDO E SAN BERNARDINO E CHE DIRE DEL SANTO FRA I SANTI , PADRE PIO DA PIETRALCINA, CHE OPERO’ TANTI MIRACOLI E CONVERSIONI, PERCHE’ RECITAVA GIORNATE INTERE IL TUO SANTISSIMO ROSARIO?. IO VI BENEDICO , VI ABBRACCIO E BACIO INFINITAMENTE CARO PADRE CELESTE CHE CI HAI VOLUTO DONARE MARIA SS., QUALE MADRE AL PAR DI TE ,DI IMMENSO AMORE , CONSEGNANDO NELLE SUE MANI SICURE E POTENTI TUTTI I FIGLI TUOI SALVATI DAL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU’. PADRE MIO E MADRE MIE MARIA SS. E LUISA SS., FATE DI ME UN ALTRO GESU’ CHE VI PORTA TUTTE LE VOSTRE PECORELLE SMARRITE NEL BOSCO DEL MONDO AVIDO E SENSUALE, TUTTI SANI E FORTI COME VOI ,PIENI DI DIVINA VOLONTA’, ATTRAVERSO GLI SCRITTI SULLA DIVINA VOLONTA’ E LA VERA DEVOZIONE CHE VI SI DEVE PER PURISSIMO AMORE , RICONOSCENTI DEI VOSTRI INFINITI BENEFICI DI MISERICORDIA VERSO L’UMANITA’ INTERA.
UNDICESIMA ORA
GESU’ DA CAIFA( DALLE 3 ALLE 4 DI NOTTE)
OH MADRE DOLOROSA, IL TUO FIGLIO DIVINO E’ PORTATO IN MEZZO AI LUPI PIU’ FAMELICI, AI CAPI DEI LEVITI E AL LORO CAPO CAIFA, IL SOMMO PONTEFICE; TU E GESU’ IN QUEST’ORA SOFFRITE TUTTI I PECCATI CHE SI COMMETTONO TRA GLI ECCLESIASTICI ; COSTORO SONO DIVENTATI PEGGIO DEI LEVITI DI UN TEMPO , SPECIALMENTE NEI NOSTRI TEMPI, E SATANA NE STA FACENDO ENTRARE, UN NUMERO GRANDISSIMO, MOLTO PIU’ DI QUELLI CHE SONO CHIAMATI ALLA CONSACRAZIONE DA GESU’; NEI VOSTRI CUORI SCORRONO TUTTE LE FALSE TESTIMONIANZE,LE CALUNNIE, GLI INTRIGHI DELLA CHIESA CONTRO LA VERA CHIESA VOSTRA , CONTRO I VERI PROFETI , I VERI SACERDOTI, I VERI SANTI, I VERI MARTIRI D’AMORE, CHE IN GESU’ SONO PERSEGUITATI, DERISI, CALUNNIATI E CONDANNATI. IL TUO CUORE DI MADRE, NON REGGE A VEDERE IL TUO FIGLIO GESU’ CONDANNATO DA TUTTE LE GENERAZIONI DEI PECCATORI E DEGLI ECCLESIASTICI, A MORTE, SOLO PERCHE’ LUI E’ IL PERDONO , L’AMORE INFINITO, L’AGNELLO DI SALVEZZA. E VEDO CHE LA TUA ANIMA E IL TUO CORPO,INVISIBILMENTE, RICEVONO TUTTE LE PERCOSSE, GLI SPUTI, I PUGNI, GLI SCHIAFFI, LE SPINTE E LE BESTEMMIE CHE RICEVE GESU’, PERCHE’ SIETE UNA COSA SOLA, E CIO’ CHE SENTI TU, LO SENTE ANCHE GESU’ PERFETTAMENTE FIN NEL SUO INTIMO E NEL SUO CORPO.OH MADRE PIETOSISSIMA E DOLOROSA, IO TI AMO IMMENSAMENTE, E TI AMO IN UNIONE ALL’AMORE CHE DIO PROVA PER TE, E IN UNIONE AL CUORE SACRATISSIMO DI GESU’ , PER CONSOLARTI A NOME DI TUTTI, E RIPARARTI,DA TUTTI GLI OLTRAGGI CHE RICEVI IN GESU’, MA VOGLIO FARE DI PIU’ ANCORA,PERCHE’ IL MIO AMORE PER TE NON PUO’ SOPPORTARE, CHE TU E GESU’ RICEVIATE QUESTI COLPI BRUTALI E TUTTO QUESTO ODIO SATANICO INGIUSTAMENTE; PROPRIO VOI CHE SIETE L’IMMENSO AMORE E L’IMMENSA MISERICORDIA?; PERCIO’ IO ENTRO IN VOI E VI FACCIO SCUDO DI OGNI COLPO, DI OGNI SCHIAFFO, SPINTA, PUGNO E ALTRO CHE RICEVETE NELLE VOSTRE PURE E TENERISSIME MEMBRA, CHE SONO IL VERO VOLTO DELL’INNOCENZA E DELLA TENEREZZA PIU’ PROFONDA;VI ABBRACCIO E VI BACIO INCESSANTEMENTE E CON INFINITO AMORE, TUTTO IL VOSTRO ESSERE, SPECIALMENTE OGNI PARTE CHE SUBISCE QUESTI OLTRAGGI, SPECIALMENTE IL VOSTRO DOLCISSIMO CUORE CHE SUBISCE ANCHE I TRADIMENTI, I RINNEGAMENTI E GLI ABBANDONI, SIA DA PIETRO, GIUDA E GLI APOSTOLI E SIA DA TUTTE LE GENERAZIONI DEI CONSACRATI A DIO E DEI CRISTIANI. PADRE BUONO E TENERO, ACCETTATE QUESTI DOLORI E PENE DELL’ANIMA E DEL CORPO DI GESU’ , DI MARIA,DI LUISA E DI TUTTI NOI, CHE CI UNIAMO AL LORO SACRIFICIO, IN UNIONE A TUTTE LE SANTE MESSE E SACRAMENTI CHE SI CELEBRANO NEL MONDO E NELL’ETERNITA’, E MANDA IL TUO SANTO SPIRITO D’ AMORE, A CHIAMARE I TUOI VERI APOSTOLI DEL DIVINO VOLERE , DEL DIVINO AMORE E DELLA DIVINA MISERICORDIA, AD UNIRSI E A CONSACRARSI AL TUO VOLERE , AI CUORI DI GESU’ , MARIA E LUISA , COME SACERDOTI E RELIGIOSI, (GESU’ DISSE A SANTA FAUSTINA KOWALSKA NEL SUO DIARIO VERSO PAGINA 300 CHE I SACERDOTI ED I RELIGIOSI SPLENDERANNO DI LUCE COME LA LUNA RISPETTO ALLE STELLE DEI NON CONSACRATI,ANCHE LA VEGGENTE DI MARIENFRIED, BARBARA RUESS,VEDEVA PER MEZZO DI UN DONO SPECIALE DI DIO, CHE I SACERDOTI EMANAVANO UNA LUCE TUTTA SPECIALE RISPETTO AI FEDELI NON RELIGIOSI) COME POLITICI E AMMINISTRATORI SANTI DEI TUOI BENI INFINITI, E A RADUNARE CON LA LORO PAROLA OGNI CREATURA CHE TI APPARTIENE AL GIUDIZIO UNIVERSALE , PRONTI PERFETTAMENTE NELLA SANTITA’, E DEGNI DI RICEVERE IL TUO REGNO DEL DIVINO VOLERE E DELL’AMORE IN PIENA LETIZIA E GIOIA.
12 ORA
GESU’ IN MEZZO AI SOLDATI ( DALLE 4 ALLE 5 DI NOTTE)
OH MADRE DOLCISSIMA E ADDOLORATISSIMA , VEDO CHE SOFFRI TREMENDAMENTE IN TUTTO IL TUO ESSERE, GESU’ STA SOFFRENDO PENE E DOLORI IMMENSI DA PARTE DEI SOLDATI E DA OGNI CREATURA ; CHI GLI TIRA I CAPELLI, CHI LO CALPESTA , CHI GLI SPUTA ANCHE DENTRO LA BOCCA E SUL VISO SUO TENERISSIMO E ADORABILISSIMO, CHI LO COLPISCE FORTE CON PUGNI E SCHIAFFI, CHI LO INSULTA CON SPIETATEZZA MAI VISTA E SENTITA, E TUTTE LE GENERAZIONI, FANNO UGUALMENTE, NEI FIGLI TUOI PREDILETTI, CHE SONO L’IMMAGINE E SOMIGLIANZA VOSTRA; TU MADRE RICEVI MISTERIOSAMENTE TUTTI QUESTI OLTRAGGI ALLA SANTA PERSONA DEL TUO FIGLIO E DEI TUOI FIGLI MARTIRI D’AMORE, ED IO ENTRO IN TE PERFETTAMENTE, PER PRENDERMI TUTTE LE TUE PENE E CONSOLARTI MIA TENERESSIMA MADRE , E RINGRAZIO DIO PADRE , GESU’ E LO SPIRITO CONSOLATORE, DI DARMI QUESTA GRANDE GRAZIA, DI POTERTI ALLEGGERIRE E CONSOLARE IN QUESTO MODO TUTTO DIVINO, IO NON CHIEDO ALTRO A DIO CHE DI FARVI DA SCUDO, DA CONSOLATORE E RIPARATORE.
ETERNO PADRE, IO TI OFFRO IN UNIONE A TUTTE LE SANTE MESSE E SACRAMENTI ETERNI: TUTTI I DOLORI , PENE, MERITI DI GESU’ , MARIA , LUISA, DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, CHE IN QUEST’ORA STANNO SUBENDO, PER SALVARE E SANTIFICARE NELLA VOLONTA’ E NEL CUORE TUTTE LE CREATURE, E TI RINGRAZIO E TI BENEDICO INFINITAMENTE, TENERISSIMO PADRE ;TI CHIEDO SEMPRE DI MANDARCI LO SPIRITO SANTIFICATORE A RINNOVARE LA FACCIA DELLA TERRA E AD OPERARE PRODIGI DI SANTITA’, COME QUELLI CHE HA FATTO IN MARIA E LUISA TUE DOLCISSIME FIGLIE.
“PAUSA DI RIFLESSIONE”
CONSOLIAMO QUESTA 3 VOLTE AMMIRABILE MADRE SANTISSIMA, FACENDOLE CORTE D’AMORE CON IL SANTO ROSARIO , E FACCIAMOLA CONOSCERE A TUTTI QUANTO E’ IMMENSAMENTE AMABILE E MISERICORDIOSA; LEGGIAMO I BELLISSIMI LIBRI DI SAN LUIGI MARIA DE MONFORT( IL MERAVIGLIOSO SEGRETO DEL SANTO ROSARIO E IL TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE A MARIA SS); SE FARETE QUESTO E RECITERETE TUTTO INTERO IL SANTO ROSARIO DI MARIA CHE E’ FORMATO DA 20 MISTERI: GAUDIOSI (CHE SONO 5), DOLOROSI, GLORIOSI E LUMINOSI E DA 200 AVE MARIA IN TOTALE CON 20 GLORIA AL PADRE E 20 PADRE NOSTRO : VI ASSICURO CHE SUBIRETE UNA TOTALE TRASFORMAZIONE NELLO SPIRITO, DA STUPIRE ANCHE VOI STESSI; DICONO I SANTI MARIANI : SI OTTENGONO MOLTISSIME PIU’ GRAZIE E ANIME SALVATE: INVOCANDO PIU’ MARIA CHE GESU’, PERCHE’ GESU’, A LEI NON VUOLE NEGARE PROPRIO NIENTE , TANTO INFINITO E’ IL SUO AMORE PER LEI, CHE LA ONORA PIU’ DI SE STESSO IN CIELO ED IN TERRA. MEDITIAMO BENE I 5 MISTERI DI OGNI CORONCINA DEL ROSARIO: NEI MISTERI GAUDIOSI : L’ANNUNCIAZIONE DELL’ARCANGELO A MARIA SS CHE DIRA’ “SI” AL VOLERE DEL PADRE PER DIVENIRE MADRE DI DIO, DI GESU’ REDENTORE;
2) LA VISITAZIONE DELLA SS FAMIGLIA DI NAZARET ALLA SANTA FAMIGLIA DI GIOVANNI BATTISTA; IN QUESTI 2 MISTERI SI FORMA PER VIRTU’ DELLO SPIRITO SANTO LA PREGHIERA DELL’AVE MARIA, PERCHE’ L’ANGELO L’HA SALUTO’ :” AVE MARIA PIENA DI GRAZIA” ED ELISABETTA PIENA DI SPIRITO SANTO AL SALUTO DI MARIA RISPOSE:” BENEDETTA TU FRA TUTTE LE DONNE, E BENEDETTO E’ IL FRUTTO DEL TUO SENO GESU’” - “ A CHE DEBBO CHE LA MADRE DEL MIO SIGNORE VENGA A ME, GIACCHE’ APPENA MI HAI SALUTATO IL BIMBO MI E’ SOBBALZATO DI GIOIA NEL SENO? E BEATA TE CHE HAI CREDUTO NELLE PAROLE DEL SIGNORE”; ELISABETTA QUINDI, COME FA LA CHIESA, LA CHIAMA : MADRE DEL SIGNORE. QUANDO FACCIAMO L’AVE MARIA, ENTRIAMO NEL NOSTRO CUORE, PERCHE’ E PROPRIO LI’, CHE VOGLIONO VIVERE MARIA E GESU’; LORO VOGLIONO SOLO IL VOSTRO AMORE, NIENT’ ALTRO, VOGLIONO CONSOLARVI E FARSI CONSOLARE DA VOI, CON L’AMORE PURO E SENZA MACCHIA, PERCHE’ LORO VI AMANO NELLA PUREZZA; SE VOI LI AMARETE SINCERAMENTE , PENSERANNO LORO STESSI A RENDERVI PURI E SENZA MACCHIA. L’AVE MARIA HA UN POTERE IMMENSO DI FAR NASCERE E CRESCERE IN VOI LO SPIRITO SANTO, MARIA E GESU’ ; LO SPIRITO SANTO VERRA’ DENTRO DI VOI, PERCHE’ QUESTA LODE A MARIA GLI E L’HA FATTA LUI, PER BOCCA DELL’ARCANGELO GABRIELE E DI SANTA ELISABETTA, E LUI ATTENDE SOLO IL VOSTRO “SI” INCONDIZIONATO, PER CREARE NEI VOSTRI CUORI GESU’ E MARIA, MA PRIMA E’ NECESSARIO, CHE CRESCA MARIA E POI IN LEI , CON LEI, PER LEI E PER MEZZO DI LEI, FARA’ CONCEPIRE E NASCERE GESU’ BAMBINO, COME AVVENNE APPUNTO A NAZARET E POI A BETLEMME; MARIA E’ NECESSARIA ALLO SPIRITO SANTO, PER CONCEPIRE E FAR NASCERE DI NUOVO IN VOI GESU’ BAMBINO , PERCHE’ DIO PADRE L’HA CREATA PER ESSERE MADRE DI TUTTI AL PAR DI LUI , CIOE’ PIENA DI OGNI GRAZIA UTILE A FORMARE IN VOI GESU’ BAMBINO, SE LA MORTE DELL’UOMO E’ AVVENUTA PER LA CADUTA DI UNA DONNA ( EVA) , LA VITA DELL’UOMO DEVE AVVENIRE PER MEZZO DI UN'ALTRA DONNA , E QUESTA E’ MARIA; SE EVA CI HA DATO LA MELA DEL PECCATO, LEI INVECE CI DARA’ IL FRUTTO BENEDETTO DELL’ALBERO DELLA VITA DEL PARADISO TERRESTRE, E MARIA STESSA E’ QUEST’ ALBERO DELLA NUOVA VITA DI GRAZIA DELL’UOMO; AD OGNI AVE MARIA , LO SPIRITO SANTO CI DARA’ IN CIBO QUESTO FRUTTO BENEDETTO CHE E’ GESU’ , MA SEMPRE E SOLO PER MEZZO DI MARIA CHE NE E’ L’ALBERO DI QUESTO FRUTTO DIVINO, E L’EUCARESTIA , LA CROCE E LA SANTA MESSA, SONO I MEZZI CHE MARIA CI HA OTTENUTO DA DIO PER FAR CRESCERE RAPIDAMENTE L’IMMAGINE E LA SOMIGLIANZA DI GESU’, IN NOI SUOI FIGLI.
ANCHE ELISABETTA BENEDICE PRIMA LA MADONNA E POI GESU’, PROPRIO PERHE’ OGNI COSA CHE DIAMO A GESU’, DEVE PASSARE DALLE MANI DI LEI, CHE LO PURIFICHERA’,E LO PRESENTERA’ A GESU’ PIENO DEL SUO IMMENSO AMORE. ELISABETTA DICE: “ A CHE DEBBO CHE LA MADRE DEL MIO SIGNORE VENGA A ME, GIACCHE’ APPENA MI HAI SALUTATO, IL BIMBO HA GIOITO ED ESULTATO NEL MIO GREMBO “ , PROPRIO PERCHE’ MARIA OLTRE AD ESSERE FIGLIA DEL PADRE E SUA CREATURA, E’ ANCHE LA MADRE DI DIO , PERCHE’ GESU’ E’ DIO, E LEI CHE PORTA GESU’ A GIOVANNI E AD ELISABETTA E AMBEDUE GIOISCONO ED ESULTANO NEL SIGNORE CHE LI RICOLMA DI IMMENSI DONI IN MARIA E GESU’ , E SE NON E’ STATO PARTECIPE DI QUESTA GRANDISSIMA GIOIA ZACCARIA, LO DIVERRA’ , SUCCESSIVAMENTE, ALLA NASCITA DEL BATTISTA, RECUPERANDO ANCHE LA PAROLA PERSA, E PROFETIZZANDO CON UN ALTRO BELLISSIMO CANTO, L’ANNUNCIO DELLA LIBERAZIONE DALLA SCHIAVITU’ DEL PECCATO, E DI SATANA , PER MEZZO DEL SOLE DI GIUSTIZIA, CHE SARA’ PRECEDUTO NEL CAMMINO DALL’AURORA DEL BATTISTA; INFATTI DOPO MARIA SS, PROPRIO GIOVANNI, DIVENNE IL PREPARATORE DELLE ANIME PER L’INCONTRO CON MARIA E GESU’, CHE LI FARANNO DIVENTARE APOSTOLI E DISCEPOLI DELL’AMORE, COME LO FU’ GIOVANNI EVANGELISTA, L’APOSTOLO PREDILETTO CHE GESU’ SULLA CROCE GLI RACCOMANDO’ DI PRENDERE CON SE PER SEMPRE MARIA SUA MADRE, COME UNA VERA MAMMA:” DONNA ECCO TUO FIGLIO , FIGLIO ECCO TUA MADRE”, E IL DISCEPOLO LA PRESE CON SE NELLA SUA CASA. PORTIAMO ALLORA COME CI DICE GESU’ STESSO SULLA CROCE, QUESTA 3 VOLTE AMMIRABILE MADRE NELLA CASA DELL’AMORE CHE E’ IL NOSTRO CUORE, E CRESCEREMO FORTI , INTELLIGENTI E SAPIENTI DELLE COSE DI DIO , PERCHE’ LEI CI ISTRUIRA’ IN TUTTO E CI ALLATTERA’ DEL SUO MATERNO LATTE, PURO E RICCHISSIMO DI DONI IMMENSI, PER FARCI CRESCERE IN GESU’;PERCIO’ METTIAMOCI ANCHE NOI NEL SUO GREMBO MATERNO, CHE E’ UN LUOGO PURO DOVE IL DEMONIO NON PUO’ ENTRARE PER SBRANARCI; ESSO E’ SANTIFICATO DA MARIA, DALLO SPIRITO SANTO E POI DA GESU’ , CHE SI FORMERA’ IN NOI, SE INVOCHEREMO MARIA E LO SPIRITO SANTO ATTRAVERSO APPUNTO LA PREGHIERA DELL’AVE MARIA, E SPECIALMENTE SE FAREMO TUTTI I GIORNI CON COSTANZA , TENACIA E SOPRATTUTTO,CON AMORE, L’INTERO ROSARIO DI MARIA, MEDITANDO I 20 MISTERI GAUDIOSI, DOLOROSI , GLORIOSI E LUMINOSI.
“CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA”
A TE BELLISSIMA MADRE MIA E SPECIALMENTE AL TUO CUORE IMMACOLATO E ADDOLORATO: CI CONSACRIAMO TUTTO CIO’ CHE SIAMO E CHE ABBIAMO, SPECIALMENTE LA NOSTRA VOLONTA’ UMANA, CHE TU TERRAI SEMPRE SOTTO IL TUO CALCAGNO CON TUTTI I NOSTRI E TUOI NEMICI VISIBILI E INVISIBILI, E CON TUTTE LE NOSTRE PASSIONI E TENDENZE INSANE PER L’ANIMA, E PER IL CORPO; CI CONSACRIAMO E OFFRIAMO TOTALMENTE A TE : ANIMA , CORPO, SPIRITO, INTELLETTO, MEMORIA, AFFETTI , PENSIERI,AZIONI, ECC., ECC. ANCHE LE NOSTRE PROPRIETA’ E I NOSTRI FAMILIARI , PARENTI, STIRPE, AMICI, CONOSCENTI, PAESANI, PADRI SPIRITUALI, ( CONGREGATI, MADRI SUPERIORI ) LE NOSTRE CASE, AUTO ECC., E VOGLIAMO VIVERE SEMPRE ED ETERNAMENTE IN TE , PER TE , CON TE E FARE TUTTE LE NOSTRE AZIONI PER MEZZO DI TE, PER ARRIVARE A POSSEDERE SUBITO IL TUO FIGLIO GESU’ IN NOI , CON IL PADRE E IL SANTO SPIRITO D’AMORE ; IN QUESTO STESSO MODO CI CONSACRIAMO ANCHE AL CUORE DI GESU’ , AL PADRE CELESTE SEMPRE TENERO E BUONO, ALLO SPIRITO D’AMORE, ALLA DIVINA VOLONTA’, ALLA MISERICORDIA , AMORE E CARITA’ INFINITA DI DIO , A SAN GIUSEPPE NOSTRO PADRE DOLCISSIMO , A LUISA PICCARRETA NOSTRA DOLCISSIMA MADRE, AI NOSTRI ANGELI CUSTODI ,SANTI PROTETTORI E PATRONI E COMPATRONI E ALLA NOSTRA STIRPE CHE E’ NEL CIELO, A SAN MICHELE , GABRIELE E RAFFAELE,E A TUTTE LE CREATURE E CREATO DI DIO, E RENDETECI TUTTI SANTI E POTENTI COME DIO ALL’INFINITO PER L’’INFINITO ,E MOLTIPLICO QUESTA PREGHIERA E CONSACRAZIONE , PER TUTTI ,COME SE L’AVESSERO FATTA TUTTI, AMEN, AMEN, AMEN.FIRMA
RITORNANDO AL SANTO ROSARIO DI MARIA E GESU’ , POSSIAMO BENISSIMO AFFERMARE, CHE MARIA ( E ANCHE LUISA , LO DISSE GESU’ STESSO A LEI) E’ QUELLA NUOVA EVA PROMESSA DAL PADRE NOSTRO AL SERPENTE ANTICO NELL’EDEN :” IO PORRO’ INIMICIZIA TRA TE E LA DONNA, TRA LA TUA STIRPE E LA SUA STIRPE, ELLA TI SCHIACCERA’ LA TESTA E TU LE INSIEDERAI IL CALCAGNO. IL ROSARIO E’ LA CATENA D’AMORE CHE CI LEGHERA’ A MARIA E A GESU’, E A GLI OCCHI DI SATANA E’ UNA CATENA ONNIPOTENTE, CHE LO LEGA NEGLI ABISSI INFERNALI ,E CHE NON GLI LASCIA PIU’ LA LIBERTA’ DI AGIRE CONTRO CHI RECITA IL ROSARIO CON LA MASSIMA DEVOZIONE, ATTENZIONE E COSTANZA. SAN MICHELE ARCANGELO INCATENERA’ SATANA NELL’INFERNO PER 1000 ANNI, PROPRIO PERCHE’ VERSO LA FINE DEI TEMPI, VI SARA’ LA MASSIMA DEVOZIONE A MARIA , A LUISA E AL SANTO ROSARIO, E VI SARANNO MOLTI SANTI CHE SI ACCENTRERANNO IN MARIA E LUISA , SEGUENDO LE LORO ORME CHE SONO SEMPRE UNITI AL DIVINO VOLERE E AL DIVINO AMORE, E RECITERANNO SEMPRE IL SANTO ROSARIO E LE PREGHIERE SULLA DIVINA VOLONTA’ DI LUISA. LE PREGHIERE DI LUISA SONO BREVI ED EFFICACI, PER OTTENERE IL GRANDISSIMO DONO DEL DIVINO VOLERE PERSO DA ADAMO ED EVA , QUI A SEGUIRE NE RIPORTO ALCUNI ESEMPI DI COME PREGARE: “ GESU’ , GIUSEPPE , MARIA E LUISA VI AMO VI DO LA MIA VOLONTA’ UMANA , TENETELA PER SEMPRE LEGATA AL VOSTRO TRONO E DONATECI IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI SEMPRE IL DONO DEL DIVINO VOLERE” - “ GESU’ , MARIA VI AMO VI DO LA MIA VOLONTA’, VOI DATEMI SEMPRE LA VOSTRA” - “ GESU’, MARIA VI AMO VENGA IL VOSTRO REGNO ADESSO , NELLA DIVINA VOLONTA’”- “ GESU’ TRASFORMA LA MIA VOLONTA’ IN DIVINA VOLONTA’ ” ECC. ECC. .
QUINDI LE 2 DONNE CHE DEVONO SCHIACCIARE LA TESTA AL SERPENTE ANTICO, SONO GIA’ VENUTE; ADESSO DEVONO CONCEPIRE E PARTORIRE I LORO FIGLI, CHE SI INIMICHERANNO LA DISCENDENZA DEL MALIGNO CHE SONO I FIGLI DI SATANA, CIOE’ COLORO CHE ODIERANNO LA VERA DEVOZIONE A MARIA , A LUISA, AL SANTO ROSARIO DI MARIA E A GLI SCRITTI E PREGHIERE DI LUISA SULLA DIVINA VOLONTA’. PERCIO’ IO PROPONGO DI RECITARE L’AVE MARIA IN QUESTO MODO, CHE SARA’ PIU’ VINCENTE E POTENE CONTRO IL REGNO DEL MALE: “ AVE MARIA E LUISA PIENE DI GRAZIA, IL SIGNORE E’ CON VOI ;VOI SIETE BENEDETTE FRA TUTTE LE DONNE E BENEDETTO E’ IL FRUTTO DEL VOSTRO SENO GESU’; SANTA MARIA E LUISA, MADRI E REGINE DEL DIVINO VOLERE, PREGATE SEMPRE PER NOI E CON NOI PECCATORI, LEGATE SEMPRE LA NOSTRA VOLONTA’ ALLA VOSTRA, RIVESTITECI DI VOI E GESU’, E DONATECI ADESSO IL VOSTRO REGNO, NELLA DIVINA VOLONTA’.( DICENDO : NELLA DIVINA VOLONTA’, VUOL DIRE CHE METTIAMO TUTTA QUESTA PREGHIERA DENTRO LA DIVINA VOLONTA’, E DIO PADRE LA SENTIRA’ OVUNQUE, PERCHE’ LA DIVINA VOLONTA’ SI TROVA APPUNTO OVUNQUE; ESSA SI TROVA NEGLI ANGELI E NEI SANTI , IN DIO , IN MARIA E LUISA , IN TUTTE LE CREATURE ED IL CREATO DI DIO; COSI’ ATTIREREMO TUTTE LE CREATURE A DIRE LA NOSTRA STESSA PREGHIERA).
NEL TERZO MISTERO GAUDIOSO MEDITIAMO GESU’ BAMBINO CHE NASCE DA MARIA A BETLEMME , SENZA LENIRE LA SUA VERGINITA’ E SENZA DOLORE, DA ALCUNE RIVELAZIONI CELESTI COME QUELLE DATE A SANTA KATERINA EMMERICK O A SANTA BRIGIDA, O ALLA VENERABILE MARIA D’AGREDA, (IL LIBRO : MARIA CITTA’ MISTICA DI DIO) TROVEREMO MOLTE COSE BELLE SU MARIA,ANCOR DI PIU’ NEI LIBRI DELLA VENERABILE LUISA PICCARRETA ,SPECIALMENTE NEL LIBRO :” LA REGINA NEL REGNO DEL DIVINO VOLERE” : TROVEREMO TANTE BELLISSIME VERITA’ .
MARIA NON EBBE MAI UNA MALATTIA, COME GESU’, E FU’ ANCHE ASSUNTA IN CIELO IN ANIMA E CORPO, PROPRIO COME IL SUO GESU’; C’E’ UN FORTISSIMO LEGAME FRA MARIA E GESU’ CHE ALL’UOMO NON RESTA CHE CONTEMPLARE QUESTO GRAN MISTERO D’AMORE TRA UN DIO FATTO UOMO E QUESTA DONNA RESA DIVINA AL PAR DEL PADRE ,( NEL SENSO CHE DIO INFINITO COME E’, ANCHE SE SEMPRE DA I SUOI DONI IMMENSI ALLA CREATURA, LA SUA INFINITA GRANDEZZA NON DIMINUISCE PER NIENTE E NE’, POSSIAMO NOI ACCRESCERGLI LA SUA GRANDEZZA CON IL DONARGLI TUTTI I NOSTRI AVERI; MARIA INVECE E’ UNA CREATURA FINITA, PERCHE’ LA CREATURA NON PUO’ MAI RAGGIUNGERE L’INFINITO ,MA PER GRAZIA RICEVUTA DA DIO ,PUO’ DARE A NOI TUTTE LE GRAZIE IMMENSE CHE GLI CHIEDEREMO, PERCHE’ LEI, E’ IL CANALE DELL’INFINITO MARE D’AMORE DELLA SS TRINITA’ E DEL DIVINO VOLERE, E A LEI DIO NON NEGA NIENTE, PERCHE’ LEI NON HA NEGATO MAI NIENTE A DIO ; INFATTI E’ STATA CONCEPITA SENZA PECCATO ORIGINALE E NON HA MAI FATTO USO DEL SUO VOLERE, MA SOLO E SEMPRE HA FATTO USO DEL DIVINO VOLERE, CHE L’HA DIVINIZZATA IN OGNI SINGOLA SUA PARTICELLA :TUTTA PURA, BELLA , AMABILE, CASTA, SEMPRE VERGINE, ONNIPOTENTE PER GRAZIA, TUTTA UMILE, PROPRIO PERCHE’ NON CONOBBE MAI IL SUO VOLERE UMANO, AVENDOLO DONATO PER SEMPRE A DIO; LUISA HA SEGUITO LE SUE ORME , CIOE’, DA QUANDO DIO LE HA PARLATO DEL SUO VOLERE DIVINO E DEL NOSTRO PEGGIOR NEMICO CHE E’ L’UMANO VOLERE, ANCHE LUISA SI E’ TUTTA DIVINAZZATA E TRASFORMATA IN DIVINA VOLONTA’, LASCIANDO A NOI SUOI FIGLI LE SUE ORME BENEDETTE NEI SECOLI, PER POTERLA SEGUIRE NELL’UNIONE INDISSOLUBILE CON LA DIVINA VOLONTA’. PER NASCERE IN GESU’ E DENTRO LA DIVINA VOLONTA’, DOBBIAMO AMARE IMMENSAMENTE MARIA E LUISA, DOBBIAMO METTERCI DENTRO IL LORO GREMBO, E FARE TUTTE LE NOSTRE AZIONI IN UNIONE DI VOLONTA’ CON QUESTE DUE IMPAREGGIABILI MADRI, PERCHE’ LORO SONO LE MADRI DI GESU’ E DEL DIVINO VOLERE, E SE VOGLIAMO NASCERE AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA PERFETTISSIMA DI GESU’ E DEL DIVINO VOLERE, DOBBIAMO ESSERE CONCEPITI NEL LORO GREMBO, CHE SONO UN LUOGO DI BENEDIZIONE INFINITA, UN LUOGO TUTTO DIVINO E PURO, E SE FAREMO COSI’, NASCEREMO CON GESU’ E CON LA DIVINA VOLONTA’, IN GESU’ E NELLA DIVINA VOLONTA’, PER GESU’ E PER LA DIVINA VOLONTA’ E VERRANNO I RE E LE REGINE DEL CIELO , DIO CON TUTTI GLI ANGELI, A VEDERE IL GRAN PRODIGIO DELLE NOSTRE NASCITE IN DIO; I NOSTRI PAESI DI NASCITA SARANNO BENEDETTI E LODATI COME BETLEMME; QUANDO NASCEREMO IN QUESTA BETLEMME TUTTA CELESTE , CRESCEREMO COME GESU’, PER MORIRE CON LUI SULLA SUA STESSA CROCE, E RISUSCITEREMO CON LUI, COSI’ MARIA E LUISA POTRANNO NELLE NOSTRE NASCITE, CANTARE IL LORO MAGNIFICAT, PROPRIO COME QUANDO GIOVANNI INTESE TUTTE QUESTE COSE BELLE IN MARIA, E SUSSULTO’ PIENO DI GIOIA E DI GRAZIA NEL SENO DI ELISABETTA SUA MADRE. NEL MAGNIFICAT CHE LA BELLA VERGINE MARIA CANTO’ A DIO, VI E’ DETTO TUTTO DI LEI , DEI SUOI FIGLI E DELLA SCONFITTA DEI LORO NEMICI , MA MARIA E LUISA NON POTRANNO RIPETERE IL LORO CANTO D’AMORE, SE NOI NON ESULTIAMO COME GIOVANNI NELLA REICTA DEL SANTO ROSARIO CON TUTTO IL NOSTRO AMORE INCONDIZIONATO VERSO MARIA E LUISA; E DICIAMO CON LORO:” L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE E IL MIO SPIRITO ESULTA IN DIO MIO SALVATORE, PERCHE’ HA GUARDATO L’UMILTA’ DELLA SUA SPOSA ,D’ORA IN POI TUTTE LE GNERAZIONI MI CHIAMERANNO BEATA , GRANDI COSE HA FATTO IN ME L’ONNIPOTENTE , E SANTO E’ IL SUO NOME ; DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE E’ LA SUA MISERICORDIA, SI STENDE SU QUELLI CHE LO TEMONO, HA SPIEGATO LA POTENZA DEL SUO BRACCIO, HA DISPERSO I SUPERBI NEI PENSIERI DEL LORO CUORE, HA ROVESCIATO I POTENTI DAI TRONI, HA INNALZATO GLI UMILI , HA RICOLMATO DI BENI GLI AFFAMATI, HA RIMANDATO I RICCHI A MANI VUOTE, HA SOCCORSO ISRAELE SUO SERVO, RICORDANDOSI DELLA SUA MISERICORDIA, COME AVEVA PROMESSO AI NOSTRI PADRI AD ABRAMO E ALLA SUA DISCENDENZA PER SEMPRE . AMEN , AMEN , AMEN.
“ MARIA NEL LIBRO DELL’APOCALISSE DI SAN GIOVANNI AP. .”
IL LIBRO DI SAN GIOVANNI APOSTOLO, INIZIA IL SUO RACCONTO CON LA VERGINE REGINA E MADRE DEL DIVINO VOLERE; ECCO COSA DICE : “ VIDI APPARIRE UN SEGNO GRANDIOSO : UNA DONNA VESTITA DI SOLE CON LA LUNA SOTTO I SUOI PIEDI , UN ALTRO SEGNO VIDI, UN DRAGONE ROSSO . LA DONNA ERA INCINTA E STAVA PER PARTORIRE UN MASCHIO, COLUI CHE DOVEVA GOVERNARE LE NAZIONI CON SCETTRO E VERGA DI FERRO , APPENA IL BAMBINO FU’ NATO , FU’ RAPITO PRESSO DIO E PRESSO IL TRONO DI LUI PRIMA CHE IL DRAGONE LO DIVORASSE, PERCHE’ SI ERA POSTO AFFIANCO ALLA DONNA PER FAR CIO’. ALLORA IL DRAGONE SI ADIRO’ CONTRO LA DONNA ,PERCHE’ NON AVEVA POTUTO DIVORARE IL FIGLIO SUO, E VOMITO’ ALLA DONNA UN FIUME D‘ACQUA , MA LE VENNE IN SOCCORSO LA TERRA, CHE SI APRI’ E INGHIOTTI’ L’ACQUA DEL DRAGONE; ALLA DONNA GLI FURONO DATI LE ALI DELL’AQUILA PER VOLARE, ED ELLA SI RIFUGIO’ NEL DESERTO PER 1260 GIORNI, DOVE E’ NUTRITA PER QUESTO SPAZIO DI TEMPO; ALLORA IL DRAGONE PERSEGUITO’ I FIGLI SUOI , CIOE’ COLORO CHE PORTANO LA TESTIMONIANZA DI GESU’ E DEL SUO VANGELO D’AMORE.” .
MARIA SS A MEDJUGORJE OGNI ANNIVERSARIO DELLA SUA PRIMA APPARIZIONE: APPARE ALLA VEGGENTE IVANKA IVANKOVIC, PROPRIO VESTITA DI SOLE, TUTTA DORATA COME IL SOLE DEL DIVINO VOLERE, IL SOLE CHE E’ ANCHE FIGURA DI GESU’, COME DISSE ZACCARIA PADRE DI GIOVANNI BATTISTA NEL SUO CANTICO ISPIRATOGLI DALLO SPIRITO SANTO:” ……PER CUI VERRA’ A VISITARCI DALL’ALTO UN SOLE CHE SORGE PER RISCHIARARE QUELLI CHE STANNO NELLE TENEBRE E NELL’OMBRA DELLA MORTE E DIRIGERE I NOSTRI PASSI SULLA VIA DELLA PACE E TU BAMBINO, SARAI CHIAMATO PROFETA DELL’ALTISSIMO, PERCHE’ ANDRAI INNANZI AL SIGNORE A PREPARARGLI LE STRADE….. “ .
L’APPARIZIONE A MEDJUGORJE AVVENNE PROPRIO PER LA FESTIVITA’ DELLA NASCITA PRODIGIOSA DI GIOVANNI BATTISTA IL 24 GIUGNO 1981 ,E QUINDI OGNI 24 GIUGNO MARIA SS, APPARE VESTITA DI SOLE NEL GIORNO DEL BATTISTA; IL CANTICO DI ZACCARIA COINCIDE ANCHE CON LA NASCITA DEL BATTISTA O MEGLIO,COL GIORNO DELLA SUA CIRCONCISIONE( 8 GIORNI DOPO LA NASCITA); IL BATTISTA E’ L’UNICO SANTO ASSIEME A MARIA SS, CHE LA CHIESA CATTOLICA CELEBRA LA SUA FESTA ANCHE NEL GIORNO DI NASCITA ; TUTTI GLI ALTRI SANTI NON HANNO UNA FESTA IN QUEL GIORNO,MA NEL GIORNO DELLA LORO MORTE O UN GIORNO CHE LA CHIESA HA PREFISSATO COME PER GIOANNI PAOLO II CHE LA SUA FESTIVITA’ RICORRE IL 22 OTTORE, E NON NEL GIORNO DELLA SUA MORTE.
VICINO MEDJUGORJE, NEL PAESE DI THIALJINA, ( DISTA CIRCA 33 KM DA MEDJUGORJE)LA GENTE DEL LUOGO VIDE APPARIRE NEL CIELO IL CARRO CON CAVALLI DI FUOCO DI SANT’ELIA PROFETA; QUESTO PROFETA E’ PATRONO DELLA BOSNIA ERZEGOVINA E FORSE ANCHE DELLA CROAZIA, MEDJUGORJE FA PARTE DELLA BOSNIA ERZEGOVINA E GESU’ DISSE A GLI APOSTOLI, CHE GIOVANNI BATTISTA E L’ELIA CHE TUTTI ATTENDEVANO, PERCHE’ STAVA SCRITTO, CHE DIO AVREBBE MANDATO QUESTO GRANDE PROFETA DI NUOVO SULLA TERRA, PRIMA DELLA VENUTA DEL SIGNORE, MA GESU’ DISSE ANCHE, CHE ELIA DOVRA’ VENIRE DI NUOVO NEGLI ULTIMI TEMPI PRIMA DEL RITORNO GLORIOSO DI GESU’ DAL CIELO: CHE RADUNERA’ TUTTI I POPOLI DELLA TERRA PER IL GIUDIZIO UNIVERSALE. UNA BELLISSIMA E MIRACOLOSA STATUA DI MARIA SS (L’IMMACOLATA), CHE TUTTO IL MONDO VENERA CON IL NOME:”REGINA DELLA PACE”, SI TROVA PROPRIO DENTRO LA CHIESA DI THIALJINA, CHE FU’ COSTRUITA PROPRIO DOPO QUEL MIRACOLO DEL CARRO CON CAVALLI DI FUOCO NEL CIELO DI SANT’ ELIA PROFETA; QUESTA CHIESA FU’ DEDICATA, PROPRIO AL PROFETA ELIA. QUESTI EVENTI SONO STRETTAMENTI LEGATI FRA DI LORO : DIO E MARIA SS, CI VOGLIONO FAR COMPRENDERE, CHE IL PROFETA ELIA CHE FU’ ANCHE GIOVANNI BATTISTA, E’ TORNATO DI NUOVO SULLA TERRA, MANDATO DA MARIA SS, PER RESTAURARE COME DISSE GESU’ : OGNI COSA, E VERRA’ A GOVERNARE LE NAZIONI DEL MONDO, CON SCETTRO E VERGA DI FERRO; QUESTO RITORNO DI ELIA COINCIDE CON IL RITORNO DEL 7° DISCENDENTE DI ADAMO : ENOCH; NON SONO QUESTE REINCARNAZIONI, PERCHE’ QUESTI 2 PROFETI NON MORIRONO; IL LORO CORPO INSIEME ALL’ANIMA, FURONO RAPITI PRESSO DIO , PERCHE’ CAMMINARONO CON DIO E DIO LI PRESERVO’ DALLA CORRUZIONE ; DELLA LORO VENUTA NE PARLA ANCHE GIOVANNI APOSTOLO, NEL LIBRO DELL’APOCALISSE 11, CIOE’ NEL CAPITOLO 11, DOVE DIO DICE :” ECCO IO MANDO I MIEI 2 TESTIMONI , I 2 ULIVI CHE STANNO DAVANTI ALL’ALTARE DEL SIGNORE; AVRANNO OGNI POTERE DA DIO, ANCHE DI MANDARE CASTIGHI CONTRO I NEMICI DI DIO, MA L’ANTICRISTO LI UCCIDERA’ E DOPO 3 GIORNI E MEZZO QUESTI 2 PROFETI RISORGERANNO, E ASCENDERANNO AL CIELO DAVANTI A GLI OCCHI DEI LORO NEMICI. SE CERCATE SU INTERNET: LE PROFEZIE SUL GRANDE PAPA E SUL GRAN MONARCA E SU ELIA ED ENOCH, SCOPRIRETE MOLTE RIVELAZIONI INTERESSANTI SU QUESTI 2 PROFETI, CHE SARANNO L’ULTIMO PAPA E L’ULTIMO VERO IMPERATORE CRISTIANO DEL MONDO; SAN MALACHIA, ELENCA TUTTI I PAPI, CHE SI DOVEVANO SUCCEDERE DURANTE LA SUA VITA FINO ALLA FINE DEI TEMPI, E L’ULTIMO PAPA DELLA SUA LISTA LO CHIAMA:” PIETRO IL ROMANO CHE CAMMINERA’ PER MOLTE TRIBOLAZIONI” ,IO CREDO CHE SIA, PROPRIO PAPA FRANCESCO , ; IL SUO PREDECESSORE LO HA CHIAMATO :” GLORIA DELL’ULIVO” , CIOE’ PAPA BENEDETTO XVI, DOVEVA VEDERE CON I SUOI OCCHI LA GLORIA DELL’ULIVO, L’ULIVO, DI CUI PARLA GIOVANNI EVANGELISTA NEL CAPITOLO 11 DELL’APOCALISSE:” ECCO IO MANDO I MIEI DUE ULIVI”; ELIA ED ENOCH , CIOE’: IL GRAN MONARCA ED IL GRANDE PAPA, SONO QUESTI 2 ULIVI CHE PORTANO LA VERA PACE AD UNA GENERAZIONE CHE E’ PIU’ PERVERTITA DI QUELLA DEI TEMPI DI NOE’ QUANDO DIO MANDO’ IL DILUVIO DI ACQUA( OGGI INVECE MANDERA’ IL DILUVIO DI ACQUA E FUOCO) E COME NOE’, CHE MANDO’ UNA COLOMBA CHE GLI RITORNO’ CON UN RAMOSCELLO D’ULIVO NEL BECCO(SIMBOLO DELLA PACE FRA DIO E L’UOMO) CHE INDICAVA APPUNTO CHE LE ACQUE DILUVIANE SI STAVANO PROSCIUGANDO SU UNA PARTE DELLA TERRA, PORTANDO LA GIOIA E LA SPERANZA SUGLI SCAMPATI DENTRO L’ARCA , COSI’ ANCHE QUESTI 2 PROFETI CI FARANNO ENTRARE NELLA VERA ARCA DI SALVEZZA, CHE E’ MARIA SS CHE PORTA IL SUO FRUTTO BENEDETTO DI SALVEZZA, CIOE’ GESU’ CRISTO REDENTORRE NEL SUO GREMBO, E COME ELIA CHE NASCERA’ SPIRITUALMENTE DALLA DONNA VESTITA DI SOLE CHE RAFFIGURA MARIA SS E LA CHIESA E GOVERNERA’ CON SCETTRO E VERGA DI FERRO, COSI’ ANCHE GLI ALTRI FIGLI, QUELLI CHE IL DRAGONE PERSEGUITERA’ PER UCCIDERLI, NASCERANNO DAL GREMBO DI MARIA , TROVANDO UN LUOGO SICURISSIMO IN MARIA ,PIU’ DELL’ARCA DI NOE’ CHE POTETTE SOLO CONSERVARLI IN VITA , A GLI SCAMPATI , PER QUEI 400 GIORNI CIRCA DI ACQUE DILUVIANE. MARIA NON PER 400 GIORNI CI CONSERVA, MA PER TUTTA LA NOSTRA VITA E PER TUTTA L’ETERNTA’, E OLTRE A CONSERVARCI IN VITA DI GRAZIA , CI FARA’ CRESCERE IMMENSAMENTE IN GRAZIE, COME HA FATTO CON IL SUO FIGLIO GESU’, CHE CRESCEVA IN GRAZIA E SANTITA’ ( COME UOMO NON COME DIO, PERCHE’ DIO NON HA BISOGNO DI CRESCERE, PERCHE’ E’ INFINITO) DA AMMIRARE TUTTI , ANCHE I SUOI STESSI NEMICI.
CONTINUAZIONE DELLE 24 ORE DELLA PASSIONE DI MARIA SS
TREDICESIMA ORA
PRIGIONIA DI GESU’
OH DOLCE MADRE MIA, QUANTO FU’ DURA , QUESTA ORA DI PRIGIONIA DEL TUO CARO GESU’ E CONSEGUENTEMENTE LO FU’ ANCHE PER TE, CHE ERI LA SUA PERFETTA COPIA, IN CUI GESU’ RIFLETTEVA OGNI SUA AZIONE INTERNA ED ESTERNA DEL SUO CORPO , DELLA SUA ANIMA E DELLA SUA DIVINITA’; IO ENTRO E MI FONDO IN TE, OH MADRE MIA , PER CONSOLARTI E RIPARARTI DELLE CATENE E FUNI CHE TI SOFFOCANO, E NON TI FANNO MUOVERE DI UN PALMO; IL TUO VISO NEL VISO DI GESU’ E’ ANCORA SPORCO DI SANGUE E DI SPUTI FETENTI, CHE SE PUR INVISIBILI NEL TUO VISO CANDIDO SONO PIU’ CHE REALI E VERI, E TI PROVOCANO RIBREZZO E TRISTEZZA PER L’ODIO SATANICO DEGLI UOMINI, CHE SI ACCANIRONO NEI VOSTRI SANTISSIMI VOLTI CHE UN TEMPO ERANO LA DELIZIA DEGLI ANGELI,DEGLI APOSTOLI E DEI PECCATORI PENTITI, MA CHE, IN QUESTE ORE, SONO IMMERSI NELLA TRISTEZZA E ANGOSCIA PIU’ PROFONDA, E QUELLO DI GESU’, E’ TUTTO GONFIO PER GLI SCHIAFFI E PUGNI RICEVUTI, ED IL SANGUE GLI COPRE PARTE DEL VISO; GIA’ INIZIA A SEMBRARE AL VOLTO DI UN LEBBROSO CHE NON ATTIRA PIU’ GLI SGUARDI DEGLI UOMINI, CHE INVECE SI MOSTRANO RILUTTANTI E SCHIFATI A GUARDARLO ADESSO. SONO MEZZI CHE IL PADRE VUOLE DA VOI E DA NOI ; DA VOI, PER RIPARARE I TANTI SGUARDI E VOLTI DELLE CREATURE, CHE QUESTI,, INVECE DI GUARDARE LA BELLEZZA DI DIO E IL SUO AMORE, SI CONTENTANO DI COMUNE COSE CREATE CHE DI BELLEZZA HANNO SOLO L’APPARENZA MA NON LA CONSISTENZA E LA SOSTANZA; CHI GUARDA UNA DONNA SENZA L’AMORE DI DIO NEL SUO CUORE E RESTA SFREGIATO NELL’ANIMA DALLE PASSIONI CARNALI PER UNA DONNA; CHI GUARDA IL POTERE CORROTTO PER EGOISMO E AMOR PROPRIO E NON PER AIUTARE E SERVIRE CON AMORE I FIGLI DI DIO; CHI SI GUARDA ALLO SPECCHIO VANITOSAMENTE RIEMPIENDOSI DI ORGOGLIO COME SATANA, CHE PRECIPITO’ DALL’ALTO, NEGLI INFERI PIU’ PROFONDI; CHI GUARDA LE AUTO COME OGGETTO DESIDERABILE E AMABILE, MENTRE QUESTE COSE NON POSSONO RICAMBIARLO MAI , PERCHE’ NON SONO DIO E NON HANNO UN ANIMA DIVINA; ED IO MADRE MIA , METTO IL MIO VISO, I MIEI OCCHI, I MIEI SGUARDI, I MIEI ORECCHI, IL MIO UDITO, LA MIA BOCCA, LA MIA LINGUA, LA MIA VOCE, LA MIA PAROLA, TUTTO IL MIO CORPO , L’ANIMA, LE MIE AZIONI ECC., NEI VOSTRI; PER IMPREGNARMI INTERAMENTE DEL VOSTRO SPIRITO, DEL VOSTRO VOLERE, DEL VOSTRO SANGUE E DELLE VOSTRE LACRIME, DI TUTTO IL VOSTRO ESSERE AMABILISSIMO, CHE SONO I SOLI DEGNI DI ESSERE AMATI, GUARDATI E CONOSCIUTI, E LO FACCIO A NOME MIO E DI TUTTI , PULENDOVI ANCHE IL VOSTRO VOLTO, CHE PER ME RIMANE SEMPRE AMABILE E DESIDERABILE ANCHE SE E’ SFIGURATO, ANZI EMANA ANCOR PIU’ INTENSAMENTE AMORE, PUREZZA E TENEREZZA DIVINA DA RAPIRMI E CONSOLARMI DI PIU’; COME E’ PROPRIO VERO CHE IL PECCATO ACCIECA L’UOMO E LO RENDE UN MOSTRO INFERNALE, SEMBRA CHE LA LORO INVIDIA NEL VEDERE I VOSTRI VOLTI COSI’ BELLI E AMABILI, LI FA ACCANIRE DI PIU’ PER NON SOFFRIRE LA PROPRIA VERGOGNA CHE HANNO DEI LORO INFERNALI VOLTI DI BRUTTEZZA, TRISTEZZA, PAURA E ANGOSCIA, DI CUI NE SONO SATURI DELL’ESSERE DI SATANA; MA VOGLIO CONSOLARVI E RIPARARVI MADRE MIA, PRENDENDO SU DI ME QUESTO LORO ACCANIMENTO VERSO DI VOI, RIVESTENDOMI COMPLETAMENTE DI VOI DEL VOSTRO CORPO, DELLA VOSTRA ANIMA, DEL VOSTRO SPIRITO E VOLONTA’, COSI’ CHE VERRANNO A SCAGLIARSI TUTTI SOPRA DI ME CON I LORO PECCATI E PENE E VI LASCERANNO IN PACE FINALMENTE; PERCHE’ NON POSSO PERMETTERE AL MIO CUORE DI GIRARSI DA UN'ALTRA PARTE, PER NON VEDERE QUELLO CHE STATE SOFFRENDO E QUELLO CHE SOFFRIRETE, E PER RIMANERE LIBERO DA QUESTO DOLORE; NO OH MADRE MIA , CON TUTTE LE MIE FORZE MI OPPONGO A QUESTE TENTAZIONI DIABOLICHE, CHE MI VOGLIONO DISTOGLIERE LO SGUARDO DA VOI SOFFERENTI CHE MI CHIEDONO AIUTO E SOCCORSO D’AMORE; MA IO NON VOGLIO SOLO AMARVI, MA LIBERARVI CON LA MIA PARTECIPAZIONE SENZA LAMENTELE ALL’OPERA GRANDE DELLA SALVEZZA DEGLI UOMINI; IN VOI TROVERO’ TUTTI I RIMEDI PER CONVERTIRE QUESTI CARNEFICI PECCATORI; NELLA DIVINA VOLONTA’ PERCIO’, MI METTO SUBITO ALL’OPERA PER SALVARLI E SANTIFICARLI TUTTI CON I MEZZI INFINITI E RICCHISSIMI DI GRAZIE IMMENSE CHE CI AVETE DATO CON LA VOSTRA VITA, PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE; PERCIO’ METTO I VOSTRI SGUARDI AMABILISSIMI E SEMPRE PURISSIMI NEI LORO SGUARDI CIECHI DI ODIO, METTO LE VOSTRE VOCI DOLCISSIME E MELODIOSE E LE VOSTRE PAROLE DIVINE IN QUELLE LORO, I VOSTRI PASSI E LE VOSTRE OPERE E LE VOSTRE CATENE, PIAGHE, SANGUE E LACRIME IN QUELLE LORO E IN TUTTE LE LORO AZIONI, CHE RESTERANNO LEGATI DALLE VOSTRE, PER NON ANDARE VERSO L’INFERNO, VERSO L’ERRORE E IL BUIO DELL’ANIMA; CON LE VOSTRE LACRIME LAVIAMO I LORO PECCATI E LE LORO PASSIONI CATTIVE, LA LORO ANIMA ; CON IL VOSTRO SANGUE RIVIVRANNO COME NUOVI PER UNA VITA SANA E SANTA SEMPRE UNITA AL VOSTRO VOLERE; CON LE VOSTRE PIAGHE RISANIAMO LE LORO PIAGHE MALATE DELL’ANIMA E DEL CORPO E RIVESTIAMOLE NEL CORPO E NELL’ANIMA DI VOI STESSI, E LEGHIAMO LA LORO VOLONTA’ UMANA CON I VOSTRI ATTI DIVINI E CON LE VOSTRE CATENE E FUNI. VI AMO INFINITAMENTE NEL PADRE A NOME MIO E DI TUTTI BENEDICENDOVI E RINGRAZIANDOVI ETERNAMENTE NEL DIVINO VOLERE.
QUATTORDICESIMA ORA
GESU’ DI NUOVO INNANZI A CAIFA E POI CONDOTTO DA PILATO( DALLE 6 ALLE 7 DI MATTINO)
OH DOLCISSIMA MADRE MIA , SIETE GIUNTI CON GESU’ NEL PALAZZO DEI LUPI FAMELICI, CHE VOGLIONO SPIARE TUTTO DI VOI PER POTERVI CONDANNARE PIU’ PRESTO POSSIBILE ALLA MORTE; CAIFA VEDENDO GESU’ COSI’ MAL RIDOTTO E PENANTE NE E’ CONTENTO, COSI’ ANCHE GLI ALTRI FIGLI DI SATANA CHE SONO IN QUESTO TRIBUNALE INFERNALE, TU E GESU’ RISPONDETE ALLE DOMANDE DEI VOSTRI E NOSTRI NEMICI CON LA PURA VERITA’; GESU’ DICE A CAIFA :” SI , IO SONO IL VERO FIGLIO DI DIO, L’UNIGENITO” E TUTTI GRIDANO PER NO SENTIRLO PARLARE DI PIU’: “ E’ REO DI MORTE” , LORO CHE ERANO GIA’ CON LO SPIRITO ALL’INFERNO NEL LUOGO DELLA VERA MORTE DELL’ANIMA, VOGLIONO FAR MORIRE COLUI CHE E’ LA VITA DI TUTTO . QUANTI OH MADRE MIA, GIOISCONO NEL VEDERE IL TUO ROSARIO E IL NOME TUO BENEDETTISSIMO NEI SECOLI, DISPREZZATO, DERISO O EMARGINATO? TUTTI I TUOI NEMICI TI VOGLIONO ELIMINARE, SPECIALMENTE QUELLI DENTRO LA CHIESA CATTOLICA, E I SACERDOTI, CHE NON VOGLIONO FARTI CONOSCERE PER QUELLO CHE SEI VERAMENTE PER DIO ; NON HO MAI SENTITO UN SOLO SACERDOTE CHE DICA DI TE, CHE SEI LA CORREDENTRICE, LA MEDIATRICE E DISPENSATRICE DI TUTTE LE GRAZIE DI DIO , COLEI CHE E’ INCARICATA DAL PADRE A CONCEPIRE E PARTORIRE IN GESU’ , TUTTI I FIGLI DI DIO A IMMAGINE PERFETTISSIMA DEL TUO FIGLIO UNIGENITO E PRIMOGENITO, PERCIO’ IO NEL DIVINO VOLERE, METTO TUTTI I TUOI FIGLI NEL TUO CUORE IMMACOLATO E ADDOLORATO E DENTRO IL TUO GREMBO, E ANCHE IO MI CI RINCHIUDO DENTRO PER SEMPRE , PER L’ETERNITA’; NEL TUO CUORE RIFUGIO DEI PECCATORI I NOSTRI NEMICI NON POSSONO VENIRE A DISTURBARCI E A CONDANNARCI, PERCHE’ E’ IL NOSTRO PARADISO E NON E’ DATO DI ENTRARE AI FIGLI DI SATANA , NE A QUEST’ANGELO PREVARICATORE CHE FUGGE VIA PIENO DI CONFUSIONE E RABBIA, A VEDERCI DENTRO IL TUO CUORE, DENTRO IL TUO AMORE IMMENSO.
QUINDICESIMA ORA
GESU’ INNANZI A PILATO E AD ERODE ( DALLE 7 ALLE 8)
OH DOLCISSIMA MADRE MIA TENERISSIMA, SE NELL’ORA PRECEDENTE TU E IL NOSTRO GESU’, AVETE ATTESTATO CON CORAGGIO LA VERITA’, CHE VOI SIETE IL FIGLIO E LA MADRE DI DIO, QUI IN QUEST’ORA VOI ATTESTATE ANCORA CON CORAGGIO, CHE VOI SIETE IL RE E LA REGINA DEL CIELO, DEL DIVINO VOLERE E DEI CUORI, E CHE IL VOSTRO REGNO NON SI COMFORMA AI REGNI DI QUESTA TERRA, CHE SONO DEL TUTTO ESTRANEI E DISINTERESSATI A DIO E AD OPERARE CON AMORE E GIUSTIZIA DIVINA, DIFENDENDO I GIUSTI E SOCCORRENDO I MISERIE E I DEBOLI; I REGNI DI QUESTO MONDO DERIDONO I SANTI E LE COSE DI DIO, COME HA FATTO IL RE ERODE CON TE E GESU’ , E ALTRI NON PARLANO MAI DI VOI, E NON SEGUONO MAI IL VOSTRO VOLERE, AFFIDANDOSI AL LORO VOLERE DEBOLE E INCOSTANTE, CHE CEDERA’ SEMPRE DAVANTI ALLE MINACCE DEI DEMONI E DEGLI UOMINI, PROPRIO COME IL GOVERNATORE PILATO CHE PUR VEDENDO L’AMORE E L’INNOCENZA VOSTRA, ALLA FINE SI LAVO’ LE MANI , CONSEGNANDOVI IN MANO DEI NEMICI ; VOI IN QUEST’ORA VOLETE PROPRIO RIPARARE, TUTTI QUESTI PECCATI DI CHI CI GOVERNA SENZA L’AMORE VERO DI DIO , E DATE AIUTO A TUTTI I VOSTRI FIGLI CHE SI TROVANO A SUBIRE INGIUSTIZIE, ABBANDONI, CALUNNIE, DERISIONI E MALTRATTAMENTI DI OGNI GENERE DAI LORO NEMICI. IO PURE VOGLIO UNIRMI A VOI , E FACCIO TUTTI I VOSTRI SANTI ATTI DI MANSUETUDINE IN UNIONE CON VOI , CONSOLANDOVI E RIPARANDO TUTTE LE NEGLIGENZE E LE INDIFFERENZE DELL’UMANITA’ CORROTTA. VI BACIO E VI ABBRACCIO RINGRAZIANDOVI INFINITAMENTE DI TUTTO IL VOSTRO AMORE PENANTE, CHE AVETE MANIFESTATO PER NOI VOSTRI FIGLI , CONSEGNANDOVI IN MANO AI POTENTI E AL POPOLO, PER LIBERARCI DA OGNI DESIDERIO CATTIVO E INSANO DI ASPIRARE ALLE COSE FASCINOSE, LUNSIGHIERE E COMODE DEL MONDO, E VI AMO INFINITAMENTE MIO TUTTO.
SEDICESIMA ORA
GESU’ E RIPORTATO DA PILATO E VIENE FLAGELLATO ( DALLE 8 ALLE 9
OH MADRE MIA , PERDONATECI E CONVERTITE I NOSTRI CUORI A VOI CHE VI CAUSIAMO DOLORI E SPASIMI A MAI FINIRE ;GESU’ PUR ESSENDO L’INNOCENTE E SENZA COLPA ALCUNA, VIENE CONDANNATO DA TUTTI NOI A MORTE; SI, GLI DIAMO MORTE OGNI VOLTA CHE CON IL NOSTRO VOLERE UMANO NON FACCIAMO IL DIVINO VOLERE E NON CI UNIAMO AD ESSO, CHE E’ ANCHE IL TUO VOLERE, E COSI’ UCCIDIAMO ANCHE TE OH MADRE PIETOSISSMA E CARA. TU CI SOVVIENI AD OGNI NOSTRA NECESSITA’ DELL’ANIMA E DEL CORPO, MA NOI NON SCEGLIENDO MAI IL TUO VOLERE CHE CI OFFRE OGNI AIUTO NEL NOSTRO INTIMO, FACCIAMO SEMPRE QUELLO CHE NON E’ IL TUO VOLERE SANTISSIMO, E COSI’ SCEGLIAMO IL BARABBA DEL NOSTRO VOLERE UMANO , O PEGGIO ANCORA IL BARABBA SATANICO, CHE AMBEDUE SI OPPONGONO SEMPRE AL TUO VOLERE DI LUCE E DI AMORE, E COSI’ TI CONDANNIAMO A MORTE ; ANCHE NEI NOSTRI CUORI TI DIAMO TANTE MORTI, CHE COME SPADE TI TRAFFIGONO L’ANIMA, IL CORPO ED IL TUO CUORE DOLCISSIMO, OGNI VOLTA CHE NON FACCIAMO IN TUO ONORE, IL SANTO ROSARIO, O QUALCHE DEVOZIONE VERSO DI TE COSI’ SANA E SALUTARE, E SCEGLIAMO DI PASSARE IL NOSTRO TEMPO CHE DIO CI HA DONATO PER CONOSCERLO E AMARLO, IN COSE INUTILI E SENZA DIO, O ANCHE IN COSE PERICOLOSE E SATANICHE COME LO SPIRITISMO, LA MAGIA, LA STREGONERIA, L’OROSCOPO O IL SEGUIRE I FALSI PROFETI E FALSI DEVOTI , O I FALSI SACERDOTI CHE SI APPOSTANO NEI NASCONDIGLI DEL NOSTRO CUORE, PER AVVELENARCI E RIEMPIRCI DI FALSITA’ , ERRORI, ERESIE E DI SPIRITO MALEFICO; OH QUANTE VOLTE TI UCCIDIAMO E TRAFIGGIAMO AL CUORE, OH MADRE TENERA E ADDOLORATA, ED IO PER CONSOLARTI, VENGO NEL TUO CUORE CON GESU’, A RIEMPIRLO DEL NOSTRO AMORE FILIARE, E CON TENEREZZA TI DICIAMO: TI AMO MIA DOLCISSIMA MAMMA! E TI CONSEGNIAMO PER SEMPRE I NOSTRI CUORI ED IL NOSTRO VOLERE, CHE E’ QUELLO DEL PADRE E QUELLO TUO , E LO FACCIAMO A NOME DI TUTTI , FACENDO ENTRARE TUTTI DENTRO IL TUO CUORE, CHE E’ LA VERA ARCA DI SALVEZZA, PERCHE’ E’ UNITO SEMPRE AL CUORE DI GESU’ REDENTORE. VENGO DENTRO DI TE OH MADRE MIA, PER FAR DA SCUDO A TE E GESU’, DEI COLPI DI FLAGELLI TREMENDI, CHE SUBISTE E CHE SCARNIFICARONO E DISSANGUARONO L’ADORABILE CORPO DI GESU’, CHE FU’ FLAGELLATO A MORTE IN 3 SEQUENZE DIVERSE CON 3 TIPI DI FLAGELLI UNO PIU’ TERRIFICANTE DELL’ALTRO; SPECIALMENTE L’ULTIMO FLAGELLO, CHE CONTENEVA UNCINI DI FERRO CHE GLI STRAPPARONO TANTI PEZZETTI DI CARNE, SIMBOLO QUESTI DELLE ANIME CHE SI SONO SEPARATE DALLA CHIESA, FORMANDO SETTE RELIGIOSE CHE NON PORTANO A NIENTE , MA SOLO A DISCORDIE E SEPARAZIONE DALLA VOLONTA’ DI DIO E DALLA TUA SANTISSIMA VOLONTA’ , E TU SENTIVI AL VIVO QUESTI COLPI E STRAPPI,PERCHE’ IL TUO AMORE IMMENSO PER GESU’ TUO FIGLIO , TI FACEVA FONDERE IN LUI IN UNA COSA SOLA. ED IO MADRE MIA, MI PRENDO TUTTO L’AMORE INFINITO DI GESU’ PER TE , PER FONDERMI ANCH’IO IN UNA SOLA COSA CON VOI, E COSI’ POTER SENTIRE TUTTI QUESTI FLAGELLI SOPRA DI ME, E NON SOLO QUESTI FLAGELLI CHE PUR NELLA LORO BRUTALITA’ DISUMANA NON FURONO INFINITI MA EBBERO UN NUMERO DI COLPI FINITI, MA ANCHE, I FLAGELLI DI FUOCO E DI LUCE DELL’AMORE DIVINO E DEL DIVINO VOLERE SOPRA L’ANIMA DI GESU’ E TUA, CHE FURONO INFINITI ED ETERNI; L’AMORE INFINITO DI DIO, RICHIEDEVA LA RIPARAZIONE DI TUTTE LE VOLTE CHE LA CREATURA L’AVEVA RIFIUTATO, RIGGETTANDOLO VIA PER SEGUIRE ALTRI AMORI FALSI O ADDIRITTURA PER SEGUIRE L’ODIO, CHE E’ UN SENTIMENTO CONTRAPPOSTO ALL’AMORE E NEMICO DELL’AMORE; GRAZIE VI RENDO INFINITAMENTE NEL DIVINO VOLERE, E VI BACIO E ABBRACCIO CON AMORE INFINITO, CHE MI DARA’ IL PADRE CON LO SPIRITO SANTO, PER RICAMBIARVI DI TUTTI I BENEFICI CHE CI AVETE DATO CON IL TUO FIGLIO GESU’ , PER CONSOLARVI , E RIPARARE OGNI TORTO CHE AVETE SUBITO PER IL NOSTRO DISAMORE O POCO AMORE CHE ABBIAMO AVUTO VERSO DI VOI , SPECIALMENTE IN QUESTO MOMENTO DI DOLORE CHE AVETE SOFFERTO TANTISSIMO..
DICIESETTISIMA ORA
“GESU’ CONDANNATO DA TUTTO IL POPOLO E CORONATO DI SPINE”(DALLE 9 ALLE 10 DI MATTINO)
OH DOLCISSIMA MADRE MIA, IL TUO CARO GESU’ VIENE CORONATO DI SPINE, PER 2 VOLTE GLI E LA TOGLIERANNO QUESTA CORONA DOLOROSISSIMA, E PER TRE VOLTE GLI E LA METTERANNO DI NUOVO SUL CAPO , E COSI’ LE SPINE NEL SUO CAPO ADORABILISSIMO FURONO MOLTEPLICI, E ALCUNE DI QUESTE TOGLIENDOLE LA CORONA RIMASERO DENTRO LA TESTA; ALTRE PENETRARONO NELL’OCCHIO, NELLA BOCCA,NELL’ORECCHIO E NELLA NUCA; MA CIO’ CHE VI FECERO PIU’ SOFFRIRE A TE E A GESU’, FURONO GLI INFINITI PECCATI CHE SI COMMETTONO CON IL PENSIERO CATTIVO, CHE NON UNENDOSI ALLA DIVINA VOLONTA’ E AL DIVINO AMORE , QUESTI NE RICHIEDEVANO LA TOTALE SODDISFAZIONE DA VOI , E OLTRE AI PECCATI CHE VI TORMENTAVANO LA VOSTRA POVERA TESTA, SUBIVATE ANCHE LA CORONAZIONE DI FUOCO E DI LUCE DEL DIVINO AMORE E DEL DIVINO VOLERE DI INFINITO PESO, CHE VI SCHIACCIAVA COME UNA PRESSA LA CARA MENTE VOSTRA. IO ENTRO IN VOI NEL DIVINO VOLERE, PER PRENDERMI IO TUTTI I MALI CHE SONO RICADUTI SOPRA DI VOI; CON QUESTA CORONAZIONE DI SPINE E DI SPINE DI FUOCO E DI LUCE CHE ADESSO HO IO SUL MIO CAPO, VOGLIO COMANDARE A TUTTE LE CREATURE , AI DEMONI , DI NON TORMENTARE PIU’ VOI, SPECIALMENTE CON I PENSIERI CATTIVI E CON GLI AFFETTI CATTIVI DEL CUORE; VOGLIO COMANDARE IN SPECIAL MODO A TUTTI QUELLI CHE COMANDANO LA SOCIETA’ E I POPOLI, DI UNIRE LE LORO MENTI ALLE VOSTRE E LA LORO VOLONTA’ UMANA ALLA DIVINA VOLONTA’; COSI’ CHE NON COMMETTERANNO MAI PIU’ CATTIVERIE, ERRORI E DISTRAZIONI, E CONDUCANO I POPOLI ALLA VOSTRA DEVOZIONE, E SPECIALMENTE VI FACCIANO ONORARE LE SOFFERENZE CHE PATISTE TU E GESU’ IN QUEST’ORA DI CORONAZIONE DI SPINE, COSI’ CHE NE RICEVERANNO LUMI INFINITI PER DIRIGERE I POPOLI ALLA VERITA’ TUTTA INTERA E AL VERO AMORE VERSO DIO ED IL PROSSIMO, CON VERO SPIRITO DI SERVIZIO E CARITA’ VERSO I PIU’ BISOGNOSI DELLA DIVINA MISERICORDIA; QUESTE 3 CORONE LI METTO NEL LORO CAPO E NEL CAPO DI TUTTE LE GENERAZIONI, PERCHE’ ESCA DALLE LORO MENTI, OGNI PENSIERO CHE NON VIENE DA VOI , DAL DIVINO VOLERE E DAL DIVINO AMORE, E RESTINO LEGATI PER SEMPRE AI VOSTRI SANTI PENSIERI E AFFETTI DEL CUORE; PUNGO CON QUESTE SPINE DI LEGNO, DI FUOCO E DI LUCE, I LORO CUORI, PER FAR USCIRE CIO’ CHE NON VI APPARTIENE, PER APRIRE LE VIE NEL LORO CUORE, E PER FAR ENTRARE I VOSTRI AFFETTI E DESIDERI SANTISSIMI DI AMORE E DI PERDONO INFINITO SENZA RISERVE. VI BACIO IL CAPO ED IL CUORE, CARA MADRE NOSTRA , CONSEGNANDOVI TUTTI I MIEI PENSIERI , AFFETTI,AZIONI E LA MIA COMPLETA VOLONTA’, E LO FACCIO A NOME MIO E DI TUTTI , CONSACRANDOVELI PER L’ETERNTA’ CON TUTTO IL NOSTRO ESSERE , E VI RINGRAZIO E VI AMO INFINITAMENTE, NELLA DIVINA VOLONTA’ .
DICIOTTESIMA ORA
GESU’ PRENDE LA SUA CROCE E VA VERSO IL GOLGOTA(DALLE 10 ALLE 11)
OH DOLCISSIMA E PIETOSISSIMA MAMMA , LE SOFFERENZE TUE E DI GESU’ NON SONO ANCORA FINITE , ANZI AUMENTANO IN INTENSITA’ , DOLORE E AMORE; PERCHE’ E’ PER AMORE, CHE VOI VI IMMOLATE SEMPRE PIU’ CON NUOVI ATROCI TORMENTI, LA CROCE TANTO DESIDERATA DA VOI E’ ARRIVATA, E VOI LA PORTATE CON IMMENSO AMORE, VEDENDO IN QUESTA CROCE TUTTE LE ANIME DI TUTTI I TEMPI CHE VI PROCURANO CON I LORO PECCATI E PENE, UNA CROCE LUNGA E PESANTE, TANT’E’ CHE VI CAUSERA’ LA PIAGA SULLA SPALLA PROFONDA FINO ALL’OSSO, CHE GESU’ RIVELO’ A SAN BERNARDO ESSERLE PIU’ DOLOROSA DELLE ALTRE, E CHE NON NEGHERA’ NIENTE, A CHI VENERERA’ QUESTA PIAGA TANTO PROFONDA E DOLOROSA; TU E GESU’ CADETE PARECCHIE VOLTE SOTTO IL SUO PESO ,E QUESTO VI PROCURA NUOVE APERTURE DELLE PIAGHE, E NUOVA FUORIUSCITA DI SANGUE; LA VERONICA CONSOLA GESU’ ASCIUGANGOGLI IL VOLTO INSANGUINATO, E VOI LA RICAMBIATE, IMPRIMENDO IN ESSO IL VOSTRO VOLTO SANTISSIMO; ANCHE IO , VI CHIEDO DI IMPRIMERE IL VOSTRO VOLTO SS. NEI NOSTRI VOLTI , NEI NOSTRI RICORDI E NEI NOSTRI CUORI , MA ANCHE NEI NOSTRI FAZZOLETTI , LENZUOLA, TOVAGLIE ECC. COSI’ CHE CI RICHIAMINO SEMPRE ALLA VOSTRA TERRIBILE AGONIA DELLE 24 ORE E CI LIBERINO DA OGNI TENTAZIONE DI NON PENSARE A VOI ANCHE PER UN SOLO ISTANTE. ENTRO NELLA VOSTRA UMANITA’ E MI FONDO NEL DIVINO VOLERE PER PRENDERMI IO LA VOSTRA INFINITA CROCE , TUTTI I VOSTRI TORMENTI E PENE, CHE I PECCATORI ,, IL DIVINO VOLERE E IL DIVINO AMORE, VI CAUSANO, NON LASCIANDOVI MAI ALCUNA TREGUA. QUESTA CROCE LA METTO SULLE SPALLE DI TUTTI ,AFFINCHE’ SE VOGLIONO PERSISTERE NEL CAMMINO VERSO L’INFERNO, ESSA LI FERMI N TEMPO E LI SANTIFICHI IN TUTTO IL LORO ESSERE, TRASFORMANDOLI A VOSTRA PERFETTISSIMA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, E QUESTA BENEDETTISSIMA CROCE VOSTRA ,LI LIBERI DALLA CROCE TENEBROSA CHE IL MALIGNO , IL PECCATO E L’UMANO VOLERE, GLI HANNO PROCURATO, RENDENDOLI SEMPRE PIU’ TRISTI E PIU’ DISPERATI; LA CROCE VOSTRA LA METTO SULLE SPALLE DEI DROGATI, DEGLI UBRIACONI, DEI VIZIOSI, PER PURIFICARLI DA OGNI DIPENDENZA VANA E CATTIVA; LA METTO SULLE SPALLE DEI SACERDOTI, PER TRASFORMARLI IN VOI ; AFFINCHE’ CON LA LORO CROCE SANTA E CON LE LORO OPERE BUONE, SALVINO UN NUMERO INFINITO DI ANIME CHE VIVONO NEI PECCATI PIU’ TENEBROSI E PERICOLOSI; LA METTO NEI RELIGIOSI TUTTI, AFFINCHE’ DIANO BUONI E SANTI ESEMPI DI SOPPORTAZIONE, PACE, GIOIA, MITEZZA E ABNEGAZIONE, E DIANO LUCE A TUTTI QUELLI CHE INCONTRANO; LA METTO SULLE SPALLE DI PAPA FRANCESCO , DEI CARDINALI, VESCOVI ,POLITICI, AMMINISTRATORI E GIUDICI, AFFINCHE’ PORTINO SULLE LORO SPALLE TUTTI I POPOLI DELLA TERRA, TRASFORMANDOLI DA LUPI IN PECORELLE DOCILI E MANSUETI; LA METTO SULLE SPALLE DEGLI AMMALATI , DEI SENZA TETTO, DEI POVERI; AFFINCHE’ RESTINO SANTIFICATE E ADDOLCITE LE LORO SOFFERENZE ; LA METTO SULLE SPALLE DEGLI AGONIZZANTI; AFFINCHE’ SIANO LIBERATI DAL PESO DELLA MORTE E RISORGANO A VITA ETERNA AFFIANCO A TE NEL CIELO; LA METTO SULLE SPALLE DELLE ANIME DEL PURGATORIO CON TUTTI I VOSTRI MERITI E PENE, PER LIBERARLE E ARRICCHIRLE DI DONI IMMENSI NEL CIELO. VI RINGRAZIO E VI AMO INFINITAMENTE A NOME MIO E DI TUTTI, E BACIO TUTTE LE VOSTRE PIAGHE, PRENDENDOMI PER ME E PER TUTTI , TUTTE LE VOSTRE AZIONI, OPERE, MERITI, PENE, PIAGHE,SANGUE, VOLONTA’ , ANIMA, CORPO, SPIRITO; GRAZIE DI TUTTO MIEI AMABILISSIMI E DOLCISSIMI BENEFATTORI, AMEN, AMEN , AMEN.
DICIENNOVESIMA ORA
LA CROCIFISSIONE DI GESU’(DALLE 11 ALLE 12)
OH MADRE MIA PIETOSISSIMA E IMMENSAMENTE GENEROSA E ACCONDISCENDENTE, IL CUORE FREME E SI SPEZZA A QUESTA VISIONE ORRIBILE DEL TUO E NOSTRO DOLCISSIMO GESU’ CROCIFISSO SULLA CROCE BENEDETTISSIMA; LA CROCE A GLI OCCHI DI GESU’, DIVENTA AMABILE COME LO SEI TU; IN VOI, VEDE NASCERE I NUOVI FIGLI SUOI; TUTTI SOMIGLIANTI A VOI, TUTTI TENERI, MANSUETI E DOLCI COME TE, E TUTTI TRIBOLATI DALLA CROCE COME GESU’,PER FARLI DIVENIRE FORTI E ONNIPOTENTI PER GRAZIA; LA CROCE E’ LA VERA CATTEDRA DELL’AMORE, DELL’INFINITA MISERICORDIA E DELLA SAPIENZA, E’ IL VERO TRONO DI COMANDO E DI AMORE TUO E DI GESU’ E DI QUELLI CHE SI CROCIFIGGERANNO INSIEME A VOI SOPRA LA STESSA CROCE DI DOLORE E DI AMORE; LA CROCE E’ IL VERO RIFUGIO DEGLI AGONIZZANTI CHE STANNO ESALANDO L’ULTIMO RESPIRO; TU E GESU’ LA BACIATE CON IMMENSO AMORE, VEDENDO NELLA CROCE LE ANIME DEI PECCATORI, CHE PER SALVARSI HANNO NECESSARIAMENTE BISOGNO CHE VOI VI CI IMMOLATE CON INFINITO AMORE; PERCHE’ AMARE LA CROCE, E’ AMARE LA SALVEZZA DI MILIARDI E MILIARDI DI ANIME, CHE SONO PASSATE NEL TEMPO , CHE SONO PRESENTI NEI VOSTRI GIORNI, E CHE VERRANNO NEL TEMPO FUTURO; TU PATISCI OH MADRE IN TUTTO IL TUO ESSERE, TUTTO QUELLO CHE PUOI SOPPORTARE, TUTTE LE PIAGHE, IL SANGUE SPARSO E GLI ATROCI DOLORI DI GESU’ SU TUTTO IL SUO ESSERE, CHE OLTRE A SUBIRE LA CROCIFISSIONE DEI GIUDEI , SUBIVA LA CROCIFISSIONE CHE GLI DAVANO TUTTI I PECCATORI, E SUBIVA ANCHE LA CROCIFISSIONE DI FUOCO E DI LUCE INFINITA CHE GLI DAVANO IL DIVINO AMORE E IL DIVINO VOLERE, CHE ERANO DI PESO INFINITO QUANTO E’ INFINITO DIO STESSO ; SENTI SUL TUO CAPO BENEDETTO OH MADRE MIA , L’ACERBO DOLORE CHE GLI CAUSO’ LA TERZA CORONAZIONE DI SPINE, PERCHE’ SPOGLIANDOLO PER CROCIFIGGERLO, LA SUA VESTE RIMASE ATTACCATA ALLA CORONA DI SPINE E GLI E LA TIRARONO INSIEME ALLA VESTE; CON QUESTI VOSTRI DOLORI SUL CAPO E SU TUTTO IL VOSTRO VISO CHE GRONDAVANO SANGUE A TORRENTI, VI PREGO OH MADRE CARA, DI DIFENDERCI E LIBERARCI DAI NOSTRI PENSIERI LEGATI ALL’UMANO NOSTRO VOLERE,E DAI PENSIERI CATTIVI E PECCAMINOSI, DI DARCI I VOSTRI SANTI PENSIERI D’AMORE E DI MISERICORDIA INFINITA VERSO ANCHE I NOSTRI NEMICI; VERSO CHI CI MALTRATTA E NON CI AMA; DI DARCI I VOSTRI STESSI PENSIERI PER OGNI SITUAZIONE IN CUI LA NOSTRA MENTE SI TROVI A PENSARE, SIA NELLE COSE PICCOLE CHE IN QUELLE PIU’ IMPORTANTI, E PRENDETEVI I NOSTRI PENSIERI E LA NOSTRA VOLONTA’ PER SEMPRE, CON TUTTE LE NOSTRE MISERIE E PECCATI; VI PREGHIAMO DI CORONARE ANCHE NOI E TUTTI, DI QUESTE SANTE SPINE INSANGUINATE DEL VOSTRO SANGUE E CON LE SPINE DI FUOCO E DI LUCE CHE VI MARTIRIZZAVANO INFINITAMENTE, DI CROCIFIGGERCI INISIEME A VOI, IN QUESTA STESSA CROCE BENEDETTISSIMA IN CUI VI SIETE VOI CROCIFISSI PER NOSTRO AMORE, E PASSATE IN NOI, TUTTO IL VOSTRO SANGUE, LE VOSTRE LACRIME, LE VOSTRE INFINITE PIAGHE, I VOSTRI DOLORI, LE VOSTRE PREGHIERE, LE VOSTRE GRAZIE E ATTRIBUTI, I VOSTRI MERITI, LE VOSTRE PENE , LA VOSTRA VOLONTA’, I VOSTRI POTERI DIVINI, IL VOSTRO AMORE INFINITO, LA VOSTRA SAPIENZA E CONOSCENZA DELLA SS TRINITA’ E CONOSCENZA DI TUTTO , IL VOSTRO AMORE INFINITAMENTE MISERICORDIOSO E LA VOSTRA GIUSTIZIA, E TUTTO CIO’ CHE SIETE E CHE AVETE SENZA ALCUNA RISERVA,E OFFRITECI INISEME A VOI E A TUTTE LE SANTE MESSE , AL PADRE NOSTRO CELESTE IN UNITA’ CON LO SPIRITO SANTO, PER IMPETRARE GRAZIE INFINITE A TUTTI I SUOI FIGLI SMARRITI NELLE VIE DEL MALE, PER SVESTIRLO DEL SUO MANTO DI GIUSTIZIA, E RIVESTIRLO DEL SUO MANTO DI INFINITA MISERICORDIA, ANCHE VERSO CHI CI STA CROCIFIGGENDO SENZA ALCUNA PIETA’ E CON INFINITO ODIO; SCRIVETE IN TUTTO IL NOSTRO ESSERE , TUTTE LE SANTE VERITA’ DI DIO SULL’AMORE INFINITO, SULLA SAPIENZA DIVINA, SULLA CONOSCENZA TOTALE DELLA SS TRINITA’, DEL PADRE IN PARTICOLARE, SUL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE E SULL’INFINITA MISERICORDIA , CARITA’ UMILTA’ DIVINA,E SU TUTTE LE PREGHIERE PIU’ POTENTI PER OTTENERE LE GRAZIE PIU’ IMMENSE E OGNI GENERE DI AIUTO E DONO PER L’ANIMA E PER IL CORPO, MA SOPRATTUTTO LE PREGHIERE PIU’ POTENTI,PER DIVENIRE VELOCEMENTE SIMILI A DIO IN TUTTO AL MILLE PER MILLE SENZA ALCUNA GRAZIA MANCANTE IN NOI; LO SO, CHIEDO TROPPO , MA DIO E’ INFINITO AMORE , CARITA’ , INFINITAMENTE MISERICORDIOSO E GENEROSO, E NON SA NEGARE NULLA A CHI IN LUI CONFIDA CIECAMENTE; SOPRATTUTTO A CHI SI UNISCE SEMPRE AL SUO SANTO VOLERE, ED IO NE APPROFITTO CON LIETA E GIULIVA GRATITUDINE VERSO TANTA SUA ACCONDISCENDENZA E GENEROSITA’, TANTO PIU’ POI , SE MI PRESENTO A LUI COSI’ CROCIFISSO IN UNIONE A TE E A GESU’, MADRE MIA, PERCHE’ A VOI, COME ANCHE A LUISA E AI VERI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, IL PADRE SEMPRE BUONISSIMO E TENERISSIMO, NON SA DIRE MAI DI NO; PERCHE’ SAREBBE COME DIRE DI NO A SE STESSO , AL SUO VOLERE SS,CHE ABITA IN TUTTI I FIGLI DEL DIVINO VOLERE ; SE CI VEDE POI COSI’ TRIBOLATI E SOFFERENTI SULLA CROCE INFINITA DI PENE E DOLORI , SICURAMENTE CI DARA’ TUTTO QUELLO CHE GLI CHIEDEREMO E CHE CI PRENDEREMO PER NOI, SUOI AMATI FIGLI.
PADRE TENERISSIMO DA TE PER MEZZO DI MARIA E GESU’, IN LORO E CON LORO , E PER MEZZO DI LUISA E DEL DIVINO VOLERE , IN LORO E CON LORO , MI PRENDO DALLE TUE MANI ACCONDISCENDENTI E INFINITAMENTE GENEROSI, TUTTE LE GRAZIE CHE SONO IN VOI , TUTTO CIO’ CHE SIETE E CHE AVETE ALL’INFINITO PER L’INFINITO , CHE NON MANCHI NEMMENO LA PIU’ PICCOLA O LA PIU’ IMMENSA GRAZIA CHE E’ IN TE NELLA TUA INFINITA’; IN GESU’ E NEL TUO SANTO SPIRITO D’AMORE, MI PRENDO ANCHE TUTTE LE VERITA’ ETERNE SUL DIVINO VOLERE, SUL DIVINO AMORE, SULLA DIVINA MISERICORDIA, SULLA SS TRINITA’, E SULLA VERA DEVOZIONE CHE DOBBIAMO AVERE VERSO LA SS TRINITA’ E VERSO MARIA, LUISA , I FIGLI DEL DIVINO VOLERE , VERSO TUTTI I SANTI , LE SANTE ANIME DEL PURGATORIO E GLI ANGELI, E LA VERA CONOSCENZA SULLA TERRIBILE PASSIONE DI GESU’, DI MARIA, DI LUISA E DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE; SCRIVETE IN NOI TUTTI QUESTE VERITA’ ETERNE, SPECIALMENTE QUELLA SULLA DIVINA VOLONTA’, E DONATECI LA LORO ASSIMILAZIONE E TRASCRIZIONE NEI LIBRI E SITI D’ORO; RENDETECI TUTTI SANTI COME VOI ALL’INFINITO PER L’INFINITO; DATECI LA GRAZIA CHE NESSUNO PIU’ VADA ALL’INFERNO, CHE NESSUNO PIU’ PASSI PER IL PURGATORIO, MA ENTRINO DRITTI IN CIELO, CHE SIANO LIBERATI TUTTE LE ANIME DEL PURGATORIO ADESSO, CHE NON CI SIANO PIU’ GUERRE E PIU’ ARMI DISTRUTTIVE , OMICIDI E SUICIDI, CHE SE DOBBIAMO PER FORZA SUBIRE CASTIGHI PER PURIFICARCI, CI SIANO INFLITTI SOLO DALLA TUA MANO INFINITAMENTE MISERICORDIOSA E GENEROSA, E MAI DALLE CREATURE;CHE LE DOLOROSE PASSIONI DI GESU’ E MARIA E LA LORO CROCIFISSIONE SIA SEMPRE IMPRESSA NEI NOSTRI CUORI , NELLA NOSTRA MEMORIA E INTELLIGENZA ED IN OGNI CHIESA, SANTUARIO,LUOGO, CONVENTO, RELIGIOSO, SACERDOTE , VESCOVO POLITICO, GIUDICE , INSOMMA IN TUTTI, E CHE IL MONDO DIVENTI UN PARADISO PIU’ BELLO DI QUELLO DEL CIELO ,ADESSO; CHE SIA COLMATO TUTTO IL VUOTO CHE TUTTE LE CREATURE HANNO LASCIATO, NON UNENDOSI AL DIVINO VOLERE E NON AMANDO IL DIVINO AMORE, E DONATECI LE PIU’ POTENTI PREGHIERE PER OTTENERE TUTTO QUESTO IN PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE; IO VI RINGRAZIO INIFINITAMENTE A NOME MIO E DI TUTTI , NELLA DIVINA VOLONTA’.
ETERNO PADRE, GUARDATE IL DOLORE ESTREMO DI TUTTE LE MEMBRA E DELL’ANIMA DI GESU’ E MARIA, CHE SONO TESE E STIRATE FINO ALLO SPASIMO ANCHE DALLA CROCE INVISIBILE DI LUCE E DI AMORE, CHE IL DIVINO VOLERE GLI DAVA IN CONTINUAZIONE DI PESO INFINITO; GUARDATE I LORO CUORI COME VENGONO TESI E STIRATI FINO ALLO SPASIMO, GUARDATE I LORO CUORI COME VENGONO MARTIRIZZATI SENZA TREGUA , COME LE VENE E LE ARTERIE DEL LORO CUORE SONO TESE AL MASSIMO, FACENDO GEMERE DI ESTREMO DOLORE IL LORO DOLCISSIMO CUORE; GUARDATE PADRE COME L’AMORE INFINITO E IL DIVINO VOLERE MARTIRIZZAVANO INFINITAMENTE I LORO CUORI E TUTTO IL LORO ESSERE CON DOLORI DI FUOCO E DI LUCE, E COME LORO CON TUTTO CIO’, TI CHIEDONO INFINITA MISERICORDIA VERSO CHI GLI STA CAUSANDO QUESTI TREMENDI MARTIRI, ED IO PER PLACARE LA TUA GIUSTA IRA CONTRO I MISERI PECCATORI, TI OFFRO TUTTO L’AMORE MISERICORDIOSO DEI LORO AMABILISSIMI CUORI, TUTTE LE LORO SOFFERENZE E MERITI INFINITI DEL LORO CUORE , DELLE LORO MENTI E DI TUTTO IL LORO ESSERE , IL LORO PREZIOSISSIMO SANGUE, LE LORO AMARISSIME LACRIME DI DOLORE, TUTTE LE LORO AZIONI INTERNE ED ESTERNE, TUTTO CIO’ CHE HANNO PATITO E TUTTE LE LORO PIAGHE, IN UNIONE A QUELLI DI TUTTI I SANTI ,A QUELLI DI LUISA E DEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE, E IN UNIONE A TUTTE LE MESSE E SACRAMENTI ETERNI , PER APPAGARE LA TUA GIUSTIZIA, E PER FARTI VOLGERE VERSO L’UOMO INGRATO CON INFINITA MISERICORDIA E CON DONI E GRAZIE IFINITE; SPECIALMENTE IL GRAN DONO DEL DIVINO VOLERE , LA TUA STESSA SANTITA’ INFINITA FUSA IN LORO CON IL TUO INFINITO AMORE, CARITA’ , MISERICORDIA, SAPIENZA ED UMILTA’, PER LIBERARE TUTTE LE ANIME DEL PURGATORIO, PER SALVARE TUTTI GLI AGONIZZANTI E TUTTI COLORO CHE DOVRANNO MORIRE FRA BREVE TEMPO, PER PORTARE IL CIELO SULLA TERRA E RISTABILIRE IL TUO REGNO DI VERA PACE E VERA GIOIA, PER DONARCI OGNI CONOSCENZA DI TE , DEL DIVINO VOLERE E DEL DIVINO AMORE E PER CROCIFFERGI TUTTI INSIEME A GESU’ ,MARIA E LUISA.
ORA 22:00, 23:00 , 24:00 ( DALLE 12:00 ALLE 15:00)
INNALZAMENTO DI GESU’ SULLA CROCE
OH DOLCISSIMA MADRE MIA CARISSIMA, E’ GIUNTA L’ORA DELL’INNALZAMNETO DI GESU’ CROCIFISSO E TU SENTI IN TE STESSA IL TUO INNALZAMENTO SULLA CROCE CON GESU’, SEI SEMPRE UNITA A LUI IN TUTTO; QUESTE SONO LE ORE PIU’ PROFICUI PER ATTIRARE LE ANIME A VOI E PERCIO’ IO INTENDO CHE MI CHIEDETE DI ESSERE ANCHE IO COME VOI INNALZATO SULLA VOSTRA STESSA CROCE, IN VOI , PER VOI E PER MEZZO DI VOI ; MAMMA CARA VI VOGLIO RIPARARE IN TUTTO E CONSOLARVI IN TUTTO , PERCIO’ BACIO IL VOSTRO VISO COSI’ DISTRUTTO E OLTRAGGIATO CON PUGNI, SCHIAFFI, SPUTI E SGUARDI DI DISPREZZO E ODIO, VI BACIO GLI OCCHI ARROSSATI DAL SANGUE , DAI PUGNI E DALLE SPINE, RINGRAZIANDOVI A NOME DI TUTTI, PER LA GRAZIA CHE CON QUESTI MARTIRI CI AVETE PROCURATO, LIBERANDOCI DAI PECCATI CHE SI COMMETTONO CON LA VISTA, E VI CHIEDO PERDONO A NOME DI TUTTI, PER TUTTI GLI SGUARDI INDISCRETI O PIENI DI PASSIONE; VI BACIO CON INFINITO AMORE LE ORECCHIE, E VI CHIEDO PERDONO A NOME DI TUTTI PER TUTTE LE VOLTE CHE ABBIAMO ASCOLTATO COSE CHE APPARTENEVANO ALL’UMANO VOLERE O AL REGNO DELLE TENEBRE, COSE CHE PARLAVANO DI PECCATI O DI FATTI CATTIVI ACCADUTI E CE NE SIAMO INCURIOSITI INUTILMENTE O INTERESSATI A NOSTRO DANNO, AUMENTANDO LE VOSTRE SOFFERENZE IN TUTTA LA VOSTRA VITA, SPECIALMENTE IN QUESTE 24 ORE DELLA VOSTRA PASSIONE, VI BACIO CON L’AMORE INFINITO DEL PADRE CELESTE E DELLO SPIRITO SANTO LA VOSTRA BOCCA BENEDETTISSIMA, CHE PRONUNZIAVA SOLO LE PAROLE DEL PADRE E DEL SANTO SPIRITO D’AMORE, E INEBRIAVANO IL CUORE DI PACE E GIOIA COMMOVENTE A TUTTI I VOSTRI ASCOLTATORI, CHE GODEVANO LE DELIZIE DELLA VOSTRA VOCE SOAVE , MELODIOSA E COSI’ ANGELICA E TENERA, E VI PROMETTO A NOME MIO E DI TUTTI , DI STARE SEMPRE FISSO NELLA VOSTRA VOLONTA’ SANTISSIMA,E DI NON PRONUNCIARE MAI PAROLA SENZA IL VOSTRO VOLERE, E VI PROMETTO ANCHE DI AVERE LO SGUARDO FISSO SEMPRE A VOI INNALZATI SULLA CROCE E LO SGUARDO FISSO SU TUTTA LA VOSTRA VITA TERRENA E CELESTE, SULLE VOSTRE PIAGHE SANTISSIME E PROFONDE FINO ALL’OSSO, SULLE VOSTRE CARNI DILANIATE E MACIULLATE DALLA TRIPLICE FLAGELLAZIONE, DALLA CORONAZIONE DI SPINE, DALLA PESANTE CROCE CHE PORTASTE SULLE SPALLE E DAI CHIODI , DI GUARDARE SEMPRE E NUTRIRMI DEL VOSTRO SANGUE SALVIFICO E DELLE VOSTRE LACRIME PURIFICATRICI, DI GUARDARE I VOSTRI CUORI CHE COMMUOVONO ALLE LACRIME PER TANTA VOSTRA COMPASSIONE E TENEREZZA VERSO FIGLI INGRATI , RESI COME BELVE FEROCI DAL PECCATO E DALL’UMANO VOLERE, VI PROMETTO DI GUARDARE SEMPRE FISSO ALLA VOSTRA TRIPLICE FLAGELLAZIONE E TRIPLICE CORONAZIONE DI SPINE(CHE FURONO ANCHE DI FUOCO E DI LUCE), ALLA VOSTRA CARCERAZIONE NELL’IMMOBILITA’ E SPORCIZIA PIU’ ASSOLUTA, ALLE LEGATURE CON FUNI E CATENE( CHE FURONO ANCHE DI FUOCO E DI LUCE) CHE SOPPORTASTE SBALZATI DI QUA E DI LA, A TUTTE LE BESTEMMIE , CALUNNIE , OFFESE, TRADIMENTI, RINNEGAMENTI CHE SOPPORTASTE CON PIETA’ MAI VISTA NE IN CIELO E NE IN TERRA, ALLA VOSTRA TREMENDA PASSIONE NEL GETSEMANI. VI BACIO CON AMORE INFINITO CHE PRENDO DAL DIVINO VOLERE E DAL DIVINO AMORE, TUTTE LE PIAGHE DEL VOSTRO CORPO, LA PIAGA SULLA SPALLA , LE PIAGHE DELLE MANI , DEI PIEDI E DEL VOSTRO CAPO, E CI RINCHIUDO DENTRO ME STESSO E TUTTE LE ANIME E TUTTO IL CREATO, AFFINCHE’ NE USCIAMO TRASFORMATI IN VOI PERFETTAMENTE; BACIO CON INFINITO AMORE TUTTE LE VOSTRE LACRIME ED IL VOSTRO COPIOSO SANGUE, CHE USCI’ TUTTO DA VOI PER FARCI COMPLETAMENTE RICCHI DI VOI, E VERSATELO CON ME SU TUTTE LE ANIME , SPECIALMENTE SU I PIU’ MISERI CHE NE SONO PIU’ BISOGNOSI E NE HANNO MAGGIOR DIRITTO DI TUTTI GLI ALTRI; VI BACIO TUTTI I VOSTRI ORGANI INTERNI, TUTTE LE OSSA, I MUSCOLI, I NERVI, LE ARTERIE CHE SI TESERO FINO ALLO SPASIMO PER DISTRUGGERE TUTTE LE NOSTRE SENSUALITA’ DEL CORPO E I MOVIMENTI DI TUTTO IL CORPO NOSTRO CHE NON SONO STATI UNITI ALL’AMORE E AL DIVINO VOLERE, E LI BACIO CON AMORE INFINITO CHE LO SPIRITO D’AMORE MI DA; BACIO CON INFINITO AMORE E CON INFINITA GRATITUDINE I VOSTRI AMABILISSIMI CUORI CHE FURONO OFFESI, OLTRAGGIATI, INCORRISPOSTI, ABBANDONATI, RINNEGATI, TRADITI, UMILIATI, DISPREZZATI, CALPESTATI SOTTO L’ODIO DISUMANO, E SUBIRONO LE FORTI TENSIONI DELLE VENE E DELLE ARTERIE SULLA CROCE BENEDETTISSIMA. GUARDA PADRE SS., COME GESU’ NON SI PREOCCUPAVA DI SE E DEL SUO DOLORE, MA DI COLORO CHE LO MALTRATTAVANO CON PENE INFINITE, CROCIFIGGENDOLO SENZA PIETA’ , E TI PREGAVA COSI’:” PADRE , PERDONALI, PERCHE’ NON SANNO QUELLO CHE FANNO”, E AL LADRONE PENTITO CHE LO DIFESE DAGLI INSULTI DELL’ALTRO LADRONE GLI PROMISE IL PARADISO AFFIANCO A LUI IN QUEL GIORNO STESSO DI INFINITA MISERICORDIA. PADRE BUONISSIMO RICORDATI DELLE LACRIME DELLA MADRE SS. E DEL DOLORE IMMENSO CHE PROVAVA NEL SUO CORPO, NELLA SUA ANIMA E NEL SUO CUORE CHE ERA CROCIFISSA CON GESU’ PER LA SUA STRETTISSIMA UNIONE CON LUI NEL DIVINO VOLERE; IL CUORE DI GESU’ ,ERA IL CUORE DI SUA MADRE E ANCHE IL CORPO, IL SANGUE , ED IL VISO ERANO IDENTICI IN TUTTO , E SOPRATTUTTO CIO’ CHE LI UNIVA IN UNA SOLA COSA , ERA LA DIVINA VOLONTA’ CHE GUIDAVA TUTTE LE AZIONI DI MARIA, QUELLA STESSA VOLONTA’ CHE ANIMAVA ANCHE GESU’ ; GUARDA PADRE, COME GESU’ SI PREOCCUPO’ DI SUA MADRE LASCIANDOLA IN AFFIDAMENTO AL SUO PREDILETTO DISCEPOLO GIOVANNI, DICENDO :” DONNA, ECCO TUO FIGLIO , FIGLIO , ECCO TUA MADRE”, TI RINGRAZIAMO PADRE D’AMORE INFINITO CHE CI HAI CONSEGNATO PER MANO DI GESU’, MARIA E ADESSO ANCHE LUISA LA NOSTRA TENERISSIMA MADRE DEL DIVINO VOLERE, COME NOSTRE MADRI TENERISSIME, AFFIDANDO A LORO IL COMPITO DI FARCI CRESCERE NEL LORO GREMBO MATERNO CON GESU’ ED IL DIVINO VOLERE, PER FORMARCI COMPLETAMENTE IN GESU’ E NEL DIVINO VOLERE CON LO SPIRITO D’AMORE; GRAZIE INFINITAMENTE TI RENDO PADRE BUONISSIMO, PER AVERLE ARRICCHITE DI TE E DI TUTTE LE GRAZIE E VIRTU’, PER AVERLE FATTE DEGNE MADRI AL PAR DI TE CHE SEI COLUI CHE E’ , CHE ERA , L’ESSERE IN SE STESSO, L’INCREATO, IL PRINCIPIO E LA FINE DEI DESIDERI DELL’UOMO CHE TI HA TROVATO , E CHE NON TI LASCERA’ MAI PIU’; TI AMO INFINITAMENTE PADRE SS. IN GESU’ E MARIA , NEL DIVINO VOLERE, A NOME MIO E DI TUTTI I TUOI FIGLI, SPECIALMENTE QUELLI CHE TI ODIANO E NON SANNO QUELLO CHE FANNO, CHE CROCIFIGGONO IL TUO UNIGENITO FIGLIO SULLA TREMENDA CROCE CHE COME UN TORCHIO SPREMEVA ANCHE TE , LO SPIRITO SANTO , MARIA , LUISA E TUTTI NOI CHE CI UNIREMO ALLA VOSTRA PASSIONE, DI TUTTO IL NOSTRO SANGUE, DELLE NOSTRE LACRIME, DELLA NOSTRA VITA, PER DONARCI CON VOI A TUTTI I NOSTRI FRATELLI INGANNATI DAL LORO UMANO VOLERE E DA SATANA; DIAMO A BERE PADRE DI NOI STESSI , A QUESTI POVERI ASSETATI CHE NON HANNO CHI LI AIUTI E SOCCORRA NEL MONDO , DIAMO TUTTO QUEL CHE ABBIAMO A LORO , LA NOSTRA SOMIGLIANZA, IL NOSTRO VOLERE DIVINO, IL NOSTRO CUORE E LA NOSTRA MENTE, E RIVIVRANNO E TI AMERANNO COME PADRE BUONO, COME SALVATORE E COME CREATORE INFINITAMENTE GENEROSO, MANDA IL TUO SPIRITO D’AMORE E RISORGERANNO ALLA VITA D’UNIONE CON VOI E CON LA DIVINA VOLONTA’, TRASFORMALI INTERAMENTE AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA PERFETTISSIMA DI GESU’ E MARIA, RENDILI VERI FIGLI TUOI E DELLA MADRE SS. E DI LUISA , E LORO LI PORTERANNO A TE RINNOVATI NELL’AMORE DELLO SPIRITO SANTO; PADRE SS., GUARDA LA SETE DI GESU’ ,MARIA E LUISA DI ANIME , DI VERI FIGLI DEL DIVINO AMORE , DEL DIVINO VOLERE, E DISSETALI CON IL DONARE UN AMORE IMMENSO E INFINITO UGUALE A QUELLO TUO A TUTTI GLI UOMINI; PADRE BUONO E ACCONDISCENDENTE, NON LASCIARLI MORIRE COSI’ ASSETATI DI ANIME, CONVERTI TUTTI , ANCHE I LORO PEGGIORI NEMICI E AGUZZINI, I SACERDOTI , RELIGIOSI E LAICI DEVOTI CHE LI HANNO ABBANDONATI ALLA MORTE DI CROCE E TORTURATI NEL CUORE, NELLA MENTE, NELL’ANIMA E NEL CORPO CON I LORO SACRILEGI ENORMI E ORRIBILI; CONSOLALI PADRE , SOLO TU PUOI FARE QUESTO MIRACOLO IMPOSSIBILE; GESU’, MARIA, LUISA, I FIGLI DEL DIVINO VOLERE, CON TUTTI I SANTI E GLI ANGELI ,STANNO ASPETTANDO CON TREPIDAZIONE CHE TU TI COMMUOVI A PIETA’ DEI MISERI, DEI SENZA DIO, E SI STANNO CONSUMANDO COMPLETAMENTE FINO A ALL’ESTREMO SULLA CROCE DI MISERICORDIA E CARITA’ INFINITA.GUARDACI PADRE TENERESSIMO COME ESALIAMO CON GESU’ E MARIA IL NOSTRO ULTIMO RESPIRO DI VITA, E SOFFIA IL TUO ALITO DI VITA SU COLORO CHE SONO MORTI NELL’ANIMA E RIVIVRANNO; GUARDA I NOSTRI CUORI TESI FINO ALLO SPASIMO E SQUARCIATI DALLA LANCIA COME GRONDANO SANGUE ED ACQUA COME SORGENTE DI VITA NUOVA E SANTA PER TUTTI QUELLI CHE VORRANNO ABBEVERARSI A QUESTA SORGENTE DI GRAZIA CON CONFIDENZA E AMORE E GRATITUDINE, E TRASFORMA LE VOLONTA’ DI TUTTI IN DIVINA VOLONTA’, IN MISERICORDIA INFINITA, IN AMORE INFINITO. PADRE USACI MISERICORDIA INFINITA, USACI CARITA’ E AMORE PER IL SANGUE DI MARIA, DI GESU’, DI LUISA E DI TUTTI I LORO FIGLI; E PER TUTTE LE LORO SOFFERENZE, IL LORO INFINITO AMORE E I LORO MERITI INFINITI , TRASFORMACI IN TE A TUA PERFETTISSIMA IMMAGINE E SOMOGLIANZA, NOI TE NE SGONGIURIAMO . AMEN , AMEN, AMEN, NELLA DIVINA VOLONTA’.
VENTITREESIMA ORA ( DALLE 15:00 ALLE 6:00)
GESU’ DEPOSTO DALLA CROCE
OH MIA DOLCISSIMA MADRE, FINALMENTE LA TEMPESTA E’ FINITA, E ARRIVA UN PO DI QUIETE NEL TUO AMABILISSIMO CUORE ADDOLORATO; TU TI SEI TUTTA CONSUMATA D’AMORE E DI LACRIME AMARE, MA DOLCI PER NOI E GESU’, CHE IN TE TROVAVA RIPARO E RIPOSO NELLA SUA TREMENDA PASSIONE; ADESSO CHE E’ POGGIATO NEL TUO GREMBO, VEDI COME FU’ RIDOTTO IL CORPO DI GESU’ E IL SUO ADORABILE VOLTO, NON C’E’ PIU’ VITA IN LUI, E QUESTO SE DA UNA PARTE TI ADDOLORA, DALL’ALTRA TI CONSOLA, PERCHE’ NON POTRA’ PIU’ SOFFRIRE ADESSO, LE NOSTRE PERSECUZIONI CHE GLI ABBIAMO CAUSATO CON I NOSTRI PECCATI E CON IL NOSTRO UMANO VOLERE, CHE CREA SOLO DANNI A TE , A GESU’, AL PADRE E A NOI STESSI; ORA OSSERVI LE PIAGHE INFINITE E PROFONDISSIME DI GESU’ E COMPRENDI ANCOR MEGLIO LA CATTIVERIA NOSTRA QUANTO E’ CINICA E SPIETATA VERSO IL VERO BENE; NOI SIAMO BUONI E BRAVI CON CHI CI TIRANNEGGIA, COME FANNO MOLTI SACERDOTI , VESCOVI, CARDINALI E POLITICI DI OGGI , MA SIAMO BELVE FEROCI CON CHI CI VUOL VERAMENTE BENE E VUOLE DARCI LA VITA PER SALVARCI; GRAZIE INFINITAMENTE CARA MADRE , PERCHE’ CON LA VOSTRA PASSIONE ESTREMA, AVETE FATTO SORGERE NELLE NOSTRE ANIME IL GRAN SOLE DEL DIVINO VOLERE, CHE CI FA PARTECIPI DELLA VITA TUA E DI GESU’ , DEL VOSTRO SANGUE , DELLE VOSTRE PIAGHE , LACRIME, DEI VOSTRI CUORI, DEI VOSTRI PENSIERI , ATTI E DEL VOSTRO VOLERE SEMPRE UNITO A QUELLO DEL PADRE E DELLO SPIRITO SANTO; PER RICAMBIARVI VI DO PER SEMPRE IL MIO VOLERE , TUTTO IL MIO ESSERE, LE MIE MISERIE, TUTTO CIO’ CHE HO E CHE SONO, LO SO E’ POCO IN CONFRONTO AI VOSTRI DONI IMMENSI, INFINITI, PERO’ E’ IL MIO TUTTO ,E PER ESSERE AL PAR DI VOI VI OFFRO TUTTO QUELLO CHE SIETE E CHE AVETE TU E GESU’: LE VOSTRE PIAGHE, IL VOSTRO AMORE INFINITO, LE VOSTRE LACRIME ABBONDANTISSIME, IL VOSTRO SANGUE PREZIOSISSIMO, IL VOSTRO VOLERE, TUTTE LE VOSTRE AZIONI DIVINE, LA VOSTRA PASSIONE , I VOSTRI INFINITI MERITI, SOFFERENZE, LE VOSTRE PREGHIERE , L’INFINITA PASSIONE DI FUOCO E DI LUCE CHE VI DIEDERO LA DIVINA VOLONTA’ E IL DIVINO AMORE, IN UNIONE A TUTTE LE SANTE MESSE ETERNE, PER SALVARE TUTTE LE ANIME,PER RIPARARVI DEL TORTO SUBITO, PER RICAMBIARVI IN AMORE , PER DIVENIRE SANTI COME VOI, AL PAR DI VOI, PER CONSOLARVI E PER ONORARE, AMARE E CONOSCERE INTERAMENTE E INFINITAMENTE LA SS. TRINITA’ NOSTRO TUTTO E NOSTRA VITA E LA SUA SS VOLONTA’. INTENDO AMARE E BACIARE IL TUO SS VOLTO OH MADRE MIA : PER CONSOLARE IL VOLTO SANTISSIMO DI GESU’ TUO FIGLIO CHE NE E’ LA PERFETTA COPIA DEL TUO VISO; COSI’ FACCIO CON LA TUA BOCCA SEMPRE PURA E AMABILE, PER RIPARARE E CONSOLARE LA SETE D’AMORE DI GESU’; INTENDO BACIARE I TUOI OCCHI : PER CONSOLARE E RIPARARE LE OFFESE E I TRAUMI CHE SUBIRONO GLI OCCHI DI GESU’ E QUELLI TUOI; BACIO LE TUE ORECCHIE AMABILI E SEMPRE ATTENDE ALLE PAROLE DEL PADRE E ALLA VOCE DI GESU’: PER CONSOLARE E RIPARARE LE SS ORECCHIE DI GESU’ ASSORDATE DALLE GRIDA DI UOMINI BELVE CHE SI ACCANIRONO CONTRO DI LUI SENZA TREGUA; BACIO IL TUO DOLCE E PURISSIMO NASO CHE ERA INTENDO SEMPRE A SENTIRE IL PROFUMO DI GESU’ , DEL SUO CANDIDO VISO E IL SUO PROFUMO CELESTIALE CHE EMANAVA SEMPRE AMORE E PUREZZA INFINITA: PER CONSOLARE E RIPARARE I TANTI COLPI CHE RICEVETTE NEL SUO NASO E A QUANTE VOLTE GLI UOMINI USANO QUESTO ORGANO CONTRO DIO E LA PUREZZA , SCEGLIENDO IL FETORE DELLO SPIRITO DEL MALE CHE LI RENDE COME BELVE DEMONIACHE; BACIO IL TUO CUORE OH MADRE AMABILISSIMA: PER RIPARARE E CONSOLARE IL CUORE ADORABILISSIMO DI GESU’ CHE SI FECE TORCHIARE SULLA CROCE, OFFENDERE DA TUTTI NOI PECCATORI , DAI GIUDEI E SOLDATI, E SPRIZZO’ SANGUE ED ACQUA DOPO LA MORTE PER LA TRAFITTURA DELLA LANCIA; BACIO CON AMORE IMMENSO I TUOI PIEDI E LE TUE MANI CHE TANTO HANNO LAVORATO PER SERVIRE IL TUO DIVIN FIGLIO : PER RIPARARE TUTTE LE NOSTRE AZIONI NON UNITE AL DIVINO VOLERE, PER RIPARARE E CONSOLARE LE PIAGHE CHE ABBIAMO INFLITTO NELLE MANI E NEI PIEDI AL TUO DIVIN FIGLIOLO; BACIO CON AMORE INFINITO OH MADRE MIA DOLCISSIMA, TUTTO IL TUO CORPO ILLIBATO , E INTENDO CON CIO’ BACIARE TUTTE LE PIAGHE DI GESU’ E CONSOLARLO E RIPARARLO DELLE GRAVI OFFESE CHE GLI FACCIAMO CON TUTTE LE NOSTRE MEMBRA, CHE GLI CAUSARONO TUTTE QUESTE ADORABILISSIME PIAGHE IN TUTTO IL SUO CORPO; MA PER MEGLIO ONORARE, , RIPARARE E ADORARE IL PADRE NOSTRO TENERISSIMO E CONSOLARLO PER TUTTE LE OFFESE CHE GLI ABBIAMO RECATO CON I NOSTRI LURIDI E SCHIFOSI PECCATI, RIVESTITECI E TRASFORMATECI IN VOI OH TENERISSIMA MADRE MIA: DI TUTTO IL VOSTRO CORPO PIAGATO, DEL VOSTRO VOLTO SS, DEL VOSTRO CUORE TRAFITTO , DELLA VOSTRA ANIMA, DEL VOSTRO SGUARDO , DELLA VOSTRA DIVINITA’ (SI INTENDE DIVINITA’: CREATA), DELLE VOSTRE AZIONI DIVINE, DEL VOSTRO VOLERE SS, DEI VOSTRI MERITI E DELLA VOSTRA PASSIONE TREMENDA ED IMMENSA, DELLA VOSTRA TRIPLICE FLAGGELLAZIONE E CORONAZIONE DI SPINE(CHE FURONO ANCHE DI LUCE E DI FUOCO) ECC. , ED IL PADRE RIMARRA’ OLTRE MISURA RIPAGATO, VEDENDO: NON PIU’ NOI CON LE NOSTRE MISERIE UMANE , MA TE IN NOI CHE PROFUMASTE SEMPRE DI CIELO, E RINCHIUDETECI PER SEMPRE , PER L’ETERNITA’ NEL VOSTRO CUORE,NEL VOSTRO SENO E NEL DIVINO VOLERE, IN MODO CHE NON NE POSSIAMO USCIRE MAI PIU’ NEANCHE SE LO VORREMMO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE. PADRE INFINITAMENTE BUONO E MISERICORDIOSO, PLACATE DEL TUTTO LA VOSTRA GIUSTA IRA, E MOSTRATECI IL VOSTRO SS VOLTO MISERICORDIOSO, TE NE SCONGIURIAMO, PERDONATECI E AMMETTETECI TRA I VOSTRI FIGLI PIU’ AMABILI, TRA I FIGLI DEL DIVINO VOLERE, PER TUTTO CIO’ CHE HANNO SOFERTO MARIA E GESU’ IN TUTTA LA LORO VITA, SPECIALMENTE NELLE 24 ORE DELLA LORO AMARISSIMA E PREZIOSISSIMA PASSIONE , DOVE DIEDERO TUTTO SENZA RISERVARSI NEMMENO UNA SOLA GOCCIA DI SANGUE , DI ACQUA , DI LACRIME E ANCHE DI DOLORI TREMENDI; TUTTO HANNO DATO CON INFINITO AMORE , DIMENDICANDOSI COMPLETAMENTE DI LORO STESSI, DELL’AMOR PROPRIO E SI SONO IMMOLATI SULLA BENEDETTISSIMA CROCE PER CONSOLARTI , RIPARARTI, PER SALVARCI E SANTIFICARCI TUTTI DELLA LORO STESSA SANTITA’;GRAZIE TI RENDO INFINITAMENTE ED ETERNAMENTE NEL DIVINO VOLERE PADRE NOSTRO , NOSTRO SALVATORE E CREATORE, IN GESU’ E MARIA, A NOME MIO E DI TUTTI, ED IN TE RINGRAZIO LO SPIRITO D’AMORE E GESU’, CHE IN UNIONE A TE , A MARIA, A LUISA E AI FIGLI DEL DIVINO VOLERE HANNO OPERATO CON IMMENSO AMORE PER LIBERARCI DAI NOSTRI NEMICI ETERNI E PER PORTARCI IN PARADISO PIENI D’AMORE E SANTITA’ INFINITA; SIATE SEMPRE LODATI TUTTI VOI E AMATI, CONOSCIUTI E ONORATI COME SI DEVE CON INFINITO AMORE E CON TOTALE ABNEGAZIONE DEL NOSTRO VOLERE UMANO, UNITI SEMPRE AL DIVINO VOLERE E AL DIVINO AMORE PER CANTARE IN CIELO LE VOSTRE GLORIE IMMENSE ED INFINITE NELL’AMORE E NELLA LUCE; TI BACIO E TI ABBRACCIO E TI ADORO SS. TRINITA’ CON TUTTO IL TRASPORTO DEL MIO CUORE CHE E’ VOSTRO PER L’ETERNITA’ , AMEN, AMEN , AMEN , NELLA DIVINA VOLONTA’.
VENTIQUATTRESIMA ORA ( DALLE 16:00ALLE 17:00)
SEPOLTURA DI GESU’ E DESOLAZIONE DI MARIA SS
QUI , MADRE CARISSIMA PRIMA DI CONSOLARVI , VOGLIO CHE CHI LEGGA QUESTO LIBRO: SAPPIA CHE ONORE E GLORIA TI PORTERANNO TUTTE LE ANIME CHE FARANNO QUESTE ORE SANTE IN UNIONE ALLA DIVINA VOLONTA ED IN UNIONE CON TE, IN TE, PER TE, E PER MEZZO DI TE.
LUISA PICCARRETA RICEVETTE LA RIVELAZIONE DA GESU’: CHE CHI FA LE 24 ORE DELLA PASSIONE DI GESU’ , SARA’ COME UN ALTRO GESU’, CHE STA SOFFRENDO E SALVANDO DI NUOVO SULLA TERRA CON GLI STESSI SUOI MERITI , PERCHE’ SARA’ DI NUOVO GESU’ DENTRO L’ANIMA, CHE ETERNERA’ LA SUA PASSIONE TUTTE LE VOLTE CHE SI RECITERANNO LE BENEDETTE 24 ORE DELLA SUA PASSIONE, E UGUALMENTE SUCCEDERA’ CON TUTTI QUELLI CHE FARANNO QUESTE BENEDETTE 24 ORE DELLE SOFFERENZE DI MARIA SS; LEI CONTINUERA’ IN QUEI MOMENTI LA SUA VITA DI SOFFERENZE IN NOI , E AVREMO GLI STESSI SUOI MERITI IMMENSI, CHE EBBE LEI NELLA SUA PASSIONE DELLE 24 ORE ; OH QUANTE ANIME SALVEREMO CON GLI STESSI MERITI DI GESU’ E MARIA! E QUANTA CONSOLAZIONE PORTEREMO AL PADRE E ALLO SPIRITO SANTO, CHE HANNO PENATO INSIEME A GESU’ E A MARIA; E QUANTE GRAZIE NON CI DARANNO PER QUESTI MERITI INFINITI?, PERCIO’ SE VOGLIAMO RIVESTIRCI E TRASFORMARCI IN GESU’ E MARIA , NEL PADRE E NELLO SPIRITO SANTO : FACCIAMO TUTTI I GIORNI, UNITI AL DIVINO VOLERE:LA MEDITAZIONE DI 12 ORE DELLA LORO PASSIONE O ALMENO 8 ORE, E CROCIFIGGEREMO IL REGNO DEL MALE E DELL’UMANO VOLERE, AL PATIBOLO DELL’INFAMIA PER L’ETERNITA’.
OH MADRE MIA DOLCISSIMA VENGO IN TE , CON TE ,PER TE E PER MEZZO DI TE E NEL DIVINO VOLERE, DAL PADRE TENERISSIMO, DALLO SPIRITO D’AMORE E DAL TUO GESU’ E NOSTRO, PER ADORARLI E RINGRAZIARLI DI AVERCI DONATO QUESTE ORE SANTISSIME DELLA VOSTRA PASSIONE, CHE CI FANNO MERITARE VOI STESSI E TUTTO CIO’ CHE AVETE E CHE SIETE, E LA SALVEZZA DI TANTISSIME ANIME CHE ACCETTERANNO IL VOSTRO SANGUE , LE VOSTRE PIAGHE E LACRIME, IL VOSTRO CUORE, LA VOSTRA CROCE, LA VOSTRA CORONAZIONE DI SPINE , LA VOSTRA VOLONTA’,E OGNI BENE VOSTRO; IO MI RIVESTO DI QUESTI SANTISSIMI BENI INFINITI E MEZZI D’AMORE, E LO FACCIO A NOME MIO E DI TUTTI, RIVERSANDOMI E FONDENDOMI TUTTO IN VOI: I MIEI SGUARDI, IL MIO VISO, LE MIE ORECCHIE, LA MIA BOCCA, LA MIA PAROLA, LA MIA VOLONTA’ , TUTTI I MIEI ATTI, TUTTO IL MIO CORPO , LA MIA ANIMA,IL MIO SPIRITO, IL MIO INTELLETO , LA MIA MEMORIA, IL MIO CUORE , LA MIA MENTE ECC. , E VI CHIEDO E MI PRENDO TUTTE LE GRAZIE , VIRTU’ , DONI E MERITI CHE SONO VOSTRI, PER ME E PER TUTTE LE CREATURE ; RINCHIUDETECI DENTRO VOI PER L’ETERNITA’, MORTI COMPLETAMENTE A NOI NELLA VOSTRA PASSIONE E MORTE, VIVI COMPLETAMENTE IN VOI NELLA VOSTRA VITA, RISORTI NELLA VOSTRA RISURREZIONE, ASCESI NELLA VOSTRA ASCENSIONE, GLORIFICATI NELLA VOSTRA GLORIFICAZIONE, AMEN, AMEN , AMEN , E MOLTIPLICO QUESTI SCRITTI, SCRIVENDOLI IN OGNI CUORE DI CREATURA VIVENTE NELL’ETERNITA’,DONANDOLI ANCHE A TUTTI I SANTI, A GLI ANGELI, ALLE ANIME DEL PURGATORIO, PER LA LORO MAGGIOR GLORIA E LIBERAZIONE, E SPECIALMENTE, PER LA MAGGIOR GLORIA DELLA SS TRINITA’, TUA OH MARIA SS E DI LUISA SS, NELLA DIVINA VOLONTA’.
TI BACIO OH MADRE AMABILISSIMA, PER OGNI COLPO CHE SUBISTI IN GESU’, IN OGNI PUNTO DEL CORPO CHE EBBE A PENARE GESU’, E TI RINGRAZIO CON INFINITO AMORE FILIARE, PRENDENDOMI SU DI ME TUTTI I VOSTRI DOLORI , AGONIE, TRISTEZZE, PENE, COLPI, PIAGHE, INSOMMA TUTTO QUELLO CHE PATISTE, NON SOLO IN QUESTE 24 ORE DELLA VOSTRA PASSIONE , MA ANCHE CIO’ CHE AVETE PATITO IN TUTTA LA VOSTRA VITA, E CIO’ LO FACCIO A NOME MIO E DI TUTTI, PROMETTENDO CHE RIPETERO’ TUTTI I GIORNI DELLA MIA VITA QUESTE ORE DI MEDITAZIONE E OFFERTA ALMENO 8 ORE AL GIORNO DELLE 24 ORE DI QUESTA VIA CRUCIS; E ANCHE SE NON AVRO’ CON ME QUESTO LIBRO VI RIPARERO’: UNENDOMI AL DIVINO VOLERE , A TE E A GESU’ IN ISPIRITO MENTALMENTE; VOI PERO’, PROMETTETEMI DI SCRIVERLE NELLA MIA VOLONTA’, MEMORIA , INTELLETTO E NEL MIO CUORE, E DI UNIRVI A ME INSIEME AL PADRE E ALLO SPIRITO SANTO E A TUTTE LE CREATURE DI DIO , NELLA DIVINA VOLONTA’. AMEN , AMEN , AMEN.
FINE DELLE 24 ORE DELLA PASSIONE DI MARIA E DI GESU’.
LA VERA ADORAZIONE E DEVOZIONE AL PADRE
PER ESSERE VERAMENTE DEVOTI AL PADRE, DOBBIAMO PER NECESSITA’ ESSERE DEVOTI ALLA MADREMARIA SS ,CHE CONCEPIRA’ E PARTORIRA’ GESU’ SUO FIGLIO UNIGENITO IN NOI; IL FIGLIO DI DIO , E’ UGUALMENTE COME PER IL PADRE, UNIGENITO E PRIMOGENITO DI MARIA SS;LUI CRESCENDO IN NOI, CI FARA’AMARE DEGNAMENTE LA MADRE SUA E IL PADRE SUO ; CI INSEGNERA’ LE PREGHIERE PIU’ AMABILI PER ONORARE IL PADRE SUO E LA MADRE SUA , CIOE’ LA PREGHIERA DEL PADRE NOSTRO E DELL’AVE MARIA,E LO FARA’ PER MEZZO DEL SUO SANTO SPIRITO, CHE MANDERA’ A NOI IN UNIONE A MARIA SUA MADRE E AL PADRE SUO CELESTE; LO SPIRITO SANTO SCENDERA’ DENTRO DI NOI PER SANTIFICARE LE NOSTRE VOLONTA’ UMANE, FACENDOCI CONOSCERE LA SECONDA MADRE NOSTRA E MADRE DEL DIVINO VOLERE, LUISA PICCARRETA; SE CON L’AVE MARIA, LO SPIRITO SANTO CONCEPISCE PER MEZZO DI MARIA IN NOI, GESU’ , CON L’AVE MARIA E LUISA ( AVE MARIA E LUISA PIENE DI GRAZIA IL SIGNORE E CON VOI, VOI SIETE BENEDETTE FRA TUTTE LE DONNE ,E BENEDETTO E’ IL FRUTTO DEL VOSTRO SENO GESU’, SANTA MARIA E LUISA , MADRI E REGINE DEL DIVINO VOLERE, PREGATE SEMPRE PER NOI E CON NOI PECCATORI, LEGATE SEMPRE LA NOSTRA VOLONTA’ ALLA VOSTRA E RIVESTITECI COMPLETAMENTE DI VOI E DI GESU’ E DONATECI IL VOSTRO REGNO ORA, NELLA DIVINA VOLONTA’.): CONCEPIRA’ E FARA’ NASCERE PER MEZZO DI MARIA E LUISA: LA DIVINA VOLONTA’ E GESU’ IN NOI, IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI. SE CON IL ROSARIO DI MARIA E DI LUISA VINCEREMO SATANA ED IL NOSTRO UMANO VOLERE, CON IL ROSARIO DEL PADRE CHE E’ FORMATO DA 5 AVE MARIA SUI GRANI SINGOLI E DA 50 PADRE NOSTRO SUI GRANI DI DIECI, DIO PADRE SI FARA’ CONOSCERE A NOI COMPLETAMENTE E INTERAMENTE, E CI DARA’ IL PARADISO PERDUTO DA ADAMO ED EVA, PERCHE’ LA PREGHIERA DEL PADRE NOSTRO, INSEGNATACI DA GESU’, LO FARA’ COMMUOVERE A PIETA’ VERSO TUTTI GLI UOMINI DELLA TERRA, E LO ATTIRERA’ DI NUOVO VERSO L’UOMO INGRATO, CHE PER TIMORE INFONDATO ALIMENTATO DALL’ANTICO SERPENTE: SI ERA NASCOSTO DENTRO IL SUO VOLERE, PER NON VEDERE E SENTIRE LA PRESENZA DEL SUO CREATORE, PROPRIO COME FECERO ADAMO ED EVA, CHE DOPO IL PECCATO SI NASCOSERO PER PAURA DI DIO , MENTRE PRIMA DI QUESTO FATTO, LORO PASSEGGIAVANO E CONVERSAVANO CON IL PADRE CELESTE CON IMMENSA CONFIDENZA E SEMPLICITA’ DI VERI FIGLI ; PER ESSERE DI NUOVO CONFIDENTI , PURI E SEMPLICI COME COLOMBE VERSO SI TANTO AMABILISSIMO PADRE , LO DOBBIAMO CONOSCERE , E PER CONOSCERLO LO DOBBIAMO AMARE E INVOCARE COSTANTEMENTE SENZA TIMORE ALCUNO , LO DOBBIAMO ONORARE CON L’IMMAGINE DEL PADRE CELESTE, CHE HA RIVELATO A SUOR MADRE ELISABETTA RAVASIO; NE DOBBIAMO PARLARE MOLTO, SEGUENDO LE ORME DI GESU’ CHE ERA SEMPRE UNITO IN TUTTE LE SUE AZIONI ALLA DIVINA VOLONTA’ DEL PADRE, E COMPIVA OGNI COSA PER FARLO CONOSCERE ATTRAVERSO LE SUE OPERE MISERICORDIOSE ,I SUOI MIRACOLI E CON LE SUE PAROLE SEMPRE INTENDE A PARLARE DEL PADRE CELESTE E DEL SUO VOLERE AMABILE E MISERICORDIOSO. QUANDO ANCORA ERA 12 ENNE , GESU’, INSEGNO’ AI SUOI GENITORI, CHE PRIMA DI LORO, VENIVA IL VOLERE DEL PADRE SUO E L’AMORE AL PADRE SOPRA OGNI ALTRA COSA:” NON SAPETE CHE DEBBO OCCUPARMI DELLE COSE DEL PADRE MIO” , MA I LORO GENITORI NON CAPIRONO SUBITO QUESTE PAROLE; QUESTO AVVENNE NEL TEMPIO DI GERUSALEMME, QUANDO MARIA E SAN GIUSEPPE LO SMARRIRONO, E LO RITROVARONO DOPO 3 GIORNI ; PER QUESTO MOTIVO GESU’, PARLAVA SEMPRE DEL VOLERE DEL PADRE SUO:” TU NON HAI VOLUTO NE VITTIMA E NE OLOCAUSTO, UN CORPO INVECE MI HAI PREPARATO; ALLORA IO HO DETTO: ECCO IO VENGO OH MIO DIO, PER FARE LA TUA VOLONTA’ “ – “ BEATI PIUTTOSTO, COLORO CHE FANNO LA VOLONTA’ DEL PADRE MIO “- “ NON CHI DICE SIGNORE , SIGNORE SARA’ IN PARADISO , MA CHI FA’ LA VOLONTA’ DEL PADRE MIO”- E NEL SORGERE LAZZARO DISSE: “ TI RINGRAZIO PADRE CHE ANCORA UNA VOLTA MI HAI ASCOLTATO” - “ STA SCRITTO: CHE DOVE C’E’ LA TESTIMONIANZA DI 2 PERSONE, ESSA PUO’ ESSERE VERA E LE OPERE CHE IO COMPIO , LI COMPIO INSIEME AL PADRE MIO ED ESSE MI DANNO TESTIMONIANZA INSIEME AL PADRE MIO” – “ IO HO UN CIBO MIGLIORE DI QUESTO ( CHE ERA FARE LA VOLONTA’ DEL PADRE SUO)” – “ NESSUNO HA MAI VISTO IL PADRE SE NON COLUI CHE E’ DISCESO DAL CIELO E LO FARO’ CONOSCERE A COLUI CHE SCEGLIERO’, ED EGLI FARA’ ANCHE OPERE PIU’ GRANDI DI QUELLE CHE HO FATTO IO” – “ TUTTO CIO’ CHE CHIEDETE AL PADRE MIO NEL MIO NOME, EGLI VE LO CONCEDERA’ “ - “ QUANDO SARO’ PORTATO VIA DA VOI NON RATTRISTATEVI; IO E IL PADRE MIO VI MANDEREMO UN ALTRO CONSOLATORE , LO SPIRITO SANTO, CHE ABITERA’ IN VOI CON ME E CON IL PADRE, VI FARA’ CONOSCERE TUTTO E VI FARA’ RICORDARE OGNI MIA PAROLA; TUTTO CIO’ CHE E’ DEL PADRE, E’ ANCHE MIO”- “ TUTTO CIO’ CHE CHIEDETE AL PADRE MIO NEL MIO NOME, EGLI VE LO CONCEDERA’” – “ PER QUESTO VI HO DETTO: CHE NESSUNO PUO’ VENIRE A ME SE NON LO ATTIRA IL PADRE MIO “-“PIETRO , NON LA CARNE TI HA RIVELATO TUTTO CIO’ , MA IL PADRE MIO; TU SEI PIETRO E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERO’ LA MIA CHIESA”-“ CHI MI ONORERA’, DIVENTERA’ IL TEMPIO, DOVE IO E IL PADRE PRENDEREMO DIMORA IN LUI” –“ IL PADRE HA TANTO AMATO GLI UOMINI DA DARE IN SACRIFICIO IL FIGLIO SUO UNIGENITO”- “ APPENA IL PADRE VIDE IL PECCATORE PENTITO DA LONTANO , SUBITO GLI CORSE INCONTRO E LO ABBRACCIO’ E LO BACIO’ , POI DISSE AI SUOI SERVI :” PRESTO PORTATE QUI IL VITELLO PIU’ GRASSO E AMMAZZATELO E FACCIAMO FESTA GRANDE ; PORTATE I CALZARI , IL VESTITO NUOVO E L’ANELLO E RIVESTITELO, PERCHE’ QUESTO MIO FIGLIO ERA MORTO ED E’ TORNATO IN VITA , ERA PERDUTO ED E’ STATO RITROVATO. ( CON QUESTA PARABOLA GESU’ CI STA DICENDO CHE IL PADRE AMA UN ANIMA RITROVATA PIU’ DI TUTTE LE ANIME GIUSTE DEL CIELO, E LUI FARA’ DI TUTTO PER SALVARE L’ANIMA; E QUANDO L’ANIMA RIINIZIA DI NUOVO A PENSARE DI RITORNARE DAL PADRE ETERNO CON CUORE CONTRITO, EGLI SUBITO LE VA INCONTRO PER RIEMPIRLA DI TUTTI I SUOI DONI E LA RICOLMA DEL SUO AFFETTO PATERNO SENZA MISURA, ANDANDO INCONTRO PER PRIMO LUI STESSO VERSO L’ANIMA PENTITA E UMILIATA, PER RIALZARLA AL DI SOPRA DI TUTTI GLI ALTRI ; QUESTO E’ L’AMORE DEL PADRE CHE HA PER OGNI SINGOLA ANIMA.).” - “ TI RINGRAZIO PADRE CHE HAI NASCOSTE QUESTE COSE AI SAPIENTI E LI HAI RIVELATI AI PICCOLI, SI PADRE , PERCHE’ COSI’ E’ PIACIUTO A TE” -“ PADRE GLORIFICA IL TUO NOME ,PERCHE’ TUTTI CREDANO CHE TU MI HAI MANDATO” E IL PADRE RISPOSE :” LO GLORIFICATO E LO GLORIFICHERO’ ANCORA” - NEL BATTESIMO DI GESU’ NEL GIORDANO , IL PADRE DISSE: “ TU SEI MIO FIGLIO NEL QUALE IO MI SONO COMPIACIUTO” E NEL MONTE TABOR DISSE AI 3 APOSTOLI” QUESTO E’ IL MIO FIGLIO PREDILETTO NEL QUALE MI SONO COMPIACIUTO , ASCOLTATELO” - GESU’ DISSE ALLE PIE DONNE DOPO LA SUA RISURREZIONE: “ ANDATE A RIFERIRE AI MIEI FRATELLI CHE LI ATTENDO IN GALILEA , LA’ , MI VEDRANNO “ E ALLA MADDALENA DISSE:” NON MI TOCCARE, PERCHE’ NON SONO ANCORA SALITO AL PADRE MIO ( QUESTO LO DISSE PERCHE’ DOPO LA SUA RISURREZIONE IL SUO CORPO BEATO DOVEVA PRIMA ESSERE ABBRACCIATO DAL PADRE SUO ,E DOPO LO POTEVANO TOCCARE ANCHE GLI ALTRI – AL PADRE SUO SPETTAVA SEMPRE ESSERE ONORATO PER PRIMO RISPETTO A GLI ALTRI ). – SULLA CROCE GESU’ DISSE :” PADRE PERDONALI, PERCHE’ NON SANNO QUELLO CHE FANNO”- “DIO MIO , DIO MIO , PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO”- “PADRE SE VUOI ALLONTANA DA ME QUESTO CALICE TUTTAVIA NON LA MIA MA LA TUA VOLONTA’ SI FACCIA( QUESTO LO DISSE NEL GETSEMANI)”- E QUANDO GLI APOSTOLI GLI CHIESERO UN INSEGNAMENTO DI COME PREGARE EFFICACEMENTE , EGLI GLORIFICO’ ANCORA UNA VOLTA IL PADRE SUO E NOSTRO, COSI’:
” PADRE NOSTRO,CHE SEI NEI CIELI(QUI CI VUOL DIRE GESU’: CHE IL NOSTRO CUORE E LA NOSTRA MENTE DEVONO AMARE IL PADRE E LA SUA VOLONTA’ DIVINA CON LO STESSO SPIRITO DEL CIELO )- SIA SANTIFICATO IL TUO NOME( DOBBIAMO SANTIFICARE IL NOME DEL PADRE NOSTRO, DIVENENDO SIMILI A LUI , AMOREVOLI , CARITATEVOLI, MISERICORDIOSI , E DOBBIAMO OFFRIRGLI E CONSACRARGLI TUTTA LA NOSTRA VOLONTA’ , LE NOSTRE AZIONI, E LUI LI SANTIFICHERA’ , PERCHE’ EGLI E’ SANTO.) - VENGA IL TUO REGNO ( IL REGNO DEL DIVINO VOLERE , DELL’AMORE, DELLA PACE , COSI’ COME E’ IN CIELO, SENZA PIU’ ODIO E GUERRE,SEMPRE UNITI IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI AL VOLERE DEL PADRE)- SIA FATTA LA TUA VOLONTA’, COME IN CIELO COSI’ IN TERRA( DOBBIAMO ESSERE SANTI E PURI COME GLI ANGELI E I SANTI DEL CIELO; GESU’ , MARIA E LUISA CI HANNO LASCIATO LE LORO ORME (I LORO ATTI DIVINI) E GLI SCRITTI SULLA DIVINA VOLONTA’ , ORA STA A NOI UNIRCI SEMPRE AL VOLERE DEL PADRE, COME HANNO FATTO LORO TRE)- DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO ( DACCI CIOE’ : L’EUCARESTIA , LA DIVINA VOLONTA’, LA PAROLA DI DIO, CHE SONO IL VERO CIBO DELL’ANIMA, COME DISSE GESU’ STESSO A GLI APOSTOLI NEL POZZO DI GIACOBBE, DOPO CHE EBBE PARLATO CON LA SAMARITANA, MA SPECIALMENTE QUESTO CIBO , SONO LE VERITA’ SULLA DIVINA VOLONTA’ CHE HA DATO A LUISA E A ME, PERCHE’ LE ANIME CON QUESTE VERITA’, POSSONO OTTENERE IL DONO DELLA DIVINA VOLONTA’)- RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI( SII CON NOI MISERICORDIOSO, COME ANCHE NOI LO SIAMO CON I NOSTRI FRATELLI, E PERDONACI COME ANCHE NOI PERDONIAMO A LORO)- E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE, MA LIBERACI DAL MALE , AMEN( NON CI FARE CADERE NELL’ORA DELLA PROVA E DELLA TENTAZIONE , MA FACCI SEMPRE CON IL TUO AIUTO ONNIPOTENTE , VINCERE SUI NOSTRI AVVERSARI INVISIBILI E VISIBILI, SUL NOSTRO VOLERE UMANO, SULLE NOSTRE PASSIONI, COSI’ SEMPRE SIA,OH MIO DIO). QUESTA PREGHIERA VA RECITATA CON GESU’ E MARIA NEI NOSTRI CUORI, PERCHE’ SOLO LORO E LUISA SANNO PREGARE IL PADRE NEL DIVINO VOLERE E NEL PURO AMORE DIVINO . CHI PREGA DA SE , SENZA UNIONE ALLA DIVINA VOLONTA’, MA CON IL SUO VOLERE, SARA’ COME UN IPOCRITA CHE OSTENTA SANTITA’, MA CHE IN REALTA’ NON CONOSCE NE IL PADRE, NE LA MADRE SS MARIA , E NE LUISA LA MADRE DEL DIVINO VOLERE. CON IL ROSARIO DEL PADRE INVOCHIAMO IL REGNO DI DIO SU DI NOI , IN MEZZO A NOI, GIA’ E’ IN MEZZO A NOI , MA APPUNTO PERCHE’ NON CONOSCIAMO NE LUISA, NE MARIA, NE GESU’, E NE IL PADRE, LO SPIRITO SANTO NON CE LO MANIFESTA IN MODO VISIBILE ALL’ANIMA ,E MOLTI NON SENTENDOLO NEL CUORE QUESTO REGNO, ENTRANO NEL REGNO DELLE TENEBRE, DELL’UMANO VOLERE E DI SATANA, CHE FARANNO SENTIRE E VEDERE ALL’ANIMA IL BUIO PIU’ FITTO E PIU’ TRISTE; E QUESTO E’ PROPRIO QUELLO CHE STA ACCADENDO OGGI, NESSUNO PIU’ PORTA IN SE LO SPIRITO SANTO DEL PADRE, E TUTTI VANNO ALLA DERIVA, NEL BUIO PIU’ TOTALE; IL SANTO ROSARIO DEL PADRE CI DARA’ GRAZIA SU GRAZIA, LA COMPLETA SOTTOMISSIONE AL SANTO SUO VOLERE, L’IMITAZIONE DELLE SANTE VIRTU’ DI LUISA, MARIA E GESU’,E L’UNIONE CON IL PADRE E CON TUTTE LE SUE CREATURE ED IL SUO CREATO CHE VIVONO NEL SOLO ATTO DIVINO DEL PADRE NOSTRO 3 VOLTE AMMIRABILE; CON QUESTO ROSARIO VINCEREMO TUTTO E TUTTI , SIA IL NOSTRO VOLERE UMANO, SIA I NOSTRI NEMICI, COME HA DETTO LA VERGINE MARIA NEL SUO MAGNIFICAT, E SIA IL PADRE, CHE VEDENDOCI IN LUI, CI DARA’ OGNI COSA CHE GLI CHIEDEREMO NEL NOME NOSTRO, DI GESU’ , DI MARIA E DI LUISA; NEL NOME NOSTRO, SOLO SE ABBORRIREMO IL NOSTRO VOLERE UMANO E CI UNIREMO SEMPRE AL DIVINO VOLERE COME FECERO GESU’, MARIA E LUISA CHE VISSERO SEMPRE UNITI AL VOLERE DEL PADRE .SE PER FARE NASCERE IN NOI GESU’ E LA DIVINA VOLONTA’: CI SIAMO MESSI NEL SENO DI MARIA E DI LUISA NOSTRE DOLCISSIME MAMME , PER FAR NASCERE IL PADRE E LA SS TRINITA’: CI DOBBIAMO METTERE SEMPRE, DOPO CHE SIAMO NATI IN GESU’ E NEL DIVINO VOLERE PER MEZZO DI MARIA E DI LUISA , NEL SENO BENEDETTISSIMO DEL PADRE, COME LO SONO GESU,MARIA LUISA E LO SPIRITO SANTO ; ESSO E’ IL LUOGO PIU’ BELLO , PIU’ DESIDERABILE PER GESU’ , PER LO SPIRITO SANTO E PER OGNI CREATURA CHE E’ USCITA DA QUESTO SENO PATERNO , NOI SIAMO COME LA PIOGGIA, CHE SCENDENDO DAL CIELO, VUOLE RITORNARE DI NUOVO NEL SENO DEL CIELO DOVE ERA NATA; SIAMO GOCCIE DIVINE D’AMORE, CADUTE SULLA TERRA PER FECONDARE LA TERRA DI DIO: DI AMORE E DI VOLONTA’ DIVINA; PER POI RITORNARE LIETI E FESTOSI DI AVER ADEMPIUTO IL VOLERE DEL PADRE, NEL SUO DOLCISSIMO E PURISSIMO SENO 3 VOLTE SANTO; QUALE GIOIA, C’E’ RISERVATA A NOI CHE LAVORIAMO DIMANI A SERA PER ADEMPIERE IL SANTO VOLERE DEL PADRE, QUALI GRAZIE, CI RISERVA SOLO PER NOI CHE ABBIAMO CONOSCIUTO IL SUO SANTO VOLERE COME CE NE HA PARLATO LUISA PICCARRETA. NOI SIAMO I PRIMOGENITI DEL PADRE, SE ABBIAMO CAPITO IL VOLERE SUO, CHE E’ QUELLO DI FAR CONOSCERE IL SUO VOLERE TRAMITE GLI SCRITTI MIEI E DI LUISA, E ANCHE QUELLI DI MADRE EUGENIA RAVASIO, DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA, DI SUOR CONOSOLATA BETRONE DEL DIVINO AMORE , DI SANTA MARGHERITA ALACOQUE DEL SACRO CUORE DI GESU’, DI SUOR MARTA CHAMBON ( SULLE PIAGHE DI GESU’) ,DI SANTA BRIGIDA , SAN GERTRUDE, SAN GASPARE DEL BUFALO, SUOR MARIA PERINI DE MICHELI,, DI SUOR AMALIA, DI SAN LUIGI MARIA DE MONFORT CHE HANNO SCRITTO TANTE RIVELAZIONI DEL CIELO SULLA PASSIONE DI GESU’ E SULLA VERA DEVOZIONE A MARIA SS., E SE FAREMO TUTTO CIO’ CHE QUESTI SCRITTI ISPIRATI DAL PADRE PER MEZZO DI GESU’ E DEL SUO SANTO SPIRITO DICONO , NOI ENTREREMO NEL SENO DEL PADRE SENZA MAI PIU’ USCIRNE, PERCHE’ CHIUNQUE INCONTRA L’AMORE PATERNO, VI RIMANE COME UN PICCOLO BAMBINO CHE E’ SEMPRE ATTACCATO ALLA MAMMA SUA, E NON SAPRA’ FARE ALTRO, CHE AMARLO ETERNAMENTE E INFINITAMENTE NEL DIVINO VOLERE, AVENDO TROVATO IN LUI UN ACQUA VIVA CHE ZAMPILLA SEMPRE NUOVA E SEMPRE PIU’ FRESCA E SEMPRE PIU’ BUONA DI VITA D’AMORE ,E DI GIOIA SENZA FINE E SENZA TERMINE DI TEMPO; ANCHE SE STAREMO QUI SULLA TERRA, POSSIAMO SENTIRE IL DOLCISSIMO NIDO D’AMORE DEL SENO DEL PADRE ; SE FAREMO TUTTO PER MEZZO DEL PADRE , NEL PADRE , CON IL PADRE E PER MEZZO DEL PADRE CELESTE, NOI VIVREMO SEMPRE IN QUESTO SENO CELESTE, CHE CI CONSOLERA’ MOLTO PIU’ DI TUTTE LE MAMME MESSE INSIEME; GESU’ NELLA SUA VITA INTERA, NON FECE ALTRO CHE PARLARCI DELLA BONTA’ MISERICORDIOSA DEL PADRE SUO, E SE SCESE SULLA TERRA,NON VUOL DIRE CHE LASCIO’ IL SENO DEL PADRE; ANZI DISSE A FILIPPPO:” DA TANTO TEMPO SONO CON TE FILIPPO, E TU DICI : MOSTRACI IL PADRE?- CHI HA VISTO ME A VISTO IL PADRE , CREDI TU IN QUESTO?” ; ANCHE NOI QUINDI SE VERAMENTE VOGLIAMO VIVERE COME GESU’ DENTRO IL SENO DEL PADRE SUO , DOBBIAMO FARE TUTTO IL SUO VOLERE SANTISSIMO,E AMIAMOLO, FACCIAMOLO CONOSCERE COME VERAMENTE E’ , E NON PER QUELLO CHE GLI ALTRI CE LO HANNO DESCRITTO, CIOE’ COME UN PADRE NASCOSTO CHE CI GUARDA DA LONTANO E CON GIUSTIZIA; NO ! IL PADRE E’ INFINITAMENTE MISERICORDIOSO, TENERO E ACCONDISCENDENTE, E DIFENDE IL FIGLIO SUO SULLA TERRA COME LA PUPILLA DEI SUOI OCCHI , COME LA CHIOCCIA CON I SUOI PULCINI, COME PIU’ DI TUTTE LE PIU’ TENERE MAMME SULLA TERRA CON I LORO PARGOLI, NON CI FARA’ PERDERE NEMMENO UN CAPELLO SE LO RITERRA’ UTILE PER NOI; QUESTO PERO’ E’ UN MODO DI DIRE CHE: DIO PADRE CI CUSTODISCE PERFETTAMENTE, E NON CI POTRA’ MAI ACCADERE NIENTE DI MALE, SPECIALMENTE PER L’ANIMA E SE LO VORRA’ ANCHE PER IL CORPO; BEN VENGA ALLORA IL SUO VOLERE DIVINO IN TUTTE LE NOSTRE AZIONI, FACCIAMOLO REGNARE TOTALMENTE, E SAREMO SEMPRE NEL SENO PATERNO BEN CUSTODITI E DIFESI; LA COSA MIGLIORE PER NOI SUOI PARGOLI E’ QUESTA: CHE NON DOBBIAMO MAI PREOCCUPARCI DI NIENTE , PERCHE’ SAREMO AL SICURO DENTRO IL SENO DEL PADRE NOSTRO; E DICIAMO AL PADRE CELESTE SEMPRE QUESTA PREGHIERA PRIMA DI INIZIARE E DI FINIRE LA NOSTRA GIORNATA QUOTIDIANA PER RIPOSARCI NEL SUO GREMBO PATERNO E DIVINO IN PIENO LETIZIA E GIOIA:
“PREGHIERA AL PADRE, SALVATORE E CREATORE DI TUTTI GLI UOMINI”
PADRE MIO INFINITAMENTE UMILE,TENERO , BUONO E SEMPRE ACCONDISCENDENTE , TU MI SEI SEMPRE STATO PADRE , ANCHE QUANDO IO MI SONO ALLONTANATO DA TE , DIMENDICANDO CHE SONO TUO FIGLIO E CHE TU MI HAI CONCEPITO E PARTORITO SU QUESTA TERRA, CHE SENZA DI TE PER ME E DIVENTATA UNA VALLE DI LACRIME , DI TRISTEZZA E ANGOSCIA, MENTRE LASCIANDOTI E ABBANDONANDOTI, HO LASCIATO DIETRO DI ME UN CIELO STELLATO E UN SOLE D’AMORE E DI LUCE CHE NON TRAMONTAVA MAI DI GIOIA E DI BEATITUDINI CELESTI, ADESSO HO CAPITO: CHE TU SOLO, SEI IL MIO TUTTO , LA MIA VITA, E MI PROPONGO PERCIO’ CON TUTTE LE MIE FORZE E CON TUTTA LA MIA VOLONTA’: DI UNIRMI AL TUO VOLERE SANTISSIMO PER L’ETERNITA’,E PER I SENTIERI CHE TU MI HAI TRACCIATO, CHE SONO: LA TOTALE DEVOZIONE A GESU’, MARIA , LUISA, AL DIVINO VOLERE , AL CROCIFISSO , ALLA MIA CROCE , ALL’EUCARESTIA, ALLA SANTA MESSA QUOTIDIANA, ALLA TUA SS PAROLA , SPECIALMENTE QUELLA CHE HAI DATO A LUISA SULLA DIVINA VOLONTA’ E QUELLA CHE HAI RIVELATO A MOLTI SANTI SULLA PASSIONE DI GESU’ E MARIA E SULLA VERA DEVOZIONE A MARIA, CHE POSSONO TUTTO PRESSO DI TE ; PERCIO’ IO MI RIVESTO PER MEZZO DI MARIA ,DEL TUO SANTO SPIRITO E DI LUISA :DI GESU’ PASSIONEVOLE , DI TUTTI I SUOI ATTI E DEL SUO VOLERE,DELLE SUE PIAGHE, DEL SUO VOLTO SS, DEL SUO SANGUE , DELLA SUA CORONAZIONE DI SPINE E DI SPINE DI FUOCO E DI LUCE, DELLA SUA CANNA, DEI SUOI VESTITI, DELLE SUE LACRIME E DELLA SUA CROCIFISSIONE, CHE FU’ ANCHE DI FUOCO E DI LUCE, E MI METTO DENTRO IL TUO SENO COME FIGLIO TUO LEGGITTIMO PER L’ETERNITA’. PADRE MIO IO TI AMO IN GESU’ , CON LO SPIRITO SANTO E NEL TUO VOLERE SS; TI AMO PIU’ DELLA MIA STESSA VITA, PIU’ DI TUTTE LE COSE CHE TU HAI CREATO PER AMOR MIO; TI AMO CON IL TUO STESSO CUORE E AMORE INFINITO ED ETERNO ; TI AMO INFINITAMENTE IN UNIONE A GESU’ , MARIA , LUISA E A TUTTE LE TUE CREATURE E PER MEZZO DI LORO. PADRE MIO, IO SONO UNO CON TE, SONO LA TUA GOCCIA D’AMORE IMMENSA, CHE VUOL INCENDIARE TUTTI I CUORI DEI FIGLI TUOI SULLA TERRA, NEL CIELO E NEL PURGATORIO; PADRE MIO, AMA TU CON IL MIO PICCOLO CUORE E RENDILO IL PIU’ GRANDE DI TUTTI GLI ALTRI CUORI DEL CIELO E DELLA TERRA; RENDILO INFINITO COME IL TUO, ED ETERNO NELL’AMORE; PADRE TUTTO A TE MI OFFRO E MI CONSACRO SENZA ALCUNA RISERVA , CON TUTTO IL MIO ESSERE E TUTTI I MIEI AVERI , CON LA MIA VOLONTA’ E TUTTE LE MIE AZIONI; PADRE MIO , FIDUCIA MIA, IN TE CONFIDO E MI AFFIDO INFINITAMENTE MIO TUTTO, AMEN,AMEN , AMEN, NELLA DIVINA VOLONTA’.
FINE
Secondo il decreto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede (A.A.S., N.58-18, del 29 dicembre 1966), e approvata da S.S. Paolo VI il 14 ottobre 1966, non è proibito divulgare senza l'Imprimatur, scritti riguardanti nuove apparizioni, rivelazioni, visioni, profezie o miracoli.
Edizione fuori commercio
Il
Regno del Fiat in mezzo
alle creature
~
Libro di Cielo ~
Il
richiamo della creatura nell’ordine,
al
suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio
La Regina del Cielo
nel Regno della Divina Volontà
Luisa Piccarreta
“La Piccola Figlia della Divina Volontà”
J.M.J.
LA REGINA DEL CIELO
NEL REGNO DELLA DIVINA VOLONTÀ
Regina immacolata, celeste Madre
mia, vengo sulle tue ginocchia materne per abbandonarmi, come tua cara figlia
nelle tue braccia, per chiederti, coi sospiri più ardenti, in questo mese a te
consacrato, la grazia più grande, cioè di ammettermi a vivere nel Regno della Divina
Volontà. Mamma Santa, tu che sei la Regina di questo regno, ammettimi come
figlia tua a vivere in esso, affinché non sia più deserto, ma popolato dai
figli tuoi. Perciò sovrana Regina, a te mi affido, acciocché guidi i miei passi
nel regno del Volere Divino; stretta alla tua mano materna, tu guiderai tutto
l’essere mio perché io viva perennemente nella Divina Volontà. Tu mi farai da
mamma, ed io ti consegno la mia volontà, affinché me la scambi con la Divina
Volontà e così [io] possa essere sicura di non uscire dal regno suo. Perciò ti
prego di illuminarmi per farmi comprendere cosa significhi Volontà di Dio.
Ave Maria...
Fioretto del
mese: Mattina, mezzo giorno e
sera, cioè tre volte al giorno, andare sulle ginocchia della nostra Mamma
celeste e dirle: “Mamma mia, ti amo; tu amami, dà un sorso di Volontà di Dio
all’anima mia e dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie
azioni sotto il tuo sguardo materno”.
L’anima alla sua
immacolata Regina
Eccomi o Mamma dolcissima,
prostrata innanzi a te. Oggi è il primo giorno del mese di maggio, sacro a te,
in cui tutti i tuoi figli vogliono offrirti i loro fiorellini per attestarti il
loro amore, e per impegnare il tuo amore ad amarli; io ti vedo scendere dalla
patria celeste, corteggiata da schiere angeliche, per ricevere le belle rose,
le umili viole ed i casti gigli dei figli tuoi, che ricambi con i tuoi sorrisi
d’amore, con le tue grazie e benedizioni. Stringendoti al seno materno i doni
dei figli tuoi, li porti al cielo per serbarli come caparra e corona nel
momento della loro morte. Mamma celeste, in mezzo a tanti, io che sono la più
piccola, la più bisognosa delle figlie tue, voglio venire fin nel tuo grembo
materno, per portarti non fiori e rose, ma un sole ogni giorno. Ma la Mamma
deve aiutare questa figlia, dandole le sue lezioni di cielo per insegnarle come
formare questi soli divini, affinché ella possa darle l’omaggio più bello e
l’amore più puro. Mamma cara, tu hai capito cosa vuole la figlia tua: vuole
imparare da te a vivere la Volontà Divina. Io, trasformando i miei atti e tutta
me stessa nella Divina Volontà, secondo i tuoi insegnamenti, ogni giorno
porterò nel tuo grembo materno tutti i miei atti cambiati in sole.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia benedetta, la tua
preghiera ha ferito il mio materno cuore, attirandomi dal cielo; sono già
vicina alla figlia mia, per darle le mie lezioni, tutte di cielo. Guardami
figlia cara: migliaia di angeli mi circondano e riverenti stanno tutti in
attesa di sentirmi parlare del Fiat
Divino, di cui posseggo, più di chiunque, la sorgente. Conosco i suoi mirabili
segreti, le sue gioie infinite, la sua felicità indescrivibile ed il suo valore
incalcolabile. Sentirmi chiamare dalla figlia mia, perché ella vuole le mie
lezioni sulla Divina Volontà, è per me la festa più grande e la gioia più pura.
Se tu ascolterai le mie lezioni io mi dirò fortunata d’essere la Mamma tua. Oh,
come desidero di avere una figlia che vuole vivere tutta di Volontà Divina!
Dimmi figlia, mi contenterai? Darai il tuo cuore, la tua volontà, tutta te
stessa nelle mie mani materne, affinché ti prepari, ti disponga, ti fortifichi,
ti svuoti di tutto, per poterti riempire tutta di luce di Divina Volontà e per
poter formare in te la vita divina? Poggia il capo sul cuore della tua Mamma
celeste e sii attenta ad ascoltarmi, affinché le mie sublimi lezioni ti
facciano decidere di non fare mai la tua volontà, ma sempre quella di Dio.
Figlia mia ascoltami, è il mio
cuore materno che ti ama tanto e che vuole versarsi sopra di te. Sappi che ti
ho scritta nel mio cuore, e ti amo da vera figlia, ma sento un dolore perché
non ti vedo simile alla tua Mamma. Sai cosa ci rende dissimili? La tua volontà,
che ti toglie la freschezza della grazia, la bellezza che innamora il tuo
Creatore, la fortezza che tutto vince e sopporta, l’amore che tutto consuma.
Insomma, la tua volontà non è quella che anima la tua Mamma celeste. Tu devi
sapere che conobbi la mia volontà umana solo per tenerla sacrificata in omaggio
al mio Creatore; la mia vita fu tutta piena di Volontà Divina. Dal primo istante
del mio concepimento fui plasmata, riscaldata e messa nella sua luce, la quale
purificò con la sua potenza il mio germe umano, in modo che fui concepita senza
macchia originale. Il mio concepimento fu senza macchia, e così glorioso da
formare l’onore della famiglia divina, solo perché il Fiat onnipotente si riversò sul mio germe, e pura e santa fui
concepita. Se il Volere Divino non si fosse riversato sopra il mio germe, come
e più di una tenera madre, per impedire gli effetti del peccato originale,
avrei avuto la triste sorte delle altre creature che sono state concepite con
il peccato originale. Perciò la causa primaria fu solo la Divina Volontà. Ad
Essa sia l’onore, la gloria, il ringraziamento per essere [io] stata concepita
senza macchia d’origine.
Ora figlia del mio cuore, ascolta
la Mamma tua: metti da parte la tua volontà umana, contentati di morire anziché
concederle un atto di vita. La tua Mamma celeste avrebbe preferito morire mille
e mille volte, anziché fare un solo atto di sua volontà. Non vuoi tu, dunque,
imitarmi? Se tu terrai la tua volontà sacrificata in onore del tuo Creatore, il
Volere Divino farà il primo passo nell’anima tua e ti sentirai plasmata da
un’aura celeste, purificata e riscaldata; ti sentirai annientare i germi delle
tue passioni e ti sentirai messa nei primi passi del regno della Divina
Volontà. Perciò, sii attenta. Se tu mi sarai fedele nell’ascoltarmi, io ti
guiderò, ti porterò con mano nelle vie interminabili del Fiat Divino, ti terrò difesa sotto il mio manto azzurro, e tu
sarai il mio onore, la mia gloria, la mia e la tua vittoria.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, fin dal mattino ed in tutte le
tue azioni, darai la tua volontà nelle mie mani, dicendomi: “Mamma mia, offri
tu stessa il sacrificio della mia volontà al mio Creatore”.
Giaculatoria: Mamma mia, chiudi la Divina Volontà nell’anima mia,
affinché ivi prenda il suo primo posto e formi il suo trono e la sua dimora.
L’anima
Eccomi di nuovo sulle tue
ginocchia materne, per ascoltare le tue lezioni. Mamma celeste, alla tua
potenza si affida questa tua povera figlia. Sono troppo povera, lo conosco, ma
so che tu mi ami da mamma e ciò mi basta per slanciarmi nelle tue braccia. Avendo
tu compassione di me, ed aprendo le orecchie del mio cuore, mi farai sentire la
tua voce dolcissima, per darmi le tue sublimi lezioni. Tu, Mamma Santa,
purificherai il mio cuore con il tocco delle tue dita materne, affinché il mio
cuore possa racchiudere la celeste rugiada dei tuoi celesti insegnamenti.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia mia ascoltami: se tu
sapessi quanto ti amo, ti fideresti di più della Mamma tua e non ti faresti
sfuggire neppure una sola mia parola. Tu devi sapere che non solo sei scritta
nel mio cuore, ma che dentro questo mio cuore vi è una fibra materna, che mi fa
amare, più di una madre, la figlia mia. Voglio farti sentire il grande prodigio
che operò il Fiat supremo in me,
affinché tu, imitandomi, potrai darmi il grande onore di essere mia figlia
regina. Come sospira il mio cuore, affogato d’amore, perché io desidero avere
intorno a me la schiera nobile delle piccole regine. Dunque ascoltami, figlia
mia diletta. Non appena il Volere Divino si riversò sul mio germe umano per
impedire i tristi effetti della colpa, la Divinità sorrise, si mise in festa
nel vedere nel mio germe: quel germe umano, l’umanità pura e santa, come uscì
dalle loro mani creatrici nella creazione dell’uomo. E il Fiat Divino fece il secondo passo in me con il portare questo mio
germe umano, da Esso purificato e santificato, innanzi alla Divinità, affinché
la Divinità si riversasse a torrenti sopra la mia piccolezza in atto d’essere
concepita. La Divinità, scorgendo in me bella e pura la sua opera creatrice,
sorrise di compiacimento, e volendomi festeggiare, il Padre celeste versò su di
me mari di potenza, il Figlio mari di sapienza, lo Spirito Santo mari d’amore.
Sicché io restai concepita nella luce interminabile della Divina Volontà, ed in
mezzo a questi mari divini, che la mia piccolezza non poteva contenere, si formavano
onde altissime che ritornavano come omaggi di amore e gloria al Padre, al
Figlio ed allo Spirito Santo.
La Trinità era tutt’occhio su di
me, e per non farsi vincere da me in amore, sorridendomi e vezzeggiandomi, mi
mandava altri mari, i quali mi abbellivano tanto che, appena fu formata la mia
piccola umanità, acquistai la virtù rapitrice di rapire il mio Creatore, e lui
si faceva veramente rapire.
Tra me e Dio fu sempre festa;
nulla ci negammo a vicenda: io non gli negai mai nulla e lui neppure a me. Ma
sai tu chi mi animava con questa forza rapitrice? La Divina Volontà. Ella, come
vita, regnava in me, perciò la forza dell’Ente Supremo era la mia, ed avevamo
eguale forza per rapirci a vicenda.
Figlia mia, ascolta la Mamma tua:
sappi che io ti amo assai e vorrei vedere l’anima tua riempita dei miei stessi
mari. Questi miei mari sono gonfi e vogliono versarsi, ma perché ciò avvenga,
devi svuotarti del tuo volere, affinché il Volere Divino possa fare il secondo
passo sopra di te. Egli, costituendosi come principio di vita nell’anima tua,
chiama l’attenzione del Padre celeste, del Figlio e dello Spirito Santo, a
riversarsi su di te con i loro mari rigurgitanti. Ma per fare ciò, vogliono
trovare in te la stessa loro Volontà, perché non vogliono affidare alla tua
volontà umana i loro mari di potenza, di sapienza, d’amore e di bellezza
indicibile. Figlia a me carissima, ascolta la Mamma tua, metti la mano sul tuo
cuore, dimmi i tuoi segreti: quante volte sei stata infelice, torturata,
amareggiata, perché hai fatto la tua volontà? Sappi, tu hai messo fuori la
Volontà Divina e sei caduta nel labirinto dei mali. Essa voleva renderti pura e
santa, felice e bella d’una beltà incantevole, e tu col fare la tua volontà
l’hai guerreggiata e con dolore l’hai messa fuori dalla sua cara abitazione,
che è l’anima tua. Senti figlia del mio cuore, questo è un dolore per la Mamma
tua che non vede in te il sole del Fiat
Divino, ma le dense tenebre della notte della tua volontà umana. Ma su, coraggio:
se tu mi prometti di dare la tua volontà nelle mie mani, io, la tua Mamma
celeste, ti prenderò nelle mie braccia, ti metterò sulle mie ginocchia e
riordinerò in te la vita della Divina Volontà. Anche tu, dopo tante mie
lacrime, formerai il mio sorriso, la mia festa ed il sorriso e la festa della
Trinità Sacrosanta.
L’anima
Mamma celeste, se tanto mi ami ti
prego di non permettere che io scenda dalle tue ginocchia materne. Appena vedi
che sto per fare la mia volontà, vigila la povera anima mia e, chiudendomi nel
tuo cuore, con la forza del tuo amore brucia il mio volere, cosicché cambierò
le tue lacrime in sorrisi di compiacimento.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, per ben tre volte verrai sulle
mie ginocchia, facendo la consegna del tuo volere, dicendomi: “Mamma mia,
questa mia volontà voglio che sia tua, affinché me la scambi con la Volontà Divina”.
Giaculatoria: Sovrana Regina, con il tuo impero divino, atterra la
mia volontà, affinché spunti in me il germe della Divina Volontà.
L’anima alla Vergine
Sovrana Mamma, questa tua piccola
figlia, rapita dalle tue celesti lezioni, sente l’estremo bisogno di venire
ogni giorno sulle tue ginocchia materne per ascoltarti e deporre nel suo cuore
i tuoi materni insegnamenti. Il tuo amore, il tuo dolce accento, lo stringermi
al tuo cuore fra le tue braccia, mi infondono coraggio e fiducia che la Mamma
mia mi darà la grande grazia di farmi comprendere il gran male della mia
volontà, per farmi vivere della Divina Volontà.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia mia, ascoltami. È un cuore
di madre che ti parla; poiché vedo che mi vuoi ascoltare, il mio cuore gioisce
e sente la speranza certa che la figlia mia prenderà possesso del regno della
Divina Volontà, che io posseggo nel mio materno cuore, per darlo ai figli miei.
Perciò sii attenta ad ascoltarmi; scrivi tutte le mie parole nel tuo cuore,
affinché vi rimangano sempre, e modella la tua vita secondo i miei
insegnamenti. Senti figlia mia, non appena sorrise la Divinità e festeggiò il
mio concepimento, il Fiat supremo
fece il terzo passo sulla mia piccola umanità piccina piccina, e mi dotò di
ragione divina; mosse tutta la creazione a festa e mi fece riconoscere da tutte
le cose create per loro regina; riconobbero in me la vita del Volere Divino, e
tutto l’universo si prostrò ai miei piedi, sebbene fossi piccina e non ancora
nata. Ed inneggiandomi, il sole mi festeggiò e sorrise con la sua luce. Il
cielo mi festeggiò con le sue stelle, sorridendomi con il loro mite e dolce
scintillio, ed offrendosi come fulgida corona sul mio capo. Il mare con le sue
onde, alzandosi ed abbassandosi, pacificamente mi festeggiò. Insomma non ci fu
cosa creata che non si unì al sorriso ed alla festa della Trinità Sacrosanta.
Tutti accettarono il mio dominio, il mio impero, il mio comando, e si sentirono
onorati dopo tanti secoli, da quando Adamo perdette il comando ed il dominio di
re, sottraendosi alla Divina Volontà, di trovare in me la loro Regina, e la
creazione tutta mi proclamò Regina del cielo e della terra.
Mia cara figlia, tu devi sapere
che la Divina Volontà, quando regna nell’anima, non sa fare cose piccole, ma
grandi. Vuole accentrare nella fortunata creatura tutte le Sue prerogative
divine; e tutto ciò che è uscito dal suo Fiat
onnipotente circonda l’anima e resta ubbidiente ai suoi cenni. Che cosa non mi
diede il Fiat Divino? Mi diede tutto:
cielo e terra erano in mio potere, mi sentivo dominatrice di tutto, persino
dello stesso mio Creatore. Ora figlia mia, ascolta la Mamma tua: oh, come mi
duole il cuore nel vederti debole, povera e senza il vero dominio di dominare
te stessa! Timori, dubbi, apprensioni, ti dominano, tutti miseri cenci della
tua volontà umana. Sai il perché? Perché non c’è in te la vita integra del
Volere Divino che, mettendo in fuga tutti i mali dell’umano volere, ti
renderebbe felice e ti riempirebbe di tutti i beni che lui possiede. Ah! Se tu,
con un proposito fermo, decidi di non dare più vita alla tua volontà, sentirai
morire tutti i mali e rivivere in te tutti i beni. Allora tutto ti sorriderà ed
il Volere Divino farà anche in te il terzo passo, e tutta la creazione
festeggerà la nuova arrivata nel regno della Divina Volontà. Dunque figlia mia,
dimmi: mi ascolterai? Mi dai la parola che non farai mai, mai più, la tua
volontà? Sappi che se ciò avverrà, io non ti lascerò mai. Mi metterò a guardia
dell’anima tua e ti avvolgerò nella mia luce, affinché tu possa comandare su
tutti i mali della tua volontà.
L’anima
Mamma celeste, le tue lezioni mi
scendono nel cuore e me lo riempiono di balsamo celeste. Ti ringrazio, che
tanto ti abbassi verso di me, poverella. Ma senti, o Mamma mia, ho timore di me
stessa; ma se tu vuoi, tutto puoi, ed io con te tutto posso. Mi abbandono come
una piccola bimba nelle braccia della Mamma mia. Sono certa che appagherò le
sue brame materne.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, guarderai il cielo, il sole, la
terra; ed unendoti con tutti, per ben tre volte, reciterai tre Gloria per ringraziare Dio d’avermi costituita
Regina di tutti.
Giaculatoria: Regina potente, domina la mia volontà per
convertirla in Volontà Divina!
L’anima alla Vergine
Eccomi di nuovo sulle materne
ginocchia della mia cara Mamma celeste. Il cuore mi batte forte forte; smanio
d’amore per il desiderio di sentire le tue belle lezioni. Perciò dammi la mano
e prendimi fra le tue braccia. Nelle tue braccia passo momenti di paradiso, mi
sento felice. Oh, come sospiro di sentire la tua voce! Una nuova vita mi
scende nel cuore. Parlami, ed io prometto di mettere in pratica i tuoi santi
insegnamenti.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia mia, se tu sapessi quanto
amo tenerti stretta fra le mie braccia, poggiata sul mio cuore materno, per
farti ascoltare i celesti arcani del Fiat
Divino! Se tu tanto sospiri per ascoltarmi, sono i miei sospiri che fanno ciò
nel tuo cuore; è la tua Mamma che vuole la figlia sua, che vuole affidarti i
suoi segreti e narrarti la storia di ciò che operò in lei la Divina Volontà.
Figlia del mio cuore, prestami attenzione. Il mio cuore di madre, che vuole
sfogarsi con la figlia sua, vuole dirti i miei segreti che finora non sono
stati rivelati a nessuno, perché non era suonata ancora l’ora di Dio. Dio,
volendo elargire alle creature grazie sorprendenti che, in tutta la storia del
mondo, non ha concesso, vuole fare conoscere i prodigi del Fiat Divino, e ciò che il Fiat Divino può operare nella creatura,
se questa si lascia dominare. Perciò Dio vuole mettere me in vista di tutti,
come modello, in quanto ebbi il grande onore di formare la mia vita tutta di
Volontà Divina. Ora sappi figlia mia, che appena concepita, misi in festa la
Divinità. Cielo e terra mi festeggiarono e mi riconobbero per loro Regina. Io
ero talmente immedesimata nel mio Creatore, che mi sentivo nei domini divini
come padrona. Io non conobbi che cosa fosse la separazione dal mio Creatore; lo
stesso Volere Divino che regnava in me, regnava in loro e ci rendeva
inseparabili. Mentre tutto era sorriso e festa tra me e loro, io vedevo che non
si sarebbero potuti fidare di me, se non avessero avuto una prova. Figlia mia,
la prova è la bandiera che dice vittoria. La prova mette al sicuro tutti i beni
che Dio ci vuol dare. La prova matura e dispone l’anima per acquisti di grandi
conquiste. Anch’io vedevo la necessità di questa prova, perché volevo attestare
al mio Creatore, in contraccambio dei tanti mari di grazie che mi aveva dato,
un atto di mia fedeltà, che mi costasse il sacrificio di tutta la mia vita.
Quanto è bello potere dire: “Mi hai amato e ti ho amato”. Senza la prova non lo
si può mai dire.
Or dunque sappi, figlia mia, che
il Fiat Divino mi fece conoscere la
creazione dell’uomo, innocente e santo. Anche per lui tutto era felicità;
aveva il comando su tutta la creazione e tutti gli elementi erano ubbidienti ai
suoi cenni. In Adamo regnava il Volere Divino, ed in virtù di Esso, lui era
inseparabile dal suo Creatore. Tra i tanti beni che Iddio gli aveva dato, per
avere un atto di fedeltà da parte di Adamo, gli comandò di non toccare un solo
frutto tra i tanti che c’erano in quell’Eden terrestre. Era la prova che Dio
voleva, per confermare la sua innocenza, la sua santità, la sua felicità, e per
dargli il diritto del comando su tutta la creazione. Ma Adamo non fu fedele
alla prova, e non essendo stato fedele, Iddio non poté fidarsi di lui; perciò
Adamo perdette il comando, l’innocenza, la felicità e, si può dire, capovolse
l’opera della creazione. Sappi figlia del mio cuore, nel conoscere i gravi mali
della volontà umana in Adamo ed in tutta la sua progenie, io, la tua celeste
Madre, sebbene appena concepita, piansi amaramente ed a calde lacrime sull’uomo
caduto; ed il Volere Divino, nel vedermi piangere, mi domandò per prova che gli
cedessi la mia volontà umana. Il Fiat
Divino mi disse: “Non ti chiedo di non toccare un frutto come ad Adamo. No! Ti
chiedo la tua volontà. Tu la terrai come se non l’avessi, sotto l’impero del
mio Volere Divino, che ti sarà vita, e si sentirà sicuro di fare ciò che vorrà
di te. Così il Fiat supremo fece il
quarto passo nell’anima mia, domandandomi per prova la mia volontà, aspettando
da me il mio Fiat e l’accettazione
d’una tale prova.
Domani t’aspetterò di nuovo sulle
mie ginocchia per farti sentire l’esito della prova; e siccome voglio che tu
imiti la Mamma tua, ti prego, da madre, di non rifiutare mai alcunché al tuo
Dio, ancorché fosse un sacrificio che durasse tutta la vita. Il non perderti
mai nella prova che Iddio vuole da te, la tua fedeltà, è il richiamo dei disegni
divini su di te ed il riflesso delle sue virtù; sono tanti pennelli che fanno
dell’anima il capolavoro dell’Ente Supremo. Si può dire che la prova fornisce
la materia nelle mani divine per permettere loro di compiere il lavoro nella
creatura. Chi non è fedele alla prova, Dio non sa cosa farne; non solo, costui
scompiglia le opere più belle del suo Creatore. Perciò mia cara figlia, sii
attenta. Se tu sarai fedele nella prova, renderai più felice la Mamma tua. Non
mi far stare in pensiero. Dammi la tua parola ed io ti guiderò, ti sosterrò in
tutto, come figlia mia.
L’anima
Mamma Santa, conosco la mia
debolezza. La tua bontà materna mi infonde tale fiducia, che tutto spero da te,
e con te mi sento sicura. Metto nelle tue mani materne le prove con le quali
Dio disporrà di me, affinché tu mi dia tutte quelle grazie che possano evitarmi
di vanificare i disegni divini.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai tre volte sulle mie
ginocchia materne e mi porterai tutte le tue pene d’animo e di corpo; porterai
tutto alla Mamma tua ed io benedirò le tue pene per infondere in esse la forza,
la luce e la grazia necessarie.
Giaculatoria: Mamma celeste, prendimi fra le tue braccia e scrivi
nel mio cuore, Fiat, Fiat, Fiat.
L’anima alla Vergine
Sovrana celeste, vedo che mi
tendi le braccia per prendermi sulle tue ginocchia materne, ed io corro, anzi
volo per godermi i casti amplessi, i celesti sorrisi della mia Mamma celeste.
Mamma Santa, il tuo aspetto oggi è di trionfatrice, e con aria di trionfo vuoi
narrarmi il trionfo della tua prova. Ah! Sì, ben volentieri ti ascolterò, e ti
prego di darmi grazia, affinché io sappia trionfare nelle prove che il Signore
disporrà per me.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia a me carissima, oh, come
sospiro di confidare i miei segreti alla figlia mia, segreti che mi daranno
tanta gloria e che glorificheranno quel Fiat
Divino che fu causa primaria del mio immacolato concepimento, della mia
santità, sovranità e maternità! Tutto al Fiat
Divino io debbo; io non conosco altro. Tutte le mie sublimi prerogative, che la
Santa Chiesa tanto onora, non sono altro che gli effetti di quella Divina
Volontà che mi dominava, regnava e viveva in me. Perciò sospiro tanto che si
conosca chi era colei che produceva in me tanti privilegi ed effetti mirabili,
da far stupire cielo e terra. Ora ascoltami, figlia cara. L’Ente Supremo mi
domandò il mio volere umano, ed io compresi il male grave che può fare la
volontà umana nella creatura e come essa metta tutto in pericolo, anche le
opere più belle del suo Creatore.
La creatura con il suo volere
umano è oscillante, debole, incostante, disordinata. Dio, nel crearla, l’aveva
creata unita, per natura, con la sua Volontà Divina, che doveva essere la
forza, il moto primo, il sostegno, il cibo e la vita dell’umana volontà. Non
dando vita alla Volontà Divina nella nostra, respingiamo i beni ricevuti da
Dio nella creazione ed i diritti ricevuti in natura, nell’atto in cui fummo
creati. Oh, allorché compresi bene l’offesa grave che si fa a Dio ed i mali che
piovono sulla creatura, ebbi orrore e paura di fare la mia volontà! Giustamente
temetti, poiché Adamo, pur essendo stato creato da Dio, innocente, avendo
fatto la sua volontà, fece cadere lui e tutte le generazioni in tanti mali. Io,
presa da terrore, ed ancor più dall’amore verso il mio Creatore, giurai di non
fare mai la mia volontà. Per essere più sicura ed attestare maggiormente il mio
sacrificio a colui che tanti mari mi aveva dato, di grazie e privilegi, presi
questa mia volontà umana e la legai ai piedi del trono divino, in omaggio
continuo d’amore e di sacrificio, giurando che non mi sarei servita mai,
neanche per un istante solo della mia vita, della mia volontà, ma sempre di
quella di Dio. Figlia mia, forse a te non parrà grande il mio sacrificio di
vivere senza la mia volontà; [invece] io ti dico che non c’è sacrificio simile
al mio. Anzi, si possono chiamare ombre tutti gli altri sacrifici di tutta la
storia del mondo, paragonati al mio. Sacrificarsi un giorno, ora sì ed ora no,
è facile; [ma] sacrificarsi in ogni istante, in ogni atto, nel bene che si
vuole fare, per tutta la vita, senza dare mai vita alla volontà propria, è il sacrificio
dei sacrifici. Questo è l’attestato più grande e l’amore più puro, trafilato
dalla stessa Volontà Divina, che può offrirsi al nostro Creatore. È tanto
grande questo sacrificio, che Dio non può chiedere di più alla creatura, né
essa può trovare di più, per potersi sacrificare al suo Creatore.
Figlia mia carissima, allorché
feci dono della mia volontà al mio Creatore, io mi sentii trionfante nella
prova voluta da me, e Dio si sentì trionfante nella mia volontà umana. Dio
aspettava la mia prova, cioè un’anima che vivesse senza volontà, per
aggiustare le partite del genere umano, per atteggiarsi a clemenza e misericordia.
Perciò ti attendo di nuovo per narrarti la storia di ciò che fece la Divina
Volontà dopo il trionfo della prova. Ed ora una parolina a te figlia mia. Se tu
sapessi come sospiro di vederti vivere senza la tua volontà! Tu sai che ti sono
Madre e la Mamma vuole vedere felice la figlia sua. Ma come puoi essere felice
se non decidi di vivere senza volontà come visse la Mamma tua? Se ciò farai,
tutto ti darò. Mi metterò a tua disposizione, sarò tutta della figlia mia, ed
avrò il bene, il contento, la felicità di avere una figlia che viva tutta di
Volontà Divina.
L’anima
Sovrana trionfatrice, nelle tue
mani di Madre metto la mia volontà, affinché tu stessa, come Mamma, me la
purifichi e l’abbellisca, ed insieme con la tua la leghi ai piedi del trono
divino, affinché io possa vivere non con la volontà mia, ma sempre, sempre con
quella di Dio.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, in ogni atto che farai
consegnerai nelle mie mani materne la tua volontà, e mi pregherai di fare
vivere, al posto della tua, la Divina Volontà.
Giaculatoria: Regina trionfatrice, rubami la mia volontà e cedimi
la Volontà Divina.
L’anima alla Vergine
Mamma Regina, vedo che mi aspetti
di nuovo, e stendendomi la mano, mi prendi sulle tue ginocchia, mi stringi al
tuo cuore, per farmi sentire la vita di quel Fiat Divino che tu possiedi. Oh, quanto è refrigerante il suo calore
e penetrante la sua luce! Deh! Mamma Santa, se tanto mi ami, tuffa il piccolo
atomo dell’anima mia nel sole della Divina Volontà che tu nascondi, affinché anch’io
possa dire: “La mia volontà è finita, non avrà più vita, ma la mia vita sarà la
Divina Volontà”.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia carissima, fidati della
Mamma tua e presta attenzione alle mie lezioni. Esse ti serviranno per farti
aborrire la tua volontà e per farti sospirare in te quel Fiat Divino, che tanto ama formare la sua vita in te. Figlia mia,
tu devi sapere che la Divinità fu assicurata da me dopo la prova che volle.
Tutti credono che io non ebbi alcuna prova e che sia bastato il gran portento
che Dio fece di me, di essere concepita senza macchia originale. Oh, come
s’ingannano! Dio chiese a me una prova che non ha chiesto a nessuno. Questo lo
fece con giustizia e con somma sapienza, perché dovendo scendere in me il Verbo
eterno, non solo era decoroso che non trovasse in me la macchia d’origine, ma
neppure era decoroso che trovasse in me una volontà umana operante. Sarebbe
stato troppo disdicevole per Dio scendere in una creatura in cui regnasse
l’umana volontà. Ecco, perché volle da me per prova e per tutta la vita la mia
volontà, per assicurare nell’anima mia il regno della Divina Volontà.
Assicurato questo in me, Dio poteva fare ciò che voleva di me; tutto poteva
darmi, e posso dire che nulla poteva negarmi.
Ritorniamo al punto dove siamo
rimasti. Mi riserverò, nel corso delle mie lezioni, di narrarti ciò che fece
questa Divina Volontà in me. Ora senti, figlia mia. Dopo il trionfo nella
prova, il Fiat Divino fece il sesto
passo nell’anima mia, col farmi prendere il possesso di tutte le proprietà
divine, per quanto sia ad una creatura possibile ed immaginabile. Tutto era
mio, cielo e terra, e lo stesso Dio, di cui possedevo la stessa Volontà.
Io mi sentivo posseditrice della
santità divina, dell’amore, della bellezza, della potenza, della sapienza e
della bontà divina. Mi sentivo regina di tutto. Non mi sentivo estranea nella
casa del mio Padre celeste; sentivo al vivo la sua paternità e la suprema
felicità d’essere la sua figlia fedele. Posso dire che crebbi sulle ginocchia paterne
di Dio, né conobbi altro amore, né altra scienza se non quella che mi
somministrava il mio Creatore. Chi può dirti ciò che fece questa Divina Volontà
in me? Mi elevò tanto in alto, mi abbellì tanto, che gli stessi angeli
restarono muti e non sapevano come cominciare a parlare di me. Figlia mia
carissima, tu devi sapere che quando il Fiat
Divino mi fece prendere possesso di tutto, mi sentii posseditrice di tutto e di
tutti. La Divina Volontà, con la sua potenza, immensità ed onniveggenza,
racchiudeva nell’anima mia tutte le creature, ed io sentivo un posticino nel
mio cuore materno per ciascuna di esse. Da quando fui concepita io ti portai
nel mio cuore. Oh, quanto ti amai e ti amo! T’amai tanto che ti feci da Madre
presso Dio. Le preghiere, i miei sospiri erano per te; e nel delirio di Madre,
dicevo: “Oh, come vorrei vedere la figlia mia posseditrice di tutto, come lo
sono io!”. Perciò, ascolta la Mamma tua: non volere riconoscere più la tua volontà
umana. Se ciò farai, tutto sarà in comune fra me e te. Avrai una forza divina
in tuo potere; tutte le cose si convertiranno in santità, amore e bellezza divina.
E io, nella foga del mio amore, come mi decantò l’Altissimo: “Tutta bella,
tutta santa, tutta pura sei tu, o Maria”, dirò: “Bella, pura e santa è la
figlia mia, perché possiede la Volontà Divina”.
L’anima
Regina del Cielo, anch’io ti
saluto: “Tutta bella, pura e santa è la mia Mamma celeste”. Deh! Ti prego, se
hai un posto per me nel tuo materno cuore, chiudimi in esso, e così sarò sicura
che non farò più la mia volontà, ma sempre quella di Dio. Mamma e figlia,
saremo felici tutte e due.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, reciterai tre volte tre Gloria Patri in ringraziamento alla
Santissima Trinità, per il regno che ha stabilito in me, della Divina Volontà,
che mi ha dato il possesso di tutto. Facendo tue le parole dell’Ente Supremo,
in ogni Gloria mi dirai: “Tutta bella,
pura e santa è la Mamma mia”.
Giaculatoria: Regina del Cielo, fammi possedere dalla Volontà
Divina.
L’anima alla divina
segretaria
Regina Mamma, eccomi ai tuoi
piedi prostrata; sento che, come figlia tua, non so stare senza la mia Mamma
celeste. Sebbene oggi vieni a me con la gloria dello scettro del comando e con
la corona di Regina, sei sempre la Mamma mia; ed io, tremante, mi getto nelle
tue braccia, affinché mi sani le ferite che la mia cattiva volontà ha fatto
alla povera anima mia. Senti, mia Mamma Sovrana, se tu non fai un prodigio, se
non prendi il tuo scettro del comando, per guidarmi e tenere il tuo impero su
tutti gli atti miei, per fare sì che il mio volere non abbia vita, non avrò la
bella sorte di venire nel regno della Divina Volontà.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia mia cara, vieni nelle
braccia della Mamma tua. Prestando attenzione nell’ascoltarmi, sentirai gli
inauditi prodigi che il Fiat Divino
fece alla tua Mamma celeste, soprattutto perché questi sei giorni
simboleggiarono i sei giorni della creazione. La Divinità, pronunciando un Fiat ogni giorno, fece come un passo,
passando ora dalla creazione di una cosa e ora ad un’altra. Il sesto giorno
fece l’ultimo passo, dicendo: “Fiat!
Facciamo l’uomo alla nostra immagine e somiglianza”. Il settimo giorno riposò
nelle sue opere, volendo come godersi tutto ciò che con tanta magnificenza
aveva creato. E Iddio, nel suo riposo, guardando le opere sue, disse: “Quanto sono belle le mie opere! Tutto
è ordine e armonia!”. E guardando l’uomo, nell’enfasi del suo amore, aggiunse:
“Ma tu sei il più bello; tu sei la corona di tutte le nostre opere”. Ora, la
mia creazione superò tutti i prodigi della creazione; e quindi, con il suo Fiat, la Divinità volle fare sei passi
in me e iniziare la sua vita piena. Allorché presi possesso del regno della
Divina Volontà, finirono i suoi passi in me ed incominciò la sua vita piena,
intera e perfetta nell’anima mia.
Oh, in quali altezze divine fui
messa dall’Altissimo! I cieli non potevano né raggiungermi né contenermi, la
luce del sole era piccola innanzi alla mia luce; nessuna cosa creata poteva
raggiungermi. Io valicavo i mari divini come se fossero miei. Il mio Padre
celeste, il Figlio e lo Spirito Santo, mi sospiravano nelle loro braccia, per
godere la piccola figlia loro. Quanto contento provavano nel sentire [che],
come amavo, pregavo ed adoravo la loro altezza suprema, il mio amore, la mia preghiera
e la mia adorazione uscivano da dentro l’anima mia, dal centro della Divina
Volontà. E la Trinità sentiva uscire da me onde d’amore divino, casti profumi e
gioie insolite che partivano da dentro il cielo che il loro stesso Volere
Divino aveva formato nella mia piccolezza, tanto che non finivano di ripetere:
“Tutta bella, tutta pura, tutta santa, è la piccola figlia nostra! Le sue
parole sono catene che ci avvincono, i suoi sguardi sono dardi che ci feriscono,
i suoi palpiti sono frecce che, colpendoci, ci fanno andare in delirio
d’amore”. Sentivano uscire da me la potenza e la fortezza della loro Divina
Volontà che ci rendeva inseparabili, e perciò mi chiamavano ‘la figlia
invincibile, che porterà vittoria anche sul nostro Essere Divino’.
Ora ascoltami figlia mia. La
Divinità, presa da eccesso d’amore verso di me, mi disse: “Figlia nostra
diletta, il nostro amore non regge e si sente soffocato se non ti affidiamo i
nostri segreti. Perciò ti eleggiamo nostra fedele segretaria. A te vogliamo
affidare i nostri dolori ed i nostri decreti. A qualunque costo vogliamo
salvare l’uomo. Guarda come va a precipizio: la sua volontà ribelle lo trascina
continuamente al male; senza la vita, la forza ed il sostegno del nostro Volere
Divino, l’uomo ha deviato dalla via del suo Creatore e cammina strisciando per
terra, debole, malato e pieno di tutti i vizi.
Non ci sono vie di mezzo per
salvare l’uomo, né altre vie d’uscita, [se non] che scenda il Verbo eterno,
prenda le sue spoglie, le sue miserie, i suoi peccati sopra di sé, si
affratelli con lui, lo vinca per via d’amore e di pene inaudite, per dargli
tanta fiducia da poterlo portare di nuovo nelle nostre braccia paterne. Oh, come
ci duole la sorte dell’uomo! Il nostro dolore è grande, né potevamo affidarlo
ad alcuno, poiché non avendo una Volontà Divina che li domina, gli uomini non
potevano mai comprendere né il nostro dolore, né i gravi mali dell’uomo caduto
nel peccato. A te, che possiedi il nostro Fiat,
è dato comprendere ciò; e quindi, come a segretaria nostra, vogliamo svelarti i
nostri segreti e mettere nelle tue mani lo scettro del comando, affinché tu
domini ed imperi su tutto, ed il tuo dominio vinca Dio e l’uomo per portarceli[1]
come figli, rigenerati nel tuo materno cuore”. Chi può dirti, figlia cara, cosa
sentì il mio cuore dopo questo parlare divino? S’aprì in me una vena d’intenso
dolore e mi proposi, anche a costo della mia vita, di vincere Dio e la
creatura, per unirli insieme.
Ora figlia mia, ascolta la Mamma
tua. Ti ho visto sorpresa nel sentirmi narrare la storia del possesso del regno
della Divina Volontà. Sappi che anche a te è data questa sorte, se decidi di
non fare mai la tua volontà. Allora il Volere Divino formerà il suo cielo
nell’anima tua, sentirai l’inseparabilità divina; ti sarà dato lo scettro del
comando su te stessa, sulle tue passioni, e non sarai più schiava di te stessa.
Solo la volontà umana mette in schiavitù la povera creatura, le tarpa le ali
dell’amore verso colui che l’ha creata, le toglie la forza, il sostegno e la
fiducia di slanciarsi nelle braccia del suo Padre celeste. In questo modo, la
creatura non può conoscere né i segreti del Padre, né l’amore grande con cui il
Padre l’ama, e perciò la creatura vive come estranea nella casa del suo Padre
divino.
Che lontananza getta tra Creatore
e creatura l’umano volere! Perciò ascoltami, fammi contenta: dimmi che non
darai più vita alla tua volontà, ed io ti riempirò tutta di Volontà Divina.
L’anima
Mamma Santa, aiutami. Non vedi
quanto sono debole? Le tue belle lezioni mi commuovono fino alle lacrime, e
piango la mia grande sventura di essere tante volte caduta nel labirinto di
fare la mia volontà, essendomi, così, discostata da quella del mio Creatore.
Deh, fammi da mamma, non lasciarmi a me stessa! Con la tua potenza, unisci il
Volere Divino al mio, chiudimi nel tuo cuore materno, dove sarò sicura di non
fare mai la mia volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, starai sotto il mio manto per
imparare a vivere sotto i miei sguardi, e recitando tre Ave Maria, mi pregherai affinché io faccia conoscere a tutti la Divina
Volontà.
Giaculatoria: Mamma Santa, chiudimi nel tuo cuore, affinché impari
da te a vivere di Volontà Divina.
L’anima alla divina
mandataria
Eccomi a te, Mamma celeste. Sento
che non so stare senza la mia cara Mamma. Il mio povero cuore è irrequieto, e
lo sento in pace quando sto nel tuo grembo, come piccola piccina stretta al tuo
cuore per ascoltare le tue lezioni. Il tuo dolce accento addolcisce tutte le
mie amarezze, dolcemente lega la mia volontà, e mettendola come sgabello sotto
la Divina Volontà, mi fa sentire il dolce impero, la vita e la felicità della
Divina Volontà.
Lezione della celeste
mandataria
Figlia mia carissima, sappi che
ti amo assai; fidati della Mamma tua e sii sicura che riporterai vittoria sulla
tua volontà. Se tu mi sarai fedele, io prenderò tutto l’impegno su di te, ti
farò da vera mamma. Perciò ascolta ciò che feci per te presso l’Altissimo. Io
non facevo altro che portarmi sulle ginocchia del mio Padre celeste. Io ero
piccina, non nata ancora. Il Volere Divino, di cui io possedevo la vita,
rendeva possibili le mie visite al mio Creatore; per me le porte e le vie erano
tutte aperte, né io avevo paura o timore. Solo la volontà umana mette paura,
timore, sfiducia, ed allontana la povera creatura da colui che tanto l’ama e
che vuole essere circondato dai suoi figli. Se la creatura ha paura, teme e non
sa stare, come figlia al padre, con il suo Creatore, è segno che la Divina
Volontà non regna in lei; perciò, è la torturata, la martire della volontà
umana. Non fare mai la tua volontà per non volerti torturare e martirizzare;
ciò è il più orribile dei martìri, poiché è senza sostegno e senza forza.
Ascoltami: io mi portavo nelle
braccia della Divinità; mi aspettavano e facevano festa nel vedermi. Mi amavano
tanto, che al mio apparire versavano altri mari d’amore e di santità nell’anima
mia; non ricordo mai di essere partita da loro, senza avere ricevuto altri doni
sorprendenti. Mentre stavo nelle loro braccia, io pregavo per l’umano genere, e
molte volte con lacrime e sospiri piangevo per te, figlia mia, e per tutti.
Piangevo per la tua volontà ribelle, per la tua triste sorte di essere schiava
di essa, che ti rendeva infelice. Vedere infelice la figlia mia, mi faceva
versare lacrime amare fino a bagnare le mani del mio celeste Padre.
E la Divinità, intenerita dal mio
pianto, mi diceva: “Figlia nostra diletta, il tuo amore ci lega, le tue lacrime
smorzano il fuoco della divina giustizia, le tue preghiere ci tirano tanto
verso le creature, che non ti sappiamo resistere. Perciò diamo a te il mandato
di mettere in salvo le sorti del genere umano. Tu sarai la nostra mandataria in
mezzo a loro; a te affidiamo le loro anime. Tu difenderai i nostri diritti,
lesi per le loro colpe; starai in mezzo, tra loro e Noi, per aggiustare le
partite d’ambo le parti. Sentiamo in te la forza invincibile della nostra Volontà
Divina, che per mezzo tuo prega, piange. Chi ti può resistere? Le tue preghiere
sono comandi, le tue lacrime imperano sul nostro Essere Divino. Perciò avanti
nella tua impresa!”.
Figlia mia carissima, il mio
piccolo cuore si sentiva consumare d’amore, a causa dei modi amorevoli del
parlare divino; e con tutto amore accettai il loro mandato, dicendo: “Maestà
altissima, sono qui fra le vostre braccia, disponete di me come volete. Io sacrificherò
anche la vita. Se avessi tante vite quante sono le creature, io le metterei a
loro e vostra disposizione, per portarle tutte salve nelle vostre braccia
paterne”.
Senza sapere allora che sarei
stata la Madre del Verbo Divino, sentivo in me la doppia maternità: maternità
per Dio, per difendere i suoi giusti diritti; maternità per le creature, per
metterle in salvo. Mi sentivo madre di tutti. Il Volere Divino che regnava in
me, che non sa fare opere isolate, portava in me Dio e tutte le creature di
tutti i secoli. Nel mio materno cuore sentivo il mio Dio offeso che voleva
essere soddisfatto, e sentivo le creature sotto l’impero della giustizia
divina.
Oh, quante lacrime versai! Volevo
far scendere le lacrime mie in ogni cuore, per far sentire a tutti la mia
maternità, tutta d’amore. Piansi per te e per tutti, figlia mia. Perciò
ascoltami: abbi pietà del mio pianto; prendi le mie lacrime per smorzare le tue
passioni e per far sì che la tua volontà perda la vita. Deh! Accetta il mio
mandato, cioè che tu faccia sempre la Volontà del tuo Creatore.
L’anima
Mamma celeste, il mio povero
cuore non regge nel sentire quanto mi ami. Ah, mi ami troppo, fino a piangere
per me! Le tue lacrime le sento scendere nel mio cuore, e come tante ferite, mi
feriscono e mi fanno comprendere quanto tu mi ami. Io voglio unire le mie
lacrime alle tue e pregarti, piangendo, affinché non mi lasci mai sola e mi
vigili in tutto. Se occorre, battimi pure, fammi da mamma. Ed io, come piccola
figlia tua, tutto mi farò fare da te, affinché il tuo mandato sia il mio benvenuto
e tu possa portarmi, fra le tue braccia, al nostro Padre celeste, come atto
compiuto del tuo mandato divino.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, darai la tua volontà, le tue
pene, le tue lacrime, le tue ansie, i tuoi dubbi ed i tuoi timori, nelle mie
mani materne, affinché, come Mamma tua, li tenga in deposito nel mio cuore
materno, come pegni della figlia mia; ed io ti darò il prezioso pegno della
Divina Volontà.
Giaculatoria: Mamma celeste versa le tue lacrime nell’anima mia,
affinché guariscano le ferite che mi ha fatto la mia volontà.
L’anima alla sua celeste
Regina
Sovrana Signora e Mamma mia
carissima, vedo che mi chiami perché senti la forza dell’amore che brucia nel
tuo cuore, e mi vuoi narrare ciò che facesti nel regno della Divina Volontà per
la figlia tua. Com’è bello vedere rivolgere i tuoi passi verso il tuo Creatore,
che sente il calpestio dei tuoi piedi. Ti guarda, si sente ferire dalla purezza
dei tuoi sguardi e ti aspetta per essere spettatore del tuo innocente sorriso,
per sorriderti e trastullarsi con te. Deh! Mamma Santa, nelle tue gioie, nei
tuoi casti sorrisi con il tuo Creatore, non ti dimenticare della tua figlia che
vive nell’esilio e che ha tanto bisogno. Spesso la mia volontà, facendo capolino,
vorrebbe travolgermi, per strapparmi dal regno della Divina Volontà!
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia del mio materno cuore, non
temere, non ti dimenticherò mai. Anzi, se tu farai sempre la Divina Volontà e
vivrai nel suo regno, saremo inseparabili. Ti porterò sempre stretta per mano,
per farti da guida e per insegnarti a vivere nel Fiat supremo. Bandisci il timore, poiché nel Fiat Divino tutto è pace e sicurezza. La volontà umana è la
turbatrice delle anime, mette in pericolo le opere più belle e le cose più
sante. Tutto è pericolante in essa: in pericolo la santità, le virtù, la stessa
salvezza dell’anima; la caratteristica di chi vive di volere umano è la
volubilità. Chi mai può fidarsi di chi si fa dominare dalla volontà umana?
Nessuno! Né Dio, né gli uomini. Infatti egli somiglia a quelle canne vuote che
girano ad ogni soffio di vento. Perciò, figlia mia carissima, se qualche soffio
di vento ti vuole rendere incostante, tuffati nel mare della Divina Volontà e
vieni a nasconderti nel grembo della Mamma tua, affinché ti difenda dal vento
dell’umano e, stringendoti fra le sue braccia, ti renda ferma e sicura nel
cammino verso il suo regno divino.
Figlia mia, seguimi innanzi alla
Maestà suprema, ed ascoltami. Io, con i miei rapidi voli giungevo nelle loro
braccia divine. Appena giungevo, sentivo il loro amore rigurgitante, che come
onda impetuosa mi copriva. Oh, come è bello essere amata da Dio! In quest’amore
si sente felicità, santità, gioie infinite; e ci si sente talmente abbellita,
che Dio stesso viene rapito dalla particolare bellezza, che egli infonde nella
creatura nell’amarla. Io volevo imitarlo, e sebbene piccola, non volevo restare
dietro al suo amore. Dalle onde d’amore che mi aveva dato, formavo le onde per
coprire il mio Creatore con il mio amore. Nel fare ciò, io sorridevo, perché
sapevo che il mio amore mai avrebbe potuto coprire l’immensità del suo amore;
nonostante ciò io ci provavo, e sul mio labbro spuntava il mio sorriso innocente.
L’Ente Supremo sorrideva al mio sorriso e con la mia piccolezza festeggiava e
si trastullava. Durante i nostri stratagemmi amorosi, io ricordavo lo stato
doloroso della mia famiglia umana sulla terra, alla quale io pure appartenevo.
Oh, come mi doleva! Io pregavo che scendesse il Verbo eterno a porvi rimedio, e
lo dicevo con tale tenerezza che giungevo a cambiare il sorriso e la festa in
pianto. L’Altissimo si commuoveva tanto alle mie lacrime, anche perché erano
lacrime d’una piccina. E stringendomi al seno divino, mi asciugava le lacrime e
mi diceva: “Figlia, non piangere, fatti coraggio. Nelle tue mani abbiamo messo
la sorte del genere umano, ti abbiamo dato questo mandato. E per consolarti ti
facciamo paciera tra noi e l’umana famiglia. A te è dato rappacificarci: la potenza
del nostro Volere, che regna in te, s’impone su di Noi per dare il bacio di
pace alla povera umanità decaduta e pericolante”.
Chi può dirti, figlia mia,
ciò che provava il mio cuore a causa di questa condiscendenza divina? Era tanto
il mio amore che mi sentivo venir meno. Delirando, spasimavo, cercando altro
amore per ristoro del mio amore.
Ora una parola a te, figlia mia:
se tu mi ascolterai, mettendo al bando il tuo volere e dando il posto regio al Fiat Divino, anche tu sarai amata con
amore particolare dal tuo Creatore; sarai il suo sorriso, lo metterai in festa
e sarai vincolo di pace tra il mondo e Dio.
L’anima
Mamma bella, aiuta la figlia tua.
Mettimi tu stessa nel mare della Divina Volontà, coprimi con le onde dell’eterno
Amore, affinché non veda, né senta altro che Volontà Divina ed Amore.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi chiederai tutti gli atti miei
e li chiuderai nel tuo cuore, affinché tu senta la forza della Divina Volontà
che regnava in me. Poi, li offrirai all’Altissimo, per ringraziarlo di tutti
gli uffici che mi affidò per salvare le creature.
Giaculatoria: Regina di pace, fammi dare il bacio di pace dalla
Divina Volontà!
L’anima alla Regina del
Cielo
Eccomi o Mamma Santa, vicina alla
tua culla, per essere spettatrice della tua nascita portentosa. I cieli si
stupiscono, il sole ti fissa con la sua luce, la terra esulta di gioia e si
sente onorata dalla sua neonata Regina. Gli angeli fanno a gara nel circondare
la tua culla, per onorarti ed essere pronti ai tuoi cenni. Poiché tutti ti onorano
e vogliono festeggiare la tua nascita, anch’io mi unisco a loro. E prostrata
innanzi alla tua culla, intorno alla quale vedo rapiti la tua madre Anna ed il
tuo padre Gioacchino, voglio affidarti il mio primo segreto. Voglio svuotare il
mio cuore nel tuo e dirti: “Mammina mia, tu che sei alba foriera del Fiat Divino sulla terra, metti in fuga
la tenebrosa notte dell’umano volere nella mia anima e nel mondo intero. Ah sì,
la tua nascita sia la nostra speranza, e come nuova alba di grazia, ci rigeneri
nel regno della Divina Volontà.
Lezione della neonata
Regina
Figlia del mio cuore, la mia
nascita fu prodigiosa; nessun’altra nascita può dirsi simile alla mia. Io
racchiudevo in me il cielo, il sole della Divina Volontà ed anche la terra
della mia umanità, ma terra benedetta e santa che racchiudeva le più belle fioriture.
Sebbene neonata, io racchiudevo il prodigio dei più grandi prodigi. Il Volere
Divino, regnante in me, racchiudeva in me un cielo più bello ed un sole più
fulgido della creazione [di cui io ero regina], ed un mare di grazie senza confini,
che mormorava sempre ‘amore, amore’ per il mio Creatore.
Perciò la mia nascita fu la vera
alba che ha messo in fuga la notte dell’umano volere. Crescendo, formavo
l’aurora e chiamavo il giorno splendido nel quale doveva sorgere il sole del
Verbo eterno sulla terra.
Figlia mia, vieni presso la mia
culla ad ascoltare la tua piccola Mammina. Appena nata, aprii gli occhi per
vedere questo basso mondo, per andare in cerca di tutti i miei figli per
chiuderli nel mio cuore, per dare loro il mio materno amore, per rigenerarli
alla nuova vita d’amore e di grazia, e per farli entrare nel regno del Fiat Divino, di cui ero posseditrice.
Volli fare ciò da Regina e da Madre, chiudendo tutti nel mio cuore, per mettere
tutti al sicuro e dare a tutti il gran dono del regno divino.
Nel mio cuore c’era posto per
tutti, poiché per chi possiede la Divina Volontà non ci sono strettezze, ma
larghezze infinite. Quindi guardai anche te, figlia mia; nessuno mi sfuggì. E
siccome quel giorno tutti festeggiarono la mia nascita, anche per me fu festa.
Però, nell’aprire gli occhi alla luce, ebbi il dolore di vedere le creature
nella fitta notte dell’umano volere. Oh, in che abisso di tenebre si trova
avvolta la creatura, che si fa dominare dalla sua volontà! Essa è la vera
notte, ma notte senza stelle; al più, qualche lampo fuggitivo, che facilmente
viene seguito da tuoni, che rumoreggiando addensano più fitte le tenebre e
scaricano la tempesta sulla povera creatura: tempeste di paura, di debolezze,
di pericoli, di cadute nel male. Il mio piccolo cuore restò trafitto nel vedere
i miei figli sotto questa orribile tempesta che, nella notte dell’umano volere,
li aveva travolti.
Ora, ascolta la Mammina tua. Sono
nella culla, sono ancora piccina; guarda le lacrime che verso per te. Ogni qual
volta fai la tua volontà è una notte che formi per te. Se tu sapessi quanto
male ti fa questa notte, piangeresti con me. Essa ti fa perdere la luce del
giorno del Volere Santo, ti capovolge, ti paralizza nel bene, ti spezza il vero
amore; e tu resti una povera malata, alla quale mancano le cose necessarie per
guarire. Ah! Figlia mia, figlia cara, ascoltami: non fare mai la tua volontà;
dammi la parola che contenterai la tua piccola Mammina.
L’anima
Mammina Santa, mi sento tremare
nel sentire la brutta notte della mia volontà. Perciò sono qui, presso la tua
culla, per chiederti grazia: per la tua nascita prodigiosa, fammi rinascere
nella Divina Volontà. Io starò sempre vicina a te, celeste bambinella; unirò le
mie preghiere e le mie lacrime alle tue, per impetrare per me e per tutti il
regno della Divina Volontà sulla terra.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai tre volte a visitarmi
nella mia culla, dicendomi ogni volta: “Celeste bambinella, fammi rinascere
insieme con te nella vita della Divina Volontà”.
Giaculatoria: Mammina mia, fai sorgere l’alba della Divina Volontà
nell’anima mia.
L’anima alla Reginetta
bambina
Eccomi di nuovo vicino alla tua
culla, Mammina celeste. Il mio piccolo cuore si sente affascinato dalla tua
beltà e non so distaccare lo sguardo da una bellezza sì rara. Il tuo dolce
sguardo e il gestire delle tue manine mi chiamano per abbracciarmi e per
stringermi al tuo cuore, pieno d’amore. Mammina Santa, dammi le tue fiamme,
affinché esse brucino la mia volontà, e così io possa contentarti e vivere
insieme con te nella Volontà Divina.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia mia, se tu sapessi come il
materno mio cuoricino gioisce, nel vederti vicina alla mia culla, per ascoltarmi!
Mi sento di fatto Regina e Madre, perché avendoti vicina, non sono una madre
sterile, né una regina senza popolo. Ho la cara figlia mia, che mi ama tanto e
che vuole da me l’ufficio di mamma e di regina. Perciò tu sei portatrice di
gioia alla Mamma tua, tanto più che vieni nel mio grembo affinché io ti insegni
come vivere nel regno della Divina Volontà. Avere una figlia che vuole vivere
insieme con me in questo regno sì santo, è per la tua Mamma la gloria, l’onore,
la festa più grande. Quindi, prestami attenzione mia figlia cara, ed io
continuerò a narrarti le meraviglie della mia nascita.
La mia culla era circondata da
angeli che facevano a gara per cantarmi le nenie, come a loro sovrana Regina.
Poiché io ero dotata di ragione e di scienza infusemi dal mio Creatore, feci il
mio primo dovere di adorare, con la mia intelligenza e con la mia vocina di
bimba balbettante, la Santissima Trinità adorabile. Fu tanta la foga del mio
amore verso una Maestà sì santa, che, sentendomi languire, deliravo e volevo
trovarmi fra le braccia della Divinità, per ricevere i suoi amplessi e darle i
miei. Gli angeli, poiché i miei desideri erano per loro comandi, mi presero, e
portandomi sulle loro ali, mi condussero nelle braccia amorose del mio Padre
celeste. Oh, con quanto amore mi aspettava! Io venivo dall’esilio, e le piccole
soste di separazione, tra me e lui, erano causa di nuovi incendi d’amore, erano
doni che mi sarebbero stati dati. Ed io trovavo nuovi espedienti per chiedere
pietà e misericordia per i miei figli, che, vivendo nell’esilio, stavano sotto
la sferza della divina giustizia. E stemperandomi tutta in amore, gli dicevo:
“Trinità adorabile, io mi sento felice, mi sento Regina, né conosco cosa sia
infelicità e schiavitù. Il vostro Volere, che regna in me, mi dona tali e tante
gioie e felicità, che, essendo piccina, non posso abbracciarle tutte. Ma, in
tante felicità, una vena d’amarezza intensa è dentro al mio piccolo cuore,
poiché sento in esso i miei figli infelici, schiavi della loro volontà ribelle.
Pietà, Padre santo, pietà. Rendete completa la mia felicità: rendete felici
questi figli infelici che porto, essendo più che Madre, nel mio materno cuore.
Fate scendere il Verbo eterno sulla terra e tutto sarà accordato. Io non
scenderò dalle vostre ginocchia paterne se non mi accordate il rescritto di
grazia, per cui potrò portare ai miei figli la lieta novella della loro redenzione”.
La Divinità restava commossa alle
mie preghiere, e colmandomi di nuovi doni mi diceva: “Ritorna nell’esilio e
continua le tue preghiere; stendi il regno della nostra Volontà in tutti gli
atti tuoi, e a suo tempo ti contenterò”. Ma non mi diceva né quando, né dove
sarebbe sceso.
Perciò io partii dal cielo solo
per compiere la Divina Volontà. Questo per me è stato il sacrificio più eroico,
ma l’ho fatto volentieri, per ottenere che la Divina Volontà tenesse il pieno
dominio sopra di me.
Ascoltami, figlia mia: l’anima
tua mi costò tanto da amareggiare l’immenso pelago delle mie gioie e delle mie
felicità. Ogni qual volta fai la tua volontà, ti rendi schiava e senti la tua
infelicità, ed io, come Mamma tua, sento nel mio cuore l’infelicità della
figlia mia. Oh, quanto è doloroso avere figli infelici, e quanto ti deve stare
a cuore il fare la Divina Volontà! Io giungevo persino a lasciare il cielo, pur
di ottenere che la mia volontà non avesse vita in me.
Figlia mia, continua ad
ascoltarmi. Il primo dovere, in tutti gli atti tuoi, sia quello di adorare il
tuo Creatore, conoscerlo ed amarlo. Ciò ti mette nell’ordine della creazione, e
ti fa conoscere colui che ti ha creata. Questo è il dovere più santo d’ogni
creatura: riconoscere la propria origine. Tu devi sapere che il mio portarmi al
cielo, poi scendere, pregare, formava l’aurora intorno a me, che, spandendosi
in tutto il mondo, circondava i cuori dei figli miei, facendo sì che all’alba
seguisse l’aurora, per fare spuntare il giorno sereno delle attese del Verbo
Divino sulla terra.
L’anima
Mamma celeste, nel vederti
neonata che mi dai lezioni sì sante, io mi sento rapire e comprendo quanto mi
ami, fino a renderti infelice per causa mia. O Mamma Santa, tu che tanto mi
ami, fa scendere nel mio cuore la potenza, l’amore, le gioie che ti inondano,
affinché, riempita di esse, la mia volontà non trovi spazio per vivere in me, e
liberamente ceda il posto al dominio della Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, farai tre atti di adorazione al
tuo Creatore, recitando tre Gloria Patri,
per ringraziarlo di quante volte ebbi la grazia di essere ammessa alla sua
presenza.
Giaculatoria: Mamma celeste, fa sorgere l’aurora divina della
Divina Volontà nell’anima mia!
L’anima alla celeste
Reginetta
Eccomi di nuovo a te, mia cara
bambinella, nella casa di Nazareth. Voglio essere spettatrice della tua
infantile età, voglio darti la mano mentre fai i primi passi e parli con la tua
santa mamma e col tuo padre Gioacchino.
Piccina qual sei, dopo svezzata,
aiuti sant’Anna nei piccoli servizi. Mammina mia, quanto sei cara e tutta
speciale! Deh, dammi le tue lezioni, affinché segua la tua infanzia ed impari
da te a vivere, anche nelle piccole azioni umane, nel regno della Divina Volontà!
Lezione della piccola
Regina del Cielo
Mia figlia cara, l’unico mio
desiderio è tenerti vicina. Senza di te, mi sento sola e non ho a chi confidare
i miei segreti.
Sono le mie premure materne che
cercano di avere vicina la mia figlia, che tengo nel cuore, per darle le mie
lezioni, e così farle comprendere come si vive nel regno della Divina Volontà.
Ma in Essa non entra l’umano volere. Questo resta schiacciato e subisce
continue morti innanzi alla luce, alla santità ed alla potenza della Divina
Volontà. Ma credi tu che il volere umano resti afflitto, poiché il Divino Volere
lo vuole far morire? Ah, no! Anzi, si sente felice; sulla sua volontà morente,
rinasce e sorge la Volontà Divina, vittoriosa e trionfante, che porta gioia e
felicità senza termine. Basta comprendere, figlia cara, cosa significhi farsi
dominare dalla Volontà Divina, e provarlo, per ottenere che la creatura
aborrisca tanto la sua volontà, da farsi fare a pezzi, piuttosto che uscire
dalla Divina Volontà.
Ora ascoltami: io partii dal
cielo solo per fare la Volontà dell’Eterno; io avevo il cielo in me, che era
la Volontà Divina, ed ero inseparabile dal mio Creatore. Mi piaceva stare nella
patria celeste, tanto più che, stando la Divina Volontà in me, sentivo il
diritto, come figlia, di stare con la Trinità, di farmi cullare, come piccina,
fra le loro braccia paterne, e di partecipare a tutte le gioie, felicità,
ricchezze, santità, che possedevano, per riempirmene tanto da non poterle più
contenere. L’Ente Supremo godeva nel vedere che io, senza timore e con sommo
amore, mi riempivo dei loro beni; né io mi meravigliavo che mi facessero
prendere ciò che volevo, poiché ero la figlia loro. Una era la Volontà che ci animava:
ciò che volevano loro, volevo io. Sentivo che le proprietà del mio Padre
celeste erano le mie, con la sola differenza che io ero piccola e non potevo
abbracciare, né prendere tutti i loro beni. Per quanti ne prendessi, ne
restavano tanti, perché non potevo prenderli tutti, essendo creatura. [Invece,]
la Divinità era grande, immensa, ed in un solo atto abbracciava tutto.
Non appena mi facevano capire di
dovermi privare delle loro gioie celesti e dei casti amplessi che ci davamo, io
partivo dal cielo senza indugio e ritornavo in mezzo ai miei cari genitori.
Loro mi amavano molto, io ero tutta amabile, bella, ilare, pacifica e piena di
grazia infantile, tanto da rapire il loro affetto. Essi erano tutti attenti su
di me. Io ero il loro gioiello; quando mi prendevano nelle loro braccia,
sentivano cose insolite ed una vita divina palpitante in me.
Figlia del mio cuore, tu devi
sapere che da quando cominciò la mia vita quaggiù, la Divina Volontà stese il
suo regno in tutti gli atti miei. Le mie preghiere, le mie parole, i miei
passi, il cibo, il sonno che prendevo, i piccoli servizi con cui aiutavo la
madre mia, erano animati dalla Divina Volontà.
Poiché ti ho portato sempre nel
mio cuore, ti chiamavo, come figlia mia, in tutti gli atti miei. Chiamavo gli
atti tuoi insieme ai miei, affinché anche nei tuoi atti si stendesse il regno
del Volere Divino.
Senti quanto ti ho amata. Se
pregavo, chiamavo la tua preghiera nella mia, affinché la tua e la mia fossero
avvalorate da un sol valore e potere, qual’era il valore d’una Volontà Divina.
Se parlavo, chiamavo la tua parola; se camminavo, chiamavo i tuoi passi; se
facevo le piccole azioni umane indispensabili all’umana natura, qual’erano il
prendere acqua, scopare, aiutare, porgere la legna alla madre mia per accendere
il fuoco, e tante altre cose simili, io chiamavo in questi stessi atti i tuoi,
affinché questi fossero avvalorati dalla Volontà Divina, e affinché nei miei e
nei tuoi atti si stendesse il suo regno. Quando chiamavo te in ogni atto mio,
[insieme] chiamavo il Verbo Divino a scendere sulla terra.
Oh, quanto ti ho amata, figlia
mia! Volevo gli atti tuoi nei miei, per renderti felice e farti regnare insieme
con me. Oh, quante volte io chiamavo te e gli atti tuoi, ma con sommo mio
dolore, i miei restavano isolati, ed i tuoi li vedevo come smarriti nella tua
volontà umana. Orribile a dirsi, essi formavano il regno non divino, ma umano:
il regno delle passioni, il regno del peccato, delle infelicità e delle
sventure. La Mamma tua piangeva sulla tua sventura. Ad ogni atto di volontà
umana che fai, che ti porta nel regno infelice, le mie lacrime si versano per
farti comprendere il gran male che fai.
Perciò ascolta la Mamma tua: se
tu farai la Divina Volontà, di diritto ti saranno date le gioie, le felicità, e
tutto sarà in comune col tuo Creatore. Le debolezze, le miserie, svaniranno da
te, e tu sarai la più cara delle mie figlie. Ti terrò nel mio stesso regno, per
farti vivere sempre di Volontà Divina.
L’anima
Mamma Santa, chi può resistere
nel vederti piangere? Chi può non ascoltare le tue sante lezioni? Io con tutto
il cuore lo prometto, lo giuro di non fare mai, mai più, la mia volontà. Tu,
Mamma divina, non mi lasciare mai sola, affinché l’impero della tua presenza
schiacci la mia volontà, per farmi regnare sempre nella Volontà di Dio.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi dedicherai tutti gli atti
tuoi, per tenere compagnia alla mia età infantile, e dirai tre atti d’amore in
memoria dei tre anni che vissi con mia madre, sant’Anna.
Giaculatoria: Potente Regina, rapisci il mio cuore per chiuderlo
nella Volontà di Dio.
L’anima alla Regina
trionfatrice
Mamma celeste, oggi vengo a
prostrarmi innanzi a te, per chiederti la tua forza invincibile; di tutte le
mie pene è pieno il mio cuore, fino a sentirsi affogato in esse. Deh! Se tu
tanto ami farmi da madre, prendi il mio cuore nelle tue mani e versa in esso
l’amore, la grazia, la forza di trionfare nelle mie pene, e di convertirle
tutte in Volontà Divina.
Lezione della Regina
trionfatrice
Figlia mia coraggio, non temere,
la Mamma tua è tutta per te; oggi ti aspettavo. Il mio eroismo ed il mio
trionfo nel sacrificio ti infondano fortezza e coraggio, affinché io possa
vedere la figlia mia trionfante nelle sue pene, e con l’eroismo di sopportarle
con amore, per compiere la Divina Volontà.
Figlia mia ascoltami, io avevo
appena compiuto tre anni, quando i miei genitori mi fecero sapere che volevano
consacrarmi al Signore, nel tempio.
Il mio cuore gioì nel conoscere
che sarei stata consacrata ed avrei passato molti anni nella casa di Dio;
insieme alla mia gioia c’era un dolore, una privazione di ciò che è più caro
avere sulla terra, cioè i miei cari Genitori. Ero piccina, avevo bisogno delle
cure materne e mi privavo della presenza di due grandi santi; vedevo che si
avvicinava il giorno in cui si sarebbero privati di me, che rendevo la loro
vita piena di gioia e di felicità. Essi sentivano tanta amarezza da sentirsi
morire; anche se soffrivano, erano disposti a compiere l’atto eroico, quello di
condurmi al Signore.
I miei genitori mi amavano
nell’ordine di Dio e mi consideravano un gran dono dato loro dal Signore; ciò
diede loro la forza di compiere il doloroso sacrificio. Figlia mia, se vuoi
avere forza invincibile nel soffrire le pene più dure, fa che tutte le cose tue
siano nell’ordine di Dio, e considerale come doni preziosi datiti dal Signore.
Tu devi sapere che io, con
coraggio, preparavo la mia andata al tempio; infatti, allorché consegnai la mia
volontà all’Ente Divino, ed il Fiat
supremo prese possesso di tutto l’essere mio, io acquistai tutte le virtù in
natura; io ero dominatrice di me stessa, tutte le virtù stavano in me come
tante nobili principesse, e secondo le circostanze della mia vita, prontamente
si esibivano per fare il loro ufficio senza alcuna resistenza. Invano mi avrebbero
chiamata Regina, se non avessi avuto la virtù di essere Regina su me stessa; io
tenevo in mio dominio la carità perfetta, la pazienza invitta, la dolcezza
rapitrice, l’umiltà profonda e tutto il corredo delle altre virtù. La Divina
Volontà rese la piccola terra della mia umanità fortunata, sempre fiorita e
senza le spine dei vizi. Vedi, dunque, cara figlia, cosa significhi vivere di
Volontà Divina! La sua luce, la sua santità e potenza, converte nella natura
umana tutte le virtù, e non si abbassa a regnare in un’anima dove ci sia la
natura ribelle. Essa è santità e vuole la natura ordinata e santa per regnarvi.
Il sacrificio di andare al tempio era una conquista che io facevo; sul
sacrificio veniva formato in me il trionfo d’una Volontà Divina, e questo trionfo
portava in me nuovi mari di grazia, di santità e di luce, che mi facevano
sentire felice nelle pene, per potere conquistare nuovi trionfi.
Figlia mia, metti la mano sul tuo
cuore e dì alla Mamma tua se senti la tua natura cambiata in virtù, oppure se
senti le spine dell’impazienza, le erbe nocive delle agitazioni, i cattivi
umori degli affetti non santi. Senti, lascia fare la Mamma tua, dai la tua
volontà nelle mie mani, decidendo di non volerla più, ed io ti farò possedere
dalla Volontà Divina, la quale tutto allontanerà da te; ciò che non avrai fatto
in tanti anni, lo farai in un giorno, che sarà il principio della vera vita,
della felicità e della vera santità.
L’anima
Mamma Santa, aiuta la figlia tua,
visita l’anima mia e, tutto ciò che trovi che non è Volontà di Dio, con le tue
mani materne, strappalo da me, brucia le spine e le erbe nocive; tu stessa
chiama la Divina Volontà a regnare nell’anima mia.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi chiamerai tre volte a
visitare l’anima tua, e mi darai tutta la libertà di fare ciò che voglio di te.
Giaculatoria: Sovrana Regina, prendi fra le tue mani l’anima mia e
trasformala tutta in Volontà di Dio.
L’anima alla celeste
Regina, modello delle anime
Mamma celeste, la tua povera
figlia sente l’irresistibile bisogno di stare con te, di seguire i tuoi passi,
di vedere le tue azioni, per copiarle e farne il modello che sia guida alla mia
vita. Sento tanto il bisogno d’essere guidata, perché da sola non so fare
alcunché; con la Mamma, che mi ama tanto, saprò fare tutto e saprò fare anche
la Divina Volontà.
Lezione della celeste
Regina, modello delle anime
Figlia mia cara, è mio ardente
desiderio farti essere spettatrice delle mie azioni, affinché tu ti innamori ed
imiti la Mamma tua; metti la tua mano nella mia ed io mi sentirò più felice,
per avere la figlia mia con me. Prestami attenzione ed ascoltami. Io lasciai la
casa di Nazareth, accompagnata dai miei santi genitori; nel lasciarla volli
dare un ultimo sguardo a quella casetta dove ero nata, per ringraziare il mio
Creatore d’avermi dato un luogo dove nascere; la lasciai nella Divina Volontà,
affinché la mia infanzia e tanti cari ricordi, che io essendo piena di ragione
avevo compreso, fossero tutti custoditi nella Divina Volontà e depositati in
Essa, come pegni del mio amore verso colui che mi aveva creata.
Figlia mia, ringraziare il Signore
e deporre i nostri atti nelle sue mani, come pegni del nostro amore, sono nuovi
canali di grazie e comunicazioni che si aprono tra Dio e l’anima. Ciò
rappresenta l’omaggio più bello che si può rendere a chi tanto ci ama. Impara
da me a ringraziare il Signore per tutto ciò che dispone di te; per tutto ciò
che stai per compiere, sia la tua parola: “Grazie, o Signore, pongo tutto
nelle tue mani”.
Tutto lasciai nel Fiat Divino che regnava in me; Esso mai
mi lasciò un istante durante la mia vita, ed io lo portavo come in trionfo
nella piccola anima mia.
Quali prodigi fa il Divino
Volere! Con la sua virtù conservatrice manteneva l’ordine di tutti gli atti
miei, piccoli e grandi; Egli[2],
essendo attivo dentro di me per trionfo suo e mio, non mi fece mai perdere la
memoria d’un solo mio atto; ciascuno mi dava tanta gloria ed amore che mi
faceva sentire Regina, perché ogni mio atto, fatto nella Divina Volontà, era
più che sole, ed io ero tempestata di luce, di felicità e di gioie; Essa mi
portava il suo paradiso. Figlia mia, il vivere di Volontà Divina dovrebbe
essere il desiderio, il sospiro e quasi la passione di tutti, tanta è la
bellezza che si acquista ed il bene che si sente. Tutto l’opposto la volontà umana;
essa ha la capacità d’amareggiare la povera creatura, di opprimerla e di
formare la notte; la creatura cammina a tentoni, va sempre zoppicando nel bene
e molte volte perde la memoria del poco bene che ha fatto.
Figlia mia, io partii dalla casa
paterna con coraggio e distacco, perché guardai solo il Volere Divino, in cui
tenevo fissato il mio cuore, e ciò mi bastò al posto di tutto. Mentre camminavo
per andare al tempio, guardai tutta la creazione, e con meraviglia sentii il
palpito della Divina Volontà nel sole, nel vento, nelle stelle, nel cielo e
sotto ai miei passi; il Fiat Divino,
che regnava in me, comandò alla creazione tutta, che come velo lo nascondeva,
di inchinarsi e di rendermi l’onore di Regina, e tutti s’inchinarono dandomi
segni di sudditanza, persino il piccolo fiorellino del campo non si risparmiò,
dandomi il suo piccolo omaggio.
Io mettevo tutto in festa e,
quando per necessità uscivo dall’abitato, la creazione si metteva in atto di
darmi segni d’amore, ed io ero costretta a comandare che stessero al loro
posto, e che seguissero l’ordine del nostro Creatore. Ascolta la Mamma tua e
dimmi: nel tuo cuore, senti la gioia, la pace, il distacco da tutto e di tutti,
ed il coraggio che tutto puoi fare per compiere la Divina Volontà, in modo da
sentire in te festa continua? Figlia mia, la pace, il distacco, il coraggio,
formano il vuoto nell’anima dove può prendere posto la Divina Volontà, ed
Essa, essendo libera da ogni pena, porta la festa perenne nella creatura.
Perciò coraggio figlia mia, dimmi che vuoi vivere di Volontà Divina e la tua
Mamma penserà a tutto.
Domani ti attendo, per dirti come
mi comportai nel tempio.
L’anima
Mamma mia, le tue lezioni mi
rapiscono e mi scendono fin nel cuore. Deh! Tu che tanto desideri che la figlia
tua viva di Volontà Divina, col tuo impero svuotami di tutto e infondimi il
coraggio necessario, per farmi dar morte alla mia volontà; io, fidando in te,
ti dirò: “Voglio vivere di Volontà Divina”.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi darai tutti gli atti tuoi,
come pegno d’amore per me, ed io li depositerò nella Divina Volontà; mi dirai
ogni volta: “Ti amo Mamma mia”.
Giaculatoria: Mamma celeste, svuotami di tutto per nascondermi
nella Volontà di Dio.
L’anima alla Regina del
Cielo
Mamma Regina, ecco la tua figlia
al tuo fianco, per seguire i tuoi passi nell’entrare nel tempio; vorrei che la
Mamma mia prendesse la piccola anima mia e la chiudesse nel vivo tempio della
Volontà di Dio, che mi isolasse da tutti, all’infuori [che] dal mio Gesù e
dalla sua dolce compagnia.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia mia carissima, come è
dolce il tuo sussurro al mio udito, il sentirti dire che vuoi essere chiusa da
me nel vivo tempio della Divina Volontà e non vuoi altra compagnia, se non
quella del tuo Gesù e della mia. Ah, figlia cara, tu fai sorgere nel mio
materno cuore le gioie di vera Madre! Se ciò mi farai fare, io sono certa che
tu sarai felice e le mie gioie saranno le tue; avere una figlia felice è la più
grande felicità e gloria per un cuore materno.
Ascoltami figlia mia. Io andai al
tempio solo per vivere di Volontà Divina. I miei santi genitori mi consegnarono
ai superiori del tempio, consacrandomi al Signore; mentre ciò facevano, io ero
vestita a festa ed essi cantavano inni e profezie che riguardavano il futuro
Messia. Oh, come gioiva il mio cuore! Dopo, diedi con coraggio l’addio ai miei
cari e santi genitori, baciai la loro destra, li ringraziai della cura ricevuta
nella mia infanzia, e di avermi con tanto amore e sacrificio consacrata al Signore.
Il mio comportamento pacifico, senza pianto e coraggioso, infuse loro tale
coraggio, che ebbero la forza di lasciarmi. La Volontà Divina imperava su di me
e stendeva il suo regno in tutti gli atti miei. Oh, potenza del Fiat! Tu solo potevi darmi l’eroismo, a
me così piccina, di distaccarmi da coloro che tanto mi amavano e che io vedevo
sentirsi spezzare il cuore nel separarsi da me.
Figlia mia ascoltami: io mi
chiusi nel tempio; il Signore volle ciò per fare essere presente nei miei atti
il regno della Divina Volontà, per farmi preparare il terreno con i miei atti
umani, per dare il cielo, che doveva formarsi sopra questo terreno della Divina
Volontà, a tutte le anime consacrate al Signore. Io ero attentissima a tutti i
doveri che si usavano fare in quel luogo santo, ero pacifica con chiunque, né
diedi mai amarezze e disturbo ad alcuno. Mi sottoponevo ai servizi più umili,
non trovavo difficoltà a nulla, né a scopare, né a pulire i piatti, qualunque
sacrificio era per me un onore, un trionfo; vuoi sapere il perché? Io non
guardavo alcunché, tutto per me era Volontà di Dio, sicché il campanello che mi
chiamava era il Fiat; io sentivo il
suono misterioso del Volere Divino che mi chiamava nel suono del campanello, ed
il mio cuore gioiva e correva per andare dove il Fiat mi chiamava. La mia regola era la Divina Volontà; vedevo i
miei superiori come comandanti d’un Volere Santo. Quindi, per me, il
campanello, la regola, i superiori, le mie azioni, anche le più umili, erano
gioie e feste imbandite dal Fiat
Divino, che essendo presente anche fuori di me, mi chiamava ad essere presente
nella sua Volontà, per formare il suo regno nei più piccoli atti miei. Io
facevo come il mare, che nasconde tutto ciò che possiede e non fa vedere altro
che acqua. Così facevo io: nascondevo tutto nel mare immenso del Fiat Divino e non vedevo altro che mare
di Volontà Divina; perciò tutte le cose mi davano gioie e festa. Figlia mia,
nei miei atti scorrevi tu e tutte le anime. Io non sapevo fare alcunché senza
la figlia mia; solo per i figli miei preparavo il regno della Divina Volontà.
Se tutte le anime, consacrate al Signore nei luoghi santi, facessero scomparire
tutto nella Divina Volontà, esse sarebbero felici, convertirebbero le Comunità
in tante famiglie celesti e popolerebbero la terra di tante anime sante. Ahimè,
devo dire loro con dolore di Madre: ci sono tante amarezze, disturbi e discordie,
mentre la santità non sta nell’ufficio loro assegnato. Compiere la Volontà
Divina in qualunque ufficio loro assegnato è pace per le anime, forza e
sostegno nei sacrifici più duri.
L’anima
Oh, Mamma Santa, come sono belle
le tue lezioni, come scendono dolci nel mio cuore! Ti prego, stendi in me il
mare del Fiat Divino, come muro
intorno, affinché la figlia tua non veda e non conosca più nulla altro, che la
Volontà Divina e, camminando sempre in Essa, possa conoscerne i segreti, le
gioie e la felicità.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi dedicherai dodici atti
d’amore per onorare i dodici anni che vissi nel tempio; mi pregherai di
ammetterti nell’unione con gli atti miei.
Giaculatoria: Regina Mamma,
chiudimi nel sacro tempio della Volontà di Dio.
L’anima alla sua Mamma
celeste
Mamma mia dolcissima, sento che
mi hai rubato il cuore; io corro alla Mamma mia che tiene il mio cuore nel suo
come pegno del mio amore, ed al posto del mio cuore vuole mettere, come pegno
d’amore di Madre, la Divina Volontà; perciò vengo nelle tue braccia, acciocché
come figlia tua mi prepari, mi dia le tue lezioni e faccia ciò che vuoi di me.
Ti prego, non lasciare mai sola la figlia tua, ma tienila sempre insieme con
te.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia mia carissima, io sospiro
di tenerti sempre insieme con me; vorrei essere il tuo palpito, il tuo respiro,
le opere delle tue mani, il passo dei tuoi piedi, per farti sentire, per mezzo
mio, come operava la Divina Volontà in me; vorrei riversare in te la sua vita,
che è dolce, amabile, incantevole e rapitrice. Mi renderesti doppiamente
felice, se avessi te, figlia mia, sotto l’impero totale di quel Fiat Divino che formò tutta la mia
fortuna, la mia felicità e la mia gloria.
Prestami attenzione ed ascolta la
Mamma tua, che vuole dividere insieme con te la sua fortuna. Io continuavo la
mia vita nel tempio, ma il cielo per me non era chiuso, vi potevo andare ogni
qual volta lo avessi voluto.
Avevo il passo libero di salire e
scendere. Nel cielo avevo la mia Famiglia Divina, alla[3]
quale ardevo e con la quale sospiravo trattenermi; la Trinità stessa mi aspettava
con tanto amore, per conversare insieme con me, per felicitarsi e rendermi più
felice, più bella, più cara agli occhi loro; del resto, non mi avevano creata
per tenermi lontana, bensì volevano godermi come figlia. Volevano sentire come
le mie parole, animate dal Fiat,
avessero la potenza di mettere pace tra Dio e le creature. Amavano essere vinti
dalla loro piccola figlia, e sentirsi ripetere: “Scenda, scenda il Verbo sulla
terra”. Posso dire che la stessa Trinità mi chiamava, ed io correvo, volavo in
mezzo a loro; la presenza di me, che non avevo fatto mai la volontà umana, li
ricambiava dell’amore e della gloria per la grande opera della creazione; perciò,
mi affidavano il segreto della storia del genere umano ed io pregavo e
ripregavo, affinché avvenisse la pace tra Dio e l’uomo.
Figlia mia, tu devi sapere che la
sola volontà umana chiuse il cielo; perciò, non era concesso all’uomo di
penetrare in quelle celesti regioni, né di avere commercio famigliare con il
suo Creatore; anzi, l’umana volontà aveva gettato l’uomo lontano da colui che
lo aveva creato. Come l’uomo si sottrasse alla Volontà Divina, divenne pauroso,
timido, perdette il dominio di se stesso e di tutta la creazione. Tutti gli
elementi, poiché dominati dal Fiat,
erano rimasti superiori a lui e gli potevano fare del male. L’uomo aveva paura
di tutto; ti pare poco, figlia mia, che colui che era stato creato re,
dominatore di tutto, giungesse ad avere paura di colui che lo aveva creato?
Strano figlia mia, e direi quasi contro natura, che un figlio abbia paura del
padre; è nella natura che, quando si genera, si genera insieme amore e fiducia
tra padre e figlio; ciò si può chiamare la prima eredità che toccava al figlio
ed il primo diritto che toccava al Padre. Sicché Adamo col fare la sua volontà
perdette l’eredità del Padre suo, perdette il suo regno e si rese lo zimbello
di tutte le cose create. Figlia mia, ascolta la Madre tua e pondera bene il
gran male dell’umana volontà: essa toglie gli occhi all’anima e la fa diventare
cieca, in modo che tutto sia tenebre e paura per la povera creatura. Perciò,
metti la mano sul tuo cuore e giura alla Mamma tua di volere piuttosto morire,
che fare la tua volontà. Io, col non fare mai la mia volontà, non avevo alcuna
paura del mio Creatore; come potevo avere paura, se mi amava tanto? Il regno
era tanto presente in me, che coi miei atti andavo formando il pieno giorno,
per fare sorgere il nuovo sole del Verbo eterno sulla terra; ed io, come vedevo
che si andava formando il giorno, così aumentavo le mie suppliche per ottenere
il sospirato giorno della pace tra il cielo e la terra.
Domani ti aspetto per narrarti
un’altra sorpresa della mia vita quaggiù.
L’anima
Sovrana Mamma mia, come sono
dolci le tue lezioni. Oh, come mi fanno comprendere il grande male della mia
volontà umana! Oh, quante volte anch’io ho sentito paura, timidezza, e di
essere lontana dal mio Creatore! Ahi, era la mia volontà umana che regnava in
me, non la Divina! Perciò io sentivo i suoi tristi effetti. Quindi, se mi ami
come figlia, prendi il mio cuore fra le tue mani e toglimi la paura e la
timidezza che m’impediscono di volare verso il mio Creatore; al posto di esse,
metti quel Fiat che tanto ami e che
vuoi che regni nell’anima mia.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, metterai nelle mie mani tutto
ciò che senti di molestia, di paura e di sfiducia, affinché [io] te lo converta
in Volontà di Dio; dirai tre volte: “Mamma mia, fa che regni la Divina Volontà
nell’anima mia”.
Giaculatoria: Mamma mia, fiducia mia, forma il giorno della
Volontà Divina nell’anima mia.
L’anima alla sua Mamma
celeste
Mamma Santa, oggi più che mai
sento il bisogno di stare stretta tra le tue braccia, affinché il Divin Volere,
che regna in te, formi il dolce incanto alla mia volontà e la tenga sottomessa,
per non permetterle di fare altro che la Volontà di Dio. Le tue lezioni di ieri
mi hanno fatto comprendere l’ergastolo al quale è condannata la povera creatura
a causa dell’umana volontà; io temo tanto che la mia volontà faccia scappatine
e prenda il suo posto di nuovo in me. Perciò mi affido alla mia Mamma, affinché
mi vigili tanto per farmi stare sicura di vivere sempre di Volontà Divina.
Lezione della Regina del
Cielo
Su figlia mia, coraggio, fiducia
nella Mamma tua e proposito ferreo di non dare mai vita alla tua volontà. Oh,
come amerei sentire sul tuo labbro: “Mamma mia, la mia volontà è finita e tutto
l’impero è tenuto in me dal Fiat
Divino”. Queste sono le armi che fanno morire la volontà umana e convincono il
cuore della Mamma tua ad usare tutte le arti amorose di Madre, per ottenere che
la sua figlia viva nel regno della sua Mamma. Per te sarà dolce morte che ti
darà la vera vita, e per me sarà la più bella delle vittorie che riporterò nel
regno della Divina Volontà. Perciò, fiducia e coraggio in me. La sfiducia è dei
vili e di quelli che non sono veramente decisi ad ottenere vittoria; questi
sono sempre senza armi, e senza non si vince, sono sempre discontinui e
vacillanti nel fare il bene.
Figlia mia, ascoltami. Io
continuavo la mia vita nel tempio e le mie scappatine lassù nella mia patria
celeste. Avevo il diritto, come figlia, di fare le mie visitine alla mia
Famiglia Divina, che più di un padre mi apparteneva. Quale non fu la mia
sorpresa, quando, in una di queste mie visite, mi fecero conoscere che era loro
Volontà che io uscissi dal tempio, per unirmi prima con vincolo di sposalizio,
secondo l’uso esterno di quei tempi, con un uomo santo chiamato Giuseppe, e per
ritirarmi poi, insieme con lui, a vivere nella casa di Nazareth. Figlia mia, in
questo passo della mia vita, apparve che Dio volesse mettermi alla prova. Io
non avevo mai amato alcuno al mondo; poiché la Volontà Divina aveva tenuto la
sua presenza in tutto l’essere mio, la mia volontà umana non aveva mai avuto un
attimo di vita; in me mancava il germe dell’amore umano; come potevo amare un
uomo, per quanto santo fosse, nell’ordine umano? È vero che io amavo tutti; era
tanto l’amore verso tutti, che il mio amore di Madre aveva scritto, con
caratteri di fuoco incancellabili, uno per uno nel mio materno cuore; però, ciò
era tutto nell’ordine divino; l’amore umano, paragonato al divino, è un’ombra,
una sfumatura, un atomo d’amore. Eppure, figlia cara, ciò che apparve prova ed
estraneo alla santità della mia vita, fu usato da Dio mirabilmente per compiere
i suoi disegni e per concedermi la grazia che tanto sospiravo, cioè di ottenere
che scendesse il Verbo sulla terra. Dio mi dava la salvaguardia, la difesa,
l’aiuto, affinché nessuno potesse sparlare sul conto mio e sulla mia onestà.
San Giuseppe doveva essere il cooperatore, il tutore, che doveva prendere cura
di quel poco d’umano che ci bisognava e doveva essere l’ombra della paternità
celeste, in cui doveva essere formata la nostra piccola famiglia celeste sulla
terra.
Nonostante la mia sorpresa, dissi
subito: “Fiat”, sapendo che la Divina
Volontà non mi avrebbe fatto del male, né avrebbe pregiudicato la mia santità.
Se avessi voluto mettere un atto di mia volontà umana, anche sotto il solo
aspetto di non volere conoscere uomo, avrei mandato in rovina i piani della
venuta del Verbo sulla terra. Quindi, non è la diversità dello stato che
pregiudica la santità, ma la mancanza della Divina Volontà ed il non compimento
del proprio dovere nello stato in cui Dio chiama la creatura. Tutti gli stati
sono santi, anche il matrimonio, purché dentro ci sia la Divina Volontà ed il
sacrificio esatto dei propri doveri; la maggior parte delle creature è
indolente e pigra, non solo non si fa santa, ma forma nel proprio stato un
purgatorio o un inferno.
Quando conobbi che dovevo uscire
dal tempio, non feci motto ad alcuno, aspettando che Iddio stesso muovesse le
circostanze esterne, per farmi compiere la sua adorabile Volontà. Così difatti
avvenne. I superiori del tempio mi chiamarono e mi dissero che era loro
volontà, secondo anche l’uso di quei tempi, che io dovessi prepararmi allo
sposalizio; ed io accettai. Miracolosamente, la scelta, fra tanti, cadde sopra
San Giuseppe e così si formò lo sposalizio ed io uscii dal tempio. Ti prego,
figlia del cuore mio, che in tutte le cose ti stia a cuore la sola Divina
Volontà, se vuoi che i disegni divini si compiano sopra di te.
L’anima
Celeste Regina, la tua figlia a
te si affida; con la mia fiducia voglio ferirti il cuore, affinché questa
ferita dica sempre al tuo materno cuore: “Fiat!
Fiat! Fiat!”. Questo ti chiede sempre la piccola figlia tua.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai sulle mie ginocchia e
reciterai quindici Gloria Patri, per
ringraziare il Signore di tutte le grazie che mi concesse fino al quindicesimo
anno della mia vita, specialmente per avermi dato per compagno un uomo sì
santo, quale San Giuseppe.
Giaculatoria: Regina potente, dammi le armi per muovere battaglia
e per farmi vivere la Volontà di Dio.
L’anima alla sua Mamma
Regina
Mia sovrana Mamma, sono ritornata
per seguire i tuoi passi. Il tuo amore mi lega e, come calamita potente, mi
tiene fissa e tutta intenta a sentire le belle lezioni della Mamma mia; ma ciò
non mi basta, se mi ami come figlia, chiudimi dentro il regno della Divina
Volontà, dove vivesti e vivi, e serrami la porta in modo che, se anche lo [io]
volessi, non potrei uscirne più. Così, Madre e figlia, faremo vita comune e
saremo felici.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia mia carissima, se tu
sapessi quanto sospiro per tenerti chiusa nel regno della Divina Volontà! Ogni
lezione che ti do è un cancello che formo per impedirti il passo d’uscita, è
una fortezza per murare la tua volontà, affinché tu comprenda ed ami stare
sotto il dolce impero del Fiat
supremo. Stai attenta ed ascoltami, perché le mie lezioni non sono altro che
opere, fatte dalla Mamma tua, per adescare e rapire la tua volontà, affinché la
Divina Volontà vinca la tua.
Mia cara figlia, ascoltami. Io
partii dal tempio con lo stesso coraggio con cui vi entrai, e ciò per compiere
la Divina Volontà; andavo a Nazareth e non avrei trovato più i miei cari e
santi genitori, mi accompagnava solo San Giuseppe. Io vedevo in lui il mio buon
angelo, che Iddio mi aveva dato per custodia. Sebbene avessi schiere di angeli
che mi accompagnavano durante il viaggio, tutte le cose create mi fecero
inchini d’onore ed io, ringraziandole, diedi a ciascuna di esse il mio bacio ed
il mio saluto di Regina, e così giunsi a Nazareth.
Tu devi sapere che io e San
Giuseppe ci guardavamo con ritegno e ci sentivamo il cuore gonfio: l’uno voleva
fare conoscere all’altro che era legato a Dio con il voto di verginità perenne.
Finalmente, si ruppe il silenzio ed ambedue manifestammo il voto. Oh, come ci
sentimmo felici! Ringraziando il Signore, ci impegnammo a vivere insieme come
fratello e sorella. Io ero attentissima nel servirlo, ci guardavamo con
venerazione e l’aurora della pace regnava in mezzo a noi. Oh, se tutti si specchiassero
in me per imitarmi! Io mi adattavo molto alla vita comune, nulla facevo trasparire
dei grandi mari di grazia che possedevo.
Senti figlia mia: nella casa di
Nazareth io mi sentivo più che mai accesa e pregavo che il Verbo Divino
scendesse sulla terra. La Divina Volontà, che regnava in me, non faceva altro
che investire tutti i miei atti di luce, di bellezza, di santità e di potenza,
e formava in me il regno della luce, che sempre sorge, il regno della bellezza,
della santità e della potenza che sempre cresce. Tutte le qualità divine, che
il Fiat rendeva presenti in me con il
suo regnare, mi portavano la fecondità. La luce che mi invadeva era tanta, che
la stessa mia umanità, restando talmente abbellita ed investita da questo sole
del Volere Divino, non faceva altro che produrre fiori celesti. Io sentivo il
cielo che si abbassava fino a me e la terra della mia umanità che saliva;
cielo e terra si abbracciavano, si riappacificavano per darsi il bacio di pace
e d’amore; la terra si disponeva a produrre il germe, per formare il Giusto, il
Santo, ed il cielo si apriva per fare discendere il Verbo in questo germe. Io
non facevo altro che scendere e salire da e verso la mia patria celeste, e
gettarmi nelle braccia del mio Padre celeste; gli dicevo con il cuore: “Padre
Santo, non ne posso più, mi sento bruciare e, mentre brucio, sento una forza
potente in me che vuole vincermi; con le catene del mio amore voglio legarvi
per disarmarvi, affinché non più indugiate, e sulle ali del mio amore voglio
che sia trasportato il Verbo Divino dal cielo sulla terra”. Pregavo e piangevo
affinché il Padre Santo mi ascoltasse. La Divinità, vinta dalle mie lacrime e
preghiere, mi rassicurò dicendomi: “Figlia, chi ti può resistere? Hai vinto.
L’ora divina è vicina. Tu ritorna alla terra e continua i tuoi atti nella potenza
del mio Volere e, tramite questi, tutti resteranno scossi, e cielo e terra si
daranno il bacio di pace”. Nonostante ciò, io non sapevo ancora che sarei stata
la Madre del Verbo eterno.
Figlia cara, ascoltami e
comprendi bene cosa significhi vivere di Volontà Divina. Io, vivendo di Essa,
formai il cielo ed il regno divino nell’anima mia; se non avessi formato in me
questo regno, mai il Verbo sarebbe sceso dal cielo in terra; se scese, fu
perché scese nel suo regno, che la Divina Volontà aveva formato in me. Il Verbo
trovò in me il suo cielo e le sue gioie divine; mai il Verbo sarebbe sceso
dentro un regno estraneo. Oh, no! Il Verbo volle che prima si formasse il suo
regno in me, per poi scendere da vincitore in esso. Vivendo sempre di Divina
Volontà, io acquistai per grazia ciò che in Dio è per natura; la fecondità
divina, per formare senza opera d’uomo il germe, fece germogliare in me l’umanità
del Verbo eterno. Che cosa può donare la Divina Volontà operante in una creatura?
Tutto e tutti i beni possibili ed immaginabili. Perciò, abbi a cuore che tutto
sia in te Volontà Divina, se vuoi imitare la Mamma tua e rendermi contenta e
felice.
L’anima
Mamma Santa, se tu vuoi, puoi;
come hai avuto il potere di vincere Dio, sino a farlo scendere dal cielo in
terra, non ti mancherà il potere di vincere la mia volontà, affinché essa non
abbia più vita; io in te spero e da te tutto otterrò.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi farai una visitina nella casa
di Nazareth; per omaggio a me, mi darai tutti gli atti tuoi, affinché io li
unisca ai miei, per convertirli in Volontà Divina.
Giaculatoria: Imperatrice celeste, porta il bacio della Volontà
di Dio all’anima mia.
L’anima alla sua Mamma
celeste
Mamma Santa, eccomi di nuovo
sulle tue ginocchia; sono la tua figlia, che vuole essere imboccata dalla tua
parola dolcissima, che mi porta il balsamo, per sanare le ferite della mia
misera volontà umana. Mamma mia parlami, scendano le tue potenti parole nel mio
cuore ed ivi formino una nuova creazione, per formare il germe della Divina Volontà
nell’anima mia.
Lezione della Sovrana
Regina
Figlia carissima, è proprio
questo lo scopo; io amo tanto farti sentire gli arcani celesti del Fiat Divino ed i portenti che Esso può
operare dove la Divina Volontà regna completamente, ed il gran male del dominio
dell’umano volere, affinché tu possa amare il Fiat Divino, per permettergli di formare il suo trono in te, e tu
possa aborrire l’umano volere, per fare della tua volontà lo sgabello del
Volere Divino, tenendola sacrificata ai piedi del Divino Volere.
Figlia mia, ascoltami: io
continuavo la mia vita in Nazareth, ed il Fiat
Divino continuava ad allargare in me il suo regno, servendosi dei miei più
piccoli atti, anche di quelli più umili, quali il mantenere l’ordine nella
piccola casetta, accendere il fuoco, scopare e tutti quei servizi che sono
utili nelle famiglie, per farmi sentire la sua vita palpitante nel fuoco,
nell’acqua, nel cibo, nell’aria che respiravo, in tutto; il Fiat Divino formava, sopra i miei
piccoli atti, mari di luce, di grazia e di santità. Dove regna il Divino Volere
vi è la potenza di formare, a partire dai piccoli ‘nulli’, nuovi cieli di
bellezza incantevole, perché Esso, essendo immenso, non sa fare cose piccole
e, con la sua potenza, dà valore ai ‘nulli’, formando le cose più grandi e
facendo strabiliare cieli e terra. Tutto è santo, tutto è sacro per chi vive di
Volontà Divina.
Figlia del mio cuore, prestami
attenzione ed ascoltami: molti giorni prima della discesa del Verbo sulla
terra, io vedevo il cielo aperto ed il sole del Verbo Divino alla sua porta,
come se cercasse verso chi dovesse prendere il volo, per rendersi celeste
prigioniero di una creatura. Oh, come era bello vederlo alle porte del cielo,
in vedetta ed a spiare la fortunata creatura che avrebbe dovuto albergare il
suo Creatore! La Trinità Sacrosanta guardavano la terra non più estranea a
loro, perché c’era la piccola Maria, che, possedendo la Divina Volontà, aveva
formato il regno divino, dove il Verbo poteva scendervi sicuro come se fosse
nella sua propria abitazione, nella quale avrebbe trovato il cielo ed i tanti
soli formati dai tanti atti di Volontà Divina fatti nell’anima mia. La Divinità
rigurgitò l’amore e, togliendosi il manto della giustizia che da tanti secoli
aveva tenuto verso la creatura, si coprì del manto della misericordia infinita;
la Trinità decretò la discesa del Verbo, suonando l’ora del compimento. A
questo suono, cieli e terra si stupirono e si misero tutti sull’attenti, per
essere spettatori d’un eccesso d’amore sì grande e d’un prodigio sì inaudito.
La Mamma tua si sentiva incendiata d’amore e, facendo eco all’amore del mio
Creatore, voleva formare un sol mare d’amore, affinché scendesse in esso il
Verbo sulla terra. Le mie preghiere erano incessanti e, mentre pregavo nella
mia stanzetta, un angelo venne spedito dal cielo, come messaggero del gran Re,
mi si presentò ed inchinandosi mi salutò: “Ave o Maria, Regina nostra, il Fiat Divino ti ha riempita di grazia. Il
Fiat ha già pronunciato che vuole
scendere, è già dietro le mie spalle; ma ci vuole il tuo Fiat per formare il compimento del suo Fiat”.
Ad un annuncio sì grande, da me
tanto desiderato, pur non avendo mai pensato di essere io la eletta, restai
stupita ed esitai un istante; l’angelo del Signore mi disse: “Non temere Regina
nostra, tu hai trovato grazia presso Dio. Tu hai vinto il tuo Creatore; per
completare la vittoria, pronuncia il tuo Fiat”.
Io pronunciai il Fiat; oh,
meraviglia! I due Fiat si fusero, ed
il Verbo Divino scese in me. Il mio Fiat,
che era avvalorato dallo stesso valore del Fiat
Divino, formò dal germe della mia umanità, l’umanità piccina che doveva
racchiudere il Verbo, e così si compì il grande prodigio dell’Incarnazione. Oh,
potenza del Fiat supremo! Tu mi innalzasti
tanto, da rendermi potente fino a potere creare in me quell’umanità che doveva
racchiudere il Verbo eterno, che cieli e terra non potevano contenere. I cieli
si scossero e tutta la creazione fece festa, e tripudiarono di gioia intorno
alla casetta di Nazareth, per dare omaggio ed ossequio al Creatore fatto uomo;
con il loro muto linguaggio dissero: “Oh, prodigio dei prodigi, che solo un Dio
poteva fare! L’immensità si è impicciolita, la potenza si è resa impotente, la
sua altezza inarrivabile si è abbassata fino nell’abisso del seno d’una
Vergine, e Dio è stato immenso e piccolo, potente ed impotente, forte e debole”.
Figlia mia cara, tu non puoi comprendere ciò che provò la Mamma tua nell’atto
dell’incarnazione del Verbo; tutti mi lodavano ed aspettavano il mio Fiat, potrei dire onnipotente.
Figlia cara, ascoltami: quanto ti
deve stare a cuore il fare ed il vivere la Volontà Divina! La mia potenza
esiste ancora, fammi pronunciare il mio Fiat
nell’anima tua; per fare ciò, voglio il tuo Fiat,
da sola non posso fare un vero bene; sempre in due si fanno le opere più
grandi. Dio stesso volle non fare da solo, ma volle me insieme a lui, per
formare il grande prodigio dell’Incarnazione; nel mio Fiat e nel suo si formò la vita dell’Uomo-Dio e si aggiustarono le
sorti dell’umano genere. Il cielo non fu più chiuso, tutti i beni vennero
racchiusi in mezzo a due Fiat. Perciò
pronunciamoli insieme: “Fiat! Fiat!”, e il mio amore materno chiuderà
in te la vita della Divina Volontà.
Per ora basta, domani ti aspetto
di nuovo per narrarti il seguito dell’incarnazione.
L’anima
Mamma bella, io mi sento stupita
nel sentire le tue belle lezioni. Deh, ti prego, pronuncia il tuo Fiat sopra di me! Ed io pronuncio il
mio, affinché resti concepito in me quel Fiat
che tu tanto sospiri che regni come vita in me.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai a dare il primo bacio a
Gesù e gli dirai, per ben nove volte, che vuoi fare la sua Volontà, ed io
ripeterò il prodigio di fare concepire Gesù nell’anima tua.
Giaculatoria: Regina potente pronuncia il tuo Fiat e crea in me la Volontà di Dio.
L’anima alla sua Madre
Regina
Eccomi a te di nuovo mia Mamma
celeste, vengo a rallegrarmi con te e, inchinandomi ai tuoi santi piedi, ti
saluto ‘piena di grazia e Madre di Gesù’. Oh, non troverò più sola la Mamma
mia, ma troverò, insieme con lei, il mio piccolo prigioniero Gesù. Quindi
saremo tre, non più due: la Mamma, Gesù ed io. Quale fortuna per me! Se voglio
trovare il mio piccolo Re Gesù, basta trovare la Mamma sua e mia. Deh, o Mamma
Santa, nell’altezza di Madre di Dio in cui ti trovi, abbi pietà della misera e
piccola figlia tua, e parla per me al piccolo prigioniero Gesù, affinché mi dia
la grande grazia di vivere della sua Volontà Divina.
Lezione della Regina del
Cielo, Madre di Gesù
Mia cara figlia, oggi ti aspetto
più che mai; il mio materno cuore è gonfio, sento il bisogno di sfogare il mio
ardente amore con la figlia mia, voglio dirti che sono Madre di Gesù. Le mie
gioie sono infinite, mari di felicità mi inondano, io posso dire: ‘sono Madre
di Gesù, sono la sua creatura e la sua ancella’; solo al Fiat devo ciò. Esso mi rese piena di grazia e preparò la degna abitazione
al mio Creatore. Gloria, onore e ringraziamento sia sempre al Fiat supremo.
Ascoltami figlia del mio cuore,
appena fu formata, con la potenza del Fiat
supremo, la piccola umanità di Gesù nel mio seno, il sole del Verbo eterno
s’incarnò in essa. Io avevo il mio cielo, formato dal Fiat, tutto tempestato di stelle fulgidissime, che scintillavano
gioie, beatitudini ed armonie di bellezze divine. Il sole del Verbo eterno, sfolgorante
di luce inaccessibile, venne a prendere il suo posto dentro questo cielo,
nascosto nella sua piccola umanità, la quale non poteva contenerlo; il centro
del sole stava nella sua umanità, ma la luce del sole straripava fuori, ed
investendo cielo e terra giungeva ad ogni cuore e, col suo raggio di luce,
irradiava ciascuna creatura, dicendo: “Figli miei apritevi, datemi il posto nel
vostro cuore, sono sceso dal cielo in terra per formare in ciascuno di voi la
mia vita; mia Madre è il centro dove risiedo, e tutti i miei figli sono la
circonferenza dove voglio formare tante mie vite, quanti sono i miei figli”. E
la luce nuovamente irradiava senza mai cessare, e la piccola umanità di Gesù
gemeva, piangeva, spasimava, e dentro quella luce, che giungeva nei cuori,
faceva scorrere le sue lacrime, i suoi gemiti ed i suoi spasimi d’amore e di
dolore. Tu devi sapere che per la tua Mamma cominciò una nuova vita. Io ero a
conoscenza di tutto ciò che faceva il Figlio mio, lo vedevo divorato da mari di
fiamme d’amore; ogni suo palpito, respiro e pena, erano mari d’amore con i
quali egli coinvolgeva tutte le creature per farle sue, a forza d’amore e di
dolore. Tu devi sapere che quando fu concepita la sua piccola umanità, furono
concepite anche tutte le pene che avrebbe dovuto soffrire, fino all’ultima
della sua vita, comprese quelle derivanti da tutte le anime; come Dio, nessuno
gli poteva sfuggire; la sua immensità racchiudeva tutte le creature, la sua
onniveggenza li[4]
rendeva tutti presenti. Il mio Gesù, il Figlio mio, sentiva il peso ed il fardello
di tutti i peccati di ciascuna creatura. Io, la Mamma tua, lo seguivo in tutto
e sentii, nel mio materno cuore, la nuova generazione delle pene del mio Gesù e
la nuova generazione di tutte le anime, che, come Madre, dovevo generare,
insieme con Gesù, alla grazia, alla luce, alla vita novella, che il mio caro
Figlio ha portato sulla terra.
Figlia mia, tu devi sapere che da
quando io fui concepita, ti amai da Madre, ti sentivo nel mio cuore, ardevo
d’amore per te, ma non capivo il perché. Il Fiat
Divino mi faceva operare, ma mi teneva celato il segreto. Appena Esso
s’incarnò, mi svelò il segreto, ed allora compresi la fecondità della mia
Maternità; non solo dovevo essere Madre di Gesù, ma Madre di tutti, e questa
maternità doveva essere formata sul rogo del dolore e dell’amore. Figlia mia,
quanto ti ho amato e ti amo.
Ascoltami figlia cara, si può
giungere molto lontano quando il divino Volere prende vita operante nella creatura
e la volontà umana lo lascia fare senza impedirgli il passo. Questo Fiat, che in natura possiede la virtù
generativa, genera tutti i beni nella creatura, la rende feconda dandole la
maternità su tutti, sopra tutti i beni e sopra colui che l’ha creata. Maternità
significa vero amore, amore eroico, amore che è contento di morire per dare
vita a chi l’ha generata; se non c’è questo, la parola maternità è sterile, è
vuota, si riduce ad una parola e di fatto non esiste. Se vuoi, figlia mia, la
generazione di tutti i beni, fa che il Fiat
prenda in te la vita operante; Esso ti darà la maternità, tu amerai tutto con
amore di madre, ed io, Mamma tua, ti insegnerò il modo come fecondare in te
questa maternità tutta santa e divina.
L’anima
Mamma Santa, mi abbandono nelle
tue braccia. Oh, come vorrei bagnare le tue mani materne con le mie lacrime,
per muoverti a compassione dello stato della povera anima mia! Deh, se mi ami
come mamma, chiudimi nel tuo cuore ed il tuo amore bruci le mie miserie e le
mie debolezze; la potenza del Fiat
Divino che tu possiedi da Regina, formi la sua vita operante in me, in modo che
io possa dire: “La Mamma è tutta per me, ed io sono tutta per lei”.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, ringrazierai il Signore, tre
volte, a nome di tutti, per essersi incarnato e fatto prigioniero nel mio seno,
dandomi il grande onore di eleggermi Madre sua.
Giaculatoria: Mamma di Gesù, fammi da mamma e guidami nella via
della Volontà di Dio.
L’anima alla sua Mamma
Regina
Mamma dolcissima, il mio povero cuore
sente il bisogno estremo di venire sulle tue ginocchia materne, per confidarti
i miei piccoli segreti ed affidarli al tuo cuore materno. O Mamma mia, nel
guardare i grandi prodigi che operò in te il Fiat Divino, sento che non mi è dato d’imitarti, perché sono
piccola e debole; le lotte tremende della mia esistenza mi atterrano e non mi
lasciano che un filo di vita. Mamma mia, oh come vorrei sfogare il mio cuore
nel tuo, per farti sentire le pene che mi amareggiano, ed il timore che mi
tortura di non potere compiere la Divina Volontà! Pietà, o Madre celeste, pietà!
Nascondimi nel tuo cuore ed io perderò la memoria dei miei mali, per ricordarmi
solo di vivere di Volontà Divina.
Lezione della Regina del
Cielo, Madre di Gesù
Figlia carissima non temere, fidati
della Mamma tua, versa tutto nel mio cuore ed io terrò conto di tutto, ti farò
da mamma, cambierò le tue pene in luce e me ne servirò per allargare i confini
del regno della Volontà Divina nell’anima tua.
Metti tutto da parte per ora ed
ascoltami; voglio dirti ciò che operò il piccolo Re Gesù nel mio seno materno e
come la Mamma tua non perdette neppure un respiro del piccolo Gesù.
Figlia mia, mentre la piccola
umanità di Gesù andava crescendo, unita ipostaticamente con la Divinità, il mio
seno materno era strettissimo, oscuro, non c’era spiraglio di luce. Io vedevo
Gesù nel mio seno materno immobile, avvolto da una notte profonda. Sai tu chi
formava questa oscurità sì intensa per l’infante Gesù? La volontà umana, della
quale l’uomo volontariamente si era avvolto; l’uomo, commettendo peccati,
formava tanti abissi di tenebre intorno e dentro di sé, e ciò lo ha reso
immobile a fare il bene; il mio caro Gesù, per mettere in fuga le tenebre di
questa notte sì profonda, nella quale l’uomo si era reso prigioniero della sua
stessa volontà tenebrosa, fino a perdere il moto di fare il bene, scelse la
dolce prigione della Mamma sua, e volontariamente si esibì nell’immobilità di
nove mesi.
Figlia mia, se tu sapessi quanto
il mio materno cuore sia stato martoriato nel vedere il piccolo Gesù immobile
nel mio seno, nel vederlo piangere, sospirare il suo palpito ardente, palpitare
forte e smaniare d’amore, facendo sentire il suo palpito in ogni cuore, per
chiedere per pietà ad ogni anima di farsi chiudere nella luce della sua
Divinità! Lui, per amore, volontariamente aveva scambiato la luce con le
tenebre, affinché tutti potessero ottenere la vera luce, per mettersi in salvo.
Figlia mia carissima, chi può
dirti ciò che soffrì il mio piccolo Gesù nel mio seno? Pene inaudite ed
indescrivibile. Era dotato di piena ragione, era Dio ed uomo, era tanto il suo
amore, che metteva da parte i mari infiniti di gioie, di felicità e di luce, da
tuffare la sua piccina umanità nei mari di tenebre, di amarezza, di infelicità
e di miserie, che le creature avevano preparato; il piccolo Gesù si addossava
tutto ciò sopra le sue spalle, come se fosse stato suo. Figlia mia, il vero
amore non dice mai basta, non guarda le pene, e tramite le pene cerca colui che
ama ed è contento solo quando offre la sua vita, per ridare la vita a colui che
ama.
Figlia mia ascolta la Mamma tua,
vedi che gran male è il fare la tua volontà! Non solo prepari la notte al tuo
Gesù ed a te, ma formi mari di amarezze, di infelicità e di miserie, dai quali
resti travolta e non sai come uscirne. Perciò sii attenta, rendimi felice
dicendo: “Voglio fare sempre la Divina Volontà”.
Senti figlia mia: il piccolo
Gesù, spasimante d’amore, sta per uscire alla luce del giorno; le sue ansie, i
suoi sospiri ardenti e desideri di volere abbracciare la creatura, di farsi
vedere mentre la guarda per rapirla a sé, non gli danno più requie; come un
giorno si mise in vedetta alle porte del cielo per chiudersi nel mio seno, così
sta per mettersi in vedetta alle porte del mio seno, che è più che cielo,
affinché il sole del Verbo eterno sorga in mezzo al mondo e vi formi il suo
pieno meriggio. Così per le povere creature non ci sarà più notte, né alba, né
aurora, ma sempre sole, scintillante più che nella pienezza del mezzogiorno. La
Mamma tua sentiva che non lo poteva più contenere dentro di sé, mari di luce e
di amore m’inondavano; dentro ad un mare di luce lo concepii e dentro ad un
mare di luce egli uscì dal mio seno materno. Figlia cara, per chi vive di
Volontà Divina, tutto è luce e tutto si converte in luce. In questa luce, io
ero rapita mentre aspettavo di stringere fra le mie braccia il mio piccolo
Gesù; quando uscì dal mio seno, sentii i suoi primi vagiti amorosi, e l’angelo
del Signore me lo consegnò fra le braccia; io lo strinsi forte forte al mio
cuore e gli diedi il mio primo bacio, ed il piccolo Gesù mi diede il suo.
Per ora basta, domani ti aspetto
di nuovo per seguire la narrazione della nascita di Gesù.
L’anima
Mamma Santa, come sei fortunata,
sei la vera benedetta fra tutte le donne! Ti prego, per quelle gioie che
provasti quando stringesti Gesù al tuo seno e gli desti il primo bacio, di
cedermi, per pochi istanti, nelle braccia, il piccolo Gesù, affinché gli dia il
contento dicendogli che giuro d’amarlo sempre e che non voglio conoscere altro
che la sua Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai a baciare i piedini al
bambinello Gesù e metterai la tua volontà nelle sue manine per farlo giocare e
sorridere.
Giaculatoria: Mamma mia, chiudi nel mio cuore il piccolo Gesù,
affinché lo[5]
trasformi tutto in Volontà di Dio.
L’anima alla sua Mamma
celeste
Oggi, Mamma Santa, sento con foga
d’amore che non posso resistere a non venire presso le tue ginocchia materne,
per trovare nelle tue braccia il celeste bambinello. La sua bellezza mi
rapisce, i suoi sguardi mi feriscono, le sue labbra, atteggiate per gemere e
per dare singhiozzo di pianto, mi strappano il cuore ad amarlo. Mamma mia
carissima, io so che tu mi ami e perciò ti prego di darmi un posticino nelle
tue braccia, affinché io possa dargli il mio primo bacio, versare il mio cuore
nel piccolo Re Gesù, affidargli i miei segreti, che tanto mi opprimono, e
dirgli per farlo sorridere: “La mia volontà è tua e la tua è mia; perciò, forma
in me il regno del tuo Fiat Divino.
Lezione della Regina del
Cielo alla figlia sua
Figlia mia carissima, quanto
sospiro di averti nelle mie braccia, per avere il gran contento di potere dire
al nostro piccolo Re bambinello: “Non piangere carino mio, vedi, qui con noi
c’è la piccola figlia mia, che vuole riconoscerti Re e darti il dominio
nell’anima sua, per farti distendere il regno della tua Divina Volontà in lei”.
Ora figlia del mio cuore, mentre
stai tutta intenta a vagheggiare il pargoletto Gesù, prestami attenzione ed
ascoltami. Tu devi sapere che era mezzanotte quando il piccolo Re neonato uscì
dal mio seno materno; ma la notte si cambiò in giorno. Colui che era padrone
della luce, metteva in fuga la notte dell’umana volontà, la notte del peccato,
la notte di tutti i mali, e per segno di ciò, che faceva nell’ordine delle
anime con il solito suo Fiat onnipotente,
la mezzanotte si cambiò in giorno fulgidissimo, e tutte le cose create corsero
per inneggiare, in quella piccola umanità, il loro Creatore. Il sole corse per
dare i suoi primi baci di luce al bambinello Gesù e riscaldarlo con il suo
calore. Il vento, imperante con le sue ondate, purificò l’aria di quella stalla
e con il suo dolce gemito disse: “Ti amo”.
I cieli si scuoterono[6]
fin dalle fondamenta, la terra esultò e fremette fin nell’abisso, il mare
tumultuò con le sue onde altissime, insomma tutte le cose create riconobbero
che il loro Creatore stava in mezzo a loro e fecero a gara per inneggiarlo. Gli
stessi angeli, formando luce nell’aria, con voce melodiosa, che poteva essere
sentita da tutti, dissero: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra
agli uomini di buona volontà; è nato il celeste bambino, nella grotta di
Betlemme, avvolto in poveri pannicelli”. I pastori, che stavano in veglia,
ascoltarono le voci angeliche e corsero a visitare il piccolo Re divino.
Figlia mia cara, continua ad
ascoltarmi: appena io lo ricevetti nelle mie braccia, gli diedi il mio primo
bacio e sentii il bisogno d’amore di dare del mio al mio Figlio bambino;
porgendo il mio seno, gli diedi latte abbondante, latte formato dallo stesso Fiat Divino, nella mia persona, per
alimentare il piccolo Re Gesù. Chi può dirti ciò che io provai nel fare ciò? Ed
i mari di grazia, di amore, di santità che, per contraccambiarmi, mi dava il
Figlio mio? Lo avvolsi in poveri, ma nitidi pannicelli, e lo adagiai nella mangiatoia.
Questa era la sua Volontà ed io non potevo fare a meno di eseguirla. Prima di
fare ciò, Lo condivisi con il caro San Giuseppe, dandolo nelle sue braccia; oh,
come gioì! Lo strinse al suo cuore ed il dolce bambinello versò nell’anima sua
torrenti di grazia. Dopo, San Giuseppe aggiustò un po’ di fieno nella
mangiatoia ed io lo posi a giacere dentro di essa. La Mamma tua, rapita dalla
beltà dell’infante divino, stava per la maggior parte del tempo genuflessa
innanzi a lui; mettevo in moto tutti i miei mari di amore, che il Volere Divino
aveva formato in me, per amarlo, adorarlo e ringraziarlo. Ed il celeste
pargoletto che faceva nella mangiatoia? Agiva secondo la Volontà del nostro
Padre celeste, che era anche sua; emettendo gemiti e sospiri, vagiva, piangeva
e chiamava tutti, dicendo nei suoi gemiti amorosi: “Venite tutti figli miei,
per amore vostro sono nato al dolore, alle lacrime; venite tutti a conoscere
l’eccesso del mio amore, datemi un posto nei vostri cuori”. Ci fu un via vai di
pastori che vennero a visitarlo; a tutti dava il suo sguardo dolce ed il suo sorriso
d’amore, nelle sue stesse lacrime.
Figlia mia, una parolina a te: tu
devi sapere che tutta la mia gioia consisteva nel tenere nel mio grembo il mio
caro Figlio Gesù; il Volere Divino mi fece intendere di metterlo nella
mangiatoia, a disposizione di tutti, affinché chiunque volesse, potesse vezzeggiarlo,
baciarlo e prenderlo nelle proprie braccia, come se fosse suo. Era il piccolo
Re di tutti, quindi tutti avevano il diritto di farne un loro dolce pegno
d’amore; io, per compiere il Volere supremo, mi privai delle mie gioie
innocenti e cominciai, con opere e sacrifici, l’ufficio di Madre di dare Gesù a
tutti; figlia mia, la Divina Volontà è esigente e vuole tutto, anche il
sacrificio delle cose più sante e, a seconda delle circostanze, persino il
grande sacrificio di privarsi dello stesso Gesù; ciò, per estendere maggiormente
il suo regno e per moltiplicare la vita dello stesso Gesù. Infatti, quando la
creatura, per amor suo, si priva di lui, è tale e tanto l’eroismo ed il sacrificio,
che questi hanno virtù di produrre una vita novella di Gesù, che forma un’altra
abitazione per Gesù. Perciò, figlia cara, sii attenta e non negare mai alcunché
alla Divina Volontà, qualunque sia la situazione.
L’anima
Mamma Santa, le tue belle lezioni
mi confondono; se vuoi che io le metta in pratica, non mi lasciare sola,
affinché, quando mi vedi soccombere sotto il peso enorme delle privazioni
divine, tu mi stringa al tuo materno cuore; allora io sentirò la forza di non
negar mai alcunché alla Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai per tre volte a visitare
il bambinello Gesù, baciandogli le piccole manine, e gli dirai cinque atti
d’amore, per onorare le sue lacrime e per quietare il suo pianto.
Giaculatoria: Mamma Santa, versa le lacrime di Gesù nel cuore mio,
affinché egli disponga in me il trionfo della Volontà di Dio.
L’anima alla sua Mamma
Regina
Mamma mia dolcissima, eccomi di
nuovo presso le tue ginocchia; questa tua figlia non può stare più senza di te,
Mamma mia; il dolce incanto del celeste bambino, che stringi fra le tue
braccia, e che, genuflessa, adori ed ami nella mangiatoia, mi rapisce; penso
che la tua sorte felice e lo stesso piccolo Re Gesù non siano altro che frutti,
dolci e preziosi pegni di quel Fiat
che ha reso presente in te il regno suo. O Mamma, dammi la parola che farai uso
della tua potenza per formare in me il regno della Divina Volontà.
Lezione della mia Mamma
celeste
Figlia mia carissima, sono
contenta di tenerti vicina, per poterti insegnare come in tutte le cose possa essere
presente il regno della Divina Volontà. Tutte le croci, i dolori, le
umiliazioni, investiti dalla vita del Fiat
Divino, sono come materie prime nelle sue mani, per alimentare il suo regno e
renderlo sempre più presente. Prestami attenzione ed ascolta la Mamma tua. Io
continuavo la mia dimora nella grotta di Betlemme con Gesù e con il caro San
Giuseppe; come eravamo felici! Quella piccola grotta, poiché l’infante divino e
la Divina Volontà operavano in noi, ci sembrava un paradiso. È vero che non ci
mancavano pene e lacrime, ma queste, confrontate con i mari immensi di gioia,
di felicità e di luce, che il Fiat
Divino faceva sorgere in ogni atto nostro, erano solo goccioline gettate in
questi mari. La dolce ed amabile presenza del mio caro Figlio era una delle più
grandi felicità. Figlia cara, tu devi sapere che quando giunse l’ottavo giorno
di vita terrena del celeste bambino il Fiat
Divino suonò l’ora del dolore, comandandoci di circoncidere il vezzoso bambinello.
Era un taglio dolorosissimo quello al quale si doveva sottoporre il piccolo
Gesù; era la legge di quei tempi che imponeva che tutti i primogeniti si dovessero
sottoporre a questo taglio doloroso. Si può chiamarla la legge del peccato, ma
mio Figlio era innocente e la sua legge era la legge dell’amore; tuttavia,
poiché egli venne a trovare non l’uomo re, ma l’uomo degradato, per affratellarsi
a lui ed innalzarlo, si volle degradare e si sottopose alla legge.
Figlia mia, io e San Giuseppe
sentimmo un fremito di dolore, ma impavidi e senza esitare chiamammo il
ministro ed acconsentimmo a fare circoncidere Gesù con un taglio dolorosissimo;
a causa del dolore acerbo, il bimbo Gesù pianse e si slanciò nelle mie braccia,
chiedendomi aiuto. San Giuseppe ed io mescolammo le nostre lacrime con le sue;
fu raccolto il primo sangue sparso da Gesù per amore delle creature; fu imposto
il nome di Gesù, nome potente, che doveva fare tremare cielo e terra, e lo
stesso inferno. Nome che doveva essere balsamo, difesa ed aiuto ad ogni cuore.
Figlia mia, questo taglio era
l’immagine del taglio crudele che l’uomo aveva fatto all’anima sua, facendo la
sua volontà; il mio caro Figlio si faceva fare questo taglio per sanare il duro
taglio delle volontà umane e, con il suo sangue, le ferite dei tanti peccati
che il veleno della volontà umana ha prodotto nelle creature. Ogni atto di
volontà umana è un taglio che si fa, è una piaga che si apre; il celeste
bambino, con il suo taglio doloroso, preparava il rimedio a tutte le ferite
umane.
Figlia mia, un’altra sorpresa:
una stella nuova splende sotto la volta dei cieli e, con la sua luce, va
cercando adoratori, per condurli a riconoscere ed adorare il bambino Gesù. Tre
personaggi, l’uno lontano dall’altro, ne restano colpiti e, investiti da luce
suprema, seguono la stella, la quale li conduce nella grotta di Betlemme ai
piedi del bambino Gesù. Quale fu la meraviglia per questi Re Magi, nel riconoscere
in quell’infante divino il Re del cielo e della terra, colui che veniva ad
amare ed a salvare tutti! Mentre i Magi lo adoravano, rapiti da quella celeste
beltà, il bambino fece trasparire, fuori dalla sua piccola umanità, la sua
Divinità, e la grotta si cambiò in paradiso; i Magi non seppero distaccarsi dai
piedi dell’infante divino fino a quando egli ritirò di nuovo nella sua umanità
la luce della Divinità. Io, mettendo in esercizio l’ufficio di Madre, parlai a
lungo della discesa del Verbo e li fortificai nella fede, speranza e carità,
simbolo dei loro doni offerti a Gesù; i Magi, pieni di gioia, si ritirarono
nelle loro regioni, per essere i primi propagatori.
Figlia mia cara, non ti
allontanare dal mio fianco, seguimi ovunque. Stanno per compiersi quaranta
giorni dalla nascita del piccolo Re Gesù; il Fiat Divino ci chiama al tempio, per adempiere la legge della
presentazione del Figlio mio, e noi andiamo al tempio; era la prima volta che
uscivo insieme con il mio dolce bambino. Una vena di dolore si aprì nel mio
cuore, andavo ad offrirlo vittima per la salvezza di tutti! Entrati nel tempio,
prima adorammo la Divina Maestà, poi chiamai il sacerdote e, messo Gesù nelle
sue braccia, feci l’offerta del celeste bambino all’eterno Padre, offrendolo in
sacrificio per la salvezza di tutti. Il sacerdote era Simeone; appena deposi
Gesù nelle sue braccia, egli riconobbe che era il Verbo Divino, esultò
d’immensa gioia e, dopo l’offerta, atteggiandosi a profeta, profetizzò tutti i
miei dolori. Oh, come il Fiat supremo
suonò a distesa sul mio materno cuore, con suono vibrante, la ferale tragedia
di tutte le pene del mio Figlio bambino! Ciò che più mi trafisse furono le
parole che mi disse il santo profeta:
“Questo caro bambino sarà la
salvezza e la rovina di molti, e sarà il bersaglio delle contraddizioni”.
Se il Volere Divino non mi avesse
sostenuta, sarei morta all’istante di puro dolore. Invece, mi diede vita e se
ne servì per formare in me il regno dei dolori nel regno della sua stessa
Volontà. Al diritto di Madre, che avevo su tutti, aggiunsi il diritto di Madre
e Regina di tutti i dolori. Ah, sì! Con i miei dolori acquistai la monetina per
pagare i debiti dei figli miei, ed anche quelli dei figli ingrati.
Figlia mia, tu devi sapere che,
nella luce della Divina Volontà, io già sapevo tutti i dolori che dovevano
toccarmi ed erano anche più numerosi di quelli che mi profetizzò il santo
profeta, ma in quell’atto sì solenne di offrire il mio Figlio, il sentirmeli
ripetere mi fece sentire talmente trafitta, che mi sanguinò il cuore e si aprirono
squarci profondi nell’anima mia. Ascolta la Mamma tua, nelle tue pene, negli
incontri dolorosi che non ti mancano, non ti abbattere mai, ma con amore eroico,
fa che il Volere Divino prenda il suo regio posto nelle tue pene, affinché te
le converta in monetine d’infinito valore, con le quali potrai pagare i debiti
dei tuoi fratelli, per riscattarli dalla schiavitù dell’umana volontà e per
farli rientrare come figli liberi nel regno del Fiat Divino.
L’anima
Mamma Santa, nel tuo cuore trafitto
metti tutte le mie pene, che tu sai quanto mi trafiggono il cuore. Deh! Fammi
da mamma e versa nel mio cuore il balsamo dei tuoi dolori, affinché io subisca
la tua stessa sorte di servirmi delle mie pene come monetine, per conquistare
il regno della Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai nelle mie braccia,
affinché io versi in te il primo sangue che sparse il celeste bambino, per
sanarti le ferite fatte dalla tua volontà umana; reciterai tre atti d’amore per
mitigare lo spasimo della ferita del bambino Gesù.
Giaculatoria: Mamma mia, versa il tuo dolore nell’anima mia e
converti tutte le mie pene in Volontà di Dio.
L’anima alla sua Regina
travolta nel dolore
Mia Mamma Sovrana, la tua piccola
figlia sente il bisogno di venire presso le tue ginocchia, per tenerti un po’
di compagnia. Vedo il tuo volto velato di mestizia e qualche lacrima fuggitiva
scorrere dai tuoi occhi; il dolce bambinello trema e piange. Mamma Santa,
unisco le mie pene alle tue per confortarti e per quietare il pianto del
celeste bambino. Mamma mia, non negarmi la rivelazione del segreto; cosa c’è di
funesto per il mio caro bambinello?
Lezione della Madre
Regina
Figlia mia carissima, il cuore
della Mamma tua oggi è tanto gonfio di amore e di dolore, che non posso
trattenermi dal piangere. Tu conosci la venuta dei Re Magi, i quali fecero
rumore in Gerusalemme facendo domande circa il nuovo Re. L’empio Erode, per
timore d’essere rovesciato dal trono, ha dato il mandato di uccidere il mio
dolce Gesù, la mia cara vita, e tutti gli altri bambini. Figlia mia che dolore!
Colui che è venuto a dare la vita a tutti, a portare nel mondo la nuova era di
pace, di felicità, di grazia, lo vogliono uccidere. Quanta ingratitudine,
quanta perfidia! Ah, figlia mia, vedi dove giunge la cecità della volontà umana!
Essa si rende feroce, lega le mani allo stesso Creatore e si rende padrona di
colui che l’aveva creata. Perciò compatiscimi, figlia mia, e cerca di quietare
il pianto del dolce bambino. Egli piange per l’ingratitudine umana, che, appena
nato, lo vuole morto; per salvarlo, siamo costretti a fuggire. Il caro San
Giuseppe è stato avvisato dall’angelo, di partire presto verso terra straniera.
Tu accompagnaci, figlia cara, non ci lasciare soli, ed io continuerò a darti le
mie lezioni sui gravi mali della volontà umana. Tu devi sapere che l’uomo,
allorché si sottrasse alla Divina Volontà, ruppe il rapporto con il suo
Creatore; tutto era stato fatto da Dio sulla terra, tutto era suo; l’uomo, non
facendo il Volere Divino, perdette tutti i diritti e, si può dire, non ebbe più
dimora. L’uomo divenne il povero esiliato, il pellegrino che non poteva
possedere dimora permanente; ciò fu vero non solo per l’anima, ma anche per il
corpo; tutte le cose si fecero mutevoli per il povero uomo, e se qualche cosa
fuggevole fu duratura, ciò avvenne in virtù dei previsti meriti di questo
celeste bambino. Tutta la magnificenza della creazione fu destinata da Dio a
coloro che avrebbero fatto la Divina Volontà e vissuto nel regno della Divina
Volontà. Tutti gli altri, anche se prendono stentatamente qualche cosa, sono i
veri ladroncelli del loro Creatore e, con la loro ragione, non vogliono fare la
Divina Volontà, anche se vogliono i beni che ad Essa appartengono.
Figlia cara, senti quanto io e
questo caro bambino ti amiamo: ai primi albori della vita, Gesù va in esilio ed
in terra straniera, per liberarti dall’esilio nel quale ti ha messo l’umano
volere e per richiamarti a vivere, non in terra straniera, ma nella tua patria,
che ti fu data da Dio quando fosti creata, cioè nel regno del Fiat supremo. Figlia del mio cuore, abbi
pietà delle lacrime della Madre tua e delle lacrime di questo dolce caro
bambino; piangendo, ti preghiamo di non fare mai la tua volontà; ritorna, ti
preghiamo e ti scongiuriamo, nel grembo del Volere Divino che tanto sospira di
averti.
Figlia cara, tra il dolore
dell’ingratitudine[7]
umana, tra le immense gioie e felicità, che il Fiat Divino ci dava, e tra la festa che tutta la creazione faceva
al dolce bambino, la terra rinverdiva e fioriva sotto i nostri passi, per dare
omaggio al suo Creatore. Il sole lo fissava e, inneggiandolo con la sua luce,
si sentiva onorato di dargli la sua luce e calore; il vento lo accarezzava, gli
uccelli si abbassavano intorno a noi e con i loro trilli e canti facevano le
più belle nenie al caro bambino, per quietare il pianto e riconciliargli il
sonno.
Figlia mia, stando in noi il
Volere Divino, avevamo il potere su tutto. Giungemmo in Egitto e, dopo un lungo
periodo di tempo, l’angelo del Signore avvertì San Giuseppe di tornare nella
casa di Nazareth, dato che l’empio tiranno era morto. E così rimpatriammo nelle
nostre terre natie. L’Egitto simboleggia l’umana volontà, terra piena di idoli;
dovunque passava il pargoletto Gesù, egli atterrava questi idoli e li rinviava
nell’inferno. Quanti idoli possiede l’umano volere, idoli di vanagloria, di propria
stima e di passioni che tiranneggiano la povera creatura! Sii attenta, ascolta
la Mamma tua, che, per non farti fare mai la tua volontà, farebbe qualunque
sacrificio e darebbe anche la vita per darti il gran bene di vivere sempre nel
grembo della Divina Volontà.
L’anima
Mamma dolcissima, ti ringrazio di
farmi comprendere il gran male dell’umano volere; ti prego, per il dolore che
soffristi nell’esilio dell’Egitto, di fare uscire l’anima mia dall’esilio della
mia volontà e di farmi rimpatriare nella cara patria della Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, offrirai le tue azioni unite con
le mie, in atto di gratitudine al santo bambino, pregandolo di entrare
nell’Egitto del tuo cuore, per cambiarlo tutto in Volontà di Dio.
Giaculatoria: Mamma mia, chiudi il piccolo Gesù nel cuore mio,
affinché lo riordini tutto in Volontà Divina.
L’anima alla sua sovrana
Regina
Mamma dolcissima, eccomi di nuovo
vicina alle tue ginocchia materne, dove ti trovo insieme con il fanciullino
Gesù; tu, vezzeggiandolo, gli dici la tua storia d’amore e Gesù ti dice la sua.
Come è bello trovare Gesù e la Mamma che si parlano! È tanta la foga del loro
amore, che essi restano muti, rapiti, la Madre nel Figlio, ed il Figlio nella
Madre. Mamma Santa, non mi mettere da parte; tenetemi con voi, affinché,
ascoltando ciò che dite, io impari ad amarvi ed a fare sempre la Santissima Volontà
di Dio.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia carissima, ti aspettavo
per continuare la mia lezione sul regno che sempre più rendeva presente in me
il Fiat supremo.
Tu devi sapere che la piccola
casa di Nazareth, per la Mamma tua, per il caro e dolce Gesù e per San
Giuseppe, era un paradiso; il mio caro Figlio, essendo Verbo eterno, possedeva
in se stesso, per virtù propria, la Divina Volontà, ed in quella piccola umanità
risiedevano mari immensi di luce, di santità, di gioie e di bellezze infinite;
io possedevo, per grazia, il Volere Divino; io non potevo abbracciare
l’immensità, come l’amato Gesù poteva, poiché egli era Dio ed uomo, mentre io
ero sempre la sua creatura finita; tuttavia, il Fiat Divino mi riempì tanto, avendo formato in me i suoi mari di
luce, di santità, di amore, di bellezze e di felicità; l’intensità di luce, di
amore e di tutto ciò che possiede un Volere Divino, usciva talmente da noi, che
San Giuseppe restava eclissato, inondato, e viveva dei nostri riflessi.
Figlia cara, in questa casa di
Nazareth, era in pieno vigore il regno della Divina Volontà; ogni piccolo
nostro atto, cioè il lavoro, l’accendere il fuoco, il preparare il cibo, era
animato dal Volere supremo e formato sulla santità del puro amore; dal più
piccolo e dal più grande atto nostro scaturivano gioie, felicità, beatitudini
immense, e noi restavamo talmente inondati, da sentirci come sotto una pioggia
dirotta di nuove gioie e di contenti indescrivibili. Figlia mia, devi sapere
che la Divina Volontà possiede in natura la sorgente delle gioie, e si diletta,
quando regna nella creatura, di dare, in ogni atto della creatura, l’atto nuovo
e continuo delle sue gioie e felicità. Oh, come eravamo felici! Tutto era pace
ed unione somma. L’uno si sentiva onorato di ubbidire all’altro; anche il mio
caro Figlio voleva essere comandato, nei piccoli lavori, da me e dal caro San
Giuseppe. Oh, come era bello vederlo nell’atto di aiutare il suo padre putativo
nei lavori fabbrili, vederlo quando prendeva il cibo; quanti mari di grazia
Gesù faceva scorrere in quegli atti, a pro delle creature!
Ora figlia cara, ascoltami: in
questa casa di Nazareth fu formato, nella Mamma tua e nell’umanità di mio
Figlio, il regno della Divina Volontà, per farne dono all’umana famiglia,
allorché questa si fosse disposta a ricevere il bene di questo regno. Sebbene
mio Figlio fosse Re ed io Regina, eravamo Re e Regina senza popoli; il nostro
regno, sebbene potesse racchiudere tutti e dare vita a tutti, era deserto,
perché ci voleva prima la redenzione, per preparare e disporre l’uomo a venire
in questo regno sì santo. Essendo la Divina Volontà posseduta da me e da mio
Figlio, che appartenevamo, secondo l’ordine umano, all’umana famiglia divina,
le creature ricevevano il diritto d’entrare in questo regno e la Divinità
cedeva il diritto, lasciando le porte aperte a chi volesse entrare. Perciò, la
nostra vita nascosta per così tanti anni servì a preparare il regno della
Divina Volontà per le creature. Voglio farti conoscere ciò che operò in me
questo Fiat supremo, affinché tu dimentichi
la tua volontà e, dando la mano alla Madre tua, ella ti possa condurre nei beni
che, con tanto amore, ha preparato per te. Dimmi figlia del mio cuore, contenterai
me ed il tuo e mio caro Gesù, che con tanto amore ti aspettiamo in questo regno
sì santo, per vivere insieme con noi, per vivere tutta di Volontà Divina?
Ascolta, figlia cara, un altro
atto d’amore che, in questa casa di Nazareth, fece per me il mio caro Gesù.
Egli mi fece depositaria di tutta la sua vita. Dio quando fa un’opera, non la
lascia in sospeso, né nel vuoto, ma cerca sempre una creatura, nella quale
potere rinchiudere e poggiare tutta l’opera sua; altrimenti, ci sarebbe il pericolo
che Iddio esponesse le sue opere all’inutilità, e ciò non può essere. Quindi,
il mio caro Figlio depose in me le sue opere, le sue parole, le sue pene,
tutto, persino il respiro depositò nella Mamma sua. Quando eravamo ritirati
nella nostra stanzetta, egli prendeva il suo dolce dire e mi narrava tutti i
Vangeli, che doveva predicare al pubblico, ed i sacramenti che doveva
istituire; tutto mi confidò e, deponendo tutto in me, mi costituì canale e
sorgente perenne, poiché da me doveva uscire la sua vita e tutti i suoi beni, a
pro di tutte le creature. Oh, come mi sentivo ricca e felice, nel sentire
deporre in me tutto ciò che faceva il mio caro Figlio Gesù. Il Volere Divino,
che regnava in me, mi dava lo spazio per poter tutto ricevere; Gesù sentiva contraccambiato
l’amore, la gloria della grande opera della redenzione, da parte della Mamma
sua. Che cosa non ricevetti da Dio, poiché non feci mai la mia volontà, ma
sempre la sua! Tutto, anche la stessa vita del mio Figlio era a mia disposizione
e, mentre la vita restava sempre in me, potevo bilocarla, per darla a chi con
amore me la chiedeva.
Ora figlia mia, una parolina a
te: se farai sempre la Divina Volontà e mai la tua, e vivrai in Essa, io, la
Mamma tua, farò il deposito di tutti i beni del mio Figlio nell’anima tua. Oh,
come ti sentirai fortunata! Avrai una vita divina a tua disposizione, che tutto
ti darà; io, facendoti da vera Mamma, mi metterò a guardia, affinché cresca
questa vita in te e formi il regno della Divina Volontà.
L’anima
Mamma Santa, nelle tue braccia mi
abbandono, sono una piccola figlia che sento il bisogno estremo delle tue cure
materne. Deh, ti prego, prendi questa mia volontà, chiudila nel tuo cuore e non
darmela più, affinché io possa essere felice di vivere sempre di Volontà
Divina, così contentando te ed il mio caro Gesù.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai a fare tre visitine nella
casa di Nazareth, per onorare la sacra famiglia; recitando tre Pater, Ave e Gloria, pregherai
di essere ammessa a vivere in mezzo a noi.
Giaculatoria: Gesù, Maria e Giuseppe, mettetemi con voi a vivere
nel regno della Volontà di Dio.
L’anima alla sua Madre
celeste
Eccomi a te di nuovo mia Mamma
Regina; oggi, il mio amore di figlia per te mi fa correre, per essere
spettatrice quando il mio dolce Gesù, separandosi da te, prende la via per
formare la sua vita apostolica in mezzo alle creature. Mamma Santa, so che
soffrirai molto; ogni momento di separazione da Gesù ti costerà la vita, ed io,
la figlia tua, non voglio lasciarti sola, voglio asciugarti le lacrime e, con
la mia compagnia, voglio spezzare la tua solitudine; mentre staremo insieme, tu
continuerai a darmi le tue belle lezioni sulla Divina Volontà.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia mia carissima, la tua
compagnia mi sarà molto gradita, perché sentirò in te il primo dono che mi fa
Gesù, dono formato di puro amore, prodotto dal suo e dal mio sacrificio, dono
che mi costò la vita del Figlio mio.
Ora prestami attenzione ed
ascoltami. Senti, figlia mia, per la tua Mamma comincia una vita di dolore, di
solitudine e di lunghe separazioni dal suo sommo bene, Gesù. La vita nascosta è
finita; egli sente l’irresistibile bisogno di amore d’uscire in pubblico, di
farsi conoscere e di andare in cerca dell’uomo smarrito nel labirinto della sua
volontà e, quindi, preda di tutti i mali. Il caro San Giuseppe era già morto.
Gesù partiva ed io restavo sola nella piccola casetta. Quando il mio amato Gesù,
che non faceva mai nulla senza prima dirmelo, mi chiese l’ubbidienza di
partire, io sentii lo schianto nel cuore; ma, conoscendo che quella era la
Volontà suprema, io dissi subito il mio Fiat,
senza esitare un istante, e con il mio ed il Fiat di mio Figlio ci separammo nella foga del nostro amore; Gesù
mi benedisse e mi lasciò. Io lo accompagnai con il mio sguardo finché potei e
poi, ritirandomi, mi abbandonai in quel Volere Divino che era la mia vita. Oh,
potenza del Fiat Divino! Questo
Volere Santo non mi faceva perdere mai di vista mio Figlio, né egli perdeva me,
anzi sentivo il suo palpito nel mio e Gesù sentiva il mio nel suo. Figlia cara,
io avevo ricevuto mio Figlio dal Volere Divino e ciò che questo Volere Santo
dà, non è soggetto né a termine né a separazione; i doni suoi sono permanenti
ed eterni. Mio Figlio era mio, nessuno me lo poteva togliere, né la morte, né
il dolore, né la separazione, perché il Volere Divino me lo aveva donato. La
nostra separazione era apparente: in realtà eravamo fusi insieme, poiché una
era la Volontà che ci animava. Come potevamo separarci?
Tu devi sapere che la luce della
Divina Volontà mi faceva vedere, come malamente e con quanta ingratitudine le
creature trattassero mio Figlio; il suo passo lo rivolse verso Gerusalemme, la
sua prima visita fu nel tempio santo, nel quale cominciò la serie delle sue
predicazioni. Ma, ahi, dolore! La sua parola piena di vita, portatrice di pace,
di amore e di ordine, veniva malamente interpretata ed ascoltata, specie dai
dotti e dai sapienti di quei tempi. Quando mio Figlio diceva di essere il Figlio
di Dio, il Verbo del Padre, colui che era venuto per salvarli, essi l’avevano
tanto a male, che, con i loro sguardi furibondi, lo volevano divorare. Oh, come
soffriva il mio amato bene Gesù! Rigettando la sua parola creatrice, gli
facevano sentire la morte, che essi davano alla sua parola divina; io ero tutta
attenzione, tutt’occhi nel guardare quel cuore divino che sanguinava, ed
offrivo il mio materno cuore per ricevere le stesse ferite, per consolarlo e
per dargli un appoggio nel momento che stava per soccombere. Oh, quante volte,
dopo avere donato la sua parola, lo vidi dimenticato da tutti! Nessuno gli
offriva un ristoro, e lui, solo, solo, fuori dalle mura della città,
all’aperto, sotto la volta del cielo stellato, poggiato ad un albero, piangeva
e pregava per la salvezza di tutti. La tua Mamma, figlia cara, dalla sua
casetta piangeva insieme con lui e, nella luce del Fiat Divino, gli mandava le sue lacrime per ristoro, i suoi casti
amplessi ed i suoi baci per conforto.
Il mio amato Figlio, vedendosi
rigettato dai grandi e dai dotti, non si arrestò, né poteva arrestarsi, poiché
il suo amore correva verso le anime. Allora si circondò di poveri, di afflitti,
d’infermi, di zoppi, di ciechi, di muti e di tanti altri mali che avevano oppresso
le povere creature; queste creature erano l’immagine dei tanti mali, che
l’umana volontà aveva prodotto in esse. Il caro Gesù sanava tutti, consolava ed
istruiva tutti e così divenne l’amico, il padre, il medico, il maestro dei
poveri.
Figlia mia, furono i poveri
pastori che, con le loro visite, lo ricevettero nel nascere, e sono i poveri
che lo seguono negli ultimi anni della sua vita quaggiù, fino al suo morire. I
poveri e gli ignoranti sono più semplici, meno attaccati al loro giudizio e,
quindi, sono i favoriti, i benedetti ed i beniamini del mio caro Figlio;
infatti, egli sceglie poveri pescatori per apostoli e come colonne della Chiesa
futura.
Figlia carissima, se ti dicessi
ciò che operammo e soffrimmo il mio Figlio ed io, in questi tre anni della sua
vita pubblica, dovrei troppo dilungarmi. Ti raccomando che [in] tutto ciò che
puoi fare e soffrire sia il tuo atto
primo e l’ultimo sia il Fiat Divino.
Nel Fiat mi separai da mio Figlio ed
il Fiat mi diede la forza di offrire
il sacrificio. Troverai la forza in tutto, anche nelle pene che ti costano la vita,
se il tutto chiuderai nell’eterno Fiat.
Perciò, dai la parola alla Mamma tua che ti farai trovare sempre nella Divina Volontà.
Così, anche tu sentirai l’inseparabilità da me e dal nostro sommo bene Gesù.
L’anima
Mamma dolcissima, quanto ti
compatisco, vedendoti tanto soffrire. Deh, ti prego, versa le tue lacrime e
quelle di Gesù nell’anima mia, per riordinarla e chiuderla nel Fiat Divino.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, mi darai tutte le tue pene per
compagnia alla mia solitudine; in ogni pena metterai un ti amo per me e per il tuo Gesù, per riparare per quelli che non
vogliono ascoltare gli insegnamenti di Gesù.
Giaculatoria: Mamma divina, la tua parola e quella di Gesù
scendano nel mio cuore e formino in me il regno della Divina Volontà.
L’anima alla sua Madre
dolente
Mia cara Madre addolorata, oggi
più che mai sento l’irresistibile bisogno di stare a te vicina; no, non mi
sposterò dal tuo fianco, per essere spettatrice dei tuoi acerbi dolori e per chiederti,
come figlia, la grazia che tu deponga in me i tuoi dolori, quelli del tuo
Figlio Gesù ed anche la sua stessa morte, affinché la sua morte ed i tuoi
dolori mi diano la grazia di fare morire continuamente la mia volontà e di
farmi risorgere nella vita della Divina Volontà.
Lezione della Regina dei
dolori
Figlia carissima, non mi negare
la tua compagnia in tanta mia amarezza. La Divinità ha già decretato l’ultimo
giorno del mio Figlio quaggiù. Già un apostolo lo ha tradito, dandolo nelle
mani dei giudei, per farlo morire. Già il mio caro Figlio, in eccesso di amore
e non volendo lasciare i suoi figli, che con tanto amore è venuto a cercare
sulla terra, ha istituito il sacramento dell’Eucaristia, affinché chiunque Lo
voglia, Lo possa possedere. La vita del Figlio mio sta per finire e per
prendere il volo nella sua patria celeste. Ah, figlia cara! Il Fiat Divino me lo diede, io nel Fiat Divino lo ricevetti ed ora nello
stesso Fiat lo consegno. Mi si
strazia il cuore; mari immensi di dolore mi inondano, sento che la vita mi
viene meno per lo spasimo atroce. Nulla potevo negare al Fiat Divino, anzi mi sentivo disposta a sacrificarlo[8]
nel Volere Divino e onnipotente; io sentivo tale forza in virtù di Esso, che
avrei preferito morire anziché negare qualche cosa alla Divina Volontà.
Figlia mia ascoltami: il mio
materno cuore è affogato nelle pene; il solo pensare che deve morire mio
Figlio, mio Dio, la mia vita, è più che morte per la Mamma tua; eppure so che
devo vivere. Che strazio! Squarci profondi si formano nel mio cuore, che da
spade taglienti viene passato da parte a parte. Figlia cara, mi duole dirlo,
ma devo dirtelo: in queste pene e squarci profondi e nelle pene del mio amato Figlio,
c’era l’anima tua, che, poiché la tua volontà umana non si faceva dominare da
quella di Dio, noi coprivamo di pene, imbalsamavamo, fortificavamo con le
nostre pene, affinché essa si disponesse a ricevere la vita della Divina
Volontà. Ah, se il Fiat Divino non mi
avesse sostenuta e non avesse continuato il corso dei mari infiniti di luce, di
gioia, di felicità, a fianco dei mari dei miei acerbi dolori, io sarei morta
tante volte per quante pene soffrì il mio caro Figlio! Oh, come mi sentii straziare,
quando l’ultima volta lo vidi pallido e con una mestizia di morte sul volto!
Con voce tremante, come se
volesse dare in singhiozzo, mi disse: “Mamma, addio. Benedici il tuo Figlio e
dammi l’ubbidienza di morire. Il mio ed il tuo Fiat Divino mi fecero concepire, il mio ed il tuo Fiat Divino mi devono fare morire.
Presto Mamma cara, pronuncia il tuo Fiat
e dimmi ti benedico e ti do l’ubbidienza di morire crocifisso. Così vuole l’eterno Volere,
così voglio anche io”.
Figlia mia, che schianto per il
mio cuore trafitto! Eppure dovetti dirlo, perché in noi non esistevano pene
forzate, ma solo quelle volontarie. Quindi ci benedimmo reciprocamente e ci
guardammo con lo sguardo che non sa distaccarsi più dall’oggetto amato; il caro
mio Figlio, la dolce mia vita, partì, ed io, la tua Mamma dolente, lo lasciai;
ma l’occhio dell’anima mia non lo perdette mai di vista, lo seguì nell’Orto e
nella sua tremenda agonia; oh, come mi sanguinò il cuore nel vederlo abbandonato
da tutti, persino dai suoi più fidi e cari apostoli! Figlia mia, l’essere
abbandonato dalle persone care è uno dei dolori più grandi per un cuore umano,
nelle ore tempestose della vita; ciò fu tanto più vero per il mio Figlio, che
tanto aveva amato e beneficiato[9]
i suoi apostoli e che stava per dare la vita per coloro che lo abbandonarono
nell’ora estrema della sua vita, per coloro che erano fuggiti. Che dolore! Io,
nel vederlo agonizzare sudando sangue, agonizzavo insieme con lui e lo sostenevo
nelle mie braccia materne. Io ero inseparabile dal Figlio mio, le sue pene si
riflettevano nel mio cuore liquefatto dal dolore e dall’amore, ed io le sentivo
più di quanto non fossero state mie. Così lo seguii tutta la notte; non ci fu
pena né accusa che gli fecero, che non risuonò nel mio cuore. All’alba del
mattino, non potendone più, accompagnata dal discepolo Giovanni, dalla Maddalena
e da altre pie donne, lo volli seguire passo passo da un tribunale all’altro,
anche corporalmente.
Figlia mia carissima, io sentii
lo scroscio delle battiture che piovvero sul corpo nudo di mio Figlio, sentii
le burla, le risa sataniche ed i colpi che gli dettero sulla testa quando lo
coronarono di spine. Lo vidi quando Pilato lo mostrò al popolo, sfigurato ed
irriconoscibile; le mie orecchie furono assordate dal crocifiggilo, crocifiggilo. Lo vidi addossarsi la croce sulle
spalle, sfinito, affannato; io, non potendo resistere, affrettai il passo per
dargli l’ultimo abbraccio ed asciugargli il volto tutto bagnato di sangue. Per
noi non ci fu pietà. I soldati crudeli lo strattonano con le funi e lo fanno
cadere.
Figlia cara, che pena straziante
non potere soccorrere in tante pene il mio caro Figlio! Ogni pena apriva un mare
di dolore nel mio trafitto cuore.
Finalmente lo seguii al Calvario,
dove, in mezzo a pene inaudite ed a contorcimenti orribili, fu crocifisso ed
innalzato in croce; solo allora mi fu concesso di stare ai piedi della croce,
per ricevere dalle sue labbra morenti il dono di tutti i miei figli ed il
diritto e suggello della mia maternità su tutte le creature; dopo poco, fra spasimi
inauditi, spirò. Tutta la natura si vestì a lutto e pianse la morte del suo
Creatore. Pianse il sole, oscurandosi e ritirandosi inorridito dalla faccia
della terra. Pianse la terra con un forte tremito, squarciandosi in vari punti,
per il dolore della morte del suo Creatore. Tutti piangono: le sepolture con
l’aprirsi, i morti col risorgere, ed anche il velo del tempio piange di dolore,
squarciandosi. Tutti perdono il brio e sentono terrore e spavento. Figlia mia,
la tua Mamma sta impietrita dal dolore, aspettandolo[10]
nelle sue braccia, per chiuderlo nel sepolcro. Ascoltami nel mio intenso
dolore; voglio parlarti, con le pene del mio Figlio, dei gravi mali della tua volontà
umana; guardalo nelle mie braccia dolenti, vedi come è sfigurato, è il vero
ritratto dei mali che il volere umano fa alle povere creature; il mio caro
Figlio volle soffrire tante pene, per rialzare questa volontà caduta nel basso
di tutte le miserie; ogni pena di Gesù ed ogni mio dolore chiamavano il volere
umano a risorgere nella Volontà Divina. Fu tanto il nostro amore, che per
mettere al sicuro questa volontà umana, la riempimmo delle nostre pene fino ad
affogarla ed a chiuderla dentro i mari immensi dei miei dolori e di quelli del
mio amato Figlio. Questo giorno di dolori per la tua Madre dolente è tutto per
te; dai, in contraccambio, nelle mie mani, la tua volontà, affinché io la
chiuda nelle piaghe sanguinanti di Gesù; ciò sia la più bella vittoria della
sua passione e morte ed il trionfo dei miei acerbissimi dolori.
L’anima
Mamma dolente, le tue parole mi
feriscono il cuore e mi sento morire, sapendo che è stata la mia volontà
ribelle che ti ha fatto tanto soffrire. Perciò ti prego di chiudere la mia
volontà nelle piaghe di Gesù, affinché io viva delle sue pene e dei tuoi acerbi
dolori.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, bacerai le piaghe di Gesù dicendo
cinque atti d’amore; pregherai che i miei dolori suggellino la tua volontà
all’apertura del suo sacro costato.
Giaculatoria: Le piaghe di Gesù ed i dolori della Mamma mia mi
diano la grazia di fare risorgere la volontà mia nella Volontà di Dio.
L’anima alla sua Madre
Regina
Mamma trafitta, la tua piccola
figlia, sapendoti sola, senza l’amato bene Gesù, vuole tenersi stretta a te,
per farti compagnia nella tua amarissima desolazione. Senza Gesù, tutte le cose
si cambiano in dolore per te. Il ricordo delle sue pene strazianti, il dolce
suono della sua voce, che ancora risuona al tuo udito, l’affascinante sguardo
del caro Gesù, ora dolce, ora mesto, ora gonfio di lacrime, che sempre rapiva
il tuo materno cuore, il non averli più con te è come avere spade taglienti che
passano da parte a parte il tuo trafitto cuore. Mamma desolata, la tua cara
figlia vuole ad ogni pena darti un sollievo ed un compatimento. Vorrei essere
Gesù, per poterti dare tutto l’amore, tutti i conforti, sollievi e compatimenti
che ti avrebbe dato lui, in questo tuo stato d’amara desolazione. Il dolce Gesù
mi ha dato a te come figlia, perciò mettimi al suo posto nel tuo materno
cuore, ed io sarò tutta della Mamma mia, ti asciugherò le lacrime e ti farò
sempre compagnia.
Lezione della Regina e
Madre desolata
Figlia carissima, grazie della
tua compagnia; se vuoi che la tua compagnia mi sia dolce, cara e portatrice di
sollievo al mio trafitto cuore, voglio trovare in te la Volontà Divina
operante, dominante, e che non ceda alla tua volontà neppure un respiro di
vita. Allora sì, ti scambierò con il mio Figlio Gesù, perché stando la sua Volontà
in te, in Essa sentirò Gesù nel tuo cuore; oh, come sarò felice di trovare in
te il primo frutto delle sue pene e della sua morte! Trovando nella figlia mia
il mio amato Gesù, le mie pene si cambieranno in gioie ed i miei dolori in conquiste.
Ascoltami figlia dei miei dolori:
appena il mio caro Figlio spirò, scese nel limbo, come trionfatore ed
apportatore di gloria e di felicità; in quel carcere si trovavano tutti i
patriarchi e profeti, il primo padre Adamo, il caro San Giuseppe, i miei santi
genitori e tutti quelli che, in virtù dei meriti del futuro Redentore, si erano
salvati. Io ero inseparabile dal Figlio mio e neppure la morte me lo poteva
togliere. Nella foga dei miei dolori, lo seguii nel limbo e fui spettatrice
della festa e dei ringraziamenti, che tutta quella grande turba di gente diede
a lui, che aveva tanto sofferto e che aveva fatto il primo suo passo verso di
loro, per beatificarli e per portarli con sé nella celeste gloria.
Appena morì, cominciarono le
conquiste e la gloria per Gesù e per tutti quelli che l’hanno amato. Questo
evento, figlia cara, è il simbolo della creatura che, facendo morire la propria
volontà unendosi con la Volontà Divina, comincia le conquiste, nell’ordine
divino, della gloria e della gioia, anche in mezzo ai più grandi dolori. Nonostante
che gli occhi dell’anima mia seguissero mio Figlio e mai lo perdessero di
vista, in quei tre giorni che stette sepolto, io sentii tale ansia di vederlo
risorto, che andavo ripetendo nella mia foga d’amore: “Sorgi gloria mia, sorgi
vita mia!”. I miei desideri erano ardenti, i miei sospiri di fuoco, fino a
sentirmi consumare. In queste ansie, vidi che il mio caro Figlio, accompagnato
da quella grande turba di gente, uscì dal limbo, in atto di trionfo, e si portò
al sepolcro. Era l’alba del terzo giorno; come tutta la natura lo aveva pianto,
così ora gioiva, tanto che il sole anticipò il suo corso, per essere presente
nel momento in cui mio Figlio risuscitava. O, meraviglia! Prima di risorgere,
egli fece vedere a quella turba di gente la sua santissima umanità sanguinante,
piagata, sfigurata, così come era stata ridotta per amore loro e di tutti.
Tutti furono commossi ed ammirarono gli eccessi di amore ed il grande portento
della redenzione.
Figlia mia, ti avrei voluta
presente nel momento in cui risuscitò mio Figlio. Egli era tutto maestà; la sua
Divinità, unita alla sua anima, emanava mari di luce e di bellezza incantevole,
che riempivano cielo e terra; come trionfatore, facendo uso del suo potere,
comandò alla sua morta umanità di ricevere di nuovo la sua anima e di risorgere
trionfante e gloriosa nella vita immortale. Che atto solenne! Il mio caro Gesù
trionfava sulla morte, dicendo: “Morte, tu non sarai più morte, ma vita”.
Con quest’atto di trionfo, mise
il suggello che [egli] era uomo e Dio; con la sua risurrezione confermava non
solo la sua dottrina, i miracoli, la vita dei sacramenti e tutta la vita della
Chiesa, ma trionfava sulle volontà umane affievolite e quasi spente nel vero
bene, per fare trionfare sopra di esse la vita di quel Volere Divino, che doveva
portare alle creature la pienezza della santità e di tutti i beni. Nel medesimo
tempo, gettava, in virtù della sua risurrezione, il germe nei corpi per risorgere
alla gloria imperitura. Figlia mia, la risurrezione di mio Figlio racchiude
tutto, dice tutto, conferma tutto ed è l’atto più solenne che egli fece per
amore delle creature.
Ascoltami figlia mia, ti voglio
parlare da Mamma, che ama tanto la figlia sua. Voglio dirti cosa significhi
fare la Volontà Divina e vivere di Essa; l’esempio te lo danno mio Figlio ed
io. La nostra vita fu cosparsa di pene, di povertà, di umiliazioni, persino
della morte di pene del mio amato Figlio, ma in tutto ciò correva la Volontà
Divina. Essa era la vita delle nostre pene e noi ci sentivamo trionfanti e
conquistatori, tanto da cambiare la stessa morte in vita. Nel vedere il gran
bene che produce il patire volontariamente, ci esponevamo al patire, poiché
stando in noi la Divina Volontà, nessuno si poteva imporre su di Essa, né su di
noi. Il patire stava in nostro potere e lo chiamavamo, come alimento e trionfo
della redenzione, per potere portare il bene a tutto il mondo intero.
Figlia cara, se la tua vita e le
tue pene avranno per centro di vita la Divina Volontà, sii certa che il dolce
Gesù si servirà di te e delle tue pene per dare aiuto, luce e grazia a tutto
l’universo. Perciò fatti coraggio, la Divina Volontà sa fare cose grandi dove
Essa regna; in tutte le circostanze, specchiati in me e nel tuo dolce Gesù e
cammina avanti.
L’anima
Mamma Santa, se tu mi aiuti, mi terrai
difesa sotto il tuo manto, facendomi da celeste sentinella, io sono certa che
tutte le mie pene le convertirò in Volontà di Dio e ti seguirò passo passo
nelle vie interminabili del Fiat
supremo. So che il tuo amore affascinante di Madre e la tua potenza vinceranno
la mia volontà e la terranno in tuo potere, e tu me la cambierai con la Divina
Volontà. Mamma mia, a te mi affido e nelle tue braccia mi abbandono.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, dirai sette volte: “Non la mia
volontà, ma la tua sia fatta”; mi offrirai i miei dolori per chiedermi la
grazia che tu faccia sempre la Divina Volontà.
Giaculatoria: Mamma mia, per la risurrezione di tuo Figlio, fammi
risorgere nella Volontà di Dio.
L’anima alla sua Madre
Regina
Madre ammirabile, eccomi di nuovo
a te, sulle tue ginocchia materne, per unirmi con te nella festa e nel trionfo
della risurrezione del nostro caro Gesù. Come è bello oggi il tuo aspetto,
tutto amabile, tutto dolcezza, tutto gioia; mi sembra di vederti risorta insieme
con Gesù. O Mamma Santa, in tanta gioia e trionfo, non ti dimenticare della
figlia tua, anzi chiudi nell’anima mia il germe della risurrezione di Gesù,
affinché, in virtù di essa, l’anima mia risorga pienamente nella Divina Volontà
e viva sempre unita con te e con il mio dolce Gesù.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia benedetta del mio materno
cuore, grande fu la mia gioia ed il mio trionfo nella risurrezione del Figlio
mio; io mi sentii rinata e risorta in lui. Tutti i miei dolori si cambiarono in
gioie ed in mari di grazie, di luce, di amore, di perdono per le creature; tali
mari stendevano la mia maternità sopra tutti i figli miei, datimi da Gesù, con
il suggello dei miei dolori.
Ascoltami figlia cara: tu devi
sapere che, dopo la morte di mio Figlio, mi ritirai nel cenacolo, insieme con
l’amato Giovanni e con Maddalena. Ma il mio cuore restava trafitto poiché solo
Giovanni mi era vicino; nel mio dolore dicevo: “E gli altri apostoli, dove
sono?”. Appena i fuggiti sentirono che Gesù era morto, toccati da grazie
speciali, tutti commossi e piangenti, ad uno ad uno tornarono intorno a me,
facendomi corona; con lacrime e sospiri mi chiesero perdono, per avere così vilmente
abbandonato il loro Maestro. Io li accolsi maternamente nell’arca di rifugio e
di salvezza del mio cuore, assicurai a tutti il perdono del Figlio mio, li incoraggiai
a non temere, dissi loro che la sorte loro stava nelle mie mani, perché tutti
Gesù me li aveva dati per figli, ed io come tali li riconoscevo.
Figlia benedetta, tu sai che io
fui presente alla risurrezione del figlio mio. Non ne feci motto ad alcuno,
aspettando che Gesù stesso si manifestasse risorto, glorioso e trionfante. La
prima che lo vide risorto fu la fortunata Maddalena, poi le pie donne, e tutte
vennero a me dicendomi di avere visto Gesù risorto ed il sepolcro vuoto; io
ascoltavo tutti e, con aria di trionfo, confermavo tutti nella fede della
risurrezione. Entro sera, quasi tutti gli apostoli lo videro, e tutti si
sentirono trionfanti d’essere stati apostoli di Gesù. Che cambiamento di scena!
Figlia cara, il simbolo di chi si è fatto dominare dalla volontà umana è
rappresentato dagli apostoli che fuggono e che abbandonano il loro Maestro; è
tanto il loro timore e tanta la loro paura, che si nascondono, e Pietro giunge
persino a negarlo. Oh, se fossero stati dominati dalla Divina Volontà, mai
sarebbero fuggiti dal loro Maestro! Coraggiosi e trionfanti non si sarebbero
mai staccati dal suo fianco, e si sarebbero sentiti onorati di offrire la loro
vita per difenderlo.
Figlia cara, il mio amato Figlio
Gesù restò risuscitato sulla terra quaranta giorni; spesso compariva agli
apostoli ed ai discepoli per confermarli nella fede e nella certezza della sua
risurrezione; quando non stava con gli apostoli, stava insieme con la Mamma sua
nel cenacolo, circondato dalle anime uscite dal limbo. Al termine dei quaranta
giorni, l’amato Gesù ammaestrò gli apostoli e, lasciando la sua Mamma come
guida e maestra, promise la discesa dello Spirito Santo; benedicendo tutti, partì,
prendendo il volo per la volta dei cieli, insieme con quella grande turba di gente
uscita dal limbo. Tutti quelli che erano presenti, ed erano in gran numero, lo
videro salire; quando arrivò in alto, una nube di luce lo tolse dalla loro
vista.
Figlia mia, la tua Mamma lo seguì
nel cielo ed assistette alla grande festa dell’ascensione. A me non era
estranea la patria celeste; senza di me non sarebbe stata completa la festa del
Figlio mio asceso al cielo.
Una parolina a te figlia
carissima: tutto ciò che hai ascoltato ed ammirato non è stato altro che il
potere del Volere Divino, operante in me e nel Figlio mio. Amo tanto chiudere
in te la vita della Divina Volontà: è vita operante, che tutti dovrebbero
avere, anche se la maggior parte delle creature la tengono soffocata per farsi
servire. Tale vita, che potrebbe operare prodigi di santità e di grazia ed
opere degne della sua potenza, è costretta dalle creature a stare con le mani
piegate, senza potere svolgere il suo potere. Sii attenta; fa che la Divina
Volontà si stenda in te ed operi, con il suo potere, ciò che vuole e come lo
vuole.
L’anima
Mamma santissima, le tue belle
lezioni mi rapiscono; oh, quanto desidero la vita operante della Divina Volontà
nell’anima mia! Voglio essere anche io l’inseparabile dal mio Gesù e da te,
Mamma mia. Per essere certa di ciò, tu devi prendere l’impegno di tenere la mia
volontà, chiusa nel tuo materno cuore; anche se vedi che ciò mi costa molto,
non me la devi restituire mai; così potrò essere sicura, altrimenti saranno
parole senza fatti. La tua figlia a te si raccomanda e da te tutto spera.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, farai tre genuflessioni per mio
Figlio che ascese al cielo; lo pregherai di farti ascendere nella Divina
Volontà.
Giaculatoria: Mamma mia, con il tuo potere trionfa nell’anima mia
e fammi rimanere nella Volontà di Dio.
L’anima alla sua Madre
celeste
Eccomi a te di nuovo Sovrana del
cielo; mi sento verso di te talmente attirata, che conto i minuti, aspettando
che la tua altezza suprema mi chiami, per darmi le belle sorprese delle tue
lezioni materne. Il tuo amore di Madre mi rapisce e, sapendo che tu mi ami, il
mio cuore gioisce; ho tutta la fiducia che la Mamma mia mi darà tanto amore e
tanta grazia, da formare il dolce incanto alla mia volontà umana, affinché il
Volere Divino stenda i suoi mari di luce nell’anima mia e metta il suggello del
suo Fiat in tutti gli atti miei. Deh,
o Mamma Santa, non mi lasciare più sola e fa che scenda in me lo Spirito Santo,
affinché bruci in me ciò che alla Divina Volontà non appartiene!
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia mia benedetta, le tue
parole fanno eco nel mio cuore e, sentendomi ferire, mi riverso in te con i miei
mari di grazie, che corrono verso la figlia mia, per darle la vita della Divina
Volontà. Se tu mi sarai fedele, io non ti lascerò più. Starò sempre con te per
darti in ogni tuo atto, parola e palpito, il cibo della Divina Volontà. Ascoltami
figlia mia, il nostro sommo bene Gesù è partito per il cielo e sta innanzi al
suo celeste Padre a perorare per i suoi figli e fratelli, lasciati sulla terra.
Egli dalla patria celeste guarda tutti, non gli sfugge nessuno; è tanto il suo
amore, che lascia la sua Mamma ancora sulla terra, per conforto, aiuto,
ammaestramento e compagnia ai suoi e miei figli.
Devi sapere che, dopo che mio
Figlio partì al cielo, io continuai a stare insieme con gli apostoli nel
cenacolo, aspettando lo Spirito Santo. Tutti erano stretti intorno a me, si
pregava insieme, non facevano alcunché senza il mio consiglio. Quando io
prendevo la parola per istruirli o per dire qualche aneddoto su mio Figlio, che
loro non conoscevano, come per esempio: le particolarità della sua nascita, le
sue lacrime infantili, i suoi tratti amorosi, gli incidenti successi in Egitto,
le tante meraviglie della vita nascosta in Nazareth, essi erano attenti ad
ascoltarmi, restavano rapiti nel sentire tante sorprese, tanti insegnamenti che
avevo ricevuto, affinché servissero a loro; mio Figlio, poco o nulla parlò di
se stesso agli apostoli, riserbò a me il compito di fare loro conoscere quanto
li avesse amati e le particolarità che solo la sua Mamma conosceva. Figlia mia,
io ero in mezzo ai miei apostoli più che il sole nel giorno; fui l’ancora, il
timone, la barca, dove trovarono rifugio per stare sicuri e difesi da ogni
pericolo. Posso dire che partorii la Chiesa nascente sulle mie ginocchia
materne; le mie braccia furono la barca che li guidò a porto sicuro, come guido
la Chiesa tutt’ora.
Giunse il tempo che scese lo
Spirito Santo, promesso dal Figlio mio, nel cenacolo. Che trasformazione,
figlia mia! Appena furono investiti, essi acquistarono nuova scienza, fortezza
invincibile, amore ardente; una nuova vita scorse in loro, che li rese impavidi
e coraggiosi, tanto che si divisero tra loro il mondo per fare conoscere la
redenzione ed offrire la loro vita per il Maestro; io restai con l’amato
Giovanni e fui costretta ad uscire da Gerusalemme, perché cominciò la tempesta
della persecuzione.
Figlia mia carissima, tu devi
sapere che io continuai il mio magistero nella Chiesa, e non vi è cosa in essa
che da me non discenda; posso dire che dono le mie viscere per amore dei figli
miei e li nutrisco con il mio latte materno. In questi tempi voglio mostrare
un amore speciale, facendo conoscere come tutta la mia vita sia stata formata
nel regno della Divina Volontà. Perciò, ti chiamo sulle mie ginocchia, fra le
mie braccia materne, che, facendoti da barca, ti permettano di essere sicura di
vivere nel mare della Divina Volontà. Grazia più grande non potrei farti. Ti
prego, contenta la Mamma tua! Vieni a vivere in questo regno sì santo; quando
vedi che la tua volontà vorrebbe avere qualche atto di vita, vieni a rifugiarti
nella sicura barca delle mie braccia, dicendomi: “Mamma mia, la mia volontà mi
vuole tradire ed io la consegno a te, affinché tu metta al suo posto la Divina
Volontà”. Oh, come sarò felice se potrò dire: “La figlia mia è tutta mia,
perché vive di Volontà Divina”; io farò scendere lo Spirito Santo nell’anima
tua, affinché bruci in te ciò che è umano e, con il suo soffio refrigerante,
imperi sopra di te e ti confermi nella Divina Volontà.
L’anima
Maestra divina, oggi la tua
piccola figlia si sente il cuore tanto gonfio, da sfogarsi in pianto e bagnare,
con le sue lacrime, le tue mani materne; un velo di mestizia mi invade e temo
di non trarre profitto dai tanti tuoi insegnamenti e dalle tante tue, più che
materne, premure. Mamma mia, aiutami, fortifica la mia debolezza e metti in
fuga i miei timori; io, abbandonandomi nelle tue braccia, sarò certa di vivere
tutta di Divina Volontà.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, reciterai sette Gloria in onore dello Spirito Santo,
pregandomi che si rinnovino i suoi prodigi in tutta la Santa Chiesa.
Giaculatoria: Mamma celeste, fuoco e fiamme versa nel cuore mio,
affinché si consumi e bruci tutto ciò che non è Volontà di Dio.
L’anima alla sua gloriosa
Regina
Mia cara Mamma celeste, sono di
ritorno tra le tue braccia materne; nel guardarti, vedo che un dolce sorriso
sfiora le tue labbra purissime; il tuo atteggiamento, oggi, è tutto a festa; mi
sembra che, qualche cosa che debba sorprendermi, tu voglia narrare e confidare
alla figlia tua. Mamma Santa, ti prego, con le tue mani materne, di toccare la
mia mente e di svuotare il mio cuore, affinché io possa comprendere i tuoi santi
insegnamenti e metterli in pratica.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia carissima, oggi la tua
Mamma è in festa; voglio parlarti della mia dipartita dalla terra al cielo, del
giorno in cui finii di compiere la Divina Volontà sulla terra; non ci fu in me
né un respiro, né un palpito, né un passo, in cui il Fiat Divino non avesse il suo atto completo; ciò mi abbelliva, mi
arricchiva, mi santificava tanto, che gli stessi angeli ne restavano rapiti. Tu
devi sapere che, prima di partire per la patria celeste, io con il mio amato
Giovanni ritornai a Gerusalemme; fu l’ultima volta che in carne mortale
camminai sulla terra. La creazione tutta, come se l’avesse intuito, si prostrò
a me d’intorno; dai pesci che stavano nel mare, che io attraversai, al più
piccolo uccellino, vollero essere benedetti dalla loro Regina ed io tutti
benedissi e detti loro l’ultimo addio. Giunta a Gerusalemme e ritiratami presso
un appartamento, dove mi aveva condotta Giovanni, mi chiusi per non uscirne
più.
Figlia benedetta, tu devi sapere
che cominciai a sentire un tale martirio d’amore, unito ad ansie ardenti di
raggiungere mio Figlio nel cielo, da sentirmi consumare; mi sentii inferma
d’amore ed ebbi dei forti deliri e deliqui d’amore.
Io non conobbi mai malattia, né
alcuna indisposizione leggera; alla mia natura, concepita senza peccato e
vissuta tutta di Volontà Divina, mancava il germe dei mali naturali; se le pene
mi corteggiarono tanto, esse furono tutte di ordine soprannaturale; queste pene
furono per la tua Mamma celeste trionfi ed onori, e mi permisero di ottenere
che la mia maternità non fosse sterile, ma conquistatrice di molti figli. Vedi,
dunque, figlia cara, cosa significhi vivere di Volontà Divina? Annullare il
germe dei mali naturali, che non producono onori e trionfi, ma debolezze,
miserie e sconfitte.
Figlia carissima, ascolta
l’ultima parola della tua Mamma, che sta per partire per il cielo: non partirei
contenta, se non lasciassi la figlia mia al sicuro; prima di partire, voglio
fare testamento, lasciandoti per dote quella stessa Volontà Divina, che
possiede la Mamma tua e che tante grazie mi ha dato fino a rendermi Madre del
Verbo, Signora e Regina del cuore di Gesù, Madre e Regina di tutti.
Senti figlia cara, è l’ultimo
giorno del mese a me consacrato; io ti ho parlato, con tanto amore, di ciò che
ha operato la Divina Volontà in me, del gran bene che Essa sa fare e di cosa
significhi farsi dominare da Essa; ti ho parlato anche dei gravi mali
dell’umano volere. Ma credi tu che tutto ciò sia avvenuto solo per farti una narrazione?
No, la tua Mamma, quando parla, vuole dare; io nella foga del mio amore, in
ogni parola che ti ho detto, legavo l’anima tua al Fiat Divino, e ti preparavo la dote in cui tu potessi vivere ricca,
felice, dotata di forza divina. Ora che sto per partire, accetta il mio testamento;
l’anima tua sia la carta in cui io scrivo, con la penna d’oro del Volere Divino
e con l’inchiostro del mio ardente amore che mi consuma, la testimonianza della
dote che ti faccio. Figlia benedetta, assicurami che non farai mai più la tua
volontà; metti la mano sul mio cuore materno e giurami di chiudere la tua
volontà nel mio cuore, cosicché, non sentendola, non avrai occasione di farla,
ed io porterò la tua volontà in cielo, come trionfo e vincita della figlia mia.
Deh, figlia cara! Ascolta l’ultima parola della tua Mamma morente di puro
amore; ricevi l’ultima mia benedizione, come suggello della vita della Divina
Volontà, che lascio in te e che formerà il tuo cielo, il tuo sole, il tuo mare
d’amore e di grazia.
In questi ultimi momenti, la tua
Mamma celeste vuole affogarti d’amore e soffrire in te, per ottenere di sentire
l’ultima tua parola che dica che ti contenti di morire e di fare qualunque
sacrificio, pur di non dare un atto di vita alla tua volontà; dimmela, figlia
mia, dimmela!
L’anima
Mamma Santa, nella foga del mio
dolore, ti dico piangendo: “Se tu vedi che sto per fare un atto solo della mia
volontà, fammi morire; vieni tu stessa a prendere l’anima mia nelle tue braccia
e portala lassù. Io, di cuore, prometto e giuro di non fare mai la mia
volontà”.
La Regina d’amore
Figlia benedetta, come sono
contenta; non avrei potuto narrarti la mia dipartita al cielo, se non fossi
stata rassicurata dalla figlia mia sulla terra di volersi dotare di Volontà
Divina. Sappi che dal cielo non ti lascerò, non rimarrai orfana e ti guiderò in
tutto. Nel più piccolo tuo bisogno, come nel più grande, chiamami ed io verrò
subito a farti da mamma.
Figlia cara ascoltami: io ero
inferma di amore; il Fiat Divino, per
consolare gli apostoli ed anche me, permise, quasi in modo prodigioso, che
tutti gli apostoli, eccetto uno, mi facessero corona nel momento che stavo per
partire al cielo; tutti sentivano lo schianto nel loro cuore e piangevano
amaramente; io consolai tutti, raccomandai, in modo speciale, la Santa Chiesa
nascente ed impartii a tutti la materna benedizione, lasciando nei loro cuori,
in virtù di tale benedizione, la paternità di amore verso le anime. Il mio caro
Figlio non faceva altro che andare e venire dal cielo, poiché non poteva più
stare senza la sua Mamma; Gesù, dopo avere [io] dato l’ultimo anelito di puro
amore nell’infinità del Volere Divino, mi ricevette tra le sue braccia e mi
condusse al cielo, in mezzo alle schiere angeliche, che inneggiavano alla loro
Regina. Posso dire che il cielo si svuotò per venirmi incontro; tutti mi
festeggiarono e, nel mirarmi, restarono rapiti, ed in coro dissero:
“Chi è costei che viene
dall’esilio tenuta nelle braccia del suo Signore? Tutta bella, tutta santa, con
lo scettro di Regina, ed è tanta la sua grandezza che i cieli si sono abbassati
per riceverla; nessun’altra creatura è entrata in queste regioni celesti, così
ornata e bella, così potente, da avere la supremazia su tutto”.
Figlia mia, vuoi tu sapere chi è
costei alla quale tutto il cielo inneggia e per la quale tutti restano rapiti?
Sono io, colei che non fece mai la sua volontà; il Volere Divino abbondò tanto
in me, che distese cieli così belli, soli così fulgidi, mari di tanta bellezza,
di tanto amore, di tanta santità, che potevano dare luce a tutti, amore a
tutti, santità a tutti, e potevano racchiudere dentro il mio cielo tutto e
tutti; l’operato della Divina Volontà, operante in me, aveva operato un così
grande prodigio; ero l’unica creatura che entrava in cielo e che aveva fatto la
Divina Volontà sulla terra come la si fa in cielo, e nella quale la Divina
Volontà aveva formato il suo regno. Tutta la corte celeste guardandomi restava
meravigliata, poiché guardandomi mi trovava cielo e, guardandomi di nuovo, mi
trovava sole e, non potendo distaccare da me lo sguardo, guardandomi più
profondamente, mi vedeva mare e, infine, trovava in me anche la terra
tersissima della mia umanità, con le più belle fioriture; la corte celeste,
rapita, esclamava:
“Come è bella, tutto è accentrato
in lei; nulla le manca di tutte le opere del suo Creatore; lei è la sola opera
compiuta di tutta la creazione”.
Figlia benedetta, tu devi sapere
che fu la prima festa che si fece in cielo alla Divina Volontà, che tanti
prodigi aveva operato nella sua creatura. La mia entrata in cielo fu
festeggiata da tutta la corte celeste, poiché io ero testimonianza di ciò che
può operare di bello e di grande nella creatura il Fiat Divino. Poiché d’allora in poi non si sono più ripetute queste
feste, la Mamma tua ama tanto che la Divina Volontà regni in modo assoluto
nelle anime, per permetterle di farle
ripetere i suoi grandi prodigi e le sue feste meravigliose.
L’anima
Mamma di amore, Imperatrice
Sovrana, dal cielo, ove gloriosamente regni, volgi lo sguardo pietoso sulla
terra ed abbi pietà di me. Oh, come sento bisogno della mia cara Mamma! Sento
che mi manca la vita senza di te, tutto vacilla senza la Mamma mia, perciò non
lasciarmi a metà del cammino, ma continua a guidarmi fino a tanto che tutte le
mie cose non si convertano in Volontà di Dio, affinché Essa formi in me la sua
vita ed il suo regno.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, reciterai tre Gloria alla Santissima Trinità, per
ringraziarla a nome mio della grande gloria che mi diede quando fui assunta in
cielo; mi pregherai di venirti ad assistere nel momento della tua morte.
Giaculatoria: Mamma celeste, chiudi la mia volontà nel cuore tuo e
lascia il sole della Divina Volontà nell’anima mia.
Offerta della volontà umana
alla Regina celeste
Mamma dolcissima, eccomi
prostrata ai piedi del tuo trono. Sono la tua piccola figlia, che vuole darti
tutto il suo amore filiale; come figlia tua, voglio intrecciare tutti i
fioretti, le giaculatorie e le promesse che tante volte ho fatto, in questo
mese di grazie, di non fare mai la mia volontà, e formando una corona, voglio
metterla nel tuo grembo, come attestato di amore e di ringraziamenti alla Mamma
mia.
Ciò non basta; voglio che prendi
questa corona fra le tue mani, come segno di accettazione del mio dono, e con
il tocco delle tue dita materne la converti in tanti soli, almeno quante sono
state le volte che ho cercato di fare la Volontà Divina nei piccoli miei atti.
Ah sì, Madre Regina, la tua
figlia vuole darti omaggi di luce e di soli fulgidissimi; so che tu hai tanti soli,
ma non sono i soli della figlia tua, invece io voglio darti i miei, per dirti
che ti amo e per impegnarti ad amarmi. Mamma Santa, tu mi sorridi e, con tutta
bontà, accetti il mio dono, ed io ti ringrazio di cuore. Voglio dirti tante
cose, voglio chiudere nel tuo cuore materno le mie pene, i miei timori, le mie
debolezze e tutto l’essere mio, come in un luogo di rifugio; voglio consacrarti
la mia volontà. Deh, o Mamma mia, accettala! Fanne un trionfo della grazia ed
un luogo dove la Divina Volontà stenda il suo regno. Questa mia volontà, a te
consacrata, ci renderà inseparabili e ci terrà in continuo rapporto; le porte
del cielo non si chiuderanno per me, perché avendoti consacrato la mia volontà,
in cambio mi darai la tua. Perciò, o la Mamma verrà a stare con la sua figlia
sulla terra, o la figlia andrà a vivere con la sua Mamma in cielo. Oh, come sarò
felice!
Senti Mamma carissima: per
rendere più solenne la consacrazione della mia volontà a te, chiama la Trinità
Sacrosanta, tutti gli angeli e tutti i santi; innanzi a tutti professerò, con
giuramento, di fare solenne consacrazione della mia volontà alla mia Mamma
celeste.
Sovrana Regina, in conclusione,
chiedo la vostra santissima benedizione per me e per tutti. La vostra
benedizione sia la celeste rugiada che scende sui peccatori e li converte,
sugli afflitti e li consola, sul mondo intero e lo trasforma nel bene, sulle
anime purganti e smorza il fuoco che le brucia. La tua benedizione materna sia
pegno di salvezza per tutte le anime.
MEDITAZIONI[11]
L’anima alla sua Madre
celeste
Mamma Santa, eccomi con te e con
il dolce Gesù ad assistere ad uno sposalizio, per vedere i prodigi, per
comprendere il grande mistero e per comprendere dove giunge, per me e per
tutti, il tuo amore materno. Deh, Madre mia, prendi la mia mano nella tua,
mettimi sulle tue ginocchia, investimi con il tuo amore, purifica la mia
intelligenza e dimmi perché volesti assistere a questo sposalizio.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia mia carissima, il mio
cuore è gonfio d’amore e sento il bisogno di dirti il motivo per il quale,
insieme con il Figlio mio Gesù, volli assistere alle nozze di Cana. Tu credi
che sia stata una cerimonia qualsiasi? No figlia, ci sono stati profondi
misteri. Prestami attenzione e ti dirò cose nuove; il mio amore di Madre si manifestò
in modo incredibile e l’amore di mio Figlio diede veri segni di paternità e di
regalità per le creature.
Ascoltami: mio Figlio era tornato
dal deserto e si preparava alla vita pubblica; prima di cominciarla, volle
assistere a questo sposalizio e, perciò, permise che fosse invitato. Ci
andammo, non per festeggiare, ma per operare cose grandi a favore delle umane
generazioni; mio Figlio prendeva il posto di Padre e di Re nelle famiglie, io
prendevo il posto di Madre e di Regina. Con la nostra presenza rinnovammo la
santità, la bellezza e l’ordine dello sposalizio, formato da Dio nell’Eden,
cioè lo sposalizio di Adamo ed Eva, sposati dall’Ente Supremo, per popolare la
terra e per moltiplicare le future generazioni; il matrimonio è la sostanza
dove sorge la vita delle generazioni; esso si può chiamare il tronco dal quale
viene popolata la terra. I sacerdoti ed i religiosi sono rami; se non fosse per
il tronco, neppure i rami avrebbero vita. Avvenne il peccato; Adamo ed Eva,
sottraendosi alla Divina Volontà, fecero perdere la santità, la bellezza e
l’ordine alla famiglia; io, la Mamma tua, la novella Eva innocente, insieme con
mio Figlio, andammo per riordinare ciò che Dio fece nell’Eden; Dio mi
costituiva Regina delle famiglie ed io impetravo grazie, affinché il Fiat Divino regnasse in esse, per avere
le famiglie che mi appartenevano e per tenere il posto di Regina in mezzo ad esse.
Ma non è tutto figlia mia. Il
nostro amore ardeva; volevamo fare conoscere quanto amavamo la famiglia e
volevamo darle la più sublime delle lezioni, ed ecco quale: nel più bello del
pranzo mancò il vino ed il mio cuore di Madre si sentì consumare d’amore e
volle prestare aiuto; sapendo che mio Figlio tutto poteva, con accenti
supplichevoli e certa di essere ascoltata, gli dissi: “Figlio mio, gli sposi
non hanno più vino”. Lui mi rispose: “Non è giunta l’ora mia di fare
miracoli”. Io, sapendo con certezza che non mi avrebbe negato ciò che gli
chiedevo, dissi a coloro che servivano a tavola: “Fate ciò che vi dice mio
Figlio ed avrete ciò che volete, anzi avrete il di più ed il sovrabbondante”.
Figlia mia, in queste poche parole io detti la lezione più utile, necessaria e
sublime, alle creature. Io parlavo con il cuore di Madre e dicevo: “Figli miei,
se volete essere santi, fate la Volontà di mio Figlio; se non vi spostate da
ciò che lui dice, avrete la sua somiglianza e la sua santità in vostro potere.
Se volete che tutti i mali cessino, fate ciò che dice mio Figlio. Se volete
qualunque grazia, anche difficile, fate ciò che dice e vuole. Se volete anche
le cose necessarie per la vita naturale, fate ciò che dice mio Figlio”. Perché
nelle sue parole, in ciò che dice e vuole, vi è racchiusa tale potenza e tutto
ciò che chiedete, da fare sorgere nelle anime vostre le grazie che volete. Si
vedono tanti, pieni di passioni, deboli, afflitti, sventurati, miserabili, che
pur pregando non fanno ciò che dice mio Figlio; nulla ottengono, il cielo pare
chiuso per loro; questo è un dolore per la tua Mamma, perché ella vede che,
mentre pregano, queste creature si allontanano dalla fonte dove risiede ogni
bene, quale la Volontà di mio Figlio. I servienti fecero esattamente ciò che
disse loro mio Figlio, cioè riempirono i vasi d’acqua e li portarono a tavola.
Il mio caro Gesù benedisse quell’acqua, che si convertì in vino squisito. Oh,
mille volte beati coloro che fanno ciò che lui dice e vuole! Con questo
miracolo, mio Figlio mi dette l’onore più grande, mi costituì Regina dei
miracoli; per questo motivo, egli volle la mia unione e preghiera nel fare il
primo miracolo. Lui mi amava tanto, ma tanto che volle darmi il primo posto di
Regina anche nei miracoli; con i fatti diceva, non con le parole: “Se volete
grazie, miracoli, venite a mia Madre, io non le negherò mai alcunché di ciò che
ella vuole”.
Oltre ciò figlia mia, assistendo
a questo sposalizio, io guardavo i secoli futuri, vedevo il regno della Divina
Volontà sulla terra, guardavo le famiglie ed impetravo che s’imbellissero
dell’amore della Trinità Sacrosanta, per ottenere che il suo regno fosse in
pieno vigore. Con i miei diritti di Madre e Regina, prendevo a cura il realizzarsi
del regno della Divina Volontà e, possedendone la fonte, mettevo a disposizione
delle creature tutte le grazie, gli aiuti, la santità, che sono necessari per
vivere in un regno sì santo. Perciò vado ripetendo: “Fate ciò che dice mio Figlio”.
Figlia mia, ascoltami, non
cercare altro, se vuoi tutto in tuo potere e darmi il contento di fare di te
la vera figlia mia e della Divina Volontà. Allora io prenderò l’impegno di
formare lo sposalizio tra te ed il Fiat
e, facendoti da vera Madre, vincolerò lo sposalizio, dandoti, per dote, la
stessa vita di mio Figlio e, per dono, la mia maternità e tutte le mie virtù.
L’anima
Mamma celeste, quanto vi devo
ringraziare per il grande amore che mi portate! In tutto ciò che fate, avete sempre
un pensiero per me, mi preparate e mi date tali grazie che, insieme a me, cieli
e terra restano commossi e rapiti, e tutti vi diciamo: “Grazie, grazie”. Deh,
Mamma Santa scolpite nel mio cuore le vostre sante parole: “Fa ciò che ti dice
mio Figlio”, affinché queste generino in me la vita della Divina Volontà, che
tanto sospiro e voglio; tu suggella la mia volontà, affinché sia sempre
sottoposta alla Volontà Divina.
Fioretto: In tutte le nostre azioni, tendiamo le orecchie per
ascoltare la nostra Mamma celeste che ci dice: “Fa ciò che ti dice mio Figlio”,
affinché tutto facciamo per compiere la Divina Volontà.
Giaculatoria: Mamma Santa, vieni nell’anima mia e fai il miracolo
di farmi possedere la Divina Volontà.
L’anima alla sua Madre
celeste
Mamma Divina, il tuo amore mi
chiama potentemente presso di te, perché vuoi farmi partecipe delle tue gioie e
dei tuoi dolori, per chiuderli nel mio cuore, come pegno del tuo amore e di
quello del bambinello Gesù, affinché io comprenda quanto mi avete amato e
quanto sono obbligata ad imitarvi, secondo il modello della vostra vita, per
farne una copia perfetta. Tu, Mamma Santa, aiutami, affinché io possa imitarvi.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia carissima, come sospiro la
tua compagnia, per dirti la nostra storia di amore e di dolore; la compagnia
rende più dolci, più soavi e più care le gioie, ed il dolore resta mitigato e
contraccambiato dalla dolce compagnia di chi ci ama.
Tu devi sapere che, quando erano
trascorsi otto giorni dalla nascita dell’infante divino, tutto era festa e
felicità; la stessa creazione, atteggiandosi a festa, festeggiava il Creatore
bambino. Ma il dovere interruppe le nostre gioie, perché in quei tempi c’era
una legge che ordinava che tutti i figli primogeniti dovessero sottoporsi al
duro taglio della circoncisione; il mio cuore di Madre sanguinava dal dolore,
nel dovere sottoporre il mio caro Figlio, la mia vita, il mio stesso Creatore,
ad un dolore sì acerbo; avrei voluto evitarglielo, subendo io analogo dolore;
il Volere Supremo s’impose sul mio amore e, dandomi l’eroismo, mi comandò di
circoncidere il Dio bambino. Figlia mia, tu non puoi comprendere quanto mi
costò, ma vinse il Fiat Divino ed io
ubbidii insieme con San Giuseppe; ambedue d’accordo, si circoncise il mio caro
Figlio. Al taglio doloroso, io mi sentii strappare il cuore e piansi; San
Giuseppe pianse ed il mio caro bambino singhiozzò. Era tanto il dolore, che il
caro bambino tremava e, guardandomi, cercava in me aiuto; fu ora di dolore e di
spasimo per tutti e tre; il dolore fu tanto che, più di un mare, travolse tutte
le creature, per portare loro il primo pegno e la stessa vita di mio Figlio per
metterle in salvo.
Figlia mia benedetta, tu devi
sapere che questo taglio racchiudeva profondi misteri: primo fra tutti era il
suggello che imprimeva nella piccola umanità del celeste bambino la fratellanza
con tutta l’umana famiglia; il sangue che versò era il primo esborso verso la
divina giustizia, per riscattare tutte le umane generazioni. Il caro bambino
era innocente e non era obbligato alla legge, ma volle sottoporvisi, per dare
esempio, per dare fiducia e coraggio, e per dire a tutti: “Non temete, sono un
vostro fratellino, simile a voi, amiamoci e vi metterò tutti in salvo, vi
porterò tutti al mio Padre celeste, come miei cari fratelli”. Figlia mia, quale
esempio dà il celeste bambino! Lui, che è autore della legge, ubbidisce alla
legge; è nato da appena otto giorni e già sente il dovere di sottoporsi al duro
taglio della circoncisione, taglio incancellabile, come incancellabile è
l’unione, per la quale è venuto, con l’umanità degradata. Ciò dice che la santità
sta nel proprio dovere, nell’osservanza delle leggi e nel compiere la Divina
Volontà; santità senza dovere non esiste.
È il dovere che mette l’ordine,
l’armonia ed il suggello alla santità. Oltre ciò, figlia mia, tu devi sapere
che Adamo, dopo la sua breve vita d’innocenza, sottrasse alla Volontà Divina la
sua volontà umana, che restò più ferita di quanto non avrebbe fatto un coltello
micidiale; da questa ferita entrarono la colpa e le passioni, e Adamo perdette
così il bel giorno della Volontà Divina e si degradò tanto da fare pietà. Il
mio caro Figlio, dopo le gioie della nascita, volle essere circonciso, affinché
la sua ferita sanasse la ferita che si fece Adamo, facendo la propria volontà,
e con il suo sangue gli preparò il bagno per lavarlo da tutte le sue colpe, per
fortificarlo e per abbellirlo in modo da renderlo degno di ricevere di nuovo
quella Volontà Divina che aveva respinto e che aveva formato la sua santità e
la sua felicità.
Figlia, non ci fu opera o pena
che lui soffrì, che non cercasse di riordinare la Divina Volontà nelle
creature. Perciò ti stia a cuore in tutte le circostanze, anche dolorose ed
umilianti, di fare completamente la Divina Volontà, perché esse sono le materie
prime, in cui Gesù si nasconde, per operare nella creatura e per farle acquistare
la Sua vita praticante.
Figlia carissima, in tanto dolore
sorse la più bella gioia che fece arrestare le nostre lacrime; dopo la
circoncisione gli imponemmo il nome santissimo di Gesù, voluto dall’angelo; nel
pronunciare questo nome santissimo fu tale la gioia ed il contento, che si
addolcì il nostro dolore, anche perché in questo nome, colui che vuole trova
il balsamo per i suoi dolori, la difesa nei pericoli, la vittoria nelle
tentazioni, la mano per non cadere in peccato, la medicina per tutti i suoi
mali. Questo nome santissimo di Gesù fa tremare l’inferno, è riverito dagli
angeli, suona dolce all’orecchio del Padre celeste; dinanzi a questo nome tutti
si inchinano ed adorano. Nome potente, nome santo, nome grande; chi lo invoca
con fede sentirà le meraviglie ed il segreto miracoloso delle virtù di questo
nome santissimo.
Figlia mia, ti raccomando,
pronuncialo sempre questo nome, Gesù, quando vedi che la tua volontà umana,
debole e vacillante, tentenna nel fare la Divina Volontà; il nome Gesù te la
farà risorgere nel Fiat Divino; se
sei oppressa chiama Gesù, se lavori chiama Gesù, se dormi chiama Gesù, e se ti
svegli, la prima parola sia Gesù, chiamalo sempre; è un nome che contiene mari
di grazia, che vengono dati soltanto a chi lo chiama e lo ama.
L’anima
Mamma celeste, quanto debbo
ringraziarvi per le tante belle lezioni che mi avete dato! Vi prego di
scriverle nel mio cuore, affinché io non le dimentichi mai; vi prego di dare il
bagno del sangue del celeste bambino all’anima mia, affinché egli sani le
ferite della mia volontà umana, chiuda dentro le ferite la Divina Volontà e,
come custodia, scriva sopra ogni ferita il nome santissimo di Gesù.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, farai cinque atti di amore al
nome santissimo di Gesù, e mi compatirai per il dolore che soffrii per la
circoncisione del mio Figlio Gesù.
Giaculatoria: Mamma mia scrivi nel mio cuore: Gesù, affinché egli mi dia la grazia di vivere di Volontà Divina.
L’anima alla sua Madre
celeste
Eccomi di nuovo Mamma Santa sulle
tue ginocchia materne; il dolce bambino che stringi al seno e la tua beltà
rapitrice mi incatenano in modo tale che non posso allontanarmi da te; oggi il
tuo aspetto è più bello ancora, mi sembra che il dolore della circoncisione ti
abbia resa più bella; il tuo dolce sguardo guarda lontano, per vedere se
giungono persone a te care, in quanto senti il desiderio di fare conoscere
Gesù; io non mi distaccherò dalle tue ginocchia, per ascoltare le tue belle
lezioni, affinché possa conoscere ed amare di più Gesù.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia carissima, tu hai ragione
nel vedermi più bella; tu devi sapere che quando vidi circonciso mio Figlio e
vidi sgorgare sangue dalla ferita, io amai quel sangue e quella ferita e restai
doppiamente Madre: Madre del Figlio mio e Madre del suo sangue e del suo crudo
dolore; così acquistai, innanzi alla Divinità, doppio diritto di Maternità,
doppio diritto di grazie per me e per tutto il genere umano. Ecco perché mi
vedi più bella. Figlia mia, com’è bello fare il bene, soffrire in pace per amore
di colui che ci ha creati; ciò lega la Divinità alla creatura, e Dio dà tanto
alla creatura, fino ad affogarla di grazie e di amore; questo amore e queste
grazie non sanno stare oziose, ma vogliono correre e darsi a tutti, per fare
conoscere colui che tanto ha dato. Ecco perché sentivo il bisogno di fare
conoscere mio Figlio.
Figlia mia benedetta, la
Divinità, che non sa negare alcunché a chi lo[12]
ama, fa sorgere una nuova stella più bella e luminosa sotto l’azzurro cielo,
che, con la sua luce, va in cerca di adoratori, per dire, con il suo muto
scintillio, a tutto il mondo: “È nato colui che è venuto a salvarvi, venite ad
adorarlo ed a conoscerlo come vostro Salvatore”.
Quale ingratitudine umana! Fra
tanti, solo tre persone vi fecero attenzione e, senza badare a sacrifici, si
misero in via per seguire la stella; come la stella guidava nel cammino le tre
persone, così le mie preghiere, il mio amore, i miei sospiri, le mie grazie,
che volevano fare conoscere il celeste bambino, l’atteso di tutti i secoli,
come tante stelle scendevano nei loro cuori, illuminavano le loro menti,
guidavano il loro interno, in modo che sentissero, senza conoscerlo ancora, di
amare colui che cercavano; ed affrettavano il passo, per raggiungere e vedere
colui che tanto amavano. Figlia mia carissima, il mio cuore di Madre gioiva,
per la fedeltà, corrispondenza e sacrificio di questi Re Magi, che venivano a
conoscere e ad adorare mio Figlio. Non ti posso nascondere un mio segreto
dolore: fra tanti, tre appena, e nella storia dei secoli quante volte si sono
ripetuti questo mio dolore e questa ingratitudine umana! Io e mio Figlio non
facciamo altro che fare sorgere stelle, una più bella dell’altra, per
chiamare, chi a conoscere il suo Creatore, chi alla santità, chi a risorgere
dal peccato, chi all’eroismo d’un sacrificio. Vuoi sapere tu quali sono queste
stelle? Un incontro doloroso è una stella, una verità che si conosce è una
stella, un amore non corrisposto da altre creature è una stella, un rovescio,
una pena, un disinganno, una fortuna inaspettata, sono tante stelle, che fanno
luce nelle menti delle creature e, carezzandole, vogliono fare trovare loro il
celeste infante, che spasima di amore e, intirizzito dal freddo, vuole un
rifugio nei loro cuori, per farsi conoscere ed amare. Ahimè, io, che lo tengo
nelle mie braccia, aspetto invano che le stelle mi portino le creature per
deporlo nei loro cuori, e la mia Maternità viene ristretta ed inceppata; mentre
sono Madre di Gesù, mi viene impedito di fare da Madre a tutti, perché le
creature non sono intorno a me e non cercano Gesù e, quando le stelle si
nascondono, loro restano nelle Gerusalemme del mondo, senza Gesù. Quale dolore
figlia mia, quale dolore! Ci vuole corrispondenza, fedeltà, sacrificio, per
seguire le stelle; se sorge il sole della Divina Volontà nell’anima, ci vuole
molta attenzione, altrimenti si resta nel buco dell’umano volere.
Figlia mia, i santi Re Magi,
allorché entrarono in Gerusalemme, perdettero la stella, ma nonostante ciò non
cessarono di cercare Gesù; quando giunsero fuori dalla città, la stella
ricomparve e li condusse festosi nella grotta di Betlemme. Io li ricevetti con
amore di Madre, ed il caro bambino li guardò con tanto amore e maestà, facendo
trasparire dalla sua piccola umanità, la sua Divinità; essi si inginocchiarono
ai suoi piedi, adorando e contemplando quella celeste beltà, lo riconobbero per
vero Dio e rimasero rapiti ed estasiati a goderselo, tanto che il celeste
bambino dovette ritirare la sua Divinità dalla sua umanità, altrimenti essi
sarebbero restati lì, senza potersi spostare dai suoi piedi divini. Appena si
riebbero dal rapimento, essi offrirono l’oro delle loro anime, l’incenso della
loro credenza e della loro adorazione, la mirra di tutto il loro essere, per qualunque
sacrifizio egli avesse voluto; essi aggiunsero offerte e doni esterni che erano
simbolo dei loro atti interni: oro, incenso e mirra. Il mio amore di Madre, che
non era ancora contento, volle dare nelle loro braccia il dolce bambino; con
quanto amore lo baciarono e lo strinsero al loro petto! Sentirono in loro il
paradiso anticipato. Con ciò, mio Figlio legava tutte le nazioni gentili alla
conoscenza del vero Dio e metteva a tutti in comune i beni della redenzione ed
il ritorno della fede in tutti i popoli; si costituiva Re dei dominanti e, con
le armi del suo amore, delle sue pene e delle sue lacrime, imperando su tutto,
richiamava il regno della sua Volontà sulla terra. Io, la tua Mamma, volli
essere la loro prima apostola; li istruii, dissi loro la storia di mio Figlio,
il suo amore ardente, raccomandai loro che lo facessero conoscere a tutti e,
preso il primo posto di Madre e Regina di tutti gli apostoli, li benedissi e li
feci benedire dal caro bambino; essi, felici e con lacrime, ripartirono per le
loro regioni. Io non li lasciai; con affetto materno li accompagnai e, per
contraccambiarli, feci sentire Gesù nei loro cuori, che furono molto contenti.
Tu devi sapere che mi sento vera Madre, quando vedo che mio Figlio tiene il
dominio, il possesso, e forma la sua perenne dimora nei cuori che lo cercano e
lo amano.
Ora una parolina a te figlia mia;
se vuoi che ti faccia da vera Madre, fammi deporre Gesù nel tuo cuore; lo
feliciterai con il tuo amore, lo alimenterai con il cibo della sua Volontà,
perché lui non prende altro cibo; lo vestirai con la santità delle tue opere.
Io verrò nel tuo cuore ed accudirò di nuovo, insieme con te, il mio caro
Figlio; farò a te ed a lui l’ufficio di Madre, così sentirò le pure gioie della
mia fecondità materna. Tu devi sapere che ciò che non comincia da Gesù, che sta
dentro il cuore, anche fosse[ro] le opere più belle esterne, non può mai
piacermi, perché è vuoto della vita del mio caro Figlio.
L’anima
Mamma Santa devo ringraziarti
molto, poiché vuoi deporre il celeste bambino nel mio cuore; come sono
contenta! Deh! Ti prego, nascondimi sotto il tuo manto, affinché non veda altro
che il bambino che sta nel cuore mio; formando di tutto il mio essere un solo
atto d’amore di Volontà Divina, fa che questo cresca tanto sino a riempirmi
tutta di Gesù, sicché resti di me solo il velo che lo nasconde.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai tre volte a baciare il
celeste piccino e gli darai l’oro della tua volontà, l’incenso delle tue
adorazioni, la mirra delle tue pene, e mi pregherai di chiuderlo nel tuo cuore.
Giaculatoria: Mamma celeste, chiudimi nelle mura della Divina
Volontà, per alimentare il mio caro Gesù.
L’anima alla sua Madre
celeste
Mamma Santa eccomi vicino a te,
per accompagnarti al tempio dove vai a compiere il più grande dei sacrifici,
cioè dare la vita del celeste infante in balia di tutte le creature, affinché
queste se ne servano per mettersi in salvo e per santificarsi; ma molte
creature se ne serviranno per offenderlo ed anche per perdersi. Deh! Mamma mia,
deponi il piccolo Gesù nel cuore mio ed io ti prometto e ti giuro di amarlo
sempre, e di tenerlo come vita del povero mio cuore.
Lezione della Regina del
Cielo
Figlia carissima, come sono
contenta di tenerti vicina, il mio materno cuore sente il bisogno di sfogare il
mio amore e di confidarti i miei segreti. Stai attenta alle mie lezioni ed
ascoltami; tu devi sapere che da quaranta giorni ci troviamo in questa grotta
di Betlemme, la prima dimora di mio Figlio quaggiù; ma quante meraviglie in
questa grotta! Il celeste infante in una foga d’amore scese dal cielo in terra,
concepì, nacque e sentì il bisogno di sfogare quest’amore. Sicché ogni respiro,
palpito e moto, era uno sfogo d’amore che faceva; ogni lacrima, vagito e
gemito, era uno sfogo d’amore; anche il sentirsi intirizzito dal freddo, le sue
labbrucce livide e tremanti, erano tutti sfoghi d’amore che faceva; cercava la
sua Mamma dove deporre questo amore, che non poteva contenere, ed io ero preda
del suo amore. Io mi sentivo ferire continuamente e sentivo il mio caro piccino
palpitare, respirare, muoversi, nel mio materno cuore; lo sentivo piangere,
gemere e vagire, e restavo inondata dalle fiamme del suo amore. Già la
circoncisione gli aveva aperto squarci profondi, da dove aveva versato in me
tanto amore che mi sentii Regina e Madre d’amore. Io mi sentivo rapita nel
vedere che, in ogni pena, lacrima e moto del mio dolce Gesù, egli cercava e chiamava
la sua Mamma, come caro rifugio degli atti suoi e della sua vita. Chi può
dirti, figlia mia, ciò che passò tra me ed il celeste bambino in questi
quaranta giorni? Nei suoi atti, nelle sue lacrime, nelle sue pene, nel suo
amore, eravamo trasfusi insieme, e ciò che faceva lui facevo io.
Essendo passati quaranta giorni,
il caro bambino, più che mai affogato nel suo amore, volle ubbidire alla legge
e presentarsi al tempio, per offrirsi per la salvezza di tutti. Era la Divina
Volontà che ci chiamava al grande sacrificio, e noi pronti ubbidimmo. Figlia
mia, questo Fiat Divino, quando trova
nella creatura la prontezza di fare ciò che lui vuole, mette a disposizione
della creatura la sua forza divina, la sua santità, la sua potenza creatrice,
per moltiplicare quell’atto, quel sacrificio, per tutti; mette in quel
sacrificio la monetina di valore infinito, che può pagare e soddisfare tutti.
Era la prima volta che la tua Mamma e San Giuseppe uscivano insieme con il
pargoletto Gesù; tutta la creazione riconobbe il suo Creatore, si sentì onorata
di averlo presente e, atteggiandosi a festa, ci accompagnò lungo la via.
Giunti al tempio ci prostrammo ed adorammo la Maestà Suprema; poi deponemmo il
bambino nelle braccia del sacerdote Simeone, il quale lo offrì all’eterno Padre
per la salvezza di tutti; il sacerdote, mentre l’offriva, ispirato da Dio,
riconobbe il Verbo Divino e, esultando d’immensa gioia, adorò e ringraziò il
caro bambino; dopo l’offerta si atteggiò a profeta e predisse tutti i miei
dolori. Oh! Come il Fiat supremo,
dolorosamente, fece sentire al mio materno cuore, con suono vibrante, la ferale
tragedia di tutte le pene che avrebbe sofferto il mio Figlio Divino; ogni
parola fu una spada tagliente che mi trafisse. Ma quel che più mi trafisse il
cuore fu il sentire che questo celeste infante sarebbe stato non solo la
salvezza, ma anche la rovina di molti ed il bersaglio delle contraddizioni. Che
pena, che dolore! Se il Voler Divino non mi avesse sostenuta, sarei morta
all’istante di puro dolore; invece mi diede vita, per cominciare a formare in
me il regno dei dolori nel regno della sua stessa Divine Volontà.
Così, oltre al diritto di Madre
che avevo su tutti, acquistai anche il diritto di Madre e Regina di tutti i
dolori. Oh, si! Con i miei dolori acquistai la monetina per pagare i debiti dei
figli miei ed anche dei figli ingrati. Figlia mia, tu devi sapere che, per la
luce della Divina Volontà che in me regnava, già conoscevo tutti i dolori che
mi sarebbero toccati, che erano più di quelli che mi disse il santo profeta;
posso dire che il sacerdote mi profetizzò i dolori che sarebbero venuti a me da
parte esterna; dei dolori interni, che più mi avrebbero trafitta, delle pene
interne tra me e mio Figlio, non fece parola; nonostante ciò, in quel momento
sì solenne dell’offerta di mio Figlio, sentendomeli ripetere, mi sentii
talmente trafitta, che mi sanguinò il cuore e si aprirono nuove vene di dolori
e squarci profondi nell’anima mia.
Ascolta la Mamma tua; nelle tue
pene, negli incontri dolorosi che anche a te non mancano, quando conosci che il
Volere Divino vuole qualche sacrificio da te, sii pronta, non ti abbattere,
anzi ripeti subito il caro e dolce Fiat:
“Quello che vuoi tu, voglio io”. Con amore eroico, fa che il Volere Divino
prenda il suo regio posto nelle tue pene, affinché le converta in monetina
d’infinito valore, con la quale potrai pagare i tuoi debiti ed anche quelli
dei tuoi fratelli, per riscattarli dalla schiavitù dell’umana volontà e per
farli entrare come figli liberi nel regno del Fiat Divino.
Tu devi sapere che il Volere
Divino gradisce tanto il sacrificio della creatura voluto da lui, che le cede i
Suoi diritti divini e la costituisce regina del sacrificio e del bene che
sorgeranno in mezzo alle creature.
L’anima
Mamma Santa, nel tuo cuore trafitto
metti tutte le mie pene, che tu sai quanto mi affliggono. Deh! Fammi da Mamma e
versa nel mio cuore il balsamo dei tuoi dolori, affinché abbia la tua stessa
sorte di servirmi delle mie pene, per corteggiare Gesù e per tenerlo difeso e
riparato da tutte le offese e, come mezzo sicuro, per conquistare il regno
della Divina Volontà e farlo venire a regnare sulla terra.
Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai nelle mie braccia,
affinché ti offra, insieme con mio Figlio, al celeste Padre, per ottenere il regno
della Divina Volontà.
Giaculatoria: Mamma Santa, versa il tuo dolore nell’anima mia e
converti tutte le mie pene in Volontà di Dio.
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